3 febbraio 2012

LEGAMBIENTE INTERVIENE SULLE AFFERMAZIONI DELL'ASS REG AMBIENTE

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La Valle d’Aosta, invece di inseguire ricette distorte fondate sul recupero energetico, segua la strada delle migliori esperienze del nord Italia con recupero effettivo di materia.
Insomma bisognava imboccare un'altra strada.

Zublena bocciata due volte!!


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“Se l'Assessore Zublena cerca di mettere il nostro Circolo locale contro Legambiente nazionale – esordisce Alessandra Piccioni, Presidente valdostana dell'associazione - lo fa solo per spostare l'attenzione dei cittadini dal fallimento delle politiche fin qui portate avanti dal suo assessorato nella gestione dei rifiuti”.

Le compostiere collettive, cui fa riferimento l'assessore nella sua lettera con cui attacca il Circolo, sono una iniziativa apprezzabile e condivisibile, caldeggiata insieme al compostaggio individuale dal Circolo stesso. Peccato che ad inizio 2012 lei stessa le definisca come “sperimentazione in Valle d'Aosta del compostaggio locale”: la realtà è che l’obiettivo del 65%, da conseguire entro la fine di quest'anno, anche se la statistica creativa può fare miracoli, resta lontano anni luce. L’elenco degli impegni tardivamente profusi e quello dei soldi spesi non mutano il risultato.

Arnaldo Cirillo, responsabile del Settore rifiuti Piemonte Valle d'Aosta, segnala: “La Valle d'Aosta non ha dimostrato in questi anni di saper impostare efficaci azioni volte al rispetto delle indicazioni europee, recepite con legge nazionale, riguardo alla riduzione dei rifiuti e alla raccolta differenziata. Che si sia raggiunto il 40 o il 42% di RD, come afferma l'assessore, poco cambia. Altre realtà del nord Italia, pur con minor capacità organizzative e di spesa, hanno saputo raggiungere risultati ben più ragguardevoli. Inoltre, per molti settori merceologici, in VdA non vi è neppure corrispondenza tra le percentuali di raccolta e quelle di effettivo recupero a causa della scarsa qualità del materiale conferito. E' di tutta evidenza che alla gestione del rifiuto da anni si è preferito anteporre l'aspetto del suo smaltimento”


“Le norme europee e nazionali - rincara la dose Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente e Vicepresidente nazionale - indicano una chiara gerarchia nella gestione del rifiuto: il trattamento termico deve riguardare solo le frazioni combustibili non altrimenti riciclabili che residuano da politiche di riciclaggio e prevenzione. La Valle d’Aosta, invece di inseguire ricette distorte fondate soprattutto sul recupero energetico, segua la strada delle migliori esperienze del nord Italia, come il Trentino Alto Adige o il Veneto che hanno già raggiunto il 60% di raccolta differenziata avviata al riciclaggio. Per farlo deve cominciare dal reale recupero della frazione organica che ha fin qui preferito conferire in discarica con evidenti impatti ambientali. Solo lavorando in questa direzione la Regione potrà raggiungere gli obiettivi di legge mancati finora, facendo rientrare la Valle d’Aosta nel panorama nazionale delle migliori esperienze di gestione integrata dei rifiuti”.


Rispetto alle frasi espresse dal Presidente nazionale di Legambiente e riprese dall'Assessore Zublena, lo stesso Vittorio Cogliati Dezza conclude: "Non è corretto estrapolare alcune frasi dal contesto in cui sono state pronunciate, anche perchè così si rende palese il tentativo maldestro di delegittimare il Circolo locale. Ma Legambiente è un'associazione nazionale che trae la sua forza dal radicamento territoriale, senza per questo perdere la coerenza delle sue posizioni. Piuttosto, sono rimasto molto stupito dallo spirito polemico che mi sembra animi l'Assessore all'ambiente, anche perchè continua a prendersela con un’associazione di volontariato che ha sempre cercato di aprire un confronto sui contenuti, e che in questo momento onestamente rappresenta la voce delle migliaia di cittadini valdostani che, attraverso una proposta di referendum contro la costruzione di un pirogassificatore in una regione che ne può fare a meno, le stanno chiedendo di cambiar rotta.”

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il precedente intervento dell'ass regionale all'ambiente e le motivazioni della replica

La settimana scorsa, su una notizia pubblicata venerdì 27 gennaio 2012 dall'ANSA della Valle d'Aosta, si leggeva una nota dell'Assessore regionale Zublena rivolta al Circolo locale di Legambiente in merito alle proprie iniziative e comunicazioni espresse sulla gestione dei rifiuti, pirogassificatore e referendum regionale per contrastarne la costruzione.

L'Assessore, nelle sue critiche al Circolo valdostano, tirava in ballo anche Legambiente nazionale attraverso alcune frasi del suo Presidente - estrapolate dalla relazione al Congresso nazionale.



