17 febbraio 2012

GESTIONE RIFIUTI: LETTERE ED INTERVENTI A GETTO CONTINUO

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Piovono in questa fine di febbraio 2012 in un Valle messa alle strette dal gelo moltissime lettere aperte ed interventi che riscaldano la temperatura...

Chi lo sa ... forse l'opinione pubblica riuscirà finalmente ad avere tutte le informazioni utili per affrontare il voto refendario in modo completo.


Ecco la lettera al Presidente della Repubblica a firma Roscio e Gamerro

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/2012/02/lettera-al-presidente-napolitano.html

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Ecco l'intervento di Meneghini ( Valle Virtuosa) in risposta a Gerardin (Cpel)

Egregio Presidente CPEL Elso Gerandin,
le scrivo per esprimerle il mio disappunto in merito alle dichiarazioni da lei rilasciate il giorno 15 febbraio 2012 a La Stampa.
Mi domando come un amministratore con un curriculum come il suo:
Eletto presidente del Consiglio permanente degli enti locali (Cpel) nel luglio del 2008, il 20 luglio 2010 è stato riconfermato alla guida degli enti locali della Valle d'Aosta.
E' Amministratore locale dal 1980.
Ha svolto il ruolo di Sindaco del Comune di Brusson dal 1990 al 2005. Dal 2005 al 2010 ne è stato Vicesindaco ed è attualmente Assessore alle Grandi manifestazioni e alla Comunità montana. Nel giugno del 2010 è stato riconfermato alla presidenza della Comunità montana Evançon, dopo aver già svolto un primo mandato dal 2005 al 2010.
Nell'ambito dell'organizzazione del Cpel e del Celva, dal 2005 al 2010 è stato referente del Dipartimento Affari istituzionali e riforme.
che, per giunta è stato per cinque anni referente del dipartimento Affari Istituzionali e Riforme all’interno del Cpel, possa ignorare che, in Valle d’Aosta, le Proposte di Legge Popolari devono essere sottoscritte da almeno il 5% degli elettori (in cifre almeno 5250). Il Sig. Marco Grange, in qualità di Primo Firmatario, rappresenta più di 7000 cittadini, circa 8 volte la popolazione di Brusson e come tale si merita almeno la considerazione che lei riserva ai suoi colleghi Sindaci.
Come Presidente del Consiglio del Cpel Lei dovrebbe anche avere le idee più chiare su ciò che il Cpel approva:
• il termovalorizzatore approvato nel 2008 era un inceneritore a griglia con la capacità di smaltire 84.000 t/anno di rifiuti. Era così grande che per alimentarlo sarebbe stato necessario riesumare i rifiuti seppelliti nella discarica di Brissogne. Il progetto voluto da Caveri era così ipertrofico ed inquinante che la Giunta Rollandin appena insediata lo aveva cancellato perché lo aveva ritenuto dannoso per la salute dei cittadini e del territorio;
• il pirogassificatore da voi approvato il 15/02/2012 è un inceneritore così innovativoo da essere sperimentale. Il pirogassificatore, per intenderci l’inceneritore voluto da Rollandin, se funziona, dovrebbe poter trattare “solo” 60.000 t/anno di rifiuti producendo ben il 30% di inquinanti in meno del termovalorizzatore. Una macchina speciale, fatta su misura per la Valle d’Aosta.
Il primo impianto a caldo, quello che avete approvato nel 2008, era insostenibile, il secondo, quello approvato dal Cpel in questi giorni è il 30% meno insostenibile, un toccasana!
Per il futuro, per non fare altre brutte figure, le consiglio di porre un po’ più di attenzione alle cifre ed al tipo di trattamento a caldo di cui parla; sebbene siano tutti intrinsecamente inefficienti, antieconomici e dannosi per la salute e l’ambiente, non sono tutti uguali, alcuni sono semplicemente meno peggiori di altri.
Distinti Saluti
Paolo Meneghini uno degli 7019 firmatari.


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RACCOLTA PLASTICA DIFFERENZIATA NON DI QUALITA. PER LEGAMBIENTE OLTRE 2 MILIONI DI EURO DI MANCATO INTROITO

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Aiuto! Aiuto! La raccolta differenziata è di qualità scadente

L'Assessora scopre ciò che tutti sanno da sempre

Meglio tardi che mai!


Apprendiamo dagli organi di informazione che l'Assessore Zublena avvierà “forse già da quest'anno” (!!) controlli sulla raccolta differenziata per ovviare ad una raccolta che appare di non buona qualità.

