27 agosto 2012

GESTIONE RIFIUTI: IL PARLAMENTO INDICA LA STRADA, MA LA VALLE D'AOSTA NON LO SA...

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Il 24 maggio 2012 il Parlamento Europeo ha approvato una importante risoluzione dal titolo “Un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse”. Nel documento ( punto 33) che, per ora, è passato inosservato ai nostri zelanti funzionari regionali che nei giorni scorsi hanno provveduto ad assegnare (in via provvisoria) l'appalto per la costruzione del pirogassificatore per un importo pari a 220 milioni di euro.

Il Parlamento Europeo invita la Commissione Eurpea a razionalizzare l’acquis in materia di rifiuti, tenendo conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità di ridurre i rifiuti residui fino a raggiungere livelli prossimi allo zero;
chiede pertanto alla Commissione di presentare proposte entro il 2014, allo scopo di introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili;
ritiene che queste iniziative debbano essere accompagnate da idonee misure transitorie, tra cui l’ulteriore sviluppo di norme comuni basate sul concetto di ciclo di vita;
invita la Commissione a rivedere gli obiettivi per il riciclaggio per il 2020 della direttiva quadro sui rifiuti;
ritiene che un’imposta sullo smaltimento in discarica, già introdotta da alcuni Stati membri, potrebbe contribuire al raggiungimento di tali obiettivi.

In altre parole, il Parlamento Europeo invita gli Stati membri ad attivarsi su piu fronti ed in particolare a raggiungere l’obiettivo rifiuti zero; a abolire l’incenerimento di tutto ciò che è compostabile (i rifiuti organici) o recuperabile (la plastica, la carta) entro 8 anni.


Di fatto, poiché la maggior parte dei rifiuti indifferenziati sono materiale organico, plastica e carta, il Parlamento Europeo cala una scure su nuovi inceneritori ed invita gli Stati menbri ad emanare norme basate sul ciclo di vita dei rifiuti (Lyfe cycle).

Nel documento approvato, il Parlamento sottolinea più volte la necessità di promuove il riutilizzo e il riciclo dei materiali, ed esorta gli Stati membri «a eliminare gli ostacoli a un mercato del riciclo e del riutilizzo funzionante e a stimolare tale mercato, incoraggiando la domanda e la disponibilità di materiali riciclati e sottoprodotti».

La Valle d’Aosta pur avendo a Bruxelles un ufficio apposito sembra ignorare questa risoluzione.

La scelta della Valle d’Aosta di costruire un inceneritore (pirogassificatore) con una vita media di 25 anni si pone in modo completamente antitetico nei confrotni dell'indirizzo adottato dal Parlamento Europeo.

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Il Ministero dell'Ambiente non e' competente per esprimere giudizi su ammissibilita. La Segreteria tecnica del Ministero dell'ambiente non e' in alcun modo competente per esprimere giudizi in merito all'ammissibilita' di un referendum. Lo scrive, in una lettera inviata al Ministro Corrado Clini, il Comitato per il si' nel referendum sul pirogassificatore in programma il 18 novembre in Valle d'Aosta.

Nel merito viene precisato che proprio la conformazione e il fenomeno dell'"inversione termica" sconsiglia l'utilizzo di tali impianti di incenerimento in valli alpine.

Si riporta per intero l'ultimo lancio Ansa Regione vda sull'argomento:

La Segreteria tecnica del Ministero dell'ambiente non e' in alcun modo competente per poter esprimere giudizi in merito all'ammissibilita' di un referendum. Lo scrive, in una lettera aperta inviata al Ministro Corrado Clini, il Comitato per il si' nel referendum sul pirogassificatore in programma il 18 novembre in Valle d'Aosta.

Entrando nel merito tecnico, il Comitato ''precisa che l'impiantistica scelta dalla Regione, basata su pirolisi o gassificazione, non risulta in grado ne' di chiudere il ciclo dei rifiuti nel territorio regionale, ne' di evitare il ricorso all'uso della discarica; peraltro l'amministrazione regionale non ha mai fornito le caratteristiche tecniche dell'impianto di pirogassificazione, comprendente gli schemi di processo, i flussi di massa, il destino dei gas di sintesi e il fabbisogno di discarica''.