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1 febbraio 2012

ALPE INTERVIENE SU INTERVENTO ROLLANDIN IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI

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Il movimento Alpe ha preso atto da tempo che la "partecipazione" dei cittadini non è una priorità per il presidente Rollandin e la sua Giunta.
Il ruolo del Comitato Vallevirtuosa e di un gruppo di amministratori comunali è stato importante per far conoscere ai valdostani una possibile alternativa concreta nella gestione dei rifiuti sul nostro territorio.
Sostiene Chantal Certan, segretario del movimento Alpe che "il voto dei cittadini non è una delega in bianco che viene data per cinque anni e su cui gli eletti non devono mai dare conto" e che "la decisione di piazzare una ciminiera a Brissogne (inceneritore) che produce fumo di rifiuti pirogassificati è una scelta che i cittadini devono conoscere dal momento che a farne le spese saranno i loro polmoni e il loro futuro".


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29 gennaio 2012

VALLE VIRTUOSA: INIZIATA CAMPAGNA INFORMATIVA PER IL REFERENDUM (NOVEMBRE 2012)

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Valle Virtuosa annuncia l'apertura della campagna referendaria per contrastare il progetto relativo alla costruzione dell'inceneritore-pirogassificatore. La proposta di legge di iniziativa popolare è stata pubblicata il 24 gennaio 2012 sul Bollettino Ufficiale della Regione Valle d'Aosta. Il testo di legge successivamente verrà asssegnato alle Commissioni regionali competenti per la disamina e per le audizioni dei soggetti interessati. Entro 60 giorni dovranno esprimere un parere. Successivamente la proposta di legge andrà in Consiglio entro fine maggio. Se la proposta verrà accolta diventerà legge senza arrivare al referendum altrimenti scatterà il procedimento referendario, cioè la possibilità dei cittadini di esprimersi direttamente bypassando le scelte finora effettuate dall'Amministrazione regionale. Il referendum si svolgerà nel corso del mese di novembre 2012.

Valle Virtuosa ha aperto anche la campagna raccolta fondi ed inizierà a svolgere iniziative di informazione e sensibilizzazione sul territorio. Valle virtuosa sostiene che la politica dei rifiuti in Valle d'Aosta è stata del tutto fallimentare, tanto che la la Regione non è stata capace di rispettare gli obblighi di legge che lei stessa ha stabilito. La legge regionale indica la percentuale del 60 per cento di raqccolta differenziata da raccogliere sul territorio regionale entro il 2011. Tale percentuale non è stata ad oggi raggiunta e a breve si conosceranno i dati definitivi raggiunti.

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ZUBLENA (REGIONE VDA) REPLICA A PICCIONI (LEGAMBIENTE VDA) IN MODO INSODDISFACENTE

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Amici del Viale ritiene insoddisfacenti le risposte ricevute da Legambiente.

Legambiente correttamente chiedeva di conoscere quali sanzioni applicherà a se stessa per il mancato rispetto della propria normativa in materia di riduzione dei rifuti e qualità e quantita della raccolta differenziata in Valle d'Aosta.

Tutti sanno ovviamente che non sono previste sanzioni di tipo economico. Ma il fatto stesso di averlo denunciato all'opinione pubblica è gia una sanzione indiretta.

Dall'Amministrazione regionale è arrivata una prima risposta (attacco a Legambiente regionale) che riportiamo per notizia ma che riteniamo assolutamente inconsistente.

Ecco quanto riportava l'Ansa a livello regionale:

L'invito a Legambiente Valle d'Aosta a seguire la linea del presidente nazionale, Vittorio Cogliati Dezza, quando dice: ''Siamo vecchi noi se pensiamo che il nostro ruolo sia solo quello di fare il controcanto agli inquinatori o di fare le sentinelle che annunciano disastri e profetizzano catastrofi'', e' contenuto in una lettera che l'assessore regionale all'Ambiente e Territorio, Manuela Zublena, ha inviato alla presidente del Circolo valdostano dell'associazione, Alessandra Piccioni.

Nei giorni scorsi Alessandra Piccioni ha diffuso una nota con la quale critica l'Amministrazione regionale sulle politiche ed i risultati conseguiti nella raccolta differenziata dei rifiuti. ''Ci chiediamo come mai il suo intervento - si legge nella lettera dell'assessore Zublena - giunga proprio in questi giorni, e indichi una percentuale generica del 40%, quando il rapporto 2010 e' preciso e fa riferimento ad una media regionale del 41,6% con punte del 53,9% ed i dati relativi al 2011 sono in elaborazione''.