“Siamo contenti che alcuni nostri comunicati stampa un po' decisi – afferma il presidente del circolo valdostano di Legambiente Alessandra Piccioni – abbiano sortito l'effetto di far aprire gli occhi all'Assessore su quello che ogni cittadino poteva constatare già da solo, aprendo il primo cassonetto dei rifiuti, differenziati o no, sotto casa propria”.

“Legambiente fa fatica a comprendere – dichiara Arnaldo Cirillo, responsabile del Settore Rifiuti del Comitato interregionale Piemonte Valle d'Aosta - come l'Assessore non si sia mai accorta, ad esempio, che ormai da 2 anni Corepla non paga più la plastica conferita dai valdostani, con un danno di quasi 2 milioni di euro che ricadono sui cittadini stessi come mancato sgravio dalla bolletta.”

L'impressione è che, non potendo più nascondere i dati, l'assessorato cerchi adesso di girare la colpa sui cittadini che differenziano male per coprire il fallimento della propria politica. Una politica sui rifiuti che, nonostante i proclami, è più interessata all'impiantistica pesante per lo smaltimento che non alle strategie della gestione, come più volte abbiamo sottolineato.

“Ma se il punto è fare informazione – conclude Piccioni - Legambiente è disponibile a collaborare: oltre agli interventi che periodicamente promuoviamo nelle scuole che ce lo chiedono, da sempre portiamo avanti la Campagna nazionale Puliamo il Mondo che coinvolge ogni anno decine di comuni valdostani e classi elementari. Potremmo anche essere presenti e sostenere le iniziative della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, sempre che, a differenza del solito, l'Assessore non continui a tenerci volutamente fuori.”


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3 febbraio 2012

LEGAMBIENTE INTERVIENE SULLE AFFERMAZIONI DELL'ASS REG AMBIENTE

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La Valle d’Aosta, invece di inseguire ricette distorte fondate sul recupero energetico, segua la strada delle migliori esperienze del nord Italia con recupero effettivo di materia.
Insomma bisognava imboccare un'altra strada.

Zublena bocciata due volte!!


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“Se l'Assessore Zublena cerca di mettere il nostro Circolo locale contro Legambiente nazionale – esordisce Alessandra Piccioni, Presidente valdostana dell'associazione - lo fa solo per spostare l'attenzione dei cittadini dal fallimento delle politiche fin qui portate avanti dal suo assessorato nella gestione dei rifiuti”.

Le compostiere collettive, cui fa riferimento l'assessore nella sua lettera con cui attacca il Circolo, sono una iniziativa apprezzabile e condivisibile, caldeggiata insieme al compostaggio individuale dal Circolo stesso. Peccato che ad inizio 2012 lei stessa le definisca come “sperimentazione in Valle d'Aosta del compostaggio locale”: la realtà è che l’obiettivo del 65%, da conseguire entro la fine di quest'anno, anche se la statistica creativa può fare miracoli, resta lontano anni luce. L’elenco degli impegni tardivamente profusi e quello dei soldi spesi non mutano il risultato.

Arnaldo Cirillo, responsabile del Settore rifiuti Piemonte Valle d'Aosta, segnala: “La Valle d'Aosta non ha dimostrato in questi anni di saper impostare efficaci azioni volte al rispetto delle indicazioni europee, recepite con legge nazionale, riguardo alla riduzione dei rifiuti e alla raccolta differenziata. Che si sia raggiunto il 40 o il 42% di RD, come afferma l'assessore, poco cambia. Altre realtà del nord Italia, pur con minor capacità organizzative e di spesa, hanno saputo raggiungere risultati ben più ragguardevoli. Inoltre, per molti settori merceologici, in VdA non vi è neppure corrispondenza tra le percentuali di raccolta e quelle di effettivo recupero a causa della scarsa qualità del materiale conferito. E' di tutta evidenza che alla gestione del rifiuto da anni si è preferito anteporre l'aspetto del suo smaltimento”


“Le norme europee e nazionali - rincara la dose Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente e Vicepresidente nazionale - indicano una chiara gerarchia nella gestione del rifiuto: il trattamento termico deve riguardare solo le frazioni combustibili non altrimenti riciclabili che residuano da politiche di riciclaggio e prevenzione. La Valle d’Aosta, invece di inseguire ricette distorte fondate soprattutto sul recupero energetico, segua la strada delle migliori esperienze del nord Italia, come il Trentino Alto Adige o il Veneto che hanno già raggiunto il 60% di raccolta differenziata avviata al riciclaggio. Per farlo deve cominciare dal reale recupero della frazione organica che ha fin qui preferito conferire in discarica con evidenti impatti ambientali. Solo lavorando in questa direzione la Regione potrà raggiungere gli obiettivi di legge mancati finora, facendo rientrare la Valle d’Aosta nel panorama nazionale delle migliori esperienze di gestione integrata dei rifiuti”.


