3 dicembre 2015

15/12/2015 - PRESENTAZIONE DELL'ITALIA DEL RICICLO - ROMA

Presentazione de L’Italia del Riciclo 2015

L’Italia del Riciclo 2015 - Rapporto annuale sul riciclo ed il recupero dei rifiuti, realizzato da FISE UNIRE e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, fornisce un quadro complessivo sul riciclo dei rifiuti in Italia e individua le dinamiche europee e internazionali dei mercati dei materiali riciclati e le tendenze in atto in Italia, attraverso l’analisi dettagliata del contesto economico nazionale ed
internazionale.
Nel corso dell'incontro saranno approfonditi con i principali attori del settore della gestione dei rifiuti, le prime considerazioni e gli impatti che il nuovo Pacchetto sull’economia circolare potrebbe avere sul settore dei rifiuti. La Commissione europea il 2 dicembre 2015 ha comunicato infatti un nuovo Pacchetto basato sulla tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse e che impatterà sulla legislazione in vigore sui prodotti e i rifiuti. L’obiettivo del Pacchetto è quello di orientarsi verso un’economia circolare e far sì che gli ostacoli presenti sul mercato interno alle attività di riciclaggio siano rimossi. Il Pacchetto contiene nuovi obiettivi sulla prevenzione della produzione
di rifiuto, sul riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti e sull’uso efficiente delle risorse.

Il nuovo Pacchetto sull’economia circolare
www.fondazionesvilupposostenibile.org
www.associazione-unire.org

RIDURRE AL MASSIMO I RIFIUTI NON INVIATI AL RICICLAGGIO

E STATA AVVIATA UNA CAMPAGNA PER INDIVIDUARE E PREMIARE I COMUNI PIU' VIRTUOSI CHE RIDUCONO AL MASSIMO I RIFIUTI NON INVIATI A RICICLAGGIO E SEGNALARE LE BUONE PRATICHE CHE PERMETTONO QUESTO RISULTATO


23 novembre 2015

TRE ANNI DAL REFERENDUM: POCHI I PASSI AVANTI FATTI VERSO UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI IN VALLE

18 NOVEMBRE 2015
Gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta: a tre anni dal referendum a che punto siamo?


Tre anni fa il popolo valdostano, partecipando in massa al referendum “contro il pirogassificatore”, ha detto chiaro e forte che nella nostra regione i rifiuti possono e devono essere gestiti in modo più economico e meno inquinante, senza ricorrere a trattamenti a caldo.



L’amministrazione pubblica, contravvenendo al mandato democratico espresso dal voto referendario, ha rallentato ed ostacolato l’attuazione delle indicazioni ricevute dal popolo.

Se si fosse operato negli anni passati al Nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), a quest’ora tutta la regione sarebbe ben oltre il 65% di raccolta differenziata, come stanno dimostrando i Comuni valdostani che 5 mesi fa hanno iniziato a fare la raccolta differenziata della frazione organica (il Comune di Aosta è passato dal 46% al 68%). Poiché in tal caso la quantità di rifiuti indifferenziati residui sarebbe scesa a poco più di 20.000 t/anno, oggi non avrebbe alcuna giustificazione tecnica ed economica il ricorso al TAR delle ditte che vogliono costruire il pirogassificatore, dimensionato per bruciarne più di 60.000.


Se il Nuovo PRGR fosse stato avviato tre anni fa gli impianti di trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati sarebbero operativi, la discarica di Brissogne sarebbe in regola con la legge, non si sarebbero buttati inutilmente 3 milioni di euro per ampliarla con la così detta “riprofilatura” e non si si sarebbero investiti 4 milioni di euro per installare in giro per la Valle costosi ed inefficienti raccoglitori seminterrati.



A parole si vuol far credere che il Nuovo PRGR cambierà radicalmente la situazione, nei fatti si fa di tutto per assicurare il mantenimento del controllo della gestione dei rifiuti nelle mani di chi l’ha esercitato sino ad ora. La politica dei rifiuti portata avanti da 20 anni a questa parte dalla Regione ha puntato più sullo smaltimento dei rifiuti che sulla loro riduzione, recupero e riciclo.



Solo così si può spiegare che:


  • il costo (€/t) di smaltimento dei rifiuti nella discarica di Brissogne continua ad essere tra i più bassi d’Italia anche se da agosto 2013 la discarica non è più a norma;
  • sino a 5 mesi fa ci si è opposti alla raccolta dell’organico;
  • si è vagheggiato di costruire un termovalorizzatore in grado di trattare 100.000 t/anno di rifiuti per bruciarci dentro l’intera discarica, che è stato poi sostituito da un ultra moderno pirogassificatore che avrebbe fatto sparire nel nulla i rifiuti;
  • non è stato mai rilasciato neppure un permesso per installare compostiere elettromeccaniche di comunità;
  • la gestione della raccolta dei rifiuti è stata affidata a 9 Autorità d’ambito che oltre a rappresentare un evidente spreco di risorse, si sono dimostrate estremamente inefficienti perché operano in modo scoordinato;
  • in tutta la regione non esiste un solo centro per il riuso;
  • dal 1987, anno di affidamento a Valeco della gestione della discarica di Brissogne (Legge Regionale 63/87), sono cambiate le normative a tutti i livelli (europeo, nazionale e regionale), le tecniche di raccolta e di trattamento, gli impianti e la tecnologia, si sono fatte petizioni e referendum, una sola cosa è rimasta invariata: il gestore della discarica.

