6 dicembre 2011

MAITRES CHEZ NOUS! DIFENDIAMO IL DIRITTO AL REFERENDUM IN VDA!

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/.

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Maîtres chez nous! Valdostani difendiamo il diritto all’esercizio del Referendum propositivo!

Mi è appena arrivato un avviso di notifica. Vado subito a ritirarlo: è un ricorso al TAR della Valle d’Aosta. Un ricorso? Sì, l’ “Asso-Consum Onlus”, associazione per la difesa dei consumatori, avente sede in Roma, in persona del Presidente Daniela Perrotta, richiede l’annullamento della deliberazione della “Commissione regionale valdostana per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare”, che ha dichiarato ammissibile la proposta di legge d’iniziativa popolare concernente il pirogassificatore. Richiede, quindi, una sospensione dell’iter referendario. Un’associazione per la difesa dei consumatori che vuole togliere la parola ai cittadini: ha dell’incredibile! La notifica del ricorso mi è giunta poiché, insieme ad altri 4 cittadini valdostani, faccio parte del gruppo di promotori del Referendum. Leggendo l’atto di ricorso, vengo a sapere che la Sig.ra Perrotta è residente a Napoli e dalla sua data di nascita, 1972, capisco anche che abbiamo all’incirca la stessa età. Guarda un po’ il destino, come a volte fa intersecare vite tanto lontane…
Sono una cittadina valdostana. Sono nata e vivo ad Aosta. Se un giorno dal mare partenopeo o dalle terre laziali che ipotizzo frequenti, la Presidente Perrotta volesse fare un viaggio di piacere, potrei accompagnarla a visitare le bellezze della Valle d’Aosta. Amo le passeggiate e l’escursionismo e conosco bene gli itinerari offerti dalle nostre montagne. Ma le potrei anche far conoscere la nostra cultura e le caratteristiche del “particularisme valdôtain”, che ci contraddistingue.
Proprio per questo sincero e autentico interesse per la mia terra, come semplice cittadina, ormai da qualche anno, mi sono interessata al tema dello smaltimento dei rifiuti in Valle d’Aosta. Credo che sia molto importante, come liberi cittadini, dedicare parte del proprio tempo libero, delle proprie energie e capacità di studio a tematiche che ci riguardano direttamente. Perciò, negli ultimi mesi mi sono dedicata dapprima alla raccolta firme riguardante una petizione popolare (che è stata condivisa da ben 11.000 valdostani!) e poi ho voluto far parte del Comitato promotore del Referendum. Con piacere ho deciso di occuparmi di una questione che riguarda così profondamente la tutela della salute e il futuro della comunità valdostana. Vorrei poter dire alla Sig.ra Perrotta che mi preoccupa che mio figlio debba vivere in una Valle in cui la qualità dell’aria peggiorerà notevolmente per l’inquinamento aggiunto dal pirogassificatore. Non abitando qui, non avrà mai potuto notare il fenomeno tipicamente montano dell’inversione termica, che schiaccia gli inquinanti nel fondo valle durante l’inverno, aggravando il loro effetto sulla salute. Ma certo, come Presidente di un’associazione che vuole tutelare i consumatori, avrà ben presente la raccomandazione dell’Unione europea che sconsiglia il trattamento a caldo dei rifiuti nei territori di montagna…
Ma veniamo alle motivazioni del ricorso dell’Asso – Consum Onlus. Mi piacerebbe chiedere alla Presidente Perrotta, perché la sua Associazione ha interesse a impedire ai valdostani lo svolgimento di un Referendum propositivo previsto dal nostro Statuto Speciale e dalle nostre leggi regionali? E come mai ha interesse a schierarsi a favore dei trattamenti a caldo (pirogassificatori e inceneritori), chiaramente ben più impattanti sulla salute (oltre che più costosi: l’appalto ammonta a 225 milioni di euro), rispetto agli innocui trattamenti a freddo e alla raccolta dell’umido organizzata ? E se si può difendere i cittadini togliendo loro la parola?
Vorrei poter farle capire che percepisco il ricorso come sconcertante e profondamente ingiusto. E anche come un’ingerenza dall’esterno che dovrebbe far indignare ogni abitante della Valle! Abbiamo il diritto di esercitare la nostra sovranità popolare. Maîtres chez nous!, mi vien quasi proprio da dire.
Cittadini, non stiamo a guardare. Facciamo sentire la nostra voce per la nostra Valle: qualunque opinione si abbia sul pirogassificatore, andiamo tutti a FIRMARE PRESSO I NOSTRI COMUNI per permettere e sostenere lo svolgimento del Referendum popolare! E continuiamo a seguire e ad approfondire le iniziative di Valle Virtuosa (blog vallevirtuosa.blogspot.com). Perché solo noi abitanti della Valle d’Aosta partecipando alle scelte e unendoci al patrimonio di competenze della nostra Pubblica Amministrazione, siamo i legittimi interessati e possiamo operare per il bene comune e per la nostra salute!
Anna Gamerro

