10 aprile 2012

GESTIONE RIFIUTI: CLINI RISPONDE AD UNA DOMANDA DEL GCR (GESTIONE CORRETTA RIFIUTI) DI PARMA

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

http://youtu.be/a5g-3W__ZsM?t=1m40s



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A Parma si intende costruire un inceneritore. Crede anche nell’incenerimento come energie del futuro?

"Ho avuto modo di approfondire la situazione di Napoli e dell’emergenza rifiuti.
Mi sono confrontato a lungo con il sindaco De Magistris e con i tecnici deputati alla gestione del problema. Devo dire che sui rifiuti negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti enormi, proprio sotto il profilo tecnologico.

Oggi credo che l’incenerimento sia superato dalla realtà.


Ho avuto modo anche di guardare sommariamente i numeri di Parma e si capisce che la crescita della raccolta differenziata, in alcuni comuni a livelli record, non possa stare insieme con un inceneritore che brucia le stesse cose che vengono differenziate’.
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In data 28 Marzo 2012 gli avvocati Pietro De Angelis e Arrigo Allegri hanno reso noto di avere depositato presso la Procura della Repubblica un’istanza di sequestro del cantiere dell’inceneritore. “Dopo 12 esposti, in vista dell’imminente decisione finale della Commissione Europea, abbiamo avanzato un’istanza di sequestro del cantiere fondata su tutti gli elementi già usciti sulla procedura dell’inceneritore”.

“L’Antitrust si è già pronunciato a riguardo ed ha stabilito che l'appalto in essere per la raccolta dei rifiuti è scaduto il 19 dicembre 2011.

La decisione della Commissione Europea sarà importantissima e potrebbe avallare in toto le nostre tesi.

Entro fine aprile 2012 si avranno ulteriori notizie in merito.

Potrebbe essere comminata allo Stato una sanzione pecuniaria per un massimo di 9,5 milioni di euro; poi lo Stato dovrebbe rifarsi sugli eventuali responsabili, incominciando dai presidenti delle ATO.

Lo Stato perseguirà le persone fisiche che sono responsabili del danno e non gli Enti. Nel momento in cui la Commissione Europea evidenziasse queste irregolarità, a quel punto la magistratura dovrebbe agire.

Oggi il Comune di Napoli porta i suoi rifiuti in Olanda con un costo inferiore ai 100 euro alla tonnellata (trasporto compreso).

Come scritto da Iren sulle carte ufficiali, a Parma, anche quando sarà in funzione l’inceneritore, pagheremo la stessa tariffa di adesso (160 euro + aggiornamento Istat) che è una delle più care d’Italia. Aumentando la raccolta differenziata in tutta Europa oggi si assiste ad una riduzione di rifiuti da avviare a smaltimento e pertanto manca il combustibile per i vari inceneritori già operanti. Da ciò deriva l’attuale abbassamento del prezzo di smaltimento”.


Gli ultimi amministratori hanno fatto danni enormi...

Attila si comportava nello stesso modo...





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9 aprile 2012

A PARMA PER LA SECONDA MANIFESTAZIONE NAZIONALE "STOP ALL'INQUINAMENTO"

Sabato 14 aprile 2012 a Parma si terrà una manifestazione nazionale dal titolo “Stop all'inquinamento - Stop all'incenerimento” sottotitolo “Ricicliamo l'Italia”.
Sarà un importante momento di incontro per “fare rete” con le comunità, i movimenti di cittadini, le associazioni che hanno a cura ciò che ci accomuna tutti: l'ambiente in cui viviamo e dove produciamo il nostro cibo.

“Ricicliamo l'Italia”, così il titolo del raduno, ha il patrocinio di “Slow Food Italia”, “Associazione dei Comuni Virtuosi”, “Medicina Democratica”.
Sono giunte adesioni anche dai seguenti movimenti e partiti: Movimento 5 Stelle, Parma Bene Comune, Rifondazione Comunista, La Destra, Sel Sinistra Ecologia e Libertà, ed altri movimenti.

