31 marzo 2014

DALL'EMERGENZA ALL'ECCELLENZA!

La sfiducia della giunta regionale, votata  nei giorni scorsi in consiglio, apre a molteplici scenari. Nella seduta del Consiglio regionale prevista per il 2 aprile 2014 ci sarà il riconteggio dei voti all'interno della maggioranza. In caso contrario, in mancanza dei voti necessari sarà inevitabile l'apertura formale della crisi di governo regionale.


Forse cambieranno molte cose, forse poche, staremo a vedere.



Quello che non cambia è lo scopo delle associazioni riunite nel Comitato Si può fare! perseguire in Valle d'Aosta un percorso di gestione dei rifiuti che tenda verso Rifiuti Zero.
Si riporta il testo inviato alla III commissione consigliare:

_______________________________________________________________


Al Presidente della terza Commissione  “Assetto del Territorio”

A tutti i membri


Oggetto: Richiesta di rappresentanza in seno alla terza Commissione “Assetto del Territorio” relativamente ai lavori sul nuovo sistema di trattamento dei rifiuti.

Il Comitato Si Può Fare, in nome e per conto delle associazioni e dei movimenti in calce indicati, chiede di poter partecipare con un proprio rappresentante senza diritto di voto alle sedute della terza commissione “Assetto del Territorio” insediatasi lo scorso 13 marzo.


L’argomento, ovvero l’attuazione di una proposta da sottoporre al Consiglio regionale di un nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta finalizzata all’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti (deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003, previsto dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31) è di estremo interesse per tutte le associazioni e movimenti aderenti al Comitato stesso e per tutta la società civile valdostana.

Non solo vi è stato sul tema un pronunciamento popolare con il referendum del 18 novembre 2012, ma il successo di un nuovo sistema di trattamento è raggiungibile solo con il coinvolgimento della società civile che deve diventarne da subito protagonista.

Per le stesse ragioni sopraindicate, si richiede sia data pubblicità alle sedute della terza Commissione “Assetto del Territorio” relativamente al tema in oggetto, anche trasmettendo i lavori della stessa in streaming, così come avvenuto per i lavori della Commissione speciale.

Fiduciosi dell’accoglimento della presente, porgiamo distinti saluti.


IL COMITATO SI PUO' FARE!

22 marzo 2014

GESTIONE RIFIUTI: RISCRIVERE LE REGOLE DEL SETTORE

Ridisegnare il ruolo delle aziende impegnate nello smaltimento rifiuti: Il personale in esubero sarà assorbito dalle aziende impegnate ad incrementare e a far decollare la raccolta porta a porta , l'attivazione della raccolta dell'organico e per l'applicazione della tariffa puntuale.

Alessio Ciacci ha rinunciato alla candidatura a sindaco di Capannori, dove era stato assessore all’Ambiente fino allo scorso anno, per arrivare a Messina e applicare  il progetto dell’amministrazione Comunale. : smantellare e ricostruire tutto il settore rifiuti.

Alessio Ciacci è stato presentato questa mattina come liquidatore di  Messinambiente ma il suo ruolo dovrà andare molto oltre perché l’amministrazione non ha nessuna intenzione di cancellare questa società ma di ricostruirla dalle sue stesse macerie per rimetterla sui giusti binari verso un percorso virtuoso ed efficiente.

Le parole d’ordine per Alessio Ciacci sono due: sostenibilità e partecipazione.

Da qui si dovrà iniziare per ricostruire la stabilità dell’azienda e raggiungere l’ambizioso traguardo della strategia Rifiuti Zero.

Lo slogan del nuovo liquidatore/rinnovatore è “dall’emergenza all’eccellenza”.“Nessuno ha la bacchetta magica ma sono qui per costruire un percorso che coinvolga settore per settore .

Rimettere l’azienda sulla giusta linea ed attuare quei meccanismi che prima di tutto dovranno puntare ad eliminare progressivamente lo smaltimento e  far decollare il porta a porta e la differenziata.

