Ecco il calendario dei lavori della commissione consiliare competente:
05/03/2010 III Commissione. I componenti presentano un emendamento. Espresso, a maggioranza, parere favorevole.
03/03/2010 III Commissione. Sopralluogo a Malagrotta (RM)
26/02/2010 III Commissione. Audizione delle associazioni ambientaliste.
03/02/2010 III Commissione. Audizione dell'ing. Ziviani e del prof. Genon. Deliberate audizioni.
29/01/2010 III Commissione. Deliberata richiesta di proroga termini.
21/01/2010 III Commissione. Audizione dell'Ass. Zublena, accompagnata dai tecnici. Deliberate audizioni.
Ecco il frutto conclusivo dei lavori effettuati ovvero le modifiche ed integrazioni proposte:
2bis) di stabilire che l’individuazione della nuova tecnologia di trattamento dei rifiuti sia effettuata d’intesa con la competente Commissione consiliare.
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Ecco un punto nodale di fatto rimasto irrisolto:
Se nel bando, anziché privilegiare l’obiettivo da raggiungere, si sceglierà il metodo, di fatto si impediranno alle varie aziende interessate di partecipare alla gara, anche presentando tecnologie diverse.
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ecco il testo che sarà discusso in consiglio regionale nell'adunanza del 24-25 marzo 2010
REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA
Adunanza del Consiglio regionale in data 24 e 25 marzo 2010
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OGGETTO: ULTERIORI DETERMINAZIONI IN MERITO ALLE AZIONI FINALIZZATE ALLA ATTUAZIONE E REVISIONE DEL PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DI CUI ALLA L.R. 31/2007, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SISTEMA DI TRATTAMENTO FINALE DEI RIFIUTI.
LA GIUNTA REGIONALE
Richiamati:
- il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale";
- la legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 "Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti" e successive integrazioni e modificazioni;
- il Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003;
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 639/XIII del 25 giugno 2009 "Determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti";
Preso atto che, con la deliberazione n. 639/XIII, il Consiglio regionale ha deciso di:
- propendere per una valorizzazione energetica dei rifiuti tenuto conto delle risultanze dello Studio comparativo e dei relativi successivi approfondimenti effettuati anteriormente al corrente anno;
- non procedere al momento alle operazioni di smantellamento della discarica controllata di Brissogne in considerazione del fatto che l’azione di contenimento degli impatti connessi con la discarica stessa può essere attuata ricorrendo a tecniche di messa in sicurezza senza attivare un "landfill mining" con il conseguente avvio dei rifiuti estratti ad un impianto di termovalorizzazione;
- avviare la sperimentazione di tecnologie innovative per la produzione di un combustibile da rifiuto (CDR) di alta qualità da destinare alla valorizzazione energetica anche in impianti di cogenerazione e di teleriscaldamento che possano garantire un ulteriore contenimento dell’impatto ambientale su scala regionale;
- potenziare le attività finalizzate a perseguire livelli importanti di raccolta differenziata anche volte a migliorare i quantitativi e soprattutto la qualità delle singole frazioni in accordo con le autorità di sotto-ambito;
- avviare un piano di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti;
- proseguire in azioni di informazione e sensibilizzazione dell’utenza;
Considerato che:
- in esecuzione di quanto previsto dal Consiglio regionale in merito all’avvio di una sperimentazione di tecnologie innovative per la produzione di un combustibile da rifiuto (CDR) di alta qualità da destinare alla valorizzazione energetica, la Giunta regionale, con deliberazione n. 1502 del 29 maggio 2009, ha affidato all’ing. Diana Cout, di Aosta, un incarico professionale per fornire supporto tecnico alle strutture competenti dell’Assessorato territorio e ambiente nella individuazione e nell’analisi delle migliori tecnologie innovative per la realizzazione di impianti di pre-trattamento finalizzati alla produzione di CDR di qualità ad oggi esistenti ed, in particolare, nella prima fase dell’incarico procedere a:
o l’individuazione delle esperienze più significative e rapportabili alla realtà valdostana;
o la predisposizione delle relative schede tecnico-economiche;
o eventuali soluzioni integrate nell’ambito del ciclo dei rifiuti;
