10 marzo 2010

A TRENTO IL MANCATO CONFRONTO PUBBLICO HA GENERATO UN RICORSO AGLI ORGANI DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA

Smaltimento rifiuti - Mancato confronto preventivo pubblico: rischi e possibili conseguenze.

I titolari del Centro di stoccaggio e selezione meccanica dei rifiuti per il recupero dei materiali operanti a Treviso hanno dato incarico all’avvocato Cristina Osele di presentare ricorso al Tar contro il bando del Comune di Trento per la realizzazione di un impianto di trattamento a combustione.
Il ricorso è stato notificato nei giorni scorsi agli Enti territoriali coinvolti, prima di effettuare il deposito presso il Tribunale amministrativo regionale.
I motivi: il bando del Comune di Trento, così come è stato redatto, preclude alla categoria Centri di riciclo di parteciparvi in quanto, oltre al vincolo del fatturato, il bando specifica che le aziende in gara devono avere cinque anni di esperienza nel campo specifico.
E’ una critica alla mancanza di alternative possibili che ha spinto anche alcune Amministrazioni comunali (Mezzolombardo e Lavis) a presentare un ricorso, dopo aver verificato la percorribilità di una via alternativa con una dettagliata consulenza. Nel ricorso viene sottolineato che nel bando, anziché privilegiare l’obiettivo da raggiungere, si è preferito scegliere il metodo, impedendo di fatto a tutte le aziende interessate di partecipare alla gara, anche presentando tecnologie diverse.
Sempre nel ricorso vengono poi fatte presenti anche le potenzialità, dal punto di vista occupazionale, di entrambi gli scenari possibili. Mentre per quello individuato dall’Amminnistrazione territoriale sarebbero sufficienti dieci persone, se la scelta cadesse sul secondo scenario (riciclo dei materiali) si potrebbero impiegare oltre 100 dipendenti.
Nelle oltre 60 pagine del ricorso c’è poi una sezione dedicata alla questione dell’inquinamento e ai possibili effetti di un impianto a combustione a caldo, ed è stata anche esaminata e ridimensionata l'entità dei ricavi derivanti dalla vendita di energia. Viene sottolineato che quella utilizzata per distruggere i rifiuti è maggiore di quella che si otterrebbe dal loro riciclo.
L’attività posta in essere dal Centro di riciclo trasforma il residuo dei materiali proveniente dalla raccolta dei rifiuti in "Materia Prima Seconda" utilizzabile in edilizia e per lo stampaggio di materie plastiche. Solo il 5% della frazione in entrata sarà conferito in discarica, contro una percentuale più alta di scorie proveniente dall’impianto a combustione a caldo proposto dal primo scenario.
In passato l’Amministrazione comunale coinvolta ha sempre negato un confronto pubblico sulle metodologie da mettere in campo.
Crescono quindi i ricorsi al Tar (oltre che dalle aziende escluse) e anche alcuni comuni della Provincia di Trento, tra cui Mezzolombardo e Lavis, intendono unirsi all'iniziativa per bloccare il bando. Per le aziende interessate a partecipare alla gara il termine ultimo per presentare le offete scadrà il 19 luglio 2010.
Il costo dell’opera: 101 milioni di euro Iva esclusa, per una capacità massima annua prevista di 103 mila tonnellate di rifiuti da bruciare. La durata della concessione sarà di 24 anni, 4 per la costruzione e 20 per la gestione vera e propria.
In Valle d’Aosta il costo dell’impianto di pirogassificazione si stima possa aggirarsi sui 50 milioni di euro e la capacità massima dell'impianto dovrebbe aggirarsi sulle 40 mila tonnellate di rifiuti. La durata della concessione ipotizzata non è ancora conosciuta, neppure i tempi massimi per la costruzione sono stati definiti (si stima intorno ai 12-24 mesi), non si conoscono i tempi e la durata della concessione dell'impianto e neppure i costi che saranno imputati ai cittadini.


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8 marzo 2010

GESTIONE SMALTIMENTO RIFIUTI: COME COMPLICARE UNA ATTIVITA' SEMPLICE...