Rispetto alle frasi espresse dal Presidente nazionale di Legambiente e riprese dall'Assessore Zublena, lo stesso Vittorio Cogliati Dezza conclude: "Non è corretto estrapolare alcune frasi dal contesto in cui sono state pronunciate, anche perchè così si rende palese il tentativo maldestro di delegittimare il Circolo locale. Ma Legambiente è un'associazione nazionale che trae la sua forza dal radicamento territoriale, senza per questo perdere la coerenza delle sue posizioni. Piuttosto, sono rimasto molto stupito dallo spirito polemico che mi sembra animi l'Assessore all'ambiente, anche perchè continua a prendersela con un’associazione di volontariato che ha sempre cercato di aprire un confronto sui contenuti, e che in questo momento onestamente rappresenta la voce delle migliaia di cittadini valdostani che, attraverso una proposta di referendum contro la costruzione di un pirogassificatore in una regione che ne può fare a meno, le stanno chiedendo di cambiar rotta.”

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il precedente intervento dell'ass regionale all'ambiente e le motivazioni della replica

La settimana scorsa, su una notizia pubblicata venerdì 27 gennaio 2012 dall'ANSA della Valle d'Aosta, si leggeva una nota dell'Assessore regionale Zublena rivolta al Circolo locale di Legambiente in merito alle proprie iniziative e comunicazioni espresse sulla gestione dei rifiuti, pirogassificatore e referendum regionale per contrastarne la costruzione.

L'Assessore, nelle sue critiche al Circolo valdostano, tirava in ballo anche Legambiente nazionale attraverso alcune frasi del suo Presidente - estrapolate dalla relazione al Congresso nazionale.



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1 febbraio 2012

ALPE INTERVIENE SU INTERVENTO ROLLANDIN IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI

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Il movimento Alpe ha preso atto da tempo che la "partecipazione" dei cittadini non è una priorità per il presidente Rollandin e la sua Giunta.
Il ruolo del Comitato Vallevirtuosa e di un gruppo di amministratori comunali è stato importante per far conoscere ai valdostani una possibile alternativa concreta nella gestione dei rifiuti sul nostro territorio.
Sostiene Chantal Certan, segretario del movimento Alpe che "il voto dei cittadini non è una delega in bianco che viene data per cinque anni e su cui gli eletti non devono mai dare conto" e che "la decisione di piazzare una ciminiera a Brissogne (inceneritore) che produce fumo di rifiuti pirogassificati è una scelta che i cittadini devono conoscere dal momento che a farne le spese saranno i loro polmoni e il loro futuro".


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29 gennaio 2012

VALLE VIRTUOSA: INIZIATA CAMPAGNA INFORMATIVA PER IL REFERENDUM (NOVEMBRE 2012)

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Valle Virtuosa annuncia l'apertura della campagna referendaria per contrastare il progetto relativo alla costruzione dell'inceneritore-pirogassificatore. La proposta di legge di iniziativa popolare è stata pubblicata il 24 gennaio 2012 sul Bollettino Ufficiale della Regione Valle d'Aosta. Il testo di legge successivamente verrà asssegnato alle Commissioni regionali competenti per la disamina e per le audizioni dei soggetti interessati. Entro 60 giorni dovranno esprimere un parere. Successivamente la proposta di legge andrà in Consiglio entro fine maggio. Se la proposta verrà accolta diventerà legge senza arrivare al referendum altrimenti scatterà il procedimento referendario, cioè la possibilità dei cittadini di esprimersi direttamente bypassando le scelte finora effettuate dall'Amministrazione regionale. Il referendum si svolgerà nel corso del mese di novembre 2012.

Valle Virtuosa ha aperto anche la campagna raccolta fondi ed inizierà a svolgere iniziative di informazione e sensibilizzazione sul territorio. Valle virtuosa sostiene che la politica dei rifiuti in Valle d'Aosta è stata del tutto fallimentare, tanto che la la Regione non è stata capace di rispettare gli obblighi di legge che lei stessa ha stabilito. La legge regionale indica la percentuale del 60 per cento di raqccolta differenziata da raccogliere sul territorio regionale entro il 2011. Tale percentuale non è stata ad oggi raggiunta e a breve si conosceranno i dati definitivi raggiunti.