- la consulente incaricata ha provveduto a inoltrare la documentazione tecnica dalla quale emerge che, relativamente all’obiettivo inerente all’individuazione di soluzioni innovative di trattamento dei rifiuti con le tecnologie per la produzione di CDR di qualità, le soluzioni tecniche individuate non consentono di chiudere il ciclo della valorizzazione energetica nella Regione; percorso, peraltro, indicato come indispensabile dalla stessa consulente e condiviso dalle strutture regionali competenti e dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente (ARPA) della Valle d’Aosta;
- a seguito delle risultanze non positive emerse nella prima fase della rassegna sulle tecnologie per la produzione di CDR di qualità, le strutture competenti dell’Assessorato territorio e ambiente, in data 10 agosto 2009, hanno quindi dato mandato alla consulente di procedere con un’ulteriore approfondimento, sempre orientato verso soluzioni innovative, finalizzate alla individuazione di tecnologie idonee a garantire da una parte un ulteriore contenimento dell’impatto ambientale su scala regionale e dall’altro la valorizzazione energetica dei rifiuti;
- sulla base della ulteriore ricognizione eseguita dalla consulente, i cui risultati sono stati illustrati alle strutture competenti dell’Assessorato territorio e ambiente e dell’ARPA in data 3 settembre 2009, sono state individuate due categorie di tecnologie rappresentate, da una parte, da soluzioni innovative che hanno applicazione in campo industriale (pirolisi e gassificazione) riscontrabile in diverse nazioni, e dall’altra, da una serie di soluzioni fortemente innovative, ma ancora in fase di sperimentazione, che non hanno ancora trovato sbocco in applicazioni impiantistiche a livello industriale o semi-industriale;
- dalla ricerca effettuata della consulente incaricata, risulta che vi è la possibilità di indirizzarsi verso sistemi di trattamento dei rifiuti innovativi basati su un’unica tecnologia di pirolisi e gassificazione, per la realizzazione in Valle d’Aosta di un impianto che consenta nell’immediato di trovare soluzione al problema del trattamento dei rifiuti;
- che risulta comunque opportuno fin d’ora esplorare sistemi di trattamento ancora ad uno stadio di semplice sperimentazione che potrebbero trovare in un futuro prossimo, ma non immediato, applicazioni industriali;
Preso pertanto atto delle risultanze delle indagini conoscitive necessarie alla individuazione del sistema più innovativo tra le tecnologie di produzione di CDR di qualità, eseguite in esecuzione di quanto stabilito al numero 3. del dispositivo della deliberazione del Consiglio regionale n. 639/XIII, che hanno interessato sia gli impianti di produzione di CDR o di CDR di qualità elevata sia gli ulteriori sistemi innovativi che permettano di trattare il rifiuto, valorizzandone la componente energetica, garantendo un ulteriore contenimento dell’impatto ambientale su scala regionale e la riduzione dei sottoprodotti da inviare alla discarica, dalle quali emerge che:
- non è perseguibile attivare una sperimentazione su tecnologie innovative di produzione di CDR di qualità dei rifiuti, in quanto i sistemi riportati nell’indagine sono costituiti in larga misura da tecnologie consolidate ma non certo innovative, mentre le poche soluzioni che presenterebbero i requisiti di una proposta innovativa per avviare una sperimentazione non risultano essere ad oggi sufficientemente affidabili e comunque tali da consentire in tempi contenuti un’applicazione su scala industriale in Valle d’Aosta;
- vi è per contro la possibilità di individuare una soluzione per il trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati nella Regione ricercandola fra i sistemi innovativi, ma già realizzabili a scala industriale, che permettano di trattare il rifiuto valorizzandone la componente energetica attraverso impianti di pirolisi e gassificazione, in condizioni sicuramente meno impattanti rispetto ai sistemi tradizionali e rapportabili alla dimensioni della Regione in termini di quantità di rifiuti da trattare;
- permane in ogni caso l’opportunità di avviare contestualmente alla individuazione di una soluzione tecnologica che consenta di trattare e di smaltire i rifiuti prodotti nella Regione pur nei limiti previsti dall’articolo 211, della Parte IV del d.lgs. 152/2006, la sperimentazione di tecnologie particolarmente innovative in considerazione del fatto che il settore del trattamento dei rifiuti è in forte evoluzione e sono in corso, ancorché in fase iniziale, applicazioni a livello sperimentale che potrebbero risultare interessanti in un prossimo futuro;
Dato atto che, per quanto riguarda le ulteriori decisioni assunte con deliberazione n. 639/XIII, consistenti in:
