1 novembre 2011

CITTADINI VIRTUOSI E ATTENTI AL BENE COMUNE

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Valdostani per una maggiore democrazia diretta.

I cittadini valdostani s’interessano della loro bella Valle; s’informano, si confrontano, discutono e propongono al resto della popolazione quali potrebbero essere le scelte migliori per l'economia, la cultura, il turismo, la salute e la bellezza della nostra regione. E' così che sono nati, come tanti altri, il Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl, i comitati regionali delle associazioni sportive nazionali, il comitato Unicef Valle d'Aosta, il comitato regionale Valle d'Aosta Croce Rossa Italiana, il Comitato "Articolo 3 - Arcigay Valle d'Aosta", il comitato per l'acqua pubblica e quello contro il nucleare.

E' così che sono nati il Comitato Rifiuti Zero e il Comitato Valle Virtuosa, che si sono interessati negli ultimi anni della gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta. Ma se voi lettori faceste parte dell'amministrazione della nostra Regione, o del nostro Paese, non sareste lusingati dal vedere tanta partecipazione alle decisioni che implicano il bene comune? Credo che tanto interesse da parte della popolazione sia stimolante per i politici che ci governano, che in queste rare occasioni hanno finalmente la possibilità di confrontarsi con i loro elettori! Immaginate di dover decidere per 11 mila persone, non vi farebbe piacere sapere che cosa pensano? Certo non si può fare per tutto, ma talvolta è possibile ricorrere ai referendum, che non sono un affronto al potere politico, bensì uno strumento di democrazia, che troviamo nella nostra Costituzione e che viene addirittura ampliato dalla legislazione regionale.

Grazie all’interesse di migliaia di cittadini nacque la Repubblica italiana, grazie alla lotta portata avanti dai comitati oggi in Italia il divorzio è legale, l’acqua e’ un bene pubblico e le centrali nucleari non inquinano il nostro territorio. Perché l'assessore Zublena sembra disprezzare così tanto questo strumento? L'assessore ha ragione quando chiede maggior rispetto verso i valdostani: rispetto significa considerazione, quindi osservare, esaminare con attenzione. Allora chiediamo cortesemente a lei, assessore Zublena, di portare rispetto a tutti i cittadini che interagiscono attivamente con le decisioni politiche e che si sentono strettamente legati e responsabili della propria terra. La passività e il disinteresse verso grandi opere che sconvolgono il nostro territorio sono due brutti difetti estranei ai valdostani, che amano troppo la loro terra e tengono troppo alla loro salute per tapparsi le orecchie e far finta di niente.

Chi lo sa, forse se i cittadini si fossero interessati con più costanza alle cose comuni il trenino di Cogne sarebbe oggi funzionante? O forse la linea ferroviaria Aosta-Torino sarebbe già elettrificata? O forse non ci troveremmo in una situazione di “emergenza rifiuti” come ripetuto più volte dalla stessa amministrazione che gestisce la discarica da quando essa è nata? Chissà...

Ricordiamo ancora che il referendum sul pirogassificatore chiede l'attuazione, mediante uno studio LCA, di un confronto tra tecnologie a freddo e l'incenerimento dei rifiuti, studio che non è ancora mai stato condotto fino ad oggi. Ecco perché quando si dice che i cittadini sono disinformati e confusi si dice una grande verità! Anzi bisognerebbe aggiungere che anche l'amministrazione è disinformata: non conoscendo il risultato del paragone scientifico tra le due tecnologie, come fa la regione ad assicurare che il pirogassificatore sia quella migliore?

Purtroppo i comitati di cittadini vengono spesso accusati di essere strumentalizzati da partiti politici e anche questa volta se lo sono sentiti dire. Ancora non ho capito come si può dimostrare che questo non sia vero, ma se esiste un modo, per favore, ditecelo e noi lo applicheremo. Lo chiedo a lei assessore Zublena, che sembra conoscere profondamente l’inclinazione politica dei migliaia di cittadini che fanno parte dei vari comitati. O forse un modo c’è e si chiama rispetto. Rispetto verso i valdostani, che hanno tutto il diritto di avere dubbi su una mega macchina che distribuisce sostanze nocive e sostanze il cui effetto sulla salute è ancora incerto, che hanno il diritto di richiedere uno studio che compari le varie soluzioni per la gestione dei rifiuti, che hanno il diritto di pretendere il meglio per la salute propria e dei propri figli e il meglio per l’occupazione valdostana, perché si ricordi che il rispetto è anche quel “sentimento che trattiene dall’offendere o ledere i diritti altrui”.

