25 dicembre 2011

PARLAMENTARI/CONSIGLIERI REGIONALI: VERSO UNA FORTE RIDUZIONE DEI PRIVILEGI ?




Invito/cartello da diffondere finalizzato a diffondere il messaggio di ridurre di almeno il 30 % indennità e diarie relative e verso l'eliminazione del vitalizio (pensione).

In questo sito (all'occorenza si puo indicare ufficio, locale, negozio, attività commerciale, ecc) i parlamentari/consiglieri regionali che non hanno ridotto la propria indennità e i rimborsi spese non sono graditi, sono persone che non ci rappresentano più come cittadini.

Passa parola...


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NOTIZIE DAL COMUNE DI AOSTA
Il Sindaco di Aosta (Giordano) afferma che non può ridursi l'indennità perche' la legge regionale aggancia le indennita' comunali a quelle dei consiglieri regionali e un ritocco alla mia indennita' significherebbe, a cascata, anche il ritocco automatico delle indennita' del vice sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali.
Ecco le indennita' previste (7.833,62 euro lordi mensili per il sindaco, 5.483,53 per il vice, 4.700,17 per gli assessori, 940,03 per i consiglieri).

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NOTIZIE DAL CONSIGLIO REGIONALE
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha disposto la riduzione del 10,34% delle indennita' spettanti ai consiglieri regionali. Concede la facolta' ai consiglieri (e forse ai sindaci) di rinunciare volontariamente a parte di tali indennità. Il risparmio ammonterà a soli 300 mila euro... Il costo per le indennità e l'istituto dell'assegno vitalizio e trasporti e pedaggi autostradali ammontano a circa 6 milioni e 400 mila euro...

L'importo del debito pubblico italiano



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18 dicembre 2011

RECUPERO DELLE PLASTICHE: NOTA A MARGINE DEL CONVEGNO COREPLA DEL 15 DICEMBRE

I dati emersi dal convengo in sintesi:
la raccolta della plastica in VdA, pur grande nei numeri pro-capite, è pessima dal punto di vista della qualità (la frazione estranea rilevata e pari al 23.4 % pari al doppio della media italiana pari al 10.6%).
La Regione Valle d'Aosta/Comunità Montane/Comuni non percepiscono un vantaggio economico; anzi, per non aver vigilato a dovere, si andrà a pagare una penale per lo smaltimento delle plastiche "inquinate-impure".
Il recupero di materia plastica è sempre da preferire al recupero energetico.

Se per molti cittadini i dati emersi nel corso del convegno organizzato da Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica)sono apparsi una novità per altri proprio no.
Per i cittadini che negli scorsi anni avevano partecipato all'iniziativa "Visitiamo la discarica di Brissogne per approfondire le tematiche del recupero e del riciclo) i dati presentati nel corso del convegno sono apparsi come semplici conferme di criticità gia presenti e rilevate. Il dato relativo alla raccolta non di qualità della plastica era conosciuto dai tecnici e esperti del settore.

Chi doveva vigilare e stabilire linee di condotta o attivare modalità di selezione o preselezione perchè non lo ha fatto?

Chi doveva intervenire? La Regione in quanto proprietaria della discarica oppure la Regione in quanto organo di vigilanza, oppure il gestore? Ma se lo stesso è tenuto ad attivarsi nei limiti dell'apposita convenzione/capitolato forse non era tenuto ad effettuare ulteriori selezioni (magari a proprio spese)....

Sarebbe interessante scoprire come risulta disciplinata nel dettaglio tale materia.
Il gestore doveva essere pagato a parte per gli ulteriori controlli e meccanismi di selezione?

Insomma chi aveva/ha la vigilanza sulla discarica in Valle d'Aosta in cui affluiscono grandi volumi di plastica ma non nella giusta tipologia e qualità se ne era accorto o no? E che cosa è stato fatto al riguardo negli ultimi 5 anni? Sono diminuite le percentuali di impurità e quali sono i costi a carico della collettività per questi mancati introiti?


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Ultime notizie dal Centro Riciclo Vedelago e modalità di approccio ai problemi da prendere in considerazione anche in Valle d'Aosta.

Trasformare i pannolini usati in arredi urbani ed oggetti in plastica eliminandoli dalle discariche.Dal 2012 sarà un progetto operativo.

In Italia si producono ogni anno poco più di 32 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (fonte ISPRA 2009), il 3% di questi è rappresentato da prodotti assorbenti per la persona di tutte le marche (pannolini, assorbenti femminili, prodotti per l’incontinenza).

