15 agosto 2011

ALBERI AD AOSTA: UN GRIDO DI DOLORE....

Un grido di dolore a nome degli alberi.

Vorrei lanciare un grido di dolore in nome dei miei amici che non lo possono fare, gli alberi di Aosta. Spazi angusti, collocazioni assurde, ma soprattutto potature esagerate e tecnicamente sbagliate hanno ridotto le piante della nostra citta' a tristi simulacri di cio' che dovrebbe rappresentare la gioia di vivere nel suo senso piu' completo e saggio, un albero.

Chiunque percorra in estate vie come Monte Grivola, Conte Crotti, tutto il quartiere Cogne, la zona del cimitero, viale della Pace, ma poi insomma dappertutto, si trova di fronte a pallidi moncherini con le foglie ingiallite e malate, spesso disidratati per l'insufficiente superficie percolante, orrendamente sfigurati in quello che dovrebbe essere il loro portamento naturale, che nemmeno viene piegato a qualsivoglia criterio estetico, ma pare piuttosto il frutto consapevole di una mente sadica e malata. Sono passati invano circa vent'anni da quando sollevai per la prima volta la questione, in Comune si sono avvicendati assessori, dirigenti e tecnici e nulla e' cambiato, se non per le piante ornamentali che una provvida legge regionale cerca di tutelare (ma abbiamo gia' perso la robinia del Ponte di pietra, una vecchia Signora che molto probabilmente aveva conosciuto Napoleone). E' forse appena il caso di accennare che nelle altre citta' occidentali viene data grande importanza agli alberi, soprattutto nella progettazione urbanistica. Provate a osservare il nuovo parcheggio, se cosi' si vuole chiamare uno spiazzo cementificato senza ombra ne' acqua ne' verde, davanti al Mostro di Saint-Martin (alludo ovviamente alla costruzione che hanno genialmente realizzato per compiere impunemente un altro crimine urbanistico, la morte per soffocamento della bellissima chiesetta di Saint-Martin) e in tutto e per tutto in sintonia con questo, non puo' che pensare all'urgente necessita' di un'eutanasia che consenta una morte rapida e decorosa alle 4 piante sofferenti che vi si trovano, e che come spettri ci ricordano ogni giorno la violenza che commettiamo sulla Natura.

Se l'amministrazione comunale non ha le competenze necessarie a gestire il patrimonio arboreo della citta', mi metto a disposizione fin d'ora, a titolo gratuito, per organizzare un piano di salvataggio che ponga fine a questa vergogna.

GHIGO ROSSI AOSTA
tratto da La posta dei lettori - La stampa 5 agosto 2011


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12 agosto 2011

LETTURE ANTICASTA...

Il precario “UGO” sfida la privilegiata CASTA
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La vita “IMPERFETTA“ dei precari ed il futuro senza lavoro fa paura a molti ma non a chi ci governa. Sul sito sottoindicato la vera storia di Ugo il precario che sfida e lotta contro la casta.



http://il-precario-ugo-contro-la-casta.blogspot.com/




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7 agosto 2011

GESTIONE RIFIUTI: NAPOLI STIPULA ACCORDO CON CENTRO RICICLO VEDELAGO

Buone notizie!

(Comunicato stampa del Sindaco Luigi de Magistris)

«Il rapporto di collaborazione tra il Comune di Napoli e il Centro Riciclo Vedelago è stato formalizzato in un protocollo di intesa firmato oggi dal vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano e Carla Poli.

Col protocollo si dà l’avvio ad uno studio preliminare di fattibilità per la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico a freddo con annesso impianto di estrusione da collocare sul territorio di Napoli e favorire l’implementazione dell’utilizzo delle materie di seconda vita nei cicli produttivi propri.

L’amministrazione di Napoli ritiene che il centro di Vedelago possiede il know-how necessario a costruire un impianto di trattamento a freddo per valorizzare la frazione residua dei rifiuti o del trattamento dei residui del recupero delle materia plastiche, tanto da essere riconosciuto a livello europeo.

Si tratta di un progetto che questa amministrazione reputa necessario per realizzare quella rivoluzione ambientale che poggia sulla differenziata e il riclico dei rifiuti, unica strada per superare l’emergenza senza doversi piegare alla filiera classica discariche-inceneritore che, fino ad oggi, non ha prodotto alcun risultato vero.

Le attività del rapporto di collaborazione saranno così articolate: uno studio dello stato di fatto sulle raccolte differenziate con l’acquisizione ed analisi dei dati di produzione; l’elaborazione del Piano Preventivo dei costi degli interventi e dei benefici derivanti dalla implementazione del suddetto impianto; l’elaborazione del Piano di Gestione.

Commerciale comprendente l’analisi del mercato per i materiali in entrata ed in uscita (input/output); la verifica della possibilità di promuovere attività di ricerca e innovazione coinvolgendo Istituti di Ricerca e Università.



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5 agosto 2011

ALTRE FOTO DI ALBERI IN FIN DI VITA!





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Ecco un intervento di Ghigo Rossi sulle condizioni dei viali alberati nella nostra città (Aosta) >>>>>>



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Appalti trasparenti e non solo

Proposte applicative

1. L’obbligo di indicare, da parte delle Amministrazioni aggiudicatrici, sia in fase di eventuale pre-informazione sulle gare che si intendono bandire, sia negli atti con cui vengono bandite le singole gare, regole e modalità di partecipazione dell’utenza ed il rispetto del principio di rappresentanza civica.

