15 marzo 2014

“ZERO RIFIUTI” E' UN'ALTERNATIVA PIENAMENTE REALIZZABILE!

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Linee guida e campagne di sensibilizzazione.

Per una buona gestione del ciclo dei rifiuti sono necessarie buona volontà e buona organizzazione: “zero rifiuti” è un’alternativa pienamente realizzabile.

(Janez Potocnik Commissario europeo all’Ambiente, 8 aprile 2013)


Sabato 15 marzo 2014 ore 10- 19, Hotel Royal/Continental, via Partenope 38 (di fronte Castel dell’Ovo) –  Napoli.
Programma: 

ore 10,00 – accoglienza ospiti e iscrizione “Open-day Legge Rifiuti Zero


ore 11,00 – Report proposta di legge e presentazione della “Campagna LRZ > Qui ed Ora” a cura di Massimo Piras (Segreteria e primo firmatario LIP)

ore 11,15 – L’orizzonte strategico della LIP in Italia ed in Europa a cura di Rossano Ercolini (pres. Zero Waste Europe e membro del C.S. LIP)

ore 11,30 – Intervento di Luca Mascolo, sindaco di Agerola (NA) aderente all’Associazione Comuni Virtuosi e alla campagna LIP Rifiuti Zero

ore 11,40 - Sinergie della LIP con le proposte dell’Ass. Comuni Virtuosi di riduzione e gestione imballaggi a cura di Attilio Tornavacca (direttore di ESPER)


ore 11,50 -  Ripubblicizzare la CDP al servizio della strategia rifiuti zero, dei beni comuni e degli Enti Locali - a cura di Vincenzo Miliucci (Segreteria LIP)

ore 12,00 – presentazione scheda tecnica sul sotto-tema “Stop Talquale e Cdr/Css” a cura del C.S. - Enzo Favoino (Coordinatore C.S. LIP)
ore 12,20 - ”Strategie e procedure legali a contrasto del CSS” a cura del team di avvocati della Federconsumatori

ore 12, 30 – presentazione scheda tecnica sul sotto-tema “Compostiamoci bene” a cura del C.S. – Federico Valerio (membro C.S. LIP)

ore 12,50 – presentazione scheda tecnica sul sotto-tema “Comuni Rifiuti Zero-Zero Sprechi” a cura del C.S. – Enzo Favoino (introduzione) / Natale Belosi (membro C.S. LIP)

ore 13,10 - domande, risposte sulla campagna nella sua interezza

ore 14,30 - Ripresa dei lavori: Formazione di 4 distinti tavoli di discussione sui rispettivi sotto-temi in ordine all’approvazione/modifica dei contenuti tecnici in funzione della traduzione concreta in azioni/strumenti sul piano comunicativo territoriale – proposizione alternativa verso Comuni/Province/Regioni/Parlamento – giudiziario verso magistratura penale e contabile e verso Commissione europea.

8 marzo 2014

COMITATO SI PUO' FARE (DI PIU' E MEGLIO!)

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COMITATO SI PUO' FARE ... DI PIU' E MEGLIO!

NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI E NON SOLO... 

La posizione del Comitato: la proposta "Valeco"è insufficiente.
 

L'iter del nuovo piano rifiuti è in corso di discussione in terza commissione consiliare.

Nei prossimi giorni vedremo se ci saranno spazi per introdurre miglioramenti.

Ribadiamo la massima collaborazione con la Regione e con i lavori a livello di commissione, per produrre il miglior piano per i rifiuti.
 


La richiesta, da sempre avanzata, è che si vada nella direzione "rifiuti zero" auspicata da tutte le forze componenti il comitato. In particolare contestiamo l'uso che Valeco propone di fare con la frazione di umido: ovvero conferirla comunque in discarica, dove verrà usata per produrre biogas.

La componente organica, come avviene già oggi in molte regioni, può essere usata per produrre compost di qualità e quindi essere riutilizzata nell'ambiente. In questo modo non finirà in discarica: questo sì sarebbe un primo passo importante verso Rifiuti Zero.
 
Siamo tutti a disposizione e dsponibili a partecipare ai lavori in qualsiasi sede.

