16 aprile 2014

LUCA BARBIERI: CANDIDATO ALLE EUROPEE PER LA COALIZIONIE AAP

LUCA BARBIERI: ECCO LA NOSTRA IDEA DI EUROPA

Non un'Europa delle banche e della burocrazia ma del lavoro, dello sviluppo sostenibile, delle persone, dei cittadini e della tutela dei loro diritti, della solidarietà e dell’inclusione del diverso, indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione e dagli orientamenti sessuali. 

A noi piace immaginare un’Europa solidale e non assistenziale, attenta al proprio territorio, valorizzato da una corretta gestione dei rifiuti e dalla crescita delle energie rinnovabili.


Luca Barbieri
Candidato alle Elezioni europee nella lista PD, circoscrizione nordovest, per la Coalizione Autonomista Progressista UVP, Alpe, PD



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11 aprile 2014

CORRETTA GESTIONE RIFIUTI: NECESSARIO PROCEDERE IN TEMPI RAPIDI

VERSO UNA NUOVA VALLE D'AOSTA >>>

Le prime iniziative da porre in essere:

1. Riduzione costi politica
eliminazione contributi ai gruppi consiliari, taglio alle indennità come da emendamento finanziaria

2. Riforma società partecipate
proposta di legge, taglio agli emolumenti dei manager, istituzione commissione speciale partecipate

3. Proposta di legge sul reddito minimo di cittadinanza
4. Stop grandi opere
stop ai cantieri dell’ospedale e dell’università, recupero immediato di fondi da destinare al rilancio della piccola impresa e dell’occupazione

5. Legge elettorale regionale e riforma degli enti locali
riforma della legge elettorale con introduzione della preferenza unica e dello spoglio di circoscrizione

6. Predisposizione del Piano per la gestione dei rifiuti
7. Predisposizione del Piano Investimenti straordinari per il lavoro, prima azione di sburocratizzazione e implementazione dei fondi di rotazione per il sostegno e lo sviluppo del settore produttivo


SI PUO' FARE MEGLIO E DI PIU' >>> 


Luigi Giampaolino, Presidente della Corte dei Conti (2013).
La corruzione nella PA (Comuni Regioni, Stato) può assumere molteplici forme: non solo la tangente richiesta in cambio di favori e concessioni o la sottrazione di beni e servizi pubblici, ma anche la distrazione di fondi per finalità diverse dall’interesse collettivo, la “raccomandazione” per favorire un iter amministrativo o per far assumere figli e parenti, persone di comodo in posizioni di comando, accettazione di regali di un certo valore.



31 marzo 2014

DALL'EMERGENZA ALL'ECCELLENZA!

La sfiducia della giunta regionale, votata  nei giorni scorsi in consiglio, apre a molteplici scenari. Nella seduta del Consiglio regionale prevista per il 2 aprile 2014 ci sarà il riconteggio dei voti all'interno della maggioranza. In caso contrario, in mancanza dei voti necessari sarà inevitabile l'apertura formale della crisi di governo regionale.


Forse cambieranno molte cose, forse poche, staremo a vedere.



Quello che non cambia è lo scopo delle associazioni riunite nel Comitato Si può fare! perseguire in Valle d'Aosta un percorso di gestione dei rifiuti che tenda verso Rifiuti Zero.
Si riporta il testo inviato alla III commissione consigliare:

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Al Presidente della terza Commissione  “Assetto del Territorio”

A tutti i membri


Oggetto: Richiesta di rappresentanza in seno alla terza Commissione “Assetto del Territorio” relativamente ai lavori sul nuovo sistema di trattamento dei rifiuti.

Il Comitato Si Può Fare, in nome e per conto delle associazioni e dei movimenti in calce indicati, chiede di poter partecipare con un proprio rappresentante senza diritto di voto alle sedute della terza commissione “Assetto del Territorio” insediatasi lo scorso 13 marzo.


L’argomento, ovvero l’attuazione di una proposta da sottoporre al Consiglio regionale di un nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta finalizzata all’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti (deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003, previsto dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31) è di estremo interesse per tutte le associazioni e movimenti aderenti al Comitato stesso e per tutta la società civile valdostana.

Non solo vi è stato sul tema un pronunciamento popolare con il referendum del 18 novembre 2012, ma il successo di un nuovo sistema di trattamento è raggiungibile solo con il coinvolgimento della società civile che deve diventarne da subito protagonista.

Per le stesse ragioni sopraindicate, si richiede sia data pubblicità alle sedute della terza Commissione “Assetto del Territorio” relativamente al tema in oggetto, anche trasmettendo i lavori della stessa in streaming, così come avvenuto per i lavori della Commissione speciale.

Fiduciosi dell’accoglimento della presente, porgiamo distinti saluti.


