2 marzo 2010

ASS. ZUBLENA: LA INVITIAMO A FAR LA COSA GIUSTA...

Invito rivolto all'Assessore Zublena:

Fa' la cosa giusta!

ovvero:

E’ indispensabile, in ogni caso, prima della scelta definitiva, comparare i due scenari in campo ( Pirogassificazione e scenario valle d'aosta virtuosa: zero waste - zero rifiuti) con il concorso di tecnici esperti "super partes" e utilizzando tutte le metodologie in uso, tra cui anche la LCA (Life Cycle Assessment).


http://falacosagiusta.terre.it/

Dal Terzo minuto circa vengono illustrati i vari step del metodo di riciclo vedelago.



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Vi segnaliamo un importante appuntamento di approfondimento in materia di rifiuti e raccolta differenziata che avrà luogo a Firenze 18 e 19 Marzo 2010. Partecipazione a pagamento, organizza Tiforma.

Esperti a confronto e quadro comparativo sui sistemi integrali porta a porta
e sistemi integrati: aspetti strategici, organizzativi,impatto sul territorio, coinvolgimento utenze, ricadute sociali, aspetti economici
Giovanni Montresori - Mario Sunseri, Labelab


Obiettivo 65% di raccolta differenziata nella Provincia
di Rimini mediante sistema integrato - risultati
Carlo Casadei, Ato Rimini

L’esperienza della Provincia di Torino, i sistemi di incentivazione per il consolidamento delle raccolte domiciliari
Giorgio Gollo, Provincia Torino

Presentazione di un caso di studio relativo
alla tariffazione puntuale
Roberto Bortolotti, AMNU

Analisi dei costi della Raccolta Differenziata
Valentina Cipriano, Servizio Tecnico Federambiente


IL DIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI DI RACCOLTA,
LA REDAZIONE DEI PIANI ECONOMICI FINANZIARI &
INDICATORI DI CONFRONTO

Fase 1 - L’analisi del contesto attuale: metodi per
l’analisi territoriale e l’analisi dei flussi di
rifiuti.
Fase 2 - Definizione del modello organizzativo
Fase 3 - Dimensionamento dei singoli servizi
Focus > L’applicazione dei software di dimensionamento
dei servizi di raccolta
Fase 4 - Il quadro di dettaglio delle risorse impiegate
(personale, automezzi, attrezzature, ecc.)
Fase 5 - Analisi economica delle singole risorse impiegate.
Costi operativi (diretti e indiretti),
costi di struttura e generali, remunerazione
del capitale investito
Fase 6 - Metodologie specifiche per l’analisi economica
degli impianti LCC
Fase 7 - Quadro di sintesi degli indicatori economici
e confronti


Ing. Giovanni Montresori
Labelab
Ing. Mario Sunseri
Labelab
Dott. Lorenzo Perra
Ti Forma
Dott. Carlo Casadei
ATO Rimini
Dott. Giorgio Gollo
Provincia Torino
Ing. Roberto Bortolotti
AMNU Spa, Pergine Valsugana
Ing. Valentina Cipriano
Servizio Tecnico Federambiente


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DIFFERENZIATA: SINDACO RESPONSABILE IN SOLIDO PER MANCATO RAGGIUGIMENTO OBIETTIVI

Paga anche il sindaco in solido per il danno provocato, se non si raggiungono gli obiettivi della differenziata stabiliti dalla legge. Lo ha stabilito in Campania la Corte dei Conti, che ha condannato l'ex sindaco di Marcianise a un corposo risarcimento.

Se la raccolta differenziata non raggiunge i livelli stabiliti dalla legge, il sindaco risponde in solido per il danno erariale provocato. Lo ha sancito la sezione della Campania della Corte dei conti, che ha condannato l'ex sindaco di Marcianise, Filippo Fecondo, e alcuni dipendenti dell'ente, a risarcire più di 450 mila euro.

La sentenza fa riferimento agli anni 2003, 2004 e 2005 in cui i Comuni campani avrebbero dovuto conseguire una percentuale minima del 30 per cento. Quasi nessuno ci riuscì. E la stragrande maggioranza rimase lontana da quella soglia.

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La sentenza in commento rappresenta una seconda tappa giurisdizionale dell'intervento che la Corte dei conti in riferimento alle gravi responsabilità delle amministrazioni territoriali nella genesi e nella gestione dell'emergenza permanente nel settore dello smaltimento dei rifiuti determinatasi in Campania nell'ultimo quindicennio.

La presente pronuncia della sezione giurisdizionale per la Campania, concernente il servizio di gestione dei rifiuti nel comune di M. (n. 1492/2009), segue infatti di pochi mesi un'altra sentenza relativa al comune capoluogo C. (n. 386/2009).