Fondamentale l’unità d’intenti fra i tre promotori del sistema per il riciclo dei pannolini usati.

Questa la collaborazione che si intende realizzare:

Azienda xyz che produce e commercializza i pannolini xyz in Italia, ha promosso l’idea del sistema e sviluppato il processo tecnologico per trasformare il rifiuto pannolino in nuova materia prima seconda. Il processo tecnologico, genera plastica in granuli, da cui si possono realizzare molteplici oggetti di uso quotidiano, e materia organico-cellulosica, riutilizzabile per realizzare cartoni per imballaggi industriali o come fertilizzante.

I comuni/ regioni/ comunita montane si occuperanno di separare nella raccolta pannolini per bambini e altri prodotti assorbenti per la persona conferendoli presso il Centro Riciclo Vedelago.

Il Centro Riciclo Vedelago, che differenzia e ricicla già i rifiuti di più di 1.200.000 abitanti di comuni nelle province di Treviso e Belluno e sviluppa progetti di ricerca sul riciclo, accoglierà presso il suo centro e provvederà al riciclo, a regime, di 5.000 tonnellate di tali prodotti usati.

Se tutti gli attori della filiera creano un’alleanza virtuosa si generano nuove prospettive per l’ambiente dove i nostri figli hanno diritto di vivere meglio.

Trasformare i problemi in risorse, questa la vera sfida da vincere.

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6 dicembre 2011

MAITRES CHEZ NOUS! DIFENDIAMO IL DIRITTO AL REFERENDUM IN VDA!

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Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Maîtres chez nous! Valdostani difendiamo il diritto all’esercizio del Referendum propositivo!

Mi è appena arrivato un avviso di notifica. Vado subito a ritirarlo: è un ricorso al TAR della Valle d’Aosta. Un ricorso? Sì, l’ “Asso-Consum Onlus”, associazione per la difesa dei consumatori, avente sede in Roma, in persona del Presidente Daniela Perrotta, richiede l’annullamento della deliberazione della “Commissione regionale valdostana per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare”, che ha dichiarato ammissibile la proposta di legge d’iniziativa popolare concernente il pirogassificatore. Richiede, quindi, una sospensione dell’iter referendario. Un’associazione per la difesa dei consumatori che vuole togliere la parola ai cittadini: ha dell’incredibile! La notifica del ricorso mi è giunta poiché, insieme ad altri 4 cittadini valdostani, faccio parte del gruppo di promotori del Referendum. Leggendo l’atto di ricorso, vengo a sapere che la Sig.ra Perrotta è residente a Napoli e dalla sua data di nascita, 1972, capisco anche che abbiamo all’incirca la stessa età. Guarda un po’ il destino, come a volte fa intersecare vite tanto lontane…
Sono una cittadina valdostana. Sono nata e vivo ad Aosta. Se un giorno dal mare partenopeo o dalle terre laziali che ipotizzo frequenti, la Presidente Perrotta volesse fare un viaggio di piacere, potrei accompagnarla a visitare le bellezze della Valle d’Aosta. Amo le passeggiate e l’escursionismo e conosco bene gli itinerari offerti dalle nostre montagne. Ma le potrei anche far conoscere la nostra cultura e le caratteristiche del “particularisme valdôtain”, che ci contraddistingue.
Proprio per questo sincero e autentico interesse per la mia terra, come semplice cittadina, ormai da qualche anno, mi sono interessata al tema dello smaltimento dei rifiuti in Valle d’Aosta. Credo che sia molto importante, come liberi cittadini, dedicare parte del proprio tempo libero, delle proprie energie e capacità di studio a tematiche che ci riguardano direttamente. Perciò, negli ultimi mesi mi sono dedicata dapprima alla raccolta firme riguardante una petizione popolare (che è stata condivisa da ben 11.000 valdostani!) e poi ho voluto far parte del Comitato promotore del Referendum. Con piacere ho deciso di occuparmi di una questione che riguarda così profondamente la tutela della salute e il futuro della comunità valdostana. Vorrei poter dire alla Sig.ra Perrotta che mi preoccupa che mio figlio debba vivere in una Valle in cui la qualità dell’aria peggiorerà notevolmente per l’inquinamento aggiunto dal pirogassificatore. Non abitando qui, non avrà mai potuto notare il fenomeno tipicamente montano dell’inversione termica, che schiaccia gli inquinanti nel fondo valle durante l’inverno, aggravando il loro effetto sulla salute. Ma certo, come Presidente di un’associazione che vuole tutelare i consumatori, avrà ben presente la raccomandazione dell’Unione europea che sconsiglia il trattamento a caldo dei rifiuti nei territori di montagna…
Ma veniamo alle motivazioni del ricorso dell’Asso – Consum Onlus. Mi piacerebbe chiedere alla Presidente Perrotta, perché la sua Associazione ha interesse a impedire ai valdostani lo svolgimento di un Referendum propositivo previsto dal nostro Statuto Speciale e dalle nostre leggi regionali? E come mai ha interesse a schierarsi a favore dei trattamenti a caldo (pirogassificatori e inceneritori), chiaramente ben più impattanti sulla salute (oltre che più costosi: l’appalto ammonta a 225 milioni di euro), rispetto agli innocui trattamenti a freddo e alla raccolta dell’umido organizzata ? E se si può difendere i cittadini togliendo loro la parola?
Vorrei poter farle capire che percepisco il ricorso come sconcertante e profondamente ingiusto. E anche come un’ingerenza dall’esterno che dovrebbe far indignare ogni abitante della Valle! Abbiamo il diritto di esercitare la nostra sovranità popolare. Maîtres chez nous!, mi vien quasi proprio da dire.
Cittadini, non stiamo a guardare. Facciamo sentire la nostra voce per la nostra Valle: qualunque opinione si abbia sul pirogassificatore, andiamo tutti a FIRMARE PRESSO I NOSTRI COMUNI per permettere e sostenere lo svolgimento del Referendum popolare! E continuiamo a seguire e ad approfondire le iniziative di Valle Virtuosa (blog vallevirtuosa.blogspot.com). Perché solo noi abitanti della Valle d’Aosta partecipando alle scelte e unendoci al patrimonio di competenze della nostra Pubblica Amministrazione, siamo i legittimi interessati e possiamo operare per il bene comune e per la nostra salute!
Anna Gamerro