16 marzo 2014

DELIBERA NUOVI INDIRIZZI IN MATERIA DI GESTIONE RIFIUTI


http://comitatosipuofare.blogspot.it

DELIBERA GIUNTA REGIONALE N. 266 DEL 7 MARZO 2014

Richiamata la legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 recante “Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti” avente la finalità di promuovere livelli di qualità della vita umana che assicurino la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni dell'ambiente e l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, nel rispetto delle disposizioni vigenti, con particolare riferimento al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;

Richiamato il Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003;

Richiamate le deliberazioni del Consiglio regionale n. 639/XIII (Determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti) e n. 1117/XIII (Ulteriori determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti), con cui si confermava l’obiettivo della valorizzazione energetica dei rifiuti urbani indifferenziati da attuarsi attraverso la ricerca, mediante procedura ad evidenza pubblica, di un sistema di pirolisi e gassificazione;

Richiamati gli obiettivi del programma della XIVa legislatura consistenti nel definire la gestione dei rifiuti nel rispetto delle normative in vigore e della volontà espressa dai valdostani con il referendum propositivo regionale del 18 novembre 2012, nonché nell’investire nel riciclo e nella raccolta differenziata, con particolare riguardo alla sua “qualità”, e nelle politiche per la riduzione degli imballaggi, allo scopo di ridurre la quantità di rifiuti prodotti, ricercando, comunque, e attuando soluzioni all’avanguardia per lo smaltimento nonché per contenere al minimo la produzione di rifiuti, se necessario anche attraverso lo strumento della legge regionale;

Considerata l’urgenza di intervenire sull’attuale sistema di gestione dei rifiuti urbani e assimilati in Valle d’Aosta in forza di:


- le scadenze fissate per il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla normativa comunitaria e nazionale in materia di raccolta differenziata e di valorizzazione certa dei rifiuti urbani;


- l’urgenza dettata dal futuro esaurimento della discarica regionale di Brissogne, cui si accompagna il divieto del conferimento nella medesima del rifiuto privo di pretrattamento;


- la riqualificazione ambientale del centro regionale di Brissogne, anche con particolare riguardo alla garanzia della massima protezione delle matrici ambientali interessate (suolo, acqua e aria);


- l’esigenza di rivedere, alla luce dell’esperienza di riorganizzazione maturata nel corso degli anni, la delimitazione dei sotto ambiti territoriali ottimali per la raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani, al fine di favorire l’organizzazione di servizi per quanto più possibile omogenei, secondo criteri di economicità ed efficienza come promosso dalla mozione n. 38/XIV assunta unanimemente dal Consiglio regionale in data 23 ottobre 2013;
 

Dato pertanto atto che, con nota in data 6 settembre 2013, prot. n. 7891/AER, ai sensi dell’art. 5 della convenzione stipulata in esecuzione della convenzione vigente stipulata in esecuzione della deliberazione della Giunta regionale n. 5200 in data 30 dicembre 2002, è stato richiesto a VALECO S.p.A., società partecipata regionale incaricata della gestione del Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani ed assimilati di Brissogne, di presentare uno studio di pre-fattibilità tecnica, economico-finanziaria e tariffaria, riferita alla riorganizzazione del Centro stesso, comprendente anche una proposta di trattamento del rifiuto indifferenziato secondo le disposizioni comunitarie e nazionali e che il medesimo è pervenuto completo da ultimo in data 13 febbraio 2014, prot. n. 1386/TA;

Dato atto che VALECO S.p.A. ha fornito possibili soluzioni tecniche all’esigenza di attuare i seguenti indirizzi di politica di gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta, forniti dal Governo regionale, consistenti in:


- l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani mediante l’introduzione della raccolta separata sul territorio regionale del rifiuto organico (Forsu) secondo quanto previsto dall’art. 182-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
 

- la selezione dei rifiuti indifferenziati (frazione residuale della raccolta differenziata) mediante la realizzazione di uno o più impianti per il solo “trattamento a freddo” dei due flussi che dai medesimi ne derivano, al fine di perseguirne la massima valorizzazione, anche attraverso la previsione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica con la produzione di biometano;
 

