13 maggio 2012

GESTIONE RIFIUTI: L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE LOUVIN IN OCCASIONE DEL DIBATTITO SULLA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE NO INCENERIMENTO RIFIUTI IN VDA

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L'intervento del Consigliere Robert Louvin in occasione del dibattito in Consiglio regionale sulla iniziativa di legge regionale popalare presentata da alcuni cittadini valdostani per vietare l'utilizzo in Valle d'Aosta di impianti di incenerimento dei rifiuti.

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Mi auguro che le forze politiche che si riconoscono oggi in una scelta che sarà diversa da quella che in questa sede compirà il nostro movimento (Alpe), vorranno non già raccogliere una sfida, ma onorare un impegno di fronte alla comunità valdostana: l'impegno è quello di non boicottare, di non pregiudicare la scelta che competerà fra pochi mesi (18 Novembre 2012) al popolo valdostano.

Il movimento Alpe lo ritiene un appuntamento di grandissima importanza civile, che richiede un impegno di serietà da parte di noi tutti nel dibattito che andrà a svolgersi non più in quest'aula, ma nelle piazze, nelle famiglie, sui media, in modo che i 100.000 elettori della Valle d'Aosta si assumano la responsabilità di prendere delle decisioni a valere non per questi mesi di legislatura, non per la prossima legislatura, ma per i prossimi venti anni.

Questa mobilitazione popolare, che a qualcuno sembra sempre sospetta e che abbiamo sentito avvertita con un certo fastidio, che è stata oggetto purtroppo anche oggi pomeriggio di una certa derisione, credo sia quanto mai segno di maturità, di volontà di assumere delle responsabilità per qualcosa che nel bene o nel male, indipendentemente dalle tessere di partito che si hanno in tasca, dovrà essere respirato, vissuto, pagato, sopportato nel prossimo futuro da tutti i valdostani.

...Siamo in un momento di transizione nel quale si sta chiudendo un ciclo che è durato molto a lungo: il ciclo del fossile, si sta progressivamente prendendo consapevolezza che è finita l'epoca della crescita esponenziale delle nostre economie, si sta chiudendo anche un ciclo consumistico che ha contraddistinto la nostra esistenza negli ultimi 30 anni.

Noi con dei nostri comportamenti siamo all'origine del problema di cui stiamo discutendo, sicuramente carenze di materie prime e impossibilità di sostenere ancora comportamenti non virtuosi che abbiamo avuto in passato ce li faranno correggere. Se non prendiamo consapevolezza che siamo in questa fase di transizione, se pensiamo di poter prendere comunque la nostra decisione solo sulla scorta di parametri esclusivamente tecnici, come se fosse la soluzione di un problema matematico, ci poniamo in una condizione sbagliata.

Certo è che dobbiamo discuterne, ne abbiamo discusso e se ne discuterà ancora di aspetti di tipo tecnico, sanitario, chimico, biologico, ma il tutto in un quadro di un mondo in movimento che fra cinque, dieci anni non avrà sicuramente più gli scenari da cui si è partiti nel momento di questa analisi.

Devo dire che tale vicenda assomiglia ad altre vicende nelle quali decisioni di grandi opere sono state assunte sulla scorta di previsioni di crescita continua ed infinita, invece oggi ci si accorge della loro inopportunità, ma risulta difficile fare delle marce indietro. È per questo che il fatto di aver approfondito - grazie ad un impegno di padri e madri, che hanno sacrificato una parte grossa della loro esistenza nel passare serate a discutere, giornate ai banchetti, a cui noi consiglieri abbiamo fornito solo un piccolo e doveroso aiuto in termini di appoggio per la certificazione - è un dato molto significativo e mi dispiace profondamente che siano dileggiati questi sforzi addirittura indicando presunti cali fisiologici o patologici di consenso.

Vorrei invitare ad un piccolo sforzo di umiltà e ad un arretramento dalle proprie
posizioni di forza chi, dall'alto della sua scienza e della posizione di potere che occupa, traccia le linee e non ha mai dovuto misurarsi con la spiegazione alle persone, nelle strade, nelle piazze, di determinati problemi e che trova forse così banale raccogliere 7.500 firme autenticate di propri concittadini.

Noi tutti rendiamo omaggio comunque alle persone che si sono impegnate e fatte forza nel portare avanti una proposta, che abbiamo il dovere di esaminare, valutare e, se del caso, approvare, senza avvertire peso o fastidio per questo momento di democrazia diretta che ci fa invece molto onore, ricordando anche che altre iniziative erano in campo e che sono state escluse per delle valutazioni inoppugnabili della commissione incaricata di valutarle.

Questa proposta di iniziativa legislativa (referendum propositivo), che è sorta in ambito popolare, nel momento in cui approda al Consiglio regionale, deve essere trattata con il dovuto rispetto prima di tutto!

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Il secondo aspetto sul quale vorrei spendere qualche parola riguarda il risultato già conseguito da questa spinta popolare, ed è stato in parte ricordato.

