22 dicembre 2013

LEGAMBIENTE VDA: IL BLUFF DELLA MAGGIORANZA REGIONALE - SOLO PAROLE E NESSUN FATTO.

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE VDA

AD OLTRE UN ANNO DI DISTANZA DAL REFERENDUM CADE LA MASCHERA
IL GOVERNO REGIONALE NON E' IN GRADO DI RISPETTARE GLI ELETTORI

La bocciatura in Consiglio Regionale della mozione con cui, in buona sostanza, le forze di opposizione chiedevano alla maggioranza semplicemente di assumere di fronte ai cittadini l’impegno a rispettare l’esito del referendum del 18 novembre 2012 è un fatto gravissimo.
Dopo un anno di sostanziale melina, durante il quale il governo regionale ha posto continuamente ostacoli alla definizione di uno scenario di trattamento a freddo dei rifiuti, ora si vogliono addirittura far rientrare dalla finestra i trattamenti a caldo! La maggioranza non rinuncia all’idea di bruciare i rifiuti, e vuol far passare l’ipotesi che appoggiarsi ad impianti operanti fuori valle sia rispettosa delle scelte dei cittadini!
In questo modo si tenta di svilire il significato del referendum.
“Grazie alla campagna referendaria - precisa Alessandra Piccioni, presidente del Circolo valdostano, aprendo una lunga serie di interrogativi - il tema è stato così a lungo dibattuto che abbiamo assistito ad una vera e propria crescita culturale da parte dei nostri concittadini sul tema di gestione dei rifiuti.
La maggioranza regionale ci chiede adesso di tornare indietro per la propria incapacità a condurre il cambiamento desiderato dai cittadini? L'assessore all'ambiente definisce utopia quello che amministratori più attenti alla salute e al territorio già da tempo realizzano in tante parti d'Italia? La nostra classe politica non ha ancora capito che i Comuni che oggi fanno pagare meno le tasse sui rifiuti ai cittadini sono proprio quelli più virtuosi, quelli che guadagnano vendendo i materiali della raccolta differenziata e non riempiendo le discariche?
Ad un anno dal referendum siamo ancora a questo punto?
Per questi motivi aspettiamo con un certo scetticismo la proposta che Valeco ha studiato per risolvere il problema: un progetto che probabilmente è chiuso in un cassetto dell'assessore, in attesa di scenari legati più alle questioni giudiziarie connesse alla vicenda dell'appalto - promesso e poi revocato grazie all'espressione di voto dei valdostani – che non alla gestione dei rifiuti tout court.
Ma una cosa sia chiara: bruciare i rifiuti, anche se fuori regione, non è quello che i valdostani hanno chiesto un anno fa!
Aosta 21.12.2013

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