27 novembre 2013

PAUL CONNET: UN MODELLO ALTERNATIVO, ANCHE IN VDA, E' POSSIBILE!


Per il Professor Connett il più grande ostacolo è la mancanza di volontà politica della nostra classe dirigente.
 
Una buona classe politica è quella che lavora con i cittadini, entrambi sono dalla stessa parte, impegnati nel preservare il territorio e nella tutela della salute. Dire no all'incenerimento e alla pirogassificazione,  vuol dire metterci passione,  passione che deve diventare un 'sì' per la "Strategia Rifiuti Zero".

La regione Valle d'Aosta può essere una vetrina per la Strategia Rifiuti Zero e con la nuova università presente sul territorio potrebbe diventare un laboratorio per lo studio della frazione residua.

Raggiungere 'Rifiuti Zero' è possibile secondo Connett, a patto che vi sia un patto di responsabilità tra le comunità e l'industria. 


La Valle d'Aosta da sola non può arrivare a 'Rifiuti Zero', può migliorare la raccolta differenziata e arrivare anche all'80-85%, ma per raggiungere davvero l'obiettivo c'è bisogno dell'industria, di un rapporto attivo con le imprese.

Ecco i passi principali verso Rifiuti Zero (separazione alla sorgente, raccolta porta a porta, compostaggio, riciclaggio, iniziative per la riduzione dei rifiuti, riutilizzo e riparazione, incentivi economici, separazione del residuo e centro di ricerca e miglior design industriale)

La "Strategia Zero rifiuti" non vuole incenerire i rifiuti, nasconderli e ritrovarli poi come nanoparticelle. 


La frazione residua non è altro che un errore di progettazione del  prodotto; se un prodotto non può essere riusato, riciclato e riparato non deve essere prodotto. Ecco perchè è necessario studiare il residuo e riprogettare.

Connett non ha avuto parole tenere per il Governo italiano,  dicendo di non aspettarsi nulla di buono e invitando le comunità a lavorare anche sul tema dell'acqua che è un bene comune e non delle multinazionali; anche i rifiuti sono una risorsa della comunità e non dei gestori di inceneritori.

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