27 aprile 2010

CANDIDATI ATTENTI AD UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI

SI, MI IMPEGNO, UNA VOLTA ELETTO ALLA CARICA DI CONSIGLIERE O SINDACO NEL MIO COMUNE

- a dare attuazione pratica ai principi di prevenzione, riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, così come previsto dalla normativa comunitaria e nazionale, anche attraverso progetti educativi rivolti alle cittadinanze e con il coinvolgimento degli enti locali verso il riciclo totale;

- ad avviare un programma di lavoro teso alla definizione di politiche rivolte al mondo imprenditoriale orientate alla trasformazione e contenimento delle attività produttive improntate allo spreco (prodotti in scadenza, utilizzo di imballaggi inquinanti, sottoprodotti di lavorazione, ecc);

- ad adottare modalità di raccolta differenziata che portino a superare di almeno il 5% i valori previsti dalla legge regionale vigente, in modo da far diventare i comuni della Valle d'Aosta un modello da seguire, anche per l’attività di recupero dei materiali;

- ad incentivare il compostaggio domestico e quello collettivo.

- a promuovere la costruzione di un centro di compostaggio regionale anche aderendo ufficialmente e diffondendo la petizione promossa dal Comitato rifiuti Zero Valle d'Aosta

- ad escludere sistemi di combustione e cocombustione dei rifiuti ed in ogni caso ad attivare, in via preventiva, una comparazione pubblica e trasparente tra tutti gli scenari possibili.


SCARICA QUI >>> IL DOCUMENTO, FIRMALO E INVIALO VIA MAIL ALLE ASSOCIAZIONI >>>

Ecco il testo inviato ai movimenti politici presenti in Valle d'Aosta.
Al Signor Segretario/Presidente
del Movimento/Partito ________________________
Oggetto: Materiali da riciclo - Rifiuti - Iniziative di sensibilizzazione.
Il Comitato Amici del Viale della Pace unitamente alle associazioni Legambiente Vda, Codacons Vda, Diritto al Futuro, Comitato Rifiuti Zero vda ha attivato una serie di iniziative di sensibilizzazione tra cui una dichiarazione rivolta a tutti i 1932 candidati alle prossime elezioni comunali. Con l’occasione si chiede cortesemente di voler consegnare o inviare a tutti i candidati il modulo allegato. Solo la restituzione della copia firmata ad una delle associazioni proponenti permetterà l’inserimento del nominativo nell’elenco dei candidati sensibili ad una corretta gestione del ciclo dei rifiuti.

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Ecco i nomi dei candidati che hanno sottoscritto la dichiarazione per una corretta gestione dei rifiuti

Comune di Aosta

Alpe


Carlo Curtaz Eletto
Iris Morandi Eletta
Dina Squarzino Eletta
Mario Vietti Eletto
Gianpaolo Fedi Eletto
Loris Sartore Eletto


Patrizia Nuvolari
Andrea Piccirilli
Ilio Viberti
Fabio Armand
Ruggero Balduzzi
Marco Bich
Sonia Chabod
Ornella Cheillon
Sara Desandre
Paola Iammarino
Maria Grazia Lumetta
Liliana Cornaz Malagutti
Sergio Gal
Francesco Milleret
Walter Pivato
Gabriele Scattolin
Pietro Varisella
Anna Maria Torrione


Sinistra per la città

Paolo Momigliano Levi Eletto

Walter Manazzale
Matteo Castello
Alessandro Pascale
Mario Badino
Matteo Amatori
Flavio Martino
Federico Cognetta
Stefano Peloso
Serenella Brunello
Alessandra Masseglia
Andrea Gorret
Grosso Sandro
Andrea Padovani

Italia dei Valori

Carla Joly
Marco Belardi
Vincenzo Bacca
Lucrezia Celentano
Adriano Curto
Marisa Christillin
Lucia Pison
Lucio Gino Celentano
Armando Mormile
Veronica Marazzato
Maria Pilade
Anna Maria Sicilia
Annarita Tomaselli
Lorella Vezza
Maurizio Zardo

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Candidati in altri comuni della Valle d'Aosta:
St. Vincent
Paolo Ciambi

Brissogne
Michel Chamen
Angelo Sulis
Piero Zulian


Etroubles

Massimo Tamone Eletto

Gignod
Ylenia Barmette

Champorcher
Fausta Baudin

Saint Christophe
Chantal Certan Eletta
Marco Gheller Eletto


Arvier
Sara Patat

Chatillon
Daisy Ussin


St. Marcel


Artaz Lara
Bertholin Luca
Ammendolia Alex
Blanc Paolo
Carapellotti Luigina
Cerise Marco
Démé Rosaura
Gallizioli Erika
Genna Giuseppe
Marcoz Liliana
Perri Angela