Colleghi, le stesse sicurezze…lo stesso "abbiamo chiaro" che è stato sentito pochi minuti fa in quest'aula era stato pronunciato qui tre anni fa allo scadere dell'altra legislatura su scelte molto diverse, che oggi sono ritenute sovradimensionate, troppo impattanti, ma questa stessa evoluzione dovrebbe renderci tutti più cauti nell'esprimere le nostre valutazioni. Non abbiamo da rivendicare particolari primogeniture, abbiamo portato già all'attenzione degli elettori nel 2008 una posizione nettamente contraria alla termovalorizzazione, abbiamo trovato interessanti le proposte tecniche che sono state portate avanti dai comitati organizzati e le riteniamo praticabili, non solo degne di attenzione, ma sostenibili, comprovate da esperienze di dimensioni comparabili alla nostra e soprattutto poste già oltre la fase di transizione in cui ci troviamo in questo momento.

Credo che vada ricordato che ogni macchina che brucia emette sostanze pericolose, penso che questo sia un dato acquisito, certo da cui partire; si può e si deve discutere dei gradi di tossicità, dei livelli di pericolo, ma non farci carico di questo pericolo strisciante e oggi non sempre rilevato e rilevabile con le strumentazioni in nostro possesso ci deve comunque mettere in allarme, far scattare quel sensore di precauzione che la pandemia strisciante dei nostri tempi sta purtroppo rivelando.

A noi quindi sembra motivo forte di una scelta di coraggio e innovatrice da parte della nostra Regione il ricordarsi che la legge classifica il pirogassificatore come industria insalubre di prima classe (Testo unico delle leggi sanitarie); credo sia soprattutto da tenere fortemente presente l'indicazione proveniente dall'Unione europea, che ha fra i tantissimi limiti un vantaggio: quello di avere un osservatorio su questi problemi e penso che siamo debitori tutti della qualità della legislazione ambientale anche in Italia, dell'opera di avanguardia che ha compiuto il Parlamento europeo su tale terreno, ossia quando la Commissione europea per l'ambiente sconsiglia la realizzazione nelle valli alpine di impianti come quelli di cui stiamo discutendo…

Per escluderne la realizzazione in Valle, traccia una linea di prospettiva che non credo sia suicida, sarebbe abbastanza atipico che un organismo tecnico di questo livello, nell'elaborare le guide alla gestione dei rifiuti nelle aree montane, ci tracciasse una via senza sbocco: ci apre una via, ci dà una prospettiva e intorno a questa prospettiva tutto quello che è stato valutato anche quando proveniva da persone di diverso orientamento, ma a cui hanno dato conferma quei facilitatori…qui i facilitatori trattati con una certa leggerezza …credo sia un atto di onestà da parte di un tecnico che viene consultato dire che è un facilitatore.

Ci sono dei facilitatori che a pagamento vi facilitano moltissime scelte e qui abbiamo avuto moltissimi facilitatori che sono venuti in tutta onestà scientifica a dare i loro punti di vista, non sempre in modo univoco, e hanno fatto in questo un'opera meritoria.

Credo quindi che di questo lavoro di facilitazione, che i comitati chiedevano peraltro fosse accompagnato da un minimo di riequilibrio sulle disponibilità in campo, perché qui non sono compatibili le risorse che sono state messe per confermare una scelta già fatta e per esplorare una via che si chiedeva di valutare meglio…

Noi siamo consapevoli e preoccupati per i pericoli per la nostra salute e quella delle generazioni a venire, riteniamo che quelle nanopolveri, che vengono contenute in limiti molto ridotti attraverso grande impegno ingegneristico, siano una fonte di pericolo per la nostra salute che possiamo evitare. Noi non abbiamo le sicurezze scientifiche che altri propongono.

Ricordiamo come le sicurezze scientifiche negli anni 1950 dicessero delle cose
particolari per quanto riguarda il fumo, ricordiamo come negli anni 1990 e 2000 fossero escluse ripercussioni delle onde elettromagnetiche da queste stesse evidenze scientifiche, ma la scienza va avanti e apre nuovi orizzonti. Ci sono già delle fonti molto autorevoli, non le cito per contrapposizione con l'Assessore alla Sanità Lanièce, ma abbiamo visto suoi colleghi (medici) che non sono dei folli - lei ha parlato di follia -, sono dei suoi colleghi che, onestamente interpretando il dovere di precauzione nell'ambito dell'attività medica, pongono in attenzione intere fasce di popolazione, cosa che è un loro preciso dovere, credo anche un preciso dovere deontologico di fare, nel momento in cui sono convinti, come lei è convinto per parte sua.

Togliamo allora dal campo tali estremismi e talebanismi, c'è un dibattito che si sta aprendo, ci sono forti apprensioni in campo e noi ce ne facciamo carico in questo momento, così come ci facciamo carico delle questioni economiche circa le opere, il loro costo, la loro sostenibilità futura, la loro progressiva inutilità, anche alla luce di una probabile riduzione, che sarà forse meno dipendente dalle nostre virtù e più dipendente da scelte che faranno in un prossimo futuro le stesse industrie per quanto riguarda la produzione di
materiali, imballaggi e quant'altro.