Per quanto riguarda ''la necessita' di privilegiare l'ordine di priorita' fissato dalle direttive comunitarie - prosegue la nota - si fa presente che attualmente in Valle d'Aosta tale gerarchia non viene rispettata, in quanto le azioni per la prevenzione non hanno conseguito risultati significativi e duraturi e inoltre il recupero di materia e' inadeguato: non viene praticata la raccolta e la gestione della matrice organica, che pure costituisce una frazione importante, e i livelli di raccolta differenziata sono molto al di sotto di quanto fissato dalla legge (appena il 44% rispetto all'obiettivo del 65%)''.

''Il rispetto della gerarchia nel trattamento dei rifiuti da parte della Regione Valle d'Aosta - si legge ancora - produrrebbe un residuo di rifiuti indifferenziati annui di circa 20.000 tonnellate, che non giustificano la costruzione di un impianto dedicato a caldo e la conseguente spesa di 225 milioni di euro''. Infine, ''la conformazione di valle e l'inversione termica presente per gran parte dell'anno ostacolano la dispersione degli inquinanti nel fondovalle, dove risiede gran parte della popolazione. La Regione rientra pertanto nella tipologia delle vallate alpine per le quali le normative europee sconsigliano gli impianti di trattamento a caldo: per tali motivi riteniamo che la scelta del pirogassificatore non si adatti al contesto regionale e che aggraverebbe, in qualsiasi caso, il livello di inquinamento del territorio''. (ANSA).

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26 agosto 2012

GESTIONE RIFIUTI: INTRECCI ECONOMICI E POLITICI

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INVITO

Martedì 28 agosto, alle ore 21 alla saletta dell' hôtel des Etats sarà presentato il dossier:“Intrecci economici e politici a margine del referendum sul pirogassificatore in Valle d' Aosta”
Il dossier sarà illustrato da Alessandro Pascale, coordinatore regionale dei Giovani Comunisti e da Davide Migliaccio.


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Alla RTI composta da Noy Ambiente Spa, Rea Dalmine Spa, Valeco Spa, Gea Srl, Cogeis Spa e Ivies Spa è stato affidato nei giorni scorsi la concessione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani della Valle d’Aosta con provvedimento dirigenziale del 24 agosto 2012.

Il consorzio di imprese gestirà il servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani ivi compresa la realizzazione del pirogassificatore presso il centro di Brissogne per 23 anni.


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19 agosto 2012

GESTIONE RIFIUTI: LETTERA DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE SUL REFERENDUM PROPOSITIVO IN VALLE D'AOSTA

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Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo la lettera a firma Francesco Lucat:

Una normale lettera di un normale governo "tecnico".


La risposta del dott. Sebastiano Serra, capo della segreteria tecnica del Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio a proposito del referendum sul pirogassificatore in Valle d' Aosta, prontamente brandita dall' Amministrazione Regionale, esprime in maniera plastica l' approccio di questo governo "tecnico" ai problemi del paese.
In sintesi: non ci sono alternative, c' è una sola strada percorribile. I cittadini, da soli o più o meno organizzati in comitati, movimenti, associazioni oppure - Dio non voglia – in partiti (i quali potrebbero persino concepire la malsana idea di partecipare ed influire sui progetti decisionali relativi alla vita del paese) stiano tranquilli e lascino fare ai tecnici. In tutte le materie: economia, lavoro, ambiente diritti civili e quant' altro.
I rifiuti si bruciano. Che altro volete farne? Ridurne la produzione? Riciclarli?
Ma no, si sa che gli impianti moderni non fanno male alla salute. Guardate quello che succede in Europa.
Per risparmiare sull' energia, puntiamo sul petrolio nazionale e sui rigassificatori, ampliando le possibilità di trivellazione.
E' il petrolio la fonte energetica del futuro e pazienza se qualche sito ambientale di valore inestimabile subirà qualche danno.
Lasciamo perdere la ricerca sulle energie rinnovabili, alle quali si tagliano gli incentivi. A che servono?
I servizi essenziali (scuola, sanità trasporti etc.) se li volete, pagateli. Possibilmente a società private. E' ben giusto che qualcuno ne possa trarre un onesto profitto.
Se una fabbrica provoca il cancro, che diamine, non vorremo mica rovinare l' economia nazionale, bloccandone la produzione? O magari espropriarla e gestirla con i lavoratori.
No, dobbiamo valorizzare il lavoro operaio.
Per questo occorre lasciare gli operai al lavoro fino all' età in cui le speranze di sopravvivenza sono ridotte al lumicino.
Così non rischieranno di annoiarsi in pensione.
Referendum? Quale referendum? La Costituzione prevede i referendum? Quale Costituzione?

