30 luglio 2014

NUOVI INDIRIZZI IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN VDA

Consiglio regionale  Vda - Comunicato n° 386 del 30 luglio 2014

Approvati i nuovi indirizzi per l'adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti

Riunione del Consiglio del 30 luglio 2014
Nella seduta del 30 luglio 2014, il Consiglio ha approvato all'unanimità gli indirizzi per la formulazione di una nuova proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti adottato nel 2003 e richiamato dalla legge regionale n. 31 del 2007. 

L'Assemblea ha altresì demandato alla Giunta regionale e alle strutture regionali competenti in materia la predisposizione dei provvedimenti amministrativi attuativi.


L'atto recepisce gli orientamenti espressi unanimemente il 16 luglio scorso dalla terza Commissione consiliare "Assetto del territorio", integrata dal contributo delle forze politiche non rappresentate al suo interno, e in coerenza con la delibera della Giunta del 7 marzo 2014, con particolare riguardo all'introduzione della raccolta separata della frazione organica secondo il principio di far percorrere meno strada possibile ai rifiuti, all'avvio di sistemi di riconoscimento dell'utenza per favorire forme di tariffazione puntuali e proporzionali al conferimento del "secco indifferenziato", alla necessità di valutazioni economiche, di sostenibilità ambientale e di salvaguardia della salute per gli impianti da realizzare, alla riduzione dei quantitativi di rifiuto prodotti attraverso le buone pratiche di riuso, di riparazione e, più in generale, di prevenzione nella produzione, con il concorso della popolazione ed il supporto degli enti del terzo settore.

Il provvedimento è stato illustrato dall'Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi: «In primo luogo vorrei richiamare gli obiettivi del programma di Governo di questa Legislatura consistenti nel definire la gestione dei rifiuti in Valle nel rispetto delle normative in vigore e della volontà espressa dai valdostani con il referendum del 2012. Volontà ribadita anche successivamente, nel momento in cui è intervenuto il giudizio della Corte costituzionale che ha fatto venir meno l'obbligo di legge sul divieto di trattamento a caldo dei rifiuti. Sicuramente l'atto che ha segnato la svolta sulla questione rifiuti è stata la deliberazione della Giunta regionale n. 266 del marzo scorso che ha inteso fornire linee di orientamento generali per una nuova proposta di sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d'Aosta. Avevo espresso allora l'auspicio che tali linee potessero costituire il punto di partenza di un percorso cui aggiungere progressivamente valutazioni di natura politica e tecnica, nel modo più ampio e condiviso possibile. Oggi posso dire che questo percorso è stato compiuto, grazie al lavoro congiunto con la terza Commissione, allargata anche alle forze politiche che non ne fanno parte. Le scelte su un tema come quello dei rifiuti, che tocca la sensibilità di tutti e che è stato centrale nel dibattito politico di questi anni, devono avvenire in quest'aula quando sono ampiamente condivise all'unanimità, costituiscono sicuramente una base solida da cui ripartire per continuare il lavoro finalizzato all'adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti.  

L'Assessorato sta lavorando per predisporre gli atti attuativi dei nuovi indirizzi: in primo luogo la predisposizione della deliberazione di conferma della revoca della gara che prevedeva la realizzazione dell'impianto di trattamento a caldo. Si procederà poi mediante avviso pubblico all'affidamento dell'incarico per la formulazione di una nuova proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti, con i documenti previsti per la valutazione ambientale strategica. Parallelamente occorrerà valutare sin da subito come realizzare gli impianti che ci consentiranno di rispettare, nei termini previsti, gli obblighi imposti dall'Unione europea e dallo Stato.»

L'Assessore Bianchi ha quindi concluso: «Abbiamo delineato uno scenario che credo possa rispondere alle esigenze della nostra regione. Sappiamo che l'ambiente alpino in cui viviamo, la sua specificità, richiedono una elevata qualità ambientale che vogliamo mantenere nel tempo, così come vogliamo continuare a garantire efficienza e economicità del servizio di raccolta dei rifiuti con particolare attenzione all'aspetto tariffario che tocca le tasche dei cittadini. Mi piacerebbe un giorno poter affermare che abbiamo contribuito tutti alla realizzazione di un sistema integrato di gestione dei rifiuti all'avanguardia e efficiente e, anche attraverso un'importante riqualificazione ambientale del Centro di Brissogne, particolarmente sentita dagli abitanti dei Comuni limitrofi, che abbiamo restituito ai nostri figli una regione migliore.»