Una delegazione di Amici del Viale parteciperà alla la seconda manifestazione nazionale contro gli inceneritori, che si svolgerà a Parma il 14 aprile 2012.
Ci sono ancora due posti liberi...

Se sei interessato/a mandaci una mail.

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VALLE VIRTUOSA: DISPIACIUTI MA NON SORPRESI SULL'ESITO DELLA VOTAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE DEL 4 APRILE

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo ultimo comunicato di Valle Virtuosa

Aosta, 5 aprile 2012

Siamo dispiaciuti, ma non sorpresi del rigetto della proposta di legge di iniziativa popolare riguardante nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti nella votazione odierna del Consiglio Regionale.
C'erano già tutte le avvisaglie che, a dispetto della ritualità delle audizioni effettuate dalla III e dalla IV Commissione, la scelta di risolvere il problema dei rifiuti con la costruzione di un pirogassificatore era già state presa.
Infatti, l'amministrazione non ha mai preso in considerazione un serio confronto tra lo scenario a caldo scelto dalla Regione e quello a freddo proposto dal comitato referendario, non tenendo in alcun conto le 11.000 firme della petizione e la proposta di legge popolare sostenuta da 7.600 cittadini.
Un confronto serio e oggettivo, richiesto a gran voce dagli 11.000 firmatari della petizione, non è mai stato realmente voluto dalla Regione, perché non sostenibile: l'inceneritore inquina non solo l'atmosfera, ma anche il suolo e l'acqua. I trattamenti a freddo, non ricorrendo alla combustione, non producono né fumi né fanghi e hanno un impatto di gran lunga minore sull'ambiente.
Il pirogassificatore è complicato, costoso, sperimentale e poco affidabile, i trattamenti a freddo sono tecnologicamente molto più semplici, meno costosi, collaudati e quindi più affidabili.
Il pirogassificatore non incentiverà certo la raccolta differenziata e toglierà flessibilità al sistema, emettendo inquinanti in atmosfera per la durata dell'appalto.
I trattamenti a freddo, meno costosi e più semplici, sono flessibili e adattabili alle necessità contingenti all'auspicabile diminuzione dei rifiuti.
Il pirogassificatore impiegherebbe un numero limitato di addetti, i trattamenti a freddo daranno lavoro a molte persone.
Il pirogassificatore non consente riduzioni di tariffa, i trattamenti a freddo consentiranno di premiare i cittadini che producono meno rifiuti, aprendo così la strada a un circolo virtuoso.
L'amministrazione ribadisce che è utopico raggiungere l'80% di differenziata, mentre è noto che molte realtà, anche vicine e sufficientemente omogenee alla nostra, hanno superato i limiti di legge che entreranno in vigore alla fine del 2012 e che porranno fuorilegge la nostra Regione.
Riteniamo perciò che la scelta sia sbagliata dal punto di vista etico, perché non tiene in alcun conto l'interesse collettivo, sia dal punto di vista politico, perché non ha valutato in modo corretto la capacità di giudizio dei valdostani.
Che referendum sia, dunque, sicuri che la maggioranza giocherà la partita correttamente e non metterà in campo il giocatore scorretto del non voto.

ValleVirtuosa

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24 marzo 2012

GESTIONE RIFIUTI IN VDA: SINTESI CONSIDERAZIONI DEL DR FEDERICO VALERIO

"... LA TERRA NON L'ABBIAMO EREDITATA DAI NOSTRI PADRI , MA RICEVUTA IN PRESTITO DAI NOSTRI FIGLI..."
SCEGLIERE UNA CASA AD ALTA EFFEICIENZA ENERGETICA è UN INVESTIMENTO VANTAGGIOSO! PENSACI...

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SINTESI CONSIDERAZIONI DEL DR FEDERICO VALERIO (incontro con i giornalisti in data 14 marzo 2012)

La Valle d'aosta vuole forse rifare gli stessi errori della Campania, rinunciando a priori a serie politiche di riduzione, di riciclo, di trattamenti biologici in nome di tecniche a caldo, per avere, a tutti i costi un pirogassificatore.

