30 novembre 2008

PROSSIMO INCONTRO PREVISTO: 2 DICEMBRE 2008

Si segnala che martedi 2 dicembre 2008 alle ore 18,00 è previsto un incontro presso l'auditorium della Scuola Media Einaudi con entrata in Viale della Pace,10. (e possibile entrare anche da via guedoz)

Un'aula della scuola sarà a nostra disposizione (fino alla fine anno scolastico) il primo martedì di ogni mese dalle 18.00 fino alle 20,30.

Ad oggi non siamo ancora in grado di sapere se sia già stato redatto un primo progetto dal dott. Collatin come da riunione svoltasi in data 14 novembre 2008, ma in attesa della nota ufficiale abbiamo altre questioni pratiche su cui confrontarci.

Ordine del giorno riunione del 2 dicembre 2008:


  1. note e suggerimenti pervenuti al comitato da parte di cittadini
  2. iniziative informative da svolgere nel quartiere e all'interno della scuola media "Einaudi"
  3. raccordo e sinergie con altri comitati civici operanti ad Aosta
  4. analisi proposte avanzate da alcuni componenti il 14 novembre 2008
  5. varie ed eventuali

27 novembre 2008

RIUNIONE CONGIUNTA DEI COMITATI CIVICI - PROPOSTA DA VALUTARE

Aosta - vista dall'alto - da est verso ovest

Riceviamo e pubblichiamo ben volentieri:

Dare voce e spazio ai cittadini, affinché la politica possa riconquistare il terreno della concretezza

In un momento di crisi economica sprecare risorse ingenti in progetti inutili è più che mai grave.


La Valle d’Aosta, soprattutto negli ultimi dieci anni, si è distinta in dispendio di soldi pubblici per realizzare opere malfatte e impraticabili; ricordiamo in primis il nuovo ponte sul Buthier che avrebbe dovuto pedonalizzare l’area circostante dell’Arco romano e che invece ha solo creato gravi problemi al transito veicolare. La ristrutturazione di alcune piazze e aree cittadine che attualmente presentano un degrado anticipato e inammissibile, la triste condizione del verde urbano... . Questi sono solo alcuni dei numerosi esempi che riguardano lo spreco di risorse pubbliche in investimenti sbagliati e improduttivi.

Ma i cittadini non sono rimasti a guardare. Alcuni si sono costituiti in Comitati per sorvegliare, consigliare, monitorare le varie decisioni amministrative comunali. Sono queste forze spontanee, attente e sensibili alla qualità della vita, che possono riportare la politica, sempre più distante dalla vita di ogni giorno e preoccupata più agli interessi di partito che alla risoluzione dei problemi sociali, sul piano della concretezza. Cittadini che, indipendentemente dalle loro simpatie politiche, si sentono uniti dalla necessità di risolvere con buon senso le difficoltà che attanagliano la nostra Città, la nostra Regione e quindi la vita di noi tutti.

In considerazione del fatto che sono in agenda dell’amministrazione regionale alcuni progetti faraonici tra cui: l’inceneritore, l’ampliamento dell’aeroporto, la metropolitana, l’ampliamento a est dell’ospedale, che stravolgeranno il tessuto urbano di Aosta e delle zone adiacenti e per i quali verranno stanziati centinaia di milioni di euro, è più che mai necessario che i Comitati cittadini facciano sentire la loro voce. Perché, se è vero che i Comitati sono nati da un interesse specifico e spesso legato a un’aerea urbana, è altrettanto vero che i problemi del nostro piccolo capoluogo non vi possono essere circoscritti e di fatto coinvolgono tutta la Regione.

La rigida e ideologica appartenenza politica deve infine lasciare il passo al buon senso ed è proprio sul buon senso che si vuole insistere per offrire alle generazioni future una prospettiva di salute e benessere.

Per tutti questi motivi crediamo necessaria e utile una riunione dei Comitati cittadini, nella quale saranno invitati tutti gli amministratori comunali e regionali competenti, per analizzari i vari problemi e trovare le necessarie soluzioni.

Per gli Innamorati di Aosta

Patrizia Nuvolari

24 novembre 2008

IN ATTESA DEL PROGETTO DI MASSIMA



Segnalo che siamo in attesa di apposita convocazione per esame congiunto progetto di massima redatto dal Dottor Collatin.

