31 dicembre 2011

PIRU PIRU, SOLDI SOLDI, SPRECHI SPRECHI...

Potere, satira, luoghi comuni, verità.

La realtà valdostana raccontata da Patuasia e il sondaggio realizzato da Aostasera sugli amministratori regionali svelano le opinioni recondite di molti valdostani...

Buone feste!


Filmato deposito firme >>>

Condividi con facebook

29 dicembre 2011

VALLE VIRTUOSA HA DEPOSITATO LE FIRME PER ATTIVARE LA PROCEDURA REFERENDARIA

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/


Sono oltre 7000 le firme depositate in data 29 dicembre 2011 presso la Presidenza del Consiglio regionale dal comitato promotore di iniziativa popolare contro la costruzione del pirogassificatore in Valle d'Aosta.

Nel mese di novembre 2011 è stata costituita da parte dei membri del comitato la nuova associazione di promozione sociale denominata Valle Virtuosa aps.

La delegazione composta da Marco Grange, Jeanne Cheillon e Anna Gamerro Paolo Meneghini ha consegnato alle ore 14.30 i moduli contenenti le oltre 7000 firme.

La Segreteria generale del Consiglio Valle ha ora 20 giorni di tempo, fino al 18 gennaio, per la verifica delle firme (sono necessarie 5.237 firme valide, in rappresentanza del 5% degli elettori della regione al 31 dicembre 2010).

Nella raccolta firma sono stati coinvolti un centinaio di volontari spalmati su 43 banchetti nel periodo tra il 9 novembre e il 15 dicembre 2011 per un totale di oltre 2000 ore. Nella raccolta firme hanno offerto la propria disponibilità oltre 21 certificatori (in base alla normativa in vigore possono svolgere tale compito consiglieri comunali, sindaci, e consiglieri regionali)

L'iter legislativo in Consiglio prevede l'assegnazione alle Commissioni consiliari competenti e il successivo esame in Aula. Qualora il Consiglio Valle non approvi la proposta di legge legge di iniziativa popolare, questa sarà sottoposta a referendum.
Tutti i cittadini valdostani potranno esprimersi entro la fine del mese di novembre 2012. Il testo proposto dal comitato referendario diventerà legge se verrà raggiunto il quorum del 45% e se vi sarà la maggioranza dei voti validi.

Valle Virtuosa rende noto che è partita da oggi la campagna raccolta fondi
Da oggi è possibile contribuire finanziariamente alle iniziative dell’Associazione aderendo e pagando la quota sociale (da 10 Euro) oppure effettuando donazioni o erogazioni liberali sul seguente conto corrente bancario:

IBAN IT 08 O 08587 31630 000160111421

intestato a Valle Virtuosa - Associazione di promozione sociale - presso Banca Bcc Valdostana Credito Cooperativo filiale di Nus.





.Condividi con facebook

25 dicembre 2011

PARLAMENTARI/CONSIGLIERI REGIONALI: VERSO UNA FORTE RIDUZIONE DEI PRIVILEGI ?




Invito/cartello da diffondere finalizzato a diffondere il messaggio di ridurre di almeno il 30 % indennità e diarie relative e verso l'eliminazione del vitalizio (pensione).

In questo sito (all'occorenza si puo indicare ufficio, locale, negozio, attività commerciale, ecc) i parlamentari/consiglieri regionali che non hanno ridotto la propria indennità e i rimborsi spese non sono graditi, sono persone che non ci rappresentano più come cittadini.

Passa parola...


---

NOTIZIE DAL COMUNE DI AOSTA
Il Sindaco di Aosta (Giordano) afferma che non può ridursi l'indennità perche' la legge regionale aggancia le indennita' comunali a quelle dei consiglieri regionali e un ritocco alla mia indennita' significherebbe, a cascata, anche il ritocco automatico delle indennita' del vice sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali.
Ecco le indennita' previste (7.833,62 euro lordi mensili per il sindaco, 5.483,53 per il vice, 4.700,17 per gli assessori, 940,03 per i consiglieri).

---

NOTIZIE DAL CONSIGLIO REGIONALE
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha disposto la riduzione del 10,34% delle indennita' spettanti ai consiglieri regionali. Concede la facolta' ai consiglieri (e forse ai sindaci) di rinunciare volontariamente a parte di tali indennità. Il risparmio ammonterà a soli 300 mila euro... Il costo per le indennità e l'istituto dell'assegno vitalizio e trasporti e pedaggi autostradali ammontano a circa 6 milioni e 400 mila euro...

L'importo del debito pubblico italiano



http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/



.Condividi con facebook

18 dicembre 2011

RECUPERO DELLE PLASTICHE: NOTA A MARGINE DEL CONVEGNO COREPLA DEL 15 DICEMBRE

I dati emersi dal convengo in sintesi:
la raccolta della plastica in VdA, pur grande nei numeri pro-capite, è pessima dal punto di vista della qualità (la frazione estranea rilevata e pari al 23.4 % pari al doppio della media italiana pari al 10.6%).
La Regione Valle d'Aosta/Comunità Montane/Comuni non percepiscono un vantaggio economico; anzi, per non aver vigilato a dovere, si andrà a pagare una penale per lo smaltimento delle plastiche "inquinate-impure".
Il recupero di materia plastica è sempre da preferire al recupero energetico.

Se per molti cittadini i dati emersi nel corso del convegno organizzato da Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica)sono apparsi una novità per altri proprio no.
Per i cittadini che negli scorsi anni avevano partecipato all'iniziativa "Visitiamo la discarica di Brissogne per approfondire le tematiche del recupero e del riciclo) i dati presentati nel corso del convegno sono apparsi come semplici conferme di criticità gia presenti e rilevate. Il dato relativo alla raccolta non di qualità della plastica era conosciuto dai tecnici e esperti del settore.

Chi doveva vigilare e stabilire linee di condotta o attivare modalità di selezione o preselezione perchè non lo ha fatto?

Chi doveva intervenire? La Regione in quanto proprietaria della discarica oppure la Regione in quanto organo di vigilanza, oppure il gestore? Ma se lo stesso è tenuto ad attivarsi nei limiti dell'apposita convenzione/capitolato forse non era tenuto ad effettuare ulteriori selezioni (magari a proprio spese)....

Sarebbe interessante scoprire come risulta disciplinata nel dettaglio tale materia.
Il gestore doveva essere pagato a parte per gli ulteriori controlli e meccanismi di selezione?

Insomma chi aveva/ha la vigilanza sulla discarica in Valle d'Aosta in cui affluiscono grandi volumi di plastica ma non nella giusta tipologia e qualità se ne era accorto o no? E che cosa è stato fatto al riguardo negli ultimi 5 anni? Sono diminuite le percentuali di impurità e quali sono i costi a carico della collettività per questi mancati introiti?


---


Ultime notizie dal Centro Riciclo Vedelago e modalità di approccio ai problemi da prendere in considerazione anche in Valle d'Aosta.

Trasformare i pannolini usati in arredi urbani ed oggetti in plastica eliminandoli dalle discariche.Dal 2012 sarà un progetto operativo.

In Italia si producono ogni anno poco più di 32 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (fonte ISPRA 2009), il 3% di questi è rappresentato da prodotti assorbenti per la persona di tutte le marche (pannolini, assorbenti femminili, prodotti per l’incontinenza).

Fondamentale l’unità d’intenti fra i tre promotori del sistema per il riciclo dei pannolini usati.

Questa la collaborazione che si intende realizzare:

Azienda xyz che produce e commercializza i pannolini xyz in Italia, ha promosso l’idea del sistema e sviluppato il processo tecnologico per trasformare il rifiuto pannolino in nuova materia prima seconda. Il processo tecnologico, genera plastica in granuli, da cui si possono realizzare molteplici oggetti di uso quotidiano, e materia organico-cellulosica, riutilizzabile per realizzare cartoni per imballaggi industriali o come fertilizzante.

I comuni/ regioni/ comunita montane si occuperanno di separare nella raccolta pannolini per bambini e altri prodotti assorbenti per la persona conferendoli presso il Centro Riciclo Vedelago.

Il Centro Riciclo Vedelago, che differenzia e ricicla già i rifiuti di più di 1.200.000 abitanti di comuni nelle province di Treviso e Belluno e sviluppa progetti di ricerca sul riciclo, accoglierà presso il suo centro e provvederà al riciclo, a regime, di 5.000 tonnellate di tali prodotti usati.

Se tutti gli attori della filiera creano un’alleanza virtuosa si generano nuove prospettive per l’ambiente dove i nostri figli hanno diritto di vivere meglio.

Trasformare i problemi in risorse, questa la vera sfida da vincere.

.Condividi con facebook

6 dicembre 2011

MAITRES CHEZ NOUS! DIFENDIAMO IL DIRITTO AL REFERENDUM IN VDA!

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/.

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Maîtres chez nous! Valdostani difendiamo il diritto all’esercizio del Referendum propositivo!

Mi è appena arrivato un avviso di notifica. Vado subito a ritirarlo: è un ricorso al TAR della Valle d’Aosta. Un ricorso? Sì, l’ “Asso-Consum Onlus”, associazione per la difesa dei consumatori, avente sede in Roma, in persona del Presidente Daniela Perrotta, richiede l’annullamento della deliberazione della “Commissione regionale valdostana per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare”, che ha dichiarato ammissibile la proposta di legge d’iniziativa popolare concernente il pirogassificatore. Richiede, quindi, una sospensione dell’iter referendario. Un’associazione per la difesa dei consumatori che vuole togliere la parola ai cittadini: ha dell’incredibile! La notifica del ricorso mi è giunta poiché, insieme ad altri 4 cittadini valdostani, faccio parte del gruppo di promotori del Referendum. Leggendo l’atto di ricorso, vengo a sapere che la Sig.ra Perrotta è residente a Napoli e dalla sua data di nascita, 1972, capisco anche che abbiamo all’incirca la stessa età. Guarda un po’ il destino, come a volte fa intersecare vite tanto lontane…
Sono una cittadina valdostana. Sono nata e vivo ad Aosta. Se un giorno dal mare partenopeo o dalle terre laziali che ipotizzo frequenti, la Presidente Perrotta volesse fare un viaggio di piacere, potrei accompagnarla a visitare le bellezze della Valle d’Aosta. Amo le passeggiate e l’escursionismo e conosco bene gli itinerari offerti dalle nostre montagne. Ma le potrei anche far conoscere la nostra cultura e le caratteristiche del “particularisme valdôtain”, che ci contraddistingue.
Proprio per questo sincero e autentico interesse per la mia terra, come semplice cittadina, ormai da qualche anno, mi sono interessata al tema dello smaltimento dei rifiuti in Valle d’Aosta. Credo che sia molto importante, come liberi cittadini, dedicare parte del proprio tempo libero, delle proprie energie e capacità di studio a tematiche che ci riguardano direttamente. Perciò, negli ultimi mesi mi sono dedicata dapprima alla raccolta firme riguardante una petizione popolare (che è stata condivisa da ben 11.000 valdostani!) e poi ho voluto far parte del Comitato promotore del Referendum. Con piacere ho deciso di occuparmi di una questione che riguarda così profondamente la tutela della salute e il futuro della comunità valdostana. Vorrei poter dire alla Sig.ra Perrotta che mi preoccupa che mio figlio debba vivere in una Valle in cui la qualità dell’aria peggiorerà notevolmente per l’inquinamento aggiunto dal pirogassificatore. Non abitando qui, non avrà mai potuto notare il fenomeno tipicamente montano dell’inversione termica, che schiaccia gli inquinanti nel fondo valle durante l’inverno, aggravando il loro effetto sulla salute. Ma certo, come Presidente di un’associazione che vuole tutelare i consumatori, avrà ben presente la raccomandazione dell’Unione europea che sconsiglia il trattamento a caldo dei rifiuti nei territori di montagna…
Ma veniamo alle motivazioni del ricorso dell’Asso – Consum Onlus. Mi piacerebbe chiedere alla Presidente Perrotta, perché la sua Associazione ha interesse a impedire ai valdostani lo svolgimento di un Referendum propositivo previsto dal nostro Statuto Speciale e dalle nostre leggi regionali? E come mai ha interesse a schierarsi a favore dei trattamenti a caldo (pirogassificatori e inceneritori), chiaramente ben più impattanti sulla salute (oltre che più costosi: l’appalto ammonta a 225 milioni di euro), rispetto agli innocui trattamenti a freddo e alla raccolta dell’umido organizzata ? E se si può difendere i cittadini togliendo loro la parola?
Vorrei poter farle capire che percepisco il ricorso come sconcertante e profondamente ingiusto. E anche come un’ingerenza dall’esterno che dovrebbe far indignare ogni abitante della Valle! Abbiamo il diritto di esercitare la nostra sovranità popolare. Maîtres chez nous!, mi vien quasi proprio da dire.
Cittadini, non stiamo a guardare. Facciamo sentire la nostra voce per la nostra Valle: qualunque opinione si abbia sul pirogassificatore, andiamo tutti a FIRMARE PRESSO I NOSTRI COMUNI per permettere e sostenere lo svolgimento del Referendum popolare! E continuiamo a seguire e ad approfondire le iniziative di Valle Virtuosa (blog vallevirtuosa.blogspot.com). Perché solo noi abitanti della Valle d’Aosta partecipando alle scelte e unendoci al patrimonio di competenze della nostra Pubblica Amministrazione, siamo i legittimi interessati e possiamo operare per il bene comune e per la nostra salute!
Anna Gamerro

Condividi con facebook

4 dicembre 2011

REFERENDUM SULL'INCENERITORE-PIROGASSIFICATORE: PRESENTATO UN RICORSO...

