21 dicembre 2016

TARIFFA PUNTUALE A CARPI: ECCO LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE



https://youtu.be/TH3mH_58ANA?list=PLe4A7U80t5948L8bW0hcLqeqwlESAcH70


IT E-008519/2016
Risposta di Karmenu Vella
a nome della Commissione
(21.12.2016)

Ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 4, della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti[1] (di seguito “la direttiva”), la definizione di “rifiuto organico” include i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi. La Commissione ritiene che gli sfalci e le potature rientrino in tale definizione se provengono da giardini e parchi e pertanto dovrebbero essere oggetto di una corretta gestione dei rifiuti, in linea con gli obiettivi di cui all’articolo 4 e all’articolo 13 della direttiva. L’assenza di un controllo adeguato ed efficace su questo tipo di rifiuti sarebbe in contrasto con le disposizioni della direttiva. La Commissione solleverà la questione con le autorità italiane competenti.

CARLA POLI A 68 ANNI CI HA LASCIATI

Sempre in prima linea per combattere gli sprechi di materia, la costruzione di nuovi inceneritori e la creazione di nuove mega-discariche gli Amici del Viale piangono la morte di Carla Poli, una stella polare per l'affermarsi di riciclo-riuso-riduzione dei rifiuti che con suo "sistema Vedelago" è arrivata al riciclo di quasi il 100% dei rifiuti. Lascia il figlio Alessandro Mardegan e la sua "Tenuta Verde". I funerali avranno luogo oggi 21 dicembre 2016 nella chiesa di Fossalunga (TV).
Un grazie di cuore per la tua disponibilità e il tuo sostegno.

13 dicembre 2016

IL COMUNE DI AOSTA VERSO LA TARIFFAZIONE PUNTUALE ?

Il Porta a Porta (con tariffazione puntuale) è l'unico strumento davvero vincente se lo scopo concreto delle amministrazioni locali è quello di azzerare i rifiuti.

Il Porta a Porta affida la prima differenziazione dei rifiuti ai cittadini, che diventano “esperti di rifiuti”, o meglio di materiali da scartare, indirizzando ogni oggetto e materiale al suo flusso specifico.

Una ricetta semplice che porta con sé 3 risultati eclatanti: si incrementa il tasso di riciclo, cala in modo drastico il rifiuto residuo, si verificano importanti benefici ambientali, oltre ad una sensibile riduzione dell’importo della Tari.
L'incremento dei materiali riciclati ha come diretta conseguenza maggiori introiti nelle casse comunali: i materiali prodotti dal Porta a porta hanno molto valore, perché sono più puliti e di conseguenza più pagati dai Consorzi del riciclo (Co.Re.Pla., Co.Re.Ve., etc.).

Il calo del rifiuto residuo fa risparmiare tanti soldi, perché diminuiscono in modo importante i conferimenti in discariche ed inceneritori e l'ambiente tira letteralmente un sospiro di sollievo, poiché si riducono gli inquinanti prodotti da questi sistemi di smaltimento molto impattanti.

E per gli irriducibili del degrado nessun magico pifferaio, ma solo salate sanzioni.

10 dicembre 2016

DIRETTORE D'ESECUZIONE: ANCORA NON TERMINATA LA PROCEDURA DI SELEZIONE

al 10 12 2016 la procedura risulta essere ancora in esame.
IN.VA. S.P.A. - Stazione Unica Appaltante
001257/2016

PROCEDURA TELEMATICA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELLA DIREZIONE PER L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA E RACCOLTA DEI RIFIUTI DEL COMUNE DI AOSTA PER IL COMUNE DI AOSTA.

(In esame)
AFFIDAMENTO DELLA DIREZIONE PER L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA E RACCOLTA DEI RIFIUTI DEL COMUNE DI AOSTA
Tipo di appalto:
Servizi
Settore:
Ordinario
Modalità di realizzazione:
Contratto d'appalto
Tipo di procedura:
Procedura aperta
Modalità di esecuzione:
Telematica (online)
Svolgimento della gara:
Gara in Busta Chiusa
Data di pubblicazione:
03/10/2016 11:04
Codice gara AVCP:
6483090
Contratto escluso:
No
Procedura di scelta del contraente:
Procedura aperta

Categorie

  • 90700. Servizi ambientali

Criteri di partecipazione ed economici

Obbligo a partecipare a tutti i lotti:
Criterio di aggiudicazione:
Offerta economicamente più vantaggiosa (Proporzionalità inversa)
Dinamica:
Ribasso in valuta ( Euro )
Decimali:
2
Presentazione delle offerte al netto di IVA:
SI

Lotti

#OggettoCIGQuantitàImportoAllegatiRichiestePunti prezzoPunti qualità
1DIREZIONE PER L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA E RACCOLTA DEI RIFIUTI DEL COMUNE DI AOSTA6764085B831 Prestazioni€ 238.893,200640,0060,00

Richieste d'invio documentazione

#DocumentoTipo richiestaNote
1Allegato A - Domanda di partecipazioneAmministrativaObbligatorio e Multiplo (uno o più documenti ammessi)
Invio telematico con firma digitale
Invio disgiunto
2Allegato A bis – Dichiarazioni personaliAmministrativaObbligatorio e Multiplo (uno o più documenti ammessi)
Invio telematico con firma digitale
Invio disgiunto
3Allegato A1 – Documento d’identitàAmministrativaObbligatorio e Multiplo (uno o più documenti ammessi)
Invio telematico
Invio disgiunto
4Allegato A2 - Dichiarazione dell'impresa ausiliariaAmministrativaFacoltativo e Multiplo (zero o più documenti ammessi)
Invio telematico con firma digitale
Invio congiunto
5Allegato A3 bis – Dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economicoAmministrativaFacoltativo e Multiplo (zero o più documenti ammessi)
Invio telematico con firma digitale
Invio congiunto
6Allegato A3 – Contratto di avvalimentoAmministrativaFacoltativo e Multiplo (zero o più documenti ammessi)
Invio telematico
Invio congiunto
7Allegato A4 – Dichiarazioni personali Altri SoggettiAmministrativaFacoltativo e Multiplo (zero o più documenti ammessi)
Invio telematico
Invio disgiunto
8Allegato A5 - Atto di costituzione RTI/GEIE/CONSORZIOAmministrativaFacoltativo (zero o un documento ammessi)
Invio telematico con firma digitale
Invio congiunto
9Allegato A5bis - Scansione ProcuraAmministrativaFacoltativo e Multiplo (zero o più documenti ammessi)
Invio telematico
Invio congiunto
10Allegato A6 – Dichiarazione di avvenuto sopralluogoAmministrativaObbligatorio e Multiplo (uno o più documenti ammessi)
Invio telematico
Invio congiunto
11Allegato A7 – Contributo ANACAmministrativaObbligatorio e Multiplo (uno o più documenti ammessi)
Invio telematico
Invio congiunto
12Allegato A8 – Garanzia provvisoriaAmministrativaObbligatorio e Multiplo (uno o più documenti ammessi)
Invio telematico
Invio congiunto
13Allegato A8bis – Certificazione UNI CEI ISO 9000AmministrativaFacoltativo e Multiplo (zero o più documenti ammessi)
Invio telematico
Invio congiunto
14Allegato A8ter – Certificazioni ambientaliAmministrativaFacoltativo e Multiplo (zero o più documenti ammessi)
Invio telematico
Invio congiunto
15Allegato A9 – Mezzi di provaAmministrativaFacoltativo e Multiplo (zero o più documenti ammessi)
Invio telematico
Invio congiunto