Gli elementi di principale differenziazione tra la sentenza n. 386 e la sentenza n. 1492 sono rinvenibili, in particolare, nella specificità del fondamento oggettivo della richiesta di risarcimento del danno erariale nella sentenza qui commentata.

Nel primo caso (sentenza n. 386/2009), infatti, la responsabilità amministrativa dei convenuti risultava riconducibile con immediatezza al consolidato genus della "trascuratezza degli obblighi istituzionali" (prioritariamente imposti dalla Costituzione,agli artt. 54 e 97,con efficaci richiami a "disciplina e onore nell'esercizio di funzioni pubbliche" nonché a "buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa"), in quanto gli amministratori locali del comune di Caserta non solo non avevano tempestivamente ed adeguatamente contestato e fatto valere reiterati inadempimenti del soggetto gestore del servizio di igiene urbana, ma avevano altresì aderito a richieste di adeguamento dei corrispettivi e a proposte di transazione migliorativa pervenute dal medesimo gestore.

Nella fattispecie esaminata dalla Corte nella pronuncia n. 1492/2009, per altro verso, il danno pubblico sarebbe derivato, secondo la Procura, dal mancato rispetto degli obblighi inerenti il raggiungimento da parte del comune di M. delle percentuali minime di raccolta differenziata, con riferimento agli anni 2003, 2004 e 2005. I convenuti sono stati condannati complessivamente al pagamento della somma complessiva di circa € 450.000, di cui € 405.000 in favore del comune di M. ed € 45.000 in favore dell'erario.

Fonte: il sole 24 ore




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1 marzo 2010

FABRIZIO ROSCIO IN MERITO AL RUOLO DELL' ORR - OSSERVATORIO REGIONALE RIFIUTI

Riceviamo e pubblichiamo un documento proveniente dal Dott. Fabrizio Roscio - componente dell'Osservatorio regionale rifiuti su indicazione delle Associazioni Ambientaliste ( Legambiente vda, Wwf,Terranouva, ecc.).

IL RINTOCCO DELL'ALTRA CAMPANA

Sono passati quasi 3 mesi da quando il rappresentante delle associazioni ambientaliste ha abbandonato la riunione dell'Osservatorio regionale sui rifiuti ed è opportuno lasciare una memoria degli eventi prima che l'intera vicenda passi completamente nel dimenticatoio.

L'ORR è nato nella primavera del 2009, istituito dalla legge regionale n.31 del 2007 ed ha il compito di vigilare sulla gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta, è, o dovrebbe essere, luogo di discussione tra i diversi portatori di interessi e dovrebbe fornire pareri in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti al
decisore politico.

L'ORR è composto da 15 membri nominati dalla giunta compresi due rappresentanti di associazioni appartenenti alla società civile: consumatori e ambientalisti.

Le motivazioni che hanno causato la protesta ambientalista sono state tre e sono state lette durante la riunione e lasciate agli atti:

1. il primo rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani e assimilabili è stato pubblicato senza essere preventivamente discusso in sede di Osservatorio. L'ORR ha tra i suoi compiti la stesura di un rapporto annuale. Una bozza del primo numero èstata a me inviata la sera del 20 novembre 2009. l'Assessore all'Ambiente ha presentato la pubblicazione il giorno successivo, durante l'inaugurazione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Forse è stato ritenuto che eventuali osservazioni e correzioni potevano essere fatte durante la notte, poiché certamente la stampa del documento è avvenuta solo la mattina stessa. Ufficialmente il rapporto dell'ORR è stato presentato all'ORR stesso due settimane dopo.

2. I documenti tecnici necessari per fornire pareri utili all'adozione di atti amministrativi non vengono preventivamente discussi in ORR. Un solo esempio: lo studio sulla produzione di combustibile da rifiuto redatto dall'ing. Cout è stato richiesto dal sottoscritto già ai tempi dell'assegnazione dell'incarico. Il documento reca la data del 24 novembre 2009. La giunta regionale nella riunione straordinaria del 2 dicembre 2009 ha deliberato che l'indirizzo prescelto è quello della valorizzazione energetica, mediante pirolisi o gassificazione. In seguito lo studio è stato pubblicato sul sito ufficiale della regione. Solo nella riunione del 14 dicembre è stato spiegato in ORR cosa significhi pirolisi o gassificazione, non in un punto all'ordine del giorno dedicato, ma in “varie ed eventuali”. Sarà solo una questione formale, ma relegare la discussione sulla chiusura del ciclo dei rifiuti della regione in un “varie ed eventuali” è per lo meno riduttivo. Come avrebbe potuto l'ORR fornire un parere se il decisore politico aveva già deciso?