- la massima riduzione possibile della quantità di rifiuto residuo da destinare alla valorizzazione in impianti siti fuori dalla Regione o nella discarica regionale, al fine di prolungarne il più possibile la durata residua;

Dato altresì atto della volontà politica di favorire l’organizzazione dei servizi di raccolta e di trasporto dei rifiuti in forme, per quanto più possibile, omogenee, secondo criteri di economicità ed efficienza, come promosso dalla mozione n. 38/XIV assunta unanimemente dal Consiglio regionale in data 23 ottobre 2013, anche mediante la progressiva introduzione di
sistemi di determinazione delle tariffe che consentano un’applicazione proporzionale dei costi coerente con il principio "chi inquina paga";
 

Dato infine atto che, in coerenza anche con la direttiva europea 2008/98/CE, l’attuale scenario conferma la necessità di procedere, per quanto riguarda le ulteriori decisioni assunte con le deliberazioni n. 639/XIII e n. 1117/XIII, nelle azioni consistenti in:

- potenziare le attività finalizzate a perseguire livelli di raccolta differenziata allineati con gli obiettivi di legge ed anche volte a migliorare la qualità delle singole frazioni in accordo con le autorità di sotto-ambito;
 

- avviare un piano di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti;
 

- proseguire in azioni di informazione e sensibilizzazione dell’utenza;

Ritenuto quindi necessario dare mandato all’Assessore competente di sottoporre alla competente Commissione consiliare i nuovi indirizzi per una proposta al Consiglio regionale di nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta finalizzata all’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003, prevista dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31;
 

Su proposta dell’Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi, unanimemente,

CONCORDA

1. di dare mandato all’Assessore competente di sottoporre alla competente Commissione consiliare i nuovi indirizzi per una proposta al Consiglio regionale di un nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta finalizzata all’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003, previsto dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 che contemplano:


- l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani mediante l’introduzione della raccolta separata sul territorio regionale del rifiuto organico (Forsu) secondo quanto previsto dall’art. 182-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;


- la selezione dei rifiuti indifferenziati (frazione residuale della raccolta differenziata) mediante la realizzazione di uno o più impianti per il solo “trattamento a freddo” dei due flussi che dai medesimi ne derivano, al fine di perseguirne la massima valorizzazione, anche attraverso la previsione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica con la produzione di biometano;


- la massima riduzione possibile della quantità di rifiuto residuo da destinare alla valorizzazione in impianti siti fuori dalla Regione o nella discarica regionale, al fine di prolungarne il più possibile la durata residua;

2. di incaricare l’Assessore competente ed alle strutture regionali del Dipartimento territorio e ambiente di analizzare e discutere una diversa organizzazione dei servizi di raccolta e di trasporto dei rifiuti in forme, per quanto più possibile, omogenee, secondo criteri di economicità ed efficienza, come promosso dalla mozione n. 38/XIV assunta unanimemente dal Consiglio regionale in data 23 ottobre 2013, anche mediante la progressiva introduzione di sistemi di determinazione delle tariffe che consentano un’applicazione proporzionale dei costi coerente con il principio "chi inquina paga";

3. di confermare la necessità di procedere, per quanto riguarda le ulteriori decisioni assunte con le deliberazioni n. 639/XIII e n. 1117/XIII, nelle azioni consistenti in:


- potenziare le attività finalizzate a perseguire livelli di raccolta differenziata allineati con gli obiettivi di legge ed anche volte a migliorare la qualità delle singole frazioni in accordo con le autorità di sotto-ambito;
 

- avviare un piano di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti;
 

- proseguire in azioni di informazione e sensibilizzazione dell’utenza.

15 marzo 2014

“ZERO RIFIUTI” E' UN'ALTERNATIVA PIENAMENTE REALIZZABILE!

http://comitatosipuofare.blogspot.it

Linee guida e campagne di sensibilizzazione.

Per una buona gestione del ciclo dei rifiuti sono necessarie buona volontà e buona organizzazione: “zero rifiuti” è un’alternativa pienamente realizzabile.

