Dieci domande in materia di gestione dei rifiuti rimaste senza risposte convincenti per i cittadini valdostani.
Lo smaltimento dei rifiuti in Valle d’Aosta costerà 225 milioni di Euro per venti anni, ma non è ancora prevista un’Autorità garante della partecipazione che preveda un confronto preventivo sulle “grandi opere”.
1) INQUINAMENTO - Le emissioni derivanti dalla combustione dei gas prodotti dal nuovo impianto (pirogassificatore) peggioreranno la qualità dell’aria che respiriamo e l’incidenza delle affezioni tumorali?
2) NUOVO IMPIANTO - Perché si è voluto dimensionare l'impianto a 60000 t/anno quando la produzione ad oggi è di 45000 t/anno? Perché si vuole mettere nell'impianto materiale che ne diminuisce l'efficienza e ne aumenta le possibili manutenzioni, come l’organico e i fanghi, per un totale di 25000 t/anno, quindi oltre 1/3? Per quanto riguarda l’impianto di smaltimento rifiuti futuro, la tecnologia è ancora sperimentale. Che tipo di utilizzo avrà il syngas cioè il gas
prodotto nel corso del processo di incenerimento?
3) COSTI - Quali sono le ricadute sui cittadini in termini di costi, rispetto agli attuali? Le associazioni dei consumatori stimano costi in aumento per gli utenti e bollette rifiuti triplicate.
4) CONTROLLI - Oltre all'autocontrollo previsto dalla normativa attuale, ci saranno ulteriori verifiche da parte di un soggetto indipendente? Quali garanzie di tutela esistono per la popolazione in caso di malfunzionamento?
5) NUOVO SCENARIO - Come mai, ad oggi, non risultano prese in considerazione in modo pubblico e trasparente le proposte di intervento sul settore avanzate da parte di molte associazioni (Comitato rifiuti zero VdA, Legambiente VdA, Amici del Viale, Codacons VdA, Diritto al futuro, Comitato Valle Virtuosa, ecc)?
6) COMPOSTAGGIO - Perchè non si è valutata la proposta di fare un impianto di compostaggio regionale o comprensoriale? Bruciare l'organico, infatti, oltre a non essere energeticamente sensato, diminuisce le prestazioni del futuro impianto di smaltimento (pirogassificatore) come più volte ribadito dai tecnici. Bruciare l’acqua non è vietato, ma non è conveniente.
7) RIDUZIONE DEI RIFIUTI CONFERITI IN DISCARICA - Quali azioni sono state poste in essere? Gli obiettivi individuati sono vincolanti e misurabili? Le iniziative di comunicazione finalizzate alla riduzione dei rifiuti prevedono uno stanziamento di oltre 450.000 euro per un triennio. Come vengono valutati i risultati e quante sono le tonnellate di risparmio ottenute?
8) RACCOLTA DIFFERENZIATA - Le azioni e le scelte adottate sino ad oggi garantiscono il rispetto dei livelli di raccolta differenziata previsti dalla normativa in vigore (65% nel 2012)?
9) TARIFFA PUNTUALE - Si pensa di migliorare la tracciabilità dei rifiuti, anche applicando una tariffazione che incentivi i comportamenti virtuosi da parte dei cittadini?
10) CICLO DEI RIFIUTI - Perché si è arrivati ad imporre la chiusura del ciclo di trattamento dei rifiuti in Valle e non è stata valutata la possibilità di far utilizzare il CDR (combustibile da rifiuti) in alcuni cementifici del Piemonte (Casale, Cuneo, ecc)?
cittadiniattiviao@gmail.com
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