Il Consigliere segretario Fabrizio Roscio (Alpe) ha osservato: «Fino a poco tempo fa sarebbe stato impensabile sentire pronunciare dall'Assessore le parole che ha appena detto: questa per noi è una grande soddisfazione, soprattutto per il lavoro impegnativo che abbiamo svolto in tempi serrati in Commissione. Questo documento rappresenta la giusta mediazione con quanto chiesto dal referendum, senza essere un libro delle favole. L'introduzione della raccolta separata della porzione organica è una novità importantissima. E' poi rilevante il riconoscimento che gli unici impianti per il trattamento dei rifiuti saranno a freddo. La revoca delle due delibere è un atto dovuto perché andavano contro la volontà espressa dai cittadini e i successivi impegni della politica, prevedendo il trattamento a caldo. Oggi però approviamo solo indirizzi, occorrerà predisporre il nuovo piano, realizzare impianti dedicati e rivedere l'organizzazione della raccolta. Il gruppo Alpe continuerà a seguire passo dopo passo le evoluzioni. Auspichiamo l'applicazione di criteri tariffari omogenei su tutto il territorio, il pagamento da parte dei cittadini in base al rifiuto conferito. Queste scelte sono realizzabili e possono risultare coerenti agli indirizzi. Dobbiamo recuperare il tempo sin qui perduto, nell'interesse dei valdostani.»

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha evidenziato che «il documento dà delle linee generali che se seguite ci porteranno ad una gestione dei rifiuti oculata, con scelte impiantistiche a tutela non solo dell'ambiente ma anche della salute delle persone. Importante sarà la graduale riorganizzazione dei subAto per la raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani e mi auguro che nell'aggiudicazione degli appalti in scadenza, ci si avvicini sin d'ora alle linee specificate in questo documento. Questo è un lavoro importante per la Valle d'Aosta che ci porterà verso uno scenario completamente rivoluzionato.»

Il Consigliere Claudio Restano (UV) ha ripercorso l'evoluzione della vicenda, partendo dal referendum «che ha profondamente cambiato la prospettiva. Non nego che il lavoro che abbiamo dovuto svolgere è stato complesso: basti già solo alle differenze territoriali della nostra regione, di cui peraltro queste linee di indirizzo tengono conto. Gli obiettivi perseguiti sono stati la tutela dell'ambiente e della salute del cittadino, nonché la salvaguardia degli investimenti fatti in precedenza. Con la raccolta dell'organico potremo differenziare molto più rifiuto rispetto ad oggi. Una criticità è rappresentata dal passaggio da tassa a tariffa, perché non è automatico; non si avranno risparmi sin da subito, il percorso sarà difficile. Sarà necessario uniformare ulteriormente i nostri metodi di lavoro e le tariffe, in modo da avere una Valle d'Aosta che procede ad un'unica velocità. L'auspicio è che in tempi brevi si riesca a raggiungere un buon risultato

Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, ha espresso soddisfazione per l'esito positivo di questo atto: «La tenacia dei cittadini ha fatto sì che l'obiettivo fosse colto dalla politica, che nel confronto, anche duro, deve avere la capacità di fare sintesi per ottenere i risultati che la comunità attende: servizi efficienti e di qualità che portino alla riduzione delle tasse. Un obiettivo che in tempi di crisi deve essere guardato con attenzione.» Nel merito, il Consigliere si è soffermato sull'importanza «di aver inserito la prospettiva della strategia "Rifiuti Zero" - con un salto di qualità all'interno di questo Consiglio, a seguito anche dell'esito del referendum del 2012 - con il fine di azzerare progressivamente lo smaltimento in discarica e risolvere il problema della discarica di Brissogne. Particolarmente significativo è l'avvio progressivo della raccolta dell'organico, che permetterà di costruire un percorso volto alla responsabilizzazione del cittadino attraverso l'introduzione della tariffazione puntuale mediante i sistemi di riconoscimento dell'utenza e, infine, la scelta di impianti di dimissioni contenute e poco impattanti.»