Gestione smaltimento rifiuti: attività semplice o complicata?

"Rendere complicata una cosa semplice è banale; rendere semplice, meravigliosamente semplice, una cosa complicata, quella è creatività."

Charles Mingus


Le regole della partecipazione: cultura giuridica e dinamiche istituzionali dei processi partecipativi
Si consiglia la lettura della relazione introduttiva presente sotto la voce abstract
http://www.unipg.it/augusta/dip_n/convegno.htm

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Ill.mo Signor

Presidente del Consiglio comunale Aosta


I sottoscritti consiglieri del gruppo di Aosta Viva la pregano di iscrivere all’ordine del giorno della prossima adunanza del Consiglio comunale la seguente mozione:

“Raccolta dell’umido e compostaggio”


Constatato come la raccolta differenziata dei rifiuti stia ottenendo risultati apprezzabili con i cittadini che si adeguano progressivamente alle logiche della separazione dei rifiuti;

Atteso che la riduzione dei rifiuti indifferenziati costituisce la discriminante vera per la diminuzione dei volumi da trattare e che l’aumento delle percentuali di differenziazione passa attraverso la raccolta separata della frazione umida e del suo avvio verso percorsi di trasformazione quali il compostaggio;

Considerato che secondo il Consorzio italiano compostatori nel 2007 in Italia soltanto 1700 comuni su oltre 8.000 disponevano di impianti di compostaggio e che esistevano in quell’anno 220 impianti di compostaggio, 60 dei quali di tipo industriale;

Verificato inoltre che nello stesso anno venivano compostati in Italia 3,2 milioni di tonnellate su un totale di oltre 10 milioni di tonnellate di umido prodotto;

Stimato che il compostaggio dell’intera frazione umida prodotta in Valle d’Aosta potrebbe ridurre di oltre il 30% il volume degli scarti conferiti in discarica;

Constatato che non esiste sul territorio regionale un sito per la raccolta ed il trattamento dell’umido;

il Consiglio comunale impegna l’Assessore

* A produrre in tempi ragionevoli una proposta operativa di attivazione della raccolta differenziata della frazione umida dei rifiuti cittadini;
* A promuovere l’ipotesi della realizzazione di un impianto di compostaggio nel territorio del Comune o dei Comuni appartenenti al Conseil de la Plaine;

Aosta, 22 aprile 2009

Bionaz Morandi
Nitri Vietti



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PD VDA: INCONTRO PER APPROFONDIRE TRATTAMENTO DEI RIFIUTI SENZA COMBUSTIONE

venerdi 5 marzo 2010

La III Commissione consiliare permanente, riunitasi in data 5 Marzo 2010, presenti Presidente COME’ (che sostituisce anche per delega il Consigliere LANIECE) ed i componenti PROLA, AGOSTINO, BIELER, CERISE Giuseppe e TIBALDI ha preso in esame l’atto amministrativo, presentato dalla Giunta Regionale in data 3 dicembre 2009, concernente:

“Ulteriori determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti“

Sentita l'illustrazione dell’Assessore al Territorio e Ambiente ZUBLENA;

Visto l’emendamento presentato dai Consiglieri COME’, PROLA, AGOSTINO, BIELER, CERISE Giuseppe e TIBALDI, che chiede di aggiungere dopo il punto 2 del deliberato il seguente capoverso: “2bis) di stabilire che l’individuazione della nuova tecnologia di trattamento dei rifiuti sia effettuata d’intesa con la competente Commissione consiliare;”

Visto l'art. 28 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale;

tutto ciò premesso, a maggioranza, (astenuto: CERISE Giuseppe)

ESPRIME
PARERE FAVOREVOLE

sull’atto amministrativo sopraindicato con l'aggiunta dell’emendamento di cui sopra.

