9 ottobre 2009

PARTECIPIAMO TUTTI ALLA SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI


www.menorifiuti.org

E.R.I.C.A. soc. coop. ha il piacere di invitarLa a partecipare alla prima edizione ufficiale della

“Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”
(European Week for Waste Reduction – EWWR),

un evento-chiave per promuovere azioni sostenibili volte alla prevenzione dei rifiuti e a porre in evidenza l’impatto dei nostri consumi sull’ambiente e sui cambiamenti climatici.

La settimana si terrà dal 21 al 29 novembre 2009 in tutta Italia.

I documenti di presentazione della "Settimana ", con tutti i dettagli del progetto sono disponibili su www.federambiente.it e sui siti internet ufficiali della "Settimana" (www.ewwr.eu e www.menorifiuti.org) oltre che su tutti i siti dei componenti il Comitato promotore nazionale. In allegato si invia un elenco di idee e suggerimenti sulle possibili iniziative di riduzione dei rifiuti.

Per partecipare alla “Settimana”, diventando così “project developer” europeo, bisogna sottoporre la propria candidatura al Comitato promotore nazionale condividendo i contenuti della Carta di Partecipazione e compilando la Scheda di adesione.

Con il Patrocinio di:

Le candidature, se rispondenti ai criteri europei, saranno convalidate dal Comitato promotore e riceveranno il logo ufficiale della “Settimana”, la denominazione ufficiale di azione per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti nonché il kit completo della campagna (tutti i contenuti del kit sono illustrati nell’allegato “strumenti grafici”).

La carta di partecipazione e la scheda di adesione devono essere inviate entro il 6 novembre 2009 ai seguenti riferimenti: silviamusso@cooperica.it

Il Comitato promotore nazionale è composto da: Osservatorio Nazionale Rifiuti, Provincia di Torino, Rifiuti 21 Network, Federambiente, Commissione Nazionale Italiana UNESCO, AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale), Legambiente, E.R.I.C.A. Soc. Coop., Eco dalle Città.

Con il Patrocinio di Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e Provincia di Roma,
Main sponsor CONAI.

www.menorifiuti.org

4 ottobre 2009

IPPOCASTANI DI VIALE DELLA PACE: QUALE IL LORO FUTURO?

Con la ripresa delle scuole nel quartiere ripartiranno nei prossimi giorni le iniziative di sensibilizzazione sul mantenimento e la cura delle aree verdi della zona.
Insieme con il Comune di Aosta (Assessorato all'Ambiente) è prevista una iniziativa congiunta con Legambiente Vda per il 17 ottobre 2009 ( data e luogo da definire) con il nome "Puliamo il mondo, insieme".

Ad oggi confermiamo che l'Assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Aosta non ha inviato alcuna nota in merito all'avvio dei lavori di manutenzione dell'area alberata ubicata nel lato sud di Viale della Pace.

Alle parole non sono seguiti i fatti...

A breve verranno pubblicate alcune foto della zona in questione.

Le richieste avanzate da un anno

1. reali e concrete garanzie sui tempi previsti per l'intervento di manutenzione

2. diversificare la tipologia di piante ivi presenti e sostituzione delle piante già compromesse

3. la manutenzione dovrebbe iniziare nella zona lato sud di viale della Pace, sostituendo le piante già morte e tagliate (ad oggi sono 6)

4. lasciare le due ultime piante di testa (lato sud Viale della Pace), realizzando al di sotto una aiuola seminata simile nella forma e nella sostanza a quanto già presente a nord (lato che fiancheggia via XXVI Febbraio)

6. le piante sane non si tagliano. Il meccanismo definito dai tecnici dell'”impianto alternato” andrà a regime nel corso del tempo. Ai piedi delle piante potrebbe essere semplicemente posizionata della corteccia

7. intervenire nella zona a sud per migliorare l'aspetto dell'arginatura del canale "Mère des Rives".

8. valutare l’istituzione nella zona specifica una zona a traffico limitato come già istituita in via Trèves.

9. mantenere nel tempo una attenta e curata opera di manutenzione programmata dandone notizia al Comitato.

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http://www.fieradellasostenibilita.org/programma/

Gli amici del viale della pace entreranno a breve nella comunità sotto indicata
http://www.zoes.it/

30 settembre 2009

FOGLIE MORTE...

Foglie morte

Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso
veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali dei viali d'ippocastani.

