15 febbraio 2017

GESTIONE RIFIUTI: ANCORA UNA VOLTA UNA RIUNIONE DELL'OCR COMUNE DI AOSTA SENZA METTERE ALL'ODG IL PASSAGGIO DA TASSA A TARIFFA

IGIENE URBANA COMUNE DI AOSTA: OSSERVAZIONI E CRITICITA’
RIUNIONE OSSERVATORIO COMUNALE RIFIUTI
COMUNE DI AOSTA
Il contratto di igiene urbana di Aosta, che comprende la raccolta rifiuti e lo spazzamento delle strade comunali, andrà in scadenza nel mese di Agosto 2019. Il costo annuo, a totale carico dei cittadini, è superiore a 6,5 milioni di euro e ogni nucleo familiare spende circa 300 euro annui. A tale dato occorre aggiungere l’importo di circa 60 euro per chi abita in condominio, per garantire l’esposizione dei cassonetti sulla strada pubblica negli orari previsti. In altre regioni/comuni gli stessi gestori del servizio provvedono ad accedere all’interno dei spazi e cortili condominiali, con un risparmio per gli utenti. Il Comune di Aosta, in data 30 giugno 2016 adottando la delibera di giunta n. 83/2016, ha ritenuto di affidare a un professionista esterno il ruolo di “direttore di esecuzione del contratto d’igiene urbana” per effettuare i controlli periodici all’impresa, con una spesa annua aggiuntiva di 90 mila euro, a totale carico dei cittadini. La TARI (tassa rifiuti) applicata dal Comune di Aosta risulta la più elevata rispetto a tutti gli altri comuni valdostani, mediamente oltre 70 euro in più rispetto alle famiglie che abitano in altri centri. Il Codacons VdA è intervenuto pubblicamente, esprimendo parere negativo in merito alla nomina di un professionista esterno, e ha richiesto di limitare la durata e gli importi della consulenza esterna, utilizzando al meglio le risorse umane interne per le attività di controllo e informative.
Le criticità rilevate dal Codacons VdA:
  • A 20 mesi dall’attivazione della raccolta dell’organico, non risultano ancora disponibili le modalità e il cronoprogramma per l'attivazione della tariffazione puntuale e non risulta predisposto un sistema sanzionatorio efficace per far pagare di più chi non differenzia correttamente.
  • Il personale comunale in servizio nel settore Ambiente non ha mai acquisito la qualifica di “ispettore ambientale” e, pertanto, al 31/12/2016, non sono state emesse sanzioni.
  • Riduzione dei rifiuti indifferenziati prodotti: occorre individuare un percorso per arrivare a produrre meno di 100 kg pro-capite annui. La sensibilizzazione può passare anche pubblicando mensilmente i dati dell'andamento pro-capite con suddivisione dell’andamento nei vari quartieri o zone, anche coinvolgendo cittadini e associazioni operanti nel settore ambientale in modo continuativo in merito ai controlli periodici operati sul soggetto gestore. Non si conosce e non risulta pubblicato il piano annuale dei controlli effettuati sul soggetto gestore e neppure l’elenco delle operazioni poste in essere dal gestore dei servizi, nonché i relativi dati statistici. Si invita a pubblicare i dati del servizio, nonché i verbali delle riunioni dell’osservatorio comunale, sul sito web.
  • Adottare una delibera formale “verso rifiuti zero” già fatta propria da molti comuni “virtuosi”.
  • Predisporre e pubblicare sul sito web un facsimile di decalogo di facile lettura ad uso degli amministratori condominiali da distribuire nel corso delle assemblee condominiale.
  • Mancano informazioni in merito al risparmio di spesa per il cittadino ottenuto con l’installazione dei PTR (Punti tecnologici di raccolta) nella zona centrale e, da ultimo, estesi in alcune zone limitrofe.
  • Mancano informazioni sulle economie di spesa ottenute a seguito dell’interruzione dello spazzamento delle strade nei periodo invernale e indicazioni se in caso di servizio sospeso questi vada comunque pagato all’impresa. Il lavoro non svolto nel periodo invernale, potrebbe essere intensificato nel periodo primaverile.
  • Mancano informazioni in merito alla possibile diminuzione nel periodo invernale dei turni dedicati al lavaggio dei cassonetti.
  • Mancano informazioni in merito al risparmio di spesa derivante dalla diminuzione dei prelievi dell’organico nei turni settimanali (da tre a due volte oppure ad una volta - nel periodo invernale).
  • Occorre valutare possibili risparmi nella gestione tecnico-operativa dei centri comunali di conferimento anche attivando convenzioni con il terzo settore e il mondo delle cooperative sociali.
  • Chiarimenti in merito ai costi (organico) e agli introiti della parte differenziata (multimateriale, vetro, carta, cartone, ecc.).
  • Si rileva che ancora troppe persone ad Aosta non separano in modo corretto i materiali. Occorre predisporre dopo la fase degli ammonimenti (cartelli verdi, gialli e rossi in base alle capacità di differenziare dei singoli condomini affissi nei cassonetti) azioni più mirate, anche con il coinvolgimento della polizia locale.
Si allega per un confronto la tariffa Tari del comprensorio gestito da Contarina Spa – Regione Veneto (allegato n. 1) e una tabella con le percentuali di raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale (allegato n.2)