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/.

A una settimana dall'annuncio del ricorso al TAR da parte dell'associazione Asso-Consum per l'annullamento del provvedimento della Commissione regionale per i procedimenti referendari, con cui è stata dichiarata ammissibile la proposta di legge di iniziativa popolare sul trattamento a caldo dei rifiuti da sottoporre a referendum, manca ancora una posizione ufficiale da parte del Governo regionale.

Il consigliere regionale Alberto Bertin (ALPE) chiede chiarimenti sull'argomento prendendo spunto da recenti notizie apparse su un quotidiano locale.
Ecco la richiesta del consigliere: «Nel ricordiare le singolari dichiarazioni, riportate dal quotidiano La Stampa, del Presidente della sede piemontese di Asso-Consum, l'ex deputato di Forza Italia Daniele Galli, secondo il quale in materia ambientale la competenza è dello Stato e non della Regione."

Un ricorso strumentale che ha l'esplicito obiettivo di impedire ai cittadini di decidere democraticamente su un'importante questione che avrà ricadute permanenti sulla salute e il benessere collettivo.

Sollecitiamo dunque il presidente Rollandin affinché ci comunichi se la Regione Autonoma Valle d’Aosta intende costituirsi in giudizio in merito al ricorso.
Purtroppo, il question time consente di porre una sola domanda.
Se ne avessimo avuto la possibilità, avremmo chiesto al presidente della Giunta anche valutazioni politiche su un ricorso che viene da un'associazione direttamente legata al PDL, componente della maggioranza da lui guidata. Chissà che non intenda comunque rispondere chiarendo tutte le perplessità e i dubbi sorti attorno a un'iniziativa che non pare andare nella direzione della tutela degli interessi dei cittadini, diversamente da quello che dovrebbe essere invece il ruolo di un'associazione che rappresenta e tutela i consumatori».

Condividi con facebook

1 dicembre 2011

GESTIONE RIFIUTI: PAROLE SENSATE O ASPETTATIVE A RISCHIO...

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

Due anni orsono (il 24 marzo 2010) in occasione del voto in aula sulle nuove modalità di smaltimento dei rifiuti il Presidente Caveri si affidava per appoggiare la decisione all'intelligenza dell'Assessore Zublena e alla competenza dei colleghi consiglieri e si augurava che il voto adottato non venisse rimproverato dalle generazioni future e che il progetto conseguente non avesse tempi biblici.

Aspettative ad oggi seriamente a rischio...


.Condividi con facebook

28 novembre 2011

Valle Virtuosa: Incontro con ValleVirtuosa

Valle Virtuosa: Incontro con ValleVirtuosa: Cari amici di ValleVirtuosa, siete tutti invitati!

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/.Condividi con facebook

GESTIONE RIFIUTI: VALLE VIRTUOSA ORGANIZZA UN INCONTRO INFORMATIVO

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/.
http://www.trentinopulito.org/

E previsto un incontro informativo rivolto a tutta la popolazione per venerdì 2 dicembre 2011 ore 20.30 presso sala riunione Cgil via binel Aosta

A breve il programma completo.

Condividi con facebook

13 novembre 2011

DA RIFIUTO A MATERIALE: E TUTTA QUESTIONE DI LINGUAGGIO...

www.vallevirtuosa.blogspot.com



Bandiamo il termine rifiuto. Intervista a Carla Poli

Da il blog Organyc online.com

Bandiamo il termine rifiuto. Intervista a Carla PoliRiprendiamo integralmente l’intervista fatta da Michela del blog Organyc.com per raccontare di un’altra donna attiva nella green economy che, questa volta, si occupa di rifiuti. Carla Poli, direttrice della Società Centro Riciclo Vedelago srl in provincia di Treviso. Definita il ciclone contro l’inceneritore, il suo “virtuoso” centro ricicla il 90% dei rifiuti che raccoglie. Di più che a San Francisco.

Le raccolte differenziate provenienti dai Comuni o dalle aziende arrivano al centro. Qui vengono riselezionate e i materiali, divisi e ridotti volumetricamente vengono consegnati a impianti di seconda lavorazione o a specifiche aziende che impiegano i materiali nei loro cicli produttivi. Ma non è tutto. Non esiste scarto per il Centro Vedelago: ciò che non può essere riciclato viene trasformato in una “materia prima seconda”, un granulato plastico che viene utilizzato sia nel settore dell’edilizia sia nel settore dell’industria plastica. Niente discarica o inceneritore quindi per il Centro Vedelago.

- Lei ha partecipato recentemente a Ted Ex Reggio Emilia, un evento-conferenza che riunisce i maggiori protagonisti del “pensare” e del “fare” a livello locale, per raccontare la sua esperienza e dire com’è che gli italiani “do it better”. Il suo intervento è stato “Come siamo riusciti a riciclare più rifiuti che a San Francisco”. Come avete fatto?

Il passaggio chiave è stato non parlare più di rifiuti ma di materiali. Abbiamo implementato un sistema che parte dal concetto che sono tutti materiali utili da rimettere nei cicli produttivi.

- Come funziona la gestione dei rifiuti a San Francisco?

A San Francisco c’è un’isola destinata all’attività di recupero dei rifiuti dove ogni materiale riprende vita con una precisa attività di riciclo. In Italia si punta sulla precisione e sull’attività dei cittadini nel fare la raccolta differenziata ma mancano degli anelli di passaggio che conducono il rifiuto da tale a divenire un nuovo oggetto-risorsa. Non basta fare la raccolta differenziata.

E’ fondamentale rimettere in circolo, preferibilmente nello stesso territorio, i prodotti riciclati. Bisogna finalizzare il processo fino alla fine, dalla produzione iniziale del materiale che diviene rifiuto fino alla vendita del nuovo oggetto nato con il riciclo.

- La conferenza alla quale ha partecipato ha come slogan «Ideas worth spreading», idee che vale la pena mettere in circolo. Perché per cambiare le cose in meglio c’è bisogno che le buone idee vengano diffuse, spiegate bene e raccontate in maniera avvincente. Quanto è importante quindi secondo lei comunicare quanto viene fatto per l’ambiente?

Io credo molto nella comunicazione nella scuola. E’ fondamentale partire da lì, con un linguaggio semplice. Per arrivare alle famiglie e al mondo dei cittadini.

Il concetto fondamentale a cui tengo di più è che dicendo rifiuto sbagli tutto, fai disinformazione. Bisogna bandire il termine rifiuto e parlare invece di materiale di recupero. Rifiuto significa qualcosa che non vuoi più, di cui ne fai a meno. Invece il rifiuto è una risorsa preziosissima che non va sprecata. E’ un concetto su cui mi soffermo tantissimo durante le attività con i bambini. Compito delle aziende è produrre prodotti riciclabili, non solo nel packaging, per far chiudere il cerchio e tornare così alla produzione. Quello che non è riciclabile dovrebbe essere considerato un errore di produzione. Produci un problema, per le generazioni successive. Il salto culturale necessario consiste in questo.

- Lei è una donna, sta portando avanti delle belle iniziative. Vede una differenza nella sensibilità e nell’interesse verso l’ambiente tra uomo e donna?

Assolutamente. L’approccio femminile è molto più reale, fattivo. E’ la natura che chiama, forse l’istinto di conservazione. Entriamo nelle problematiche con l’istinto. Noi ci arriviamo.

- Cosa dice alle giovani di talento costrette, in mancanza di occupazione ad andare all’estero per mettere in pratica le proprie competenze?

È necessario uno sforzo comune per impedire questa diaspora. Io mi sto battendo tanto per implementare dei sistemi efficienti qui. Ci sono tante ricercatrici molto brave, e perderle così mi fa molto male…


.Condividi con facebook

DATE BACNHETTI PER RACCOLTA FIRME PRO REFERENDUM

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

DATE PROSSIMI INCONTRI
CHI E LIBERO E DISPONIBILE SEGNALI PROPRIA DISPONIBILITA ALL'INDIRIZZO MAIL PRESENTE SUL SITO VALLE VIRTUOSA

NOVEMBRE 2011
MARTEDI 15 MATTINA DALLE ORE 9 AL MERCATO DI AOSTA ( ZONA ESTERNA E ZONA INTERNA)
GIOVEDI 17 ZONA ADIACENTE ALL'OSPEDALE PARINI DI AOSTA
SABATO 19 AOSTA PIAZZA DES FRANCHISES
LUNEDI 21 MATTINA MERCATINO DEL QUARTIERE COGNE
SABATO 26 AOSTA PIAZZA DES FRANCHISES


.Condividi con facebook

8 novembre 2011

SMALTIMENTO RIFIUTI: BUON SENSO E COLLABORAZIONE INTERREGIONALE...

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/
Art 182 del Decreto legislativo 152/2006 aggiornato al DLGS 205/2010



Smaltimento dei rifiuti.

1. Lo smaltimento dei rifiuti è effettuato in condizioni di sicurezza e costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti, previa verifica, da parte della competente autorità, della impossibilità tecnica ed economica di esperire le operazioni di recupero di cui all’articolo 181. A tal fine, la predetta verifica concerne la disponibilità di tecniche sviluppate su una scala che ne consenta
l’applicazione in condizioni economicamente e tecnicamente valide nell’ambito del pertinente comparto industriale, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi, indipendentemente dal fatto che siano o meno applicate o prodotte in ambito nazionale, purché vi si possa accedere a condizioni ragionevoli.

2. I rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero e prevedendo,ove possibile, la priorità per quei rifiuti non recuperabili generati nell’ambito di attività di riciclaggio o di recupero .

3. È vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l’opportunità tecnico economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano.

IL BUON SENSO E LA COLLABORAZIONE TRA REGIONI NON SONO VIETATE.
LE QUANTITA' DELL'INDIFFERENZIATO PRODOTTE IN VALLE SONO SIMILI A QUELLE PRODOTTE DA UN QUARTIERE DI TORINO O DI VERCELLI.