Nazim Hikmet


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27 settembre 2009

DIRITTO AL FUTURO: MERCOLEDI PROSSIMO FIRMA ANCHE TU PER CHIEDERE LA RESTITUZIONE DELLE SOMME INDEBITAMENTE TRATTENUTE IN BOLLETTA

Nei blog precedenti è stata pubblicata la Lettera Aperta per la riduzione dei rifiuti a seguito della prima visita civica effettuata.
Associazioni firmatarie:
Legambiente Vda, Amici del Viale della Pace, Codacons Vda, Diritto al futuro, Comitato rifiuti Zero VdA
Hanno aderito e firmato la lettera aperta anche le seguenti associazioni:
Acli Valle d'Aosta

Arci Valle d'Aosta

Associazione Loris Fortuna

Ipsia vda


Altre associazioni e organizzazioni della società civile hanno già preannunciato di aderire all'appello. Presto verranno rese note le ulteriori adesioni.

L’Associazione Diritto al Futuro, Legambiente Valle d'Aosta e Comitato Rifiuti Zero Valle d'Aosta e Amici del Viale saranno presenti ad Aosta con un banchetto mercoledi 30 settembre in Place des Franchises, dalle ore 17 alle 19.

Saranno raccolte le adesioni dei cittadini alla vertenza multipla che l’associazione Diritto al Futuro intente effettuare a nome dei singoli cittadini-utenti nei confronti del Gestore della Rete Elettrica, per procedere alla restituzione di una quota pagata nelle bollette pari a circa il 7% per il periodo dal 2001 al 2007.
Tali somme, infatti, avrebbero dovuto essere usate per incentivare le energie rinnovabili, mentre sono state dirottate al finanziamento delle energie “assimilabili”, comprendenti anche quella prodotta con gli inceneritori. Per questo aspetto l’Italia è stata condannata dall’Unione Europea.

Per aderire alla vertenza i cittadini dovranno recarsi al banchetto munito delle fotocopie di una bolletta elettrica e di un documento di identità fronte e retro. Gli sarà chiesto di firmare la delega all’associazione e di versare un contributo di 10 euro. Nel caso di vittoria il singolo utente si vedrà restituire le somme prelevate dal 2001 al 2007, in caso contrario non avrà nessuna conseguenza in quanto gli oneri della causa sono esclusivamente a carico dell’associazione Diritto al Futuro.

L’iniziativa ha una forte valenza, in quanto la proliferazione degli inceneritori - una risposta sbagliata al problema dello smaltimento dei rifiuti – è dovuta in buona parte a questi incentivi illecitamente sottratti allo sviluppo delle energie rinnovabili.

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di risposta ad una cittadina da parte dell'Assessore all'Ambiente del Comune di Aosta in merito alla raccolta dei rifiuti urbani e relative criticità.

La raccolta rifiuti nel Comune di Aosta con il sistema del porta a porta è ormai in funzione da 5 anni ed abbiamo cercato di introdurre man mano correttivi per migliorare ulteriormente il servizio. Fondamentali sono stati i momenti di confronto con gli utenti, con le associazioni ambientaliste, dei commercianti, dei consumatori, comitati cittadini, singoli cittadini, gli organi di informazione,ecc. ecc. senza contare i vari momenti di confronto in Consiglio Comunale e nelle varie Commissioni consiliari.

Personalmente credo molto ai confronti ed ai suggerimenti che possono permettere di ricercare possibili soluzioni per rendere sempre più condiviso il servizio di raccolta rifiuti con il sistema del porta a porta. E così è stato in questi anni. Inizialmente l’esposizione dei rifiuti indifferenziati avveniva quasi esclusivamente in sacchetti di plastica, a parte i condomini di grandi dimensione in cui la raccolta e l’esposizione prevedeva l’uso dei cassonetti. Gradualmente i cassonetti sono stati distribuiti a tutti, compresi i mastelli verdi per le utenze mono famigliari. Tanto è che apposita Ordinanza Sindacale vieta l’esposizione del rifiuto indifferenziato in sacchetti. Tale Ordinanza aveva lo scopo di ridurre il disagio visivo e non solo di esporre i rifiuti indifferenziati in sacchetti, ed in particolare quando vengono esposti al di fuori degli orari consentiti. Al fine di rispettare tale ordinanza sono stati predisposti controlli con l’ausilio dei Vigili Urbani: si potrebbero e si dovrebbero fare con maggiore determinazione i controlli? Personalmente ritengo certamente di sì, ed è quanto sto da anni cercando e continuerò a fare anche se fra mille difficoltà.

