5 agosto 2012

PARMA SI AFFIDA A PAOLO RABITTI GIA' AUTORE DEL LIBRO ECOBALLE

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PARMA SI AFFIDA A PAOLO RABITTI PER DELINEARE UNA EXIT STRATEGY PER GESTIRE LA VICENDA DELL'INCENERITORE COSTRUITO DA IREN CHE A BREVE (ENTRO DICEMBRE 2012) VERRA' ULTIMATO.

E' importante spiegare le tare e i sotterfugi nascosti nei vari impianti di trattamento rifiuti. Paolo Rabitti lo ha fatto egregiamente per le vicende della Campania ed ora ci riprova con la vicenda di Parma. Fino ad oggi è riuscito a svelare gli interessi economici e i meccanismi perversi che bloccano le soluzioni piu virtuose, svelando tutti i retroscena degli affari più loschi connessi allo smaltimento dei rifiuti.

A Parma entro il mese di dicembre 2012 la società Iren concluderà i lavori e sarà in grado di far partire l’incenerimento dei rifiuti. O il sindaco individuerà un accordo con la multiutility oppure l'impianto dovrà essere messo in funzione e i cittadini dovranno subire oltre 44.000 metri cubi al giorno di fumi contenenti diossine e metalli.

Per il neosindaco Pizzarotti è questione di onore politico. La promessa più significativa della sua campagna elettorale era stata quella di bloccare l’apertura dell’impianto parmense.

Il sindaco sa che la questione è un vero e proprio terreno minato e in ballo ci sono penali che arrivano fino a 180 milioni di euro. Ecco perchè ha commissionato per 16.000 euro una consulenza con il superconsulente : l’ingegner Paolo Rabitti.

Chi è Paolo Rabitti?
Paolo Rabitti è ingegnere e urbanista. Docente universitario, ricercatore, lavora come consulente per diversi enti pubblici. Ma soprattutto, negli ultimi quindici anni, è stato consulente tecnico delle procure in innumerevoli casi, dal Petrolchimico di Marghera, per conto del pm Felice Casson (caso sul quale ha pubblicato Cronache dalla chimica, Cuen, Napoli 1998), al processo Enel di Porto Tolle, dal Petrolchimico di Brindisi alla causa per l’inquinamento da ddt del Lago Maggiore. Le sue relazioni tecniche per la Procura di Napoli sono il fulcro dell’accusa nel processo al presidente della Regione Campania e ai vertici di Impregilo.

http://youtu.be/OuXDRccBz_k?t=16s

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4 agosto 2012

GESTIONE RIFIUTI: DIBATTITO SUI MODELLI ALTERNATIVI DI RIDUZIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI

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A MORGEX DIBATTITO SU RIFIUTI E REFERENDUM

Domenica 5 agosto alle ore 18, a Morgex presso i padiglioni della festa democratica avrà luogo una tavola rotonda sul tema “Gestione dei RIFIUTI in Valle d’Aosta: perché un REFERENDUM”. Si parlerà quindi del pirogassificatore e dei modelli alternativi di riduzione e smaltimento dei rifiuti, anche alla luce del fatto che la maggioranza regionale non ha dato corso al confronto richiesto da 11 mila cittadini firmatari della petizione.

Alla tavola rotonda parteciperanno Lorenza Palma (avvocato), Sauro Salvatorelli (medico) e Paolo Meneghini (ingegnere) dell’associazione Valle Virtuosa.
Modererà i lavori Erika Guichardaz - PD Valle d’Aosta.

Il Partito Democratico ha aderito ufficialmente al Comitato per il SI in vista del referendum del 18 novembre 2012.

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NEO COMITATO SI PRONUNCIA: NE SI NE NO!! QUINDI COMITATO DEL BOH!!

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Finalmente si svelano le carte del neo comitato pro-incenerimento.

Valeria Casali, una dei promotori precisa sulle pagine della Stampa: «Non ci schiereremo né per il sì, né per il no al referendum di novembre 2012. Non vogliamo essere di parte, ma contribuire a una corretta informazione, che finora è mancata».

Né per il sì, né per il no: quindi comitato del Boh!!!!

Buona informazione a tutti! Ne abbiamo proprio bisogno


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TETRAPAK: IL COMUNE DI AOSTA FORNISCE INDICAZIONI PER IL RICICLO DI MATERIA

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Nel Comune di Aosta il Tetrapak ( per es contenitori del latte e simili vanno riciclati insieme alla carta.