Credo che in questo le politiche tariffarie che saranno fatte, le scelte economiche a cui saranno costrette molte aziende imporranno un cambiamento di rotta e in parte produrranno quell'effetto di riduzione della nostra produzione di rifiuti, che noi possiamo invece concorrere volontaristicamente già adesso a realizzare. Non raccogliamo naturalmente lo spettro dell'emergenza e del catastrofismo, l'indicazione geografica è sempre la stessa: è sempre Napoli, non vogliamo finire come Napoli! Certo, questa credo sia una delle poche cose che 35 su 35 qui (36 con l'Assessore tecnico alla sanità) possiamo sottoscrivere, ma lo sottoscriviamo in modo diverso, perché non è questo brandire lo spettro della crisi un utile facilitatore alla decisione.

Non siamo in questo scenario, abbiamo mezzi, cultura popolare, consapevolezza, organizzazione che ci possono consentire una scelta ben diversa e che ci possono consentire di percorrere le vie alternative che sappiamo esserci.

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Ancora una sottolineatura su un tema che non vi è stato in nessun modo nel dibattito di oggi, perché sta su una via distinta da quella di cui stiamo discutendo, ma incrocia a giorni il percorso di questa proposta di legge: mi riferisco alla scesa in campo di interessi autorevoli e curiosi da fuori della nostra regione a fare da apripista alla realizzazione dell'impianto di pirogassificazione.

Ho trovato curiosa questa proliferazione di ricorsi da parte di soggetti venuti da lontano ad ispirare la Valle d'Aosta, portatori di esperienze formidabili anche in termini di bonifica di aree, per le quali qualche piccola questione anche di tipo giudiziale ha dovuto essere regolata, associazioni fantomatiche o comunque sedicenti di consumatori mai conosciute, che di colpo si trovano particolarmente interessate, attive e disponibili a mettere mano al portafoglio. Non so quanti di voi abbiano avuto modo di praticare la giustizia amministrativa, ma non è senza costi e invece c'è chi pensa autorevolmente da fuori alla nostra salute, che ci dice: "ragazzi, andate avanti in questa direzione tranquilli perché è unica e salvifica", e ce lo dicono fior di soggetti, ce lo dice anche la ANIDA, che non è un nome di donzella, ma è un'associazione che raggruppa molto autorevolmente degli operatori del settore della realizzazione degli impianti, come quello che viene proposto: Associazione Nazionale Imprese Difesa Ambiente; è un'associazione aderente alla Confindustria, che scende in campo legittimamente a dare man forte ad una scelta che si deve assolutamente portare avanti.

Lasciamo fuori dal campo le questioni delle infiltrazioni camorristiche, speriamo
vivamente che non ci sia da parlarne, ma non avrei evocato in termini così scherzosi, collega Consigliere regionale Comé (Stella Alpina), un tema come questo e non soprattutto alla luce di quanto cominciamo ad ascoltare in queste settimane sul tavolo della Commissione competente in materia di infiltrazioni.

Mi pare che questo tema sia stato trattato - mi consenta, lei che è sempre
molto misurato - con una certa leggerezza. L'alleanza comunque di interessi forti intorno ad una scelta precostituita per noi è qualcosa che diminuisce la libertà con la quale i cittadini valdostani devono poter fare, su un piede di uguaglianza, la scelta per il loro futuro, senza sentirsi spinti e senza sentirsi coartati.

Crediamo quindi che questa scelta, che è sicuramente meno impattante e meno violenta della scelta che propinava il Governo regionale nel 2008, una scelta più sofisticata, più elaborata, ma ancora sperimentale per larghi tratti, sia una scelta che possiamo evitare e ci piace molto il modo in cui l'ha fatto tale proposta di legge.

Questo provvedimento proposta dal Comitato dei cittadini non ha detto alla Regione cosa deve fare: le dice solo cosa non deve fare, dice che la comunità valdostana può fare a meno di qualcosa che è messo in cima alla lista dei modi meno virtuosi di smaltire i rifiuti da parte della nostra legislazione e della legislazione dell'Unione europea, semplicemente che "non si realizzano, né si utilizzano sul territorio regionale impianti di trattamento a caldo quali incenerimento, termovalorizzazione, pirolisi o gassificazione".

Credo sia una proposta rispettosa, fatta da nostri concittadini, veramente in punta di penna che lascia ampio margine e ampia possibilità al Governo e al Consiglio di effettuare delle scelte di ragione e di volontà, in modo assolutamente pacifico, ma sulla scorta di una visione di futuro che questi nostri concittadini ci chiedono di condividere con loro e che noi condividiamo: uscire dall'approccio vecchio, uscire dall'approccio del bruciare, entrare nel modo nuovo di ragionare e di operare, entrare nel modo del creare meno scarto e meno rifiuto e recuperare quanto più possibile, nel modo meno impattante, delle risorse. Una soluzione che a noi pare intelligente e rispettosa, che chiude una porta da un lato, fa fare - non ce ne rammaricheremmo questa volta - una piccola marcia indietro al Governo regionale, ma che darebbe a questa nostra comunità uno slancio nuovo e una prospettiva sicuramente migliore.


Chiediamo in conclusione - naturalmente confidando che, al di là del voto di oggi, ci sia condivisione larga su questi obiettivi da parte della popolazione valdostana - che ci sia un impegno di lealtà da parte di noi tutti: l'impegno a trasferire lealmente e onestamente fuori da quest'aula, a partire da domani, il dibattito, in modo che ognuno dei nostri 100.000 concittadini sia correttamente informato ed invogliato ad andare ad esprimersi.