Riguardo al servizio in sé e agli orari, va detto che ogni orario possibile di esposizione può avere le sue criticità. Ho visitato in questi anni tante città italiane per verificare di persona il metodo di raccolta con il porta a porta, c’è chi espone alla mattina e la criticità riguarda il fatto che sin dalla sera prima i rifiuti vengono esposti senza rispettare gli orari, senza contare i problemi contingenti con carico e scarico merci nei negozi, c’è chi prevede l’esposizione nel corso della giornata, in alcune città addirittura nelle ore di pranzo, con conseguenti disagi, altri come noi e sono la gran parte nelle ore serali.

Per ridurre l’impatto della raccolta serale soprattutto nei mesi estivi, in accordo con le associazioni dei commercianti, da diversi anni è stata individuata come soluzione la raccolta dell’indifferenziato nel centro storico con mezzi elettrici, rinviando il passaggio dei mezzi più grandi per la raccolta del vetro e del cartone ad un’ora più tarda riducendo in tal modo il disagio per i clienti dei dehors.

Vi possono essere altre soluzioni? In particolare per il centro storico? Inizierei con l’escludere il ritorno ai cassonetti su strada come eravamo abituati prima del porta a porta, (ci siamo forse dimenticati di quelle campane arancioni per la raccolta del vetro, oppure di quei cassonetti enormi gialli per la carta, e di tutti quegli enormi cassonetti verdi disseminati per le piazze e per le vie di Aosta dove 24 ore su 24 potevano essere accessibili a tutti compresi coloro che ne facevano un punto di riferimento per liberarsi dei rifiuti ingombranti e dei cosidetti sversamenti abusivi?)

Escludo infine per la nostra città l’uso di cassonetti interrati, avendo fatto fare uno studio di massima alla ditta che svolge il servizio di Igiene Urbana, (per soddisfare le esigenze solamente del Centro storico, in base ai rifiuti prodotti, avremmo dovuto sistemarne in continuità per le varie tipologie di rifiuti, su tutta via Festaz e via Torino e il problema non era tanto dei possibili reperti, ma del fatto che per svuotarli era necessario un mezzo con autogru il cui raggio di azione era improponibile nel centro storico, e poi ce li immaginiamo cassonetti interrati nelle vie del centro storico? Avete idea del loro costo? E di quello necessario al loro spostamento, dovesse essere necessario? Ne avete visto qualcuno dopo anni di esercizio?

Quali soluzioni allora, per migliorare ulteriormente il servizio? L’occasione ci verrà data con il prossimo appalto per il servizio di Igiene Urbana in scadenza a fine 2010.

Tenendo ferma la scelta del porta a porta che, non dimentichiamolo mai, ha comunque permesso di raddoppiare le percentuali di raccolta differenziata, una possibile soluzione potrebbe essere quella, almeno per il Centro Storico di ridurre i tempi di esposizione e raccolta, ma per fare questo è necessaria la collaborazione dei residenti. Vi sono cittadine francesi, faccio l’esempio di Cannes, in cui in Rue Menadyer a due passi dal Palais du Festival , l’esposizione e la raccolta serale avviene nel giro di poco più di un’ora, perché esiste una stretta ed efficace collaborazione tra i cittadini, i commercianti e la ditta che svolge il servizio. Siamo culturalmente pronti noi (utenti e amministrazione) a fare ugualmente o almeno a provarci? Ritengo che questa sia la sfide e l’obbiettivo da raggiungere e da mettere tra le priorità del nuovo bando in scadenza nel 2010, superando tutta la demagogia spesso involontaria che è stata fatta su questo servizio ed in particolar modo eliminando quelle difficoltà che purtroppo a livello burocratico limitano il rispetto del regolamento di igiene urbana.

Aosta 31 agosto 2009

L’Assessore all’Ambiente
del Comune di Aosta
Delio Donzel


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La Directive 2008/98/CE relative aux déchets, adoptée en novembre 2008, appréhende la gestion des déchets sous l’angle d’une nouvelle approche basée sur la prévention
des effets néfastes que la création et la gestion des déchets peuvent avoir sur la santé humaine.
Le recyclage et la valorisation des déchets sont mis en exergue par l'instauration d'objectifs et de critères applicables à la collecte et liés à l'efficacité énergétique.

La Directive devra être transposée dans les Etats membres avant le 12 décembre 2010.

18 settembre 2009

VISITIAMO LA DISCARICA - 2° APPUNTAMENTO: 28 SETTEMBRE 2009

Nei blog precedenti è stata pubblicata la Lettera Aperta per la riduzione dei rifiuti a seguito della prima visita civica effettuata.

