2 febbraio 2010

FILE AUDIO DA ASCOLTARE

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RIFIUTI: PERCHE' NON FARE UNA VALUTAZIONE COMPARATA TRA SCENARI E POI DECIDERE?

ZERO WASTE = ZERO RIFIUTI

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Aosta, 29 gennaio 2010

Al Presidente del
Consiglio regionale
SEDE


I sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo “VdA Vive - Renouveau”, La pregano di iscrivere all'ordine del giorno del prossimo Consiglio ( 10 e 11 febbraio 2010) la seguente

INTERPELLANZA

VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 3343 del 1° dicembre 2009 nella quale si indica come scenario per il trattamento finale dei rifiuti urbani indifferenziati la valorizzazione energetica da attuarsi attraverso un sistema di gassificazione;

RICORDATI anche i continui cambi di orientamento in materia di trattamento rifiuti manifestati in questi mesi dalla Giunta regionale;

SOTTOLINEATA la necessità che siano potenziate le attività finalizzate a perseguire livelli importanti di raccolta differenziata e alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti;

RICHIAMATE le affermazioni del Prof. Giuseppe Genon in occasione dell’incontro di Quart, sull’utilità di fare un LCA (life cycle assesment), una valutazione del ciclo nel suo complesso, anche nel caso di una non chiusura del ciclo dei rifiuti indifferenziati sul territorio valdostano;

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

l’Assessore competente per sapere:
1) se è intenzione della Giunta regionale approfondire con un LCA l’ipotesi di chiudere il ciclo rifiuti al di fuori del territorio regionale;
2) in che tempi e con quali obiettivi si intende potenziare la raccolta differenziata e la riduzione della quantità dei rifiuti prodotti.


F.to: Alberto BERTIN
Roberto LOUVIN
Patrizia MORELLI



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29 gennaio 2010

METODO VEDELAGO: AUMENTA L'INTERESSE PER UN DIBATTITO PUBBLICO

Viste le richieste pervenute, proponiamo in prima pagina il filmato che illustra i vari passaggi del Metodo di Riciclo Vedelago.

In basso a destra sono visionabili altri quattro filmati sul metodo che costituisce una econoinnovazione ed un risparmio di spese per i cittadini.

Ringraziamo per il montaggio e la realizzazione gli amici di Beppe Grillo di Brescia.

Dal Terzo minuto circa vengono illustrati i vari step




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Ecco un altro video recente di grande interesse:


http://video.tiscali.it/canali/truveo/196977517.html


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25 gennaio 2010

SCENARI SMALTIMENTO RIFIUTI E QUESTIONI IRRISOLTE.

GESTIONE RIFIUTI: IL 3 FEBBRAIO 2010 ORE 10,00 LA SECONDA SEDUTA A PORTE CHIUSE

Audizione del Prof. Giuseppe GENON e dell'Ing. Luciano ZIVIANI in merito all'atto amministrativo recante: Ulteriori determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del Piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti.


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Scenari smaltimento rifiuti e questioni irrisolte.

Il 20 gennaio 2010, a due mesi dall'adozione del relativo provvedimento, l’Amministrazione regionale ha presentato ai cittadini il proprio scenario di smaltimento dei rifiuti. Nel corso della relazione non sono stati illustrati i vari passaggi della ricerca commissionata ad un esperto nel mese di maggio 2009, non è stata effettuata alcuna comparazione tra gli scenari possibili, nessuno spazio di confronto è stato lasciato ad esperti di diversa opinione. Gli esperti presenti, anzi, oltre a non comprendere l'autore della citata ricerca, hanno subito annunciato che avrebbero illustrato esclusivamente lo scenario legato alla pirogassificazione e alla valorizzazione energetica della frazione indifferenziata. Nessun confronto, dunque, con la metodologia finalizzata al riciclo completo dei materiali denominata “Valle d'Aosta virtuosa – zero waste” (RACCOLTA ORGANICO + METODO RICICLO VEDELAGO) ha avuto luogo, anzi è emerso che non è stato effettuato alcuno studio comparativo LCA (life cycle assesment) tra i vari metodi possibili. La ricerca, durata sei mesi e costata oltre 120.000 euro non ha prodotto questi dati. Rimangono, per ora, senza risposta anche le seguenti questioni:
- non si conoscono, o forse si sapranno solo dopo la sperimentazione, le percentuali finali di scorie, fumi e reflui derivanti dalla pirogassificazione (10, 15 o 20%?).
- non si conoscono i costi dell'investimento e della sperimentazione e soprattutto se saranno superiori ai 30, 40, 50 milioni di euro. I sostenitori dello scenario “ Valle d'Aosta virtuosa - zero waste” (che prevede la raccolta separata della frazione organica) indicano una spesa di 3, 4 o 5 volte inferiore;
- nessun dato è stato fornito sui costi di manutenzione e di gestione annua.
Come cittadino esprimo un parere negativo sulle modalità di smaltimento dei rifiuti indicate nella delibera di giunta n. 3343 del 1° dicembre 2009 e sono favorevole alla sperimentazione immediata dello scenario “Valle d'Aosta virtuosa - zero waste” i cui elementi essenziali sono disponibili sui seguenti siti web: rifiutizerovda.altervista.org e amicidelviale.blogspot.com.