VAL DI FIEMME UN MODELLO DA IMITARE ANCHE IN VALLE D'AOSTA - VENERDI 14 MARZO SE NE PARLA A CHATILLON -

DALLA VAL DI FIEMME UN MODELLO DI GESTIONE DEI RIFIUTI REPLICABILE IN VALLE D'AOSTA

(VISIONARE INTERVENTO DI ANDREA VENTURA DAL MINUTO 30 IN AVANTI - LINEE GUIDA ADOTTATE: TARIFFA PUNTUALE- POLITICHE DI RIDUZIONE- RACCOLTA PORTA A PORTA E POI SI ADOTTANO SCELTE IMPIANTISTICHE)

I consiglieri regionali del gruppo Alpe hanno visionato in provincia di Trento i risultati ottenuti in una valle con caratteristiche analoghe alla nostra.

Il contesto della Val di Fiemme presenta moltissime analogie con la Valle d'Aosta: è una vallata alpina con un capoluogo principale, molti comuni di piccole dimensioni e con importanti flussi turistici. La Val di Fiemme ha raggiunto livelli di eccellenza nella gestione dei rifiuti (raccolta differenziata all'86%) e l'intera provincia di Trento ha messo in atto una concreta riduzione dei rifiuti, ottenendo una percentuale di raccolta differenziata ben oltre i limiti di legge.
La chiave di volta è stata la raccolta dell'umido e, in particolare, la recente realizzazione dell'impianto per la produzione di biogas e di compost di Faedo. 
L'impianto si è rivelato un ottimo investimento, che produce energia elettrica e un compost di qualità. Anche il sistema tariffario è proporzionale al rifiuto prodotto, tanto che una famiglia di 4 persone paga in media 150 euro l'anno.
ALPE considera il modello della Val di Fiemme replicabile in tempi brevi in Valle d'Aosta.

Venerdi 14 marzo 2014 Alpe organizza a Chatillon presso hotel Rendez Vous  un incontro con la presenza dei responsabili della gestione per analizzare nel dettaglio questa esperienza concreta.

ECCO LE TRE PROPOSTE FORMULATE DA VALECO SPA PER CONTO DELLA REGIONE VDA


Non una ma ben tre soluzioni offerte dalla giunta regionale in materia di rifiuti. Ad un ora dalla conferenza stampa l'Ansa è in grado di fornire le tre opzioni possibili prese in considerazione dalla giunta regionale.

Francamente non si capisce se le linee guida le ha fornite Valeco alla Giunta regionale o viceversa.


Tre soluzioni per la questione rifiuti in Valle d'Aosta, riorganizzando il centro di trattamento di Brissogne. A delinearle è uno studio di prefattibilità realizzato da Valeco per conto dell'assessorato regionale all'ambiente.

1) La prima prevede il mantenimento dell'attuale organizzazione del sistema di raccolta e la semplice selezione meccanica del rifiuto indifferenziato, con avvio a valorizzazione esterna alla regione di entrambi i flussi derivanti dalla selezione (frazione secco-leggera e frazione umida). Si prevede il trasporto fuori regione anche della frazione umida in quanto non è più possibile collocarla in discarica. "Tale soluzione - si legge nella ricerca - rappresenta la soluzione minimale da attuare per rispettare immediatamente le disposizioni normative nazionali ed europee". Tempi di realizzazione 9 mesi, incremento occupazionale di 5 addetti, costo complessivo sul 2015 9,7 mln (63 euro pro capite).

2) La seconda soluzione comporta il mantenimento dell'attuale organizzazione del sistema di raccolta e la selezione meccanica del rifiuto indifferenziato, seguita dalla raffinazione della componente secco-leggera finalizzata al recupero della frazione di rifiuto da avviare a riciclaggio come materia. "Si prevede al riguardo - prosegue lo studio - di orientarsi verso la scelta di un impianto multifunzionale, cioè in grado di gestire e trattare indifferentemente sia i rifiuti indifferenziati che i rifiuti derivanti dalle raccolte differenziate". Per la gestione del rifiuto organico selezionato e della frazione umida ci sono differenti possibilità, dall'invio fuori valle alla costruzione di un impianto regionale. Una soluzione alternativa alla fase di smaltimento all'esterno "può essere quella di prevedere la trasformazione del costruendo quarto lotto di discarica in un bioreattore a celle, che consente la valorizzazione energetica dell'intero flusso 'organico' e della frazione umida". Tempi di realizzazione 12 mesi, incremento occupazionale di 12 addetti, costo complessivo sul 2015 7,5 mln (48 euro pro capite).