Il Presidente della terza Commissione, Stefano Borrello (SA) ha sostenuto che «oggi chiudiamo il discorso ante referendum e ne riapriamo un altro con nuovi indirizzi sulla gestione dei rifiuti. La soddisfazione è doppia: personale, perché su questo tema che ha tanto diviso, la Commissione che ho l'onore di presiedere ha trovato una convergenza; istituzionale, perché il lavoro della Commissione, allargata alle forze politiche che non ne fanno parte, ha prodotto un documento che è parte integrante della delibera di Giunta e che avvalora quindi il lavoro di noi tutti. Il percorso che ci ha portati a produrre queste linee di orientamento è stato lungo ma formativo, con tanti passaggi e discussioni, audizioni di professionalità autorevoli, ma anche con scontri su alcuni temi. L'impegno che oggi assumo è quello di non terminare qui il lavoro della terza Commissione: proseguiremo gli approfondimenti con visite a impianti con il fine di trovare le soluzioni più adeguate

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha dichiarato che il proprio gruppo «non è completamente soddisfatto, perché si poteva fare di più. Voteremo comunque favorevolmente e resteremo guardinghi. Avremmo infatti voluto diversi impianti sul territorio per raccolta dell'umido e l'adeguamento immediato dei SubAto. Non dimentichiamo poi che ad Aosta si è fatto un passo indietro per quanto attiene al porta a porta. In ogni caso, si comincia con una prospettiva di coerenza con la strategia rifiuti zero

Nella discussione sono inoltre intervenuti i Consiglieri di Alpe Alberto Bertinè essenziale continuare a coinvolgere i cittadini su queste tematiche»), Chantal Certanquesta è una vittoria di tutta la comunità valdostana; siamo di fronte ad un cambiamento epocale a livello sociale, questi argomenti sono diventati di dominio pubblico») e Patrizia Morellisi tratta di un passo importante compiuto con il giusto spirito di condivisione»), nonché il Consigliere dell'UV David Follienoggi inizia una nuova stagione con un percorso comune e obiettivi condivisi per poter dare gambe a questi indirizzi»).
Nella replica, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha puntualizzato: «Nel programma di Legislatura era già evidenziato che avremmo rispettato l'esito referendario, si trattava di una sfida da trattare in maniera condivisa. La maggioranza ha quindi svoltato radicalmente rispetto alla legge precedente. Diverse problematiche, per questo, sono ancora aperte. Oggi siamo ad un punto di svolta, non di arrivo; la nostra attenzione è posta soprattutto sugli atti che seguiranno nel rispetto dell'ambiente ma anche riguardo alla sfida di far pagare poco l'utenza

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Occorre arrivare ad una calendarizzazione della legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero.

La delegazione di Zero Waste, composta da Rossano Ercolini, Enzo Favoino, Danilo Boni, Paolo Contò, Franco Matrone e Massimo Piras, ha incontrato i parlamentari interessati ad appoggiare l'iniziativa popolare.

La  strategia Rifiuti-Zero appare sempre più capace di connettere ecologia e pezzi di nuova economia, dai quali ricavare impresa e posti di lavoro.

Vedremo nei prossimi mesi se verrà calendarizzata entro settembre 2014 l’inizio di discussione della proposta di legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero.
 

20 luglio 2014

A DUE ANNI DAL REFERENDUM FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE!

Ci sono voluti due anni dal referendum per arrivare ad approvare in Consiglio regionale un atto di indirizzo basato su una corretta gestione dei rifiuti, tendente a #rifiutizero. Non sappiamo ancora se la giornata di mercoledì 16 luglio 2014, in cui si è riunita la Terza Commissione consiliare “Assetto del territorio” per approvare questo nuovo  documento, sarà ricordata come una data storica. Tale documento, che tiene conto degli emendamenti e delle osservazioni avanzate negli ultimi due anni da tantissimi cittadini e associazioni, è stato votato all'unanimità.

Nella nostra regione, alla luce della strategia #rifiutizero, occorre riorganizzare tutto: dai flussi, alla raccolta dell’organico, all'introduzione della tariffa puntuale sul principio “chi più inquina paga”. Bisogna puntare alla raccolta differenziata per il recupero di materia, riorganizzare immediatamente i sottoambiti (sub-ATO), ridurre al minimo del rifiuto trattato e stabilizzato da conferire in discarica.

Se l’Amministrazione Regionale si atterrà a quanto scritto nel documento la nostra sarà la prima regione a #rifiutizero. Ma quando arriveranno le prime decisioni operative?