Nell'ultimo numero di Aosta Informa (n.3/2012) il Responsabile del settore Marco Framarin ribadisce che è importante fare bene la raccolta differenziata perché il riciclo dei materiali raccolti può generare ricchezza per
tutti. Il conferimento corretto del rifiuto differenziato (carta, plastica, vetro e alluminio) evita un problema (l’intasamento della discarica e la necessità di impianti costosi per lo smaltimento dei rifiuti)alimenta un circuito virtuoso, perché l’economia nazionale, attraverso i suoi operatori, non deve andare all’estero a comperare materia prima.




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3 agosto 2012

COMUNE DI AOSTA - IL VICE SINDACO FOLLIEN SCRIVE AL COMITATO

Egregie Signore, Gentili Signori,
Componenti tutti del Comitato Amici del Viale della Pace - Aosta


le manifestazioni di apprezzamento per gli interventi che il Comune attua con l’obiettivo di migliorare il decoro e l’ordine della città giungono sempre gradite, anche perché confermano come le azioni individuate centrino l’obiettivo che ci si era prefissi, in primo luogo nei confronti di chi abita e lavora nelle zone interessate.

Tengo quindi a ringraziarvi per le parole espresse all’indirizzo dell’Amministrazione, sul blog dell'associazione "Amici del viale della Pace", lo scorso 26 giugno 2012. In seconda battuta, desidero sottolineare che anche le ulteriori segnalazioni effettuate verranno tenute nella debita considerazione, in vista di rendere ancora più completo l'intervento di ripristino.

L’occasione è gradita per porgere i migliori saluti.

Aosta, 2 Agosto 2012

Alberto Follien
Vicesindaco
Comune di Aosta


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RICICLO DEI RIFIUTI: UNA OPPORTUNITA' DI CRESCITA ANCHE ECONOMICA - LE 7 REGOLE AUREE

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A Rimini il 7 e 8 novembre 2012, in occasione di Ecomondo si parlera del consolidamento di quell'economia circolare che vede il rifiuto diventare risorsa e l'industria del riciclo volano dell'economia italiana verso l'indipendenza dalle importazioni di materie prime ed energia.
Occorre cogliere l'opportunità di gestire in un'ottica green i rifiuti.
In Europa gli occupati in questa eco-industria crescono ad un tasso dell'11% annuo.


Ecco le 7 regole per sviluppare l'industria del riciclo in discussione in vista degli Stati generali del 7/8 novembre 2012:

1) Armonizzazione della normativa in vigore e aggiornamento della regolamentazione e della normazione tecnica. Un ruolo fondamentale lo giocano la standardizzazione dei materiali derivati dai rifiuti, la definizione ed applicazione dei criteri comunitari sull'End of Waste, il coordinamento degli stessi con la normativa italiana sulle Materie Prime secondarie (MPS) e la diffusione della certificazione a garanzia di qualità.

2) Promuovere gli acquisti verdi. È ormai assodato che le materie ed i prodotti riciclati a parità di qualità prestazionali consentono un significativo "risparmio di sistema", considerando il ciclo d'uso e i mancati costi di smaltimento.

3) Sostenere il mercato con strumenti fiscali. Prevedere sistemi di detassazione "razionale" su MPS, sottoprodotti, prodotti riciclati, sistemi di detassazione e facilitazione al credito per gli investimenti in ricerca e sviluppo. Incentivi e disincentivi economici possono essere utilizzati a favore dell'efficienza ed il recupero energetico, introducendo meccanismi premiali per il materiale riciclato sulla falsa riga dei certificati bianchi.

4) Rendere maggiormente competitivo l'intero comparto attraverso la semplificazione e snellimento degli oneri amministrativi, la trasparenza e la corretta informazione verso i cittadini e la maggior concertazione con la Pubblica amministrazione (Accordi di Programma).

5) Introdurre a livello nazionale disincentivi per evitare che lo smaltimento in discarica sia ancora economicamente conveniente rispetto al conferimento agli impianti di valorizzazione dei rifiuti, con l'impegno di utilizzare tali risorse sia per lo sviluppo ed il mantenimento delle infrastrutture del riciclo sia per supportare le aree in ritardo.

6) Creare veri e propri "poli industriali". Ciò significa favorire la creazione di "siti impiantistici" moderni ed ecoeffcienti con capacità di riciclo/recupero "idonei", in grado cioè di rispondere alle esigenze del contesto territoriale a servizio delle Regioni/bacini.

7) Sviluppare Indicatori di performance ambientali, gestionali ed economici. Sono necessari, ad esempio, indicatori che misurino le performance anche in termini di qualità ed effettivo avvio a recupero.




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