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UN CONFRONTO APERTO, TRASPARENTE E SENZA PRECLUSIONI (CIOE' SENZA OBBLIGO DI CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI IN VALLE) ...
E VINCA IL MIGLIORE!
Forse un po' tutti i cittadini si aspettano risposte precise e nessuno potrà avere preclusioni se lo scenario vincitore sarà quello meno impattante, meno costoso e con minore emissioni inquinanti...
E' interessante quindi che si conoscano le richieste avanzate all'Amministrazione regionale sulle modalità di confronto LCA (Life cycle assessement)
Ecco alcuni estratti della richiesta avanzata dal Comitato Valle Virtuosa in data 20 Ottobre 2011 : (data in cui il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, con il voto della maggioranza (l'opposizione - ALPE E PD - chiedevano anche di fermare l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto del pirogassificatore e non il solo confronto) approva la richiesta degli 11 mila cittadini di un confronto tecnico-scientifico tra il pirogassificatore e altre tecnologie di trattamento dei rifiuti)
Analisi energetico-ambientale con metodologia LCA ed analisi economica del sistema integrato dei RSU nella Regione Autonoma Valle d’Aosta
Premessa:
Presentazione di uno scenario di smaltimento dei RSU alternativo al piano della Regione, elaborato da associazioni di cittadini (marzo 2010)
Petizione rivolta al Consiglio regionale sostenuta dal Comitato ValleVirtuosa e firmata da 11007 cittadini valdostani, per la richiesta di un confronto tra scenari e contestuale moratoria del bando di gara per lo smaltimento dei RSU (giugno 2011)
Parere favorevole al confronto espresso dalla III Commissione consiliare (ottobre 2011)
Nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, che prevede, in ordine prioritario, prevenzione, preparazione per il riciclaggio, recupero di materia, altri tipi di recupero e smaltimento, ogni scenario di smaltimento deve prevedere obbligatoriamente il raggiungimento degli obiettivi di riduzione e di raccolta differenziata nel pieno rispetto della normativa vigente (D.Lgs. 152/06 e successive modifiche).
La Regione Valle d’Aosta attiverà un piano regionale di riduzione dei rifiuti, con obiettivi misurabili e vincolanti, per un periodo minimo di dieci anni e attuerà una tracciabilità dei rifiuti prodotti onde pervenire ad un passaggio alla tariffa puntuale in tutti i subATO della regione, entro 24 mesi.
La Regione Valle d'Aosta si impegnerà al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012. Senza queste premesse qualunque confronto tra scenari di smaltimento appare insostenibile.
Fasi del confronto
Le parti (Regione Valle d’Aosta e Comitato ValleVirtuosa) designeranno i rispettivi rappresentanti al fine di realizzare un tavolo di confronto, i cui obiettivi saranno:
- concordare un calendario di incontri;
- definire un merceologico dei RSU condiviso;
- presentare i rispettivi scenari di smaltimento o di gestione integrata dei rifiuti;
- condividere gli indicatori energetico-ambientali per lo studio LCA;
- condividere i confini dello studio LCA;
- ogni parte indicherà un esperto di fiducia, con l’incarico di redigere lo studio;
- concordare i tempi della durata dello studio;
- prevedere un ciclo di incontri pubblici di presentazione dei risultati dell’analisi.
Obiettivi dello studio LCA
Lo studio si propone, attraverso l’utilizzo della metodologia LCA (Life Cycle Assessment) di individuare lo scenario con migliori prestazioni energetico-ambientali per la gestione integrata dei RSU.
Lo studio si occuperà, fermo restando l’attuazione degli obiettivi di RD previsti dal Dlgs.152/06, di fornire indicazioni energetico-ambientali dei trattamenti finali del RSU residuo, oltre a eventuali pre-trattamenti, attraverso la realizzazione di un modello LCA esteso a tutto il sistema integrato.
Gli scenari alternativi oggetto della ricerca LCA dovranno essere successivamente analizzati dal punto di vista economico, stimando costi e fabbisogni impiantistici per il trattamento del RSU residuo e conferimento a discarica.
L’attuazione di politiche di riduzione a monte dei rifiuti dovranno essere analizzate nel modello LCA.
E' richiesta inoltre una valutazione degli impatti sulla salute umana anche a livello locale.
Indicatori energetici e ambientali
Le parti individueranno aree di interesse ambientale e per ognuna di esse concorderanno opportuni indicatori: energetici, relativi ai cambiamenti climatici, relativi a consumo delle risorse, impatto sull’ambiente e sulla salute umana.
Sarebbe opportuno estendere i confini dell’analisi a tutta la filiera dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento.
Fonti dei dati in ingresso allo studio
Dovranno emergere dal tavolo di confronto:
Quantitativi totali dei rifiuti ed andamento della produzione (riduzione);
Andamento della Raccolta Differenziata e strategie future;
Definizione degli scenari principali oggetto dello studio;
Definizione dei flussi dei rifiuti per composizione merceologica (sia RD che RSU residuo);
Definizione dei bilanci di massa in ingresso ed in uscita dal pre-trattamento.
I dati tecnici necessari all’elaborazione del modello LCA e alla sua analisi saranno sviluppati nel corso dello studio e sottoposti alla vigilanza delle parti.
Considerazioni finali
Uno studio LCA costituisce un punto di partenza, anche se è complesso e relativamente dispendioso, per intraprendere scelte con una base oggettiva, ma deve essere condotto in modo scientificamente rigoroso.
“In Italia l’impiego della LCA nel settore dei rifiuti non è ancora una pratica così diffusa come in molti altri paesi dell’Unione Europea.
La decisione finale sulla gestione dei rifiuti è prerogativa del decisore politico, che ancora poco conosce ed apprezza gli strumenti della LCA e basa le scelte più su parametri di natura tecnico-impiantistica tarati su obiettivi e contesti ristretti e su esigenze di budget piuttosto che su obiettivi di ottimizzazione energetico-ambientale di sistema.”
Le ultime due frasi (tra virgolette) sono state estrapolate dal seguente studio:
Politecnico di Torino - Analisi energetico ambientale con metodologia LCA ed analisi economica dell’attuazione del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti alla luce dei nuovi obiettivi di Raccolta Differenziata introdotti dal D.lgs. 152/06 - 2008
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