Documentazione allegata

#Documento
1I. Bando di Gara
2II. Disciplinare
3III. Capitolato Speciale descrittivo e prestazionale
4IV. Schema di contratto
5V. Calcolo importi
6VI. Relazione Tecnico Illustrativa

Date

Inizio ricezione offerte:
03/10/2016 10:07:00
Fine ricezione offerte:
21/11/2016 12:00:00

Comunicazioni della Stazione Appaltante

#Comunicazioni
1
Pubblicata il 04/11/2016 13:02

PROROGA DEI TERMINI

Ente committente: IN.VA. S.P.A.
Stazione appaltante: Stazione Unica Appaltante
Gara: PROCEDURA TELEMATICA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELLA DIREZIONE PER L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA E RACCOLTA DEI RIFIUTI DEL COMUNE DI AOSTA per il Comune di Aosta.
Con la presente si comunica che i termini per la presentazione delle offerte vengono prorogati come segue:
Scadenza presentazione delle offerte: 21/11/2016 ore 12:00'.
Apertura delle offerte: 22/11/2016 ore 11:00'
2
Pubblicata il 18/11/2016 16:16

Errata Corrige

Ente committente: IN.VA. S.P.A.
Stazione appaltante: Stazione Unica Appaltante
Gara: PROCEDURA TELEMATICA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELLA DIREZIONE PER L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA E RACCOLTA DEI RIFIUTI DEL COMUNE DI AOSTA per il Comune di Aosta.
Con la presente si comunica che è stato variato l'importo di lotto, in quanto precedentemente non era comprensivo della cassa previdenziale.
L'importo corretto è pari a € 238.893,20.

Chiarimenti

#Chiarimenti
1
Pubblicata il 03/11/2016 09:25

Domanda

Buongiorno,
al punto 17.5 offerta tecnica si prevedono massimo 10 pagine: si tratta di 10 facciate o sono possibili 10 fogli fronte/retro?

RISPOSTA

Ente committente: IN.VA. S.P.A.
Stazione appaltante: Stazione Unica Appaltante
PROCEDURA TELEMATICA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELLA DIREZIONE PER L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA E RACCOLTA DEI RIFIUTI DEL COMUNE DI AOSTA per il Comune di Aosta.
Con la presente si precisa che per pagina si intende una facciata.
2
Pubblicata il 04/11/2016 10:35

Domanda

Abbiamo preso visione del Vostro bando di gara per l’affidamento del servizio di direzione dell’esecuzione del contratto dei servizi di igiene urbana e raccolta dei rifiuti del Comune di Aosta, CIG 6764085B83.
Al paragrafo 16.3, lettera c), del Disciplinare di gara, in merito ai criteri di selezioni sotto il profilo delle capacità tecniche e professionali, è stabilito che «Ai sensi dell’art. 83, comma 6 del D. Lgs. 50/2016 il concorrente in forma singola o plurisoggettiva deve attestare, tramite la compilazione della sezione IV_C dell’Allegato A – Domanda di partecipazione, la realizzazione negli ultimi cinque esercizi finanziari, antecedenti la pubblicazione del presente Disciplinare, di servizi analoghi in condizioni di analogo contesto “servizi di igiene urbana e raccolta dei rifiuti” con l’indicazione degli importi, delle date e dei destinatari, pubblici o privati dei servizi stessi».
Poco oltre, la disposizione citata precisa che «Nell’ipotesi di raggruppamento temporaneo d’impresa, ogni componente il raggruppamento dovrà possedere il requisito per la parte di prestazione che intende eseguire, ed in particolare:
• L’importo complessivo dei servizi indicati per attività di direzione dell’esecuzione del contratto inerenti “servizi di igiene urbana e raccolta dei rifiuti” non dovrà essere inferiore ad Euro 179.200,00 (cassa previdenziale ed IVA esclusa).
• L’importo complessivo dei servizi indicati per prestazioni complementari consistenti nell’assistenza qualificata per l’assistenza alla conduzione del Sistema di Gestione Ambientale non dovrà essere inferiore ad Euro 50.505,00 (cassa previdenziale ed IVA esclusa)».
In merito ai servizi analoghi, abbiamo inteso che è ammesso alla procedura l’operatore economico che ha svolto «servizi di progettazione di sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e di redazione di atti per il loro affidamento in appalto con procedure di evidenza pubblica» per un importo di almeno euro 238.893,20 (cassa previdenziale e IVA escluse) negli ultimi cinque esercizi finanziari antecedenti la pubblicazione del Disciplinare di gara anche se non ha svolto servizi di direzione dell’esecuzione del contratto per euro 179.200,00 (cassa previdenziale e IVA escluse) e servizi di assistenza qualificata per l’assistenza alla conduzione del Sistema di Gestione Ambientale per euro 50.505,00 (cassa previdenziale e IVA escluse). Si richiede se tale nostra interpretazione sia corretta.

