Venerdì 26 ottobre 2012 ore 21 ad Aosta - Sala della Biblioteca di Viale Europa Rossano Ercolini parlerà del tema "Rifiuti zero: strada percorribile o utopia irrealizzabile?"
L'obiettivo è stimolare la riflessione soprattutto a livello culturale, sottolineando l'ambiguità di uno stile di vita nel quale il paradigma è il consumo di un bene seguito dalla sua "distruzione" e dall'acquisto di un nuovo bene più moderno e tecnologico".
Interverrà alla serata Rossano Ercolini, cocoordinatore di "Zero waste Italy" e responsabile del Centro di ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori, primo paese italiano ad avere aderito alla Strategia dei Rifiuti Zero. Attualmente il Comune di Capannori differenzia e ricicla con una percentuale superiore all'80 per cento.
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Tutto nacque con un inceneritore. O meglio con la mancata realizzazione di un inceneritore nel lontano 1994.
Le autorità competenti avevano deciso di costruire un inceneritore nel territorio di Capannori. La popolazione a quel punto si mobilitò e, per utilizzare le parole di Rossano Ercolini - coordinatore dell’Osservatorio Rifiuti Zero istituito con la delibera con la quale il comune di Capannori ha formalizzato l’adesione alla strategia Rifiuti Zero – “si passò da una comunità minacciata ad una comunità salvata”.
Rossano Ercolini racconterà con orgoglio le battaglie combattute e vinte: l’incontro con Paul Connet del 1996, il passaggio dalla strategia del “no all’inceneritore” a quella del “sì ai Rifiuti Zero”, il raggiungimento di percentuali altissime nella raccolta differenziata porta a porta e così via. Il comune di Capannori insieme alle municipalità internazionali nella lista delle città che aderiscono alla Zero Waste. Ogni giorno dovremmo combattere i rifiuti; ogni percentuale, ogni punto percentuale, sottratto prima allo smaltimento e poi al rifiuto non prodotto segna o non segna il progresso verso l’arrivo dei rifiuti zero. Tra le città che si sono poste come obiettivo i rifiuti zero, oltre a Capannoni ci sono città come Los Angeles e San Francisco...
La prima cosa da fare è sottrarre la parte biodegradabile dal resto riciclabile attraverso la diffusione dei sistemi di compostaggio. I materiali secchi come la carta, i metalli, il vetro e le plastiche possono poi essere selezionati addirittura per via manuale! Ovvio che l’ideale è usare impianti tecnologici che sono, ovviamente, infinitamente meno inquinanti degli inceneritori”
Andare oltre il porta a porta, dichiarando come obiettivo rifiuti zero, significa depotenziare la possibilità di nuovi inceneritori scoraggiando i loro sostenitori e mostrando una reale alternativa al problema.
Rossano Ercolini racconterà con orgoglio le battaglie combattute e vinte: l’incontro con Paul Connet del 1996, il passaggio dalla strategia del “no all’inceneritore” a quella del “sì ai Rifiuti Zero”, il raggiungimento di percentuali altissime nella raccolta differenziata porta a porta e così via. Il comune di Capannori insieme alle municipalità internazionali nella lista delle città che aderiscono alla Zero Waste. Ogni giorno dovremmo combattere i rifiuti; ogni percentuale, ogni punto percentuale, sottratto prima allo smaltimento e poi al rifiuto non prodotto segna o non segna il progresso verso l’arrivo dei rifiuti zero. Tra le città che si sono poste come obiettivo i rifiuti zero, oltre a Capannoni ci sono città come Los Angeles e San Francisco...
La prima cosa da fare è sottrarre la parte biodegradabile dal resto riciclabile attraverso la diffusione dei sistemi di compostaggio. I materiali secchi come la carta, i metalli, il vetro e le plastiche possono poi essere selezionati addirittura per via manuale! Ovvio che l’ideale è usare impianti tecnologici che sono, ovviamente, infinitamente meno inquinanti degli inceneritori”
Andare oltre il porta a porta, dichiarando come obiettivo rifiuti zero, significa depotenziare la possibilità di nuovi inceneritori scoraggiando i loro sostenitori e mostrando una reale alternativa al problema.