No, la lettera non è strana, non è dettata dal caldo.
E' espressione coerente della filosofia di questo governo, che, esattamente come il governo regionale, considera ogni espressione, più o meno organizzata, di dissenso alle proprie politiche semplicemente un inaccettabile ostacolo ai propri voleri, contro il quale ogni mezzo è lecito.
I contrasti tra un siffatto governo ed una siffatta amministrazione regionale, passano in secondo piano quando si tratta di mettere al loro posto quelli che dicono che le cose così non vanno.
Se qualcuno ha pensato che per superare il rollandinismo, ci si potesse appoggiare a Monti, farà bene a smettere di sognare.

Francesco Lucat

Fed Sin VdA

Pontey, 17 agosto 2012

ALTRI INTERVENTI SUL TEMA:

http://www.fabioprotasoni.it/?p=1546 >>>

http://www.alpevda.eu/notizie.asp?id=21&l=1&n=725

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LOBBY E POTERI FORTI: MA IL MINISTERO DELL'AMBIENTE DA CHE PARTE STA?

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Il Ministero dell'ambiente prima di occuparsi del tema Referendum propositivo in valle d'Aosta (vedi nota resa pubblica nei giorni scorsi dalla regione valle d'aosta) introduca e proponga modifiche di utilità alla normativa vigente.

Se si analizzano le norme sui rifiuti degli ultimi dieci anni in cui sono stati sempre prorogati sia l’obbligo di passaggio dalla vecchia tassa alla tariffa (uno strumento fondamentale per ridurre i quantitativi di rifiuti prodotti dalle famiglie), sia il divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti non pre trattati (un’opzione che avrebbe da una parte ridotto i quantitativi smaltiti in discarica, riducendone il carico inquinante, e dall’altra avrebbe aumentato il costo di smaltimento in questi impianti), appare evidente come siano ancora mancanti, nell'attuale normativa, tasselli importanti.

Nel caso Ilva di Taranto solo ora il Ministero dell'Ambiente dopo l'intervento della magistratura si adegua a tutte le prescrizioni per salvaguardare l'ambiente e la salute dei cittadini e dei lavoratori. La magistratura non fa “monitoraggio ambientale” né “rilascia autorizzazioni”, compito a carico dell'Esecutivo e del Ministero dell'Ambiente che non è stato fatto ad oggi. Forse per tutelare l'ambiente era utile che lo stesso ministero svolgesse il suo ruolo fino in fondo negli anni passati.

Comunque staremo a vedere come il ministero dell’Ambiente darà corpo al Programma nazionale di prevenzione entro la fine del 2012, come previsto dalla direttiva europea, magari coinvolgendo anche i cittadini e non solo alcune lobby ...

Il premio ai dirigenti del Ministero sia dato solo al raggiungimento di obiettivi concreti di riduzione dei rifiuti.


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16 agosto 2012

MEDIA LOCALI INDIPENDENTI E GIORNALISTI TENDENZIOSI...

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Trust Me, I'm Lying: Confessions of a Media Manipulator


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Chi scrive online, cede spesso alla tentazione di schiacciare il tasto “Pubblica” quando ha buttato giù solo un’accozzaglia di rumours o un abbozzo embrionale di storia.