RISPOSTA

Ente committente: IN.VA. S.P.A.
Stazione appaltante: Stazione Unica Appaltante
PROCEDURA TELEMATICA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELLA DIREZIONE PER L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA E RACCOLTA DEI RIFIUTI DEL COMUNE DI AOSTA per il Comune di Aosta.
La presente procedura di appalto è stata indetta per individuare la figura del Direttore dell'esecuzione del contratto di igiene urbana e di raccolta dei rifiuti del Comune di Aosta. Nel richiedere adeguate capacità tecniche e professionali, si intende ammettere alla procedura gli operatori che possano dimostrare l'avvenuto svolgimento di attività di direzione dell'esecuzione del contratto inerenti "servizi di igiene urbana e raccolta dei rifiuti" per l'importo indicato nel paragrafo 16.3 lettera c) del Disciplinare di gara.
L'interpretazione della società richiedente non risulta pertanto corretta.
3
Pubblicata il 04/11/2016 10:37

Domanda

Buongiorno,
all'art 4 del capitolato si parla di 'personale qualificato auditor di prima parte': è sufficiente che il soggetto economico disponga di risorse qualificate che illustra nella 'organizzazione del servizio' o tale qualifica è presupposta in capo al soggetto economico stesso come prerequisito?
Cordiali saluti

RISPOSTA

Ente committente: IN.VA. S.P.A.
Stazione appaltante: Stazione Unica Appaltante
PROCEDURA TELEMATICA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELLA DIREZIONE PER L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA E RACCOLTA DEI RIFIUTI DEL COMUNE DI AOSTA per il Comune di Aosta.
E' sufficiente che il soggetto disponga di risorse qualificate che illustra nell'organizzazione del servizio.
4
Pubblicata il 04/11/2016 10:46

Domanda

In riferimento alla procedura telematica di cui all’oggetto, si richiedono i seguenti chiarimenti in merito al Disciplinare di Gara:
A) paragrafo 12.1.1, punto 2 della griglia di valutazione,
DOMANDA 1.a) Se tra le esperienze di progettazione possono essere incluse ed eventualmente come vengono valutate le progettazioni in:
- piani regionali di gestione dei rifiuti;
- piani provinciali di gestione dei rifiuti;
- piani operativi di gestione dei rifiuti;
- piani di raccolta differenziata comunali e/o sovracomunali;
- progetti di gestione di centri di raccolta;
DOMANDA 2.a) In quale misura eventualmente ciascuna progettazione contenuta nelle esperienze curriculari viene valutata in relazione ai seguenti parametri:
- popolazione servita;
- ammontare del progetto;
- numero di comuni serviti;
- incremento percentuale di RD di progetto (RD% di progetto – RD% stato di fatto);
DOMANDA 3.a) Relativamente al precedente punto 2 si chiede se viene valutato ed eventualmente in quale misura il “progetto di punta” in relazione ai parametri caratteristici sopra rappresentati (popolazione servita, ammontare del progetto, numero comuni serviti, incremento percentuale di RD di progetto inteso come RD% di progetto – RD% stato di fatto);
DOMANDA 4.a) In quale misura ciascuna Direzione di Esecuzione del Contratto contenuta nelle esperienze curriculari viene valutata in relazione ai seguenti parametri:
- popolazione servita;
- ammontare del progetto;
- numero di comuni serviti;
- incremento percentuale di RD di progetto (RD% di progetto – RD% stato di fatto);
DOMANDA 5.a) Relativamente al punto 4 si chiede se viene valutata ed eventualmente in quale misura la “Direzione di Esecuzione del Contratto di punta” in relazione ai seguenti parametri: popolazione servita, ammontare del progetto, numero comuni serviti, incremento percentuale di RD di progetto inteso come RD% di progetto – RD% stato di fatto.
DOMANDA 6.a) Quali esperienze significative in tema di “Normativa ambientale” vengono considerate e con quali modalità esse vengono valutate. Si chiede di dare esempi concreti.
DOMANDA 7.a) Quali esperienze significative in tema di “Sistemi di gestione ambientale” vengono considerate e con quali modalità esse vengono valutate.
B) paragrafo 17.5, composizione dell’offerta tecnica
DOMANDA 1.b) Se è possibile allegare, stralciandolo dal corpo della relazione tecnica che deve essere max di 10 pagine, il collettivo dei curricula dei concorrenti.
DOMANDA C) Infine, se trattandosi di requisiti inerenti la dimostrazione delle capacità tecniche e professionali dei candidati anziché di requisiti economico-finanziari, si chiede se al punto 16.3, laddove ci si riferisce agli “ultimi cinque esercizi finanziari”, si sia piuttosto voluto intendere gli ultimi cinque anni di attività professionale, compreso il corrente anno 2016 che volge oramai al termine.

RISPOSTA

Ente committente: IN.VA. S.P.A.
Stazione appaltante: Stazione Unica Appaltante
PROCEDURA TELEMATICA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELLA DIREZIONE PER L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA E RACCOLTA DEI RIFIUTI DEL COMUNE DI AOSTA per il Comune di Aosta.
RISPOSTA 1.a)
la risposta è sicuramente positiva per la prima parte della domanda. Per il resto si può solamente affermare che la valutazione spetta alla Commissione nel rispetto del criterio indicato nel disciplinare di gara.
RISPOSTA 2.a), 3.a), 4.a) e 5.a): anche in questo caso, sarà la Commissione a decidere in merito nel rispetto del criterio indicato nel Disciplinare di gara.
RISPOSTA 6.a) e 7.a): il curriculum professionale deve essere adeguato al contesto nel quale si svilupperà l'attività che è descritta all'art. 4 del Capitolato laddove si indica anche la necessità di provvedere autonomamente agli internal audit.
RISPOSTA 1.b): non risulta possibile derogare dall'indicazione relativa all'offerta tecnica che deve essere max di 10 pagine.
RISPOSTA C):
Ci si deve attenere al tenore letterale del termine e pertanto la dimostrazione delle capacità tecniche professionali deve riguardare gli ultimi cinque esercizi finanziari conclusi nella loro interezza. L'esercizio finanziario 2016 non si è ancora concluso.