.Condividi con facebook

7 novembre 2011

RACCOLTA FIRME - ECCO LE PROSSIME DATE

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

martedì 8 mattina zona mercato
sabato 13 mattino e pomeriggio Aosta est - zona Porta Pretoria
martedì 15 mattina zona mercato


.Condividi con facebook

6 novembre 2011

Carla Poli-Come siamo riusciti a riciclare più rifiuti che a San Francisco

">

"Zero Waste” di Victor Ibanez
http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/


.Condividi con facebook

UN CONFRONTO APERTO TRASPARENTE E SENZA PRECLUSIONI...

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

UN CONFRONTO APERTO, TRASPARENTE E SENZA PRECLUSIONI (CIOE' SENZA OBBLIGO DI CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI IN VALLE) ...
E VINCA IL MIGLIORE!

Forse un po' tutti i cittadini si aspettano risposte precise e nessuno potrà avere preclusioni se lo scenario vincitore sarà quello meno impattante, meno costoso e con minore emissioni inquinanti...

E' interessante quindi che si conoscano le richieste avanzate all'Amministrazione regionale sulle modalità di confronto LCA (Life cycle assessement)

Ecco alcuni estratti della richiesta avanzata dal Comitato Valle Virtuosa in data 20 Ottobre 2011 : (data in cui il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, con il voto della maggioranza (l'opposizione - ALPE E PD - chiedevano anche di fermare l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto del pirogassificatore e non il solo confronto) approva la richiesta degli 11 mila cittadini di un confronto tecnico-scientifico tra il pirogassificatore e altre tecnologie di trattamento dei rifiuti)

Analisi energetico-ambientale con metodologia LCA ed analisi economica del sistema integrato dei RSU nella Regione Autonoma Valle d’Aosta

Premessa:
Presentazione di uno scenario di smaltimento dei RSU alternativo al piano della Regione, elaborato da associazioni di cittadini (marzo 2010)
Petizione rivolta al Consiglio regionale sostenuta dal Comitato ValleVirtuosa e firmata da 11007 cittadini valdostani, per la richiesta di un confronto tra scenari e contestuale moratoria del bando di gara per lo smaltimento dei RSU (giugno 2011)
Parere favorevole al confronto espresso dalla III Commissione consiliare (ottobre 2011)

Nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, che prevede, in ordine prioritario, prevenzione, preparazione per il riciclaggio, recupero di materia, altri tipi di recupero e smaltimento, ogni scenario di smaltimento deve prevedere obbligatoriamente il raggiungimento degli obiettivi di riduzione e di raccolta differenziata nel pieno rispetto della normativa vigente (D.Lgs. 152/06 e successive modifiche).

La Regione Valle d’Aosta attiverà un piano regionale di riduzione dei rifiuti, con obiettivi misurabili e vincolanti, per un periodo minimo di dieci anni e attuerà una tracciabilità dei rifiuti prodotti onde pervenire ad un passaggio alla tariffa puntuale in tutti i subATO della regione, entro 24 mesi.
La Regione Valle d'Aosta si impegnerà al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012. Senza queste premesse qualunque confronto tra scenari di smaltimento appare insostenibile.

Fasi del confronto

Le parti (Regione Valle d’Aosta e Comitato ValleVirtuosa) designeranno i rispettivi rappresentanti al fine di realizzare un tavolo di confronto, i cui obiettivi saranno:
- concordare un calendario di incontri;
- definire un merceologico dei RSU condiviso;
- presentare i rispettivi scenari di smaltimento o di gestione integrata dei rifiuti;
- condividere gli indicatori energetico-ambientali per lo studio LCA;
- condividere i confini dello studio LCA;
- ogni parte indicherà un esperto di fiducia, con l’incarico di redigere lo studio;
- concordare i tempi della durata dello studio;
- prevedere un ciclo di incontri pubblici di presentazione dei risultati dell’analisi.

Obiettivi dello studio LCA

Lo studio si propone, attraverso l’utilizzo della metodologia LCA (Life Cycle Assessment) di individuare lo scenario con migliori prestazioni energetico-ambientali per la gestione integrata dei RSU.
Lo studio si occuperà, fermo restando l’attuazione degli obiettivi di RD previsti dal Dlgs.152/06, di fornire indicazioni energetico-ambientali dei trattamenti finali del RSU residuo, oltre a eventuali pre-trattamenti, attraverso la realizzazione di un modello LCA esteso a tutto il sistema integrato.
Gli scenari alternativi oggetto della ricerca LCA dovranno essere successivamente analizzati dal punto di vista economico, stimando costi e fabbisogni impiantistici per il trattamento del RSU residuo e conferimento a discarica.
L’attuazione di politiche di riduzione a monte dei rifiuti dovranno essere analizzate nel modello LCA.
E' richiesta inoltre una valutazione degli impatti sulla salute umana anche a livello locale.

Indicatori energetici e ambientali

Le parti individueranno aree di interesse ambientale e per ognuna di esse concorderanno opportuni indicatori: energetici, relativi ai cambiamenti climatici, relativi a consumo delle risorse, impatto sull’ambiente e sulla salute umana.
Sarebbe opportuno estendere i confini dell’analisi a tutta la filiera dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento.

Fonti dei dati in ingresso allo studio

Dovranno emergere dal tavolo di confronto:

Quantitativi totali dei rifiuti ed andamento della produzione (riduzione);
Andamento della Raccolta Differenziata e strategie future;
Definizione degli scenari principali oggetto dello studio;
Definizione dei flussi dei rifiuti per composizione merceologica (sia RD che RSU residuo);
Definizione dei bilanci di massa in ingresso ed in uscita dal pre-trattamento.

I dati tecnici necessari all’elaborazione del modello LCA e alla sua analisi saranno sviluppati nel corso dello studio e sottoposti alla vigilanza delle parti.

Considerazioni finali

Uno studio LCA costituisce un punto di partenza, anche se è complesso e relativamente dispendioso, per intraprendere scelte con una base oggettiva, ma deve essere condotto in modo scientificamente rigoroso.
“In Italia l’impiego della LCA nel settore dei rifiuti non è ancora una pratica così diffusa come in molti altri paesi dell’Unione Europea.
La decisione finale sulla gestione dei rifiuti è prerogativa del decisore politico, che ancora poco conosce ed apprezza gli strumenti della LCA e basa le scelte più su parametri di natura tecnico-impiantistica tarati su obiettivi e contesti ristretti e su esigenze di budget piuttosto che su obiettivi di ottimizzazione energetico-ambientale di sistema.”

Le ultime due frasi (tra virgolette) sono state estrapolate dal seguente studio:
Politecnico di Torino - Analisi energetico ambientale con metodologia LCA ed analisi economica dell’attuazione del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti alla luce dei nuovi obiettivi di Raccolta Differenziata introdotti dal D.lgs. 152/06 - 2008




.Condividi con facebook

1 novembre 2011

CITTADINI VIRTUOSI E ATTENTI AL BENE COMUNE

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Valdostani per una maggiore democrazia diretta.

I cittadini valdostani s’interessano della loro bella Valle; s’informano, si confrontano, discutono e propongono al resto della popolazione quali potrebbero essere le scelte migliori per l'economia, la cultura, il turismo, la salute e la bellezza della nostra regione. E' così che sono nati, come tanti altri, il Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl, i comitati regionali delle associazioni sportive nazionali, il comitato Unicef Valle d'Aosta, il comitato regionale Valle d'Aosta Croce Rossa Italiana, il Comitato "Articolo 3 - Arcigay Valle d'Aosta", il comitato per l'acqua pubblica e quello contro il nucleare.

E' così che sono nati il Comitato Rifiuti Zero e il Comitato Valle Virtuosa, che si sono interessati negli ultimi anni della gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta. Ma se voi lettori faceste parte dell'amministrazione della nostra Regione, o del nostro Paese, non sareste lusingati dal vedere tanta partecipazione alle decisioni che implicano il bene comune? Credo che tanto interesse da parte della popolazione sia stimolante per i politici che ci governano, che in queste rare occasioni hanno finalmente la possibilità di confrontarsi con i loro elettori! Immaginate di dover decidere per 11 mila persone, non vi farebbe piacere sapere che cosa pensano? Certo non si può fare per tutto, ma talvolta è possibile ricorrere ai referendum, che non sono un affronto al potere politico, bensì uno strumento di democrazia, che troviamo nella nostra Costituzione e che viene addirittura ampliato dalla legislazione regionale.

Grazie all’interesse di migliaia di cittadini nacque la Repubblica italiana, grazie alla lotta portata avanti dai comitati oggi in Italia il divorzio è legale, l’acqua e’ un bene pubblico e le centrali nucleari non inquinano il nostro territorio. Perché l'assessore Zublena sembra disprezzare così tanto questo strumento? L'assessore ha ragione quando chiede maggior rispetto verso i valdostani: rispetto significa considerazione, quindi osservare, esaminare con attenzione. Allora chiediamo cortesemente a lei, assessore Zublena, di portare rispetto a tutti i cittadini che interagiscono attivamente con le decisioni politiche e che si sentono strettamente legati e responsabili della propria terra. La passività e il disinteresse verso grandi opere che sconvolgono il nostro territorio sono due brutti difetti estranei ai valdostani, che amano troppo la loro terra e tengono troppo alla loro salute per tapparsi le orecchie e far finta di niente.

Chi lo sa, forse se i cittadini si fossero interessati con più costanza alle cose comuni il trenino di Cogne sarebbe oggi funzionante? O forse la linea ferroviaria Aosta-Torino sarebbe già elettrificata? O forse non ci troveremmo in una situazione di “emergenza rifiuti” come ripetuto più volte dalla stessa amministrazione che gestisce la discarica da quando essa è nata? Chissà...

Ricordiamo ancora che il referendum sul pirogassificatore chiede l'attuazione, mediante uno studio LCA, di un confronto tra tecnologie a freddo e l'incenerimento dei rifiuti, studio che non è ancora mai stato condotto fino ad oggi. Ecco perché quando si dice che i cittadini sono disinformati e confusi si dice una grande verità! Anzi bisognerebbe aggiungere che anche l'amministrazione è disinformata: non conoscendo il risultato del paragone scientifico tra le due tecnologie, come fa la regione ad assicurare che il pirogassificatore sia quella migliore?

Purtroppo i comitati di cittadini vengono spesso accusati di essere strumentalizzati da partiti politici e anche questa volta se lo sono sentiti dire. Ancora non ho capito come si può dimostrare che questo non sia vero, ma se esiste un modo, per favore, ditecelo e noi lo applicheremo. Lo chiedo a lei assessore Zublena, che sembra conoscere profondamente l’inclinazione politica dei migliaia di cittadini che fanno parte dei vari comitati. O forse un modo c’è e si chiama rispetto. Rispetto verso i valdostani, che hanno tutto il diritto di avere dubbi su una mega macchina che distribuisce sostanze nocive e sostanze il cui effetto sulla salute è ancora incerto, che hanno il diritto di richiedere uno studio che compari le varie soluzioni per la gestione dei rifiuti, che hanno il diritto di pretendere il meglio per la salute propria e dei propri figli e il meglio per l’occupazione valdostana, perché si ricordi che il rispetto è anche quel “sentimento che trattiene dall’offendere o ledere i diritti altrui”.

Luna Meneghini

Condividi con facebook

30 ottobre 2011

REFERENDUM - ULTIMATA LA RACCOLTA FIRME APRIRE UN TAVOLO DI CONFRONTO PARITARIO

Amici del Viale favorevole a riaprire un tavolo di confronto paritario per arrivare ad un reale confronto tra due scenari di smaltimento sulla base di studio LCA che tenga conto di tutti gli effetti ambientali e sulla salute.


---

http://www.nonbruciamociilfuturo.org/







Condividi con facebook

RACCOLTA FIRME PER ATTIVARE IL REFERENDUM - ECCO LE NUOVE DATE

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

Ecco i prossimi appuntamenti

Comune di Aosta:
venerdì 4 mattino e pomeriggio Aosta est - zona Porta Pretoria
sabato 5 mattina zona mercato
martedì 8 mattina zona mercato
sabato 13 mattino e pomeriggio Aosta est - zona Porta Pretoria
martedì 15 mattina zona mercato

E' gradita la partecipazione di cittadine/cittadini liberi per diffondere volantini e invitare i passanti a sostenere la raccolta firme.
Per segnalare disponibilità scrivere mail a vallevirtuosa@gmail.com
oppure prendere contatti con i partecipanti alle varie iniziative programmate

Altri comuni:
Seguiranno a breve le date.
Si ricorda che in ogni caso è sempre possibile firmare presso il proprio municipio.

