12 agosto 2011

LETTURE ANTICASTA...

Il precario “UGO” sfida la privilegiata CASTA
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La vita “IMPERFETTA“ dei precari ed il futuro senza lavoro fa paura a molti ma non a chi ci governa. Sul sito sottoindicato la vera storia di Ugo il precario che sfida e lotta contro la casta.



http://il-precario-ugo-contro-la-casta.blogspot.com/




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7 agosto 2011

GESTIONE RIFIUTI: NAPOLI STIPULA ACCORDO CON CENTRO RICICLO VEDELAGO

Buone notizie!

(Comunicato stampa del Sindaco Luigi de Magistris)

«Il rapporto di collaborazione tra il Comune di Napoli e il Centro Riciclo Vedelago è stato formalizzato in un protocollo di intesa firmato oggi dal vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano e Carla Poli.

Col protocollo si dà l’avvio ad uno studio preliminare di fattibilità per la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico a freddo con annesso impianto di estrusione da collocare sul territorio di Napoli e favorire l’implementazione dell’utilizzo delle materie di seconda vita nei cicli produttivi propri.

L’amministrazione di Napoli ritiene che il centro di Vedelago possiede il know-how necessario a costruire un impianto di trattamento a freddo per valorizzare la frazione residua dei rifiuti o del trattamento dei residui del recupero delle materia plastiche, tanto da essere riconosciuto a livello europeo.

Si tratta di un progetto che questa amministrazione reputa necessario per realizzare quella rivoluzione ambientale che poggia sulla differenziata e il riclico dei rifiuti, unica strada per superare l’emergenza senza doversi piegare alla filiera classica discariche-inceneritore che, fino ad oggi, non ha prodotto alcun risultato vero.

Le attività del rapporto di collaborazione saranno così articolate: uno studio dello stato di fatto sulle raccolte differenziate con l’acquisizione ed analisi dei dati di produzione; l’elaborazione del Piano Preventivo dei costi degli interventi e dei benefici derivanti dalla implementazione del suddetto impianto; l’elaborazione del Piano di Gestione.

Commerciale comprendente l’analisi del mercato per i materiali in entrata ed in uscita (input/output); la verifica della possibilità di promuovere attività di ricerca e innovazione coinvolgendo Istituti di Ricerca e Università.



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5 agosto 2011

ALTRE FOTO DI ALBERI IN FIN DI VITA!





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Ecco un intervento di Ghigo Rossi sulle condizioni dei viali alberati nella nostra città (Aosta) >>>>>>



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Appalti trasparenti e non solo

Proposte applicative

1. L’obbligo di indicare, da parte delle Amministrazioni aggiudicatrici, sia in fase di eventuale pre-informazione sulle gare che si intendono bandire, sia negli atti con cui vengono bandite le singole gare, regole e modalità di partecipazione dell’utenza ed il rispetto del principio di rappresentanza civica.

2. La destinazione di una quota parte di risorse finanziarie per le attività di tutela e di rappresentanza degli utenti

3. L’inserimento di standard specifici di qualità dei servizi, con l’indicazione delle modalità, dei tempi, dei costi economici e dei processi di formazione del personale per raggiungerli

4. L’obbligo (nei confronti dell’ente appaltante e dell’ente appaltatore) dell’accessibilità del capitolato d’appalto per i cittadini utenti e le loro organizzazioni

5. L’adozione della carta dei servizi da parte dell’ente appaltatore

6. L’obbligo, da parte dell’ente appaltatore, di effettuare una verifica periodica sull’andamento del contratto (con l’eventuale coinvolgimento delle stesse organizzazioni della cittadinanza attiva), con la presentazione pubblica di una relazione scritta conclusiva che verrà utilizzata anche come base di partenza per il rinnovo del contratto (cioè gli elementi irrinunciabili di cui tenere conto).

7. Atti da adeguare nelle procedure del bando di gara, della preselezione delle ditte, della messa a punto del capitolato d’appalto e della selezione delle offerte:

7.1. Quale che sia la procedura di gara decisa dall’Amministrazione aggiudicatrice, per essere ammessa a presentare offerta l’impresa dovrà dimostrare di possedere un codice di regole e modalità per l’informazione ed il coinvolgimento degli utenti durante la fase di organizzazione ed erogazione del servizio; in mancanza, potrà essere ammessa a presentare offerta qualora si obblighi ad adottare tale codice di regole e di comportamenti, assumendo tale impegno in modo circostanziato.