Aosta, 16 febbraio 2017

RESE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA E COSTI/ABITANTE DI RACCOLTA E SMALTIMENTO
DI TUTTI I COMUNI DELL’EMILIA ROMAGNA CON SISTEMA SI RACCOLTA STRADALE,
STRADALE CON CALOTTA, PORTA A PORTA E PORTA A PORTA CON TARIFFA PUNTUALE
(ANNO 2015 DATI ARPA E DATI DEL PEF.) Allegato n. 2


14 gennaio 2017

TOSCANA: NUOVE PROPOSTE IN DISCUSSIONE

M5S in Toscana presenta una proposta di legge per migliorare la raccolta dei rifiuti.

https://www.consiglio.regione.toscana.it/…/…/2016/pdl140.pdf

Punti salienti:Art. 2 Obiettivi

1. La Regione persegue l’obiettivo specifico di minimizzare i rifiuti urbani oggetto di smaltimento, fino a raggiungere un quantitativo annuo procapite inferiore a 150 chilogrammi per abitante/anno entro il 2025 e 81 chilogrammi per abitante/anno entro il 2030.
2. La Regione pone come obiettivi minimi da perseguire entro il 2020:
- Ridurre la produzione procapite annua dei rifiuti urbani di almeno il 20% rispetto a quella prodotta nel 2015;
- Raggiungere almeno il 75% di rifiuti raccolti in modo differenziato;
- Raggiungere il 70% di riciclaggio, per singoli flussi di materia, su base regionale;
3. La Regione, al fine di raggiungere gli obiettivi di cui al comma 1 e 2, si impegna nelle seguenti azioni:
- Incentiva, con meccanismi premiali, i Comuni che ottengono i migliori risultati di riduzione dei rifiuti urbani ed in particolare la minimizzazione della produzione procapite di rifiuto urbano non inviato a riciclaggio;
- Favorisce e sostiene gli interventi, i progetti e le azioni di riduzione della produzione dei rifiuti urbani, le buone pratiche, quali il compostaggio domestico e di prossimità, la diffusione di sistemi di raccolta domiciliare di tipo “porta a porta”, o sistemi equipollenti, quali strumenti per la riduzione della produzione di rifiuti urbani e di sostegno al miglioramento della qualità della raccolta differenziata;
- Favorisce i progetti e le azioni di riduzione dello spreco alimentare a partire dalla fase di produzione e commercializzazione del prodotto, anche supportando la redazione di linee guida per le imprese, le associazioni e gli enti locali.
- Promuove, attraverso il Forum permanente per l’economia circolare, la ricerca sul rifiuto residuale al fine di modificare a monte sia la produzione dei beni non riciclabili, sia le modalità di gestione carenti di risultato;
- Favorisce i progetti di riuso dei beni a fine vita;
- Applica la tariffazione puntuale;
- Promuove lo sviluppo dell’impiantistica collegata al riuso e al riciclaggio sia per le frazioni
differenziate sia per il rifiuto residuale;
- Promuove lo sviluppo di centri di raccolta in sinergia ai centri per il riuso.
[...]