La Società in questione  - da 28 anni - gode di un indiscusso monopolio sulla gestione dei rifiuti prodotti in Valle d’Aosta. L’affidamento allo stesso soggetto sia dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati sia della valorizzazione di quelli differenziati, ha creato negli anni un conflitto di interessi che ha impedito lo sviluppo di una gestione equa ed efficiente;

Non stupisce che l’Associazione Temporanea di Imprese di cui fa parte anche la società che gestisce attualmente la discarica, abbia vinto l’appalto per la costruzione del pirogassificatore; e poi ricorra contro la revoca dell’appalto per la costruzione del pirogassificatore pur essendo da più di 28 anni titolare di un monopolio che le garantisce sicuri guadagni e che la Regione accetti tale comportamento senza reagire. E’ evidente che il gestore di una discarica, il cui guadagno è strettamente legato alla quantità di rifiuti smaltiti, non è il soggetto più adatto per redigere un piano che privilegi riduzione, riuso e riciclaggio;

Vista la sentenza del TAR, siamo convinti che l'unico modo per essere certi che non venga costruito il pirogassificatore e per scongiurare il pagamento di un cospicuo risarcimento dei danni alle società ricorrenti sia intervenire con una legge a modifica e/o integrazione dell'attuale normativa regionale (Legge regionale 31/2007). 


Se lo sviluppo degli avvenimenti si risolverà con il versamento all’ATI di una sostanziosa penale che ricadrà inevitabilmente sugli utenti.



La Gestione della discarica dovrà essere affidata ad una società a totale controllo pubblico, che, non avendo scopo di lucro, non abbia altro fine che contenere al massimo gli impatti ambientali; quella dei materiali differenziati dovrà essere affidata ad un Consorzio costituito dalle Unités des Communes che si occuperà della loro valorizzazione. In questo modo le Unités des Communes, che si occupano della raccolta dei rifiuti, avranno un riscontro diretto sull’efficacia del loro sistema di differenziazione e, per avere il massimo ritorno economico, saranno indotte a migliorare la quantità e la qualità della loro raccolta. Ciò avvierà un circuito virtuoso che si tradurrà in un aumento della trasparenza dei conti economici e delle responsabilità dei Gestori con una progressiva riduzione degli impatti ambientali e delle spese a carico dei cittadini.


9 novembre 2015

CASETTA DELL'ACQUA IN VIALE DELLA PACE OPERATIVA E FUNZIONANTE

Da alcuni giorni è operativa e funzionante la terza 'Casa dell'Acqua', dopo quelle poste in via Clavalité e nell'ex Area Ferrando, voluta dall'amministrazione comunale.
E' trascorso oltre un anno per arrivare all'inaugurazione ufficiale che avrà luogo venerdi prossimo alle ore 11.
Siamo tutti invitati!



FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE SUL SITO CHANGE.ORG

Vogliamo la Valle d'Aosta a Rifiuti0 Basta al monopolio nella gestione dei Rifiuti!

Il Nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti è in fase di approvazione da parte dell'Amministrazione regionale.
Il Comitato “Si Può Fare”, che è nato per difendere l’esito del referendum e vigilare sull’adozione di una corretta gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta, non può astenersi dal denunciare che il nuovo Piano non affronterà il nodo strutturale primario che l’ha sempre ostacolata.
Lo sviluppo di una futura corretta gestione dei rifiuti è di fatto impedita dal fatto che l'Amministrazione non modifichi la Legge Regionale 63/87 che assegna al gestore della discarica di Brissogne sia lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati che la valorizzazione di quelli differenziati. Contrariamente al buon senso ed alle più elementari norme di trasparenza amministrativa si vuole mantenere un monopolio che ha consentito di praticare una politica tariffaria volta a premiare lo smaltimento a basso costo in discarica di rifiuti non trattati a scapito della corretta valorizzazione di quelli differenziati.
Il mantenimento di detto meccanismo continuerà a permettere di utilizzare i ricavi derivanti dalla “vendita” dei materiali riciclabili per tenere artificialmente bassa la tariffa di smaltimento dell’indifferenziato. Questa scelta, nonostante le misure introdotte dal Nuovo Piano, continuerà a rendere antieconomica l’adozione di sistemi di raccolta domiciliare.
Con la presente petizione, al fine di eliminare il conflitto di interessi appena evidenziato chiediamo all’Amministrazione Regionale di modificare la Legge Regionale 63/87 assegnando a soggetti diversi la gestione del flusso dei rifiuti indifferenziati e quello dei rifiuti differenziati.
In questo modo, chi gestisce la discarica si occuperà esclusivamente dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati e chi si occuperà della raccolta dei rifiuti (Unités des Communes e Comune di Aosta) potrà gestire in modo autonomo la valorizzazione dei materiali differenziati.
Per incrementare le entrate derivanti dal conferimento dei materiali riciclabili al CONAI o al libero mercato delle materie prime e seconde e per contenere le spese di smaltimento, chi fa la raccolta dei rifiuti sarà naturalmente indotto a massimizzare qualità e quantità dei materiali differenziati. Ciò instaurerà un circolo virtuoso che porterà chi fa la raccolta ad ottimizzare il sistema.
Poiché le quantità dei rifiuti destinati a smaltimento sono destinate inesorabilmente a decrescere, la gestione della discarica dovrà essere affidata ad una società a totale controllo pubblico che, non avendo scopo di lucro, non abbia altro fine che contenere al massimo gli impatti ambientali.

Ecco il link >>

27 ottobre 2015

POLITICA FISCALE ED EQUITA

http://www.radioarticolo1.it/video/2015/10/22/187/la-politica-fiscale-equita-redistribuzione-e-crescita


POLITICA FISCALE ED EQUITA

http://www.radioarticolo1.it/video/2015/10/22/187/la-politica-fiscale-equita-redistribuzione-e-crescita


politica fiscale ed equita'

http://www.radioarticolo1.it/video/2015/10/22/187/la-politica-fiscale-equita-redistribuzione-e-crescita


politica fiscale ed equita'

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4 ottobre 2015

APPUNTAMENTI PUBBLICI PER LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO


