Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo la nota di Valle Virtuosa che mette in evidenza le inesattezze presenti in una nota redatta da un componente del Comitato del No:
1)
nessuno ha mai visto i rifiuti scaldarsi in modo autonomo all'interno
di una camera chiusa, fino a raggiungere oltre 1000°C, ma se un
rappresentante del Comitato del No conoscesse un impianto, siamo pronti a
visionarlo ed a cambiare opinione.
2)Un inceneritore, come qualunque tipo di impianto produce dei
residui, nel caso del “nostro” pirogassificatore a 60000 tonnellate di
rifiuti in ingresso corrisponderanno circa 2.000.000 di metri cubi di
fumi al giorno, per 300 giorni annui, per 20 anni, circa 10000
tonnellate annue di scorie vetrificate da mandare a discarica e 2500
tonnellate annue di filtri classificati come rifiuti pericolosi.
Attualmente la regione Valle d'Aosta non ha una discarica per rifiuti
pericolosi, ma circolano voci che si sarebbe disposti di trovare una
collocazione nella regione.
3) E' completamente ridicola l'affermazione secondo cui un impianto
da 60000 tonnellate annue di rifiuti equivale, in termini di emissioni, a
poche automobili.
4) Da un qualunque TMB i residui di processo
sono scarti biostabilizzati classificati come rifiuti urbani, che
possono essere smaltiti in una comune discarica. Quanti? Meno di 5000
tonnellate annue, contro le 50.000 attuali, cioè meno della metà del
pirogassificatore e senza problemi di tossicità.
5) L'impressione è che il Rappresentante del Comitato del no,
quando blatera di tecnologie a freddo o a caldo non sappia di cosa stia
parlando, l'invito è dunque quello di informarsi prima di dire cose che
farebbero ridere un qualunque studente di scuola media inferiore.
6 Riguardo allo scempio costituito dalla discarica è di tutta
evidenza che essa è stata prodotta dalla stessa amministrazione che oggi
vuole costruire l'inceneritore. Gli odori e il percolato, che
costituiscono un grave problema ambientale, tanto da dover vigilare per
30 anni dopo la chiusura, sono dovuti al fatto che tutta la frazione
putrescibile, anziché essere trattata separatamente, è stata seppellita
assieme alla frazione secca. Di chi è la responsabilità? Dei cittadini
che denunciano questa pessima gestione o di chi ha amministrato?
7) Non è ben chiaro cosa proporranno tutti i componenti del Comitato
del No sul referendum: spero che non dicano ai cittadini di non andare a
votare. Se sono convinti della bontà delle loro idee convincano la
gente a votare no.
VALLE VIRTUOSA PROPONE DI VOTARE SI', senza ambiguità, ritenendo
possibile e migliore un'alternativa basata sul rispetto della legge e
sui trattamenti a freddo.
I valdostani hanno la possibilità di
decidere del futuro della loro terra e della loro salute, possibilità
che è loro garantita dallo Statuto speciale di autonomia.
Per ulteriori approfondimenti sulla conferenza stampa leggi l'articolo sulla Gazzetta Matin >>>
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Venerdì 5 ottobre alle ore 21.00 presso l'Auditorium delle scuole medie
del Villair di QUART, si parlerà dei rischi per la salute implicati dal
pirogassificatore e delle alternative virtuose praticate in Italia.
Interverranno degli esperti del settore che si occupano
professionalmente delle tematiche a livello italiano:
- DOTT. CELESTINO PANIZZA, Medico del lavoro di Brescia, che ha studiato
a fondo i danni provocati dall'inceneritore di Brescia e che ci parlerà
dei rischi per la salute dei trattamenti a caldo dei rifiuti;
- RAPHAEL ROSSI, tecnico specializzato nel settore dei rifiuti e nella
progettazione di sistemi per la raccolta differenziata. Metterà a nostra
disposizione la sua vasta esperienza di consulente e manager in tante
parti d'Italia. Ci spiegherà come con una corretta gestione dei rifiuti
si possono raggiungere risultati eccellenti.
Caldo torrido sui mezzi di Roma, l'associazione TUTrap querela l’Atac per
diffamazione
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L'associazione aveva presentato un report nel quale si mostravano le
difficili condizioni degli utenti a bordo dei mezzi del trasporto pubblico
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