2. La destinazione di una quota parte di risorse finanziarie per le attività di tutela e di rappresentanza degli utenti

3. L’inserimento di standard specifici di qualità dei servizi, con l’indicazione delle modalità, dei tempi, dei costi economici e dei processi di formazione del personale per raggiungerli

4. L’obbligo (nei confronti dell’ente appaltante e dell’ente appaltatore) dell’accessibilità del capitolato d’appalto per i cittadini utenti e le loro organizzazioni

5. L’adozione della carta dei servizi da parte dell’ente appaltatore

6. L’obbligo, da parte dell’ente appaltatore, di effettuare una verifica periodica sull’andamento del contratto (con l’eventuale coinvolgimento delle stesse organizzazioni della cittadinanza attiva), con la presentazione pubblica di una relazione scritta conclusiva che verrà utilizzata anche come base di partenza per il rinnovo del contratto (cioè gli elementi irrinunciabili di cui tenere conto).

7. Atti da adeguare nelle procedure del bando di gara, della preselezione delle ditte, della messa a punto del capitolato d’appalto e della selezione delle offerte:

7.1. Quale che sia la procedura di gara decisa dall’Amministrazione aggiudicatrice, per essere ammessa a presentare offerta l’impresa dovrà dimostrare di possedere un codice di regole e modalità per l’informazione ed il coinvolgimento degli utenti durante la fase di organizzazione ed erogazione del servizio; in mancanza, potrà essere ammessa a presentare offerta qualora si obblighi ad adottare tale codice di regole e di comportamenti, assumendo tale impegno in modo circostanziato.

7.2. Qualora la procedura di gara adottata sia un pubblico incanto, l’impresa dovrà impegnarsi ad adottare regole e modalità conformi alle eventuali prescrizioni del capitolato di gara, o ad adeguare il proprio sistema, se precedentemente adottato e non adeguato.

7.3. Qualora la procedura di gara adottata dall’Amministrazione aggiudicatrice consista nel metodo dell’offerta economica più vantaggiosa, od anche in altro sistema di gara non fondato esclusivamente sull’offerta del prezzo più basso, l’Amministrazione aggiudicatrice potrà attribuire un punteggio diversificato alle diverse offerte presentate, in relazione alla qualità delle regole e delle modalità indicate di informazione e coinvolgimento degli utenti.



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ALBERI VIALE DELLA PACE: SENZA FOGLIE E SPETTRALI IN PIENA ESTATE






Gli sbagli del passato non si cancellano.

Gli alberi di Viale della Pace non si riprendono...

A luglio in piena estate gli alberi sono già senza foglie.

Foto di alberi in fin di vita...






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NOTIZIE RIPORTATE SUL SETTIMANALE LOCALE "VALLEE NOTIZIE

Strane coincidenze!
Aosta: rifaranno Piazza Caveri ( spesa prevista circa 10 milioni di euro)

Ecco come viene riportata la notizia sul sito Patuasia.
Il silenzio è cromo!
Riportiamo il blog post pubblicato 4 agosto 2011 sul sito patuasia

E’ la disinvoltura che mi stupisce ogni volta. Quella faccia tosta che i nostri amministratori espongono con sicuro candore. Dunque, rifaranno piazza Caveri: l’attuale fa schifo. Sembra che l’architetto che ne ha firmato il progetto abbia fatto tutto da solo.

Tutto da solo ha fatto anche il progettista di piazza Narbonne che ora ospita una curiosissima aiuola sopraelevata!

Si fa. Si disfa. Si rifa. E’ la prassi nostrana. Una giostra mai ferma che implementa l’economia di qualcuno.

Piazza san Francesco verrà riqualificata, prima del progetto definitivo (definitivo?), con un parcheggio temporaneo: non sapremo mai quale sarà la sua destinazione d’uso. L’aerostazione continua a crescere, ma sui siti di AVDA Air Vallée non risultano più voli. La nuova università è bloccata ai nastri di partenza per cavilli burocratici; il nuovo ospedale aspetta che siano realizzati i parcheggi che registrano un vistoso ritardo sulla tabella di marcia. Il teleriscaldamento è un punto interrogativo, il metrò ne seguirà il destino. Eppure, nonostante i ritardi, gli impedimenti, le assurdità varie i nostri continuano a proiettare visioni speculative sul nostro futuro. L’area della ex Cogne fa gola a molti. Migliaia di metri cubi da sfruttare; si dice di un nuovo palazzo regionale, di centri residenziali, di un parco del divertimento, di un maneggio…, come possa convivere tutto questo solo loro lo sanno. Come si possa pensare di scavare in terreni che occultano agenti inquinanti senza che questi non risveglino il loro potenziale di veleno, solo loro lo sanno. E su questi due punti fondamentali, tacciono.


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Ecco come viene riportata la notizia sulla Vallée notizie:

Deciso il rifacimento dell'intera piazza Caveri. Verranno risparmiati ben 2 milioni di euro rispetto al progetto presentato (insomma se ne spenderanno altri 9 milioni ma si mette l'accento sul "risparmio" di 2 milioni di Euro sull'importo presentato dal progettista...).

Nessun notizia o commento sui soldi già spesi solo qualche anno or sono.








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