6 dicembre 2016

INCENERITORI: LE REGIONI ALL'ATTACCO SULLO SBLOCCA ITALIA (ART. 35)

Dopo la sconfitta del Veneto alla Corte costituzionale, ora tocca alla Lombardia. Al via un nuovo ricorso contro l’articolo 35: “Contrasta fortemente contro la nostra programmazione”

L’altra settimana, come riferiva e-gazettemaroni.jpg, la Corte costituzionale bocciava la Regione Veneto e la Lombardia. Ora la Lombardia ha deciso di fare un nuovo ricorso contro l’articolo 35, dedicato al piano nazionale inceneritori e contenuto della legge Sblocca Italia, e contro il decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DpCM) che lo applica.
E il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, contrattacca a sua volta: le Regioni non possono fare le ‘furbette’ per non adeguarsi alle norme europee.

Il ministro Galletti - Rispetto all'art. 35 dello Sblocca Italia, che prevede l’individuazione della capacità complessiva degli impianti di incenerimento dei rifiuti, "entro il 3 dicembre le Regioni mi devono dire cosa intendono fare, di quanti impianti dispongono e quanti ne servono e per fare cosa, per evitare nuove infrazioni europee, e alcune Regioni sono già in infrazione", dice il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. "Abbiamo solo chiesto che le Regioni si adeguassero alla normativa europea, una delle vergogne che abbiamo. Con l'art. 35 dello Sblocca Italia dico che credo che le Regioni possano arrivare al 65% di raccolta differenziata: a fronte di una media italiana del 35-40% ci sono Regioni che sono vicine all'obiettivo, Regioni che l'hanno superato, Regioni come la Sicilia al 12%, ci sono Comuni all'80% e Comuni al 3%, con le stesse regole. Quindi il problema non sono le regole, serve determinazione. Insomma, io dò modo di arrivare al 65% e oltre di raccolta differenziata, e ho sempre creduto si possa arrivare a un - 10% nella produzione dei rifiuti, serve qualche sforzo ma si può raggiungere", segnala Galletti, "poi per il resto ho solamente quantificato la parte rimanente, dopo aver raggiunto il 65% di differenziata e il -10% nella produzione", il tutto però "senza mandarli in giro per il mondo, e ho chiesto che si chiudano discariche".

La Lombardia protesta - "Siamo convinti che l'intero sistema delineato dall'art. 35 dello Sblocca Italia, pur avallato dalla sentenza della Corte costituzionale, contrasti fortemente con la pianificazione e l’interesse regionale: ecco perché la Lombardia procederà con l'impugnazione del DpCM, attuativo di tale disposizione, evidenziando l'incoerenza della posizione nazionale, che non solo ha determinato la pronuncia di illegittimità costituzionale nella parte in cui ha equiparato, ai fini della priorità di accesso agli inceneritori, i rifiuti decadenti dal trattamento degli urbani agli urbani, ma anche perché su tale equiparazione ha fondato lo stesso DpCM", ha detto l'assessore regionale Claudia Terzi dopo la sentenza della Corte che ha di fatto ritenuto infondato il ricorso presentato dalla Lombardia.

In particolare, la Corte ha ritenuto che sia sulla decretazione di urgenza come sulla compromissione delle sfere di competenza legislativa regionale non ci fossero i presupposti per valutare positivamente il ricorso della Lombardia. E così anche sull'ammissione di rifiuti speciali pericolosi a solo rischio infettivo provenienti da altre Regioni, che altererebbe gli equilibri finanziari regionali, con potenziale aggravio della tariffa a carico dei cittadini. Per la Corte, questo squilibrio sarebbe compensato dalla previsione del contributo a carico dei gestori degli impianti, da destinare ad apposito Fondo finalizzato al contenimento delle tariffe.

23 novembre 2016

LE BUONE PRATICHE DI PARMA...


La prima bottiglia l'ha introdotta il sindaco Federico Pizzarotti, che ha inaugurato il 21 novembre 2016 in piazzale Boito a Parma  il primo di cinque eco-compattatori per lattine e bottiglie di plastica, che rientrano in una politica dell'Amministrazione volta a favorire le buone pratiche per una corretta gestione dei rifiuti, cominciando proprio dal singolo cittadino che potrà avvalersi anche di questi nuovi strumenti.
L'operazione rientra appunto nella campagna “Le buone pratiche di Eco il Tricheco”: ECOlogico, ECOnomico ed ECOparma”.
“L'obiettivo principale degli eco - compattatori – ha spiegato il sindaco Federico Pizzarotti - è quello di sensibilizzare la cittadinanza sui temi della corretta raccolta dei rifiuti e del corretto conferimento. La scelta delle zone dove sono stati collocati non è casuale ma risponde al fatto che si tratta di luoghi frequentati da giovani, presso realtà di aggregazione giovanile come possono essere le scuole e l'università, ma anche luoghi di svago e relazione. Non è certamente uno strumento risolutivo, ma è un segnale importante di sensibilizzazione contro l'abbandono dei rifiuti volto ad incentivare il riciclo. Per renderlo più efficace chiederemo a IREN di rendere spendibili i crediti accumulati per l'acquisto di acqua pubblica nei distributori cittadini”.
Gli eco - compattatori per lattine e bottigliette di plastica sono dei totem ad alta tecnologia presso i quali i cittadini possono riciclare bottiglie in PET e lattine di alluminio e, identificandosi con il codice fiscale, averne un potenziale vantaggio economico. E per di più attivano il wi-fi gratuito nel giro di 50 metri e permettono di ricaricare la batteria del cellulare. Attualmente possono contenere 500 bottiglie compattatate, ma la loro capacità è espandibile.Il funzionamento lo ha illustrato William Santoro, responsabile del progetto per la società BeGeo che lo sta mettendo in opera nell'ambito di una convenzione biennale con il Comune: “Gli imballaggi (bottiglie e lattine) che inseriti negli eco - compattatori - – ha spiegato William Santoro - vengono compattati e contati.