Avremmo piacere di sentire dagli esponenti della maggioranza e del Governo regionale un impegno in questo senso, perché sappiamo che un piccolo ostacolo, uno di quegli ostacoli a cui, fra l'altro, una delle iniziative referendarie intendeva mettere mano, ossia un quorum molto elevato ( oggi è al 45%), è di fronte a noi, ma, di fronte ad una questione come questa, giocare al ribasso, a politiche di astensione, giocare al non lasciare andare a votare sarebbe un grave errore di sfiducia nei valdostani e nella democrazia.

Abbiamo avuto non tanto tempo fa un esempio luminoso di una scelta anche sofferta, difficile, in un Paese molto vicino al nostro, nel quale liberamente i cittadini sono andati a votare e hanno fatto delle scelte molto importanti per il loro futuro. È un Paese che ha avuto la fiducia in sé stesso e nel proprio popolo, tale da eliminare alla radice il problema del quorum.


Noi non lo avremo eliminato per la prossima tornata elettorale, ma credo che possiamo e dobbiamo assumere qui questo impegno leale nei confronti dei nostri concittadini di far sì che, quale che sia l'esito di tale decisione, l'esito finale sia preso tranquillamente, apertamente, serenamente dal popolo valdostano.

Grazie.

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11 maggio 2012

CONFRONTO TRA SCENARI GESTIONE RIFIUTI DISATTESO NEI FATTI !

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In data 19 Ottobre 2011 la III Commissione Consiliare del Consiglio Regionale nel concludere i lavori inerenti l'esame della petizione indicava l'accoglimento della richiesta di confronto tra gli scenari (quello proposto dalla Regione e quello proposto dal Comitato di cittadini)

Il Consiglio regionale in tale data (a maggioranza dei suoi componenti) approvava la risoluzione ed impegnava la Giunta regionale a promuovere un incontro per realizzare un confronto tra lo scenario di trattamento a freddo dei rifiuti (TMB) e di quello a caldo (pirogassificazione).

La risoluzione e stata firmata dai seguenti consiglieri regionali:

Comé - Bieler - Prola - Tibaldi - Agostino

Ad oggi a circa sei mesi dall'approvazione di tale risoluzione non si conoscono i risultati e le attività svolte a tale proposito dalla Giunta Regionale


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Ecco il testo completo della risoluzione approvata in Consiglio regionale:

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Richiamata la mozione del Consiglio regionale, n. 1689/XII, del 21 dicembre 2005 con la quale si impegnava la Giunta regionale a "presentare una valutazione tecnica, economica ed ambientale delle diverse possibilità di valorizzazione energetica dei rifiuti valdostani, compresi eventuali accordi con impianti ubicati fuori del territorio regionale, oppure attraverso l'ipotesi di realizzazione in Valle d'Aosta di un impianto di termovalorizzazione ad uso esclusivo dei rifiuti termovalorizzabili prodotti e/o già stoccati in Valle d'Aosta, comprendendo la valutazione di percorsi amministrativi per attuare le diverse soluzioni".
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 807, 20 marzo 2008 con la quale si approvava lo Studio comparativo fra i sistemi di trattamento e smaltimento dei rifiuti in Valle d'Aosta, individuando l'impianto di termovalorizzazione ed il recupero ambientale del sito di Brissogne quale scenario adeguato alle esigenze della Valle d'Aosta, in considerazione di tutte le valutazioni tecniche, tecnologiche, di impatto ambientale e igienico-sanitario, nonché economico-finanziarie e tariffarie;

Richiamata la deliberazione del Consiglio regionale n. 639/XIII del 24 giugno 2009 con la quale si decideva di:
- propendere per una valorizzazione energetica dei rifiuti,
- non procedere allo smantellamento della discarica di Brissogne;
- di avviare la sperimentazione di tecnologie innovative per la produzione di un combustibile da rifiuto (CdR) di alta qualità da destinare alla valorizzazione energetica anche in impianti di cogenerazione e teleriscaldamento che possano garantire un ulteriore contenimento dell'impatto ambientale su scala regionale;
- potenziare le attività finalizzate a perseguire livelli importanti di raccolta differenziata anche volte a migliorare i quantitativi e soprattutto la qualità delle singole frazioni, in accordo con le autorità di sott-ambito;
- avviare un piano di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti;
- proseguire in azioni di informazione e sensibilizzazione dell'utenza.