Luna Meneghini

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30 ottobre 2011

REFERENDUM - ULTIMATA LA RACCOLTA FIRME APRIRE UN TAVOLO DI CONFRONTO PARITARIO

Amici del Viale favorevole a riaprire un tavolo di confronto paritario per arrivare ad un reale confronto tra due scenari di smaltimento sulla base di studio LCA che tenga conto di tutti gli effetti ambientali e sulla salute.


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http://www.nonbruciamociilfuturo.org/







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RACCOLTA FIRME PER ATTIVARE IL REFERENDUM - ECCO LE NUOVE DATE

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

Ecco i prossimi appuntamenti

Comune di Aosta:
venerdì 4 mattino e pomeriggio Aosta est - zona Porta Pretoria
sabato 5 mattina zona mercato
martedì 8 mattina zona mercato
sabato 13 mattino e pomeriggio Aosta est - zona Porta Pretoria
martedì 15 mattina zona mercato

E' gradita la partecipazione di cittadine/cittadini liberi per diffondere volantini e invitare i passanti a sostenere la raccolta firme.
Per segnalare disponibilità scrivere mail a vallevirtuosa@gmail.com
oppure prendere contatti con i partecipanti alle varie iniziative programmate

Altri comuni:
Seguiranno a breve le date.
Si ricorda che in ogni caso è sempre possibile firmare presso il proprio municipio.

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articolo tratto da la Stampa di sabato 29 ottobre 2011

Rifiuti, spunta l’opzione umido. L’assessore Zublena: “Servono valutazioni anche economiche”. Finora la raccolta è stata esclusa dai piani della regione.


La percentuale di raccolta differenziata in Valle d’Aosta è «ancora lontana dagli obiettivi indicati a livello europeo», dice il coordinatore scientifico dell’Osservatorio regionale dei rifiuti, Giorgio Ghiringhelli, ma «è comunque a un un buon livello, di cui siamo soddisfatti», aggiunge Manuela Zublena. L’assessore regionale all’Ambiente però, per la prima volta, apre alla possibilità di una raccolta anche per la «frazione umida», che riguarda gli scarti alimentari e il materiale organico in genere, finora non prevista dalle strategie regionali.

Un dibattito che si sviluppa attorno ai dati del 2010, curati dall’Osservatorio regionale dei rifiuti. Un documento che indica nel 41,6 per cento la quota di differenziata nel 2010, in crescita rispetto al 40,8 per cento del 2009. Lo scorso anno la Valle ha prodotto 76 mila 973 tonnellate di rifiuti urbani (+1 per cento rispetto al 2009), di cui 32 mila 038 raccolte in modo differenziato (31 mila 042 del 2009, con una crescita del 3,2 per cento). Questo significa che ogni valdostano ha prodotto, nell’arco del 2010, 601,3 chilogrammi di immondizia (nel 2009 erano 596,3 chili), di cui 250,3 chili differenziati (243 nel 2009). Il numero, tuttavia, comprende tutti i rifiuti, compresi quelli prodotti dai turisti. Ghiringhelli ha fornito anche il valore indicativo della produzione al netto dei villeggianti, pari a 501,3 chili per abitante (erano 496,3 chili nel 2009). Di questi, 208,6 chili sono rifiuti differenziati (202,2 nell’anno precedente). Tra i materiali mandati al riciclo: 8856,8 tonnellate di carta e cartone (+1,3 per cento rispetto al 2009); 5947,5 tonnellate di vetro (+1,3 per cento); 2843,2 tonnellate di plastica (-2 per cento); 2314,7 tonnellate di legno (-22,3 per cento, quota però speculare all’aumento di legno e verde andato a compostaggio).

Sull’ipotesi di estendere la raccolta differenziata anche all’umido, Zublena spiega: «Non escludo del tutto che ci possano essere evoluzioni in questo senso». L’assessore parla della possibilità di «avviare sperimentazioni su utenze selezionate» e ricorda che la raccolta della frazione umida farebbe aumentare la differenziata «di una quota tra il 16 e il 20 per cento». Tuttavia spiega anche che «l’obiettivo di far crescere le percentuali non deve essere fine a se stesso, cioè aumentare per aumentare. L’Unione europea assegna degli obiettivi numerici ma chiede una raccolta differenziata di qualità. Senza contare che l’umido richiederebbe una filiera specifica per la raccolta e per lo smaltimento, con i relativi costi aggiuntivi. Bisognerà fare le opportune valutazioni».