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4 dicembre 2011

REFERENDUM SULL'INCENERITORE-PIROGASSIFICATORE: PRESENTATO UN RICORSO...

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A una settimana dall'annuncio del ricorso al TAR da parte dell'associazione Asso-Consum per l'annullamento del provvedimento della Commissione regionale per i procedimenti referendari, con cui è stata dichiarata ammissibile la proposta di legge di iniziativa popolare sul trattamento a caldo dei rifiuti da sottoporre a referendum, manca ancora una posizione ufficiale da parte del Governo regionale.

Il consigliere regionale Alberto Bertin (ALPE) chiede chiarimenti sull'argomento prendendo spunto da recenti notizie apparse su un quotidiano locale.
Ecco la richiesta del consigliere: «Nel ricordiare le singolari dichiarazioni, riportate dal quotidiano La Stampa, del Presidente della sede piemontese di Asso-Consum, l'ex deputato di Forza Italia Daniele Galli, secondo il quale in materia ambientale la competenza è dello Stato e non della Regione."

Un ricorso strumentale che ha l'esplicito obiettivo di impedire ai cittadini di decidere democraticamente su un'importante questione che avrà ricadute permanenti sulla salute e il benessere collettivo.

Sollecitiamo dunque il presidente Rollandin affinché ci comunichi se la Regione Autonoma Valle d’Aosta intende costituirsi in giudizio in merito al ricorso.
Purtroppo, il question time consente di porre una sola domanda.
Se ne avessimo avuto la possibilità, avremmo chiesto al presidente della Giunta anche valutazioni politiche su un ricorso che viene da un'associazione direttamente legata al PDL, componente della maggioranza da lui guidata. Chissà che non intenda comunque rispondere chiarendo tutte le perplessità e i dubbi sorti attorno a un'iniziativa che non pare andare nella direzione della tutela degli interessi dei cittadini, diversamente da quello che dovrebbe essere invece il ruolo di un'associazione che rappresenta e tutela i consumatori».

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1 dicembre 2011

GESTIONE RIFIUTI: PAROLE SENSATE O ASPETTATIVE A RISCHIO...

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Due anni orsono (il 24 marzo 2010) in occasione del voto in aula sulle nuove modalità di smaltimento dei rifiuti il Presidente Caveri si affidava per appoggiare la decisione all'intelligenza dell'Assessore Zublena e alla competenza dei colleghi consiglieri e si augurava che il voto adottato non venisse rimproverato dalle generazioni future e che il progetto conseguente non avesse tempi biblici.

Aspettative ad oggi seriamente a rischio...


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28 novembre 2011

Valle Virtuosa: Incontro con ValleVirtuosa

Valle Virtuosa: Incontro con ValleVirtuosa: Cari amici di ValleVirtuosa, siete tutti invitati!

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GESTIONE RIFIUTI: VALLE VIRTUOSA ORGANIZZA UN INCONTRO INFORMATIVO

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http://www.trentinopulito.org/

E previsto un incontro informativo rivolto a tutta la popolazione per venerdì 2 dicembre 2011 ore 20.30 presso sala riunione Cgil via binel Aosta

A breve il programma completo.

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13 novembre 2011

DA RIFIUTO A MATERIALE: E TUTTA QUESTIONE DI LINGUAGGIO...