Lista 2
Gianfranco Droz Eletto


Pont St. Martin

YEUILLAZ Cleta Eletta
ARVAT Marialba,
BORGATO Stefano
BOSONIN Irene
FASANO Renzo
LUCCHESE Laura
PEROTTO GHI Elena
VIGNA LASINA Mattia


Saint Oyen

Davide Proment

Comune di Gressan
Claudio Latella

Valtournenche
Roberto Avetrani



Per leggere i nomi di tutti i 1932 candidati clicca lista candidati e poi il Comune >>>

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23 aprile 2010

CORRETTA GESTIONE RIFIUTI - DICHIARAZIONE DEI CANDIDATI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE - VALIDA PER TUTTA LA VALLE

Stanno iniziando a pervenire le dichiarazioni da parte dei candidati alle cariche di consiglieri comunali / vice sindaco / sindaco dei vari comuni della valle.

A breve l'inserimento dei nomi e del relativo comune.

Collabora con noi alla raccolta delle firme per la petizione e la dichiarazione in merito alla corretta gestione dei rifiuti.

Firma e fai firmare al tuo candidato la dichiarazione per una corretta gestione dei rifiuti >>>

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http://www.regione.vda.it/amministrazione/delibere/ui/documento.aspx?vis=vis&tipo=d&id=571486

In esecuzione della deliberazione del Consiglio regionale 1117/2010-XIII, siano avviate da parte della Direzione ambiente dell’Assessorato territorio e ambiente le necessarie procedure ad evidenza pubblica, per la realizzazione e la gestione del nuovo impianto regionale che utilizzi il sistema di pirolisi e gassificazione, tenendo conto della
particolarità della tecnologia da individuare e della opportunità di ricorrere a soluzioni che garantiscano un giusto equilibrio dei costi e delle ricadute in termini tariffari sui cittadini valdostani;

- di nominare l’arch. Fulvio Bovet quale responsabile unico del procedimento ai sensi
dell’art. 10 del d.lgs. 163/2006 n. 163, il quale provvederà all’individuazione di esperti interni ed esterni all’Amministrazione regionale con compiti specialistici inerenti alla realizzazione, alla gestione, alla verifica ed al controllo delle varie fasi di realizzazione del servizio pubblico e garantendo l'integrazione dei diversi ambiti professionali coinvolti;

- di stabilire che, ai fini dell’individuazione della nuova tecnologia di trattamento dei rifiuti, siano predisposti a cura del responsabile unico del procedimento i necessari documenti tecnici ed amministrativi che dovranno definire tra l’altro:

a. la modalità di esecuzione del sistema innovativo;
b. la configurazione impiantistica prevista (opere civili, opere elettromeccaniche, presidi, ecc.);
c. le superfici necessarie e l’ubicazione prevista dell’impianto;
d. le caratteristiche impiantistiche principali ed il bilancio energetico complessivo del trattamento;
e. i costi di investimento;
f. la modalità di gestione dei flussi di rifiuti oggetto di trattamento nell’impianto
innovativo;
g. i quantitativi e le modalità di smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi prodotti durante il trattamento;
h. i flussi, i quantitativi e le modalità di utilizzo del combustibile da rifiuto prodotto dal trattamento; le modalità gestionali;
i. i costi gestionali;

- di assicurare che gli elementi essenziali relativi ai dati indicati al punto precedente della presente deliberazione siano oggetto di intesa con la terza Commissione consiliare come stabilito dalla deliberazione del Consiglio regionale con deliberazione n. 1117/2010-XIII;

- di stabilire che, anche avvalendosi di esperti esterni all’Amministrazione regionale, la Direzione ambiente predisponga – entro il mese di dicembre 2010 - una proposta di programma di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti, proseguendo nel frattempo a dare corso alle iniziative in essere.


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NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE. TUTTO SI TRASFORMA!



IL PIROGASSIFICATORE E' “SPERIMENTALE”:

NON TUTTI I DATI SONO CERTIFICATI E SICURI

L'IMPIANTO È ASSIMILATO AGLI INCENERITORI.

I COSTI SONO ALTISSIMI

IDEE CHIARE NESSUNA



E NOI STIAMO A GUARDARE?



LE ALTERNATIVE MENO COSTOSE E RISPETTOSE DELL'AMBIENTE CI SONO.

FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE!

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ULTIME NOTIZE DA PALAZZO REGIONALE
Valle d'Aosta: l'impianto di trattamento dei rifiuti sarà complesso e saranno necessarie numerose professionalità anche esterne della pubblica amministrazione regionale... costerà ancora moltissimo anche in progettazione... L'arch. Fulvio Bovet (dirigente regionale del Servizio Ambiente) è stato nominato responsabile unico del procedimento. Non sono stati indicati i tempi massimi di esecuzione e nemmeno eventuali premi in caso di raggiungimento dei risultati... Chissà se intenderà stipulare anche apposita polizza assicurativa in previsione dell'avvio dell'impianto "sperimentale"



flussi e quantita di rifiuti

smalatimento dei liquidi prodotti durante il trattamento;


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Alcuni dati sul Centro Riciclo Vedelago e nuovi scenari per l'innovazione ambientale.