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28 ottobre 2011

IN VALLE LA DIFFERENZIATA NEL 2010 NON SUPERA IL 42 %

La raccolta differenziata complessiva si è attestata, a livello regionale, al 41,6% (nel 2009 era al 40,8%): una cifra che è ancora lontana dall’obiettivo del 65% richiesto dall’Unione europea per il 2012.

Non servono altri commenti.

Occorreva agire in modo piu coerente e mirato anche puntando sulla frazione organica...

Tutte cose gia dette E MAI FATTE negli anni passati ...

Assessore Zublena rimandata a settembre (2012)!


Il rapporto sulla gestione rifiuti e scaricabile al seguente link >>>



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CONVEGNO DI BOLZANO ED EFFETTO"GREENWASHING"

Abbiamo ascoltato molti commenti sull'incontro di Bolzano.

Penso che quello piu consono è il seguente:
E' una operazione di Greenwashing pura e semplice!

Greenwashing è un neologismo indicante l'ingiustificata appropriazione di virtù ambientaliste da parte di aziende, industrie, entità politiche o organizzazioni finalizzata alla creazione di un'immagine positiva di proprie attività (o prodotti) o di un'immagine mistificatoria per distogliere l'attenzione da proprie responsabilità nei confronti di impatti ambientali negativi.

Il termine è una sincrasi delle parole inglesi green (verde, colore dell'ambientalismo) e washing (lavare) e potrebbe essere tradotto con "lavare col verde" o, più ironicamente, con "il verde lava più bianco".

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26 ottobre 2011

BOLZANO: MOLTI I PARTECIPANTI VALDOSTANI AL CONVEGNO SU INCENERITORI E RELATIVE EMISSIONI

SONO ARRIVATI I COMMENTI A MARGINE DELL'INCONTRO SVOLTOSI A BOLZANO, CITTA' IN CUI SI VORREBBE COSTRUIRE UN NUOVO INCENERITORE.
DAL COMUNICATO PUBBLICATO SULL'ANSA DA PARTE DELL'ASS TERRITORIO E AMBIENTE GLI ESPERTI IVI PRESENTI HANNO CONFERMATO E VALIDATO LA FUNZIONALITà DEGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO, MINIMIZZANDO GLI IMPATTI AMBIENTALI E SULLA SALUTE.

I CITTADINI CHE HANNO PARTECIPATO AI LAVORI HANNO DIRAMATO IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA PRECISANDO CHE LE INFORMAZIONI FORNITE NON SEMBREREBBERO ESSERE SUFFICIENTI AD ANNULLARE I DUBBI SUGLI EFFETTI NEGATIVI NEL LUNGO TERMINE LEGATI ALLA SALUTE.

IN OGNI CASO NON SONO STATI AFFRONTATI GLI EFFETTI SULLA SALUTE DI UN IMPIANTO DI "PIROGASSIFICAZIONE" COME SI INTENDEREBBE COSTRUIRE IN VALLE D'AOSTA

CONSIDERAZIONI DEI RAPPRESENTANTI DI VALLE VIRTUOSA SUL CONVEGNO DI BOLZANO:
INCENERIMENTO E QUALITA’ DELL’ARIA.

Il convegno di Bolzano è stato organizzato dalla Provincia Autonoma di Bolzano per sostenere la scelta di costruire un nuovo inceneritore. I rappresentanti di Valle Virtuosa, considerato il contesto, non si aspettavano certo di sentire dire che gli inceneritori sono gravemente dannosi. Immaginate cosa succederebbe se un analogo work-shop sui pirogassificatori fosse organizzato dalla nostra Amministrazione Regionale!
La ragione della nostra partecipazione era appunto quella di capire il pensiero degli “esperti di inceneritori” sulla scelta che la nostra Amministrazione sta cercando di imporre in Valle d’Aosta. Checché ne dica il nostro Assessore all’Ambiente (sic!), i contesti in cui andrebbero ad operare gli impianti di Bolzano Bolzano si trova al centro di una valle più vasta e larga della nostra, fiancheggiata da montagne molto più basse;

Il convegno trattava di inceneritori basati su tecnologie collaudate (nessun esperto ha mai citato un pirogassificatore!) mentre ad Aosta se ne vuole costruire uno sperimentale basato sulla gassificazione dei rifiuti;

la popolazione della Valle d’Aosta è meno di un quarto di quella della Provincia di Bolzano;

nella Provincia Autonoma di Bolzano viene effettuata la raccolta differenziata dell’umido ed esiste un centro anaerobico per il suo trattamento;