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martedi 9 marzo 2010 alle ore 15.00 si riunisce l’Osservatorio regionale sui rifiuti

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Il consiglio comunale della città di Bra (CN) ha votato all'unanimità, oltre alla riduzione delle spese di rappresentanza, anche la diminuzione del 15% (quindici per cento) della tassa rifiuti per quelle zone del comune in cui si incomincerà la raccolta differenziata della frazione organica (umido).
A quando ad Aosta?

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Conferenza pubblica

La nuova Energia Rifiuti Ambiente


giovedì 11 marzo 2010

Palazzo regionale - Piazza Deffeyes, 1 Aosta

Ore 20.45 – 21.00 SALUTO DI BENVENUTO E PRESENTAZIONE RELATORI

Ore 21.00 – 21.30 LE NUOVE FRONTIERE PER IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI SENZA COMBUSTIONE E SENZA DISCARICHE
Ing. Maria Luisa Bacchetta

Ore 21.30 – 22.00 TRATTAMENTO COMBUSTIBILI E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
Ing. Maurizio Pagani

Ore 22-00 – 22.30 LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA CON COMBUSTIBILI ALTERNATIVI AL PETROLIO, NEL RISPETTO DELLE ESIGENZE ECOLOGICHE MONDIALI
Dott. Nicola Deiana

SEGUIRA' DIBATTITO

A cura del Gruppo Consigliare Regionale del Partito Democratico della Valle d’Aosta


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4 marzo 2010

INVITO PER APPROFONDIRE LO SCENARIO DEI CITTADINI E DELLE ASSOCIAZIONI



SERATA DI APPROFONDIMENTO IN MATERIA DI GESTIONE RIFIUTI E SCENARI FUTURI

VENERDI’ 5 MARZO ALLE ORE 20.30

PRESSO IL SALONE DELL’IMMACOLATA (AOSTA)


Presentazione dello scenario denominato “Rifiuti Zero” - Valle d’Aosta virtuosa.

Scenario alternativo a quello proposto dalla Regione che prevede come trattamento finale dei rifiuti la Pirogassificazione.



Relatori:

Flaviano FRACARO, Direttore Generale della Gestione Ambientale Integrata dell'Astigiano s.p.a.:L’ESPERIENZA DEL COMPOSTAGGIO AD ASTI;

Luigi BOSIO: IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO E COLLETTIVO NEI PAESI SCANDINAVI

Michele BERTOLINO, responsabile Settore Rifiuti di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta : QUALE CICLO INTEGRATO ALTERNATIVO PER LA VALLE D’AOSTA

Jean-Louis AILLON, Presidente di CRZ VDA: VERSO RIFIUTI ZERO, UN’UTOPIA CONCRETA: approfondimenti sullo scenario e possibili miglioramenti e integrazioni al piano regionale.




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SEGNALAZIONE DI INTERESSE
CORSO PRATICO PER PREVENIRE LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI

Ecosportello è lieta di invitarVi al corso "PREVENZIONE DELLA
PRODUZIONE DEI RIFIUTI: PROPOSTE OPERATIVE" che si terrà il 31 marzo
2010 presso la sede della Fondazione Legambiente Innovazione

via Vida, 7 20127 Milano (MM Turro)dalle 10 alle 18.

Come recentemente ribadito dalla direttiva 2008/98/CE la normativa
comunitaria pone ai primi posti nella gestione dei rifiuti le
iniziative volte alla prevenzione della produzione e al loro riutilizzo.
Dare concreta attuazione a queste priorità rappresenta una delle sfide
più complesse che vedono coinvolti a diverso livello sia gli attori
direttamente coinvolti nella gestione dei rifiuti sia i sog getti
pubblici e privati chiamati a fare la loro parte a monte del sistema
di gestione.

Il corso si pone l'obiettivo di analizzare aspetti e problematiche che
devono venire affrontati nel momento in cui si approccia il tema della
prevenzione.

