“FLASH MOB” CONTRO IL PIROGASSIFICATORE.
MOBILITAZIONE AL VOLO - COME INFORMARE E SENSIBILIZZARE CAMMINANDO NELLE VIE CENTRALI
SABATO 17 APRILE 2010
Via Croce di Città - tutto il pomeriggio - ma in particolare il flash mob avrà luogo dalle ore 17,00 alle ore 18,00.
Continua la raccolta firme per la petizione per la raccolta dell'umido.
Vota insieme a noi lo striscione più simpatico sull'argomento.
Anche tu puoi crearne uno.
"no pirogassificatore/ si al compostaggio"
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FIRMA LA PETIZIONE SUL SITO AICA >>>
Occorre aprire un dialogo volto a far recepire dal Governo Italiano la Direttiva europea 98/2008/CE sui rifiuti puntualizzando l’importanza della partecipazione dei cittadini e della comunicazione ambientale nei processi di programmazione e pianificazione della gestione integrata dei rifiuti.
Per garantire la partecipazione (art. 31 della suddetta Direttiva) l'Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale (AICA) propone:
- di stabilire un fondo ad hoc ai diversi livelli di pianificazione (es. Regioni, Province, ATO, Comuni);
- di predisporre uno specifico allegato che elenchi i possibili strumenti e strategie di comunicazione ambientale.
Per dare completa attuazione alla direttiva comunitaria ed in particolare a tutti i passaggi relativi alla comunicazione e alla partecipazione (art. 28,29, allegato IV, ecc.) AICA propone che la legge di recepimento preveda:
- la conduzione di uno studio/monitoraggio delle migliori pratiche di comunicazione ambientale sul ciclo integrato dei rifiuti ai diversi livelli della gerarchia (prevenzione, riuso, raccolta differenziata e riciclo, impiantistica);
- la conduzione di uno studio-ricerca sul tema dell’immaginario sociale collettivo legato ai rifiuti finalizzato a costruire le basi condivise utili ad un’efficace comunicazione;
- l’individuazione a seguito dello studio di opportuni indicatori di efficacia;
- la definizione tra gli indicatori di opportuni strumenti economici;
- la creazione di uno specifico fondo nazionale per la comunicazione ambientale dei rifiuti;
- l’impegno da parte dei divelli di pianificazione/programmazione (Regioni, ATO, Province, ecc.) a redigere un piano di comunicazione ambientale (PCA) da allegare agli strumenti pianificatori che tenga conto degli indicatori sopra riportati e che preveda uno specifico piano di formazione cosicché il personale che o si crei uno specifico profilo di comunicatore ambientale a fianco dei pianificatori o chi si occupa di rifiuti possa poter contare su un adeguato bagaglio di sensibilità e competenze relazionali con particolare riferimento alla formazione di un senso di responsabilità (o civicness). La partecipazione consta di aspetti cognitivi (in genere veicolati da comunicazione e informazione), di aspetti procedurali (in genere garantiti dal coinvolgimento in focus group, giurie dei cittadini, consultazioni formali etc.) e da aspetti inerenti il senso civico ossia l'apprendimento del valore della responsabilità verso gli altri e l'ambiente. La partecipazione senza questa terza gamba risulta monca; essa non è solo forma (accesso a) ma anche contenuto (valori e norme);
- l’impegno a far sì che tali piani abbiano una propria copertura finanziaria.
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