6 giugno 2010

FAVOREVOLI A PROPORRE DELIBERE COMUNALI DI INDIRIZZO VERSO "RIFIUTI ZERO"

Esempio di delibera da adottare a livello comunale per intraprendere il percorso verso l'opzione “Rifiuti Zero” entro l'anno 2020 stabilendo specifici livelli di raccolta differenziata >>>

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A livello internazionale molte città hanno assunto il percorso verso “rifiuti zero” alla data del 2020 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la “responsabilità estesa dei produttori” con la quale coinvolgere fattivamente il “mondo produttivo” nell’assunzione di “produzioni sempre più pulite ed in grado di “incorporare” i costi ambientali delle merci prodotte

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Le città coinvolte in questo percorso sono decine in varie parti del mondo quali la California (S. Francisco, Oakland, Santa Cruz, Berkley) l’Australia (Camberra e la regione sud occidentale del Paese), della Nuova Zelanda, del Canada (Nuova Scozia, Columbia Britannica), la città di Buenos Aires, alcune città del Regno Unito, in Italia di grande utilità l'esperienza di Capannori in provincia di Lucca.

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Rifiuti: più li pesi meno sprechi >>>


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Trame e film di interesse presenti al Film-festivalAmbiente - Torino 2010

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Curitiba: la capitale dello stato del Paraná e il più grande agglomerato urbano del sud del Brasile.

Ogni famiglia ottiene in cambio di 4 chili di rifiuti differenziati, 1 chilo di frutta o verdura, acquistata dal comune dai contadini locali per sostenere la produzione delle aziende agricole del territorio. Oppure con i ticket si possono ottenere generi di prima necessità derivanti dai surplus stagionali comprati a basso prezzo dall'amministrazione.

Il programma è rivolto anche ai bambini, che al posto di materiali da riciclo ottengono giocattoli, dolci o attrezzatura per la scuola. Inoltre, il “telefono della solidarietà” favorisce la raccolta di mobili ed elettrodomestici usati, riparati da artigiani, e rivenduti a basso prezzo o regalati a persone con problemi economici.

Soluzioni ingegnose a problemi comuni di spreco e inquinamento, che permettono di sgombrare i rifiuti dagli spazi più difficili da raggiungere, e di migliorare l'igiene e l'alimentazione nei quartieri più poveri.

Frutta e verdura in cambio di raccolta differenziata
Ogni famiglia ottiene in cambio di 4 chili di rifiuti differenziati, 1 chilo di frutta o verdura, acquistata dal comune dai contadini locali
Oggi Curitiba ha un livello di raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari a circa il 70% della spazzatura prodotta, il cui ricavato è reinvestito per la città, attraverso programmi di utilità sociale. I centri di smistamento, realizzati a loro volta con materiali di recupero, contribuiscono ulteriormente all’integrazione sociale occupando lavoratori disagiati o disabili.

Dopo trent’anni d’interventi di buona amministrazione e di "vera" partecipazione democratica, Curitiba rappresenta una fabbrica vivente di progetti che affrontano con decisione ed efficacia i problemi di sostenibilità, prevenzione alle malattie, mobilità e integrazione sociale tipici di una metropoli, ma che inspiegabilmente risulta essere un modello di sviluppo poco conosciuto al di fuori dei confini brasiliani e dei libri di urbanistica.

Per saperne di più >>>




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