Per vedere il programma del corso e scaricare la scheda di iscrizione,
andate alla pagina http://www.ecosportello.org/ssezione.php?sid=16&ssid=128

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III COMMISSIONE: PARERE FAVOREVOLE ALLE DETERMINAZIONI IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI
venerdì 5 marzo 2010
La III Commissione consiliare "Assetto del territorio", presieduta dal Consigliere Dario Comé, riunita oggi, venerdì 5 marzo 2010, ha espresso parere favorevole a maggioranza - con l'astensione del gruppo VdAV/R, e con un emendamento proposto dall'insieme dei componenti della Commissione - sul provvedimento che ridetermina le azioni finalizzate all'attuazione e revisione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti.

"Esprimo soddisfazione per l'ampio lavoro svolto in Commissione - dichiara il Presidente della III Commissione, Dario Comé (SA) -, che si è compiuto attraverso una serie di approfondimenti, di audizioni e con la visita all'impianto di gassificazione di Malagrotta. Oggi, la scelta adottata ha avuto l'assenso di tutti i Commissari, anche se il Consigliere di VdAV/Renouveau si è astenuto motivando il suo voto con la necessità di un confronto all'interno del suo gruppo. Il provvedimento licenziato va verso un sistema innovativo e, attraverso una procedura di appalto, verso un impianto di pirolisi e/o gassificazione. Oggi, inoltre, abbiamo condiviso all'unanimità un emendamento, a firma di tutti i Commissari, che darà un ruolo più importante alla Commissione stessa nel prosieguo degli indirizzi definitivi sull'impianto di trattamento finale dei rifiuti."

"Con queste ulteriori determinazioni - aggiunge il Presidente Comé - si compie un passo in avanti. Da una parte, si conferma il potenziamento delle attività finalizzate a perseguire livelli importanti di raccolta differenziata e di minimizzazione dei rifiuti; dall'altra, si ribadisce l'obiettivo della valorizzazione energetica dei rifiuti urbani indifferenziati da attuarsi attraverso la ricerca di un sistema di pirolisi e/o gassificazione, che permetta di trattare il rifiuto valorizzandone la componente energetica in condizioni tali da garantire un contenimento dell'impatto ambientale su scala regionale e la riduzione dei sottoprodotti da conferire in discarica."

"L'emendamento apportato oggi dalla III Commissione consiliare alla deliberazione della Giunta regionale 3343/2009, il quale è stato condiviso e sottoscritto da tutti i componenti - evidenzia il Consigliere Enrico Tibaldi (PdL) -, attribuisce un ruolo determinante alla stessa Commissione nell'individuazione della nuova tecnologia di trattamento dei rifiuti. La frazione indifferenziata da smaltire nella nostra regione è cospicua: 50-52 mila tonnellate/anno che hanno oggi come destinazione finale la discarica. L'Amministrazione regionale nel suo insieme deve compiere una scelta consapevole e responsabile: la III Commissione potrà perciò contribuire a una valutazione più approfondita che tenga conto non solo della tipologia degli impianti individuati, ma anche della più ampia affidabilità della tecnologia adottata, dei costi di installazione e d'esercizio, delle eventuali opportunità di valorizzazione energetica e soprattutto delle ricadute sull'ambiente e sulla salute umana, al fine di ridurre al minimo le emissioni inquinanti e le scorie residue."



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GIOVANNA ZANCHI: PIROGASSIFICAZIONE & ALTERNATIVE - NOTE A MARGINE DELLA RIUNIONE DEL 20 GENNAIO 2010


Rifiuti: pirogassificazione & alternative


Così com'è stata riportata da alcuni giornali all'indomani dell'incontro pubblico di Quart il 20 gennaio scorso, la pirolisi e la gassificazione sembravano avvicinare a grandi passi la Valle d'Aosta alla quadratura del cerchio in ambito di gestione rifiuti. Ovviamente non è così, anche se, indubbiamente, questo nuovo orientamento apre uno spiraglio ed “è senz'altro meglio” del progetto originario dell'Amministrazione Regionale di realizzare un inceneritore.

In premessa un'annotazione doverosa: ci scusiamo con i lettori, ma i tempi di uscita del nostro giornale ci lasciano spesso “a rincorrere le notizie”; però, forse, rende un piccolo servizio ai cittadini anche il fatto di riprendere temi caldi proprio quando si sono già un po' intiepiditi, aiutando così a tener vivo il dibattito.

