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ECCO LE TRE PROPOSTE FORMULATE DA VALECO SPA PER CONTO DELLA REGIONE VDA
Non una ma ben tre soluzioni offerte dalla giunta regionale in materia di rifiuti. Ad un ora dalla conferenza stampa l'Ansa è in grado di fornire le tre opzioni possibili prese in considerazione dalla giunta regionale.
Francamente non si capisce se le linee guida le ha fornite Valeco alla Giunta regionale o viceversa.
Tre soluzioni per la questione rifiuti in
Valle d'Aosta, riorganizzando il centro di trattamento di Brissogne. A
delinearle è uno studio di prefattibilità realizzato da Valeco per conto
dell'assessorato regionale all'ambiente.
1) La prima prevede il
mantenimento dell'attuale organizzazione del sistema di raccolta e la
semplice selezione meccanica del rifiuto indifferenziato, con avvio a
valorizzazione esterna alla regione di entrambi i flussi derivanti dalla
selezione (frazione secco-leggera e frazione umida). Si prevede il
trasporto fuori regione anche della frazione umida in quanto non è più
possibile collocarla in discarica. "Tale soluzione - si legge nella
ricerca - rappresenta la soluzione minimale da attuare per rispettare
immediatamente le disposizioni normative nazionali ed europee". Tempi di
realizzazione 9 mesi, incremento occupazionale di 5 addetti, costo
complessivo sul 2015 9,7 mln (63 euro pro capite).
2) La seconda
soluzione comporta il mantenimento dell'attuale organizzazione del
sistema di raccolta e la selezione meccanica del rifiuto
indifferenziato, seguita dalla raffinazione della componente
secco-leggera finalizzata al recupero della frazione di rifiuto da
avviare a riciclaggio come materia. "Si prevede al riguardo - prosegue
lo studio - di orientarsi verso la scelta di un impianto
multifunzionale, cioè in grado di gestire e trattare indifferentemente
sia i rifiuti indifferenziati che i rifiuti derivanti dalle raccolte
differenziate". Per la gestione del rifiuto organico selezionato e della
frazione umida ci sono differenti possibilità, dall'invio fuori valle
alla costruzione di un impianto regionale. Una soluzione alternativa
alla fase di smaltimento all'esterno "può essere quella di prevedere la
trasformazione del costruendo quarto lotto di discarica in un
bioreattore a celle, che consente la valorizzazione energetica
dell'intero flusso 'organico' e della frazione umida". Tempi di
realizzazione 12 mesi, incremento occupazionale di 12 addetti, costo
complessivo sul 2015 7,5 mln (48 euro pro capite).
3) La terza
soluzione è basata sul mantenimento degli attuali 4 flussi principali di
raccolta, sulla modifica della qualità dei flussi stessi, sul
trattamento di selezione meccanica della frazione multimateriale secco
leggera a base di plastica con recupero di materia rappresentata da
plastiche, alluminio, materiali ferrosi, da avviare a riciclaggio. Per
quanto attiene la gestione della frazione umida a prevalente base
organica raccolta sul territorio in sostituzione della raccolta
dell'indifferenziato si prevede, in una prima fase, di avviarlo a
valorizzazione energetica nel bioreattore a celle. Tempi di
realizzazione 12 mesi, incremento occupazionale di 35 addetti, costo
complessivo sul 2015 6,9 mln (45 euro pro capite).
FONTE ANSA 7 marzo 2014 ore 14,55.
Commento:
la modernità non sta solo nella tecnologia, ma nell'informazione
capillare su come cambiare questo sistema di gestire e produrre materiali che poi diventano rifiuti. L'industria
del riciclo crea posti di lavoro. Tanti posti. Ma occorre in ogni caso non sprecare risorse...
La migliore soluzione è un'altra ( la quarta!) in cui si preveda che l'utilizzo e la costruzione degli
impianti sia limitato al trattamento di quello che resta dopo aver
applicato per intero la gerarchia dei rifiuti che
prevede azioni di riduzione, riutilizzo, raccolta differenziata e
riciclo (compreso il compostaggio) ed infine la tariffa puntuale per premiare chi
si comporta in modo virtuoso.
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Anno 2009
Ecco il testo della raccolta firme per attivare raccolta dell'organico
PETIZIONE POPOLARE PER UN CENTRO REGIONALE DI COMPOSTAGGIO
E PER LA RACCOLTA DELL’UMIDO IN VALLE D’AOSTA
Al Presidente del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta
Ai Consiglieri regionali
PREMESSO CHE
La frazione organica rappresenta un’ingente quota dei rifiuti (RSU) che finiscono in discarica a Brissogne: circa il 21% del totale, ovvero 10.000 ton all’anno.
Una raccolta ben eseguita, oltre a trasformare i rifiuti in risorsa, consentirebbe di allungare fino al 20% la vita residua della discarica, con i relativi benefici economici e ambientali.
Senza la raccolta della frazione umida risulterà estremamente difficile raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata (RD) imposti dalla legge Italiana e dall’ Unione Europea.
La frazione organica dei rifiuti è responsabile dei cattivi odori e dell’emissione in atmosfera della maggior parte dei gas climateranti.Dalla frazione organica, trattata invece in un centro di compostaggio, si ottiene compost utilizzabile nei giardini e negli orti.
La raccolta dell’umido con gli appositi cassonetti è una pratica abituale e consolidata inmolte città d’Italia e sarebbe fattibile anche da noi.
CON LA PRESENTE PETIZIONE NOI SOTTOSCRITTI CHIEDIAMO
- DI COSTRUIRE UN CENTRO DI COMPOSTAGGIO REGIONALE PER IL
TRATTAMENTO DELLA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI (o in alternativa vari centro di compostaggio per ogni singola Comunità Montana).
- DI INCENTIVARE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI ORGANICI, LADDOVE NON SIA POSSIBILE IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO.
http://www.youtube.com/watch?v=G4s8KYhip5Y&feature=player_embedded
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