---
articolo tratto da la Stampa di sabato 29 ottobre 2011

Rifiuti, spunta l’opzione umido. L’assessore Zublena: “Servono valutazioni anche economiche”. Finora la raccolta è stata esclusa dai piani della regione.


La percentuale di raccolta differenziata in Valle d’Aosta è «ancora lontana dagli obiettivi indicati a livello europeo», dice il coordinatore scientifico dell’Osservatorio regionale dei rifiuti, Giorgio Ghiringhelli, ma «è comunque a un un buon livello, di cui siamo soddisfatti», aggiunge Manuela Zublena. L’assessore regionale all’Ambiente però, per la prima volta, apre alla possibilità di una raccolta anche per la «frazione umida», che riguarda gli scarti alimentari e il materiale organico in genere, finora non prevista dalle strategie regionali.

Un dibattito che si sviluppa attorno ai dati del 2010, curati dall’Osservatorio regionale dei rifiuti. Un documento che indica nel 41,6 per cento la quota di differenziata nel 2010, in crescita rispetto al 40,8 per cento del 2009. Lo scorso anno la Valle ha prodotto 76 mila 973 tonnellate di rifiuti urbani (+1 per cento rispetto al 2009), di cui 32 mila 038 raccolte in modo differenziato (31 mila 042 del 2009, con una crescita del 3,2 per cento). Questo significa che ogni valdostano ha prodotto, nell’arco del 2010, 601,3 chilogrammi di immondizia (nel 2009 erano 596,3 chili), di cui 250,3 chili differenziati (243 nel 2009). Il numero, tuttavia, comprende tutti i rifiuti, compresi quelli prodotti dai turisti. Ghiringhelli ha fornito anche il valore indicativo della produzione al netto dei villeggianti, pari a 501,3 chili per abitante (erano 496,3 chili nel 2009). Di questi, 208,6 chili sono rifiuti differenziati (202,2 nell’anno precedente). Tra i materiali mandati al riciclo: 8856,8 tonnellate di carta e cartone (+1,3 per cento rispetto al 2009); 5947,5 tonnellate di vetro (+1,3 per cento); 2843,2 tonnellate di plastica (-2 per cento); 2314,7 tonnellate di legno (-22,3 per cento, quota però speculare all’aumento di legno e verde andato a compostaggio).

Sull’ipotesi di estendere la raccolta differenziata anche all’umido, Zublena spiega: «Non escludo del tutto che ci possano essere evoluzioni in questo senso». L’assessore parla della possibilità di «avviare sperimentazioni su utenze selezionate» e ricorda che la raccolta della frazione umida farebbe aumentare la differenziata «di una quota tra il 16 e il 20 per cento». Tuttavia spiega anche che «l’obiettivo di far crescere le percentuali non deve essere fine a se stesso, cioè aumentare per aumentare. L’Unione europea assegna degli obiettivi numerici ma chiede una raccolta differenziata di qualità. Senza contare che l’umido richiederebbe una filiera specifica per la raccolta e per lo smaltimento, con i relativi costi aggiuntivi. Bisognerà fare le opportune valutazioni».

.Condividi con facebook

28 ottobre 2011

IN VALLE LA DIFFERENZIATA NEL 2010 NON SUPERA IL 42 %

La raccolta differenziata complessiva si è attestata, a livello regionale, al 41,6% (nel 2009 era al 40,8%): una cifra che è ancora lontana dall’obiettivo del 65% richiesto dall’Unione europea per il 2012.

Non servono altri commenti.

Occorreva agire in modo piu coerente e mirato anche puntando sulla frazione organica...

Tutte cose gia dette E MAI FATTE negli anni passati ...

Assessore Zublena rimandata a settembre (2012)!


Il rapporto sulla gestione rifiuti e scaricabile al seguente link >>>



.Condividi con facebook

CONVEGNO DI BOLZANO ED EFFETTO"GREENWASHING"

Abbiamo ascoltato molti commenti sull'incontro di Bolzano.

Penso che quello piu consono è il seguente:
E' una operazione di Greenwashing pura e semplice!

Greenwashing è un neologismo indicante l'ingiustificata appropriazione di virtù ambientaliste da parte di aziende, industrie, entità politiche o organizzazioni finalizzata alla creazione di un'immagine positiva di proprie attività (o prodotti) o di un'immagine mistificatoria per distogliere l'attenzione da proprie responsabilità nei confronti di impatti ambientali negativi.

Il termine è una sincrasi delle parole inglesi green (verde, colore dell'ambientalismo) e washing (lavare) e potrebbe essere tradotto con "lavare col verde" o, più ironicamente, con "il verde lava più bianco".

.Condividi con facebook

26 ottobre 2011

BOLZANO: MOLTI I PARTECIPANTI VALDOSTANI AL CONVEGNO SU INCENERITORI E RELATIVE EMISSIONI

SONO ARRIVATI I COMMENTI A MARGINE DELL'INCONTRO SVOLTOSI A BOLZANO, CITTA' IN CUI SI VORREBBE COSTRUIRE UN NUOVO INCENERITORE.
DAL COMUNICATO PUBBLICATO SULL'ANSA DA PARTE DELL'ASS TERRITORIO E AMBIENTE GLI ESPERTI IVI PRESENTI HANNO CONFERMATO E VALIDATO LA FUNZIONALITà DEGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO, MINIMIZZANDO GLI IMPATTI AMBIENTALI E SULLA SALUTE.

I CITTADINI CHE HANNO PARTECIPATO AI LAVORI HANNO DIRAMATO IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA PRECISANDO CHE LE INFORMAZIONI FORNITE NON SEMBREREBBERO ESSERE SUFFICIENTI AD ANNULLARE I DUBBI SUGLI EFFETTI NEGATIVI NEL LUNGO TERMINE LEGATI ALLA SALUTE.

IN OGNI CASO NON SONO STATI AFFRONTATI GLI EFFETTI SULLA SALUTE DI UN IMPIANTO DI "PIROGASSIFICAZIONE" COME SI INTENDEREBBE COSTRUIRE IN VALLE D'AOSTA

CONSIDERAZIONI DEI RAPPRESENTANTI DI VALLE VIRTUOSA SUL CONVEGNO DI BOLZANO:
INCENERIMENTO E QUALITA’ DELL’ARIA.

Il convegno di Bolzano è stato organizzato dalla Provincia Autonoma di Bolzano per sostenere la scelta di costruire un nuovo inceneritore. I rappresentanti di Valle Virtuosa, considerato il contesto, non si aspettavano certo di sentire dire che gli inceneritori sono gravemente dannosi. Immaginate cosa succederebbe se un analogo work-shop sui pirogassificatori fosse organizzato dalla nostra Amministrazione Regionale!
La ragione della nostra partecipazione era appunto quella di capire il pensiero degli “esperti di inceneritori” sulla scelta che la nostra Amministrazione sta cercando di imporre in Valle d’Aosta. Checché ne dica il nostro Assessore all’Ambiente (sic!), i contesti in cui andrebbero ad operare gli impianti di Bolzano Bolzano si trova al centro di una valle più vasta e larga della nostra, fiancheggiata da montagne molto più basse;

Il convegno trattava di inceneritori basati su tecnologie collaudate (nessun esperto ha mai citato un pirogassificatore!) mentre ad Aosta se ne vuole costruire uno sperimentale basato sulla gassificazione dei rifiuti;

la popolazione della Valle d’Aosta è meno di un quarto di quella della Provincia di Bolzano;

nella Provincia Autonoma di Bolzano viene effettuata la raccolta differenziata dell’umido ed esiste un centro anaerobico per il suo trattamento;

Un apporto interessantissimo è stato dato dagli esperti e ricercatori svizzeri e tedeschi che hanno approfondito la tematica sulle nanoparticelle e loro patologie (non esclusi i decessi in casi di particolare concentrazione nell’aria) che sono causate dalle molteplici emissioni come quelle derivanti dal traffico veicolare e gli impianti di riscaldamento domestico, ma nessuno fra i presenti, nemmeno fra i relatori italiani a favore degli inceneritori, si è sognato di minimizzare gli effetti nocivi delle emissioni di polveri sottili e ultrasottili che per qualsiasi ragione (guasti, incidenti o malfunzionamenti) potessero eventualmente sfuggire ai sistemi di filtraggio.
Durante la tavola rotonda seguita alla presentazione delle relazioni tecniche, i rappresentanti di Valle Virtuosa hanno posto alcune domande chiarificatrici:
Domanda: Ing. Luca Stabile, lei ci ha presentato i dati sulle misurazioni delle emissioni dei camini di 4 inceneritori e un impianto a biomasse, di quali dati dispone sulle emissioni dei pirogassificatori?
Risposta: Non dispongo di rilevazioni su pirogassificatori. Si tratta di un sistema di termovalorizzazione molto poco adottato.
Domanda: Ing. Marco Palmitano, ci può dire come la presenza dell’umido nel combustibile influenza la qualità delle emissioni ed il rendimento termico degli inceneritori?
Risposta: L’umido non deve essere inserito negli inceneritori per due importanti ragioni:
secondo le direttive europee e nazionali l’umido deve essere utilizzato per produrre compost da reinserire nella filiera naturale;

la presenza dell’umido abbasserebbe il rendimento termico dell’impianto pregiudicando il recupero energetico che deve invece essere massimizzato.

Domanda: Ing. Marco Palmitano, quali sono le dimensioni ottimali di un impianto di incenerimento?
Risposta: Per avere buone rese energetiche ed un ritorno economico le dimensioni minime sono di circa 100.000 t /anno. Il nuovo inceneritore di Bolzano avrà una capacità di 130.000 t e servirà una popolazione di 500.000 abitanti.
Domanda: Rivolta a tutti gli esperti - Sino a qui ci avete parlato di inceneritori che funzionano in modo ottimale, cosa potete dire riguardo a quelli che non funzionano?
Risposta: dell’Ing. Marco Palmitano - In effetti gli inceneritori di vecchia generazione producevano emissioni incontrollate che potevano avere ricadute nocive. Le tecniche per il controllo della combustione e delle emissioni sono molto migliorate.
Domanda Ing. Luca Stabile, Lei ci ha detto che con i moderni strumenti si riescono a misurare particelle con diametro superiore a 4 nm, come fa ad essere sicuro che i filtri a manica in tessuto riescano a fermare quelle di dimensioni inferiori?
Risposta: In effetti non è possibile confermarlo: i filtri a manica oltre a trattenere le particelle di polvere di dimensioni superiori a quelle della trama del tessuto tendono a trattenere le particelle di dimensioni inferiori ai 300 -400 nm perché si impigliano negli interstizi del tessuto del filtro mentre li attraversano. Superano il filtro soltanto le particele dell’ordine di 300 - 400 nm che sono più piccole della trama del filtro ma hanno sufficiente energia cinetica per non rimanere impigliate nel tessuto.
Visto il contesto e le risposte ottenute, i rappresentanti di Valle Virtuosa ritengono che il congresso di Bolzano, lungi dall’annullare i dubbi sugli effetti negativi che si potrebbero verificare a lungo termine sulla salute delle persone che abitano nei dintorni degli inceneritori di nuova generazione, abbia dimostrato che la scelta di costruire un pirogassificatore in Valle d’Aosta sia ingiustificata:

dal punto di vista economico - visto il numero ridotto degli abitanti, i rifiuti da incenerire, dopo aver effettuato la differenziazione perseguendo gli obiettivi di legge (il 65% entro il 2012), sarebbero troppo pochi (25.000 t/anno) per giustificare un tale investimento;

dal punto di vista tecnico – la tecnologia di pirogassificazione, nonostante i vantaggi prospettati da chi ce la propone, non ha un’affidabilità consolidata e paragonabile a quella degli altri tipi di inceneritori, ecco perché è così scarsamente adottata (in Italia non esistono pirogassificatori funzionanti A REGIME!)

dal punto di vista ambientale – nessuno dei tecnici presenti ha potuto sostenere che le emissioni dell’inceneritore, per quanto contenute, non contribuiscano a peggiorare la già scarsa qualità dell’aria che respiriamo.

