18 dicembre 2013

CONTINUA LA SOLITA TIRITERA AD UN ANNO DAL REFERENDUM: A BREVE LA GIUNTA REGIONALE PROPORRA' SOLUZIONE...

Esito e dibattito mozione discussa in Consiglio regionale in data 18 dicembre 2013 sulla revisione della normativa sulla gestione dei rifiuti

Adunanza del Consiglio regionale del 17 e 18 dicembre 2013
Nella seduta del 18 dicembre 2013, il Consiglio regionale ha respinto, con 18 voti contrari (UV e SA) e 16 a favore, una mozione sottoscritta dai gruppi consiliari Movimento 5 Stelle, Alpe, Partito Democratico-Sinistra VdA e Union Valdôtaine Progressiste, riguardante la revisione della legge regionale n. 31/2007 sulle disposizioni in materia di gestione dei rifiuti.
Nell'illustrare i contenuti dell'iniziativa, il Consigliere Roberto Cognetta (M5S), ha evidenziato che «al di là della pronuncia della Consulta, che ha recentemente dichiarato l'illegittimità costituzionale della legge regionale, è indispensabile e assolutamente opportuno - nel rispetto di un principio di garanzia e tutela della democrazia partecipativa espressasi inequivocabilmente con il referendum del 18 novembre 2012 - un formale impegno del Governo regionale ad agire in conformità della volontà popolare e ad escludere, nella maniera più assoluta, la possibilità di smaltire i rifiuti mediante trattamenti a caldo. Con questa iniziativa vogliamo inoltre impegnare la Commissione competente a predisporre, entro trenta giorni,  una revisione della legge regionale sulla materia al fine di eliminare l'incompatibilità costituzionale, anche mediante l'introduzione di criteri di idoneità e di localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti.  La situazione della discarica di Aosta e di Pontey può diventare critica: otto anni nella  gestione dei rifiuti sono davvero pochi e bisogna agire per trovare situazioni idonee.»
Si è quindi aperta la discussione generale.
Il Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, ha espresso l'auspicio «che vi sia la volontà unanime dei 35 Consiglieri di rispettare la volontà popolare. La gestione dei rifiuti è patrimonio di tutta l'Aula: chiediamo di esaminare insieme un provvedimento che urge e che dia risposte per evitare il trattamento a caldo per lo smaltimento dei rifiuti in Valle, andando a superare l'impasse della sentenza della Corte costituzionale. Su un tema così delicato il Consiglio regionale ha il dovere, attraverso il giusto e leale confronto tra maggioranza e minoranza, di trovare delle soluzioni. Non abbiamo una proposta preconfezionata, ma abbiamo delle idee e siamo pronti a fare la nostra parte.»
Il Consigliere segretario, Fabrizio Roscio (Alpe), ha sostenuto che «siamo arrivati ad un punto in cui bisogna fare chiarezza nei confronti della comunità valdostana. La popolazione si è espressa esplicitamente, ma fino ad ora non siamo stati in grado di dare risposte concrete. La Corte costituzionale non mette in discussione il referendum, ma le competenze della Regione nella materia ambientale: con la propria competenza legislativa, il Consiglio regionale, in ossequio delle leggi italiane, ha il dovere di normare questo settore. Come minoranza, la nostra proposta è quella di rispettare la gerarchia che viene dettata dall'Unione europea al fine di avere un sistema di eccellenza nella gestione dei rifiuti. Noi siamo disponibili al confronto al fine di trovare una sintesi tra le diverse posizioni, ma soprattutto vogliamo conoscere le intenzioni della maggioranza sul cosa e quando fare in questo settore.»
Per il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, «a distanza di un anno dal referendum, vi sono forti aspettative rispetto alla direzione che si vuole intraprendere nella gestione dei rifiuti. Sarebbe opportuno che dessimo delle risposte, al di là degli annunci. La strategia rifiuti zero deve entrare nella cultura della gente, ma per farlo dobbiamo avviare un percorso condiviso. Al di là della pronuncia della Corte costituzionale, noi vogliamo ribadire la nostra autonomia legislativa: con questa mozione, il Consiglio ha la possibilità di assumere un impegno politico serio e preciso per andare ad aggiornare la legge che sia rispettosa delle nostre competenze e della volontà popolare e di garantire la tutela della salute dei valdostani.»
Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Ego Perron, ha convenuto che «sul tema dei rifiuti deve essere trovata una soluzione, perché la situazione è critica e urgente. Noi, come maggioranza, avevamo individuato una scelta con tempi e costi certi basata sulle tecnologie più evolute e rispettose della salute; avevamo immaginato un percorso che guardasse al futuro evitando gli errori del passato. Dopo il referendum, del cui risultato terremo conto, è intervenuta una sentenza della Corte costituzionale che ci impone dei percorsi obbligati. Noi oggi ribadiamo la nostra volontà politica di andare nella direzione di rispettare la volontà popolare, di trovare soluzioni adeguate al problema, di non gravare esageratamente sulle tasche dei cittadini. La Giunta regionale individuerà la soluzione più idonea e noi sosterremo la linea che traccerà.»
Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha riconosciuto la valenza della mozione. «Oggi dobbiamo prendere atto della sentenza, pur nel rispetto della volontà popolare, così come scritto all'interno dei nostri programmi elettorali. In terza Commissione, abbiamo manifestato la disponibilità politica ad approfondire la tematica e abbiamo avviato un percorso condiviso. Ribadisco il mio impegno, in quanto Presidente della Commissione, a proseguire questo cammino. Tuttavia, alla luce di quanto detto dalla Corte costituzionale, bisognare fare delle analisi tecnico-giuridiche rispetto all'applicabilità di questa mozione.»
L'Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi, ha ribadito che «il Governo regionale intende rispettare la volontà dei valdostani espressa a seguito del referendum: in tal senso ci siamo impegnati anche nel programma di Legislatura presentato al Consiglio regionale, ben consapevoli tutti - anche la minoranza - che comunque qualsiasi soluzione adottata comporterà per la parte da valorizzare, un trattamento a caldo, a questo punto, fuori Valle. Credo che il tema, nel suo complesso, sia comunque da affrontare in quest'Aula, in Commissione, prima, e in Consiglio, poi. E' corretto che tutti noi, rappresentanti della comunità valdostana, discutiamo e votiamo quella che sarà la scelta sul trattamento dei rifiuti nella nostra Regione. D'altra parte è quello che è stato fatto anche per la decisione sul pirogassificatore.» Riguardo all'impegno di intervenire sulla legge regionale, l'Assessore ha precisato che «non è concretizzabile: escludere nella maniera più assoluta la possibilità di smaltire i rifiuti mediante trattamenti a caldo non è possibile vista la chiara indicazione espressa dalla Consulta, perché non abbiamo competenza e non possiamo imporre limitazioni agli impianti. Per questi motivi non possiamo accogliere la mozione. Voglio poi sottolineare che non è vero che non stiamo facendo niente: l'Assessorato sta lavorando per la definizione di un sistema integrato di trattamento dei rifiuti coerente con tutte le disposizioni comunitarie, statali e regionali vigenti, che riporti le necessarie valutazioni di carattere tecnico, impiantistico, economico-finanziarie e tariffarie, nonché i tempi di realizzazione. È stata richiesta a Valeco un'integrazione, con particolare riguardo all'aspetto economico, dello studio di prefattibilità. Vogliamo un modello che sia a misura della Valle d'Aosta.»
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha dichiarato: «Abbiamo detto che vogliamo rispettare la volontà popolare, tant'è che non parliamo più di pirogassificatore. La scelta sarà difficile perché l'obiettivo rifiutizero è difficilmente raggiungibile. Oggi dobbiamo trovare un metodo che ci permetta di trattare i rifiuti senza caricare di altre tasse i cittadini. Ecco perché abbiamo bisogno di ancora un po' di tempo per portare in Commissione una proposta seria e concretizzabile. A breve proporremo delle soluzioni.»
Nella replica, il Consigliere Donzel, in rappresentanza dei gruppi che hanno proposto l'iniziativa, si è detto stupefatto. «Si sta giocando la carta dell'ambiguità. Su un tema delicatissimo dove c'era tutta la disponibilità della minoranza a confrontarsi, l'Assessore arriva in Aula con un testo preconfezionato, tornando alle frasi fatte dell'ex Assessore all'ambiente. Noi chiediamo alla Valle d'Aosta di essere autonomista, di far valere le proprie ragioni anche andando contro lo Stato: bisogna osare, avere coraggio e, invece, la maggioranza continua a trincerarsi dietro pareri legali. Non c'è volontà di dialogo né di confronto, ma soprattutto si è persa la volontà di rivendicare e di applicare la nostra autonomia. E' inaccettabile. Non si vuole nemmeno votare la prima parte dell'impegnativa perché la maggioranza vuole tenere aperta la porta all'inceneritore e neppure si accetta la seconda parte che propone di tutelare, con le nostre prerogative regionali, la volontà popolare con una modifica alla vigente legge sui rifiuti, ponendo limitazioni agli impianti di incenerimento.»

Fonte comunicato stampa  sito web consiglio regionale vda 

Per capire meglio leggete quanto sotto riportato >>>

http://www.alpvda.org/index.php/articoli/55-informazioni/556-la-situazione-rifiuti-in-vda.html

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