22 febbraio 2015

PREVEDERE NUOVE REGOLE DI INGAGGIO E PREMI DI PRODUZIONE AI DIRIGENTI PREPOSTI AL SETTORE "CORRETTA GESTIONE RIFIUTI"

Porta a porta, separazione frazione organica, tariffa puntuale fanno lievitare i costi complessivi?

Non nessariamente, anzi ci sono realtà dove le tariffe sono diminuite.

E' giusto ridurre incentivi e premi di produttività ai dirigenti che non si sono spesi per favorire le buone pratiche e la riduzione a lungo termine delle tariffe imposte ai cittadini?

Si è corretto ridurre i premi ai dirigenti preposti ( in regione ed in comune) e sanzionare pubblicamente ( in pratica non rieleggere alle elezioni regionali o comunali) gli amministratori che non hanno lavorato in questa direzione. (introdurre meccanismi di incentivi e disincentivi ai dirigenti tecnici preposti ai vari settori) 

Occorre fare riferimento alle realtà dove già vengono praticate queste pratiche per valutare appieno costi e benefici. In quelle realtà le tariffe sono inferiori alle nostre di circa il 30 %.

L'equazione: raccolta porta a porta = più costi 
è di sicuro non corrispondente alla realtà.

Occorre rivedere il monopolio nella gestione dei  rifiuti in Valle. Tenere aritificiosamente bassi i costi del conferimento in discarica ( meccanismo applicato negli ultimi dieci anni) ha impedito il circolo virtuoso che incentiva la raccolta differenziata.

Il meccanismo è noto: basta vedere nel Lazio ed in Campania dove le basse tariffe di conferimento in discarica hanno impedito il decollo della raccolta differenziata a vantaggio dei gestori delle discariche che conseguono ingenti guadagni. 

In Valle d’Aosta, infatti, nonostante il porta a porta ad Aosta e, solo parzialmente, in alcuni comuni (senza la raccolta dell’organico ancora nel 2015) la raccolta differenziata è stabile intorno al 50% (nel 2012 non si è raggiunto il 65% come previsto e programmato).


Con la copertura di tutti i costi del sistema di gestione dei rifiuti. La ragione per cui si è imposta la sopraccitata regola è quella di responsabilizzare gli amministratori consentendo ai cittadini di controllare la bontà del loro operato.

E’ evidente infatti che, se il sistema di gestione dei rifiuti è efficiente (ben progettato e amministrato nell’interesse esclusivo degli utenti), le tariffe saranno più basse. 


Occorre adottare le migliori pratiche e andare verso quella direzione: le pratiche virtuose come la tariffa puntuale, il porta a porta, la separazione dell’organico e la raccolta differenziata spinta, ovunque applicate hanno portato ad un abbattimento dei costi complessivi.

http://comitatosipuofare.blogspot.it/2015/02/le-bugie-sulla-gestione-rifiuti-di-aosta.html

28 gennaio 2015

CASA DELL'ACQUA: A MARZO 2015 PREVISTA INSTALLAZIONE

I competenti uffici comunali (ambiente e  acquedotto) confermano che entro Marzo 2015 sarà installata la "casetta dell'acqua" nel lato sud di Viale della Pace.

25 gennaio 2015

IN ATTESA DELLA CASA DELL'ACQUA

Vedremo anche quest'anno se con l'arrivo della bella stagione riprenderanno i lavori di manutenzione e ripristino del viale della Pace. E' da tempo che si aspetta l'istallazione della casetta dell'acqua pubblica (microfiltrata e di alta qualità), ma tutto rimane fermo, quasi prigioniero delle cosiddette autorizzazioni amministrative anche se ovviamente sono richieste internamente dalla stessa amministrazione. 

Da domani chiederemo conto agli uffici competenti e vi diremo chi tiene la pratica nel cassetto.



28 dicembre 2014

UN VIALE ALBERATO RESILIENTE MA BISOGNOSO DI INTERVENTI

Di seguito alcune foto dello stato attuale del Viale della Pace. 


Gli ippocastani soffrono ancora i postumi da intossicazione da sale marino cosparso in quantità negli scorsi anni; altri sono definitivamente seccati e morti. Alcune piante (quelle più piccole sono state ripiantate da quasi due anni) sembrano resistere. Altre, forse, in primavera verranno ripiantate.

Di sicuro mancano arbusti nella parte centrale e alcune parti della siepe che delimita il cammino pedonale e una buona quantità di terra nuova o compost. 

E' un viale resiliente, nel senso che non molla, che tenta di resistere fino all'ultimo. Una parte della capacità di autoripararsi o autorigenerarsi, però,  è venuta meno per gli evidenti deterioramenti delle radici delle piante.  