3. Alle riunioni dell'ORR vengono convocati e partecipano con diritto di parola funzionari dell'Assessorato estranei all'ORR stesso. Questa affermazione trova conferma nei verbali dell'ORR oltre che negli indirizzi delle convocazioni. In ORR l'amministrazione regionale ha i suoi rappresentanti. Se si ritiene che altri funzionari debbano partecipare in virtù della loro storica e provata competenza in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti, non vi è nulla di male, ma si dovrebbe consentire anche alle associazioni di poter far partecipare i propri tecnici, per parità di trattamento. Si potrebbe anche fare un ulteriore passo verso la trasparenza: rendere pubblici verbali e riunioni.

4. Visti i punti precenti, le associazioni ambientaliste hanno deciso di ritirare dalla riunione di dicembre 2009 dell'ORR il proprio rappresentante, in attesa di un incontro di chiarimento con l’assessore. I molti impegni hanno impossibilitato l'assessore ad organizzare un incontro in questi 3 mesi, tutttavia le dichiarazioni ufficiali fatte non sono state improntate al dialogo e al confronto. Forse dichiarare che il proprio interlocutore mente e si attacca a questioni formali con il solo scopo di fare confusione è una modalità nuova di ricerca di un dialogo sereno.

Quart, 1 marzo 2010

Fabrizio Roscio



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28 febbraio 2010

CONVEGNO E APPROFONDIMENTI SULLO SCENARIO VALLE D'AOSTA VIRTUOSA -ZERO WASTE

SERATA DI APPROFONDIMENTO IN MATERIA DI GESTIONE RIFIUTI E SCENARI FUTURI

VENERDI’ 5 MARZO ALLE ORE 20.30

PRESSO IL SALONE DELL’IMMACOLATA (AOSTA)

Presentazione dello scenario denominato “Rifiuti Zero” - Valle d’Aosta virtuosa.

Scenario alternativo a quello proposto dalla Regione che prevede come trattamento finale dei rifiuti la Pirogassificazione.

Relatori:

Ing. Flaviano FRACARO, Direttore Generale della Gestione Ambientale Integrata dell'Astigiano s.p.a. :”L’ESPERIENZA DEL COMPOSTAGGIO AD ASTI”;

Roberto CAVALLO: "IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO E COLLETTIVO NEI PAESI SCANDINAVI"

Michele BERTOLINO, responsabile Settore Rifiuti di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta : “QUALE CICLO INTEGRATO ALTERNATIVO PER LA VALLE D’AOSTA”

Jean-Louis AILLON, Presidente di CRZ VDA : “ VERSO RIFIUTI ZERO, UN’UTOPIA CONCRETA: approfondimenti sullo scenario e possibili miglioramenti e integrazioni al piano regionale. “



Seguirà dibattito.



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Fatti da controllare/verificare in occasione della visita/sopralluogo in data 3 marzo 2010 della terza commissione consiliare presso l'impianto di Malagrotta (roma)

A puro titolo indicativo si forniscono possibili domande o argomenti da approfondire:



E' vero che l’unico gassificatore in Europa costruito dall'azienda Thermo..... a Karlsruhe è stato chiuso nel Novembre 2004 dopo aver accumulato una perdita di 500 milioni di dollari.
E' vero che i problemi operativi dell’impianto hanno indotto i giornali tedeschi a soprannominarlo “Thermodefect”.

E' vero che il sito del Ministero dell’Ambiente definisce questa tecnologia “ancora in fase di sperimentazione”.

E' vero che i problemi operativi esibiti dal gassificatore di Karlsruhe includono una perdita di gas tossico, un’esplosione, rotture del refrattario della camera di combustione e perdite di acque contaminate.

E' vero che il rilascio di sostanze tossiche ha comportato la chiusura temporanea del gassificatore di Karlsruhe

E' vero che il gassificatore di Karlsruhe ha superato le emissioni ammissibili di acido cloridrico, polveri, ossidi di azoto e carbone organico totale.

E' vero che i gassificatore di Karlsruhe ha scaricato circa 120.000 metri cubi di acque nel fiume Reno in un anno.

E' vero che il gassificatore di Malagrotta necessita per funzionare di 1000 metri cubi di acqua al giorno. Dopo il suo trattamento e recupero restano da reintegrare 40 metri cubi/giorno di acqua e da smaltire circa 30 tonn/giorno fra fanghi, zolfo e sale industriale classificati come rifiuti speciali (contengono diossine e metalli pesanti) da smaltire in discariche speciali.

E' vero che Il gassificatore di Karlsruhe ha consumato 17 milioni di metri cubi di metano in un anno per gassificare i rifiuti ma non ha introdotto nessun kw nella rete nazionale in quell’anno

E 'vero che Il gassificatore di Malagrotta consumerà 11,5 milioni di metri cubi di metano in un anno e, se tutto va bene, l’efficienza elettrica sarà del 21% contro il 40-45% degli impianti più moderni attualmente in costruzione in molte parti d’Italia.

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24 febbraio 2010

PICCOLI, MA INCISIVI...

"Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara".

Dalai Lama

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AUDIO CONFERENZA STAMPA



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