Dal 4 al 9 ottobre insieme ad una delegazione americana della Strategia Rifiuti Zero sarà a Torino, Vercelli, Parma, Roma, Firenze e Capannori
Capannori, 30.09.2015 – Il capitano Charles Moore, lo scopritore nel 1997 del ‘continente di plastica’ (Great Pacific Garbage Patch) dell’Oceano Pacifico dal 4 al 9 ottobre prossimi sarà per la prima volta in Italia per un tour ambientalista insieme ad una delegazione americana della Strategia Rifiuti Zero capitanata da Paul Connett il massimo divulgatore dello Zero Waste promosso da Zero Waste Italy, Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori e l’associazione ‘Ambiente e Futuro’.
Moore, fondatore dell’Algalita Marine Research Foundation sta dedicando la vita allo studio dei fenomeni biologici legati agli impatti della plastica sulla vita marina e sulla stessa catena alimentare ed ha pubblicato per Feltrinelli il libro “L’Oceano di Plastica”. Sei le città, Torino e Vercelli (4-5 ottobre) Parma (6 ottobre), Firenze (7 ottobre) Roma (8 ottobre) Capannori (9 ottobre) che Moore toccherà insieme al team americano composto anche da Rick Anthony, presidente della Zero Waste International Alliance, Ruth Abbe, presidente di Zero Waste USA e Tom Wright esperto di sistemi di imballaggio per iniziative di sensibilizzazione sulle enormi potenzialità della strategia rifiuti zero in termini di salute ambientale ma anche di opportunità di lavoro e sulle criticità planetarie a partire dal dramma dei “continenti di plastica”. Al Tour parteciperanno anche Rossano Ercolini, Environment Goldman Prize 2013 e presidente di Zero Waste Europe, Enzo Favoino coordinatore scientifico della stessa organizzazione e Joan Marc Simon direttore esecutivo di ZW Europ.
Il team degli “zerowaster” ribattezzato “Zero Waste Dream Team” sarà in Italia anche per supportare le battaglie che si stanno svolgendo contro l’articolo 35 dello Sblocca Italia che prevede una nuova ondata di inceneritori ed in particolare per sostenere le associazioni e i comitati che a Torino, Parma e Firenze si stanno prodigando contro i rispettivi progetti e impianti di incenerimento. Il tour prevede anche tappe in città ormai simbolo della strategia Rifiuti Zero come Capannori la pioniera italiana di questo modello di gestione dei rifiuti che dal 2007 sta contagiando il “vecchio continente” dove è in programma un incontro con il sindaco Luca Menesini e il Centro di ricerca Zero Waste; come Vercelli dove la sindaca Maura Forte ha intrapreso con risolutezza questo percorso. In seguito lo ZW Dream Team incontrerà a Roma i vertici della giunta capitolina; sarà una tappa d’obbligo per testare la sensibilità ambientale di una delle più importanti capitali europee in vista del grande evento internazionale di dicembre a Parigi sui cambiamenti climatici.

2 ottobre 2015

GESTIONE CORRETTA DEI RIFIUTI: UNA NUOVA LEGGE IN EMILIA ROMAGNA

Obiettivi da porsi per il futuro. Tenendo conto anche della recente legge regionale approvata in Emilia Romagna.
Ecco i punti salienti:
- modificare il criterio di valutazione nella gestione dei rifiuti: dal criterio di raccolta differenziata a quello di minimizzazione dei rifiuti non riciclati, quindi un criterio contro lo spreco, un vero cambio culturale;
- al 2020 75% di RD, 20-25% di riduzione, 70% di riciclaggio, max 150 Kg non riciclati;
- obbligo entro il 2020 della tariffazione puntuale che comunque comincia da subito nei comuni già pronti
- previsione di costruzione in tutti i comuni dei centri del riuso abbinati ai centri di raccolta
- obbligo della selezione degli ingombranti ai fini della preparazione per il riuso e del riciclaggio
- meccanismo economico automatico e progressivo di premiazione dei comuni che minimizzano sotto il 70% della media regionali i rifiuti non inviati a riciclaggio con meccanismo di reperimento certo dei fondi ed una dotazione minima di 5 milioni
- incentivazione del passaggio da raccolta stradale a raccolta porta a porta con tariffa puntuale, costruzione dei centri riuso, e progetti di riduzione con dotazione minima di 5 milioni
- introduzione del compostaggio di comunità
- coinvolgimento delle associazioni ambientaliste nella definizione dei regolamenti e della distribuzione dei fondi.

1 settembre 2015

NUOVO PIANO GESTIONE DEI RIFUTI VDA: ECCO LE COSE DA FARE


Non c’è nulla da inventare, basta realizzare quanto già sperimentato in tante parti d’Italia:
  • superare il monopolio della gestione dei rifiuti valdostani affidato ad un privato (Valeco spa)
  • superare l'attuale sistema di raccolta rifiuti ad Aosta puntando ad un porta a posta nel centro di Aosta
  • uniformare il servizio su tutto il territorio regionale;
  • attivare la raccolta differenziata dell’organico in tutto il territorio regionale;
  • incentivare il compostaggio domestico e collettivo dei rifiuti organici soprattutto nei comuni rurali;
  • adottare la raccolta domiciliare in tutti i centri a maggior densità abitativa lasciando la raccolta stradale, in forma marginale, solamente nelle zone più disperse ed isolate;
  • applicare una tariffa basata sulla effettiva quantità di rifiuti indifferenziati prodotti;
  • trattare tutti i rifiuti indifferenziati in una “Fabbrica dei Materiali” che estragga i materiali ancora riciclabili e che stabilizzi quelli che non lo sono, prima di smaltirli in modo conforme alla legge in discarica.

  •  


    22 agosto 2015

    RIFIUTI: PARMA E' UN ESEMPIO DA SEGUIRE PER LIMITARE GLI INCENERITORI

    Sblocca Italia, lettera di Pizzarotti a Renzi: "Entro il 2020 si potrebbero chiudere 7 inceneritori su 8"

    Se il “modello Parma” di raccolta e gestione rifiuti venisse preso a esempio dal resto della regione Emilia Romagna, entro il 2020 si potrebbero chiudere sette inceneritori sugli otto presenti. Lettera del sindaco Federico Pizzarotti a Matteo Renzi. 