(Janez Potocnik Commissario europeo all’Ambiente, 8 aprile 2013)


Sabato 15 marzo 2014 ore 10- 19, Hotel Royal/Continental, via Partenope 38 (di fronte Castel dell’Ovo) –  Napoli.
Programma: 

ore 10,00 – accoglienza ospiti e iscrizione “Open-day Legge Rifiuti Zero


ore 11,00 – Report proposta di legge e presentazione della “Campagna LRZ > Qui ed Ora” a cura di Massimo Piras (Segreteria e primo firmatario LIP)

ore 11,15 – L’orizzonte strategico della LIP in Italia ed in Europa a cura di Rossano Ercolini (pres. Zero Waste Europe e membro del C.S. LIP)

ore 11,30 – Intervento di Luca Mascolo, sindaco di Agerola (NA) aderente all’Associazione Comuni Virtuosi e alla campagna LIP Rifiuti Zero

ore 11,40 - Sinergie della LIP con le proposte dell’Ass. Comuni Virtuosi di riduzione e gestione imballaggi a cura di Attilio Tornavacca (direttore di ESPER)


ore 11,50 -  Ripubblicizzare la CDP al servizio della strategia rifiuti zero, dei beni comuni e degli Enti Locali - a cura di Vincenzo Miliucci (Segreteria LIP)

ore 12,00 – presentazione scheda tecnica sul sotto-tema “Stop Talquale e Cdr/Css” a cura del C.S. - Enzo Favoino (Coordinatore C.S. LIP)
ore 12,20 - ”Strategie e procedure legali a contrasto del CSS” a cura del team di avvocati della Federconsumatori

ore 12, 30 – presentazione scheda tecnica sul sotto-tema “Compostiamoci bene” a cura del C.S. – Federico Valerio (membro C.S. LIP)

ore 12,50 – presentazione scheda tecnica sul sotto-tema “Comuni Rifiuti Zero-Zero Sprechi” a cura del C.S. – Enzo Favoino (introduzione) / Natale Belosi (membro C.S. LIP)

ore 13,10 - domande, risposte sulla campagna nella sua interezza

ore 14,30 - Ripresa dei lavori: Formazione di 4 distinti tavoli di discussione sui rispettivi sotto-temi in ordine all’approvazione/modifica dei contenuti tecnici in funzione della traduzione concreta in azioni/strumenti sul piano comunicativo territoriale – proposizione alternativa verso Comuni/Province/Regioni/Parlamento – giudiziario verso magistratura penale e contabile e verso Commissione europea.

8 marzo 2014

COMITATO SI PUO' FARE (DI PIU' E MEGLIO!)

http://comitatosipuofare.blogspot.it

COMITATO SI PUO' FARE ... DI PIU' E MEGLIO!

NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI E NON SOLO... 

La posizione del Comitato: la proposta "Valeco"è insufficiente.
 

L'iter del nuovo piano rifiuti è in corso di discussione in terza commissione consiliare.

Nei prossimi giorni vedremo se ci saranno spazi per introdurre miglioramenti.

Ribadiamo la massima collaborazione con la Regione e con i lavori a livello di commissione, per produrre il miglior piano per i rifiuti.
 


La richiesta, da sempre avanzata, è che si vada nella direzione "rifiuti zero" auspicata da tutte le forze componenti il comitato. In particolare contestiamo l'uso che Valeco propone di fare con la frazione di umido: ovvero conferirla comunque in discarica, dove verrà usata per produrre biogas.

La componente organica, come avviene già oggi in molte regioni, può essere usata per produrre compost di qualità e quindi essere riutilizzata nell'ambiente. In questo modo non finirà in discarica: questo sì sarebbe un primo passo importante verso Rifiuti Zero.
 
Siamo tutti a disposizione e dsponibili a partecipare ai lavori in qualsiasi sede.

