Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo ultimo comunicato di Valle Virtuosa
Aosta, 5 aprile 2012
Siamo dispiaciuti, ma non sorpresi del rigetto della proposta di legge di iniziativa popolare riguardante nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti nella votazione odierna del Consiglio Regionale.
C'erano già tutte le avvisaglie che, a dispetto della ritualità delle audizioni effettuate dalla III e dalla IV Commissione, la scelta di risolvere il problema dei rifiuti con la costruzione di un pirogassificatore era già state presa.
Infatti, l'amministrazione non ha mai preso in considerazione un serio confronto tra lo scenario a caldo scelto dalla Regione e quello a freddo proposto dal comitato referendario, non tenendo in alcun conto le 11.000 firme della petizione e la proposta di legge popolare sostenuta da 7.600 cittadini.
Un confronto serio e oggettivo, richiesto a gran voce dagli 11.000 firmatari della petizione, non è mai stato realmente voluto dalla Regione, perché non sostenibile: l'inceneritore inquina non solo l'atmosfera, ma anche il suolo e l'acqua. I trattamenti a freddo, non ricorrendo alla combustione, non producono né fumi né fanghi e hanno un impatto di gran lunga minore sull'ambiente.
Il pirogassificatore è complicato, costoso, sperimentale e poco affidabile, i trattamenti a freddo sono tecnologicamente molto più semplici, meno costosi, collaudati e quindi più affidabili.
Il pirogassificatore non incentiverà certo la raccolta differenziata e toglierà flessibilità al sistema, emettendo inquinanti in atmosfera per la durata dell'appalto.
I trattamenti a freddo, meno costosi e più semplici, sono flessibili e adattabili alle necessità contingenti all'auspicabile diminuzione dei rifiuti.
Il pirogassificatore impiegherebbe un numero limitato di addetti, i trattamenti a freddo daranno lavoro a molte persone.
Il pirogassificatore non consente riduzioni di tariffa, i trattamenti a freddo consentiranno di premiare i cittadini che producono meno rifiuti, aprendo così la strada a un circolo virtuoso.
L'amministrazione ribadisce che è utopico raggiungere l'80% di differenziata, mentre è noto che molte realtà, anche vicine e sufficientemente omogenee alla nostra, hanno superato i limiti di legge che entreranno in vigore alla fine del 2012 e che porranno fuorilegge la nostra Regione.
Riteniamo perciò che la scelta sia sbagliata dal punto di vista etico, perché non tiene in alcun conto l'interesse collettivo, sia dal punto di vista politico, perché non ha valutato in modo corretto la capacità di giudizio dei valdostani.
Che referendum sia, dunque, sicuri che la maggioranza giocherà la partita correttamente e non metterà in campo il giocatore scorretto del non voto.
ValleVirtuosa
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