Richiamata la propria deliberazione n. 1117/XIII del 24 marzo 2010 con la quale Consiglio decideva di rideterminare le azioni finalizzate alla attuazione e revisione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, ovvero:
• confermare l'opportunità di avviare un piano di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti;
• di confermare la necessità che siano potenziate le attività finalizzate a perseguire livelli importanti di raccolta differenziata;
• confermare l'obiettivo della valorizzazione energetica dei rifiuti urbani indifferenziati da attuarsi attraverso la ricerca, mediante procedura ad evidenza pubblica, di un sistema di pirolisi e gassificazione, che permetta di trattare il rifiuto valorizzandone la componente energetica in condizioni tali da garantire un contenimento dell'impatto ambientale su scala regionale e la riduzione dei sottoprodotti da conferire in discarica;
• confermare l'opportunità di avviare, contestualmente alla individuazione di una soluzione tecnologica che consenta di trattare e smaltire i rifiuti prodotti nella Regione, una o più sperimentazioni di tecnologie particolarmente innovative.
Vista la petizione per richiedere un confronto fra esperti in merito alla realizzazione tra un impianto di trattamento a freddo dei rifiuti ed un impianto di piro-gassificazione, nonché una contemporanea moratoria del bando di gara per l'impianto di piro-gassificazione;

Dato atto che l'Amministrazione regionale ritiene congruo il numero di incontri con il pubblico organizzati dall'Amministrazione regionale (ben nove nel corso degli anni 2010-2011) oltre ai due seminari tecnici tenutisi presso il Palazzo regionale per rendere note le ragioni ambientali, sanitarie, tecniche ed economiche della scelta approvata dal Consiglio regionale in data 24 marzo 2010 relativamente al trattamento finale dei rifiuti in Valle d'Aosta;

Considerato che la III Commissione ha concluso i lavori inerenti l'esame della petizione indicando al Consiglio l'accoglimento della richiesta di confronto nell'intento di offrire ai cittadini la possibilità di ricevere la più ampia informazione su una materia di così grande rilevanza;

Impegna

La Giunta regionale a promuovere un incontro per realizzare un confronto tra lo scenario di trattamento a freddo dei rifiuti (TMB) e di quello a caldo (piro-gassificazione).



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TRENI ALTA VELOCITA E COSTI STRATOSFERICI... DOCUMENTAZIONE A CONFRONTO

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TAV Torino-Lione: opportunità e criticità
Ecco gli interventi in formato audio-video e i documenti utilizzati (presentazioni PowePoint, documenti pdf...)nel corso del convegno tenutosi a Torino del 26 aprile 2012 >>>

http://www.notavtorino.org/documenti-02/poli-26-04-2012





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GESTIONE RIFIUTI: TRA RICORSI E CONTRORICORSI...

Il Tar della Valle d’Aosta si pronuncerà mercoledì 18 luglio 2012 sul ricorso dell'Associazione nazionale imprese difesa ambiente (Anida) contro l'ammissibilità della proposta di legge di iniziativa popolare che si oppone alla costruzione del pirogassificatore in Valle d'Aosta.

L'Anida associa alcune delle imprese operanti nel settore impiantistica collegata alla costruzione di inceneritori e simili che sono intimorite dalla diminuzione del commesse nel settore.

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta si era espresso a maggioranza contrario all'iniziativa legislativa portata avanti dal
Comitato referendario sostenuto dall'Associazione Valle Virtuosa.

Il referendum propositivo è previsto per domenica 18 novembre 2012.

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6 maggio 2012

LCA (LIFE CYCLE ASSISTEMENT): UNO STRUMENTO DI ANALISI DELLA FILIERA RIFIUTI

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L'8 maggio 2012 a Milano avrà luogo un convegno per illustrare la metodologia "Analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment - L.C.A.)", quale strumento più adatto per sviluppare una visione globale della filiera prodotto - rifiuto - riciclo - recupero - smaltimento atta ad una più attenta e consona pianificazione regionale in materia.

In questo ambito il progetto GE.R.LA. (GEstione Rifiuti in Lombardia - Analisi del ciclo di vita), sviluppato dal Politecnico di Milano applicando la metodologia LCA, ha fornito a Regione Lombardia utili indicazioni per la proposta di Programma per la gestione dei rifiuti urbani in Lombardia al 2020.

Il seminario è l'occasione per conoscere il nuovo programma e per approfondire la conoscenza della metodologa LCA applicata ad uno strumento di pianificazione.
Organizzazione: Regione Lombardia in collaborazione con CESTEC >>>
La metodologia LCA applicata a sistemi complessi
Alessandra Zamagni
ENEA - Laboratorio LCA ed Eco-design

Indirizzi del nuovo Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti
Anna Cozzi
Dirigente Struttura Pianificazione dei Rifiuti
D.G. Territorio e Urbanistica

LCA applicata alla gestione dei rifiuti: inquadramento e sviluppi recenti
Mario Grosso
Politecnico di Milano - DIIAR - Sezione ambientale

Progetto GERLA: LCA applicata alla pianificazione regionale
Lucia Rigamonti
Politecnico di Milano - DIIAR - Sezione ambientale

Progetto GERLA: LCA applicata alla gestione dei rifiuti a livello provinciale: i casi di Bergamo e Pavia
Mario Grosso
Politecnico di Milano - DIIAR - Sezione ambientale


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5 maggio 2012

REFERENDUM PROPOSITIVO NO INCENERITORE AVRA LUOGO IL 18 NOVEMBRE 2012

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Il 18 novembre 2012 si terra in tutta la Valle d'Aosta il referendum propositivo proposto dai cittadini valdostani (Associazione Valle Virtuosa) per impedire la costruzione e il funzionamento di inceneritori in Valle.

Il decreto di indizione del referendum è stato pubblicato in data maggio 2012 sul Bollettino ufficiale della Regione.