VAL DI FIEMME UN MODELLO DA IMITARE ANCHE IN VALLE D'AOSTA - VENERDI 14 MARZO SE NE PARLA A CHATILLON -

DALLA VAL DI FIEMME UN MODELLO DI GESTIONE DEI RIFIUTI REPLICABILE IN VALLE D'AOSTA

(VISIONARE INTERVENTO DI ANDREA VENTURA DAL MINUTO 30 IN AVANTI - LINEE GUIDA ADOTTATE: TARIFFA PUNTUALE- POLITICHE DI RIDUZIONE- RACCOLTA PORTA A PORTA E POI SI ADOTTANO SCELTE IMPIANTISTICHE)

I consiglieri regionali del gruppo Alpe hanno visionato in provincia di Trento i risultati ottenuti in una valle con caratteristiche analoghe alla nostra.

Il contesto della Val di Fiemme presenta moltissime analogie con la Valle d'Aosta: è una vallata alpina con un capoluogo principale, molti comuni di piccole dimensioni e con importanti flussi turistici. La Val di Fiemme ha raggiunto livelli di eccellenza nella gestione dei rifiuti (raccolta differenziata all'86%) e l'intera provincia di Trento ha messo in atto una concreta riduzione dei rifiuti, ottenendo una percentuale di raccolta differenziata ben oltre i limiti di legge.
La chiave di volta è stata la raccolta dell'umido e, in particolare, la recente realizzazione dell'impianto per la produzione di biogas e di compost di Faedo. 
L'impianto si è rivelato un ottimo investimento, che produce energia elettrica e un compost di qualità. Anche il sistema tariffario è proporzionale al rifiuto prodotto, tanto che una famiglia di 4 persone paga in media 150 euro l'anno.
ALPE considera il modello della Val di Fiemme replicabile in tempi brevi in Valle d'Aosta.

Venerdi 14 marzo 2014 Alpe organizza a Chatillon presso hotel Rendez Vous  un incontro con la presenza dei responsabili della gestione per analizzare nel dettaglio questa esperienza concreta.

ECCO LE TRE PROPOSTE FORMULATE DA VALECO SPA PER CONTO DELLA REGIONE VDA


Non una ma ben tre soluzioni offerte dalla giunta regionale in materia di rifiuti. Ad un ora dalla conferenza stampa l'Ansa è in grado di fornire le tre opzioni possibili prese in considerazione dalla giunta regionale.

Francamente non si capisce se le linee guida le ha fornite Valeco alla Giunta regionale o viceversa.


Tre soluzioni per la questione rifiuti in Valle d'Aosta, riorganizzando il centro di trattamento di Brissogne. A delinearle è uno studio di prefattibilità realizzato da Valeco per conto dell'assessorato regionale all'ambiente.

1) La prima prevede il mantenimento dell'attuale organizzazione del sistema di raccolta e la semplice selezione meccanica del rifiuto indifferenziato, con avvio a valorizzazione esterna alla regione di entrambi i flussi derivanti dalla selezione (frazione secco-leggera e frazione umida). Si prevede il trasporto fuori regione anche della frazione umida in quanto non è più possibile collocarla in discarica. "Tale soluzione - si legge nella ricerca - rappresenta la soluzione minimale da attuare per rispettare immediatamente le disposizioni normative nazionali ed europee". Tempi di realizzazione 9 mesi, incremento occupazionale di 5 addetti, costo complessivo sul 2015 9,7 mln (63 euro pro capite).

2) La seconda soluzione comporta il mantenimento dell'attuale organizzazione del sistema di raccolta e la selezione meccanica del rifiuto indifferenziato, seguita dalla raffinazione della componente secco-leggera finalizzata al recupero della frazione di rifiuto da avviare a riciclaggio come materia. "Si prevede al riguardo - prosegue lo studio - di orientarsi verso la scelta di un impianto multifunzionale, cioè in grado di gestire e trattare indifferentemente sia i rifiuti indifferenziati che i rifiuti derivanti dalle raccolte differenziate". Per la gestione del rifiuto organico selezionato e della frazione umida ci sono differenti possibilità, dall'invio fuori valle alla costruzione di un impianto regionale. Una soluzione alternativa alla fase di smaltimento all'esterno "può essere quella di prevedere la trasformazione del costruendo quarto lotto di discarica in un bioreattore a celle, che consente la valorizzazione energetica dell'intero flusso 'organico' e della frazione umida". Tempi di realizzazione 12 mesi, incremento occupazionale di 12 addetti, costo complessivo sul 2015 7,5 mln (48 euro pro capite).