Gli impegni e le responsabilità di un'azienda si configurano non solo nei riguardi della clientela, ma anche dell'ambiente.

Ci sono oggi ampie opportunità tecniche e giuridiche per valorizzare i rifiuti. La gamma di materie prime secondarie si sta oggi allargando anche in Italia a interi settori industriali alimentati da materie prime originate dai rifiuti.

I rifiuti che non hanno caratteristiche sufficienti per essere direttamente utilizzati come materie prime secondarie subiscono un trattamento di riduzione, estrusione e granulazione ottenendo un granulato plastico di varie dimensioni atto ad essere impiegato nell'industria plastica di stampaggio e in edilizia.

Descrizione del Progetto complessivo
I capannoni hanno dimensioni e tipologia dettate dalle necessità delle lavorazioni, dei mezzi e degli impianti.
La loro ubicazione cerca comunque di attenuare l'impatto visivo nel territorio disponendo i due blocchi a livello inferiore della campagna circostante e staccati di circa 30 ml l'uno dall'altro.
Il piazzale è completamente pavimentato con una soletta di calcestruzzo armata e sagomata al fine di ricavare tutte le confluenze necessarie ad un ottimale controllo del deflusso delle acque piovane, raccolte in apposite griglie collegate al depuratore.
Sono previste aree verdi di filtro, aree adibite a parcheggio, aree di stoccaggio.
Le aree di stoccaggio dei materiali sfusi pronti per la consegna ( vetro, ferro, alluminio, legno, ecc.) sono costituite da vasche indipendenti realizzate in c.a. fuori terra.

La viabilità
L'accesso dei mezzi in arrivo e in partenza è in un solo senso di marcia.
Il numero limitato dei mezzi in uscita è dovuto alla riduzione volumetrica dei materiali effettuata in corso di lavorazione.
Pressatura e macinazione consentono di ridurre fino a un sesto il volume dei materiali plastici al fine di limitare il numero dei mezzi in circolazione e rendere economico anche il costo del trasporto.

Dati tecnici
Area a disposizione Mq.31.000 circa

Il bacino di utenza servito
Oltre ai Comuni della Provincia di Treviso al Centro consegnano le raccolte differenziate anche i Comuni della Provincia di Belluno e altri Comuni, per un bacino di utenza servito di circa 1.150.000 abitanti.
I conferimenti da aziende private, invece, provengono quasi totalmente da attività produttive della Provincia di Treviso.

Il quadro economico
Nella valutazione globale dell'impianto occorre tenere presente che lo stesso è stato studiato in funzione dei seguenti parametri economici:
• la potenzialità degli impianti è stata calcolata in relazione al bacino di utenza attualmente servito dal Centro Riciclo Vedelago, tenuto conto dell'aumento delle quantità di conferimento dovuto all'allargamento delle tipologie di rifiuto che trovano effettivo mercato di riutilizzo.
• L'inserimento dei due impianti di selezione consente un risparmio di gestione generale e un'economia di scala che si traduce in risparmio di costi per l'azienda e minor costo per i conferenti.
• L'attivazione dell'impianto di produzione del granulato plastico, pur tenendo conto dei costi di gestione, consentirà di trasformare il materiale di scarto non riutilizzabile in prodotto per l'industria plastica e per l'edilizia.
• L'effettiva possibilità di utilizzo del prodotto "sabbia sintetica" consente di intraprendere una forma alternativa di riciclo economicamente più conveniente rispetto alle soluzioni finora adottate e di minor costo per gli utilizzatori finali e nel rispetto delle disposizioni di legge.
• Le lavorazioni di riduzione volumetrica effettuate sui materiali, con risultati di riduzione fino a sei volte del volume per alcuni materiali, consentono di predisporre i carichi utili richiesti dagli impianti destinatari e, allo stesso tempo, minimizzano l'impatto viario per il minor numero di mezzi impiegati per il trasporto.
• La stessa considerazione può essere fatta per gli stoccaggi dei rifiuti pericolosi, conferiti al Centro in piccole quantità, custoditi fino al raggiungimento del carico utile per il trasporto agli impianti di trattamento.
• Le aziende medio - piccole che hanno la necessità di conferire modiche quantità di rifiuto prodotto o imballaggi misti, possono conferire direttamente i loro scarti di lavorazione con evidente economia dei costi di trasporto. Il Centro, adeguatamente attrezzato, è in grado di effettuare lo stoccaggio e la selezione dei materiali praticando costi nettamente inferiori agli usuali costi di smaltimento.
• Più attenta considerazione va fatta per la gestione dei rifiuti riciclabili conferiti dai Comuni e dai Consorzi di Comuni. Infatti, se la raccolta differenziata viene eseguita in modo corretto e vengono promosse le necessarie campagne di informazione al fine di migliorare in qualità e quantità le raccolte, i Comuni beneficiano di una notevole riduzione dei costi di conferimento arrivando a realizzare un ricavo sui quantitativi consegnati commisurato alla qualità di rifiuto conferita.

