Portare la raccolta differenziata al 70 per cento entro il
2020 con una produzione procapite che dovrà scendere a 505
chilogrammi (168 chili in meno a testa), ma anche arrivare al
superamento delle discariche e con l’inevitabile conseguenza
d’incentivare la raccolta differenziata
"Concertazione per noi non significa solo condividere, vuol dire elaborare strategie per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Europa che individua una corretta gestione dei rifiutti – segnala l’assessore Freda - e mette al primo posto la prevenzione dei rifiuti e all’ultimo posto lo smaltimento".
Tra queste le discariche che
sono quelle che vanno superate per prime. A livello regionale gli
impianti per lo smaltimento dovranno avere un ruolo sempre più
residuale.
E' da scongiurare - mette in
evidenza Freda - l’ipotesi che i cementifici piacentini
Cementirossi e Buzzi brucino rifiuti, andando ad aggiungersi a
Tecnoborgo e diventando di fatto degli inceneritori “mascherati”
per rifiuti provenienti da ogni parte d’Italia.
Lo smaltimento quindi dovrà
essere messo all’ultimo posto della graduatoria del trattamento dei rifiuti perché
l’investimento maggiore si dovrà concentrare sul recupero di
materia e lo strumento che viene indicato nel nuovo Piano dei rifiuti
è, come s’è detto, la raccolta differenziata.
Tutti devono
fare la loro parte e anche i cittadini devono stare attenti a produrre meno rifiuti. Se
ognuno di noi si mette nelle condizioni di fare la propria parte si
può arrivare ai grandi numeri e il recupero di materia rappresenterebbe anche un fattore economico importante.
Il mezzo per incrementare la raccolta differenziata è individuato nel “porta a porta” che oltre ad aumentari i quantitativi intercettati, migliorerà in modo significativo anche la qualità dei materiali raccolti, rendendo così più efficiente il successivo recupero.
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