Tornando al tema, l'incontro -che si spera non conclusivo- è stato senza dubbio di spessore (anche se gli interventi degli esperti invitati dalla Giunta, Giuseppe Genon del Politecnico di Torino e Pietro Capaldi del Cnr, non erano esattamente calibrati per essere davvero comprensibili “alla cittadinanza”). Il presidente Rollandin e l'assessore Zublena hanno spiegato che per smaltire i rifiuti indifferenziati in Valle d’Aosta la pirogassificazione rappresenta una “tecnologia innovativa compatibile con la realtà valdostana”. Semplificando molto: i rifiuti indifferenziati subiscono un trattamento termico che li trasforma in gas, il quale, come tale, diviene combustibile utilizzabile per produrre energia. Le potenzialità di questa nuova tecnologia sono reali, ma lo sono anche le incognite. Tecnicamente (e dal punto di vista normativo) gli impianti di pirolisi sono degli inceneritori, recuperano energia come i moderni inceneritori ma, anche, inquinano come i moderni inceneritori. I consulenti della Regione hanno spiegato che il grande vantaggio è che si tratta di impianti versatili (possono essere costruiti anche di piccole dimensioni) e flessibili, con emissioni nell'aria “di qualità migliore rispetto ad un inceneritore” perché le sostanze pericolose contenute nei rifiuti vengono captate preventivamente.

Nulla da eccepire, quindi, se la soluzione al problema deve essere trovata nel confronto inceneritore-pirolisi. Il punto sollevato da altri esperti (saranno pure ambientalisti ma nulla può delegittimare l'autorità delle loro posizioni, basate su anni di studio delle problematiche legate alla gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti) è che questa della pirolisi non è l'unica opzione possibile e non necessariamente la migliore per il nostro territorio. Michele Bertolino, responsabile interregionale del settore rifiuti di Legambiente, ha ricordato che la legge impone di arrivare quanto prima ad una raccolta differenziata del 65%, il che porterebbe la produzione dei rifiuti in Valle d'Aosta a 25 mila tonnellate l'anno; questa prospettiva è del resto in linea con l'impegno preso dall’assessore Zublena a realizzare un serio piano regionale di riduzione dei rifiuti. Secondo Bertolino, quindi, è necessario prendere in considerazione anche soluzioni “esterne” alle Valle d'Aosta, un'ipotesi di cui il presidente Rollandin non vuole neppure sentire parlare, insistendo sulla chiusura del ciclo dei rifiuti interamente all'interno del territorio regionale. “In realtà - si legge in un recente comunicato di Legambiente Valle d'Aosta - il rifiuto indifferenziato, trattato e trasformato in combustibile (CDR-Q, combustibile da rifiuti di qualità), è esportabile e, da un punto di vista ambientale generale, è probabilmente la soluzione meno inquinante e meno costosa anche considerando l’impatto del trasporto.

Come ha ammesso il professor Genon, prima di escludere anche questa ipotesi si rende quindi necessario fare un LCA (life cycle assesment), cioè una valutazione del ciclo nel suo complesso.” Magari, aggiungiamo noi, sarebbe politicamente molto corretto affidare questa “valutazione del ciclo vitale” ad esperti “super partes”, magari scelti congiuntamente dall'Amministrazione regionale e dalle associazioni/comitati, ambientalisti e non, che da anni si confrontano con gli amministratori su questa scelta cruciale per il futuro del territorio valdostano e la sua vocazione turistica.