3) La terza soluzione è basata sul mantenimento degli attuali 4 flussi principali di raccolta, sulla modifica della qualità dei flussi stessi, sul trattamento di selezione meccanica della frazione multimateriale secco leggera a base di plastica con recupero di materia rappresentata da plastiche, alluminio, materiali ferrosi, da avviare a riciclaggio. Per quanto attiene la gestione della frazione umida a prevalente base organica raccolta sul territorio in sostituzione della raccolta dell'indifferenziato si prevede, in una prima fase, di avviarlo a valorizzazione energetica nel bioreattore a celle. Tempi di realizzazione 12 mesi, incremento occupazionale di 35 addetti, costo complessivo sul 2015 6,9 mln (45 euro pro capite).
 

FONTE ANSA 7 marzo 2014 ore 14,55.

Commento:
la modernità non sta solo nella tecnologia, ma nell'informazione capillare su come cambiare questo sistema di gestire e produrre materiali che poi diventano rifiuti. L'industria del riciclo crea posti di lavoro. Tanti posti. Ma occorre in ogni caso non sprecare risorse...

La migliore soluzione è un'altra ( la quarta!) in cui si preveda che l'utilizzo e la costruzione degli impianti sia limitato al trattamento di quello che resta dopo aver applicato per intero  la gerarchia dei rifiuti che prevede azioni di  riduzione,  riutilizzo, raccolta differenziata e riciclo (compreso il compostaggio) ed infine la tariffa puntuale per premiare chi si comporta in modo virtuoso.


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Anno 2009
Ecco il testo della raccolta firme per attivare raccolta dell'organico

PETIZIONE POPOLARE PER UN CENTRO REGIONALE DI COMPOSTAGGIO
E PER LA RACCOLTA DELL’UMIDO IN VALLE D’AOSTA
Al Presidente del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta
Ai Consiglieri regionali
 
                                      PREMESSO CHE
La frazione organica rappresenta un’ingente quota dei rifiuti (RSU) che finiscono in discarica a Brissogne: circa il 21% del totale, ovvero 10.000 ton all’anno.
Una raccolta ben eseguita, oltre a trasformare i rifiuti in risorsa, consentirebbe di allungare fino al 20% la vita residua della discarica, con i relativi benefici economici e ambientali.
Senza la raccolta della frazione umida risulterà estremamente difficile raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata (RD) imposti dalla legge Italiana e dall’ Unione Europea.
La frazione organica dei rifiuti è responsabile dei cattivi odori e dell’emissione in atmosfera della maggior parte dei gas climateranti.Dalla frazione organica, trattata invece in un centro di compostaggio, si ottiene compost utilizzabile nei giardini e negli orti.
La raccolta dell’umido con gli appositi cassonetti è una pratica abituale e consolidata inmolte città d’Italia e sarebbe fattibile anche da noi.

           CON LA PRESENTE PETIZIONE NOI SOTTOSCRITTI CHIEDIAMO 


- DI COSTRUIRE UN CENTRO DI COMPOSTAGGIO REGIONALE PER IL
TRATTAMENTO DELLA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI (o in alternativa vari centro di compostaggio per ogni singola Comunità Montana).


- DI INCENTIVARE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI ORGANICI, LADDOVE NON SIA POSSIBILE IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO.


http://www.youtube.com/watch?v=G4s8KYhip5Y&feature=player_embedded


PAROLE, PAROLE, PAROLE... ANCORA SENZA INDICAZIONE DEI TEMPI DI ATTUAZIONE ...