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ZUBLENA (REGIONE VDA) REPLICA A PICCIONI (LEGAMBIENTE VDA) IN MODO INSODDISFACENTE

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Amici del Viale ritiene insoddisfacenti le risposte ricevute da Legambiente.

Legambiente correttamente chiedeva di conoscere quali sanzioni applicherà a se stessa per il mancato rispetto della propria normativa in materia di riduzione dei rifuti e qualità e quantita della raccolta differenziata in Valle d'Aosta.

Tutti sanno ovviamente che non sono previste sanzioni di tipo economico. Ma il fatto stesso di averlo denunciato all'opinione pubblica è gia una sanzione indiretta.

Dall'Amministrazione regionale è arrivata una prima risposta (attacco a Legambiente regionale) che riportiamo per notizia ma che riteniamo assolutamente inconsistente.

Ecco quanto riportava l'Ansa a livello regionale:

L'invito a Legambiente Valle d'Aosta a seguire la linea del presidente nazionale, Vittorio Cogliati Dezza, quando dice: ''Siamo vecchi noi se pensiamo che il nostro ruolo sia solo quello di fare il controcanto agli inquinatori o di fare le sentinelle che annunciano disastri e profetizzano catastrofi'', e' contenuto in una lettera che l'assessore regionale all'Ambiente e Territorio, Manuela Zublena, ha inviato alla presidente del Circolo valdostano dell'associazione, Alessandra Piccioni.

Nei giorni scorsi Alessandra Piccioni ha diffuso una nota con la quale critica l'Amministrazione regionale sulle politiche ed i risultati conseguiti nella raccolta differenziata dei rifiuti. ''Ci chiediamo come mai il suo intervento - si legge nella lettera dell'assessore Zublena - giunga proprio in questi giorni, e indichi una percentuale generica del 40%, quando il rapporto 2010 e' preciso e fa riferimento ad una media regionale del 41,6% con punte del 53,9% ed i dati relativi al 2011 sono in elaborazione''.

L'assessore Manuela Zublena prosegue: ''Ci lascia sgomenti che Lei solleciti interventi per la gestione della frazione umida quando abbiamo avviato azioni specifiche con idonei finanziamenti per favorire il riutilizzo di questo materiale senza che diventi rifiuto. Probabilmente non ha avuto modo di venire a conoscenza della deliberazione della giunta regionale, con la quale si sono definiti le modalita' e i finanziamenti a favore delle Comunita' montane per la sperimentazione in Valle d'Aosta del compostaggio locale''. A tal proposito ricorda che sono in corso di progettazione da parte delle Comunita' montane dodici progetti per un ammontare di oltre 830.000 euro, di cui 400.000 finanziati dalla Regione e che riguardano tutto il territorio regionale.

''Spiace constatare - si legge ancora - che Legambiente con queste dichiarazioni voglia mettere in contrapposizione i cittadini con le istituzioni che democraticamente li rappresentano. Sarebbe al contrario auspicabile un esercizio di umilta' e autocritica da parte di tutti e chiedersi, mutuando la celebre affermazione ''non cosa fa la Regione per me, ma cosa faccio io per la Regione". ''Prendiamo atto - prosegue Manuela Zublena - che Legambiente Valle d'Aosta non pare aver maturato una sensibilità che invece si coglie nelle parole del presidente nazionale della vostra associazione Vittorio Cogliati Dezza''.

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Segnaliamo che in passato in altro post anche Amici del Viale aveva bocciato gli interventi in materia di riduzione dei rifuti e quantità e qualità raccolta differenziata posti in essere nell'ultimo triennio in Valle d'Aosta.

Interessante a questo proposito l'iniziativa del Gruppo Alpe ( consigliere Bertin)
che ha chiesto chiarimenti in merito ai dati relativi alla raccolta della plastica
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 3118 “Approvazione del protocollo d’intesa tra Regione Valle d’Aosta e Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero di imballaggi in plastica (COREPLA) per la promozione della raccolta differenziata e per la gestione dei rifiuti di imballaggio in plastica”;
SOTTOLINEATO che la qualità del materiale raccolto, ad oggi, risulta ancora al di sotto dei valori accettabili;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l’Assessore competente per sapere:
1. a quanto ammonta la percentuale di raccolta differenziata avviata al recupero di materia sul totale raccolto;
2. a quanto ammonta il costo per lo smaltimento della frazione di plastica non avviata al recupero;
3. a quanto ammontano i contributi concessi dal CONAI per il recupero degli imballaggi;
4. quali attività si intendono promuovere per aumentare la qualità del materiale plastico raccolto e quali obbiettivi e in quali tempi si intendono raggiungere.

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