IL COMITATO SI PUO' FARE!

22 marzo 2014

GESTIONE RIFIUTI: RISCRIVERE LE REGOLE DEL SETTORE

Ridisegnare il ruolo delle aziende impegnate nello smaltimento rifiuti: Il personale in esubero sarà assorbito dalle aziende impegnate ad incrementare e a far decollare la raccolta porta a porta , l'attivazione della raccolta dell'organico e per l'applicazione della tariffa puntuale.

Alessio Ciacci ha rinunciato alla candidatura a sindaco di Capannori, dove era stato assessore all’Ambiente fino allo scorso anno, per arrivare a Messina e applicare  il progetto dell’amministrazione Comunale. : smantellare e ricostruire tutto il settore rifiuti.

Alessio Ciacci è stato presentato questa mattina come liquidatore di  Messinambiente ma il suo ruolo dovrà andare molto oltre perché l’amministrazione non ha nessuna intenzione di cancellare questa società ma di ricostruirla dalle sue stesse macerie per rimetterla sui giusti binari verso un percorso virtuoso ed efficiente.

Le parole d’ordine per Alessio Ciacci sono due: sostenibilità e partecipazione.

Da qui si dovrà iniziare per ricostruire la stabilità dell’azienda e raggiungere l’ambizioso traguardo della strategia Rifiuti Zero.

Lo slogan del nuovo liquidatore/rinnovatore è “dall’emergenza all’eccellenza”.“Nessuno ha la bacchetta magica ma sono qui per costruire un percorso che coinvolga settore per settore .

Rimettere l’azienda sulla giusta linea ed attuare quei meccanismi che prima di tutto dovranno puntare ad eliminare progressivamente lo smaltimento e  far decollare il porta a porta e la differenziata.

16 marzo 2014

DELIBERA NUOVI INDIRIZZI IN MATERIA DI GESTIONE RIFIUTI


http://comitatosipuofare.blogspot.it

DELIBERA GIUNTA REGIONALE N. 266 DEL 7 MARZO 2014

Richiamata la legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 recante “Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti” avente la finalità di promuovere livelli di qualità della vita umana che assicurino la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni dell'ambiente e l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, nel rispetto delle disposizioni vigenti, con particolare riferimento al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;

Richiamato il Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003;

Richiamate le deliberazioni del Consiglio regionale n. 639/XIII (Determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti) e n. 1117/XIII (Ulteriori determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti), con cui si confermava l’obiettivo della valorizzazione energetica dei rifiuti urbani indifferenziati da attuarsi attraverso la ricerca, mediante procedura ad evidenza pubblica, di un sistema di pirolisi e gassificazione;

Richiamati gli obiettivi del programma della XIVa legislatura consistenti nel definire la gestione dei rifiuti nel rispetto delle normative in vigore e della volontà espressa dai valdostani con il referendum propositivo regionale del 18 novembre 2012, nonché nell’investire nel riciclo e nella raccolta differenziata, con particolare riguardo alla sua “qualità”, e nelle politiche per la riduzione degli imballaggi, allo scopo di ridurre la quantità di rifiuti prodotti, ricercando, comunque, e attuando soluzioni all’avanguardia per lo smaltimento nonché per contenere al minimo la produzione di rifiuti, se necessario anche attraverso lo strumento della legge regionale;

Considerata l’urgenza di intervenire sull’attuale sistema di gestione dei rifiuti urbani e assimilati in Valle d’Aosta in forza di:


- le scadenze fissate per il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla normativa comunitaria e nazionale in materia di raccolta differenziata e di valorizzazione certa dei rifiuti urbani;


- l’urgenza dettata dal futuro esaurimento della discarica regionale di Brissogne, cui si accompagna il divieto del conferimento nella medesima del rifiuto privo di pretrattamento;


- la riqualificazione ambientale del centro regionale di Brissogne, anche con particolare riguardo alla garanzia della massima protezione delle matrici ambientali interessate (suolo, acqua e aria);


- l’esigenza di rivedere, alla luce dell’esperienza di riorganizzazione maturata nel corso degli anni, la delimitazione dei sotto ambiti territoriali ottimali per la raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani, al fine di favorire l’organizzazione di servizi per quanto più possibile omogenei, secondo criteri di economicità ed efficienza come promosso dalla mozione n. 38/XIV assunta unanimemente dal Consiglio regionale in data 23 ottobre 2013;
 