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4 dicembre 2011

REFERENDUM SULL'INCENERITORE-PIROGASSIFICATORE: PRESENTATO UN RICORSO...

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A una settimana dall'annuncio del ricorso al TAR da parte dell'associazione Asso-Consum per l'annullamento del provvedimento della Commissione regionale per i procedimenti referendari, con cui è stata dichiarata ammissibile la proposta di legge di iniziativa popolare sul trattamento a caldo dei rifiuti da sottoporre a referendum, manca ancora una posizione ufficiale da parte del Governo regionale.

Il consigliere regionale Alberto Bertin (ALPE) chiede chiarimenti sull'argomento prendendo spunto da recenti notizie apparse su un quotidiano locale.
Ecco la richiesta del consigliere: «Nel ricordiare le singolari dichiarazioni, riportate dal quotidiano La Stampa, del Presidente della sede piemontese di Asso-Consum, l'ex deputato di Forza Italia Daniele Galli, secondo il quale in materia ambientale la competenza è dello Stato e non della Regione."

Un ricorso strumentale che ha l'esplicito obiettivo di impedire ai cittadini di decidere democraticamente su un'importante questione che avrà ricadute permanenti sulla salute e il benessere collettivo.

Sollecitiamo dunque il presidente Rollandin affinché ci comunichi se la Regione Autonoma Valle d’Aosta intende costituirsi in giudizio in merito al ricorso.
Purtroppo, il question time consente di porre una sola domanda.
Se ne avessimo avuto la possibilità, avremmo chiesto al presidente della Giunta anche valutazioni politiche su un ricorso che viene da un'associazione direttamente legata al PDL, componente della maggioranza da lui guidata. Chissà che non intenda comunque rispondere chiarendo tutte le perplessità e i dubbi sorti attorno a un'iniziativa che non pare andare nella direzione della tutela degli interessi dei cittadini, diversamente da quello che dovrebbe essere invece il ruolo di un'associazione che rappresenta e tutela i consumatori».

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1 dicembre 2011

GESTIONE RIFIUTI: PAROLE SENSATE O ASPETTATIVE A RISCHIO...

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Due anni orsono (il 24 marzo 2010) in occasione del voto in aula sulle nuove modalità di smaltimento dei rifiuti il Presidente Caveri si affidava per appoggiare la decisione all'intelligenza dell'Assessore Zublena e alla competenza dei colleghi consiglieri e si augurava che il voto adottato non venisse rimproverato dalle generazioni future e che il progetto conseguente non avesse tempi biblici.

Aspettative ad oggi seriamente a rischio...


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