Il ruolo del Centro nella politica ambientale
Il Centro Riciclo Vedelago è in grado di:
• Soddisfare le più recenti tendenze pianificatorie ambientali in tema di recupero di materiali dai rifiuti.
• Assicurare alti livelli di garanzie ambientali sia per le tipologie dei rifiuti trattati che per le caratteristiche proprie dell'impianto. Infatti non è previsto il trattamento di rifiuti putrescibili o con contaminanti particolari bensì rifiuti secchi riciclabili provenienti da raccolte differenziate ben definite.
• Annullare quasi totalmente la produzione di rifiuti residuali in quanto è prevista la collocazione sul mercato di tutte le tipologie trattate e conferite solo in presenza di sicura utilizzazione in uscita.
• Garantire ai Comuni, in presenza di conferimento di qualità, il massimo realizzo di ricavi rapportati ai contributi previsti per la raccolta differenziata e assicurare alle aziende il maggior contenimento dei costi di conferimento dei residui prodotti.
• Recuperare effettivamente, destinandoli al reinserimento in idonei cicli produttivi, rifiuti altrimenti destinati allo smaltimento in discarica.


GLI IMPIANTI
Capannone A - 1. L'impianto di selezione e pressatura
Provenienza del rifiuto: raccolte differenziate da rifiuti industriali, commerciali, artigianali, agricoli e di servizio conferiti da aziende private e/o da Comuni.
Processo di lavorazione: I rifiuti conferiti vengono caricati sul nastro trasportatore e sottoposti a selezione manuale per togliere le frazioni non compatibili.
Il materiale selezionato rimasto sul nastro, tolto il ferro a mezzo di elettrocalamita, viene scaricato in pressa per la riduzione volumetrica in balle.
Le balle in uscita dalla pressa vengono trasportate con il muletto e depositate nella zona esterna di stoccaggio in attesa di raggiungere il carico utile per il trasporto in fabbrica.
Le frazioni non compatibili (ferrosi, vetri,ecc), depositate all'atto della selezione nei carrelli specifici, vengono trasferite alle aree di stoccaggio esterne dedicate.
Lo scarto, costituito da plastiche sporche, elementi di arredo, ecc, viene trasferito all'impianto interno di produzione del granulato "sabbia sintetica".
Potenzialità dell'impianto: La capacità di trattamento dell'impianto dipende dalla tipologia, dallo stato di conferimento e dal peso delle singole partite di rifiuto da trattare.
In considerazione della disomogeneità delle miscele di rifiuti conferiti si può prevedere una capacità di trattamento media di 35 t/giorno.

Capannone A - 2. L'impianto di produzione del granulato "sabbia sintetica"
Provenienza del rifiuto:
• scarti da selezione interna
• conferimento da impianti di selezione di terzi
Processo di lavorazione.
Un caricatore deposita i rifiuti sul nastro elevatore che li trasporta al trituratore. Dopo la fase di triturazione il materiale viene depurato dai materiali ferrosi e non ferrosi (alluminio). Segue la fase di estrusione e la granulazione nella dimensione voluta. Il granulato ottenuto può essere utilizzato nell'industria edilizia e per lo stampaggio.
Potenzialità dell'impianto:
L'impianto ha una capacità di trattamento pari a 3 t/ora.

Capannone B - L'impianto di selezione del multimateriale da raccolte urbane e selezione plastiche

Provenienza del rifiuto:
Raccolte differenziate rifiuti urbani prodotti da utenze domestiche, commerciali, artigianali e di servizio conferite dai Comuni.
Processo di lavorazione:
L'impianto consente la separazione meccanica dei vari componenti della miscela di rifiuti multimateriale. La frazione plastica viene ulteriormente selezionata per tipologia e per colore.
Sulla piattaforma di preselezione manuale il materiale viene depurato delle frazioni non conformi alle specifiche richieste (scarpe vecchie, giocattoli, ecc.) che vengono depositate nel cassone dello scarto con destinazione Capannone A - 1.
Dal materiale rimasto sul nastro un separatore magnetico (elettrocalamita) preleva la frazione ferrosa inviandola al cassone di raccolta sottostante; l'alluminio, tramite un separatore di metalli non ferrosi, viene convogliato al proprio cassone di raccolta; il vetro viene scaricato nel container per caduta; la plastica viene aspirata e inviata alla piattaforma di selezione spinta dove viene separata per colore e per polimero.
Segue la fase di pressatura per la riduzione in balle delle varie tipologie di plastica.
Un muletto provvede al trasporto delle balle in uscita dalla pressa alla zona esterna di stoccaggio della plastica, da dove, a raggiungimento del carico utile, saranno caricate sui mezzi in uscita.
Vetro, ferrosi e alluminio selezionati, quando gli specifici cassoni sono pieni, vengono trasferiti nelle proprie aree esterne di stoccaggio.
Lo scarto viene trasferito all'impianto interno di produzione del granulato "sabbia sintetica".