Gli impianti di trattamento meccanico biologico di cui ho parlato alla Terza Commissione consiliare in data 21/03/2012 includono digestori anaerobici per il trattamento della frazione organica dei rifiuti nella versione più moderna ed innovativa. Quella che depura il biogas prodotto per via biologica in modo da ottenere metano ad alta purezza da comprimere ed immettere nella rete di distribuzione del gas già esistente in Valle d'Aosta.

Con questa scelta, l'attuale inquinamento prodotto dagli impianti a metano attivi nella Regione Valle d'Aosta resta immutato ed è noto che tra tutti combustibili, a parità d' energia prodotta, il metano è quello con minori emissioni, nanoparticelle comprese.

Insomma, con queste scelte si crea di fatto un sistema a bassissimo impatto ambientale, non altrettanto si può dire, per quanto riguarda l'impatto ambientale, se la scelta sarà quella della pirogassificazione. Questa è una tecnica, ancora in fase sperimentale per il trattamento di rifiuti indifferenziati e per questo poco usata a livello industriale.

Inoltre, la pirogassificazione, a parità di energia prodotta, immette in atmosfera inquinanti tossici (ossidi di azoto, polveri sottili, policiclicii aromatici) in quantità maggiore di quelli prodotti dal metano. E mentre il metano bruciando non produce ceneri, la pirogassificazione produce anche rifiuti liquidi e solidi che, a causa della loro tossicità, occorre inertizzare.

Dr. Federico Valerio
Chimico Ambientale





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11 marzo 2012

GESTIONE RIFIUTI: I NODI PRIMA O POI ARRIVANO AL PETTINE...

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La terza commissione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta a maggioranza in data 23 marzo 2012 ha bocciato ( a maggioranza dei suoi componenti - a favore hanno votato Alpe e Pd) il disegno di legge di iniziativa popolare che propone di non realizzare in valle d'aosta impianti di trattamento a caldo ( inceneritori e pirogassificatori).
Tali impianti condizioneranno e ipotecheranno pesantemente la nostra regione per più di vent'anni. Durata dell'appalto prevista: 23 anni. Tenuto conto del prevedibile e obbligatorio aumento della percentuale di raccolta differenziata si rischierà di dover importare i rifiuti per rendere sostenibile nel tempo tale impiantistica. Senza contare che si andranno ad aggiungere emissioni inquinanti in un'area già particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale, con evidenti ricadute negative anche sulla salute.

Parere favorevole al disegno di iniziativa popolare da parte del Pd che ha ribadito in commissione il mancato confronto sulla base di un Lca, vale a dire l'analisi del ciclo di vita dei rifiuti.

Il Pd ha ribadito che non vengono rispettate né la legge europea né la legge regionale sulla gestione dei rifiuti, e che non si tiene in considerazione il principio di precauzione al fine di tutelare la salute dei valdostani.

Nel corso delle audizioni hè emerso che il pirogassificatore è un'opera sovradimensionata per il territorio regionale, con costi che si scaricheranno sulle tasche dei cittadini.


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La tesi ribadita da Legambiente in materia di gestione rifiuti in Vda è stata ribadita nel corso della serata del 9 marzo 2012.

Con la raccolta dell'umido in città e nella plaine e l'attivazione del compostaggio collettivo nelle valli laterali i rifiuti andranno a diminuire con la conseguenza di rendere inutile l'impianto di incenerimento (pirogassificazione) di futura costruzione.

Nel corso della serata Alberto Confalonieri, professore della scuola agraria del parco di Monza ha ribadito che è possibile somministrare il compost prodotto localmente sui terreni rendendoli più fertili.

Nel corso della serata è stata posta la questione sul mancato rispetto fino ad oggi di quanto indicato nella normativa regionale. In pratica a fine 2011, in base all’Art. 10 della Legge Regionale 3 dicembre 2007 n.31 la Valle d'Aosta avrebbe dovuto raggiungere una percentuale di differenziazione del 60% mentre risulta ferma a poco più del 41% (dato a fine 2010).