3) La terza soluzione è basata sul mantenimento degli attuali 4 flussi principali di raccolta, sulla modifica della qualità dei flussi stessi, sul trattamento di selezione meccanica della frazione multimateriale secco leggera a base di plastica con recupero di materia rappresentata da plastiche, alluminio, materiali ferrosi, da avviare a riciclaggio. Per quanto attiene la gestione della frazione umida a prevalente base organica raccolta sul territorio in sostituzione della raccolta dell'indifferenziato si prevede, in una prima fase, di avviarlo a valorizzazione energetica nel bioreattore a celle. Tempi di realizzazione 12 mesi, incremento occupazionale di 35 addetti, costo complessivo sul 2015 6,9 mln (45 euro pro capite).
 

FONTE ANSA 7 marzo 2014 ore 14,55.

Commento:
la modernità non sta solo nella tecnologia, ma nell'informazione capillare su come cambiare questo sistema di gestire e produrre materiali che poi diventano rifiuti. L'industria del riciclo crea posti di lavoro. Tanti posti. Ma occorre in ogni caso non sprecare risorse...

La migliore soluzione è un'altra ( la quarta!) in cui si preveda che l'utilizzo e la costruzione degli impianti sia limitato al trattamento di quello che resta dopo aver applicato per intero  la gerarchia dei rifiuti che prevede azioni di  riduzione,  riutilizzo, raccolta differenziata e riciclo (compreso il compostaggio) ed infine la tariffa puntuale per premiare chi si comporta in modo virtuoso.


---

Anno 2009
Ecco il testo della raccolta firme per attivare raccolta dell'organico

PETIZIONE POPOLARE PER UN CENTRO REGIONALE DI COMPOSTAGGIO
E PER LA RACCOLTA DELL’UMIDO IN VALLE D’AOSTA
Al Presidente del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta
Ai Consiglieri regionali
 
                                      PREMESSO CHE
La frazione organica rappresenta un’ingente quota dei rifiuti (RSU) che finiscono in discarica a Brissogne: circa il 21% del totale, ovvero 10.000 ton all’anno.
Una raccolta ben eseguita, oltre a trasformare i rifiuti in risorsa, consentirebbe di allungare fino al 20% la vita residua della discarica, con i relativi benefici economici e ambientali.
Senza la raccolta della frazione umida risulterà estremamente difficile raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata (RD) imposti dalla legge Italiana e dall’ Unione Europea.
La frazione organica dei rifiuti è responsabile dei cattivi odori e dell’emissione in atmosfera della maggior parte dei gas climateranti.Dalla frazione organica, trattata invece in un centro di compostaggio, si ottiene compost utilizzabile nei giardini e negli orti.
La raccolta dell’umido con gli appositi cassonetti è una pratica abituale e consolidata inmolte città d’Italia e sarebbe fattibile anche da noi.

           CON LA PRESENTE PETIZIONE NOI SOTTOSCRITTI CHIEDIAMO 


- DI COSTRUIRE UN CENTRO DI COMPOSTAGGIO REGIONALE PER IL
TRATTAMENTO DELLA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI (o in alternativa vari centro di compostaggio per ogni singola Comunità Montana).


- DI INCENTIVARE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI ORGANICI, LADDOVE NON SIA POSSIBILE IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO.


http://www.youtube.com/watch?v=G4s8KYhip5Y&feature=player_embedded


PAROLE, PAROLE, PAROLE... ANCORA SENZA INDICAZIONE DEI TEMPI DI ATTUAZIONE ...