Potenzialità dell'impianto:
L'impianto ha una capacità di trattamento di 40 mc/ora pari a 6 t/ora , posto che il materiale da trattare presenti peso specifico medio pari a 0,2 t/mc.

PRODOTTI : Sabbia sintetica ed elenco dei materiali trattati
La ditta Centro Riciclo Vedelago srl sta portando a compimento lo studio e la sperimentazione dell’utilizzo delle plastiche nei calcestruzzi.
Trattasi di una linea di produzione di granulati derivanti da plastiche eterogenee da raccolta differenziata ( Secco non riciclabile e/o scarti plastici non reimpiegabili in cicli produttivi da raccolta differenziata) da addizionare nei calcestruzzi.
Grazie alla norma Uniplast specifica (10667/14) è possibile produrre una mescola (sostituto della sabbia) costituita da plastiche eterogenee di riciclo provenienti dalla raccolta differenziata di rifiuti urbani e industriali, da impiegarsi in miscele con malte cementizie e calcestruzzi per ottenere manufatti e prodotti tipici dell’edilizia.
Rispetto alla produzione di granuli per stampaggio o di prodotti finiti (vedi panchine, recinzioni ecc), la norma 10667/14 consente di intraprendere una forma alternativa di riciclo, quale l’utilizzo anche di tutte quelle plastiche che sono, per caratteristiche oggettive, di difficile riciclo e pertanto smaltite senza possibilità di riutilizzo.
Con questo processo si può avviare un riciclo integrale del rifiuto plastico altrimenti non recuperabile.
Il processo per ottenere la “Sabbia Sintetica” si può riassumere in una plastificazione e addensamento tramite estrusione di rifiuti plastici.
La mescola di plastiche eterogenee prodotta viene macinata per ottenere granuli di materiale plastico, la Sabbia Sintetica.
Gli utilizzi di questo prodotto sono molteplici: dal semplice sostituto della sabbia nei calcestruzzi, ad aggregato alleggerente nelle malte cementizie e a legante per manufatti in cemento.
Dalle sperimentazioni fatte risulta che questo nuovo prodotto migliora le caratteristiche e le prestazioni di alcuni conglomerati cementizi, in termini di fonoisolazione e termoisolazione.



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18 aprile 2010

DA PARMA UN MESSAGGIO AI CITTADINI: RINCONVERTIAMO IL SISTEMA PRODUTTIVO

Notizie in pillole dalla manifestazione nazionale del 17 aprile 2010 a Parma


Le novità emerse a Parma >>>

Esempi concreti >>>


L'incenerimento è un vero scandalo sanitario ecco il fil rouge su cui ruotano tutte le iniziative portate avanti dal Coordimento Gestione Corretta dei Rifiuti, che ha fortemente voluto la prima manifestazione nazionale contro tutti gli inceneritori, per legge (art. 216 RD 1265/34 DM 5.9/1994 annoverati tra le industrie insalubri di classe I.

NO perentorio alla combustione e alla cocombustione dei rifiuti.

SI' alla salute, SI' rifiuti zero, SI' Decrescita Felice.

Non solo per fermare questo impianto a Parma, bensì per andare a spegnere tutti gli altri forni in Italia.

Hanno parlato sull'argomento Paul Connett, Carla Poli, Medici ISDE, Joan Marc Simon, Enzo Favoino, Rossano Ercolini.

Serve un repentino cambio di paradigma. Tutto ciò che in alcuni luoghi vogliono bruciare, a Vedelago (e in molti altri Comuni) riprende nuova vita.

Il resto che non si può compostare, riciclare, riusare, disaccoppiare... non si deve più produrre!

Possiamo trasformare i nostri cicli produttivi a partire da domani.

In tempo di guerra la conversione dall'industria civile in bellica si fece in tempi relativamente brevi...

Ecco alcune proposte emerse:
un sistema virtuoso che generi posti di lavoro, che tuteli la salute di creato e creature, che faccia risparmiare denaro alle casse comunali e alle tasche dei cittadini, che promuova corretti stili di vita...