L'assessore Manuela Zublena prosegue: ''Ci lascia sgomenti che Lei solleciti interventi per la gestione della frazione umida quando abbiamo avviato azioni specifiche con idonei finanziamenti per favorire il riutilizzo di questo materiale senza che diventi rifiuto. Probabilmente non ha avuto modo di venire a conoscenza della deliberazione della giunta regionale, con la quale si sono definiti le modalita' e i finanziamenti a favore delle Comunita' montane per la sperimentazione in Valle d'Aosta del compostaggio locale''. A tal proposito ricorda che sono in corso di progettazione da parte delle Comunita' montane dodici progetti per un ammontare di oltre 830.000 euro, di cui 400.000 finanziati dalla Regione e che riguardano tutto il territorio regionale.

''Spiace constatare - si legge ancora - che Legambiente con queste dichiarazioni voglia mettere in contrapposizione i cittadini con le istituzioni che democraticamente li rappresentano. Sarebbe al contrario auspicabile un esercizio di umilta' e autocritica da parte di tutti e chiedersi, mutuando la celebre affermazione ''non cosa fa la Regione per me, ma cosa faccio io per la Regione". ''Prendiamo atto - prosegue Manuela Zublena - che Legambiente Valle d'Aosta non pare aver maturato una sensibilità che invece si coglie nelle parole del presidente nazionale della vostra associazione Vittorio Cogliati Dezza''.

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Segnaliamo che in passato in altro post anche Amici del Viale aveva bocciato gli interventi in materia di riduzione dei rifuti e quantità e qualità raccolta differenziata posti in essere nell'ultimo triennio in Valle d'Aosta.

Interessante a questo proposito l'iniziativa del Gruppo Alpe ( consigliere Bertin)
che ha chiesto chiarimenti in merito ai dati relativi alla raccolta della plastica
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 3118 “Approvazione del protocollo d’intesa tra Regione Valle d’Aosta e Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero di imballaggi in plastica (COREPLA) per la promozione della raccolta differenziata e per la gestione dei rifiuti di imballaggio in plastica”;
SOTTOLINEATO che la qualità del materiale raccolto, ad oggi, risulta ancora al di sotto dei valori accettabili;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l’Assessore competente per sapere:
1. a quanto ammonta la percentuale di raccolta differenziata avviata al recupero di materia sul totale raccolto;
2. a quanto ammonta il costo per lo smaltimento della frazione di plastica non avviata al recupero;
3. a quanto ammontano i contributi concessi dal CONAI per il recupero degli imballaggi;
4. quali attività si intendono promuovere per aumentare la qualità del materiale plastico raccolto e quali obbiettivi e in quali tempi si intendono raggiungere.

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22 gennaio 2012

DIFFERENZIATA IN VALLE D'AOSTA: OBIETTIVI NON RAGGIUNTI.

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La Regione Valle d'Aosta ha mancato l'obiettivo del 60% per la raccolta differenziata dei rifiuti che si e' data con una propria legge. Un obiettivo disatteso in quanto la percentuale ha raggiunto circa il 40%; solo Aosta ha raggiunto quasi quota 50%.

Lo denuncia in una nota Legambiente Valle d'Aosta. ''Mentre la raccolta della frazione organica (l'umido) rimane un'opportunita' solo per chi ha un giardino e voglia di utilizzare una compostiera, per i cittadini - secondo Alessandra Piccioni, presidente del Circolo valdostano - l'unica speranza e' che la Regione cominci ad attivarsi per la riduzione della produzione di rifiuti ed a ragionare in termini di gestione, e non sempre e solo del loro smaltimento''.

Ecco una domanda pertinente che rimarrà probabilmente senza risposta:" L' Amministrazione regionale sanzionerà se stessa per il mancato rispetto della propria normativa?"


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POTERI FORTI E LOBBISTI A RADUNO IN VALLE D'AOSTA

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La lobby dei costruttori di inceneritori ha scelto la Valle d'Aosta come luogo di ritrovo.
In concomitanza con l'arrivo di Emma Marcegaglia ad Aosta un altro ricorso, questa volta direttamente alla Presidenza della Repubblica, è stato depositato per stoppare l'iniziativa referendaria che prevede il non utilizzo di inceneritori in Valle d'Aosta.
Questa volta è l'"Anida", associazione di Confindustria interessata a sviluppare e a difendere le commesse per le impiantistiche del settore.Infatti dopo il ricorso presentato dall’Assoconsum al Tar Valle d'Aosta, arriva quello presentato dall’Anida, associazione che raggruppa attorno a se le maggiori imprese costruttrici d’impianti d’incenerimento.

Si tratta di un ricorso “straordinario”, con il quale l’Anida di cui fanno parte anche la Gea srl e la Rea Dalmine spa, che compongono assieme ad altre aziende l'ATI interessata all'appalto ventennale da 220 milioni per la realizzazione e la gestione del pirogassificatore.

L’Anida ha presentato nel 2008 il Piano per incentivare la costruzione di inceneritori e allo sviluppo di tale business

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