21 novembre 2010

ALBERI VIALE DELLA PACE UN BILANCIO NEGATIVO: TAGLIATI 15 - NUOVI 6

...Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. La nostra terra vale più del vostro denaro...

Piede di Corvo, Piedineri


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11 novembre 2010

GESTIONE RIFIUTI: CODACONS VDA STIMA MOLTIPLICAZIONE COSTI PER CITTADINI

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Codacons Vda su gestione rifiuti. Le scelte adottate dalla Regione Valle d’Aosta e le loro conseguenze sulle tasche dei cittadini utenti: i costi attualmente sostenuti saranno da moltiplicare per tre.

Ad oltre un anno dalla decisione assunta dall'Amministrazione Regionale non sono ancora chiare le reali conseguenze sulle tasche dei cittadini della nuova gestione dei rifiuti. Di certo, ad oggi, risulta solo l’importo del bando per la fornitura del servizio smaltimento pari a 220 milioni di euro (11 milioni per ogni anno di attività). Per il Codacons Vda è una cifra inspiegabilmente enorme, soprattutto tenendo conto che, con l’ipotetica “valorizzazione energetica” della materia, ci dovrebbero essere cospicui ricavi provenienti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta. Perché, quindi, non diminuiscono i costi sostenuti dai cittadini? Perché si sceglie un progect financing e non l’acquisto dell’impianto? Perché l’energia prodotta rimane a vantaggio del concessionario e non dei cittadini? Perché non esaminare prima i dati relativi al bilancio economico finanziario e poi decidere? Perché, infine, è avvenuto il contrario, cioè la scelta della tecnologia e poi la valutazione dei costi?

Di sicuro, afferma il Codacons Vda, non è stata presa in considerazione la strada più economica cioè la produzione del CDR (combustibile da rifiuto) e l’invio del materiale residuo fuori Valle presso cementifici appositamente autorizzati. Con questa scelta si avrebbero avuti anche indubbi vantaggi ambientali.

La decisione assunta in Consiglio regionale senza aver preso in considerazione un bilancio economico-finanziario dei vari scenari può rivelarsi fuorviante. Con impianti più leggeri (senza impianti di incenerimento) e con una migliore organizzazione, tenuto conto dei volumi di produzione (l’intera Valle d’Aosta produce materiali da riciclo come un quartiere di una grande città), la spesa a carico dei cittadini sarebbe potuta essere molto più contenuta. Regole di buona condotta amministrativa avrebbero imposto maggiore trasparenza e una migliore valutazione delle proposte formulate da parte delle associazioni attive nel settore specifico. Gli strumenti di informazione adottati non si avvicinano minimamente agli strumenti di partecipazione civica messi in atto in altre realtà territoriali.

La scelta della Regione Valle d’Aosta non appare convincente e comporterà maggiori costi per le tasche dei cittadini-utenti.

La mancanza di incentivi e sanzioni specifiche, inoltre, non spinge verso obiettivi virtuosi, mentre non appare condivisibile la scelta adottata in data 3 novembre 2010 di non attivare, come previsto dall’attuale normativa, una idonea raccolta e gestione della frazione organica. Lo scenario “Valle d'Aosta virtuosa - zero waste” (con raccolta separata della frazione organica) presentato nel corso delle audizioni consiliari non pubbliche (il regolamento del Consiglio Regionale non prevede una completa trasparenza dei lavori all’interno delle commissioni) prevede una spesa di tre o quattro volte inferiore rispetto allo scenario indicato dall’Amministrazione regionale. Non risulta, altresi, essere stato preso in considerazione lo studio del 24 novembre 2009 che valuta positivamente il “Metodo di Riciclo Vedelago” che con una semplice costruzione di un centro di pre-selezione ed estrusione avrebbe consentito di ottimizzare la raccolta differenziata e diminuire il materiale da avviare in discarica, con risparmio di soldi per i cittadini.


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UN VIALE CON MENO ALBERI E OMBRA....


Scelte difficili... anche da spiegare ai cittadini.

E' importante imparare dagli sbagli ed evitare di spargere quantità eccessive di sali nel periodo invernale.

L'importo dell'intervento di ripristino costa oltre 40 mila euro dei nostri soldi!

Da Viale della Pace a Viale senza alberi... Pace senza alberi




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ESITI INCONTRO AMMINISTRATORI COMUNALI





L'incontro informativo ha dato i seguenti esiti:

Saranno tagliate altre 14 piante nei prossimi giorni

La terra prima di piantare le nuove 6 piante sarà cambiata a causa dell'avvelenamento da sali

sarà installato un'impianto di irrigazione di profondità

la parte a sud vicino alla fontanella tornerà ad essere zona verde.

Un confronto serio e partecipato ha avuto luogo.

E seguito un approfondito sopralluogo della zona (impianti di illuminazione non funzionanti, marciapiedi sconnessi, avallamenti e buche, mancanza di paletti antiparcheggio selvaggio)

Ecco alcune foto:






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1 novembre 2010

INVITO A PARTECIPARE ALL'INCONTRO

INVITO

Tutti gli interessati sono invitati all'incontro con l'Amministrazione Comunale

Data: Venerdì 5 novembre 2010 ore 18.00

Luogo : Auditorium Scuola Media Einaudi - Aosta - Viale della Pace, 11






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RIFIUTI: IN CAMPANIA MANCA PROGRAMMAZIONE E VOLONTA' POLITICA

Rifiuti: in alcune regioni (vedi Campania) manca una seria programmazione e volontà di affrontare il problema. Basterebbero misure molto semplici:
responsabilizzare gli amministratori locali a percorrere la strada più fattibile e meno costosa,
imporre una sempre maggiore riduzione del rifiuto alla fonte,
differenziare in modo corretto attraverso il metodo porta a porta,
raccogliere anche la frazione organica
arrivare ad ottenere un rifiuto secco riciclabile quasi integralmente.

Questi modi di fare non sono favole...

I rifiuti possono diventare addirittura una risorsa, come dimostra ad esempio il centro di riciclo di Vedelago in provincia di Treviso.

Il centro di riciclo paga ai comuni il rifiuto conferito con una tariffa che cresce al crescere del grado di selezione dei rifiuti conferiti.

I comuni e quindi i cittadini ci guadagnano.

Un inceneritore, invece, vuole soldi per bruciare i rifiuti.

In Germania chi brucia rifiuti paga una tassa da 120 a 160 euro a tonnellata.

In Italia, ancora oggi, le aziende meno "virtuose" ricevono sussidi e agevolazioni.


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