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Notizie e relatori del convegno di Parma organizzato dal Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti che sostiene la politica del riciclo e intende far desistere le varie amministrazioni locali nella rincorsa del profitto legate alle varie forme di combustione/incenerimento.

Ecco i principali interventi:

Carla Poli titolare del Centro riciclo di Vedelago

Patrizia Gentilini oncologa dei medici ambientali dell'ISDE-Italia

Rossano Ercolini Fondatore del movimento Rifiuti Zero in Italia e vice-sindaco di Capannori

Enzo Favoino agronomo e docente della scuola Agraria di Monza, esperto del Ministero dell´ambiente, già consulente del Comune di Trento che ha riferito dell'orientamento dell'Europa assolutamente in linea con la strategia dei "rifiuti zero"

Paul Connett professore emerito di chimica ambientale all’Università St Lawrence di Canton, New York è l’ideatore della strategia “rifiuti zero” studioso di alternative più sostenibili

Alcuni dati emersi:
il rifiuto, che oggi è più corretto chiamare "materiale post consumo", inquanto un materiale diventa rifiuto solo quando esce dal ciclo circolare e non trova più alcun utilizzo. Tutto questo si traduce nell' estensione di responsabilità del produttore che costringe le imprese a ideare dei beni che siano completamente riciclabili.

Questa collaborazione stretta, tra chi ricicla e chi progetta i beni di consumo "più attenti" all'ambiente, in Australia, Nuova Zelanda, California, ed in città come San Francisco e in Italia a Capannori , ha portato ad ottimi risultati che fanno ben sperare circa l'ambizioso raguardo dei "Rifiuti Zero" nel 2020.

Jack Macy Coordinatore commerciale del Programma Rifiuti Zero nel Dipartimento Ambiente della Città e della Contea di San Francisco, ha contribuito in maniera decisiva a lanciare il primo programma di compostaggio su vasta scala negli Stati Uniti sia per le zone residenziali che per gli esercizi commerciali, svolgendo un ruolo di leadership nel valutare e sviluppare nuove tecnologie per il trattamento dei residui organici. San Francisco sta raggiungendo all’ obiettivo previsto del 75% di raccolta differenziata e riciclo dei materiali post-consumo

L’obiettivo Rifiuti Zero in discarica entro il 2020 sembra meno impossibile da raggiungere perché la città dal 2007 ad oggi ha migliorato di 3 punti percentuali l’obiettivo che era del 72%.

E' necessario imporre l’uso di articoli riciclabili e compostabili nei 5000 servizi di ristorazione mettendo al bando l’uso di buste di plastica nei supermercati, sostituendole con sacchetti riutilizzabili, compostabili o confezionati con carta riciclata. In una città come san Francisco che produce 500 tonnellate al giorno di rifiuto umido si rende necessario studiare un piano che parta dalla ristorazine e dalle grande distribuzione. Sono 3 milioni le tonnellate annue di rifuti (solidi urbani, speciali e i fanghi di depurazione) prodotte da San Francisco, pertanto la scelta di un inceneritore non sarebbe una soluzione sostenibile in quanto priverebbe il sistema di risorse che attualmente vengono recuperate contribuendo anche al risparmio energetico.


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16 aprile 2010

“FLASH MOB” CONTRO IL PIROGASSIFICATORE

“FLASH MOB” CONTRO IL PIROGASSIFICATORE.

MOBILITAZIONE AL VOLO - COME INFORMARE E SENSIBILIZZARE CAMMINANDO NELLE VIE CENTRALI

SABATO 17 APRILE 2010

Via Croce di Città - tutto il pomeriggio - ma in particolare il flash mob avrà luogo dalle ore 17,00 alle ore 18,00.

Continua la raccolta firme per la petizione per la raccolta dell'umido.

Vota insieme a noi lo striscione più simpatico sull'argomento.

Anche tu puoi crearne uno.

"no pirogassificatore/ si al compostaggio"

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FIRMA LA PETIZIONE SUL SITO AICA >>>

Occorre aprire un dialogo volto a far recepire dal Governo Italiano la Direttiva europea 98/2008/CE sui rifiuti puntualizzando l’importanza della partecipazione dei cittadini e della comunicazione ambientale nei processi di programmazione e pianificazione della gestione integrata dei rifiuti.

Per garantire la partecipazione (art. 31 della suddetta Direttiva) l'Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale (AICA) propone:

- di stabilire un fondo ad hoc ai diversi livelli di pianificazione (es. Regioni, Province, ATO, Comuni);
- di predisporre uno specifico allegato che elenchi i possibili strumenti e strategie di comunicazione ambientale.