    LA LETTERA DI PIZZAROTTI A RENZI 

    “Caro Presidente, la gestione dei rifiuti è un tema su cui l'azione di governo non si dimostra determinata nel perseguire le buone pratiche, quali quelle che il Comune di Parma, insieme a diverse altre  realtà locali, sta già attuando da anni. Nel Paese, fin troppo spesso agli “onori” della cronaca per le emergenze ambientali, esistono esperienze virtuose che dimostrano come sia possibile ridurre al minimo il ricorso a discariche e inceneritori, applicando modelli di raccolta differenziata diventati un esempio anche per altri paesi dell’Ue. Nella mia città, seconda in Emilia-Romagna per numero di abitanti - quasi 200.000 -, abbiamo raggiunto risultati fino a pochi anni fa impensabili, toccando nel 2014 il 70% di raccolta differenziata, contro il 48% del 2012. Senza troppi giri di parole, oggi un cittadino di Parma manda a smaltimento la metà dei chili di rifiuti rispetto ad un bolognese. Ecco: se tutti i Comuni dell’Emilia Romagna attuassero il modello virtuoso di Parma, entro il 2020 in Regione si potrebbero chiudere sette inceneritori sugli otto presenti. Ma non ci siamo solo noi di Parma: altri sono gli esempi che potremmo citare, a partire da Ponte nelle Alpi, il Comune più “riciclone” d'Italia con il 92% di raccolta differenziata, per non parlare di Cosenza e Salerno, realtà di assoluta eccellenza del sud Italia (oggi tristemente ricordato solo per la terra dei fuochi), e chiudendo con Milano, la più grande città europea a praticare la raccolta porta a porta della frazione organica. Le città, in sostanza, stanno dando prova di essere il motore dell’Italia: qui realizziamo programmi di smart cities; qui concretizziamo progetti a basso impatto ambientale; qui investiamo sulla riqualificazione energetica; qui, infine, attuiamo politiche in grado di dare risposte concrete alle esigenze della società, che reclama una sempre maggiore qualità della vita e dell’ambiente. 

    Ora, in un contesto in cui avete a disposizione esperienze positive conseguite da amministrazioni di diverso colore politico - molte delle quali appartenenti al suo partito -, considero francamente masochista e conservatore intervenire sul tema rifiuti con un provvedimento fuori da ogni logica, quale l'articolo 35 dello Sblocca Italia. Il nostro Paese non ha bisogno di incrementare il numero e la capacità degli inceneritori esistenti che, doveroso ricordarlo, sono comunque classificati come industrie insalubri di tipo A. La riprova di ciò che sostengo arriva proprio dall’inceneritore di Parma: dopo soltanto un anno e mezzo dall’avvio non ha sufficienti rifiuti da bruciare per la sua sopravvivenza, come invece era stato previsto dal progetto iniziale. Ed il motivo è la raccolta differenziata spinta attuata a Parma, che ha fatto breccia nel sistema e che, oggi, indica al Paese la via virtuosa per uscire dalle politiche di incenerimento, ormai superate e diseconomiche. Presidente, le chiedo di ascoltare gli amministratori locali: l’Italia ha bisogno di un vero cambio di passo politico sul tema della gestione dei rifiuti. Siamo ancora in tempo per perseguire una strada qualitativamente migliore rispetto ai programmi di incenerimento. Le città hanno tracciato un cammino che finalmente parla di progresso e rinnovamento, e in quanto istituzioni abbiamo tutti noi il dovere, oltreché la necessità, di imboccarlo”.

    3 agosto 2015

    A FORLI LUTTO CITTADINO: ECCO GLI EFFETTI DERIVANTI DALL'APPLICAZIONE DELLA LEGGE SBLOCCA ITALIA


    ECONOMIA CIRCOLARE STILE UE: AL VIA LA CONSULTAZIONE PUBBLICA

    A tutti i cittadini d' Europa 

    Avviso

    Da oggi fino al 20 agosto 2015 è possibile formulare proposte per stimolareno lo sviluppo di un'economia verde competitiva in Europa.

    La transizione verso un'economia circolare più sostenibile è alle porte e può essere una grande opportunità per tutti. 

    E' in fase di adozione un piano d'azione globale che incentivi sia i consumatori sia le imprese ad utilizzare le risorse in modo più efficiente. 

    Per questo è utile il contributo di tutti quanti operano nei diversi punti della filiera. 

    E' importante cercare di smettere di utilizzare tutto ciò che non è rinnovabile e utilizzare ciò che lo è con parsimonia. 

    Le strategie future non dovranno limitarsi solo ai rifiuti, ma contemplare l'intero ciclo di vita dei prodotti, tenendo conto della situazione di ciascuno Stato membro. 
    Occorrono interventi in materia di progettazione intelligente dei prodotti, riutilizzo e riparazione dei prodotti, consumo sostenibile, livelli di riciclaggio, uso intelligente delle materie prime, rafforzamento dei mercati delle materie prime secondarie e misure settoriali specifiche. 

    La transizione verso un'economia più circolare è in grado di promuovere la competitività e l'innovazione stimolando il nascere di nuovi modelli imprenditoriali e l'adozione di nuove tecnologie, nonché favorendo la modernizzazione delle politiche sociali, con conseguenti effetti positivi nel lungo termine per l'economia europea nel suo insieme, che diverrà più sostenibile e più competitiva. 

    I cittadini, le autorità pubbliche, le imprese e tutti gli altri soggetti governativi e non governativi interessati sono invitati a rispondere alle domande riguardanti i vari segmenti del ciclo economico e il loro ruolo nella transizione verso un'economia circolare. Un'altra consultazione pubblica sulle distorsioni del mercato dei rifiuti è già in corso ed è aperta a tutti i portatori d'interesse.

    La sfida è aperta. Ed è bene che tutti coloro che hanno buone idee, veramente sostenibili, le espongano e ne sottolineino la fattibilità e l’urgenza. Vediamo a chi darà veramente ascolto la UE, alla fine.

    23 luglio 2015

    ANCORA UNA PIANTA TAGLIATA - CASETTA DELL'ACQUA ANCORA NON FUNZIONANTE.

    Ancora un ippocastano tagliato. Proprio vicino alla nuova casetta dell'acqua installata da alcuni mesi ma ancora oggi non funzionate in quanto non collegata alla rete elettrica.

    Speriamo solo che la nuova pianta non sia stata abbattuta solo per permettere un collegamento elettrico piu agevole. Di sicuro la parte alta della pianta aveva problemi ancora evidenti derivanti dall'eccessivo sale marino cosparso sul suolo negli anni passati.