Al termine del conferimento, passando sul lettore il proprio codice fiscale, è possibile accedere a tre vantaggi:
uno sconto da utilizzare presso i punti vendita convenzionati,
eco-punti da utilizzare nei negozi aderenti al progetto attraverso l’iscrizione al sito www.begeo.it.
e, in terzo luogo, scaricando l’app 2Pay, per ogni conferimento, l'eco compattatore regala per ogni bottiglia o lattina un centesimo da spendere presso i punti vendita convenzionati. ù
Maggiori informazioni su 2pay.it”.
Le altre buone pratiche di “Tricheco”
Agli eco compattatori si aggiungono altre buone pratiche per un corretto conferimento dei rifiuti illustrati nella campagna “Tricheco”: Il Centro del Riuso ‘Altro Giro’ di via Lazio, che funziona in uno spazio messo a disposizione dall'Amministrazione Comunale di Parma in cui l’Associazione di Volontariato EcoSolGea riceve dai cittadini oggetti di cui vogliono disfarsi e li ripara dando nuova vita a dei beni e/o materiali che, in alternativa, sarebbero diventati rifiuti (il centro è aperto da lunedì a sabato 9 – 12. 20 e 13.30 – 19), l'utilizzo dei pannolini lavabili, e la possibilità di fare il compostaggio domestico, che prevede, per chi lo pratica, uno sconto del 20% della parte variabile della tassa sui rifiuti.

VALLE VIRTUOSA: VALUTAZIONI A QUATTRO ANNI DAL REFERENDUM

CONFERENZA STAMPA IN OCCASIONE DEL QUARTO ANNIVERSARIO DEL REFERENDUM.

Le iniziative proposte da Valle Virtuosa per portare la Valle d'Aosta verso Rifiuti Zero:
- Metodo uniforme di raccolta dei rifiuti in tutta la Valle
- Trasparenza sui dati di produzione dei rifiuti di ogni singolo comune per verificarne qualità e quantità
- Impedire l'installazione di ulteriori raccoglitori stradali e delle calotte sui seminterrati (molok) già installati per costi e perché destinate a rotture e problemi di utilizzo
- Diffondere il più possibile la raccolta dei rifiuti "porta a porta"
- Estendere a tutto il territorio regionale la raccolta della frazione umida
- Promuovere politiche di formazione (amministratori e pro loco) e informazione per diffondere le buone pratiche di gestione dei rifiuti tra i cittadini
- Trasformare tutte le sagre e manifestazioni in VERE eco-feste con vigilanza e presidio, compresi concerti e "batailles des reines"
- Applicazione della tariffa puntuale per premiare i cittadini virtuosi secondo la reale produzione di rifiuti
- Realizzare al più presto la Fabbrica dei materiali, impianto all'avanguardia tecnologica per lo Smaltimento dei rifiuti, flessibile e in grado di massimizzare la materia producendo il minimo residuo di rifiuti indifferenziati non riciclabili
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Valle Virtuosa celebra 4 anni dal referendum: "Il nuovo piano rifiuti è uno spreco di denaro"
L'anniversario della consultazione che fermò la costruzione del pirogassificatore è l'occasione, per l'associazione ecologista, di tirare le somme sulla corretta gestione dei rifuti.
Sono passati quattro anni dal momento di gloria di Valle Virtuosa, quel 18 novembre 2012 nel quale un referendum propositivo costrinse l'amministrazione regionale a fare un passo dietro – obtorto collo – sulla costruzione a Brissogne di un pirogassificatore, ad appalto già avviato.
Quattro anni nei quali è passata tanta acqua sotto i ponti e nei quali il membro di punta dell'associazione ecologista, Fabrizio Roscio, è finito nel frattempo dritto dritto in Consiglio Valle tra le fila di Alpe sull'onda lunga di quella – per certi versi irripetibile – 'stagione referendaria'.
La battaglia di Valle Virtuosa, però, nel giorno dell'anniversario del suo successo, non è finita: “Questa – spiega le Presidente Jeanne Cheillon – è sì l'occasione per rivedere insieme cosa è stato fatto, ma soprattutto per rileggere le iniziative che abbiamo portato avanti e per fare un punto della situazione post-voto referendario”.
Situazione non rosea, a loro dire: “Il nuovo Piano regionale di gestione rifiuti approvato velocemente a dicembre 2015 – prosegue Cheillon – non ha rivoluzionato nulla ma è un evidente spreco di denaro pubblico con una ripercussione negativa anche sul comportamento dei cittadini, che non vengono 'invogliati' a differenziare correttamente”. Tante le colpe della Regione, spiegano, in primis i 'molok' installati recentemente su gran parte del territorio valdostano: “Un metodo omogeneo di raccolta dei rifiuti non è stato ancora attuato – ancora Cheillon – e con 128mila abitanti, dopo il referendum, ci aspettavamo dall'amministrazione regionale che cercassero di trovare un metodo di conferimento uniforme.




Non ha senso che alcuni comuni e Unités possano adottare sistemi differenti con ricadute negative sulla collettività, una doppia adozione di metodo che non porta a risultati soddisfacenti. La scelta miope di fare un investimento milionario sui 'molok' seminterrati è uno spreco incredibile di denaro, la raccolta stradale costa moltissimo ai cittadini ed i rifiuti continuano ad essere abbandonati in prossimità dei 'molok stessi'. È chiaro che gli amministratori non mettono in condizione i cittadini di fare la raccolta per bene”.
La protesta lascia presto spazio alla proposta: raccolta dell'umido su tutto il territorio regionale e quella raccolta 'porta a porta' che per Valle Virtuosa – suo cavallo di battaglia da sempre – rappresenta l'unico modo per arrivare alla tanto agognata 'tariffa puntuale' per la quale ogni utente paga per quanti rifiuti conferisce, invogliandosi anche a produrre meno immondizia. L'imbocco, de facto, per arrivare al tanto desiderato 'rifiuti zero'.
Ma la proposta è anche prettamente formale e concreta, per certi versi quasi tecnica: “Chiediamo alla Regione che si tenga in considerazione il 'porta a porta' della frazione umida facendola combaciare con quella del secco indifferenziato e non riciclabile, risparmiando così del denaro unendo le due operazioni in una sola”.
L'esempio c'è, e si vede: “Con il 'porta a porta' e la frazione umida – spiega Lorenza Palma – il Comune di Sarre è passato da maggio a luglio 2016 dal 50% di raccolta differenziata al 78%. Sarre per i 'bidoncini' forniti alle famiglie ha speso 35mila euro, senza altare le tasse. Non certo i 4 milioni spesi per i 'molok', che non potranno neanche essere aumentati quando arriverà la raccolta nelle Unités della frazione umida”.
C'è spazio anche per un piccolo 'moto d'orgoglio', in questa conferenza stampa di Valle Virtuosa, una nota squisitamente legale: “Jeanne Cheillon – prosegue Palma – è stata denunciata da Valeco (la società che ha in gestione la discarica di Brissogne) alla Procura per diffamazione a mezzo stampa a seguito della segnalazione fatta sulla vicenda dei 'fusti blu' rinvenuti in discarica. Il pm, ricevuta la querela, ha richiesto archiviazione, ma la società si è opposta. La vicenda si è conclusa il 16 giugno 2016 il gip ha emesso una ordinanza di archiviazione, ritenendo il reato infondato."
fonte: www.aostasera.it

VALLE VIRTUOSA: VALUTAZIONI A QUATTRO ANNI DAL REFERENDUM

CONFERENZA STAMPA IN OCCASIONE DEL QUARTO ANNIVERSARIO DEL REFERENDUM.