Ecco il quesito proposto ai valdostani:
"Volete che sia approvata la proposta di legge regionale di iniziativa popolare n.177/XIII, recante “Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)”, pubblicata nel B.U.R. n. 34 del 16 agosto 2011 e depositata presso la Segreteria generale del Consiglio regionale in data 29 dicembre 2011”.

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Ricadere negli errori del passato, sarebbe davvero tragico.
La gestione corretta dei rifiuti è possibile senza rischiare salute e portafogli.
Occorre valutare i piani alternativi e prendere la strada corretta una volta per tutte.

Il vantaggio maggiore sarà per tutti gli attori del territorio, nessuno escluso.
La filiera dei riciclo ha enormi vantaggio sotto ogni aspetto.


Individuare un piano alternativo è fattibile!
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1 maggio 2012

TRASCORSI 6 MESI MA L'ASSESSORE NON ATTIVA IL CONFRONTO

Il 20 Ottobre 2011 il Consiglio regionale della Valle d'Aosta approva la richiesta avanzata da oltre 11 mila cittadini di un confronto tecnico-scientifico tra l'inceneritore e le altre tecnologie di trattamento dei rifiuti.

Nulla è stato fatto al riguardo. Grave inadempienza dell'Assessorato regionale competente.

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Analisi energetico-ambientale con metodologia LCA ed analisi economica del sistema integrato dei RSU ( Rifiuti solidi Urbani) nella Regione Autonoma Valle d’Aosta

Premessa:
Presentazione di uno scenario di smaltimento dei RSU alternativo al piano della Regione, elaborato da associazioni di cittadini (marzo 2010)
Petizione rivolta al Consiglio regionale sostenuta dal Comitato ValleVirtuosa e firmata da 11007 cittadini valdostani, per la richiesta di un confronto tra scenari e contestuale moratoria del bando di gara per lo smaltimento dei RSU (giugno 2011)
Parere favorevole al confronto espresso dalla III Commissione consiliare (ottobre 2011)

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Nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, che prevede, in ordine prioritario, prevenzione, preparazione per il riciclaggio, recupero di materia, altri tipi di recupero e smaltimento, ogni scenario di smaltimento deve prevedere obbligatoriamente il raggiungimento degli obiettivi di riduzione e di raccolta differenziata nel pieno rispetto della normativa vigente (D.Lgs. 152/06 e successive modifiche).

La Regione Valle d’Aosta attiverà un piano regionale di riduzione dei rifiuti, con obiettivi misurabili e vincolanti, per un periodo minimo di dieci anni e attuerà una tracciabilità dei rifiuti prodotti onde pervenire ad un passaggio alla tariffa puntuale in tutti i subATO della regione, entro 24 mesi.
La Regione Valle d'Aosta si impegnerà al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012. Senza queste premesse qualunque confronto tra scenari di smaltimento appare insostenibile.

Fasi del confronto

Le parti (Regione Valle d’Aosta e Comitato ValleVirtuosa) designeranno i rispettivi rappresentanti al fine di realizzare un tavolo di confronto, i cui obiettivi saranno:
- concordare un calendario di incontri;
- definire un merceologico dei RSU condiviso;
- presentare i rispettivi scenari di smaltimento o di gestione integrata dei rifiuti;
- condividere gli indicatori energetico-ambientali per lo studio LCA;
- condividere i confini dello studio LCA;
- ogni parte indicherà un esperto di fiducia, con l’incarico di redigere lo studio;
- concordare i tempi della durata dello studio;
- prevedere un ciclo di incontri pubblici di presentazione dei risultati dell’analisi.

Obiettivi dello studio LCA

Lo studio si propone, attraverso l’utilizzo della metodologia LCA (Life Cycle Assessment) di individuare lo scenario con migliori prestazioni energetico-ambientali per la gestione integrata dei RSU.
Lo studio si occuperà, fermo restando l’attuazione degli obiettivi di RD previsti dal Dlgs.152/06, di fornire indicazioni energetico-ambientali dei trattamenti finali del RSU residuo, oltre a eventuali pre-trattamenti, attraverso la realizzazione di un modello LCA esteso a tutto il sistema integrato.
Gli scenari alternativi oggetto della ricerca LCA dovranno essere successivamente analizzati dal punto di vista economico, stimando costi e fabbisogni impiantistici per il trattamento del RSU residuo e conferimento a discarica.
L’attuazione di politiche di riduzione a monte dei rifiuti dovranno essere analizzate nel modello LCA.
E' richiesta inoltre una valutazione degli impatti sulla salute umana anche a livello locale.

Indicatori energetici e ambientali

Le parti individueranno aree di interesse ambientale e per ognuna di esse concorderanno opportuni indicatori: energetici, relativi ai cambiamenti climatici, relativi a consumo delle risorse, impatto sull’ambiente e sulla salute umana.
Sarebbe opportuno estendere i confini dell’analisi a tutta la filiera dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento.

Fonti dei dati in ingresso allo studio

Dovranno emergere dal tavolo di confronto:

Quantitativi totali dei rifiuti ed andamento della produzione (riduzione);
Andamento della Raccolta Differenziata e strategie future;
Definizione degli scenari principali oggetto dello studio;
Definizione dei flussi dei rifiuti per composizione merceologica (sia RD che RSU residuo);
Definizione dei bilanci di massa in ingresso ed in uscita dal pre-trattamento.