    Vedremo ancora quanto tempo ci vorra per rendere funzionante la casetta dell'acqua.

    Ecco la foto che testimonia il taglio della pianta.



    16 luglio 2015

    ELEMENTI E CRITICITA' DEL PGR 2015 ( PIANO GESTIONE RIFIUTI) IN ELABORAZIONE

    PGR 2015 - NUOVO PIANO GESTIONE RIFIUTI VALLE D'AOSTA - BOZZA DEL 5 LUGLIO 2015

    Mentre  a Parma in un anno (da maggio 2014 a giugno 2015) si è attivata la tariffazione puntuale per i cittadini, il nuovo piano gestione rifiuti Vda ancora in fase di approvazione prevede tempi lunghissimi per l'attivazione della tariffazione puntuale. In pratica salvo cambiamenti se ne parlerebbe da gennaio  2018 in avanti.
    Non ci siamo proprio!

    ---

    Una sola ATO (basta e avanza) procedere verso il superamento delle varie SUB ATO. 
    Ma quando dovrebbe avvenire?  solo dal  2018 ? 

    ---

    A chi verrà affidata la gestione del centro raccolta e trattamento: o meglio quale ruolo assegnare alla società che ora si occupa della gestione della fase finale di recupero/trattamento. Oppure continuare attraverso l'affidamento diretto alla società Valeco S.p.A., partecipata dalla regione ed appositamente costituita in forza della L.R. n. 63/1987, la cui scadenza è fissata al 31.12.2017.

    ----

    Frazione organica: la raccolta è iniziata a luglio solo in alcuni sottoambiti
    Solo dal 2018 l'organico sarà trattato in valle ? 
    quali percorsi farà l'organico proveniente dalla valli laterali?

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    RUB rifiuti organici biodegradabili  (il residuo organico alimentare circa 6.000 tonnelate - lo scarto verde, la carta/cartone, il legno, i pannolini/assorbenti (nell’ipotesi cautelativa che siano interamente costituiti da materiali soggetti a decomposizione), il sottovaglio (al 50% nell’ipotesi cautelativa che sia costituito per tale aliquota da frazione putrescibile). Il flusso totale di RUB è dell’ordine di 36.000 t/a, di cui oltre 16.000 t/a trovano attualmente collocazione in discarica
    ---
    la Giunta regionale attiverà ma quando ? 3 mesi dall'approvazione del piano oppure anche prima? programmi esecutivi per :
    a) la riduzione dei rifiuti biodegradabili da smaltire in discarica;
    b) gli indirizzi per la riorganizzazione dei servizi di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali inerti; ecc- ....
    d) gli indirizzi per la gestione dei rifiuti nelle strutture pubbliche o che gestiscono servizi pubblici;
    e) gli indirizzi per la predisposizione dei regolamenti per la disciplina dei servizi di raccolta, trasporto e gestione dei rifiuti urbani nei sub-ATO;
    f) gli indirizzi per la disciplina, a livello di sub-ATO, del sistema tariffario, in conformità a quanto disposto dall'articolo 238 del d.lgs. 152/2006

    ---


    10.3.5 REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI NECESSARI PER GARANTIRE UNA CORRETTA GESTIONE E TRATTAMENTO DEI FLUSSI DI RIFIUTI RACCOLTI – SCENARIO IMPIANTISTICO

    Rifiuto indifferenziato:
    La situazione proposta prevede l’avviamento del rifiuto indifferenziato ad un
    trattamento preliminare di trito-vagliatura con la separazione del sottovaglio da avviare
    a biostabilizzazione e del sovvallo da avviare a smaltimento in discarica previa
    compattazione presso l’impianto esistente.

    Trattamento di trito-vagliatura:
    Il costo di trattamento è valutato in 30,00 €/t. Ne deriva, sulla base di un quantitativo annuo di 21.917 t/anno, un maggiore costo, rispetto alla situazione attuale, di 657.503,00 €/anno.
    Ipotizzando di effettuare una vagliatura a 80 mm, il flusso di sottovaglio è stato stimato
    pari al 40% (8.767 t/anno) ed il flusso di sovvallo è stato stimato pari al 60% (13.150
    t/anno).

    - Trattamento di biostabilizzazione del sottovaglio:
    La situazione proposta prevede l’avviamento del sottovaglio ad una linea di biostabilizzazione, il cui costo di mercato è valutato in 70,00 €/t (al lordo delle perdite per evaporazione). Ne deriva, sulla base di un quantitativo annuo di 8.767 t/anno, un maggiore costo, rispetto alla situazione attuale, di 613.669,00 €/anno. Il biostabilizzato si prevede di collocarlo in discarica applicando un costo pari a 102 €/t (valore stimato che tiene conto dell’incremento dei costi di conferimento in discarica attuali pari a 86,52 €/t in relazione alla diminuzione dei quantitativi conferiti in discarica nello scenario e fase in questione). Si considera una perdita di peso del rifiuto biostabilizzato pari al 10%.

    - Sovvallo:
    Si prevede di collocarlo in discarica applicando un costo pari a 102 €/t (valore stimato che tiene conto dell’incremento dei costi di conferimento in discarica attuali pari a 86,52 €/t in relazione alla diminuzione dei quantitativi conferiti in discarica nello scenario e fase in questione).

    - Flusso multimateriale:
    Si ipotizza l’avviamento del rifiuto multimateriale ad un trattamento di valorizzazione in Valle d’Aosta

    PGR 2015: TARIFFAZIONE PUNTUALE PER I CITTADINI CON TEMPI LUNGHISSIMI (2018-2020)

    PGR 2015 - PIANO GESTIONE RIFIUTI PRESENTATO AD INIZIO LUGLIO 2015 PER PERMETTERE LA PRESENTAZIONE DI OSSERVAZIONI

    Mentre  a Parma in un anno ( da maggio 2014 a giugno 2015) si è attivata la tariffazione puntuale per i cittadini, il nuovo piano gestione rifiuti 2015 vDA  prevede tempi lunghissimi per l'attivazione della tariffazione puntuale. Dal 2018 e non prima... 