Andrea Piccirilli

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Si al diritto al riciclo totale dei materiali.
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La gestione dei rifiuti organici biodegradabili nell'Unione Europea.

Occorre specificare bene la tipologia di rifiuti in questione.

Si tratta di quell´immensa quantità di rifiuti alimentari e di cucina, nonché dei rifiuti di giardini e parchi.

Si stima che l´UE produca annualmente tra i 76-102 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari e di giardino e fino a 37 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti dall'industria alimentare e delle bevande. Vale a dire: tra il 30 e 40% dei rifiuti solidi urbani.

Una cifra impressionante, soprattutto alla luce del fatto che quasi la metà dei rifiuti solidi urbani viene smaltito in discarica. Un´opzione di trattamento, quest´ultima, da contrastare con determinatezza in quantonelle discariche i rifiuti organici biodegradabili si decompongono e producono gas di discarica e percolato.

Il primo, se non viene catturato contribuisce gravemente all'effetto serra poiché composto essenzialmente da metano (23 volte più potente del biossido di carbonio); il percolato, se non viene raccolto, può contaminare le acque sotterranee e il suolo.

E’ nostra responsabilità trovare delle alternative valide alla messa in discarica dei rifiuti e con gli opportuni investimenti fare in modo che si trasformino in risorsa.

Occorre pertanto concentrarsi su quelle opzioni di trattamento sostenibili, sia in termini di conservazione delle risorse che di riduzione degli impatti globali.

Con il riciclaggio il rifiuto diventa compost, un´opzione praticabile e testata nei tempi che non solo sottrae significative quantità di rifiuti alle discariche, ma fornisce anche risposte ad altri temi ambientali, quali la gestione del cambiamento climatico e il mantenimento della fertilità dei suoli. Non bisogna infatti dimenticare che il futuro dell'agricoltura passa anche attraverso il rispetto, il ripristino e la conservazione del suolo, e in più generale dell'ambiente. Questi due elementi sono tra loro interreagenti e sinergici. Una politica che si pone come obiettivi la tutela dell'ambiente, attraverso una corretta gestione del riutilizzo dei rifiuti e la conservazione delle proprietà chimico- fisiche e biologiche del suolo, può affrontare con più possibilità di riuscita una delle sfide più difficili di questo millennio.

Inoltre, i rifiuti organici biodegradabili possono rappresentare una fonte potenziale di energia rinnovabile, qualora l’analisi del ciclo di vita ne giustifichi la conversione in biocarburanti o nel trattamento in impianti di incenerimento ad alta efficienza energetica.

E’ tuttavia indispensabile promuovere lo sviluppo di tecnologie nuove e più efficienti al fine di potenziare il recupero di energia e contribuire all’obiettivo del 20% delle energie rinnovabili entro il 2020.

E’ fondamentale sviluppare sempre di più, anche attraverso incentivi fiscali, i sistemi di raccolta differenziata alla fonte.

A tale proposito, è necessario fissare obiettivi vincolanti di riciclaggio definiti a livello europeo.

L'Europa ha già raggiunto dei risultati ragguardevoli in materia di raccolta differenziata di vetro, plastica e carta.

Ora tocca ai biorifiuti fare la loro parte.

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Ecco il link per leggere le considerazioni in merito al nuovo scenario di smaltimento rifiuti illustrato nella riunione del 20 gennaio 2010 da parte di Enrico Tibaldi >>>


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23 gennaio 2010

SCENARI A CONFRONTO... O SEMPLICE COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

Lo scenario sostenibilità e riciclo è diverso rispetto allo scenario combustione





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20 gennaio 2010

GESTIONE RIFIUTI: IL 21 GENNAIO LA PRIMA SEDUTA A PORTE CHIUSE

Ecco la prima seduta non pubblica.
per i commenti vedasi blog precedenti. Solo due consiglieri hanno votato a favore della pubblicità della seduta.

giovedì 21 gennaio 2010 ore 10.00

Audizione dell'Assessore al Territorio e Ambiente Sig.ra Manuela ZUBLENA in merito all'atto amministrativo recante: "Ulteriori determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del Piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti.

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Buoni esempi da seguire senza spreco di denaro pubblico!