L'obiettivo è arrivare entro il 2015 ad una Rd al 70% per fare in modo di non far affluire in discarica circa 20 mila tonnellate di rifiuto residuo in meno. Anche se la fase di avvio del porta a porta spinto porterà con sé difficoltà e messe a regime. Problemi che, in definitiva, sono riassumibili in casi di abbandono rifiuti sui marciapiedi, nelle piazze, accanto alle campane del vetro o ai cestini stradali, alla protesta da parte di alcuni cittadini per la presunta complessità del sistema.

In ogni caso solo con un sistema porta a porta, si potrà arrivare ad un tasso di differenziata di oltre il 70%. Occorre, quindi,  ribadire la bontà del sistema porta a porta spinto, con la necessaria adozione della tariffazione puntuale che permette di premiare i cittadini che collaborano attivamente al sistema.

Ecco alcune indicazioni emerse a Parma, da prendere in considerazione nella nostra regione.

Orari
Crediamo vada valutato lo spostamento della raccolta nelle ore serali-notturne, per ovviare all'occupazione diurna dei marciapiedi con i materiali da riciclare, in particolare i sacchi  del multimateriale, visivamente ed effettivamente i più ingombranti.

Sanzioni
Dopo la fase di informazione va incrementato il controllo e l'applicazione di sanzioni a carico dei furbetti, che rovinano l'impegno della stragrande maggioranza dei cittadini.

Informazione
Va raffinata ulteriormente la disponibilità di informazioni sul nuovo sistema di raccolta, ad esempio mettendo a disposizione una pagina web con la suddivisione della città nelle zona di competenza e l'evidenza dei giorni di raccolta.  Valutare l'applicazione di adesivi sulle campane del vetro per indicare il divieto di abbandono e le sanzioni previste. Valutare un numero verde dedicato alle segnalazioni, finalizzato al pronto intervento.

Centri di raccolta
Va sviluppato il progetto legato all'adesione ai Comuni a Rifiuti Zero di trasformare questi punti in centri di riuso e recupero e non solo in luoghi di deposito senza recupero, in modo da ridurre drasticamente i materiali a smaltimento a favore della riparazione e della ricollocazione degli oggetti sul mercato, favorendo un'economia legata al concetto del riutilizzo dei materiali scartati.

Parchi e spazi verdi
Va introdotta anche nei parchi la raccolta differenziata con appositi contenitori dedicati ai diversi materiali mentre vanno modificati i cestini stradali introducendo contenitori con bocche differenziate (indifferenziato, plastica, carta).

Grande distribuzione
Va incrementato il dialogo con la grande distribuzione per raggiungere migliori risultati in termini di raccolta differenziata interna, disponibilità in tutti i punti vendita di prodotti sfusi e anche locali (km zero), disponibilità di contenitori per disfarsi dell'imballaggio riciclabile direttamente all'uscita dal punto vendita.

Basta sprechi di cibo
Va incrementato e messo a regime un sistema di recupero e ridistribuzione dei cibi scartati per scadenza ravvicinata o limite di legge per la vendita, sul modello del last minute market, a disposizione di associazioni, mense, centri di accoglienza, comunità.

Mercati, fiere, manifestazioni
Va introdotta la raccolta differenziata spinta obbligatoria in tutti i mercati, fiere, manifestazioni all'aperto con la messa a disposizione di appositi contenitori.

Qualità della raccolta
Va superato il concetto di tasso di raccolta differenziata per giungere all'indice di riciclo, che monitora l'effettivo quantitativo di materiale reinmesso nel ciclo produttivo.

Case dell'acqua
Va creata una rete di punti di approvvigionamento di acqua del sindaco, uno per quartiere, anche prendendo in considerazione di applicare un minimo costo per il cittadino, in concorrenza con l'acqua minerale acquistata al supermercato, per contribuire alle spese di manutenzione.

Differenziata in ospedale
Va migliorata la raccolta differenziata negli ospedali e nelle case di cura per evitare inutile spreco di materiali e incremento dei costi di smaltimento dei Rot, quando invece non sono tali.

No ai cassonetti interrati
Siamo contrari all'introduzione di cassonetti interrati e/o a tessera. I tentativi in questo senso adottati in altre città hanno dato esiti negativi e controproducenti.



segue>>

17 aprile 2014

PRESENTATO UN NUOVO DOCUMENTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI

Aggiornamento ai lavori della Terza Commissione “Assetto del territorio” del 17 aprile 2014.

I gruppi consiliari UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S hanno presentato un documento di indirizzo per la gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta. 