Di sicuro il post pubblicato da A. Zilio su 12vda.it sottoindicato riporta alcuni dati corretti. Sono oltre venti le associazioni, comitati, gruppi e movimenti che compongono il comitato per il si. Ma arrivare ad affermare che "le diverse associazioni sono l'espressione dei movimenti politici" senza riconoscere come le stesse assocaizioni siano state il vero lievito, la vera ricchezza della nostra comunità. Trovare cittadini che si ritrovano per discutere, studiare e proporre soluzioni migliorative è merce rara e preziosa.

Francamente meriterebbero ben altra attenzione e piu rispetto da parte dei media "indipendenti".
In fondo senza la spinta propulsiva del Comitato Valle Virtuosa il tema della corretta gestione rifiuti sarebbe stato ancora al centro del dibattito?



www.12vda.it/politicasez/134-regione/10612-il-qcomitato-per-il-siq-si-presenta-in-piazza-deffeyes-lgruppo-spontaneo-nato-contro-una-scelta-che-non-approviamor.html



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GESTIONE RIFIUTI: MODALITA E TERMINI DEL CONFRONTO ANALIZZATI DAI CAPIGRUPPO IN REGIONE

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Si riporta il comunicato diramato dagli Uffici della Presidenza del Consiglio al termine dell'incontro.


lunedì 13 agosto 2012, la Conferenza dei Capigruppo consiliari ha esaminato la risposta/richiesta dell'associazione Valle Virtuosa di aggiornare il tavolo di lavoro per la definizione dei tempi e delle modalità del confronto sul pirogassificatore.

«Ribadiamo la validità dell'operato dell'Assessore Zublena - sostengono i Capigruppo di maggioranza - evidenziando che sono state attuate tutte le fasi necessarie per l'organizzazione del confronto, in ottemperanza e in coerenza con quanto approvato dal Consiglio regionale, e che sono state poste in essere tutte le condizioni perché Valle Virtuosa potesse aderire ad un dibattito di natura prettamente tecnico-scientifica. Purtroppo, prendiamo atto che Valle Virtuosa non ha inteso cogliere questa opportunità contestando non solo la data ma soprattutto altri aspetti - quali le modalità, la tipologia e la sostenibilità dei costi degli esperti - che sono, a nostro giudizio, pretestuosi per eludere un confronto che avrebbe potuto fare emergere la debolezza delle sue tesi. Esprimiamo infine sorpresa circa l'atteggiamento di Alpe e PD che, pur avendo espresso voto contrario in Consiglio Valle sulla risoluzione che prevedeva un confronto tra tecnologie diverse, oggi, ormai alla vigilia della campagna elettorale referendaria, cavalcano politicamente la situazione, manifestando un interesse che sottende motivazioni di ben altra natura.»

«A nove mesi dall'approvazione della risoluzione approvata dal Consiglio regionale che prevedeva un confronto tra esperti rispetto allo scenario di trattamento a caldo o a freddo dei rifiuti, anche al fine di fornire una corretta informazione ai cittadini sulla gestione dei rifiuti - dichiarano i Consiglieri del PD, Raimondo Donzel, e di Alpe, Alberto Bertin -, l'Assessore Zublena e la maggioranza regionale, trovandosi con l'acqua alla gola, hanno tentato di risolvere la questione con un'affrettata convocazione del Comitato Valle Virtuosa, imponendo le proprie modalità del confronto e la curiosa data di fine luglio, ossia in piena estate, quando in un primo tempo lo stesso Assessorato aveva ipotizzato anche la data più opportuna di settembre. Per quanto ci riguarda è inaccettabile che una richiesta di 11.000 valdostani venga gettata in un cestino con motivazioni pretestuose e, forse, addirittura in malafede. Ci ancora sono tutte le condizioni per un corretto confronto, che pur non avendo i tempi e le modalità di un confronto scientifico sarebbe un utile strumento di informazione per i cittadini.»


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