Puntare ad una iniziativa di legge regionale seguendo quanto avviene in Emilia Romagna.
La legge regionale di iniziativa popolare contiene elementi propositivi nella prospettiva concreta di un significativo “cambio di passo” nella gestione dei rifiuti.
Questa nuova Legge introduce:
un nuovo criterio di efficienza della gestione dei rifiuti basato sulla riduzione degli sprechi ed in particolare sulla riduzione dei rifiuti non riciclati, che sostituisce il criterio di percentuale di raccolta differenziata
un meccanismo economico automatico e progressivo che incentiva i comuni che minimizzano i rifiuti a smaltimento;
la tariffa puntuale per cui la parte variabile del rifiuto è commisurata ai rifiuti prodotti, in particolare a quelli non riciclabili, responsabilizzando il singolo utente
finanziamenti alla trasformazione del servizio quali la raccolta porta a porta, la tariffa puntuale, i centri comunali del riuso, le azioni di riduzione dei rifiuti, l’impiantistica del riciclaggio, la ricerca sul rifiuto residuo finalizzata a modificare la progettazione di beni, materiali di consumo attualmente ancora non riciclabili
una maggiore trasparenza nell’informazione sulla gestione.
Ecco i principali referenti
Natale Belosi, Ecoistituto di Faenza, referente della rete regionale associazioni e comitati territoriali
Michele Giovannini, Sindaco Comune di Castello D’Argile, referente dei Comuni promotori
Lorenzo Frattini, presidente Legambiente ER
Marco Galaverni, presidente WWF ER
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