Nella scorsa estate abbiamo visto come molte piante faticano proprio a reagire, anzi, sembrano non aver superato definitivamente gli eventi traumatici causati da imperizia e da potature eccessive.

Ecco i lavori da porre in essere nel corso della primavera 2015:

- ripristino dei tratti di siepe rovinata o non adeguatamente piantata a suo tempo

- posizionare nuova terra o compost nella parte interna e contro i muretti esterni al fine coprire le radici delle piante ed evitare di vedere tubi e muretti interni scrostati.

- controllare la corretta attivazione dell'irrigazione durante la stagione estiva

- ripristinare i cordoli di accesso al viale pedonale che in questo momento formano un gradino o meglio un buco, pericoloso (da riempire) onde evitare cadute da parte di persone anziane e bambini.












1 dicembre 2014

INSIPIENZA O MALAFEDE!

La politica dei rifiuti in Valle d'Aosta.

Nei ultimi due anni nulla di concreto è stato fatto per ridurre la produzione di rifiuti, migliorarne la raccolta e gestirne lo smaltimento.

Molte cose nella nostra Regione avvengono ad insaputa dell'Assessore regionale all'ambiente e al territorio Luca Bianchi:

● l'assessore non è a conoscenza del fatto che non esiste alcuna deroga alla circolare Orlando che vieta di conferire in discarica i rifiuti non trattati;


● l'assessore non sa che la discarica è esaurita e che da mesi sta crescendo oltre i limiti consentiti dal quinto ampliamento, compromettendo anche l'agibilità dell'aeroporto. La discarica misura infatti, alla data del 24 novembre 2014, una altezza di 40 metri sulla testata est della pista, superando di dieci metri la quota massima consentita di 571,50 metri s.l.m.;


● l'assessore dichiara di non avere autorità per coordinare le attività dei nove sub-ATO i quali continuano ad agire non tenendo conto dei nuovi indirizzi per la gestione dei rifiuti approvati all'unanimità nel Consiglio regionale del 30 luglio 2014; ne è un esempio l'acquisto di 128 contenitori seminterrati per i rifiuti, da parte della Comunità Montana Mont Emilius, prevedendo la tariffazione puntuale e il porta a porta solo come eventuali opzioni per il futuro.


● l'assessore non è a conoscenza del fatto che Valeco S.p.A., società a partecipazione regionale, ha sottoscritto il ricorso dell'Associazione temporanea di imprese aggiudicataria dell'appalto per il pirogassificatore tanto da dichiarare, nella seduta del Consiglio regionale del 18 novembre 2014: «Valeco ha agito in modo autonomo, [...]. LA REGIONE NON È STATA PREVENTIVAMENTE AVVISATA DI TALE DECISIONE CON NESSUN ATTO.» 

Tale azione, proposta da una partecipata regionale, potrebbe costare alla Regione e di conseguenza a noi cittadini la somma di 23 milioni di Euro: risorse che in un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo, dovranno essere tolte a servizi essenziali per la popolazione valdostana.

http://patuasia.com/2014/12/02/di-chi-cura-gli-interessi

Tratto da Patuasia commenti:


Il dirigente in questione è l’esclusiva depositaria della gestione dei rifiuti in VdA da oltre un ventennio con i risultati sotto gli occhi di tutti, visto che in Campania ci sono 140 comuni che raggiungono i limiti di legge per la differenziata (65%), in VdA nemmeno uno. Cionostante continua a “dettare legge”, anche ai vari Assessori che avrebbero dovuto “indirizzarla” e nel frattempo si occupa di pubblica amministrazione in quota UV a St-Rhemy-en-Bosses.
Intanto il nuovo Piano rifiuti regionale se lo è aggiudicato il solito ingegnere torinese, già consulente della RAVA nell’ultimo già citato ventennio.
Le solite facce e il solito legame dirigenza/politica/impresa che scaricano sui cittadini il costo di scelte molto poco lungimiranti (discarica sottocosto unitamente a bassi livelli di raccolta differenziata) se non addirittura a tutela di interessi un po’ troppo personali: basterebbe scorrere l’elenco dei “veri” proprietari di Valeco, di cui la RAVA è mero socio di minoranza, che si dividono gli utili della società, caricando costi sulla tarsu e quindi sugli ignari cittadini.
Quasi nessuno si occupa dei rifiuti in modo approfondito, non solo i giornalisti, ma anche gli amministratori, i magistrati, la forestale e perfino le associazioni ambientaliste si limitano a grattare la superficie in modo raffazzonato.


http://patuasia.com/2014/12/01/un-cervello-piccolo-piccolo/




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