Le iniziative proposte da Valle Virtuosa per portare la Valle d'Aosta verso Rifiuti Zero:
- Metodo uniforme di raccolta dei rifiuti in tutta la Valle
- Trasparenza sui dati di produzione dei rifiuti di ogni singolo comune per verificarne qualità e quantità
- Impedire l'installazione di ulteriori raccoglitori stradali e delle calotte sui seminterrati (molok) già installati per costi e perché destinate a rotture e problemi di utilizzo
- Diffondere il più possibile la raccolta dei rifiuti "porta a porta"
- Estendere a tutto il territorio regionale la raccolta della frazione umida
- Promuovere politiche di formazione (amministratori e pro loco) e informazione per diffondere le buone pratiche di gestione dei rifiuti tra i cittadini
- Trasformare tutte le sagre e manifestazioni in VERE eco-feste con vigilanza e presidio, compresi concerti e "batailles des reines"
- Applicazione della tariffa puntuale per premiare i cittadini virtuosi secondo la reale produzione di rifiuti
- Realizzare al più presto la Fabbrica dei materiali, impianto all'avanguardia tecnologica per lo Smaltimento dei rifiuti, flessibile e in grado di massimizzare la materia producendo il minimo residuo di rifiuti indifferenziati non riciclabili
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Valle Virtuosa celebra 4 anni dal referendum: "Il nuovo piano rifiuti è uno spreco di denaro"
L'anniversario della consultazione che fermò la costruzione del pirogassificatore è l'occasione, per l'associazione ecologista, di tirare le somme sulla corretta gestione dei rifuti.
Sono passati quattro anni dal momento di gloria di Valle Virtuosa, quel 18 novembre 2012 nel quale un referendum propositivo costrinse l'amministrazione regionale a fare un passo dietro – obtorto collo – sulla costruzione a Brissogne di un pirogassificatore, ad appalto già avviato.
Quattro anni nei quali è passata tanta acqua sotto i ponti e nei quali il membro di punta dell'associazione ecologista, Fabrizio Roscio, è finito nel frattempo dritto dritto in Consiglio Valle tra le fila di Alpe sull'onda lunga di quella – per certi versi irripetibile – 'stagione referendaria'.
La battaglia di Valle Virtuosa, però, nel giorno dell'anniversario del suo successo, non è finita: “Questa – spiega le Presidente Jeanne Cheillon – è sì l'occasione per rivedere insieme cosa è stato fatto, ma soprattutto per rileggere le iniziative che abbiamo portato avanti e per fare un punto della situazione post-voto referendario”.
Situazione non rosea, a loro dire: “Il nuovo Piano regionale di gestione rifiuti approvato velocemente a dicembre 2015 – prosegue Cheillon – non ha rivoluzionato nulla ma è un evidente spreco di denaro pubblico con una ripercussione negativa anche sul comportamento dei cittadini, che non vengono 'invogliati' a differenziare correttamente”. Tante le colpe della Regione, spiegano, in primis i 'molok' installati recentemente su gran parte del territorio valdostano: “Un metodo omogeneo di raccolta dei rifiuti non è stato ancora attuato – ancora Cheillon – e con 128mila abitanti, dopo il referendum, ci aspettavamo dall'amministrazione regionale che cercassero di trovare un metodo di conferimento uniforme.




Non ha senso che alcuni comuni e Unités possano adottare sistemi differenti con ricadute negative sulla collettività, una doppia adozione di metodo che non porta a risultati soddisfacenti. La scelta miope di fare un investimento milionario sui 'molok' seminterrati è uno spreco incredibile di denaro, la raccolta stradale costa moltissimo ai cittadini ed i rifiuti continuano ad essere abbandonati in prossimità dei 'molok stessi'. È chiaro che gli amministratori non mettono in condizione i cittadini di fare la raccolta per bene”.
La protesta lascia presto spazio alla proposta: raccolta dell'umido su tutto il territorio regionale e quella raccolta 'porta a porta' che per Valle Virtuosa – suo cavallo di battaglia da sempre – rappresenta l'unico modo per arrivare alla tanto agognata 'tariffa puntuale' per la quale ogni utente paga per quanti rifiuti conferisce, invogliandosi anche a produrre meno immondizia. L'imbocco, de facto, per arrivare al tanto desiderato 'rifiuti zero'.
Ma la proposta è anche prettamente formale e concreta, per certi versi quasi tecnica: “Chiediamo alla Regione che si tenga in considerazione il 'porta a porta' della frazione umida facendola combaciare con quella del secco indifferenziato e non riciclabile, risparmiando così del denaro unendo le due operazioni in una sola”.
L'esempio c'è, e si vede: “Con il 'porta a porta' e la frazione umida – spiega Lorenza Palma – il Comune di Sarre è passato da maggio a luglio 2016 dal 50% di raccolta differenziata al 78%. Sarre per i 'bidoncini' forniti alle famiglie ha speso 35mila euro, senza altare le tasse. Non certo i 4 milioni spesi per i 'molok', che non potranno neanche essere aumentati quando arriverà la raccolta nelle Unités della frazione umida”.
C'è spazio anche per un piccolo 'moto d'orgoglio', in questa conferenza stampa di Valle Virtuosa, una nota squisitamente legale: “Jeanne Cheillon – prosegue Palma – è stata denunciata da Valeco (la società che ha in gestione la discarica di Brissogne) alla Procura per diffamazione a mezzo stampa a seguito della segnalazione fatta sulla vicenda dei 'fusti blu' rinvenuti in discarica. Il pm, ricevuta la querela, ha richiesto archiviazione, ma la società si è opposta. La vicenda si è conclusa il 16 giugno 2016 il gip ha emesso una ordinanza di archiviazione, ritenendo il reato infondato."
fonte: www.aostasera.it

12 novembre 2016

CVA: COMPAGNIA VALDOSTANA DELLE ACQUE PRESTO QUOTATA BORSA. QUALI I RISCHI?