7.2. Qualora la procedura di gara adottata sia un pubblico incanto, l’impresa dovrà impegnarsi ad adottare regole e modalità conformi alle eventuali prescrizioni del capitolato di gara, o ad adeguare il proprio sistema, se precedentemente adottato e non adeguato.

7.3. Qualora la procedura di gara adottata dall’Amministrazione aggiudicatrice consista nel metodo dell’offerta economica più vantaggiosa, od anche in altro sistema di gara non fondato esclusivamente sull’offerta del prezzo più basso, l’Amministrazione aggiudicatrice potrà attribuire un punteggio diversificato alle diverse offerte presentate, in relazione alla qualità delle regole e delle modalità indicate di informazione e coinvolgimento degli utenti.



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ALBERI VIALE DELLA PACE: SENZA FOGLIE E SPETTRALI IN PIENA ESTATE






Gli sbagli del passato non si cancellano.

Gli alberi di Viale della Pace non si riprendono...

A luglio in piena estate gli alberi sono già senza foglie.

Foto di alberi in fin di vita...






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NOTIZIE RIPORTATE SUL SETTIMANALE LOCALE "VALLEE NOTIZIE

Strane coincidenze!
Aosta: rifaranno Piazza Caveri ( spesa prevista circa 10 milioni di euro)

Ecco come viene riportata la notizia sul sito Patuasia.
Il silenzio è cromo!
Riportiamo il blog post pubblicato 4 agosto 2011 sul sito patuasia

E’ la disinvoltura che mi stupisce ogni volta. Quella faccia tosta che i nostri amministratori espongono con sicuro candore. Dunque, rifaranno piazza Caveri: l’attuale fa schifo. Sembra che l’architetto che ne ha firmato il progetto abbia fatto tutto da solo.

Tutto da solo ha fatto anche il progettista di piazza Narbonne che ora ospita una curiosissima aiuola sopraelevata!

Si fa. Si disfa. Si rifa. E’ la prassi nostrana. Una giostra mai ferma che implementa l’economia di qualcuno.

Piazza san Francesco verrà riqualificata, prima del progetto definitivo (definitivo?), con un parcheggio temporaneo: non sapremo mai quale sarà la sua destinazione d’uso. L’aerostazione continua a crescere, ma sui siti di AVDA Air Vallée non risultano più voli. La nuova università è bloccata ai nastri di partenza per cavilli burocratici; il nuovo ospedale aspetta che siano realizzati i parcheggi che registrano un vistoso ritardo sulla tabella di marcia. Il teleriscaldamento è un punto interrogativo, il metrò ne seguirà il destino. Eppure, nonostante i ritardi, gli impedimenti, le assurdità varie i nostri continuano a proiettare visioni speculative sul nostro futuro. L’area della ex Cogne fa gola a molti. Migliaia di metri cubi da sfruttare; si dice di un nuovo palazzo regionale, di centri residenziali, di un parco del divertimento, di un maneggio…, come possa convivere tutto questo solo loro lo sanno. Come si possa pensare di scavare in terreni che occultano agenti inquinanti senza che questi non risveglino il loro potenziale di veleno, solo loro lo sanno. E su questi due punti fondamentali, tacciono.


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Ecco come viene riportata la notizia sulla Vallée notizie:

Deciso il rifacimento dell'intera piazza Caveri. Verranno risparmiati ben 2 milioni di euro rispetto al progetto presentato (insomma se ne spenderanno altri 9 milioni ma si mette l'accento sul "risparmio" di 2 milioni di Euro sull'importo presentato dal progettista...).

Nessun notizia o commento sui soldi già spesi solo qualche anno or sono.








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26 luglio 2011

CAVERI SUL FUTURO METODO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI: SPERIAMO CHE LA SCELTA NON CI VENGA RIMPROVERATA DAI NOSTRI FIGLI"

Iniziamo oggi la pubblicazione di alcuni estratti degli interventi effettuati da parte di alcuni consiglieri regionali nel corso del dibattito che ha avuto luogo nel 2010.

