Chi ha assistito all'incontro sul tema "Rifiuti e discarica" che ha avuto luogo all'Auditorium del Villair di Quart venerdi 19 giugno 2009 ha avuto modo di accorgersi dell'asimmetria informativa e delle difficoltà di un confronto alla pari in mancanza di accesso garantito alle fonti di informazione. In pratica chi aveva assunto una decisione o si accingeva a prenderla rendeva noto al pubblico, di alcune decisioni assunte. Gran parte del pubblico non era a conoscenza delle normative e degli studi tecnici effettuati. Sul tavolo dei relatori non hanno preso posto con uguali prerogative le associazioni o i comitati attivi sull'argomento e che già in passato avevano avanzato proposte alternative di soluzione del problema in discussione.
Manca in valle d'Aosta un metodo accettato da tutti per confrontarsi sulle scelte strategiche che riguardano tutta la comunità.
E' urgente in tal senso istituire e formalizzare un vero e proprio "dibattito pubblico" in merito alle politiche regionali disciplinato in modo chiaro da una apposita legge regionale, che istituisca una "Autorità", cioè una figura che garantisca un equo dibattito. Con l'adozione di questa disposizione la partecipazione verrà riconosciuta come un vero e proprio diritto garantito per tutti i cittadini e riconosciuto come forma ordinaria di amministrazione e di governo territoriale.
Ovviamente oltre ai cittadini, anche associazioni e comitati, potrebbero aver diritto ad intervenire nei processi partecipativi e l'Autorità dovrebbe valutare e ammettere tali proposte di dibattito pubblico e assicurare la diffusione della documentazione e della conoscenza sui progetti presentati e sulle esperienze svolte.
Ad ultimazione dell'intero processo partecipativo l’Autorità dovrà trasmettere i propri atti al Consiglio regionale ed ai consigli degli enti locali interessati.
Il dibattito pubblico non dovrà avere durata superiore a sei mesi ed al momento dell'avvio dovrà sospendere l’adozione o l’attuazione degli atti amministrativi ad esso connessi. Solo al termine il Responsabile del dibattito consegnerà all’Autorità un rapporto in cui riferisce l'esito. Il soggetto proponente, al termine dell'iter, dichiarerà pubblicamente se intenderà rinunciare al progetto o presentarne uno alternativo, oppure proporre modifiche al progetto iniziale oppure continuare a sostenere il medesimo progetto sul quale si è svolto il dibattito pubblico, argomentando motivatamente le ragioni di tale scelta.
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