29 gennaio 2012

ZUBLENA (REGIONE VDA) REPLICA A PICCIONI (LEGAMBIENTE VDA) IN MODO INSODDISFACENTE

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Amici del Viale ritiene insoddisfacenti le risposte ricevute da Legambiente.

Legambiente correttamente chiedeva di conoscere quali sanzioni applicherà a se stessa per il mancato rispetto della propria normativa in materia di riduzione dei rifuti e qualità e quantita della raccolta differenziata in Valle d'Aosta.

Tutti sanno ovviamente che non sono previste sanzioni di tipo economico. Ma il fatto stesso di averlo denunciato all'opinione pubblica è gia una sanzione indiretta.

Dall'Amministrazione regionale è arrivata una prima risposta (attacco a Legambiente regionale) che riportiamo per notizia ma che riteniamo assolutamente inconsistente.

Ecco quanto riportava l'Ansa a livello regionale:

L'invito a Legambiente Valle d'Aosta a seguire la linea del presidente nazionale, Vittorio Cogliati Dezza, quando dice: ''Siamo vecchi noi se pensiamo che il nostro ruolo sia solo quello di fare il controcanto agli inquinatori o di fare le sentinelle che annunciano disastri e profetizzano catastrofi'', e' contenuto in una lettera che l'assessore regionale all'Ambiente e Territorio, Manuela Zublena, ha inviato alla presidente del Circolo valdostano dell'associazione, Alessandra Piccioni.

Nei giorni scorsi Alessandra Piccioni ha diffuso una nota con la quale critica l'Amministrazione regionale sulle politiche ed i risultati conseguiti nella raccolta differenziata dei rifiuti. ''Ci chiediamo come mai il suo intervento - si legge nella lettera dell'assessore Zublena - giunga proprio in questi giorni, e indichi una percentuale generica del 40%, quando il rapporto 2010 e' preciso e fa riferimento ad una media regionale del 41,6% con punte del 53,9% ed i dati relativi al 2011 sono in elaborazione''.

L'assessore Manuela Zublena prosegue: ''Ci lascia sgomenti che Lei solleciti interventi per la gestione della frazione umida quando abbiamo avviato azioni specifiche con idonei finanziamenti per favorire il riutilizzo di questo materiale senza che diventi rifiuto. Probabilmente non ha avuto modo di venire a conoscenza della deliberazione della giunta regionale, con la quale si sono definiti le modalita' e i finanziamenti a favore delle Comunita' montane per la sperimentazione in Valle d'Aosta del compostaggio locale''. A tal proposito ricorda che sono in corso di progettazione da parte delle Comunita' montane dodici progetti per un ammontare di oltre 830.000 euro, di cui 400.000 finanziati dalla Regione e che riguardano tutto il territorio regionale.

''Spiace constatare - si legge ancora - che Legambiente con queste dichiarazioni voglia mettere in contrapposizione i cittadini con le istituzioni che democraticamente li rappresentano. Sarebbe al contrario auspicabile un esercizio di umilta' e autocritica da parte di tutti e chiedersi, mutuando la celebre affermazione ''non cosa fa la Regione per me, ma cosa faccio io per la Regione". ''Prendiamo atto - prosegue Manuela Zublena - che Legambiente Valle d'Aosta non pare aver maturato una sensibilità che invece si coglie nelle parole del presidente nazionale della vostra associazione Vittorio Cogliati Dezza''.

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Segnaliamo che in passato in altro post anche Amici del Viale aveva bocciato gli interventi in materia di riduzione dei rifuti e quantità e qualità raccolta differenziata posti in essere nell'ultimo triennio in Valle d'Aosta.

Interessante a questo proposito l'iniziativa del Gruppo Alpe ( consigliere Bertin)
che ha chiesto chiarimenti in merito ai dati relativi alla raccolta della plastica
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 3118 “Approvazione del protocollo d’intesa tra Regione Valle d’Aosta e Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero di imballaggi in plastica (COREPLA) per la promozione della raccolta differenziata e per la gestione dei rifiuti di imballaggio in plastica”;
SOTTOLINEATO che la qualità del materiale raccolto, ad oggi, risulta ancora al di sotto dei valori accettabili;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l’Assessore competente per sapere:
1. a quanto ammonta la percentuale di raccolta differenziata avviata al recupero di materia sul totale raccolto;
2. a quanto ammonta il costo per lo smaltimento della frazione di plastica non avviata al recupero;
3. a quanto ammontano i contributi concessi dal CONAI per il recupero degli imballaggi;
4. quali attività si intendono promuovere per aumentare la qualità del materiale plastico raccolto e quali obbiettivi e in quali tempi si intendono raggiungere.

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