I dati tecnici necessari all’elaborazione del modello LCA e alla sua analisi saranno sviluppati nel corso dello studio e sottoposti alla vigilanza delle parti.

Considerazioni finali

Uno studio LCA costituisce un punto di partenza, anche se è complesso e relativamente dispendioso, per intraprendere scelte con una base oggettiva, ma deve essere condotto in modo scientificamente rigoroso.
“In Italia l’impiego della LCA nel settore dei rifiuti non è ancora una pratica così diffusa come in molti altri paesi dell’Unione Europea.
La decisione finale sulla gestione dei rifiuti è prerogativa del decisore politico, che ancora poco conosce ed apprezza gli strumenti della LCA e basa le scelte più su parametri di natura tecnico-impiantistica tarati su obiettivi e contesti ristretti e su esigenze di budget piuttosto che su obiettivi di ottimizzazione energetico-ambientale di sistema.”
Le ultime due frasi (tra virgolette) sono state estrapolate dal seguente studio:
Politecnico di Torino - Analisi energetico ambientale con metodologia LCA ed analisi economica dell’attuazione del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti alla luce dei nuovi obiettivi di Raccolta Differenziata introdotti dal D.lgs. 152/06 - 2008

INCENERIMENTO. PRATICA VECCHIA, OBSOLETA E INQUINANTE

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Non bruciamo il futuro!

http://youtu.be/lgRPlBA72Yw



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29 aprile 2012

CORONA: STOP ALLE GRU IN MONTAGNA - STOP AL CEMENTO!

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Corona a BabelFestival conclude la chiacchierata con un invito rivolto a tutti.

"Sono andato a Courmayeur e ho visto le gru sul Monte Bianco.

Basta! Basta costruire impianti, imparate a camminare che siete tutti sovrappeso.

Basta schei (l'impianto costa oltre 100 milioni di euro) basta cemento.



Se avesse preso visione dei dati e dei costi relativi alla gestione rifiuti (oltre 200 milioni di Euro) e alla relativa impiantistica si sarebbe, forse, "tagliato/strappato" i capelli...



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RIDUCI, RIUSA, RICICLA, RIPENSA...CI !

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Notizie dagli amici della rete...

Ben venga la cura "Giarda" taglio degli sprechi ( tagli per oltre 12 miliardi di spesa pubblica?) se interverrà anche sui meccanismi dei finanziamenti agli incenenitori (CIP 6). Senza il pagamento (obbligatorio fino ad oggi) dei cittadini di una quota in bolletta questi impianti non reggerebbero economicamente e si punterebbe su impianti (senza incenerimento) piu sostenibili e sulla raccolta differenziata spinta...


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http://rifiutizerospoleto.blogspot.it

"Riduci, Riusa, Ricicla, Ripensa...Ci!".

Esperti a confronto oggi a Spoleto:

Rossano Ercolini, responsabile del centro Ricerche Rifiuti Zero di Capannori (Lu) ed esponente nazionale di ZERO WASTE;
http://www.blogger.com/img/blank.gif
Carla Poli direttore del centro di riciclo di Vedelago (Tv) azienda green economy che ha creato posti di lavoro con la raccolta differenziata.

L'obiettivo è quello di portare testimonianze concrete di come sia possibile raggiungere, anche in poco tempo, una percentuale molto alta di rifiuti differenziati con il porta a porta e di come sfruttarli come risorsa senza doverne farhttp://www.blogger.com/img/blank.gife un combustibile tossico.

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Questioni di dignità. Perchè condividere un percorso virtuoso nella gestione dei rifiuti >>>

E' aperta la campagna di finanziamento all'iniziativa referendaria!
Partecipa e fai partecipare...
Da 5 euro fai la tua donazione a valle virtuosa >>>
iban
IT08 O 08587 31630 000160111421





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26 aprile 2012

INCENERITORE NO GRAZIE: I CONSIGLI DI FATA DIOSSINA



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L'INCENERITORE DI QUANTO FARA AUMENTARE IL NOSTRO DEBITO?



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24 aprile 2012

GESTIONE RIFIUTI E ACQUISTI VERDI DA PARTE DELLE IMPRESE

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Acquisti Verdi: cosa cambia per le Imprese


Si segnala la seguente inziativa >>>

IN RITARDO MA LA DIREZIONE è GIUSTA

MENO RIFIUTI PRODOTTI
MENO RIFIUTI IN DISCARICA
E SE SI ARRIVA A 25000 TONN ANNUE LA COSTRUZIONE DI UN INCENERITORE E UN VERO E PROPRIO SPRECO DI RISORSE PUBBLICHE

CON IL RISPETTO DEI LIMITI FISSATI DALL'ATTUALE NORMATIVA ( SUPERARE IL 65 PER CENTO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA) E CON LA RACCOLTA DELL'ORGANICO NON è ASSOLUTAMENTE NECESSARIO INSTALLARE NUOVI IMPIANTI DI TRATTAMENTO A CALDO.
http://www.blogger.com/img/blank.gif
PS. IL CONTO FINALE LO PAGANO I CITTADINI MICA GLI AMMINISTRATORI!