    Non ci siamo proprio!

    IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA RISOLUZIONE A FAVORE ECONOMIA CIRCOLARE E "OBIETTIVO ZERO RIFIUTI IN DISCARICA"

    Pacchetto Economia Circolare made in Europe.

    Il Parlamento europeo ha approvato giovedi 9 luglio 2015 una risoluzione sull'efficienza delle risorse e la transizione verso un’economia circolare.

    Il documento chiede alla Commissione Europea di fissare entro la fine del 2015 obiettivi vincolanti per aumentare l’efficienza delle risorse del 30% entro il 2030, rispetto al 2014, con l’obiettivo di aumentare il PIL di quasi l’1% e creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro sostenibili. 

    Si va dall’ecodesign all’obiettivo “zero rifiuti in discarica”, dalla sostenibilità degli edifici allo sviluppo dei mercati per le materie prime secondarie.

    Sono obiettivi ambiziosi: riciclaggio e preparazione per il riutilizzo estesi ad almeno il 70% dei rifiuti solidi urbani e all’80% dei rifiuti di imballaggio riciclati, sulla base di un efficace metodo di rendicontazione che impedisca di indicare rifiuti smaltiti (mediante collocamento in discarica o incenerimento) come rifiuti riciclati.

    Con la risoluzione  si invita la Commissione Europea ad imporre una rigorosa limitazione degli inceneritori, con o senza recupero di energia, ai rifiuti non riciclabili e non biodegradabili, entro il 2020, nonché la  riduzione vincolante e graduale di tutti i tipi di smaltimento in discarica, coerentemente con gli obblighi di riciclaggio, in tre fasi (2020, 2025 e 2030), fino a raggiungere un divieto completo per le discariche, fatta eccezione per determinati rifiuti pericolosi e rifiuti residui per i quali la discarica rappresenta il metodo di smaltimento più ecologico.

    DEPOSITATO IL NUOVO PIANO REGIONALE SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI

    La bozza suscettibile di modifiche per il nuovo piano rifiuti regionale è online sul sito della Regione Autonoma Valle d'Aosta www.regione.vda.it . Dalla data di pubblicazione decorrono 60 giorni per le osservazioni da parte dei cittadine e/o Associazioni.

    Il termine finale per presentare osservazioni è il 4 settembre 2015.

    Qui di seguito il link:

    10 luglio 2015

    PUNTARE AD UNA LEGGE REGIONALE VERSO RIFIUTI ZERO

    Puntare ad una iniziativa di legge regionale seguendo quanto avviene in Emilia Romagna.

    La legge regionale di iniziativa popolare contiene elementi propositivi  nella prospettiva concreta di un significativo “cambio di passo” nella gestione dei rifiuti. 
    Questa nuova Legge introduce:

    un nuovo criterio di efficienza della gestione dei rifiuti basato sulla riduzione degli sprechi ed in particolare sulla riduzione dei rifiuti non riciclati, che sostituisce il criterio di  percentuale di raccolta differenziata

    un meccanismo economico automatico e progressivo che incentiva i comuni che minimizzano i rifiuti a smaltimento;

    la tariffa puntuale per cui la parte variabile del rifiuto è commisurata ai rifiuti prodotti, in particolare a quelli non riciclabili, responsabilizzando il singolo utente

    finanziamenti alla trasformazione del servizio quali la raccolta porta a porta, la tariffa puntuale, i centri comunali del riuso, le azioni di riduzione dei rifiuti, l’impiantistica del riciclaggio, la ricerca sul rifiuto residuo finalizzata a modificare la progettazione di beni, materiali di consumo attualmente ancora non riciclabili

    una maggiore trasparenza nell’informazione sulla gestione.


    Ecco i principali referenti 
    Natale Belosi, Ecoistituto di Faenza, referente della rete regionale associazioni e comitati territoriali
    Michele Giovannini, Sindaco Comune di Castello D’Argile, referente dei Comuni promotori
    Lorenzo Frattini, presidente Legambiente ER
    Marco Galaverni, presidente WWF ER

    5 luglio 2015

    SI AD UNA EUROPA DEI POPOLI. NO AD UNA EUROPA DELLE BANCHE.

    No Europa multinazionali, banche, finanza. Si Europa dei popoli.
    Grecia.  TTPI (trattato USA-Unione Europea). Ucraina. Derivati del latte. Stessa faccia di un'Europa che non vogliamo. Semplifico molto per questioni di spazio.  C'è uno stretto legame tra la situazione in Grecia, alla quale  viene richiesto di indebitarsi ulteriormente per pagare interessi su debiti fatti dai precedenti governanti corrotti.  La crisi in Ucraina, ove con l' embargo dei nostri prodotti verso la Russia voluto dagli Usa stiamo perdendo importanti mercati agroalimentari, ma non solo. Perché? Perché  le multinazionali e le banche vogliono espandersi e accaparrarsi anche quei mercati, non importa il prezzo da pagare in vite umane e danno alle economie, tanto non pagano loro. Ma cosa succederebbe  alla nostra economia se la Russia chiudesse il rubinetto del gas o ne aumentasse il prezzo ?  A pagare saremmo nuovamente noi.....E' di questi giorni la decisione europea di imporre anche all'Italia la possibilità di produrre formaggi con i derivati del latte e altre schifezze. Anche questa decisione di peggiorare e livellare la nostra qualità di formaggi e latticini verso il basso  è voluta dalle multinazionali alimentari. Questa decisione non fa che anticipare, se noi staremo zitti, l'approvazione del trattato Usa-Europa, il famigerato TTPI.  Cosa ci imporrà questo trattato? Innanzitutto toglierà il divieto di importare dagli USA, per esempio, prodotti alimentari trattati con ormoni o geneticamente modificati. Ma sopratutto privatizzerà ulteriormente quei pezzi della  sanità e dei servizi pubblici che rendono di più. Il TTPI  impone inoltre  che le eventuali controversie legali che ne deriveranno non siano più dibattute nei tribunali nazionali o internazionali ma trattati da arbitrati privati. Insomma vogliono toglierci quel pò di democrazia che ci è rimasta. Vi pare poco??
    Ormai siamo in tanti, ed io fra quelli, che non vogliamo più questa Europa. Se ne può fare un'altra?  Certo che sì, la Grecia insegna, ma a noi cittadini tocca solo  fare gli spettatori o possiamo far qualcosa?  Intanto essere solidali con la Grecia. Poi far sentire la nostra voce anche nelle istituzioni,  Comuni o  Consiglio regionale. Lo sapete che in Consiglio regionale non si è mai discusso del TTPI e delle  conseguenze, se viene approvato, per la Valle?    Anche per la possibilità di fare formaggio con i derivati del latte, una delle conseguenze nefaste del TTPI, le Regioni, la Coldiretti, le associazioni di categoria e dei consumatori non hanno nulla da dire?  La Rai, i vari giornali e giornalini non hanno nulla da dire? Possibile che dobbiamo essere noi cittadini che ci mobilitiamo dal basso contro questi interessi di parte e queste schifezze che ci peggioreranno la vità?
    Spero di essere riuscito a dare un'idea che questa è l'Europa che non vogliamo. Ma a chi spetta costruirne un'altra? A Renzi, che tra la Grecia l'Ukraina e la troika si schiera dalla parte, per ora,  dei più forti?  Aspettiamo che l'Europa si cambi da sola? Oppure di fare gli  riscopriamo di essere cittadini attivi che si mobilitano e non aspettano che i buoi siano scappati dalla stalla o, per  non piangerci addosso, quando il latte è già stato versato?

