16 gennaio 2012

DECRETO "SALVA ITALIA" O DECRETO "SALVA INCENERITORI"?

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Dapprima sembrava circolare come una barzelletta, ma poi la norma è stata inserita nell'ultima bozza del decreto: i rifiuti, per circolare in italia, non hanno piu bisogno dell'autorizzazione della regione ricevente ma sembra essere sufficiente l'assenso del gestore dell'impianto di incenerimento ricevente. Così - solo per ipotesi - se domani in Valle d'Aosta fosse operativo un impianto di incenerimento e i rifiuti ivi prodotti non fossero sufficienti al funzionalmento dello stesso, il gestore potrebbe legittimamente andarsi a cercare altri materiali o rifiuti in altre regioni.



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8 gennaio 2012

CERCASI MANDANTI OCCULTI RICORSO STOP AL REFERENDUM...

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Per chi ancora non lo sapesse il giorno successivo al deposito delle firme raccolte per avviare l'iter refeendario e piu precisamente in data 29 Dicembre 2011 è stato depositato un ricorso presso il Tar di Aosta.

A chi puo giovare?
Noy Ambiente Spa
Rea Dalmine Spa
Valeco Spa
Gea Srl
Cogeis Spa
Ivies Spa
Aimeri Ambiente srl
Sct Sorain Cecchini Tecno srl
Cerise Alberto
Rollandin
Zublena
...
...
...
...

A breve un sondaggio online.


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31 dicembre 2011

PIRU PIRU, SOLDI SOLDI, SPRECHI SPRECHI...

Potere, satira, luoghi comuni, verità.

La realtà valdostana raccontata da Patuasia e il sondaggio realizzato da Aostasera sugli amministratori regionali svelano le opinioni recondite di molti valdostani...

Buone feste!


Filmato deposito firme >>>

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29 dicembre 2011

VALLE VIRTUOSA HA DEPOSITATO LE FIRME PER ATTIVARE LA PROCEDURA REFERENDARIA

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Sono oltre 7000 le firme depositate in data 29 dicembre 2011 presso la Presidenza del Consiglio regionale dal comitato promotore di iniziativa popolare contro la costruzione del pirogassificatore in Valle d'Aosta.

Nel mese di novembre 2011 è stata costituita da parte dei membri del comitato la nuova associazione di promozione sociale denominata Valle Virtuosa aps.

La delegazione composta da Marco Grange, Jeanne Cheillon e Anna Gamerro Paolo Meneghini ha consegnato alle ore 14.30 i moduli contenenti le oltre 7000 firme.

La Segreteria generale del Consiglio Valle ha ora 20 giorni di tempo, fino al 18 gennaio, per la verifica delle firme (sono necessarie 5.237 firme valide, in rappresentanza del 5% degli elettori della regione al 31 dicembre 2010).

Nella raccolta firma sono stati coinvolti un centinaio di volontari spalmati su 43 banchetti nel periodo tra il 9 novembre e il 15 dicembre 2011 per un totale di oltre 2000 ore. Nella raccolta firme hanno offerto la propria disponibilità oltre 21 certificatori (in base alla normativa in vigore possono svolgere tale compito consiglieri comunali, sindaci, e consiglieri regionali)

L'iter legislativo in Consiglio prevede l'assegnazione alle Commissioni consiliari competenti e il successivo esame in Aula. Qualora il Consiglio Valle non approvi la proposta di legge legge di iniziativa popolare, questa sarà sottoposta a referendum.
Tutti i cittadini valdostani potranno esprimersi entro la fine del mese di novembre 2012. Il testo proposto dal comitato referendario diventerà legge se verrà raggiunto il quorum del 45% e se vi sarà la maggioranza dei voti validi.

Valle Virtuosa rende noto che è partita da oggi la campagna raccolta fondi
Da oggi è possibile contribuire finanziariamente alle iniziative dell’Associazione aderendo e pagando la quota sociale (da 10 Euro) oppure effettuando donazioni o erogazioni liberali sul seguente conto corrente bancario:

IBAN IT 08 O 08587 31630 000160111421

intestato a Valle Virtuosa - Associazione di promozione sociale - presso Banca Bcc Valdostana Credito Cooperativo filiale di Nus.





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25 dicembre 2011

PARLAMENTARI/CONSIGLIERI REGIONALI: VERSO UNA FORTE RIDUZIONE DEI PRIVILEGI ?




Invito/cartello da diffondere finalizzato a diffondere il messaggio di ridurre di almeno il 30 % indennità e diarie relative e verso l'eliminazione del vitalizio (pensione).

In questo sito (all'occorenza si puo indicare ufficio, locale, negozio, attività commerciale, ecc) i parlamentari/consiglieri regionali che non hanno ridotto la propria indennità e i rimborsi spese non sono graditi, sono persone che non ci rappresentano più come cittadini.

Passa parola...