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Per l'utilizzo di tecniche innovative nel riciclo dei materiali

Per diminuire l'afflusso dei rifiuti in discarica (45.000 tonn. ogni anno)

Per avviare lo scenario “Valle d'Aosta virtuosa – zero waste” (TMB + RACCOLTA DELLA FRAZIONE ORGANICA)


QUESTIONARIO A TITOLO INFORMATIVO


Come cittadini, riteniamo utile migliorare la sostenibilità ambientale nelle scelte in materia di gestione rifiuti e l'utilizzo costante di strumenti partecipativi.

Nel corso delle visite di approfondimento svoltesi presso la discarica di Brissogne sono emerse indicazioni utili e rilevate alcune criticità. Sono necessari miglioramenti nel riciclo delle materie plastiche, occorre incentivare utilizzo del compost già disponibile in loco, bisogna avviare la raccolta e il riciclo della frazione organica per diminuire l'afflusso in discarica di almeno 10.000 tonnellate annue. La petizione per l'avvio del Centro di compostaggio per l'organico scadrà il 28 febbraio 2010. In data 10 luglio 2009 è stata presentata in Valle d'Aosta la metodologia di riciclo Vedelago, riconosciuta dall'Unione Europea come “ecoinnovazione” in alternativa ai processi di smaltimento a caldo (combustione) che comportano alti costi di impianto e manutenzione e iter sperimentali con spreco di denaro pubblico (si veda, in altro ambito, l’esito della vicenda del trenino Cogne-Pila). Le decisioni sino ad oggi adottate, più volte soggette ad un cambio di orientamento, sembrano puntare in direzione opposta a quella da noi prospettata.

Ci permettiamo, pertanto, di rivolgere a tutte le Amministrazioni coinvolte e a tutti gli interessati le seguenti domande:

1. Pirogassificazione e mancato dibattito preventivo: perché non è stato organizzato un dibattito pubblico, alla presenza di tecnici e esperti, tra i due diversi scenari possibili, ovvero "Valle d'Aosta virtuosa – zero waste" (raccolta organico + TMB) e “Pirogassificatore”. Perchè nella sede che l’Assessore Zublena aveva definito come “il luogo della discussione”, ovvero l’Osservatorio Regionale dei Rifiuti (ORR) non vi è stato alcun dibattito preventivo prima del 1 dicembre 2009?

2. Pirogassificazione e compostaggio frazione organica: perchè non seguiamo il virtuoso esempio di Asti, Pinerolo e di tantissimi altri comuni in cui si raccoglie l’umido porta a porta e si ottiene del compost che viene utilizzato al 100%? Perchè non si è approfondita la biodigestione anaerobica viste le presunte difficoltà di raccolta della frazione organica?

3. Pirogassificazione e programmazione: perchè non è ancora operativo un serio piano regionale di riduzione dei rifiuti con obiettivi vincolanti?



4. Pirogassificazione e metodo di riciclo Vedelago: lo studio del 24 novembre 2009 valuta molto positivamente il Metodo di Riciclo Vedelago. Perchè non si intende costruire in Valle un centro di pre-selezione ed estrusione, che ottimizzi la raccolta differenziata, con benefici economici per i comuni e per i cittadini?


5. Pirogassificazione e tariffa (a carico utente): in merito al passaggio da Tassa a Tariffa, si intendono accelerare i tempi e introdurre il meccanismo virtuoso per cui chi meno inquina meno paga, seguendo l’esempio della C. M. Grand Combin?


6. Pirogassificazione ed emissioni inquinanti: chi ha certificato le emissioni derivanti da questi processi? Sono compatibili dal punto di vista ambientale? Al riguardo ci sono solo dati forniti dai produttori degli impianti, oppure sono stati certificati da enti terzi indipendenti (Arpa, ecc.)? Risultano altri pirogassificatori funzionanti su scala commerciale in Italia oppure soltanto impianti–pilota? Perchè non si è presa in considerazione una analisi LCA che comparasse i diversi scenari possibili, sia in termini di impatto ambientale che economico?


7. Pirogassificazione e scorie: dove andranno a finire queste ultime? La percentuale di scorie varia dal 13 al 20% a seconda delle tecnologie utilizzate. Dove saranno smaltite le circa 9.000 tonnellate annue di scorie, nella discarica speciale di Pontey o in quella di Issogne?


8. Pirogassificazione e discarica: quali sono le intenzioni in merito all'attuale discarica una volta che sarà esaurita? Sarà finalmente ricoperta di verde e alberi?

9. Pirogassificazione e costi di impianto e manutenzione: l'ultimo studio del 24 novembre 2009 non presenta un’analisi economica dello scenario pirogassificatore. Il costo di un pirogassificatore è circa il doppio rispetto a quello di un TMB?


10. Pirogassificazione e Trattamento meccanico biologico (TMB): perchè nello studio del 24 novembre 2009 non è stato approfondito lo scenario che prevederebbe lo smaltimento fuori Valle (presso cementifici o altri impianti) del CDR prodotto dal TMB, anche alla luce del boom che questi impianti stanno avendo rispetto ai trattamenti a caldo in bassa temperatura?


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