Aosta 26/10/2011

Alessandro Bortot
Jeanne Cheillon
Paolo Meneghini


.Condividi con facebook

PETIZIONE COMITATO VALLE VIRTUOSA - SINTESI DEGLI INTERVENTI DEI CITTADINI IN AUDIZIONE

OTTOBRE 2011 - PETIZIONE PRESENTATA IN CONSIGLIO REGIONALE IN DATA 3 GIUGNO 2011 PROMOSSA DA 11007 CITTADINI VALDOSTANI PER RICHIEDERE UN CONFRONTO FRA ESPERTI IN MERITO ALLA REALIZZAZIONE TRA UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO A FREDDO DEI RIFIUTI ED UN IMPIANTO DI PIROGASSIFICAZIONE, NONCHÉ UNA CONTEMPORANEA MORATORIA DEL BANDO DI GARA PER L’IMPIANTO DI PIROGASSIFICAZIONE.

le richieste dei cittadini estratte dai lavori della commissione competente


Sintesi degli interventi dei cittadini nel corso degli incontri con la competente commissione consiliare.

Il cittadino Sig. CHAUSSOD ha ricordato il percorso che ha portato alla costituzione del Comitato Valle Virtuosa e ha illustrato le preoccupazioni, generate nella popolazione, dall’ipotesi di realizzazione di un impianto di pirogassificazione evidenziando che tale tecnologia è scarsamente sperimentata e che la problematica delle emissioni è particolarmente sentita dai cittadini.

Ha precisato, inoltre, che l’impianto risulta sovradimensionato per le esigenze della Regione, in considerazione della legislazione regionale vigente che prevede una riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati ed ha espresso, pertanto, il timore che si possano in futuro smaltire rifiuti provenienti da altre Regioni italiane e ha citato, ad esempio, il caso di Napoli.

Ha riferito di ritenere che la scelta dell’impianto di pirogassificazione sia in contrasto con altre scelte effettuate dalla Regione e dagli enti locali finalizzate a ottenere riconoscimenti di aree di notevole interesse ambientale e paesaggistico.

Ha ribadito che le richieste della petizione sono finalizzate a ottenere un confronto tra tecnici con sistemi alternativi al pirogassificatore, quali il trattamento meccanico biologico (Tmb) e ha fatto presente che con l’aumento della raccolta differenziata si allungherebbe la durata del IV lotto della discarica.

Il cittadino Sig. TAMONE ha ricordato che il Consiglio comunale di Etroubles ha adottato una deliberazione finalizzata a richiedere all’Amministrazione regionale una moratoria dell’appalto in corso per la realizzazione di un pirogassificatore in Valle d’Aosta e di attivare un confronto tecnico fra le varie soluzioni percorribili.

Ha illustrato i contenuti della deliberazione ribadendo l’opportunità di attivare anche in Valle d’Aosta la raccolta dell’umido al fine di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata fissati dalle normative vigenti.

Ha chiesto, infine, all’Amministrazione regionale un’attenta riflessione in merito alla decisione di procedere alla realizzazione di un pirogassificatore in quanto tale tipologia di impianto non risulta particolarmente sperimentata.

Il cittadino Sig. MOMIGLIANO LEVI ha ribadito che il Comitato Valle Virtuosa chiede un confronto tra tecnici in merito ai diversi sistemi di trattamento dei rifiuti ed ha auspicato che si adotti un sistema di smaltimento dei rifiuti più rispettoso dell’ambiente e della salute.

Ha ricordato che la Città di Aosta presenta già attualmente diverse criticità dal punto di vista ambientale e ha fatto presente che dove i sistemi di pirogassificazione sono stati adottati, oltre a problemi di funzionamento, sono emerse problematiche connesse alla salute in relazione alle emissioni di tali impianti.

Il cittadino Sig. CURTAZ ha fatto presente che citare l’esempio di Napoli appare poco serio dal punto di vista della correttezza intellettuale e ha dichiarato di ritenere opportuno che il confronto avvenga su basi tecniche tra i tecnici incaricati dalla Regione per la realizzazione del pirogassificatore e tra altri tecnici indicati dal Comitato Valle Virtuosa.

Il cittadino Sig. CHAUSSOD ha ribadito che l’intento della petizione è quello di richiedere un confronto tra esperti di natura tecnico-scientifica su due diversi scenari e non un confronto tra gli amministratori del Comitato Valle Virtuosa e la Commissione consiliare o l’Assessorato regionale competente e ha precisato che nel volantino sono espresse le preoccupazioni della popolazione relative alla realizzazione dell’impianto di pirogassificazione.

...

Il cittadino Sig. AVETRANI ha fatto presente che la scelta della tecnologia della pirogassificazione preclude ai Comuni la possibilità di effettuare delle scelte virtuose nell’ambito della raccolta dei rifiuti e ha citato, ad esempio, la possibilità di gestire distintamente la frazione organica del rifiuto.

...

Il citadino Sig. DONNET ha chiesto che il Comitato Valle Virtuosa sia informato in merito alle modalità di scelta dei firmatari che saranno auditi e che qualche rappresentante del Comitato possa partecipare sia all’eventuale estrazione che alla successiva audizione.




In data 23 settembre 2011 sono stati ascoltati anche i seguenti cittadini firmatari la petizione: i sigg.ri Leonardo TAMONE, Luca BARBIERI, Carlo VETTORATO, Alessandro BORTOT, Andrea DESANDRÉ, Fabrizio ROSCIO, Jean-Louis AILLON, Paolo MENEGHINI e le sigg.re Anna GAMERRO, Jeanne CHEILLON, Elisa DESANDRÉ, Rosetta BERTOLIN, Lorenza PALMA e Carola CARPINELLO, i quali hanno manifestato ampiamente la loro contrarietà alla realizzazione di un pirogassificatore e hanno condiviso le considerazioni espresse dai sigg.ri Roscio, Vettorato, Aillon e della Sig.ra Palma che sono di seguito riportate.



Il cittadino Sig. ROSCIO ha presentato un documento il quale fa riferimento ad un’analisi oggettiva del ciclo di vita (LCA), svolta nel 2007 dal Prof. Giugliano del Politecnico di Milano, che è stata strumento di indagine nel recente passato per comparare due scenari di smaltimento dei rifiuti in Valle d’Aosta: il primo basato sul termovalorizzatore, il secondo sul Piano regionale dei rifiuti del 2003. Tale studio ha preso in considerazione quattro indicatori: il riscaldamento globale, l’acidificazione, la tossicità umana e la formazione fotochimica di ozono. Da tale ricerca è emerso che lo scenario basato sulla termovalorizzazione risulterebbe migliore per gli ultimi tre requisiti sopraindicati.

Ha rammentato che nel mese di aprile del 2009 l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA) ha svolto una relazione in cui mette in discussione lo studio redatto dal Prof. Giugliano e pone in evidenza alcune criticità; in particolare, sottolinea che nella valutazione dell’impatto sulla salute umana e sull’ambiente dell’impianto in questione non è stato tenuto conto delle relative ricadute su scala locale, ma solo su quella globale, senza fare quindi una considerazione più specifica rispetto alla dimensione territoriale della nostra Regione. Ha sottolineato che tale documento pone delle conclusioni contrastanti rispetto allo studio LCA e opinabili in merito ai fattori di emissione che sarebbero prodotte da tale impianto.

Ha sostenuto che l’analisi LCA risulta essere superata, in quanto si basava sulla realizzazione del termovalorizzatore, dal momento che la scelta dell’Amministrazione regionale è ora quella di perseguire la realizzazione del pirogassificatore per lo smaltimento dei rifiuti sul territorio regionale. Ha ritenuto che il recupero di materia, l’impatto sulla salute umana su scala locale, l’economicità e le possibilità evolutive degli impianti possano costituire una parte degli indicatori che dovranno essere presi in considerazione per la predisposizione di una nuova valutazione LCA in relazione allo scenario del pirogassificatore, oltre ad altri parametri che dovranno essere determinati da un tavolo di lavoro tecnico. Ha fatto presente, infine, che le linee guida di gestione dei rifiuti nelle aree di montagna stabilite dalla Commissione Europea nell’anno 2000 prevedono che nelle zone alpine, compresa la Valle d’Aosta, a causa della delicatezza del contesto territoriale e della difficoltà di dispersione degli inquinanti, non bisognerebbe ricorrere ad impianti di incenerimento. Ha ritenuto, come premessa irrinunciabile, il rispetto delle gerarchie stabilite dalla normativa nazionale ed europea per lo smaltimento dei rifiuti e un piano regionale per la riduzione degli stessi che, a fronte di azioni ed investimenti, restituisca risultati misurabili e valutabili. In quest’ottica, ha sottolineato che sarebbe opportuno potenziare il recupero di materia, raggiungendo su tutto il territorio regionale la quota minima di raccolta differenziata del 65% entro il mese di dicembre 2012.

Ha concluso affermando che, in mancanza di uno studio comparativo fondato su parametri oggettivi e condivisi, vengono a mancare trasparenza e condivisione nell’azione del Governo regionale, e che per evitare tensioni crescenti è auspicabile un confronto serio con le Istituzioni.



Il cittadino dott. VETTORATO ha riferito che esistono solo studi negativi sugli effetti gravissimi sulla salute prodotti dall’incenerimento dei rifiuti e che gli stessi emergono dai dati statistici ed epidemiologici evidenziati da migliaia di studi, per la maggior parte, di fonte anglosassone o americana, difficilmente confutabili, i quali dimostrano che i Paesi in cui ci sono molti inceneritori, negli ultimi 20 anni, da quando si è sviluppata la medicina ecologica, si sono resi conto delle conseguenze estremamente dannose legate all’uso degli stessi. In particolare, ha sostenuto che l’utilizzo di un impianto del genere nel nostro territorio, che presenta delle peculiarità dal punto di vista geografico e dimensionale, porterebbe un aumento di malattie cancerogene (sarcomi, carcinomi di diversa tipologia) che colpirebbero, innanzitutto, le fasce più deboli di età (i bambini, gli anziani che soffrono di malattie cardio-circolatorie e respiratorie, i feti) e mentali, fino ad arrivare alla demenza, causate dagli effetti deleteri dei metalli pesanti. Per queste motivazioni, una componente medica ha prodotto della documentazione in merito ed invita la popolazione e l’Amministrazione regionale a rinunciare all’uso di inceneritori. Fa presente che, purtroppo, i dati della qualità dell’aria in Valle d’Aosta e di quelli dell’Atlante epidemiologico e dell’Atlante della mortalità in Valle d’Aosta non sono così confortanti, in quanto emerge che i casi di mortalità per cancro e per malattie cardio-circolatorie sono superiori alla media nazionale.

Il cittadino dott. AILLON conferma che gli inceneritori producono sostanze cancerogene e pertanto contribuiscono a generare malattie cardio-polmonari e respiratorie causate dalle polveri di metalli pesanti, di diossine e di particolato fine e ultrafine che, entrando in circolo nel corpo umano, riescono ad arrivare a livello sistemico.

Esprime perplessità sulla scelta dell’Amministrazione regionale di adottare un pirogassificatore di grandi dimensioni per un territorio piccolo come il nostro e reputa che sarebbe più opportuno investire i fondi stanziati per incentivare maggiormente la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti.