A giorni avremo conferma in merito alla disponibilità di apposito locale all'interno delle scuole di viale della pace per presentare l'iter del progetto di riqualificazione della zona ai cittadini.

l'aula o l'auditorium, salvo complicazioni, sarà disponibile il primo martedi di ogni mese a partire dalle 18,00 per tutto il periodo scolastico.

18 novembre 2008

CITTADINI-AMMINISTRATORI: AL VIA LE RIUNIONI TECNICHE E DI APPROFONDIMENTO


Dott. Guido Collatin
dottore forestale - esperto in verde urbano
Ha ricevuto l'incarico dal Comune di Aosta di intervenire in Viale della Pace.

Alberi e spazi verdi: in Francia si pianta, prima di costruire. Occorrebbe cambiare modalità e procedure. La pianta deve svolgere la sua funzione e non deve essere pericolosa per i cittadini. Guido Collatin ha spiegato di non avere gradito le parole inserite sul blog “nulla è stato fatto…” in quanto in passato sulle piante del Viale della Pace sono state fatte cure per prevenire attacchi di virus e funghi. In futuro, di certo, verranno applicati degli irrigatori radicali (a livello delle radici sotterranee). Entro l'estate 2009 si verificherà lo stato di salute delle piante ancora in vita...

Occorrerà valutare con attenzione la sostituzione delle piante con altre della stessa specie tenendo in considerazione l'errato posizionamento operato in passato.

Entro una decina di giorni verrà delineato in modo chiaro e partecipato le opzioni possibili dal punto di vista tecnico.

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15 novembre 2008

OBBLIGHI E COMPITI DEL PROPRIETARIO DI UN EDIFICIO CONTENENTE AMIANTO.

Il problema di costringere il proprietario di un edificio o un condominio a rimuovere l'amianto è un problema ancora dibattuto: non esiste un obbligo di legge, l'unico obbligo è la valutazione del rischio.

E' indispensabile un documento di valutazione del rischio, per ogni edificio, in funzione della tipologia di MCA (materiale contenente amianto). Però, anche nel caso in cui questa valutazione fornisca un risultato negativo (ad esempio un tenore di fibre nell’aria, all’interno di un edificio, superiore a 20 fibre/litro), resta il problema di chi ha l’autorità per imporre al proprietario di bonificare l’edificio dall’amianto.

La decisione di rimuovere l’amianto può nascere, pertanto, sia da scelte autonome da parte dei proprietari degli edifici (per la necessità di procedere ad interventi di ristrutturazione o, semplicemente, per problemi di immagine o di rapporti con il personale), che da situazioni di pericolo (come nel caso di concentrazioni di fibre
aerodisperse all’interno dei locali, significativamente più elevate di quelle esistenti all’esterno).

Nel caso delle bonifiche la rimozione dell’amianto non è una scelta obbligata.

Inoltre tale tipo di intervento costituisce una operazione ad alto rischio che, se condotta senza sufficienti accorgimenti, può determinare un inquinamento molto maggiore di quello preesistente.

Per saperne di più è possibile visionare il sito www.arpa.vda.it

14 novembre 2008

TAVOLO TECNICO QUALIFICAZIONE DEL VIALE




E' stato avviato in data 14 novembre 2008 il primo confronto sulle scelte future da assumere per riqualificare la zona verde alberata di viale della Pace.

E' stato un confronto franco e concreto sulle prospettive future.

Illuminante è stato l'apporto del tecnico incaricato (esperto in verde urbano) che ha delineato in modo chiaro e partecipato le opzioni possibili che in circa una decina di giorni verranno indicate, nero su bianco, e poste all'attenzione dell'amministrazione.

Il metodo adottato improntato alla copartecipazone è sicuramente lodevole ed auspicabile anche in futuro.

Il Comitato ha manifestato l'esigenza di considerare Viale della Pace nella sua complessità e di arrivare a prediporre una riqualificazione della zona sud intervenendo anche sul canale che presenta evidenti segni di criticità (manufatto obsoleto, muri in cemento armato in stato di degrado con vistosi ferri arrugginiti).

Proprio in quest’ottica, sono stati posto a confronto i possibili interventi futuri: sostituzione delle altre piante visibilmente compromesse, allargamento dello spazio di terra alla base delle esse, ridisegnando spazi e ubicazione delle piante esistenti, piantate in fase di primo impianto (1958) troppo ravvicinate.



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