    Alessandro Bortot
    Nus 2 luglio 2015

    25 giugno 2015

    TARIFFA PUNTUALE: PER I VIRTUOSI UNA OCCASIONE DI RISPARMIO - A PARMA OPERATIVA DA LUGLIO 2015

    La tariffazione puntuale a Parma partirà dal 1 luglio 2015. I cittadini di Parma potranno avere la possibilità di risparmiare effettuando una raccolta differenziata in modo virtuoso.
    Ecco il costo per una famiglia composta da 3 persone che vive in un appartamento di 100 metri:  a fronte di una tariffa attuale di 254 euro, c'è la possibilità di risparmiare circa 20 euro annui.

    APPROFONDISCI >>>>

    16 giugno 2015

    CASETTA DELL'ACQUA - IN ATTESA DELL'ALLACCIAMENTO ALLA RETE ELETTRICA/IDRICA E DELLA DATA DI AVVIO

    CASETTA DELL'ACQUA.

    Il progetto stranamente è rimasto bloccato per anni in attesa delle varie autorizzazioni burocratiche. A fine maggio  2015 e stato posizionato il chiosco/contenitore che dovrebbe custodire l'impianto di microfiltratura dell'acqua.


    Al momento l'impianto non risulta ancora collegato alla rete elettrica.

    Non è stata ancora resa nota la data di avvio del servizio.


    Ecco alcune foto che illustrano lo stato dei luoghi:


    Raccordi tra la nuova pavimentazione ed il marciapiede non ripristinati. 
    Già segnalata pericolosità presso gli uffici comunali

    Presenza di tubi e raccordi di plastica a vista: Risulta utile riportare della nuova terra.



    VIALE DELLA PACE: POLMONE VERDE DA PRESERVARE - LE POTATURE ECCESSIVE DEGLI IPPOCASTANI SONO STATE DELETERIE


    Gli alberi che costeggiano il viale non necessitano di una drastica potatura. Per l'estate costituiscono l'unica protezione al sole e alla calura. Sarebbe utile, invece, una manutenzione periodica degli arbusti sottostanti  e alla copertura con nuova terra di molte radici e tubature  presenti in loco. Occorre ancora effettuare il ripristino dei cordoli di accesso al marciapiede interno che di sera, è vero, rimane poco illuminato. In passato nessun intervento è stato fatto ai lampioni  e neppure sono stati posizionati piccoli corpi illuminanti nel marciapiede centrale. In ogni caso non abbiamo notizia di problemi di sicurezza o criminosi in zona. 
    La presenza delle panchine permette di godere del fresco anche in serata.


    Ecco alcune segnalazioni che si leggono sui media locali >>>

    6 maggio 2015

    NUOVO PIANO GESTIONE RIFIUTI. A CHE PUNTO SIAMO?

    Interpellanza presentata in Consiglio regionale sull'adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti.

    Con un'interpellanza presentata congiuntamente nel corso della seduta del Consiglio regionale del 6 maggio 2015, i gruppi Movimento 5 Stelle, Alpe e Union Valdôtaine Progressiste hanno voluto fare il punto sulla nuova proposta di adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti.

    Richiamato l'incarico professionale di collaborazione tecnica di alta qualificazione per la predisposizione della nuova proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti affidato dalla Giunta regionale nel novembre 2014, i cui termini di consegna sono ormai ampiamente scaduti, i Consiglieri Roberto Cognetta (M5S) e Fabrizio Roscio (Alpe) hanno espresso l'urgenza di procedere all'approvazione in tempi strettissimi del Piano rifiuti, per scongiurare situazioni di emergenza o infrazioni delle norme comunitarie. Hanno quindi chiesto se le bozze di Piano presentate ad oggi dai professionisti incaricati soddisfino appieno le richieste previste dal disciplinare di incarico e le motivazioni del ritardo della consegna; se siano state date precise indicazioni agli incaricati affinché gli indirizzi approvati dal Consiglio regionale costituissero presupposto imprescindibile per la nuova pianificazione regionale; se la bozza di Piano sia caratterizzata dall'elasticità necessaria a far fronte alle esigenze gestionali in continua evoluzione. Infine, i Consiglieri Cognetta e Roscio hanno chiesto se la Giunta regionale sia intenzionata ad organizzare un sopralluogo del Consiglio regionale presso la discarica, in modo da valutarne direttamente la situazione.