Un apporto interessantissimo è stato dato dagli esperti e ricercatori svizzeri e tedeschi che hanno approfondito la tematica sulle nanoparticelle e loro patologie (non esclusi i decessi in casi di particolare concentrazione nell’aria) che sono causate dalle molteplici emissioni come quelle derivanti dal traffico veicolare e gli impianti di riscaldamento domestico, ma nessuno fra i presenti, nemmeno fra i relatori italiani a favore degli inceneritori, si è sognato di minimizzare gli effetti nocivi delle emissioni di polveri sottili e ultrasottili che per qualsiasi ragione (guasti, incidenti o malfunzionamenti) potessero eventualmente sfuggire ai sistemi di filtraggio.
Durante la tavola rotonda seguita alla presentazione delle relazioni tecniche, i rappresentanti di Valle Virtuosa hanno posto alcune domande chiarificatrici:
Domanda: Ing. Luca Stabile, lei ci ha presentato i dati sulle misurazioni delle emissioni dei camini di 4 inceneritori e un impianto a biomasse, di quali dati dispone sulle emissioni dei pirogassificatori?
Risposta: Non dispongo di rilevazioni su pirogassificatori. Si tratta di un sistema di termovalorizzazione molto poco adottato.
Domanda: Ing. Marco Palmitano, ci può dire come la presenza dell’umido nel combustibile influenza la qualità delle emissioni ed il rendimento termico degli inceneritori?
Risposta: L’umido non deve essere inserito negli inceneritori per due importanti ragioni:
secondo le direttive europee e nazionali l’umido deve essere utilizzato per produrre compost da reinserire nella filiera naturale;

la presenza dell’umido abbasserebbe il rendimento termico dell’impianto pregiudicando il recupero energetico che deve invece essere massimizzato.

Domanda: Ing. Marco Palmitano, quali sono le dimensioni ottimali di un impianto di incenerimento?
Risposta: Per avere buone rese energetiche ed un ritorno economico le dimensioni minime sono di circa 100.000 t /anno. Il nuovo inceneritore di Bolzano avrà una capacità di 130.000 t e servirà una popolazione di 500.000 abitanti.
Domanda: Rivolta a tutti gli esperti - Sino a qui ci avete parlato di inceneritori che funzionano in modo ottimale, cosa potete dire riguardo a quelli che non funzionano?
Risposta: dell’Ing. Marco Palmitano - In effetti gli inceneritori di vecchia generazione producevano emissioni incontrollate che potevano avere ricadute nocive. Le tecniche per il controllo della combustione e delle emissioni sono molto migliorate.
Domanda Ing. Luca Stabile, Lei ci ha detto che con i moderni strumenti si riescono a misurare particelle con diametro superiore a 4 nm, come fa ad essere sicuro che i filtri a manica in tessuto riescano a fermare quelle di dimensioni inferiori?
Risposta: In effetti non è possibile confermarlo: i filtri a manica oltre a trattenere le particelle di polvere di dimensioni superiori a quelle della trama del tessuto tendono a trattenere le particelle di dimensioni inferiori ai 300 -400 nm perché si impigliano negli interstizi del tessuto del filtro mentre li attraversano. Superano il filtro soltanto le particele dell’ordine di 300 - 400 nm che sono più piccole della trama del filtro ma hanno sufficiente energia cinetica per non rimanere impigliate nel tessuto.
Visto il contesto e le risposte ottenute, i rappresentanti di Valle Virtuosa ritengono che il congresso di Bolzano, lungi dall’annullare i dubbi sugli effetti negativi che si potrebbero verificare a lungo termine sulla salute delle persone che abitano nei dintorni degli inceneritori di nuova generazione, abbia dimostrato che la scelta di costruire un pirogassificatore in Valle d’Aosta sia ingiustificata:

dal punto di vista economico - visto il numero ridotto degli abitanti, i rifiuti da incenerire, dopo aver effettuato la differenziazione perseguendo gli obiettivi di legge (il 65% entro il 2012), sarebbero troppo pochi (25.000 t/anno) per giustificare un tale investimento;

dal punto di vista tecnico – la tecnologia di pirogassificazione, nonostante i vantaggi prospettati da chi ce la propone, non ha un’affidabilità consolidata e paragonabile a quella degli altri tipi di inceneritori, ecco perché è così scarsamente adottata (in Italia non esistono pirogassificatori funzionanti A REGIME!)

dal punto di vista ambientale – nessuno dei tecnici presenti ha potuto sostenere che le emissioni dell’inceneritore, per quanto contenute, non contribuiscano a peggiorare la già scarsa qualità dell’aria che respiriamo.

Aosta 26/10/2011

Alessandro Bortot
Jeanne Cheillon
Paolo Meneghini


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