Rifiuti: Valle d'Aosta, trattamento a freddo e più differenziata
Approvati indirizzi per nuovo piano regionale di gestione
Più
raccolta differenziata, "trattamento a freddo" e meno rifiuti da
destinare in discarica: il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha
approvato a fine luglio i nuovi indirizzi e orientamenti per la
formulazione di una nuova proposta di adeguamento del piano regionale di
gestione dei rifiuti.
A seguito del referendum popolare di due anni or sono, il Consiglio Valle
è giunto a questa decisione in modo unanime prendendo atto della recente evoluzione
normativa comunitaria e nazionale in materia di gestione dei rifiuti,
sempre più volta a ridurre la produzione dei rifiuti e di massimizzarne il riciclo e il
recupero.
Fattori che indirizzano verso soluzioni che hanno un minor
impatto in termini economici e finanziari sulle amministrazioni
pubbliche e, di riflesso, sui cittadini, attraverso l'impiego di
soluzioni impiantistiche più flessibili e modulabili nel corso del
tempo.
In questa ottica, nel rispetto della gerarchia fissata
dall'Unione europea (con la Direttiva 2008/98/CE), al fine di perseguire
la riduzione della produzione dei rifiuti e l'adozione di misure volte
alla massima valorizzazione come materia, la nuova proposta di gestione
dei rifiuti prevede diverse azioni.
Nell'immediato è ritenuto
necessario incrementare le percentuali di raccolta differenziata dei
rifiuti urbani, con l'introduzione della raccolta separata sul
territorio regionale del rifiuto organico (Forsu), secondo quanto
previsto dalla normativa nazionale (articolo 182-ter del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152).
Parallelamente si guarda alla
valorizzazione dei rifiuti indifferenziati (frazione residuale della
raccolta differenziata) mediante la realizzazione di uno o più impianti
per il solo "trattamento a freddo", anche attraverso la previsione di un
impianto di digestione anaerobica della frazione organica con la
produzione di biometano. Infine viene considerata la riduzione della
quantità di rifiuto da destinare in discarica - per prolungarne il più
possibile la durata residua - o da destinare alla valorizzazione
energetica in impianti fuori dalla Regione.
In questo senso
l'introduzione della raccolta della componente "umida" consente
innanzitutto di ridurre il quantitativo di rifiuto da destinare allo
smaltimento, prolungando cosi la vita residua della discarica di
Brissogne, unico impianto regionale ad oggi esistente e operativo, e di
incrementare poi la percentuale di raccolta differenziata nel rispetto
delle finalità fissate dalle normative
nazionali.
http://www.aostasera.it/articoli/2014/09/15/33120/vallevirtuosa-lancia-lallarme-la-discarica-di-brissogne-ha-sei-mesi-di-vita
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