La cittadina Sig.ra PALMA ha formulato alcuni rilievi di ordine giuridico ricordando che la Corte Costituzionale nella sentenza n. 61/2009, riguardante la legge regionale n. 31/2007, ha evidenziato che la Regione Valle d’Aosta difetta tanto di una competenza statutaria generale in materia di tutela dell’ambiente, quanto di un titolo statutario specifico in materia dei rifiuti.

Ha precisato che la competenza regionale sull’argomento deriva esclusivamente dalla delega alle Regioni in materia di gestione dei rifiuti ai sensi dell’articolo 196 del decreto legislativo 152/2006.

Ha ricordato che l’articolo 4 della direttiva CEE 98 del 2008 e l’articolo 179 del decreto legislativo 152/2006 prescrivono la gerarchia delle tipologie di trattamento dei rifiuti, ed ha sottolineato che il recupero energetico è considerato in via subordinata ad altri trattamenti.

Ha rammentato che le succitate normative stabiliscono dei principi fondamentali quali l’obbligo di trattare i rifiuti in modo da evitare impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana e ha concluso ritenendo che l’accoglimento della moratoria da parte dell’Amministrazione regionale sarebbe una scelta responsabile.








.Condividi con facebook

9 ottobre 2011

VALLE VURTUOSA: AL VIA LA RACCOLTA DELLE 6000 FIRME!

vallevirtuosa.blogspot.com

Comitato Valle Virtuosa: iniziata l'8 ottobre la raccolta firme.

A breve dopo Bard, Antey e Donnas partiranno i banchetti ad Aosta ed in Alta Valle.

Ad Aosta ci saranno banchetti nelle vie centrali nelle giornate di martedi e sabato fino al 15 novembre 2011 salvo proroga.

Firma direttamente nel tuo comune!

Tutti gli uffici elettorali ora dispongono del modulo per la raccolta firme.



vallevirtuosa.blogspot.com



.Condividi con facebook

28 settembre 2011

VALLE VIRTUOSA CHIEDE CHIARIMENTI SUI RESIDUI PERICOLOSI DEL PIROGASSIFICATORE:

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa


Pirogassificatore: niente confronto, referendum necessario. Altro che chiusura del ciclo dei rifiuti in Valle: la Regione dica la verità sulla collocazione dei residui tossici dell'impianto



Il Comitato Valle Virtuosa, riunitosi a seguito dell’audizione con la III Commissione consiliare regionale “Assetto del Territorio”, prende atto della volontà, da parte dell’Amministrazione regionale, di proseguire verso la realizzazione dell’impianto di pirogassificazione, ignorando per l’ennesima volta la richiesta di confronto sullo scenario alternativo proposto e di moratoria della gara d’appalto.

Questa scelta appare incomprensibile soprattutto alla luce dell’ammissibilità del quesito referendario, che di fatto impedirebbe l’utilizzo del pirogassificatore, esponendo la Regione a possibile risarcimento di danno.

A fronte dei segnali positivi di apertura, e dei relativi legittimi dubbi sulle scelte dell’Amministrazione, emersi dalle dichiarazioni di alcuni Consiglieri di maggioranza, spiace constatare che ogni espressione non alhttp://www.blogger.com/img/blank.giflineata venga prontamente censurata.

Il Comitato Valle Virtuosa, chiede, inoltre, che l’Amministrazione regionale sia più trasparente e corretta nei confronti dei cittadini, in merito alla declamata intenzione di chiudere il ciclo dei rifiuti in Valle d’Aosta, fornendo chiarimenti sulla collocazione dei residui pericolosi del pirogassificatore.

Quart, 28 settembre 2011
Il Comitato Valle Virtuosa

>>>


.Condividi con facebook

4 settembre 2011

GESTIONE RIFIUTI: DOMANDE SENZA RISPOSTE CONVINCENTI DA PARTE DELL'ASSESSORATO COMPETENTE.

Dieci domande in materia di gestione dei rifiuti rimaste senza risposte convincenti per i cittadini valdostani.
Lo smaltimento dei rifiuti in Valle d’Aosta costerà 225 milioni di Euro per venti anni, ma non è ancora prevista un’Autorità garante della partecipazione che preveda un confronto preventivo sulle “grandi opere”.


1) INQUINAMENTO - Le emissioni derivanti dalla combustione dei gas prodotti dal nuovo impianto (pirogassificatore) peggioreranno la qualità dell’aria che respiriamo e l’incidenza delle affezioni tumorali?

2) NUOVO IMPIANTO - Perché si è voluto dimensionare l'impianto a 60000 t/anno quando la produzione ad oggi è di 45000 t/anno? Perché si vuole mettere nell'impianto materiale che ne diminuisce l'efficienza e ne aumenta le possibili manutenzioni, come l’organico e i fanghi, per un totale di 25000 t/anno, quindi oltre 1/3? Per quanto riguarda l’impianto di smaltimento rifiuti futuro, la tecnologia è ancora sperimentale. Che tipo di utilizzo avrà il syngas cioè il gas
prodotto nel corso del processo di incenerimento?

3) COSTI - Quali sono le ricadute sui cittadini in termini di costi, rispetto agli attuali? Le associazioni dei consumatori stimano costi in aumento per gli utenti e bollette rifiuti triplicate.

4) CONTROLLI - Oltre all'autocontrollo previsto dalla normativa attuale, ci saranno ulteriori verifiche da parte di un soggetto indipendente? Quali garanzie di tutela esistono per la popolazione in caso di malfunzionamento?

5) NUOVO SCENARIO - Come mai, ad oggi, non risultano prese in considerazione in modo pubblico e trasparente le proposte di intervento sul settore avanzate da parte di molte associazioni (Comitato rifiuti zero VdA, Legambiente VdA, Amici del Viale, Codacons VdA, Diritto al futuro, Comitato Valle Virtuosa, ecc)?

6) COMPOSTAGGIO - Perchè non si è valutata la proposta di fare un impianto di compostaggio regionale o comprensoriale? Bruciare l'organico, infatti, oltre a non essere energeticamente sensato, diminuisce le prestazioni del futuro impianto di smaltimento (pirogassificatore) come più volte ribadito dai tecnici. Bruciare l’acqua non è vietato, ma non è conveniente.

7) RIDUZIONE DEI RIFIUTI CONFERITI IN DISCARICA - Quali azioni sono state poste in essere? Gli obiettivi individuati sono vincolanti e misurabili? Le iniziative di comunicazione finalizzate alla riduzione dei rifiuti prevedono uno stanziamento di oltre 450.000 euro per un triennio. Come vengono valutati i risultati e quante sono le tonnellate di risparmio ottenute?

8) RACCOLTA DIFFERENZIATA - Le azioni e le scelte adottate sino ad oggi garantiscono il rispetto dei livelli di raccolta differenziata previsti dalla normativa in vigore (65% nel 2012)?

9) TARIFFA PUNTUALE - Si pensa di migliorare la tracciabilità dei rifiuti, anche applicando una tariffazione che incentivi i comportamenti virtuosi da parte dei cittadini?

10) CICLO DEI RIFIUTI - Perché si è arrivati ad imporre la chiusura del ciclo di trattamento dei rifiuti in Valle e non è stata valutata la possibilità di far utilizzare il CDR (combustibile da rifiuti) in alcuni cementifici del Piemonte (Casale, Cuneo, ecc)?


cittadiniattiviao@gmail.com

.Condividi con facebook

BANDO PUBBLICO E STRANEZZE....

STRANEZZE PRESENTI SUL BANDO PUBBLICO DA 225 MILIONI PER UN PIROGASSIFICATORE IN VALLE D'AOSTA

OMISSIS....

Ai soli ed esclusivi fini di assicurare un confronto omogeneo in sede di valutazione delle offerte tecnico-economiche, i piani economico-finanziari presentati dai concorrenti dovranno riferirsi alle seguenti convenzionali portate annue di rifiuti da trattare:

· Rifiuti urbani ed assimilati indifferenziati: 45.100 t/a

· Rifiuti speciali assimilabili agli urbani indifferenziati: 4.000 t/a

· Fanghi da impianti di depurazione acque reflue urbane ed assimilati: 10.000 t/a

Tale quantitativo viene riferito convenzionalmente ad un grado di secco pari

al 20 % di S.S.

· Rifiuti sanitari: 400 t/a.

Per un totale pari a 59.500 t/a.


OMISSIS...

Domanda?

ma entro il 2012 non si doveva arrivare al 65 % di raccolta differenziata?

---

La Regione Valle d'Aosta ha pubblicato il giorno 29 novembre 2010 il bando di l'appalto per l'affidamento in concessione del servizio di gestione integrata dei rifiuti della Valle d'Aosta.


Il 7 marzo 2011 scadeva il termine per l'effettuazione dei sopralluoghi e per le analisi ed indagini specifiche obbligatorie per poter partecipare alla gara, sul sito oggetto dell'intervento.



In data 6 giugno 2011, termine fissato per il deposito dei plichi, sono pervenute due offerte rispettivamente da parte di due soggetti:



1) Costituenda A.T.I. composta da

NOY AMBIENTE SpA (mandataria); Via Cassanese, 45 – 20090 Segrate (MI)

REA DALMINE SpA (mandante) Via Dossi, sn – 24044 Dalmine (BG)

VALECO SpA (mandante) Loc. L'Ile Bonde, 1 – 11020 Brissogne (AO)

GEA Srl (mandante) Via Brusà, 6 – 35040 Sant'Urbano (PD)

COGEIS SpA (mandante) Via XXV Aprile, 2/15 – 10010 Quincinetto (TO)

I.V.I.E.S. SpA (mandante) Loc. Crétaz Boson, 13 – 11024 Pontey (AO)



2) Costituenda R.T.I. composta da:

AIMERI AMBIENTE Srl (mandataria) Strada n. 4, Palazzo Q6 – 20089 Milanofiori-Rozzano (MI)

SCT SORAIN CECCHINI TECNO Srl (mandante) Via Pontina, 545 – 00128 Roma (RM).



In data 27 luglio 2011 è stata nominata la “COMMISSIONE GIUDICATRICE PER L'AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI DELLA VALLE D'AOSTA, AI SENSI DELL'ARTICOLO 84 DEL D.LGS. 163/2006.” così composta:

- Presidente: Direttore della Direzione Affari Legislativi – Riccardo Jans;

- Commissario esperto tecnico – Prof. ing. Giuseppe Genon; membro esperto nella progettazione, direzione lavori, collaudi, di impianti a tecnologia innovativa in impianti di trattamento termico dei rifiuti con particolare riferimento agli impianti di pirolisi e o gassificazione;

- Commissario esperto tecnico – Prof. ing. Andrea G. Capodaglio; membro esperto per gli impianti di controllo e abbattimento degli inquinanti prodotti dagli impianti di trattamento termico dei rifiuti;

- Commissario esperto aspetti giuridici – Avv. Loredana Bracchitta; membro esperto in materia di appalti e contratti con particolare riferimento alla procedura di finanza progetto.

- Commissario esperto economista – Dott. Franco Becchis; membro esperto in materia di appalti e contratti con specifico riferimento alle analisi economico finanziarie e ai piani economici di impianti di trattamento dei rifiuti nell'ambito della finanza progetto.

- Segretario della commissione - Avv. Rosario Scalise, consulente tecnico in materia di appalti pubblici, dello Studio Legale Roullet.



.Condividi con facebook

GESTIONE RIFIUTI IN VALLE D'AOSTA: VERSO UN REFERENDUM PROPOSITIVO

Proposta di legge di iniziativa popolare da sottoporre a referendum propositivo.

Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n.31 - (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)

RELAZIONE

La Valle d’Aosta è una regione alpina, con un territorio a quota media elevata, di grande interesse paesaggistico e naturalistico. La popolazione, e di conseguenza, le attività produttive e i trasporti sono prevalentemente concentrati nel fondovalle della Dora Baltea. Nella piana del capoluogo regionale, entro un raggio di una decina di chilometri, vi è una notevole densità abitativa, importanti attività industriali, impianti di riscaldamento e traffico veicolare. Questa situazione comporta fattori di pressione sull’ambiente non irrilevanti, in particolare sono già state registrate concentrazioni di inquinanti talora preoccupanti. La morfologia del territorio e i fattori meteo-climatici, come l’inversione termica predominante nei periodi di tempo stabile, ostacolano la dispersione degli inquinanti prodotti nel fondovalle. Da questo quadro risulta evidente la necessità di non aumentare i fattori di pressione di origine antropica, al fine di preservare la salute e di non intaccare equilibri delicati caratterizzanti l’ambiente alpino. Una corretta gestione dei rifiuti, volta alla riduzione e al recupero di materia, prima che al recupero energetico e allo smaltimento, è la sola via per conseguire un impatto accettabile sul territorio e sui suoi abitanti. Accanto all’adozione di un piano regionale di riduzione dei rifiuti, all’introduzione di un sistema di tariffazione puntuale, all’incremento del recupero di materia, all’avvio di forme di collaborazione con regioni prossime per il recupero energetico, il testo proposto esclude la possibilità di costruire e di utilizzare impianti a caldo di smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, che necessariamente incrementerebbero le emissioni di inquinanti nella piana di Aosta.



Articolo unico

(Modificazione all’articolo 7)



1. Il comma 5 dell’articolo 7 della legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti), è sostituito dal seguente:

“5. In considerazione delle ridotte dimensioni territoriali della regione e dei limitati quantitativi di rifiuti prodotti, in conformità agli obiettivi di cui all’articolo 10, comma 1, al fine di tutelare la salute e di perseguire criteri di economicità, efficienza ed efficacia, nel ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali non pericolosi, non si realizzano né si utilizzano sul territorio regionale impianti di trattamento a caldo quali incenerimento, termovalorizzazione, pirolisi o gassificazione.”.

TESTO TRATTA DAL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE VALLE D'AOSTA
BUR N . 34 DEL 16/08/2011





.Condividi con facebook

FERRARA: PUNTA SULLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI

A Ferrara oltre 550mila euro di fondi europei per un nuovo sistema di gestione dei rifiuti.

Prevenzione, recupero e riciclo, ma anche raccolta, trasporto e smaltimento. Prende in considerazione tutti gli aspetti del ciclo di vita dei rifiuti l’innovativo sistema del progetto ‘Lowaste’ che ha ricevuto un cofinanziamento europeo di 554.500 euro.

Presentato dal Comune di Ferrara, in veste di partner referente, il progetto vede il coinvolgimento anche di Hera spa, Impronta etica, Consorzio Città verde e Rreuse e nelle scorse settimane ha ottenuto l’approvazione e il sostegno finanziario dell’Unione europea, nell’ambito del Programma Life plus che mira al supporto di azioni ambientali innovative.

Tra i principali obiettivi di Lowaste vi è la riduzione dei rifiuti prodotti a livello comunale, attraverso una gestione integrata dell’intera filiera della creazione e dello smaltimento. Il tutto con interventi che vanno all’intercettazione dei rifiuti prima che diventino tali, alla promozione del riuso, al miglioramento della differenziazione, senza tralasciare la valorizzazione dei canali di rivendita o scambio dei prodotti riciclati o recuperati secondo la logica degli ‘acquisti verdi’ per le pubbliche amministrazioni e le aziende.

Il cofinanziamento europeo di 554.500 euro (pari al 50% del costo dell’intero progetto) sarà suddiviso tra i vari partner, che dovranno occuparsi della copertura della spesa restante.

Il Comune di Ferrara beneficerà in particolare di una somma di 204.500 euro e provvederà al finanziamento della propria restante quota di 196.320 euro tramite le spese ordinarie per il proprio personale impegnato nella gestione del progetto.

.Condividi con facebook

15 agosto 2011

ALBERI AD AOSTA: UN GRIDO DI DOLORE....

Un grido di dolore a nome degli alberi.

Vorrei lanciare un grido di dolore in nome dei miei amici che non lo possono fare, gli alberi di Aosta. Spazi angusti, collocazioni assurde, ma soprattutto potature esagerate e tecnicamente sbagliate hanno ridotto le piante della nostra citta' a tristi simulacri di cio' che dovrebbe rappresentare la gioia di vivere nel suo senso piu' completo e saggio, un albero.

Chiunque percorra in estate vie come Monte Grivola, Conte Crotti, tutto il quartiere Cogne, la zona del cimitero, viale della Pace, ma poi insomma dappertutto, si trova di fronte a pallidi moncherini con le foglie ingiallite e malate, spesso disidratati per l'insufficiente superficie percolante, orrendamente sfigurati in quello che dovrebbe essere il loro portamento naturale, che nemmeno viene piegato a qualsivoglia criterio estetico, ma pare piuttosto il frutto consapevole di una mente sadica e malata. Sono passati invano circa vent'anni da quando sollevai per la prima volta la questione, in Comune si sono avvicendati assessori, dirigenti e tecnici e nulla e' cambiato, se non per le piante ornamentali che una provvida legge regionale cerca di tutelare (ma abbiamo gia' perso la robinia del Ponte di pietra, una vecchia Signora che molto probabilmente aveva conosciuto Napoleone). E' forse appena il caso di accennare che nelle altre citta' occidentali viene data grande importanza agli alberi, soprattutto nella progettazione urbanistica. Provate a osservare il nuovo parcheggio, se cosi' si vuole chiamare uno spiazzo cementificato senza ombra ne' acqua ne' verde, davanti al Mostro di Saint-Martin (alludo ovviamente alla costruzione che hanno genialmente realizzato per compiere impunemente un altro crimine urbanistico, la morte per soffocamento della bellissima chiesetta di Saint-Martin) e in tutto e per tutto in sintonia con questo, non puo' che pensare all'urgente necessita' di un'eutanasia che consenta una morte rapida e decorosa alle 4 piante sofferenti che vi si trovano, e che come spettri ci ricordano ogni giorno la violenza che commettiamo sulla Natura.

Se l'amministrazione comunale non ha le competenze necessarie a gestire il patrimonio arboreo della citta', mi metto a disposizione fin d'ora, a titolo gratuito, per organizzare un piano di salvataggio che ponga fine a questa vergogna.

GHIGO ROSSI AOSTA
tratto da La posta dei lettori - La stampa 5 agosto 2011


.Condividi con facebook

12 agosto 2011

LETTURE ANTICASTA...

Il precario “UGO” sfida la privilegiata CASTA
http://www.blogger.com/img/blank.gif
La vita “IMPERFETTA“ dei precari ed il futuro senza lavoro fa paura a molti ma non a chi ci governa. Sul sito sottoindicato la vera storia di Ugo il precario che sfida e lotta contro la casta.



http://il-precario-ugo-contro-la-casta.blogspot.com/




.Condividi con facebook

7 agosto 2011

GESTIONE RIFIUTI: NAPOLI STIPULA ACCORDO CON CENTRO RICICLO VEDELAGO

Buone notizie!

(Comunicato stampa del Sindaco Luigi de Magistris)

«Il rapporto di collaborazione tra il Comune di Napoli e il Centro Riciclo Vedelago è stato formalizzato in un protocollo di intesa firmato oggi dal vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano e Carla Poli.

Col protocollo si dà l’avvio ad uno studio preliminare di fattibilità per la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico a freddo con annesso impianto di estrusione da collocare sul territorio di Napoli e favorire l’implementazione dell’utilizzo delle materie di seconda vita nei cicli produttivi propri.

L’amministrazione di Napoli ritiene che il centro di Vedelago possiede il know-how necessario a costruire un impianto di trattamento a freddo per valorizzare la frazione residua dei rifiuti o del trattamento dei residui del recupero delle materia plastiche, tanto da essere riconosciuto a livello europeo.

Si tratta di un progetto che questa amministrazione reputa necessario per realizzare quella rivoluzione ambientale che poggia sulla differenziata e il riclico dei rifiuti, unica strada per superare l’emergenza senza doversi piegare alla filiera classica discariche-inceneritore che, fino ad oggi, non ha prodotto alcun risultato vero.

Le attività del rapporto di collaborazione saranno così articolate: uno studio dello stato di fatto sulle raccolte differenziate con l’acquisizione ed analisi dei dati di produzione; l’elaborazione del Piano Preventivo dei costi degli interventi e dei benefici derivanti dalla implementazione del suddetto impianto; l’elaborazione del Piano di Gestione.

Commerciale comprendente l’analisi del mercato per i materiali in entrata ed in uscita (input/output); la verifica della possibilità di promuovere attività di ricerca e innovazione coinvolgendo Istituti di Ricerca e Università.



.Condividi con facebook

5 agosto 2011

ALTRE FOTO DI ALBERI IN FIN DI VITA!





---


Ecco un intervento di Ghigo Rossi sulle condizioni dei viali alberati nella nostra città (Aosta) >>>>>>



---


Appalti trasparenti e non solo

Proposte applicative

1. L’obbligo di indicare, da parte delle Amministrazioni aggiudicatrici, sia in fase di eventuale pre-informazione sulle gare che si intendono bandire, sia negli atti con cui vengono bandite le singole gare, regole e modalità di partecipazione dell’utenza ed il rispetto del principio di rappresentanza civica.

2. La destinazione di una quota parte di risorse finanziarie per le attività di tutela e di rappresentanza degli utenti

3. L’inserimento di standard specifici di qualità dei servizi, con l’indicazione delle modalità, dei tempi, dei costi economici e dei processi di formazione del personale per raggiungerli

4. L’obbligo (nei confronti dell’ente appaltante e dell’ente appaltatore) dell’accessibilità del capitolato d’appalto per i cittadini utenti e le loro organizzazioni

5. L’adozione della carta dei servizi da parte dell’ente appaltatore

6. L’obbligo, da parte dell’ente appaltatore, di effettuare una verifica periodica sull’andamento del contratto (con l’eventuale coinvolgimento delle stesse organizzazioni della cittadinanza attiva), con la presentazione pubblica di una relazione scritta conclusiva che verrà utilizzata anche come base di partenza per il rinnovo del contratto (cioè gli elementi irrinunciabili di cui tenere conto).

7. Atti da adeguare nelle procedure del bando di gara, della preselezione delle ditte, della messa a punto del capitolato d’appalto e della selezione delle offerte:

7.1. Quale che sia la procedura di gara decisa dall’Amministrazione aggiudicatrice, per essere ammessa a presentare offerta l’impresa dovrà dimostrare di possedere un codice di regole e modalità per l’informazione ed il coinvolgimento degli utenti durante la fase di organizzazione ed erogazione del servizio; in mancanza, potrà essere ammessa a presentare offerta qualora si obblighi ad adottare tale codice di regole e di comportamenti, assumendo tale impegno in modo circostanziato.

7.2. Qualora la procedura di gara adottata sia un pubblico incanto, l’impresa dovrà impegnarsi ad adottare regole e modalità conformi alle eventuali prescrizioni del capitolato di gara, o ad adeguare il proprio sistema, se precedentemente adottato e non adeguato.

7.3. Qualora la procedura di gara adottata dall’Amministrazione aggiudicatrice consista nel metodo dell’offerta economica più vantaggiosa, od anche in altro sistema di gara non fondato esclusivamente sull’offerta del prezzo più basso, l’Amministrazione aggiudicatrice potrà attribuire un punteggio diversificato alle diverse offerte presentate, in relazione alla qualità delle regole e delle modalità indicate di informazione e coinvolgimento degli utenti.



.Condividi con facebook

ALBERI VIALE DELLA PACE: SENZA FOGLIE E SPETTRALI IN PIENA ESTATE






Gli sbagli del passato non si cancellano.

Gli alberi di Viale della Pace non si riprendono...

A luglio in piena estate gli alberi sono già senza foglie.

Foto di alberi in fin di vita...