La giunta regionale nella riunione del 7 marzo 2014 annuncia nuove iniziative in materia di gestione dei rifiuti.
La decisione poteva essere assunta il giorno dopo il referendum e non dopo 470 giorni. E intanto la montagna dei rifiuti in discarica è continuata a salire.  Si stima che assumendo le decisioni nei  tempi previsti (e non in ritardo) si poteva evitare di far entrare in discarica oltre 40.000 tonnellate di materiale.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8e7b4aed-1a89-41cf-8a26-343fedf58429-tgr.html?refresh_ce#p=0

Ecco alcuni punti fermi adottati nella riunione di giunta del 7 marzo 2014:
  • Riorganizzare i servizi di raccolta e gestione dei rifiuti anche mediante la progressiva introduzione di sistemi di determinazione delle tariffe che consentano un’applicazione proporzionale dei costi coerente con il principio "chi inquina paga”.
  • introdurre la raccolta separata del rifiuto organico
  • realizzare un “trattamento a freddo” anche attraverso la previsione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica con la produzione di biometano

---- 

Le richieste presentate dalle associazioni nel 2010

 passaggi da fare a monte della produzione dei rifiuti:
la diminuzione dei rifiuti alla base (vuoto a rendere, riutilizzo) attraverso un piano regionale di riduzione dei rifiuti con obiettivi vincolanti; l’introduzione di una raccolta differenziata spinta, con riduzione della tariffa al cittadino in base al livello di raccolta differenziata raggiunto; la raccolta dell'organico attraverso il compostaggio domestico oppure attraverso appositi contenitori.

I passaggi da fare a valle della produzione dei rifiuti:
Sulla "frazione secca residua", cioè la parte che residua dopo aver applicato la raccolta dell’organico, sarà applicato un trattamento simile a quello del Centro di Riciclo Vedelago (TV) che ottimizza la qualità della raccolta differenziata della plastica.

Le iniziative da adottare nel periodo transitorio.
In attesa di raggiungere alti livelli di raccolta differenziata è possibile adottare un trattamento a freddo (Trattamento Meccanico Biologico).


2 marzo 2014

PAROLE AL VENTO....

Parole al vento di Luca Bianchi (Assessore regionale all'Ambiente) nel corso di recenti interventi pubblici.

18 dicembre 2013
L'Assessorato sta lavorando per la definizione di un sistema integrato di trattamento dei rifiuti coerente con tutte le disposizioni comunitarie, statali e regionali vigenti, che riporti le necessarie valutazioni di carattere tecnico, impiantistico, economico-finanziarie e tariffarie, nonché i tempi di realizzazione. Vogliamo un modello che sia a misura della Valle d'Aosta.
Abbiamo detto che vogliamo rispettare la volontà popolare, tant'è che non parliamo più di pirogassificatore. A breve proporremo delle soluzioni...

Commento:
Si, ma quando? Speriamo che le eventuali scelte non siano solo a misura delle aziende già interessatie da appalti e prebende ... Dal referendum popolare sono passati oltre 450 giorni senza decisioni di rilievo.



---



9 ottobre 2013

La "nebulosa" Luca Bianchi (neo assessore regionale al Territorio e Ambiente, in servizio da giugno 2013) al primo passaggio cruciale  in Consiglio regionale è apparsa opaca, scialba. 


Ecco cosa dichiarava in consiglio regionale: La linea politica sull'argomento la vedremo nei prossimi mesi: ... abbiamo appena commissionato uno studio di prefattibilità...

commento:
Nessuna linea di direzione chiara. Anzi nebbia completa  anche in merito all'applicazione concreta dell'ultima direttiva del Ministero dell'Ambiente del 6 agosto 2013 che impedisce l'afflusso dei rifiuti indifferenziati non trattati (senza componente organica, quindi) direttamente in discarica. Ancora oggi in  discarica a Brissogne, l'indifferenziato viene smaltito senza alcun processo di stabilizzazione e gli obiettivi di raccolta differenziata, previsti dalla legge, non sono stati raggiunti...

La maggioranza regionale, ad oggi, non ha concretizzato nulla, nonostante le indicazioni degli esperti emerse nella commissione speciale dell'ultima legislatura.