Art. 13

Politiche regionali per la riduzione della produzione dei rifiuti speciali
1. La Regione promuove e sostiene, anche finanziariamente, progetti volti alla riduzione della produzione dei rifiuti speciali sul territorio regionale, ai sensi dell’articolo 3 comma 2. La Regione attraverso l’indizione di un bando pubblico, prevede forme di finanziamento di progetti finalizzati alla riduzione, riuso e recupero degli scarti del processo produttivo.
2. Alle imprese che partecipano al bando ed ottengono il finanziamento per progetti industriali volti alla riduzione, riuso e recupero degli scarti del processo produttivo, è attribuito uno specifico attestato regionale, denominato “Toscana Rifiuti Zero”.
Art. 14
Divieto di smaltimento dei rifiuti riusabili, riciclabili e non trattati 1. Le operazioni di smaltimento dei rifiuti devono essere effettuate in modo da non arrecare danni alla collettività e all’ambiente, alle acque, al suolo, all’aria, alla flora e alla fauna, evitando, in particolare, rischi per la salute e la sicurezza dei cittadini. […]
3. I rifiuti urbani residui potranno essere smaltiti solo in impianti in cui è stato costituito un centro di ricerca finalizzato ad effettuare analisi merceologiche così come previsto all’art. 9 comma 8 della presente legge.

21 dicembre 2016

TARIFFA PUNTUALE A CARPI: ECCO LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE



https://youtu.be/TH3mH_58ANA?list=PLe4A7U80t5948L8bW0hcLqeqwlESAcH70


IT E-008519/2016
Risposta di Karmenu Vella
a nome della Commissione
(21.12.2016)

Ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 4, della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti[1] (di seguito “la direttiva”), la definizione di “rifiuto organico” include i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi. La Commissione ritiene che gli sfalci e le potature rientrino in tale definizione se provengono da giardini e parchi e pertanto dovrebbero essere oggetto di una corretta gestione dei rifiuti, in linea con gli obiettivi di cui all’articolo 4 e all’articolo 13 della direttiva. L’assenza di un controllo adeguato ed efficace su questo tipo di rifiuti sarebbe in contrasto con le disposizioni della direttiva. La Commissione solleverà la questione con le autorità italiane competenti.

CARLA POLI A 68 ANNI CI HA LASCIATI

Sempre in prima linea per combattere gli sprechi di materia, la costruzione di nuovi inceneritori e la creazione di nuove mega-discariche gli Amici del Viale piangono la morte di Carla Poli, una stella polare per l'affermarsi di riciclo-riuso-riduzione dei rifiuti che con suo "sistema Vedelago" è arrivata al riciclo di quasi il 100% dei rifiuti. Lascia il figlio Alessandro Mardegan e la sua "Tenuta Verde". I funerali avranno luogo oggi 21 dicembre 2016 nella chiesa di Fossalunga (TV).
Un grazie di cuore per la tua disponibilità e il tuo sostegno.

13 dicembre 2016

IL COMUNE DI AOSTA VERSO LA TARIFFAZIONE PUNTUALE ?

Il Porta a Porta (con tariffazione puntuale) è l'unico strumento davvero vincente se lo scopo concreto delle amministrazioni locali è quello di azzerare i rifiuti.

Il Porta a Porta affida la prima differenziazione dei rifiuti ai cittadini, che diventano “esperti di rifiuti”, o meglio di materiali da scartare, indirizzando ogni oggetto e materiale al suo flusso specifico.

Una ricetta semplice che porta con sé 3 risultati eclatanti: si incrementa il tasso di riciclo, cala in modo drastico il rifiuto residuo, si verificano importanti benefici ambientali, oltre ad una sensibile riduzione dell’importo della Tari.
L'incremento dei materiali riciclati ha come diretta conseguenza maggiori introiti nelle casse comunali: i materiali prodotti dal Porta a porta hanno molto valore, perché sono più puliti e di conseguenza più pagati dai Consorzi del riciclo (Co.Re.Pla., Co.Re.Ve., etc.).

Il calo del rifiuto residuo fa risparmiare tanti soldi, perché diminuiscono in modo importante i conferimenti in discariche ed inceneritori e l'ambiente tira letteralmente un sospiro di sollievo, poiché si riducono gli inquinanti prodotti da questi sistemi di smaltimento molto impattanti.

E per gli irriducibili del degrado nessun magico pifferaio, ma solo salate sanzioni.