L’iniziativa, che rappresenta il frutto della discussione affrontata in Commissione nell’ambito dell’analisi del sistema di trattamento dei rifiuti nella nostra regione, è una proposta che integra la delibera della Giunta regionale del 7 marzo 2014 con l’obiettivo di arrivare ad un documento congiunto quale contributo di tutta la Commissione.

I gruppi consiliari di opposizione ritengono prioritario l’aggiornamento del piano regionale dei rifiuti, ponendo a fondamento delle scelte la gerarchia dei rifiuti, sia per quanto riguarda le modalità di raccolta sul territorio sia per quanto concerne l’individuazione degli impianti necessari al trattamento delle varie frazioni.

In merito alla raccolta, si ritiene indispensabile l’introduzione della raccolta separata della frazione organica, mentre per il potenziamento delle raccolte indifferenziate occorrerà avviare sistemi di riconoscimento dell’utenza per arrivare a forme di tariffazione puntuali e proporzionali al rifiuto non riciclabile prodotto.
Riguardo alla scelta delle tecnologie impiantistiche, saranno opportune ulteriori valutazioni economiche e di sostenibilità ambientale. Qualora la scelta impiantistica di trattamento della frazione umida ricadesse su impianti basati sulla digestione anaerobica, sarà necessario, a valle, la stabilizzazione aerobica del digestato, al fine di produrre compost di qualità destinato all’agricoltura o per bonifiche ambientali a seconda delle linee impiantistiche.
Per gli impianti di selezione e raffinazione della frazione secca, la scelta dovrà ricadere esclusivamente sui trattamenti a freddo ed essere finalizzata a massimizzare il recupero di materia.
L’obiettivo di tali azioni è quello di tendere ad azzerare progressivamente il conferimento in discarica, nel rispetto della normativa degli indirizzi nazionali ed europei e coerentemente con la strategia Rifiuti Zero.

 http://www.consiglio.vda.it/info_conseil/dettaglio_comunicato_i.asp?pk_comunicato=60184

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16 aprile 2014

LUCA BARBIERI: CANDIDATO ALLE EUROPEE PER LA COALIZIONIE AAP

LUCA BARBIERI: ECCO LA NOSTRA IDEA DI EUROPA

Non un'Europa delle banche e della burocrazia ma del lavoro, dello sviluppo sostenibile, delle persone, dei cittadini e della tutela dei loro diritti, della solidarietà e dell’inclusione del diverso, indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione e dagli orientamenti sessuali. 

A noi piace immaginare un’Europa solidale e non assistenziale, attenta al proprio territorio, valorizzato da una corretta gestione dei rifiuti e dalla crescita delle energie rinnovabili.


Luca Barbieri
Candidato alle Elezioni europee nella lista PD, circoscrizione nordovest, per la Coalizione Autonomista Progressista UVP, Alpe, PD



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11 aprile 2014

CORRETTA GESTIONE RIFIUTI: NECESSARIO PROCEDERE IN TEMPI RAPIDI

VERSO UNA NUOVA VALLE D'AOSTA >>>

Le prime iniziative da porre in essere:

1. Riduzione costi politica
eliminazione contributi ai gruppi consiliari, taglio alle indennità come da emendamento finanziaria

2. Riforma società partecipate
proposta di legge, taglio agli emolumenti dei manager, istituzione commissione speciale partecipate

3. Proposta di legge sul reddito minimo di cittadinanza
4. Stop grandi opere
stop ai cantieri dell’ospedale e dell’università, recupero immediato di fondi da destinare al rilancio della piccola impresa e dell’occupazione

5. Legge elettorale regionale e riforma degli enti locali
riforma della legge elettorale con introduzione della preferenza unica e dello spoglio di circoscrizione

6. Predisposizione del Piano per la gestione dei rifiuti
7. Predisposizione del Piano Investimenti straordinari per il lavoro, prima azione di sburocratizzazione e implementazione dei fondi di rotazione per il sostegno e lo sviluppo del settore produttivo


SI PUO' FARE MEGLIO E DI PIU' >>> 


Luigi Giampaolino, Presidente della Corte dei Conti (2013).
La corruzione nella PA (Comuni Regioni, Stato) può assumere molteplici forme: non solo la tangente richiesta in cambio di favori e concessioni o la sottrazione di beni e servizi pubblici, ma anche la distrazione di fondi per finalità diverse dall’interesse collettivo, la “raccomandazione” per favorire un iter amministrativo o per far assumere figli e parenti, persone di comodo in posizioni di comando, accettazione di regali di un certo valore.