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NOTIZIE DAL COMUNE DI AOSTA
Il Sindaco di Aosta (Giordano) afferma che non può ridursi l'indennità perche' la legge regionale aggancia le indennita' comunali a quelle dei consiglieri regionali e un ritocco alla mia indennita' significherebbe, a cascata, anche il ritocco automatico delle indennita' del vice sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali.
Ecco le indennita' previste (7.833,62 euro lordi mensili per il sindaco, 5.483,53 per il vice, 4.700,17 per gli assessori, 940,03 per i consiglieri).

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NOTIZIE DAL CONSIGLIO REGIONALE
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha disposto la riduzione del 10,34% delle indennita' spettanti ai consiglieri regionali. Concede la facolta' ai consiglieri (e forse ai sindaci) di rinunciare volontariamente a parte di tali indennità. Il risparmio ammonterà a soli 300 mila euro... Il costo per le indennità e l'istituto dell'assegno vitalizio e trasporti e pedaggi autostradali ammontano a circa 6 milioni e 400 mila euro...

L'importo del debito pubblico italiano



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18 dicembre 2011

RECUPERO DELLE PLASTICHE: NOTA A MARGINE DEL CONVEGNO COREPLA DEL 15 DICEMBRE

I dati emersi dal convengo in sintesi:
la raccolta della plastica in VdA, pur grande nei numeri pro-capite, è pessima dal punto di vista della qualità (la frazione estranea rilevata e pari al 23.4 % pari al doppio della media italiana pari al 10.6%).
La Regione Valle d'Aosta/Comunità Montane/Comuni non percepiscono un vantaggio economico; anzi, per non aver vigilato a dovere, si andrà a pagare una penale per lo smaltimento delle plastiche "inquinate-impure".
Il recupero di materia plastica è sempre da preferire al recupero energetico.

Se per molti cittadini i dati emersi nel corso del convegno organizzato da Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica)sono apparsi una novità per altri proprio no.
Per i cittadini che negli scorsi anni avevano partecipato all'iniziativa "Visitiamo la discarica di Brissogne per approfondire le tematiche del recupero e del riciclo) i dati presentati nel corso del convegno sono apparsi come semplici conferme di criticità gia presenti e rilevate. Il dato relativo alla raccolta non di qualità della plastica era conosciuto dai tecnici e esperti del settore.

Chi doveva vigilare e stabilire linee di condotta o attivare modalità di selezione o preselezione perchè non lo ha fatto?

Chi doveva intervenire? La Regione in quanto proprietaria della discarica oppure la Regione in quanto organo di vigilanza, oppure il gestore? Ma se lo stesso è tenuto ad attivarsi nei limiti dell'apposita convenzione/capitolato forse non era tenuto ad effettuare ulteriori selezioni (magari a proprio spese)....

Sarebbe interessante scoprire come risulta disciplinata nel dettaglio tale materia.
Il gestore doveva essere pagato a parte per gli ulteriori controlli e meccanismi di selezione?

Insomma chi aveva/ha la vigilanza sulla discarica in Valle d'Aosta in cui affluiscono grandi volumi di plastica ma non nella giusta tipologia e qualità se ne era accorto o no? E che cosa è stato fatto al riguardo negli ultimi 5 anni? Sono diminuite le percentuali di impurità e quali sono i costi a carico della collettività per questi mancati introiti?


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Ultime notizie dal Centro Riciclo Vedelago e modalità di approccio ai problemi da prendere in considerazione anche in Valle d'Aosta.

Trasformare i pannolini usati in arredi urbani ed oggetti in plastica eliminandoli dalle discariche.Dal 2012 sarà un progetto operativo.

In Italia si producono ogni anno poco più di 32 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (fonte ISPRA 2009), il 3% di questi è rappresentato da prodotti assorbenti per la persona di tutte le marche (pannolini, assorbenti femminili, prodotti per l’incontinenza).

Fondamentale l’unità d’intenti fra i tre promotori del sistema per il riciclo dei pannolini usati.

Questa la collaborazione che si intende realizzare:

Azienda xyz che produce e commercializza i pannolini xyz in Italia, ha promosso l’idea del sistema e sviluppato il processo tecnologico per trasformare il rifiuto pannolino in nuova materia prima seconda. Il processo tecnologico, genera plastica in granuli, da cui si possono realizzare molteplici oggetti di uso quotidiano, e materia organico-cellulosica, riutilizzabile per realizzare cartoni per imballaggi industriali o come fertilizzante.

I comuni/ regioni/ comunita montane si occuperanno di separare nella raccolta pannolini per bambini e altri prodotti assorbenti per la persona conferendoli presso il Centro Riciclo Vedelago.

Il Centro Riciclo Vedelago, che differenzia e ricicla già i rifiuti di più di 1.200.000 abitanti di comuni nelle province di Treviso e Belluno e sviluppa progetti di ricerca sul riciclo, accoglierà presso il suo centro e provvederà al riciclo, a regime, di 5.000 tonnellate di tali prodotti usati.

Se tutti gli attori della filiera creano un’alleanza virtuosa si generano nuove prospettive per l’ambiente dove i nostri figli hanno diritto di vivere meglio.

Trasformare i problemi in risorse, questa la vera sfida da vincere.

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