Dato pertanto atto che, con nota in data 6 settembre 2013, prot. n. 7891/AER, ai sensi dell’art. 5 della convenzione stipulata in esecuzione della convenzione vigente stipulata in esecuzione della deliberazione della Giunta regionale n. 5200 in data 30 dicembre 2002, è stato richiesto a VALECO S.p.A., società partecipata regionale incaricata della gestione del Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani ed assimilati di Brissogne, di presentare uno studio di pre-fattibilità tecnica, economico-finanziaria e tariffaria, riferita alla riorganizzazione del Centro stesso, comprendente anche una proposta di trattamento del rifiuto indifferenziato secondo le disposizioni comunitarie e nazionali e che il medesimo è pervenuto completo da ultimo in data 13 febbraio 2014, prot. n. 1386/TA;

Dato atto che VALECO S.p.A. ha fornito possibili soluzioni tecniche all’esigenza di attuare i seguenti indirizzi di politica di gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta, forniti dal Governo regionale, consistenti in:


- l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani mediante l’introduzione della raccolta separata sul territorio regionale del rifiuto organico (Forsu) secondo quanto previsto dall’art. 182-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
 

- la selezione dei rifiuti indifferenziati (frazione residuale della raccolta differenziata) mediante la realizzazione di uno o più impianti per il solo “trattamento a freddo” dei due flussi che dai medesimi ne derivano, al fine di perseguirne la massima valorizzazione, anche attraverso la previsione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica con la produzione di biometano;
 

- la massima riduzione possibile della quantità di rifiuto residuo da destinare alla valorizzazione in impianti siti fuori dalla Regione o nella discarica regionale, al fine di prolungarne il più possibile la durata residua;

Dato altresì atto della volontà politica di favorire l’organizzazione dei servizi di raccolta e di trasporto dei rifiuti in forme, per quanto più possibile, omogenee, secondo criteri di economicità ed efficienza, come promosso dalla mozione n. 38/XIV assunta unanimemente dal Consiglio regionale in data 23 ottobre 2013, anche mediante la progressiva introduzione di
sistemi di determinazione delle tariffe che consentano un’applicazione proporzionale dei costi coerente con il principio "chi inquina paga";
 

Dato infine atto che, in coerenza anche con la direttiva europea 2008/98/CE, l’attuale scenario conferma la necessità di procedere, per quanto riguarda le ulteriori decisioni assunte con le deliberazioni n. 639/XIII e n. 1117/XIII, nelle azioni consistenti in:

- potenziare le attività finalizzate a perseguire livelli di raccolta differenziata allineati con gli obiettivi di legge ed anche volte a migliorare la qualità delle singole frazioni in accordo con le autorità di sotto-ambito;
 

- avviare un piano di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti;
 

- proseguire in azioni di informazione e sensibilizzazione dell’utenza;

Ritenuto quindi necessario dare mandato all’Assessore competente di sottoporre alla competente Commissione consiliare i nuovi indirizzi per una proposta al Consiglio regionale di nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta finalizzata all’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003, prevista dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31;
 

Su proposta dell’Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi, unanimemente,

CONCORDA

1. di dare mandato all’Assessore competente di sottoporre alla competente Commissione consiliare i nuovi indirizzi per una proposta al Consiglio regionale di un nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta finalizzata all’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003, previsto dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 che contemplano:


- l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani mediante l’introduzione della raccolta separata sul territorio regionale del rifiuto organico (Forsu) secondo quanto previsto dall’art. 182-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;


- la selezione dei rifiuti indifferenziati (frazione residuale della raccolta differenziata) mediante la realizzazione di uno o più impianti per il solo “trattamento a freddo” dei due flussi che dai medesimi ne derivano, al fine di perseguirne la massima valorizzazione, anche attraverso la previsione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica con la produzione di biometano;


- la massima riduzione possibile della quantità di rifiuto residuo da destinare alla valorizzazione in impianti siti fuori dalla Regione o nella discarica regionale, al fine di prolungarne il più possibile la durata residua;

2. di incaricare l’Assessore competente ed alle strutture regionali del Dipartimento territorio e ambiente di analizzare e discutere una diversa organizzazione dei servizi di raccolta e di trasporto dei rifiuti in forme, per quanto più possibile, omogenee, secondo criteri di economicità ed efficienza, come promosso dalla mozione n. 38/XIV assunta unanimemente dal Consiglio regionale in data 23 ottobre 2013, anche mediante la progressiva introduzione di sistemi di determinazione delle tariffe che consentano un’applicazione proporzionale dei costi coerente con il principio "chi inquina paga";

3. di confermare la necessità di procedere, per quanto riguarda le ulteriori decisioni assunte con le deliberazioni n. 639/XIII e n. 1117/XIII, nelle azioni consistenti in:


- potenziare le attività finalizzate a perseguire livelli di raccolta differenziata allineati con gli obiettivi di legge ed anche volte a migliorare la qualità delle singole frazioni in accordo con le autorità di sotto-ambito;
 

- avviare un piano di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti;
 

- proseguire in azioni di informazione e sensibilizzazione dell’utenza.