Apriamo con l’intervento del consigliere regionale Luciano Caveri in merito al dossier “gestione dei rifiuti e del relativo trattamento” del 24 marzo 2010:

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Perché se oggi ci troviamo a dover risolvere questo problema, lo si deve anche al fatto che probabilmente tale questione dei rifiuti era stata complessivamente un po' sottostimata, mentre nel resto d'Europa si realizzavano degli impianti, io dico termovalorizzatori, perché ho visitato, anche quando ero Parlamentare europeo, tutti i Paesi europei e, tranne rarissime eccezioni, i termovalorizzatori ci sono dappertutto, anche in Paesi come quelli del nord Europa, che hanno una cultura ambientalistica assolutamente invidiabile, per non dire della vicina Svizzera, per non dire praticamente di tutti i Paesi che per tempo hanno saputo reagire a quella che è un'autentica emergenza.
...
L'allora Assessore Cerise aveva presentato diversi scenari, quindi va detto che le opzioni conclusive che hanno lasciato il testimone a questa legislatura erano opzioni le più varie, compresa quella esterna.
Io non sarei così severo con i piemontesi, che ad un certo punto erano venuti a corteggiarci, perché era la Provincia di Torino, che erano venuti a dire: "facciamo l'amore, nel senso che faremo un termovalorizzatore nel Canavese, perché non compartecipate? Sapendo che però le normative europee vi obbligano a portarvi a casa poi le ceneri, che non possono essere depositate fuori Valle". Sappiamo che il Piemonte è in grave ritardo, la costruzione di queste strutture nella logica del "non nel mio cortile" è difficile, all'epoca i colleghi di Giunta ricorderanno che avevamo percorso diverse ipotesi, fra cui l'utilizzo del treno per lo spostamento dei rifiuti, perché corteggiati da una parte di Canavesani che erano interessati ad avere nel loro comune il termovalorizzatore.
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All'epoca è vero che si pensò allo smantellamento della discarica, ma non era una sindrome di follia che improvvisamente ci aveva colti: era invece la speranza che quella montagna - forse l'unica montagna della Valle d'Aosta che non ci piace, si potesse smantellare, perché così ci hanno detto i tecnici, che poi sono gli stessi che hanno fatto i carotaggi. I quali hanno detto che non si poteva più fare, perché la percentuale di materiale che si poteva bruciare non corrispondeva a quelle previsioni che avrebbero consentito di avere il termovalorizzatore. Ritengo che sarebbe stato interessante se si fosse potuto fare, ma prendo atto che non si può fare, lasceremo in eredità questa "bestiolina" che per anni produrrà gas, posta fra l'altro in una posizione imbarazzante per i turisti, che hanno un arrivo nella città di Aosta che è uno di quegli arrivi da dimenticare: hanno il carcere, hanno l'impianto dei rifiuti, hanno il trattamento delle acque… insomma non è gran che.

Devo dire che nel passato siamo anche riusciti a costruire una specie di anfiteatro che è vicino alla Torre delle comunicazioni, dove, se uno va, ha con grande desolazione una vista sull'insieme di queste strutture che sono uno dei biglietti da visita della nostra Valle.

Prendo atto della tecnologia (pirogassificazione) che viene proposta in quest'aula e la voterò.

Non ho nessuna competenza tecnica, mi sembra di capire che ha degli elementi di sperimentalità che porranno qualche elemento problematico rispetto a tecnologie molto più rodate, però mi affido alla scienza e alla conoscenza dei tecnici che abbiamo scelto, mi affido anche all'intelligenza dell'Assessore e alla competenza dei colleghi che, guidati dal Presidente Comé, hanno effettuato la visita nel Lazio ad un impianto di questo genere e che sono tornati abbastanza convinti rispetto a tale tema.

Credo che la scommessa che facciamo sia una scommessa importante, perché non è una scommessa a valere esclusivamente su di noi, ma anche sui nostri figli, sapendo che in termini ambientali il problema dei rifiuti è un problema complesso, probabilmente nessuno ha la bacchetta magica, forse un giorno verrà una soluzione tecnica assolutamente ecocompatibile, oggi un prezzo tutte le tecnologie lo devono pagare.

Ci si può poi baloccare se è meglio il freddo o il caldo, sopra o sotto, io ho l'impressione che grandissime certezze non ce ne siano, però una scelta va fatta, ci dobbiamo assumere una responsabilità e mi auguro che il voto di oggi non ci venga rimproverato dai nostri figli.

I dati oggi ci portano a dire che questa è la scelta migliore, auguriamoci che il voto che faremo questo pomeriggio possa consentire di avere una tecnologia in tempi rapidi, compatibilmente con i tempi di costruzione, per uscire dal giogo di questa montagna ormai dominata da corvi, cormorani e bestie di vario genere, che è un elemento che anche come odore è assolutamente degradante per la nostra comunità.


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