PER VISIONARE I COSTI DELLA TARIFFA MEDIA IN ITALIA E NELLA PROVINCIA DI TREVISO VISIONA IL LINK SEGUENTE.
IN PRATICA A LIVELLO NAZIONALE LA MEDIA E DI EURO 240,00 MENTRE A TREVISO APPLICANDO UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI LA TARIFFA AMMONTA A EURO 149,00.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=L8oCecq6MAg#t=1004
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NUOVA MOZIONE PRESENTATA DAI GRUPPI DELLA MINORANZA REGIONALE PER IL GIORNO 18 DICEMBRE 2013.
ANCORA NESSUN ORIENTAMENTO ESPLICITO IN MATERIA DI GESTIONE RIFIUTI E' STATO FORMULATO DALL'ASS. REG. L.BIANCHI. NON RISPETTATA LA TEMPISTICA PROSPETTATA IN DATA 9 OTTOBRE 2013 NEL CORSO DI UNA RISPOSTA UFFICIALE AD UNA MOZIONE DEI GRUPPI DI OPPOSIZIONE.
PRESO ATTO
che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 285 in data 20 novembre
2013, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo
unico della legge della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée
d’Aoste 23 novembre 2012, n. 33 (Modificazione alla legge regionale
3 dicembre 2007, n. 31 - Nuove disposizioni in materia di gestione
dei rifiuti) e reso altresì inammissibile la questione di
legittimità costituzionale dell’articolo unico della legge della
Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste n. 33 del 2012,
promossa, in riferimento all’art. 15, secondo comma, della legge
costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4 (Statuto speciale per la Valle
d’Aosta);
STANTE il
risultato del referendum popolare propositivo svoltosi in data 18
novembre 2012, il cui esito aveva visto esprimersi la stragrande
maggioranza dei valdostani votanti a favore dell'impossibilità di
realizzazione e utilizzazione sul territorio regionale di impianti di
trattamento a caldo, quali incenerimento, termovalorizzazione,
pirolisi o gassificazione;
CONSIDERATO
che, al di là della pronuncia della Consulta, è indispensabile, nel
rispetto di un principio di garanzia e tutela della democrazia
partecipativa, espressasi inequivocabilmente con la citata
consultazione referendaria, e assolutamente opportuna l'espressione
da parte del Governo regionale di un formale impegno ad agire in
conformità della volontà popolare;
RILEVATO
che la Regione ha facoltà di introdurre maggiori livelli di
protezione ambientale, al fine della tutela della salute umana, fatte
salve le prerogative dello Stato in materia di legislazione
ambientale;
RICORDATI
gli impegni assunti dal Governo regionale del rispetto della volontà
della Comunità valdostana;
RITENUTO
urgente intervenire dal punto di vista normativo per rispondere alle
necessità di cui sopra;
IL CONSIGLIO REGIONALE
IMPEGNA
- il Governo regionale, affinché qualsiasi azione volta a pianificare la gestione dei rifiuti (studi di fattibilità, incarichi e altri atti amministrativi), promossa dall'Assessorato competente o da qualsiasi società controllata o partecipata della Regione, escluda, nella maniera più assoluta, la possibilità di smaltire i rifiuti mediante trattamenti a caldo;
- la Commissione competente a predisporre, entro trenta giorni, una revisione della l.r. 31/2007, al fine di rispondere all'esigenza di rispetto della volontà popolare e di eliminare l'incompatibilità costituzionale, anche mediante l'introduzione di criteri di idoneità e di localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti.
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