A tutti i cittadini d' Europa
Avviso
Da oggi fino al 20 agosto 2015 è possibile formulare proposte per stimolareno lo sviluppo di un'economia verde competitiva in Europa.
La transizione verso un'economia circolare più sostenibile è alle porte e può essere una grande opportunità per tutti.
E' in fase di adozione un piano d'azione globale che incentivi sia i consumatori sia le imprese ad utilizzare le risorse in modo più efficiente.
Per questo è utile il contributo di tutti quanti operano nei diversi punti della filiera.
E' importante cercare di smettere di utilizzare tutto ciò che non è rinnovabile e utilizzare ciò che lo è con parsimonia.
Le strategie future non dovranno limitarsi solo ai rifiuti, ma contemplare l'intero ciclo di vita dei prodotti, tenendo conto della situazione di ciascuno Stato membro.
Occorrono interventi in materia di progettazione intelligente dei prodotti, riutilizzo e riparazione dei prodotti, consumo sostenibile, livelli di riciclaggio, uso intelligente delle materie prime, rafforzamento dei mercati delle materie prime secondarie e misure settoriali specifiche.
La transizione verso un'economia più circolare è in grado di promuovere la competitività e l'innovazione stimolando il nascere di nuovi modelli imprenditoriali e l'adozione di nuove tecnologie, nonché favorendo la modernizzazione delle politiche sociali, con conseguenti effetti positivi nel lungo termine per l'economia europea nel suo insieme, che diverrà più sostenibile e più competitiva.
I cittadini, le autorità pubbliche, le imprese e tutti gli altri soggetti governativi e non governativi interessati sono invitati a rispondere alle domande riguardanti i vari segmenti del ciclo economico e il loro ruolo nella transizione verso un'economia circolare. Un'altra consultazione pubblica sulle distorsioni del mercato dei rifiuti è già in corso ed è aperta a tutti i portatori d'interesse.
La sfida è aperta. Ed è bene che tutti coloro che hanno buone idee, veramente sostenibili, le espongano e ne sottolineino la fattibilità e l’urgenza. Vediamo a chi darà veramente ascolto la UE, alla fine.