- potenziare le attività finalizzate a perseguire livelli importanti di raccolta differenziata anche volte a migliorare i quantitativi e soprattutto la qualità delle singole frazioni in accordo con le autorità di sotto-ambito;
- avviare un piano di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti;
- proseguire in azioni di informazione e sensibilizzazione dell’utenza,
è confermata l’opportunità di procedere in tal senso, in coerenza anche con la nuova direttiva europea 2008/98/CE, dando atto che alcune importanti iniziative sono già state assunte dall’Assessorato territorio e ambiente in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti (European Week for Waste Reduction – EWWR, dal 21 al 29 novembre 2009 con il supporto del programma della Commissione Europea LIFE+);
Ritenuto quindi opportuno rideterminare in parte gli orientamenti per la definizione del nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta finalizzati all’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003, previsto dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 “Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti”, assunti con la deliberazione n. 639/XIII;
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 3830 in data 30 dicembre 2008 concernente l'approvazione del bilancio di gestione, per il triennio 2009/2011, con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati di disposizioni applicative;
Visto il parere favorevole rilasciato dal Direttore della Direzione ambiente ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera “e” e 59, comma 2, della legge regionale n. 45/1995, sulla legittimità della presente proposta di deliberazione;
Su proposta dell’Assessore all’Ambiente e territorio, Manuela Zublena,
Unanimemente, propone che il Consiglio regionale,
DELIBERI
1) di rideterminare le azioni finalizzate alla attuazione e revisione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI, del 15 aprile 2003, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti, previsto dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 “Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti”, assunti con la deliberazione del Consiglio regionale n. 639/XIII, del 25 giugno 2009, come segue:
- confermare l’opportunità di avviare un piano di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti;
- confermare la necessità che siano potenziate le attività finalizzate a perseguire livelli importanti di raccolta differenziata da avviare al recupero e anche volte a migliorare i quantitativi e soprattutto la qualità delle singole frazioni in accordo con le autorità di sotto-ambito;
- confermare l’obiettivo della valorizzazione energetica dei rifiuti urbani indifferenziati da attuarsi attraverso la ricerca, mediante procedura ad evidenza pubblica, di un sistema di pirolisi e gassificazione, che permetta di trattare il rifiuto valorizzandone la componente energetica in condizioni tali da garantire un contenimento dell’impatto ambientale su scala regionale e la riduzione dei sottoprodotti da conferire in discarica;
- confermare l’opportunità di avviare, contestualmente alla individuazione di una soluzione tecnologica che consenta di trattare e smaltire i rifiuti prodotti nella Regione, una o più sperimentazioni di tecnologie particolarmente innovative pur nei limiti previsti dall’articolo 211, della Parte IV del d.lgs. 152/2006, in considerazione del fatto che il settore del trattamento dei rifiuti è in forte evoluzione e sono in corso, ancorché in fase iniziale, applicazioni a livello sperimentale che potrebbero risultare interessanti in un prossimo futuro, e che, per tali sperimentazioni, si provveda secondo le modalità già individuate con la deliberazione n. 639/XIII;
- proseguire in azioni di informazione e di sensibilizzazione dell’utenza;
2) di dare mandato alla Giunta regionale e all’Assessore competente di procedere all’avvio delle procedure amministrative finalizzate all’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti, ai fini della successiva approvazione in Consiglio regionale, in conformità a quanto previsto dalla legge regionale 31/2007, secondo gli orientamenti espressi nella presente deliberazione;
3) di stabilire che, ai fini dell’individuazione della nuova tecnologia di trattamento dei rifiuti, siano avviate da parte delle strutture regionali competenti le necessarie procedure ad evidenza pubblica, tenendo conto della particolarità della tecnologia da individuare e della opportunità di ricorrere al partenariato tra pubblico e privato per la realizzazione delle opere necessarie garantendo un giusto equilibrio dei costi e delle ricadute in termini tariffari sui cittadini valdostani.
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