28 ottobre 2012

CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI: SEMPLICE BUON SENSO!

http://www.vallevirtuosa.it


Basta un po’ di sano buon senso. L’80% di ciò che attualmente finisce in discarica, secondo i dati dell’Osservatorio regionale sui rifiuti, è compostabile (rifiuto organico) o riciclabile (rifiuto secco). Seppellire questi materiali sotto terra o distruggerli in un inceneritore non solo è uno spreco, ma è anche dannoso per l’ambiente e per la salute. 
 
Una gestione dei rifiuti che privilegia lo smaltimento è deleteria perché: 
 
inquina in modo irreversibile l’ambiente (non esistono combustioni che non abbiano effetti nocivi e la ciminiera del pirogassificatore emetterà 1.800.000 metri cubi di fumo ogni giorno per 20 anni); 
utilizza i soldi delle nostre bollette per distruggere materiali che hanno un valore economico; danneggia la salute; danneggia i principali settori della nostra economia (agricoltura, zootecnia, turismo e mercato immobiliare); 
 
privatizza gli utili (arricchisce chi costruisce e gestisce l’impianto) e fa ricadere le perdite sulla comunità. 
 
L’alternativa più logica a questo inutile, ingiusto e dannoso spreco di risorse è quella di organizzare un sistema di raccolta che consenta di differenziare e riciclare i rifiuti in modo efficiente ed vantaggioso. Non si tratta di una «mission impossible», come vorrebbe far credere qualcuno, basta seguire le direttive europee e copiare quello che fanno amministrazioni più virtuose e capaci. 
 
In Italia più di 1200 comuni «ricicloni», senza fare ricorso a investimenti milionari, ottengono risultati migliori dei nostri (rispettano la legge, riciclano di più, inquinano di meno, danno più lavoro e fanno pagare ai cittadini tariffe molto più basse). 
 
La difficoltà non sta nel decidere tra il SI’ e il NO, ma nel riuscire ad informarsi (le tribune elettorali saranno trasmesse dalla televisione alle 10,10 e dalla radio alle 23,40) e nel trovare la determinazione per andare a votare contro l’indicazione all’astensione dei potentati che controllano la nostra regione
 
La sensibilità dei valdostani per la difesa dei beni comuni fu dimostrata in occasione dei referendum sull’acqua e sul nucleare del giugno 2011, quando oltre il 60% degli aventi diritto si recò a votare. Spero che il 18 novembre i miei concittadini dimostrino lo stesso interesse per un problema che li toccherà ben più da vicino. 
 
In gioco non ci sono questioni economiche o politiche, ma la vita e il futuro dei nostri figli.
 
Paolo Meneghini
Aosta

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