Per dare completa attuazione alla direttiva comunitaria ed in particolare a tutti i passaggi relativi alla comunicazione e alla partecipazione (art. 28,29, allegato IV, ecc.) AICA propone che la legge di recepimento preveda:

- la conduzione di uno studio/monitoraggio delle migliori pratiche di comunicazione ambientale sul ciclo integrato dei rifiuti ai diversi livelli della gerarchia (prevenzione, riuso, raccolta differenziata e riciclo, impiantistica);

- la conduzione di uno studio-ricerca sul tema dell’immaginario sociale collettivo legato ai rifiuti finalizzato a costruire le basi condivise utili ad un’efficace comunicazione;

- l’individuazione a seguito dello studio di opportuni indicatori di efficacia;

- la definizione tra gli indicatori di opportuni strumenti economici;

- la creazione di uno specifico fondo nazionale per la comunicazione ambientale dei rifiuti;

- l’impegno da parte dei divelli di pianificazione/programmazione (Regioni, ATO, Province, ecc.) a redigere un piano di comunicazione ambientale (PCA) da allegare agli strumenti pianificatori che tenga conto degli indicatori sopra riportati e che preveda uno specifico piano di formazione cosicché il personale che o si crei uno specifico profilo di comunicatore ambientale a fianco dei pianificatori o chi si occupa di rifiuti possa poter contare su un adeguato bagaglio di sensibilità e competenze relazionali con particolare riferimento alla formazione di un senso di responsabilità (o civicness). La partecipazione consta di aspetti cognitivi (in genere veicolati da comunicazione e informazione), di aspetti procedurali (in genere garantiti dal coinvolgimento in focus group, giurie dei cittadini, consultazioni formali etc.) e da aspetti inerenti il senso civico ossia l'apprendimento del valore della responsabilità verso gli altri e l'ambiente. La partecipazione senza questa terza gamba risulta monca; essa non è solo forma (accesso a) ma anche contenuto (valori e norme);

- l’impegno a far sì che tali piani abbiano una propria copertura finanziaria.



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15 aprile 2010

A PARMA CONTRO TUTTI GLI INCENERITORI E SIMILI...

Sabato 17 Aprile 2010 una delegazione valdostana parteciperà a Parma alla Giornata Nazionale contro gli inceneritori.

Il Comitato Rifiuti Zero Vda, Legambiente VdA, Amici del Viale della Pace, Codacons e Diritto al futuro, saranno presenti alla Manifestazione Nazionale contro l'incenerimento.

La partenza è prevista nel pomeriggio di venerdì 16 aprile.

Arriveranno moltissime delegazioni da tutta Italia per trasformare la battaglia contro l'inceneritore di Parma nel simbolo della battaglia contro tutti gli inceneritori che si vogliono costruire nel paese.

E' l'occasione per ribadire il forte NO delle nostre associazioni all'incenerimento dei rifiuti, a maggior ragione dopo la decisione della Regione Valle d'Aosta di scegliere un pirogassificatore, e un altrettanto forte SI per le alternative sostenibili come la strategia RIFIUTI ZERO.



Comitato Rifiuti Zero Vda
Legambiente VdA
Amici del Viale della Pace
Codacons
Diritto al futuro



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14 aprile 2010

COSTI, TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE: ESEMPI DA IMITARE

Autorità Regionale per la vigilanza dei servizi idrici
e relativa documentazione.
Analisi prezzo medio impianti smaltimento - 2009 (pdf 2 MB)