Legambiente Vda, Amici del Viale della Pace, Codacons Vda, Diritto al futuro, Comitato rifiuti Zero VdA

INVITANO I CITTADINI A PARTECIPARE ALLA SEGUENTE INIZIATIVA

"Visitiamo la discarica. Esiste la possibilità di far affluire in discarica solo 1500 tonn, anzichè le attuali 45000 tonn, senza combustione?"


Lunedi 28 Settembre 2009* alle ore 17,00

presso il Centro regionale smaltimento rifiuti nel Comune di Brissogne di proprietà regionale ed affidato in gestione alla società Valeco Spa – tel. 0165 267869 – loc. L’Ile blonde, 1 - rotonda grande dopo ipermercato carrefour (direzione autostrada)

E' prevista la partecipazione di un rappresentante Arpa Vda (Ing. Manassero) e di un componente dell'Osservatorio regionale dei rifiuti (Ing. Roscio).

I posti disponibili sono 30. La visita è soggetta ad autorizzazione preventiva da parte dell'Autorità di vigilanza competente.

A fine ottobre 2009 è prevista la terza visita. Sono aperte le iscrizioni.
Segnala per tempo la tua partecipazione via mail: cittadiniattiviao @ gmail.com


Percorso della visita:
Sopralluogo e analisi delle attuali sezioni del "Centro regionale trattamento rifiuti" e dell'annessa discarica
Esame dei trattamenti effettuati in loco ai materiali in entrata (circa 90000 tonn./annue). Esame delle quantità e tipologie dei materiali interrati nell'annessa discarica (circa 45000 tonn. annue)
Analisi dei trattamenti effettuati ai materiali plastici in entrata (dato da rilevare per il 2008). Esame delle quantità e qualità dei materiali avviati al riciclo (circa 2600 tonn./annue).

La plastica arriva al centro regionale di trattamento così come viene raccolta, ossia come viene depositata dai cittadini negli appositi contenitori. Successivamente tale materiale viene avviato al recupero e dopo una sommaria pre-pulizia , viene pressato in balle e conferito a COREPLA, cioè il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica, che porta, in genere, i carichi di VALECO a Montello (BG) per la selezione per polimeri-colore. A valle di questa fase, i prodotti omogenei a specifica che si ottengono (bottiglie di PET trasparente, azzurrato e colorato, flaconi in HDPE, film d’imballaggio in PE, imballaggi misti a base poliolefinica), sono commercializzati da COREPLA, tramite aste telematiche, cui partecipano imprese italiane e comunitarie di riciclo, che producono a partire da tali semilavorati nuove materie prime-seconde.

Ecco i dati 2008 riferiti Valle d’Aosta (fonte Corepla)
VALECO ha conferito a COREPLA:
2.267,06 tonnellate nel 2007
2.509,97 tonnellate nel 2008.

Per il trattamento dei rifiuti d’imballaggio in plastica sembrano permanere delle criticità in merito alla qualità del materiale plastico conferito. Invitiamo tutti i partecipanti a focalizzare questo aspetto nel corso della visita di approfondimento.

Il contributo ambientale CAC è passato dal 1 luglio 2009 a 195 euro/t., a seguito di una situazione di squilibrio economico-finanziarie e per il crollo delle quotazioni delle materie prime seconde di riciclo.

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Domande ancora aperte:
Quanti dei 118.000.000 di Euro, rimborsati dal consorzio nel 2007, sono affluiti ai nostri comuni?

Come opera in Valle d'Aosta la convenzione Anci-Conai?

Quali sono le prove effettive in merito allo smaltimento del materiale da riciclo di plastica? (nominativo, indirizzo delle aziende a cui sono stati conferiti)

A quanto ammonta la quantità dei rifiuti effettivamente trasformati in materia prima seconda?

Esistono quantità respinte in quanto non conformi? Come vengono smaltite?

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IL COMUNE DI AOSTA VALUTA IPOTESI DI DIFFERENZIARE I RIFIUTI UMIDI
(ANSA) - AOSTA, 19 SET - La raccolta differenziata 'porta a porta' dei rifiuti ad Aosta, introdotta nel 2005, potrebbe essere arrivata al suo limite fisiologico. Lo sostiene l'assessore comunale all'ambiente, Delio Donzel, che spiega: "La percentuale di rifiuti differenziati nel capoluogo - ha spiegato si è attestata stabilmente tra il 47 e il 49 per cento". Una soglia che difficilmente verrà superata di molto: "Dubito - conferma Donzel - che questa cifra possa crescere ancora". A meno che, aggiunge, l'assessore, "si modifichino le modalità di raccolta e trattamento adottando anche la differenziazione della cosiddetta frazione umida, costituita da residui alimentari e da scarti di giardini e orti, come avviene in altri Comuni".