La giunta regionale nella riunione del 7 marzo 2014 annuncia nuove iniziative in materia di gestione dei rifiuti.
La decisione poteva essere assunta il giorno dopo il referendum e non dopo 470 giorni. E intanto la montagna dei rifiuti in discarica è continuata a salire.  Si stima che assumendo le decisioni nei  tempi previsti (e non in ritardo) si poteva evitare di far entrare in discarica oltre 40.000 tonnellate di materiale.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8e7b4aed-1a89-41cf-8a26-343fedf58429-tgr.html?refresh_ce#p=0

Ecco alcuni punti fermi adottati nella riunione di giunta del 7 marzo 2014:
  • Riorganizzare i servizi di raccolta e gestione dei rifiuti anche mediante la progressiva introduzione di sistemi di determinazione delle tariffe che consentano un’applicazione proporzionale dei costi coerente con il principio "chi inquina paga”.
  • introdurre la raccolta separata del rifiuto organico
  • realizzare un “trattamento a freddo” anche attraverso la previsione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica con la produzione di biometano

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Le richieste presentate dalle associazioni nel 2010

 passaggi da fare a monte della produzione dei rifiuti:
la diminuzione dei rifiuti alla base (vuoto a rendere, riutilizzo) attraverso un piano regionale di riduzione dei rifiuti con obiettivi vincolanti; l’introduzione di una raccolta differenziata spinta, con riduzione della tariffa al cittadino in base al livello di raccolta differenziata raggiunto; la raccolta dell'organico attraverso il compostaggio domestico oppure attraverso appositi contenitori.

I passaggi da fare a valle della produzione dei rifiuti:
Sulla "frazione secca residua", cioè la parte che residua dopo aver applicato la raccolta dell’organico, sarà applicato un trattamento simile a quello del Centro di Riciclo Vedelago (TV) che ottimizza la qualità della raccolta differenziata della plastica.

Le iniziative da adottare nel periodo transitorio.
In attesa di raggiungere alti livelli di raccolta differenziata è possibile adottare un trattamento a freddo (Trattamento Meccanico Biologico).


2 marzo 2014

PAROLE AL VENTO....

Parole al vento di Luca Bianchi (Assessore regionale all'Ambiente) nel corso di recenti interventi pubblici.

18 dicembre 2013
L'Assessorato sta lavorando per la definizione di un sistema integrato di trattamento dei rifiuti coerente con tutte le disposizioni comunitarie, statali e regionali vigenti, che riporti le necessarie valutazioni di carattere tecnico, impiantistico, economico-finanziarie e tariffarie, nonché i tempi di realizzazione. Vogliamo un modello che sia a misura della Valle d'Aosta.
Abbiamo detto che vogliamo rispettare la volontà popolare, tant'è che non parliamo più di pirogassificatore. A breve proporremo delle soluzioni...

Commento:
Si, ma quando? Speriamo che le eventuali scelte non siano solo a misura delle aziende già interessatie da appalti e prebende ... Dal referendum popolare sono passati oltre 450 giorni senza decisioni di rilievo.



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9 ottobre 2013

La "nebulosa" Luca Bianchi (neo assessore regionale al Territorio e Ambiente, in servizio da giugno 2013) al primo passaggio cruciale  in Consiglio regionale è apparsa opaca, scialba. 


Ecco cosa dichiarava in consiglio regionale: La linea politica sull'argomento la vedremo nei prossimi mesi: ... abbiamo appena commissionato uno studio di prefattibilità...

commento:
Nessuna linea di direzione chiara. Anzi nebbia completa  anche in merito all'applicazione concreta dell'ultima direttiva del Ministero dell'Ambiente del 6 agosto 2013 che impedisce l'afflusso dei rifiuti indifferenziati non trattati (senza componente organica, quindi) direttamente in discarica. Ancora oggi in  discarica a Brissogne, l'indifferenziato viene smaltito senza alcun processo di stabilizzazione e gli obiettivi di raccolta differenziata, previsti dalla legge, non sono stati raggiunti...

La maggioranza regionale, ad oggi, non ha concretizzato nulla, nonostante le indicazioni degli esperti emerse nella commissione speciale dell'ultima legislatura.