    L'Assessore al territorio e ambiente ha risposto che le bozze di adeguamento del Piano rifiuti sono in fase di elaborazione da parte degli uffici regionali e dei professionisti incaricati senza alcun ritardo: ha ricordato, infatti, la proroga al 28 febbraio 2015 della consegna della documentazione, anche per permettere i lavori della terza Commissione consiliare. Ha spiegato che la fase di concertazione preliminare con le strutture competenti è già conclusa, e che si sta concludendo la bozza del Piano e l'annesso rapporto ambientale, in modo da dare avvio al procedimento di valutazione ambientale strategica. Quindi le scadenze ad oggi sono state rispettate, anche perché si è cercato di avanzare in parallelo con i documenti riguardanti il Piano e il rapporto ambientale, seppur con varie difficoltà.

    È intenzione giungere alla definizione della bozza del Piano e del rapporto entro maggio, avviando poi a metà giugno l'iter della valutazione; successivamente, ha spiegato l'Assessore, è prevista la pubblicazione dei due documenti per sessanta giorni per le eventuali osservazioni; quindi, a metà agosto, l'Autorità ambientale avrà novanta giorni - che possono essere comprimibili -  per esprimere il proprio parere. Sarà allora che si potrà passare all'iter di approvazione dei documenti in Commissione e poi in Consiglio regionale.
    L'Assessore ha quindi specificato che gli indirizzi formulati dal Consiglio e dalla Commissione costituiscono presupposto fondamentale e imprescindibile; il Piano inoltre recepirà le osservazioni espresse dalla Commissione. In merito infine al sopralluogo alla discarica, l'Assessore ha comunicato che sono già stati presi contatti con il gestore e non resta che decidere la data.
    Nella replica, il Consigliere Alessandro Nogara (UVP) ha osservato che bisognerà aspettare fino al 2017 per poter appaltare i primi lavori alla discarica e ha rilevato l'importanza dell'effettuazione del sopralluogo all'impianto di Brissogne per capirne la riprofilatura, soprattutto sotto l'aspetto della sicurezza. La tempistica lunga non può che spegnere ogni tipo di entusiasmo.
    Il ritardo è già stato ereditato, ha aggiunto il Consigliere Fabrizio Roscio, e proprio per questo motivo dobbiamo fare il più in fretta possibile, anche lanciando un messaggio ai cittadini, con cui occorre ricostruire un rapporto di compartecipazione e di fiducia. La gente aspetta azioni concrete e noi continueremo a seguire la vicenda, ha precisato il Consigliere, auspicando un tempestivo coinvolgimento della Commissione consiliare nell'esame delle bozze e sollecitando l'organizzazione di incontri mirati e capillari con la popolazione da parte dell'Assessorato.


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    Quanto petrolio ci rimane?

    http://www.aspoitalia.it/intro/intro.php?ndiap=13

    http://manifestopa.pbworks.com/w/page/20249515/FrontPage

    24 marzo 2015

    CASETTA DELL'ACQUA IN ZONA VIALE DELLA PACE: ANCORA NESSUNA DATA CERTA!

    In Consiglio comunale di Aosta  martedì 24 marzo 2015 per iniziativa del gruppo consiliare di ALPE si è di nuovo parlato della prevista installazione della "CASETTA DELL'ACQUA"  nella zona di Viale della Pace. Il progetto era stranamente rimasto nel cassetto in attesa di pareri e autorizzazioni burocratiche.

    L'Assessore Delio Donzel ha ribadito che l'installazione è effettivamente prevista in Viale della Pace e che per la stessa sono stati acquisiti i pareri della Sovrintendenza ai Beni Culturali e della Commissione urbanistica e venerdì 27 marzo 2015) sarà portato il progetto esecutivo all'attenzione della Giunta Comunale. 

    Lunedi prossimo chiederemo agli Uffici competenti l'esito e la data di installazione effettiva.

    Quasi un anno per raccogliere le autorizzazioni previste sembra francamente eccessivo!

    15 marzo 2015

    NUOVO ORR ( OSSERVATORIO REGIONALE RIFIUTI) ATTIVO DAL 13/03/2015

    Anche se  molto a rilento si è arrivati nei giorni scorsi a completare la nomina dei componenti del nuovo osservatorio regionale rifiuti. L'organismo quindi è operativo e può procedere nei lavori.

    Mentre gli uffici regionali sono al lavoro sul nuovo piano gestionale relativo ai rifiuti continuano le riunioni informative in merito ai cambiamenti che avranno luogo nella raccolta dei rifiuti sul territorio regionale.

    Ecco le prossime date utili:

    Auditorium scuola media Variney di Gignod il 16 marzo alle 18
    Casa Ciamporcero di Gaby il 17 marzo alle 18
    Auditorium scuole medie di Morgex il 23 marzo alle 18
    Auditorium comunale di Quart il 24 marzo alle 18
    Auditorium scuola Einaudi di Aosta il 30 marzo alle 18.

    Alcune novità emerse nei precedenti incontri:
    IL VETRO verrà raccolto DA SOLO. 

    La PLASTICA verrà raccolta insieme ai METALLI (RACCOLTA MULTIMATERIALE LEGGERA). Quindi tutta la plastica ( sia da imballaggio e da non imballaggio per esempio 
    giocattoli, custodie cd, cassette, bacinelle, posate ,   bicchieri e piatti di plastica e i poliaccoppiati a prevalente composizione plastica (tipo le confezioni del caffè, dei surgelati, ecc) nonchè i 
    I METALLI per esempio alluminio e acciaio e ferro nonchè la confezione dei pomodori pelati, tonno. 
    Sarà forse piu facile per il cittadino mettere tutto insieme.

    CARTA E CARTONE non cambia. 
    Nella CARTA si possono conferire anche le confezioni di biscotti con il simbolo C/PAP81 O C/PAP84 (poliaccoppiati a prevalente composizione carta e il TETRAPACK). Non vanno conferiti nella carta gli scontrini (carta chimica) e la carta oleata (cartaforno).

    Nel CARTONE si possono conferire anche i cartoni della pizza a condizione che non siano troppo unti e sporchi.

    I Comuni di Aosta e della Comunità Montana Mont Rose, dal 1° giugno 2015 raccoglieranno anche l'ORGANICO.