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Bandiamo il termine rifiuto. Intervista a Carla Poli

Da il blog Organyc online.com

Bandiamo il termine rifiuto. Intervista a Carla PoliRiprendiamo integralmente l’intervista fatta da Michela del blog Organyc.com per raccontare di un’altra donna attiva nella green economy che, questa volta, si occupa di rifiuti. Carla Poli, direttrice della Società Centro Riciclo Vedelago srl in provincia di Treviso. Definita il ciclone contro l’inceneritore, il suo “virtuoso” centro ricicla il 90% dei rifiuti che raccoglie. Di più che a San Francisco.

Le raccolte differenziate provenienti dai Comuni o dalle aziende arrivano al centro. Qui vengono riselezionate e i materiali, divisi e ridotti volumetricamente vengono consegnati a impianti di seconda lavorazione o a specifiche aziende che impiegano i materiali nei loro cicli produttivi. Ma non è tutto. Non esiste scarto per il Centro Vedelago: ciò che non può essere riciclato viene trasformato in una “materia prima seconda”, un granulato plastico che viene utilizzato sia nel settore dell’edilizia sia nel settore dell’industria plastica. Niente discarica o inceneritore quindi per il Centro Vedelago.

- Lei ha partecipato recentemente a Ted Ex Reggio Emilia, un evento-conferenza che riunisce i maggiori protagonisti del “pensare” e del “fare” a livello locale, per raccontare la sua esperienza e dire com’è che gli italiani “do it better”. Il suo intervento è stato “Come siamo riusciti a riciclare più rifiuti che a San Francisco”. Come avete fatto?

Il passaggio chiave è stato non parlare più di rifiuti ma di materiali. Abbiamo implementato un sistema che parte dal concetto che sono tutti materiali utili da rimettere nei cicli produttivi.

- Come funziona la gestione dei rifiuti a San Francisco?

A San Francisco c’è un’isola destinata all’attività di recupero dei rifiuti dove ogni materiale riprende vita con una precisa attività di riciclo. In Italia si punta sulla precisione e sull’attività dei cittadini nel fare la raccolta differenziata ma mancano degli anelli di passaggio che conducono il rifiuto da tale a divenire un nuovo oggetto-risorsa. Non basta fare la raccolta differenziata.

E’ fondamentale rimettere in circolo, preferibilmente nello stesso territorio, i prodotti riciclati. Bisogna finalizzare il processo fino alla fine, dalla produzione iniziale del materiale che diviene rifiuto fino alla vendita del nuovo oggetto nato con il riciclo.

- La conferenza alla quale ha partecipato ha come slogan «Ideas worth spreading», idee che vale la pena mettere in circolo. Perché per cambiare le cose in meglio c’è bisogno che le buone idee vengano diffuse, spiegate bene e raccontate in maniera avvincente. Quanto è importante quindi secondo lei comunicare quanto viene fatto per l’ambiente?

Io credo molto nella comunicazione nella scuola. E’ fondamentale partire da lì, con un linguaggio semplice. Per arrivare alle famiglie e al mondo dei cittadini.

Il concetto fondamentale a cui tengo di più è che dicendo rifiuto sbagli tutto, fai disinformazione. Bisogna bandire il termine rifiuto e parlare invece di materiale di recupero. Rifiuto significa qualcosa che non vuoi più, di cui ne fai a meno. Invece il rifiuto è una risorsa preziosissima che non va sprecata. E’ un concetto su cui mi soffermo tantissimo durante le attività con i bambini. Compito delle aziende è produrre prodotti riciclabili, non solo nel packaging, per far chiudere il cerchio e tornare così alla produzione. Quello che non è riciclabile dovrebbe essere considerato un errore di produzione. Produci un problema, per le generazioni successive. Il salto culturale necessario consiste in questo.

- Lei è una donna, sta portando avanti delle belle iniziative. Vede una differenza nella sensibilità e nell’interesse verso l’ambiente tra uomo e donna?

Assolutamente. L’approccio femminile è molto più reale, fattivo. E’ la natura che chiama, forse l’istinto di conservazione. Entriamo nelle problematiche con l’istinto. Noi ci arriviamo.

- Cosa dice alle giovani di talento costrette, in mancanza di occupazione ad andare all’estero per mettere in pratica le proprie competenze?

È necessario uno sforzo comune per impedire questa diaspora. Io mi sto battendo tanto per implementare dei sistemi efficienti qui. Ci sono tante ricercatrici molto brave, e perderle così mi fa molto male…


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