L'umido si presta ad essere compostato, cioé a essere riciclato per diventare concime, e che rappresenta un terzo circa dei rifiuti solidi urbani complessivi. Secondo Donzel l'estensione della raccolta ai rifiuti umidi porterebbe la quota di differenziata a percentuali tra il 60 e il 65 per cento. "Io sarei favorevole - dice - ma le scelte della Regione hanno percorso finora altre strade". Su questo tema, tuttavia, l'amministrazione regionale lascia la porta aperta.

"Stiamo valutando - spiega Manuela Zublena, assessore regionale all'ambiente - le problematiche relative ai rifiuti umidi, attualmente non compresi nella raccolta differenziata. Devo ricordare, però, che le normative esistenti favoriscono e incoraggiano, ad esempio, il compostaggio domestico attraverso il riciclo degli sfalci e dei residui di orti e giardini.

Quando verrà il momento di introdurre, al posto della tassa, la tariffa sui rifiuti, le Comunità montane potranno adottare riduzioni rivolte ai cittadini che adottano questa metodologia. Mi rendo conto, tuttavia, che il compostaggio domestico sia facilmente realizzabile nei paesi e molto meno ad Aosta: non si può certo pensare di produrre il compost sul balcone di casa". Comunque, come sottolinea Zublena, il centro regionale di trattamento dei rifiuti di Brissogne non ha, al momento, impianti adeguati per il trattamento su larga scala dei rifiuti umidi: "Siamo in una fase di transizione, la Regione sta ripensando le strategie di gestione dei rifiuti, badando anche a questo. C'é anche da dire, però, che attualmente la discarica lavora già gli scarti del verde, producendo un compost di alta qualità utilizzabile come concime. Decideremo in futuro se estendere alla frazione umida la raccolta differenziata su larga scala". (ANSA).

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"Compito in classe" o meglio "Compito in discarica".
Uno scenario di gestione sostenibile dei rifiuti o meglio materiali da riciclo, deve ruotare intorno ad una minima produzione (quindi di riduzione dei rifiuti) ed un efficiente sistema di raccolta e di smaltimento:
Il tema quindi va affrontato complessivamente e non partendo esclusivamente dalla discussione dell’ultimo anello del ciclo rifiuti, rappresentato dallo smaltimento finale (discarica).

È necessario imporre l’adozione di misure preventive generali di riduzione dei rifiuti prodotti (con un ruolo di esempio da parte delle pubbliche amministrazioni), unitamente all’impiego di metodiche di raccolta che disincentivino la produzione del singolo utente e consentano l'applicazione di una tariffa rapportata all’effettivo conferimento.

L’informazione e la sensibilizzazione è fondamentale sia per capire a fondo le problematiche sia per trovare delle soluzioni efficace e condivise: solo creando consapevolezza nei cittadini e dimostrando quanto le alternative siano più efficaci, meno dannose e più convenienti per le bollette delle famiglie si otteranno risultati sostenibili nel lungo periodo.

15 settembre 2009

RIFIUTI: QUALI LE TECNOLOGIE INNOVATIVE E CON QUALI COSTI? PER ORA I COSTI DELLA CONSULENZA SONO 120.000 EURO!

Interpellanza dei Consiglieri Bertin e Patrizia Morelli

REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA

Adunanza del Consiglio regionale in data 23 e 24 settembre 2009

Aosta, 11 settembre 2009

I sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo “VdA Vive - Renouveau”, La pregano di iscrivere all'ordine del giorno del prossimo Consiglio la seguente

INTERPELLANZA

RICORDATO il ripensamento della Giunta regionale in merito alla volontà di costruire un inceneritore in Valle d'Aosta;

RICHIAMATA la deliberazione della Giunta Regionale n. 1502/09 con la quale è stato affidato l’incarico “per l’individuazione delle migliori tecnologie innovative per la realizzazione di impianti di pretrattamento finalizzati alla produzione di CDR di qualità”;

EVIDENZIATA la necessità di scelte condivise con i cittadini in materia di gestione, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti;

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

l’Assessore competente per sapere:

1)quali tecnologie sono state individuate per la produzione di CDR di qualità;

2)quali scelte intende assumere in merito il governo regionale;

3)quale percorso si intende avviare per informare e addivenire ad una scelta condivisa con la cittadinanza.



Alberto BERTIN
Patrizia MORELLI