State attenti alla Cva e a scelte affrettate Lo impone una legge di questo governo liberticida e ultraliberista: liquidare, privatizzare, svendere le aziende pubbliche, dalle poste, alle ferrovie, a quelle dell’energia, e per venire a noi alla Compagnia Valdostana Acque, l’azienda regionale di proprietà interamente della Regione e proprietaria di tutte le più grandi centrali idroelettriche nel nostro territorio e altro ancora.

E così, se non vogliamo che la Cva finisca nelle mani di qualche multinazionale, di un fondo pensioni, o di qualche banca dovremmo acquistarci per la terza volta le nostre acque. La prima fu nel 1784 quando tutti i Comuni valdostani si tassarono per acquistare le acque dai nobili indigeni compresi i Savoia, pagando ben 780.000 in lire d’oro, diritto poi riconfermato anche dal Codice Albertino. La seconda, nel 2001 quando acquistammo dall’Enel le centrali per 1800 miliardi di vecchie lire, centrali di cui l’Enel, dal 1964 anno della nazionalizzazione, aveva oramai abbondantemente ammortizzato l’investimento occorso per acquistarle dalle aziende private quali la Sip. La terza sarà nei prossimi mesi se, come ho detto, non vogliamo che la Cva finisca in mano a speculatori, approfittatori con gravi conseguenze per il nostro territorio e ambiente. 

Ma è proprio necessario mettere la Cva sul mercato azionario con il rischio, anzi la certezza che con un’Opa (offerta di acquisto) finisca in proprietà a società che non centrano nulla con la nostra regione e, visti i lauti profitti che genera, acquistino e controllino la maggioranza del pacchetto azionario e di conseguenza decidano le politiche aziendali, economiche e finanziarie dell’azienda?

L’alternativa c’è, ma forse Rollandin & C. ha bisogno di fare cassa, per la prossima campagna elettorale. O ancora peggio, tramite qualche «testa di legno » non gli basta controllarne i profitti, dove investirli, quali aziende finanziare, (vedi Casinò) ma, magari in cordata con qualcun altro, vorrebbe metterci le mani sopra e tenersi i profitti senza dover rendere conto al Consiglio regionale? Qual è l’alternativa? Una società ad azionariato popolare accessibile innanzitutto a tutti i cittadini valdostani ove nessun soggetto, compresi banche locali, comuni e altri enti, possa superare, per esempio, il 5% della proprietà. 

In questo modo avremmo raggiunto almeno quattro obbiettivi: 
1) restare noi proprietari della Cva. 
2) Controllare meglio il prelievo di acque rispettando e ampliando il deflusso minimo vitale e cioè: consumo umano, flora e fauna e anche a fini turistici.
3) Decidere noi se gli utili della società ad azionariato popolare debbano essere distribuiti agli azionisti o utilizzati per abbassare il costo della bolletta della luce.
4) Le assunzioni nell’azienda saranno meno clientelari.

Già le nostre acque non sono più nostre. Infatti con trecento e più centraline idroelettriche private, praticamente su tutti i torrenti, ruscelli, Dora compresa, i maggiori profitti vanno nelle tasche dei soliti noti che in questi decenni hanno incassato con il beneplacito di Comuni e Regione utili molto consistenti e che addirittura nel nuovo piano acque vorrebbero ancora maggiore possibilità di captazioni.

Tutto questo con il silenzio assordante dei nostri Comuni che lamentano la mancanza di soldi pur avendo, se lo volessero, una miniera d’oro da utilizzare, anzi una miniera d’acqua invece di accontentarsi delle briciole. 

E a proposito del prossimo piano acque, noi e altre associazioni, come Attac Valle d’Aosta, le proposte le abbiamo fatte. I rinnovi delle subconcessioni ai privati non possono avvenire come ora in automatico. Le quote di proprietà dei Comuni vanno riviste al rialzo pena il mancato rinnovo della subconcessione. Capovolgimento del paradigma: ovvero la Regione deve stabilire come, quanto e dove si possano captare le acque, distinguendo a secondo della portata stagionale di torrenti, ruscelli, eccetera Queste captazioni devono essere messe all’asta e vinca il migliore, ponendo fine una volta per tutte che le subconcessioni vadano ai soliti noti, con le decine e decine di domande di captazioni giacenti e in attesa di qualche spinta o scambio di favori.

ALESSANDRO BORTOT LEVIS
NUS

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La divaricazione tra liberalismo e democrazia spinge l’uno e l’altra verso due estremi che rischiano di allontanarsi sempre di più.

Da un lato il sistema globale neoliberale tende ad emanciparsi dai governi nazionali, dettando loro le proprie regole, senza farsi carico degli interessi e delle volontà dei popoli.

Dall’altro le democrazie, chiuse nei confini dei singoli Stati, incorporano dosi sempre maggiori di populismo anti-istituzionale, col rischio di cancellare le indispensabili mediazioni rappresentative.

Così i due processi opposti di globalizzazione e nazionalizzazione minacciano di deflagrare.

La via da seguire sarebbe un’altra.

Quella di articolare istituti democratici e istanze sovranazionali, diritto pubblico e diritto privato.

La stessa Unione Europea, con tutte le sue contraddizioni, costituisce per sempre l’unico spazio in cui tali esigenze possono trovare una misura comune.