regione emilia romagna
PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE
IL PRESIDENTE
Vista:
- la legge regionale 30 giugno 2008, n. 10 recante “Misure per
il riordino territoriale, l’autoriforma dell’amministrazione e
la razionalizzazione delle funzioni” ed, in particolare, il
Capo III del Titolo III, “Riforma del servizio idrico integrato
e del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani”;
- la legge regionale 6 settembre 1999, n. 25 recante
“Delimitazione degli ambiti territoriali ottimali e disciplina
delle forme di cooperazione tra gli enti locali per
l’organizzazione del servizio idrico integrato e del servizio
di gestione dei rifiuti solidi urbani”;
- la deliberazione di Giunta regionale del 13 luglio 2009, n.
988 recante “Direttiva per la costituzione del Comitato
Consultivo degli utenti regionale di cui all’art. 31, comma 3,
della L.R. 10/2008”;
Considerato che ai sensi dell’art. 31, comma 2 della legge
regionale n. 10/2008 compete al Presidente della Giunta della
Regione, su proposta dell’Autorità regionale prevista dall’art.
20 della legge regionale 25/99, di nominare i membri del
Comitato consultivo utenti.
Vista la proposta dell’Autorità regionale, acquisita agli atti
della Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della
Costa con Prot. PG/2009/269186 contenente l’elenco dei
nominativi indicati per la costituzione del Comitato Consultivo
degli Utenti articolati in componenti, membri supplenti ed
invitati permanenti.
Valutata la coerenza della proposta suddetta con i criteri in
ordine alla composizione del Comitato Consultivo degli utenti
stabiliti con la deliberazione di Giunta regionale del 13
luglio 2009, n. 988.
Testo dell'atto
pagina 2 di 5
Ritenuto pertanto di procedere alla nomina dei componenti del
Comitato Consultivo degli Utenti in modo conforme alla proposta
dell’Autorità regionale.
Dato atto del parere allegato;
D e c r e t a
per le motivazioni indicate in premessa, che qui si intendono
integralmente richiamate di:
1) nominare quali componenti del Comitato Consultivo Utenti di
cui all’art. 31 della L.R. n. 10 del 2008 i seguenti
nominativi:
- Soressi Doriana, Federconsumatori, in rappresentanza dell’ATO
di Piacenza;
- Bellavia Pierluigi, Unione naz.le Consumatori, in
rappresentanza dell’ATO di Parma;
- Malaguti Secondo, Confconsumatori, in rappresentanza dell’ATO
di Reggio Emilia;
- Barani Renza, Federconsumatori, in rappresentanza dell’ATO di
Modena;
- Ridolfi Alessandra, ACU in rappresentanza dell’ATO di
Ferrara;
- Gentilini Maurizio, Federconsumatori, in rappresentanza
dell’ATO di Bologna;
- Camanzi Enzo Romeo, ADOC, in rappresentanza dell’ATO di
Ravenna;
- Ceriani Alessandro, Codacons, in rappresentanza dell’ATO di
Rimini;
- Barbi Anna, Movimento consumatori, in rappresentanza dell’ATO
di Forlì – Cesena;
- Utili Micaela, UnionApi, in rappresentanza del Tav. Reg.
Imprenditoria;
- Magrini Sarah, Coldiretti, in rappresentanza del Tav. Reg.
Imprenditoria;
- Golfarelli Lalla, CNA, in rappresentanza del Tav. Reg.
Imprenditoria;
- Rusconi Gianluca, Confindustria;
- Beghelli Matteo, Unioncamere;
- Frattini Lorenzo, Legambiente.
2) nominare quali membri supplenti del Comitato Consultivo
Utenti di cui all’art. 31 della L.R. n. 10 del 2008 i seguenti
nominativi:
- Dal Cero Anna, Federconsumatori, in rappresentanza dell’ATO
di Piacenza;
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- Greco Francesco, Unione Naz. Consumatori, in rappresentanza
dell’ATO di Parma;
- Braggion Luca, Adiconsum, in rappresentanza dell’ATO di
Reggio Emilia;
- Ferrari Valeriani Angelo,Adiconsum, in rappresentanza
dell’ATO di Modena;
- Corazza Tiberio, Lega Consumatori, in rappresentanza dell’ATO
di Bologna;
- Nardi Ezio, Federconsumatori, in rappresentanza dell’ATO di
Ravenna;
- Bascucci Andrea, Federconsumatori, in rappresentanza dell’ATO
di Rimini;
- Giorgio Gavelli, Federconsumatori, in rappresentanza dell’ATO
di Forlì-Cesena;
3) indicare quali invitati permanenti del Comitato Consultivo
Utenti di cui all’art. 31 della L.R. n. 10 del 2008 i seguenti
nominativi:
- Zuppiroli Andrea, Osservatorio Regionale servizi idrici e
gestione rifiuti urbani, Direzione Generale Ambiente e Difesa
del suolo e della costa;
- Luccarini Luigi, CGIL;
- Arlati Claudio, CISL;
- Gasperoni Marcello, UIL


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13 aprile 2010

FLASH MOB: SENSIBILIZZAZIONE LAMPO NO INCENERITORI

SABATO 17 APRILE 2010, in sinergia con la MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO GLI INCENERITORI CHE AVRA' LUOGO A PARMA, AVRA' LUOGO AD AOSTA

"FLASH MOB" CONTRO IL PIROGASSIFICATORE cioè una mobilitazione lampo, ovvero un pacifico sit-in Via Croce di Città dalle 17,00 alle 18,00.

Continua da parte di Comitato Rifiuti Zero Vda la raccolta firme per la petizione per la raccolta dell'umido.

Vota la striscione più simpatico sull'argomento. Anche tu puoi crearne uno.

"no pirogassificatore/ si al compostaggio"

tutto ciò che di fantasioso e creativo è ben accetto.

Facciamo sentire la nostra voce, esistiamo ed esiste un'alternativa che vogliamo sia presa in considerazione!

Il Pirogassificatore è un inceneritore!

Le emissioni in ambiente e le ricadute sulla nostra salute sono quelle di un inceneritore!

Comporta meno occupazione e costa il triplo rispetto all'alternativa proposta dal Comitato Rifiuti Zero Vda



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