Per la stessa legge a fine 2012 dovremmo raggiungere il 65% di differenziata ed il 50% di riciclo effettivo. Non è stato chiarito però se per il 2012 tali percentauli verranno raggiunte.

E’ ormai ampiamente dimostrato che gli obbiettivi di differenziazione imposti dalla legge possono essere raggiunti solo attuando la raccolta differenziata dell’umido. La frazione organica, infatti rappresenta la componente più importante dell’RSU (normalmente il 30-35% del totale).

Se in Valle d’Aosta esistesse un piano organico per la raccolta differenziata dell’umido i SUB-ATO più virtuosi avrebbero già ampiamente superato il limite di legge del 65% (la Comunità Montana Grand-Combin è ferma al 57%, Aosta al 48%).

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Domande indirizzate all'Assessore regionale all'Ambiente ancora senza risposte precise...

1) Non ritiene che, anziché smaltire l’umido in discarica, dove resterà a marcire per decenni producendo sgradevoli odori, pericoloso percolato e dannoso gas serra, sarebbe meglio valorizzarlo trasformandolo in compost da utilizzare come concime organico? Così facendo, tra l’altro, si riuscirebbe anche a raggiungere e superare i limiti di differenziazione stabiliti dalla legge.

2) Il D.L. 13 gennaio 2003 n. 36 stabilisce che le regioni elaborino un programma per il trattamento aerobico o anaerobico dei rifiuti biodegradabili in modo da ottenere la progressiva riduzione del loro conferimento a discarica?
Quale è il programma adottato dalla Valle d’Aosta per rispettare le indicazioni del D.L. 13 gennaio 2003 n.36?

3) Come si pensa di conciliare la legittima aspirazione del nuovo gestore del pirogassificatore che, per rientrare dei propri investimenti nei 23 anni previsti, utilizzerà l'impianto al massimo delle capacità, con la volontà manifestata da parte della Regione di procedere a diminuire la massa dei rifiuti prodotti e di aumentare la percentuale di riciclaggio?

4) Se effettivamente i rifiuti anche per la crisi economica tenderanno a diminuire, che senso ha pianificare ( nell'arco di tre anni) l’entrata in servizio di un pirogassificatore con una capacità abbondantemente superiore alle necessità attuali (a fronte di una produzione di rifiuti indifferenziati di 45.000 t/anno, l’impianto dovrebbe essere in grado di smaltirne 60.000 t/anno)? Come verrà utilizzata la capacità in eccesso dell’impianto?

5) Chi si accollerà i costi della progressiva riduzione di produttività dell’impianto? I mancati introiti del gestore saranno scaricati sui cittadini-utenti?

6) Che fine farà la tariffa basata sul principio “chi inquina paga”?

7) Che fine faranno le polveri tossiche raccolte dai filtri? Saranno smaltite entro i confini della nostra regione per rispettare la chiusura del ciclo dei rifiuti imposta dall'ultima modifica della legge regionale?

8) Il Principio di Precauzione, art. 301, secondo comma, d.lgs. 152/2006, afferma: “Quando la salute o l'ambiente possono essere danneggiati da un'attività, andrebbero prese misure precauzionali anche se alcuni rapporti di causa ed effetto non sono stati provati scientificamente in maniera completa. In questo contesto, il peso della dimostrazione dell'innocuità dovrebbe ricadere su chi propone l'attività piuttosto che sui cittadini.

Il principio di precauzione è il principio generale del diritto comunitario che fa obbligo alle autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire taluni rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l'ambiente, facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici privati.

Sulla base di quali studi comparativi l’Amministrazione Regionale ritiene di poter affermare senza ombra di dubbio che l’incenerimento del rifiuto “tal quale” all’interno del pirogassificatore è la soluzione gestionale che meglio tutela la sanità pubblica, la sicurezza e l’ambiente?






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