7 novembre 2016

DOSSIER IGIENE URBANA COMUNE DI AOSTA

DOSSIER IGIENE URBANA COMUNE DI AOSTA.
TARI – TASSA RIFIUTI: Aosta è il più caro di tutti i comuni valdostani. Ogni nucleo familiare spende, in media, oltre 280 Euro. Per chi vive in condominio il costo annuo aumenta di ulteriori 60 euro annui.
Il contratto di igiene urbana di Aosta, che comprende la raccolta rifiuti e lo spazzamento delle strade comunali andrà in scadenza ad Agosto 2019. Il costo annuo a carico dei cittadini supera 6,5 milioni e, mediamente, ogni nucleo familiare spende oltre 280 euro annui (dati in costante aumento). Il Comune del capoluogo, adottando la delibera di giunta n. 83/2016, ha ritenuto di affidare a un professionista (consulente esterno) l’attività di controllo e monitoraggio del contratto di igiene urbana con una spesa media annua aggiuntiva di 90 mila euro, a totale carico dei cittadini. Nel 2016 il Comune di Aosta è quello più caro di tutta la regione. Sull'argomento è intervenuto il Codacons VdA, esprimendo parere negativo e richiedendo di limitare la durata del nuovo contratto di consulenza esterna, utilizzarndo al meglio le risorse interne per i vari controlli previsti. Il Codacons ritiene sia altresì possibile risparmiare 150 mila euro sulle consulenze (da subito) e, a regime, oltre 600 mila sui costi totali del servizio addebitati ai cittadini, che ammontano a 6.600.000 euro annui. Ogni famiglia di Aosta, per lo spazzamento delle strade e pulizie varie, paga mediamente 70 euro in più rispetto alle famiglie che abitano negli altri comuni valdostani. Ad oggi nella sezione “ambiente” del sito comunale non risulta possibile visionare i dettagli dei costi del servizio e tutti i dati relativi agli andamenti della raccolta differenziata, in particolare il dato riguardante la raccolta dell'indifferenziato residuo procapite. Il Codacons VdA ha presentato osservazioni e suggerimenti per intervenire sul dossier rifiuti e per diminuire i costi per i cittadini. Ancora troppe persone ad Aosta non separano in modo corretto i materiali. Se però, finora, non si è mai parlato di sanzioni, ma di semplici ammonimenti (cartelli verdi, gialli e rossi in base alle capacità di differenziare dei singoli condomini) a breve si passerà ad azioni più mirate. Il dirigente comunale del settore segnalerà i nominativi di ogni stabile e le anomalie riscontrate nel conferimento dei rifiuti anche alla polizia locale, che potrà fare le sanzioni del caso. Si passerà, quindi, dagli avvertimenti alle multe. La società Quendoz, inoltre, sarà autorizzata, in caso di ripetuti errori, a non procedere allo svuotamento dei cassonetti interessati.
Le principali richieste avanzate al Comune di Aosta da parte del Codacons Vda:
A 17 mesi dall’attivazione della raccolta dell’organico, non risultano ancora disponibili le modalità e il cronoprogramma per l'attivazione della tariffazione puntuale.
Non risulta che sia stato individuato un sistema sanzionatorio efficace per far pagare di più chi non differenzia correttamente.
II cittadini e le associazioni operanti nel settore ambientale non sono coinvolti in modo continuativo sul corretto svolgimento dei servizi da parte del soggetto gestore.
Il personale comunale in servizio nel settore Ambiente non ha mai acquisito la qualifica di “ispettore ambientale” e, pertanto, ad oggi, non risultano emesse delle sanzioni.
La riduzione dei rifiuti indifferenziati prodotti: l’obiettivo da perseguire è quello di arrivare a produrre meno di 100 kg pro-capite annui, pubblicando mensilmente i dati dell'andamento pro-capite.
Valutare l’adozione di una delibera “verso rifiuti zero” già prevista da molti comuni “virtuosi”

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IL DECALOGO CONDOMINIALE PROPOSTO PER FAVORIRE LA DIMINUZIONE DEGLI ERRORI.

CONDOMINIO ALFA
PER UNA CORRETTA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Il Comune di Aosta ha notificato al Condominio che sono state rilevate anomalie nella raccolta dei materiali che ha luogo nel cortile condominiale.

CASSONETTO VERDE:
NON SI DEVE INSERIRE ORGANICO, MA INSERIRE SOLO MATERIALE NON DIFFERENZIABILE
CASSONETTO MARRONE: SOLO ORGANICO ED UTILIZZARE BUSTE APPOSITE IN MATERIALE COMPOSTABILE, DA RITIRARE PRESSO QUENDOZ SRL O DA COMPRARE NEI SUPERMERCATI

CASSONETTO ARANCIONE (SOLO VETRO): NON SACCHETTI DI PLASTICA E NON BOTTIGLIETTE
DI ALLUMINIO

CASSONETTO BIANCO: (MULTIMATERIALE + ALLUMINIO + PLASTICA):
PLASTICA E BOTTIGLIETTE IN ALLUMINIO E FERRO

CARTONI: VANNO RIPOSTI IN STRADA DOPO LE
19,00. NON METTERE I CARTONI NEL CASSONETTO DELLA CARTA.

SONO STATI RILEVATI ERRORI
SONO PREVISTE SANZIONI

Per informazioni sulla raccolta differenziata e per
concordare ritiro materiali ingombranti (frigo, ecc.)
telefonare alla ditta Quendoz Srl 800778797

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TABELLA COSTI IGIENIE URBANA ANNO 2016
a Servizio di igiene urbana 1.964.571,19
b Raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati 2.267.709,80
c Servizio di gestione tecnico-operativa dei centri comunali di conferimento 237.428,48
d Oneri di investimento per la realizzazione del Centro di Entrebin (1) 57.285,84
e Campagne informative (2) 628,25
f Servizio di assistenza tecnica (2) 764,47
Totale imponibile 4.528.388,03
IVA 10% 452.838,80
COSTI APPALTO + COSTI SMALTIMENTO DISCARICA
Costi appalto impresa QUENDOZ S.r.l. 4.990.000,00
Costi smaltimento (soc. VALECO S.p.A. e Regione) 1.025.000,00
Proventi da RAEE -10.000,00
Tributo speciale 100.000,00
Totale 6.105.000,00
COSTI APPALTO + COSTI SMALTIMENTO DISCARICA + COSTI INDIRETTI
Costi Amministrativi di accertamento, della riscossione e del contenzioso 160.000,00
Ribaltamenti da altri centri di costo 174.000,00
Incarico Direttore dell’esecuzione del contratto 60.000,00
Totale 394.000,00
Totale generale 6.684.000,00