.Condividi con facebook

NOTIZIE RIPORTATE SUL SETTIMANALE LOCALE "VALLEE NOTIZIE

Strane coincidenze!
Aosta: rifaranno Piazza Caveri ( spesa prevista circa 10 milioni di euro)

Ecco come viene riportata la notizia sul sito Patuasia.
Il silenzio è cromo!
Riportiamo il blog post pubblicato 4 agosto 2011 sul sito patuasia

E’ la disinvoltura che mi stupisce ogni volta. Quella faccia tosta che i nostri amministratori espongono con sicuro candore. Dunque, rifaranno piazza Caveri: l’attuale fa schifo. Sembra che l’architetto che ne ha firmato il progetto abbia fatto tutto da solo.

Tutto da solo ha fatto anche il progettista di piazza Narbonne che ora ospita una curiosissima aiuola sopraelevata!

Si fa. Si disfa. Si rifa. E’ la prassi nostrana. Una giostra mai ferma che implementa l’economia di qualcuno.

Piazza san Francesco verrà riqualificata, prima del progetto definitivo (definitivo?), con un parcheggio temporaneo: non sapremo mai quale sarà la sua destinazione d’uso. L’aerostazione continua a crescere, ma sui siti di AVDA Air Vallée non risultano più voli. La nuova università è bloccata ai nastri di partenza per cavilli burocratici; il nuovo ospedale aspetta che siano realizzati i parcheggi che registrano un vistoso ritardo sulla tabella di marcia. Il teleriscaldamento è un punto interrogativo, il metrò ne seguirà il destino. Eppure, nonostante i ritardi, gli impedimenti, le assurdità varie i nostri continuano a proiettare visioni speculative sul nostro futuro. L’area della ex Cogne fa gola a molti. Migliaia di metri cubi da sfruttare; si dice di un nuovo palazzo regionale, di centri residenziali, di un parco del divertimento, di un maneggio…, come possa convivere tutto questo solo loro lo sanno. Come si possa pensare di scavare in terreni che occultano agenti inquinanti senza che questi non risveglino il loro potenziale di veleno, solo loro lo sanno. E su questi due punti fondamentali, tacciono.


----

Ecco come viene riportata la notizia sulla Vallée notizie:

Deciso il rifacimento dell'intera piazza Caveri. Verranno risparmiati ben 2 milioni di euro rispetto al progetto presentato (insomma se ne spenderanno altri 9 milioni ma si mette l'accento sul "risparmio" di 2 milioni di Euro sull'importo presentato dal progettista...).

Nessun notizia o commento sui soldi già spesi solo qualche anno or sono.








.Condividi con facebook

26 luglio 2011

CAVERI SUL FUTURO METODO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI: SPERIAMO CHE LA SCELTA NON CI VENGA RIMPROVERATA DAI NOSTRI FIGLI"

Iniziamo oggi la pubblicazione di alcuni estratti degli interventi effettuati da parte di alcuni consiglieri regionali nel corso del dibattito che ha avuto luogo nel 2010.

Apriamo con l’intervento del consigliere regionale Luciano Caveri in merito al dossier “gestione dei rifiuti e del relativo trattamento” del 24 marzo 2010:

...
Perché se oggi ci troviamo a dover risolvere questo problema, lo si deve anche al fatto che probabilmente tale questione dei rifiuti era stata complessivamente un po' sottostimata, mentre nel resto d'Europa si realizzavano degli impianti, io dico termovalorizzatori, perché ho visitato, anche quando ero Parlamentare europeo, tutti i Paesi europei e, tranne rarissime eccezioni, i termovalorizzatori ci sono dappertutto, anche in Paesi come quelli del nord Europa, che hanno una cultura ambientalistica assolutamente invidiabile, per non dire della vicina Svizzera, per non dire praticamente di tutti i Paesi che per tempo hanno saputo reagire a quella che è un'autentica emergenza.
...
L'allora Assessore Cerise aveva presentato diversi scenari, quindi va detto che le opzioni conclusive che hanno lasciato il testimone a questa legislatura erano opzioni le più varie, compresa quella esterna.
Io non sarei così severo con i piemontesi, che ad un certo punto erano venuti a corteggiarci, perché era la Provincia di Torino, che erano venuti a dire: "facciamo l'amore, nel senso che faremo un termovalorizzatore nel Canavese, perché non compartecipate? Sapendo che però le normative europee vi obbligano a portarvi a casa poi le ceneri, che non possono essere depositate fuori Valle". Sappiamo che il Piemonte è in grave ritardo, la costruzione di queste strutture nella logica del "non nel mio cortile" è difficile, all'epoca i colleghi di Giunta ricorderanno che avevamo percorso diverse ipotesi, fra cui l'utilizzo del treno per lo spostamento dei rifiuti, perché corteggiati da una parte di Canavesani che erano interessati ad avere nel loro comune il termovalorizzatore.
...
All'epoca è vero che si pensò allo smantellamento della discarica, ma non era una sindrome di follia che improvvisamente ci aveva colti: era invece la speranza che quella montagna - forse l'unica montagna della Valle d'Aosta che non ci piace, si potesse smantellare, perché così ci hanno detto i tecnici, che poi sono gli stessi che hanno fatto i carotaggi. I quali hanno detto che non si poteva più fare, perché la percentuale di materiale che si poteva bruciare non corrispondeva a quelle previsioni che avrebbero consentito di avere il termovalorizzatore. Ritengo che sarebbe stato interessante se si fosse potuto fare, ma prendo atto che non si può fare, lasceremo in eredità questa "bestiolina" che per anni produrrà gas, posta fra l'altro in una posizione imbarazzante per i turisti, che hanno un arrivo nella città di Aosta che è uno di quegli arrivi da dimenticare: hanno il carcere, hanno l'impianto dei rifiuti, hanno il trattamento delle acque… insomma non è gran che.

Devo dire che nel passato siamo anche riusciti a costruire una specie di anfiteatro che è vicino alla Torre delle comunicazioni, dove, se uno va, ha con grande desolazione una vista sull'insieme di queste strutture che sono uno dei biglietti da visita della nostra Valle.

Prendo atto della tecnologia (pirogassificazione) che viene proposta in quest'aula e la voterò.

Non ho nessuna competenza tecnica, mi sembra di capire che ha degli elementi di sperimentalità che porranno qualche elemento problematico rispetto a tecnologie molto più rodate, però mi affido alla scienza e alla conoscenza dei tecnici che abbiamo scelto, mi affido anche all'intelligenza dell'Assessore e alla competenza dei colleghi che, guidati dal Presidente Comé, hanno effettuato la visita nel Lazio ad un impianto di questo genere e che sono tornati abbastanza convinti rispetto a tale tema.

Credo che la scommessa che facciamo sia una scommessa importante, perché non è una scommessa a valere esclusivamente su di noi, ma anche sui nostri figli, sapendo che in termini ambientali il problema dei rifiuti è un problema complesso, probabilmente nessuno ha la bacchetta magica, forse un giorno verrà una soluzione tecnica assolutamente ecocompatibile, oggi un prezzo tutte le tecnologie lo devono pagare.

Ci si può poi baloccare se è meglio il freddo o il caldo, sopra o sotto, io ho l'impressione che grandissime certezze non ce ne siano, però una scelta va fatta, ci dobbiamo assumere una responsabilità e mi auguro che il voto di oggi non ci venga rimproverato dai nostri figli.

I dati oggi ci portano a dire che questa è la scelta migliore, auguriamoci che il voto che faremo questo pomeriggio possa consentire di avere una tecnologia in tempi rapidi, compatibilmente con i tempi di costruzione, per uscire dal giogo di questa montagna ormai dominata da corvi, cormorani e bestie di vario genere, che è un elemento che anche come odore è assolutamente degradante per la nostra comunità.


.Condividi con facebook

24 luglio 2011

FERROVIA ED ELETTRIFICAZIONE DELLA LINEA IVREA-AOSTA: L'INTERVENTO DI FABIO PROTASONI

Ferrovia elettrificata la Regione sbaglia

La scelta della maggioranza regionale di non accogliere la proposta contenuta nella petizione sull’elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Torino ci lascia molto delusi. Non si tratta solo della sostanza di una scelta politica dalla quale traspare il disinteresse di alcuni partiti e del governo della regione per le attese e i bisogni di un numero grande di cittadini. Colpisce il metodo e gli argomenti che sono stati usati per giustificare una non scelta. Si è cercato di sostenere che il progetto presentato da Rfi, che di mestiere costruisce e gestisce reti ferroviarie, non fosse sufficientemente preciso e certo. La Giunta regionale e i consiglieri regionali, in Commissione, hanno avuto modo di ascoltare i vertici di Rfi e di visionare il progetto che, per la cronaca, conta centinaia di pagine di rilevazioni, disegni, prospetti e grafici redatti da ingegneri e tecnici specializzati. Un progetto, vale la pena ricordarlo, che ha già avuto il via libera della Verifica di impatto ambientale della Regione Piemonte, dal ministero dell’Ambiente e dei tecnici della stessa Regione Valle d’Aosta quantificando i tempi di realizzazione in 36 mesi e i costi in 87 milioni di euro. Non esiste, allo stato dell’arte, un progetto più avanzato e dettagliato per nessuna infrastruttura viaria in discussione. Ma tant’è… le competenze in politica, spesso, non sono valutate. Si arriva, così, al dogma che la semplice elettrificazione non è utile né sufficiente per le esigenze di una «moderna regione» come la nostra (conclusione opposta a quella della IV Commissione, dei sindacati, di Confindustria…) e ci si concentra sui sogni. La soluzione prospettata è di far passare un grande viadotto internazionale per il nostro territorio collegando la rete nazionale con la Svizzera e Martigny. Solo così, si è detto, ci saranno le risorse per ripensare anche il collegamento regionale con Torino e soprattutto sarà lo Stato italiano a metterci i soldi in uno scenario europeo… Sarebbe facile liquidare questa idea con il sarcasmo. Ma se la prendiamo sul serio le domande si moltiplicano a dismisura. Quanto costerebbe? Da dove passerebbe? C’è un progetto preliminare? Quanto tempo sarebbe necessario per la realizzazione (compresa, ovviamente, la tratta tra Aosta e Torino)? Sono stati presi contatti con il governo italiano e con quello svizzero? Le istituzioni comunali e regionali di Martigny e del Cantone Vallese sono state contattate? C’è un interesse dei territori coinvolti? C’è uno studio sulle potenzialità economiche, sui passeggeri previsti e sulle quantità di merci che si potrebbero trasportare? Ovviamente non ci sono risposte e allora la subordinata (che mantiene in vita sia il problema che la suggestione svizzera) è comprare i locomotori bimodali. Una soluzione «all’italiana» con buona pace della diversità valdostana, che spende decine di milioni di euro per una «toppa» che non risolve e che ci terremo per decenni. L’ultima chicca del Consiglio di giovedì 14, coerente con la cultura politica che ha generato le altre, è stata quella di proporre la chiusura della Aosta-Pré-Saint-Didier e di andare tutti in bicicletta. La politica è una cosa seria e se, a fronte di un problema strutturale e di interesse generale e ad una mobilitazione di cittadini e di forze sociali si fa finta di rispondere, evocando fantasie e sogni e spendendo inutilmente denaro pubblico, non si fa altro che certificarne il fallimento. Un grazie va dato a coloro (Partito Democratico, Alpe, Federazione della Sinistra, Italia dei Valori, Partito Socialista Italiano, Arci, Legambiente, Collettivo Studentesco, Filctem-Cgil, Codacons ed altri…) che in Consiglio e fuori hanno sostenuto l’idea di una ferrovia normale. Tutti i cittadini in altre sedi e in altre occasioni saranno chiamati a dare un giudizio politico su questa vicenda. Oggi rimane una occasione persa per noi e per i nostri figli.
Fabio Protasoni

intervento pubblicato su La Stampa ed vda del 22.7.11 rubrica la posta dei lettori.


.Condividi con facebook