Il Comitato Rifiuti Zero, che ugualmente insiste sulla necessità di un LCA, concorda sul fatto che, se si volesse a qualunque costo chiudere il ciclo in Valle, la pirolisi sarebbe la tecnica più praticabile al momento. “Questa però - sottolinea C.R.Z.- non è la sola alternativa: si potrebbe anche costruire un impianto a freddo (TMB), dal quale poi la frazione residuale (il CDR-Q) potrebbe essere portata fuori valle e utilizzata nei cementifici al posto di altri combustibili più inquinanti”. Dal dibattito è in effetti emersa l’utilità di un pretrattamento meccanico biologico e la necessità della raccolta differenziata della frazione umida per ridurre ulteriormente la parte indifferenziata. Del resto, come evidenziato dalla presentazione delle tecnologie di pirogassificazione, la presenza della frazione umida nel materiale da bruciare rappresenta un ovvio svantaggio.

Alla luce di queste considerazioni, Legambiente e Comitato Rifiuti Zero invitano i cittadini a firmare la petizione che chiede appunto di raccogliere tutto l’organico prodotto in città e di trattarlo in un impianto di compostaggio. La consegna delle firme è fissata per il 28 febbraio.


Giovanna Zanchi


Articolo apparso sul giornale le Travail Febbraio 2010
Si ringrazia la redazione per l'autorizzazione


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2 marzo 2010

ASS. ZUBLENA: LA INVITIAMO A FAR LA COSA GIUSTA...

Invito rivolto all'Assessore Zublena:

Fa' la cosa giusta!

ovvero:

E’ indispensabile, in ogni caso, prima della scelta definitiva, comparare i due scenari in campo ( Pirogassificazione e scenario valle d'aosta virtuosa: zero waste - zero rifiuti) con il concorso di tecnici esperti "super partes" e utilizzando tutte le metodologie in uso, tra cui anche la LCA (Life Cycle Assessment).


http://falacosagiusta.terre.it/

Dal Terzo minuto circa vengono illustrati i vari step del metodo di riciclo vedelago.



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Vi segnaliamo un importante appuntamento di approfondimento in materia di rifiuti e raccolta differenziata che avrà luogo a Firenze 18 e 19 Marzo 2010. Partecipazione a pagamento, organizza Tiforma.

Esperti a confronto e quadro comparativo sui sistemi integrali porta a porta
e sistemi integrati: aspetti strategici, organizzativi,impatto sul territorio, coinvolgimento utenze, ricadute sociali, aspetti economici
Giovanni Montresori - Mario Sunseri, Labelab


Obiettivo 65% di raccolta differenziata nella Provincia
di Rimini mediante sistema integrato - risultati
Carlo Casadei, Ato Rimini

L’esperienza della Provincia di Torino, i sistemi di incentivazione per il consolidamento delle raccolte domiciliari
Giorgio Gollo, Provincia Torino

Presentazione di un caso di studio relativo
alla tariffazione puntuale
Roberto Bortolotti, AMNU

Analisi dei costi della Raccolta Differenziata
Valentina Cipriano, Servizio Tecnico Federambiente


IL DIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI DI RACCOLTA,
LA REDAZIONE DEI PIANI ECONOMICI FINANZIARI &
INDICATORI DI CONFRONTO

Fase 1 - L’analisi del contesto attuale: metodi per
l’analisi territoriale e l’analisi dei flussi di
rifiuti.
Fase 2 - Definizione del modello organizzativo
Fase 3 - Dimensionamento dei singoli servizi
Focus > L’applicazione dei software di dimensionamento
dei servizi di raccolta
Fase 4 - Il quadro di dettaglio delle risorse impiegate
(personale, automezzi, attrezzature, ecc.)
Fase 5 - Analisi economica delle singole risorse impiegate.
Costi operativi (diretti e indiretti),
costi di struttura e generali, remunerazione
del capitale investito
Fase 6 - Metodologie specifiche per l’analisi economica
degli impianti LCC
Fase 7 - Quadro di sintesi degli indicatori economici
e confronti


Ing. Giovanni Montresori
Labelab
Ing. Mario Sunseri
Labelab
Dott. Lorenzo Perra
Ti Forma
Dott. Carlo Casadei
ATO Rimini
Dott. Giorgio Gollo
Provincia Torino
Ing. Roberto Bortolotti
AMNU Spa, Pergine Valsugana
Ing. Valentina Cipriano
Servizio Tecnico Federambiente


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