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Video del Dottor Burgio ( convegno presso politecnico di Torino)
iNTERFERENTI ENDOCRINI >>>



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BICI-DAY AD AOSTA: ORGANIZZA DECRESCITA FELICE

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

Vivere meglio, decrescere e pedalare...

Sabato 28 Aprile, il circolo della Decrescita Felice di Aosta organizza il bici-day.

per imparare a fare piccole manutenzioni della bici ma anche per ... barattare accessori e/o vecchie bici, ricevere il vademecum del ciclista ed altro ancora.

L'iniziativa si svolgerà in Via Losanna ad Aosta,

dalle ore 15,00 alle 18,00.

Tutti sono invitati.


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22 aprile 2012

GESTIONE RIFUTI: CONVEGNO INCENERIMENTO E SALUTI

FILMATI CONVEGNO ISDE ( MEDICI PER L'AMBIENTE)TITOLO: INCENERIMENTO DEI RIFIUTE E SALUTE DATA: 14 aprile 2012

PARTE 1 - INTRODUZIONE ZUCCHETTI E CALGARO
http://youtu.be/EW8Y-WokYBk

PARTE 2 - INTERVENTO CERANI: http://youtu.be/isQhAzlgcqk

PARTE 3 - DOMANDE DEL PUBBLICO A CERANI: http://youtu.be/xre73MrDo8M

PARTE 4 - INTRODUZIONE TARTAGLIA E INTERVENTOTERRACINI: http://youtu.be/l6kgrrIPUNQ

PARTE 5 - INTERVENTO BURGIO:http://youtu.be/a1Ffvp6mSHA

PARTE 6 - INTERVENTO DELL’ASSESSORE RONCO:http://youtu.be/atMxm_v7EHk

15 aprile 2012

PARMA: UNA GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE E DI DENUNCIA BEN ORGANIZZATA. - GRAZIE PARMA!




Una delegazione valdostana ha partecipato a Parma sabato 14 Aprile 2012 all'iniziativa organizzata dal coordinamento GCR - Gestione Corretta Rifiuti. Un grazie dicuore agli amici di Parma per l'accoglienza. Contiamo di ospitarvi tutti in Valle d'Aosta in occasione della futura campagna referendaria. La manifestazione ha avuto il patrocinio da Slow Food Italia, Isde Italia, Medicina Democratica e dall’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi.
Ulteriori informazioni sono disponibile sul sito: Ambiente Parma
e ai seguenti link >>> foto >>>

Ecco le foto pubblicate su Parmanews 24 >>>
http://www.parmanews24.com/multimedia/corteo-contro-linceneritore

E’ una battaglia importante e sono stanti oltre 200 le associazioni e i comitati che hanno aderito. Oltre 3.000 persone hanno partecipato all'iniziativa per affermare come cittadini il diritto alla salute e ad un futuro più sano. E’ stata una manifestazione imponente, come da tempo non se ne vedevano in città.

L'Associazione Valle Virtuosa - Valle d'aosta ha sfilato con un grande striscione.

Nel corso della mattinata ha avuto luogo un interessante convegno presso l'aula magna dell'Auditorium Paganini con la partecipazione dell’oncologa Patrizia Gentilini e di altri importanti esponenti, che denunciano ogni giorno la gravità della situazione ambientale del nostro Paese, proponendo soluzione concrete e realizzabili. Insomma una intera giornata per opporsi a tutti gli inceneritori, fonti di gravi danni alla salute.

Una grande manifestazione che ha riunito tutti i gruppi che si battono per la cultura della riduzione dei rifiuti, del riuso, del riciclo, del recupero di materia e che propongono scelte che combattono le tante fonti di inquinamento che gravano sulla nostra salute, come le centrali a biomassa a scopo lucrativo e gli impianti industriali di forte impatto ambientale, che hanno avvelenato l’aria in tutta la pianura padana, uno dei 5 territori più inquinati al mondo.

Una manifestazione per ribadire il nostro NO A TUTTI GLI INCENERITORI e a qualunque incenerimento, per sposare le alternative a freddo per gestire i nostri materiali post-utilizzo (in passato si chiamavano rifiuti...)

Vogliamo sostenere con forza la corretta modalità di gestione dei nostri scarti, prima di tutto con la riduzione e il riuso, poi con quel porta a porta che sta prendendo piede in Italia e nel mondo, ma che trova ancora forti resistenze da parte di quei pochi che con inceneritori e discariche percepiscono lauti guadagni.

Un sistema che mira al riciclo totale degli scarti attraverso il riciclo delle plastiche etorogenee (con estrusore) e Tmb che recuperi materia e riduca ulteriormente il residuo. Ma anche con politiche che incidano sulle manifatture che producono imballaggio affinché tutte le merci prodotte diventino riciclabili con facilità al 100%.

Il miglior modo di ridurre i rifiuti è non produrli affatto.

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Convegno di Torino in data 14/4/2012.
Il Convegno di Torino è stato organizzato presso il Politecnico e vi hanno partecipato autorevoli professori universitari, ingegneri, fisici, medici pediatri, oncologi ed epidemiologi tra cuil'Ing. Cerani (profondo conoscitore dell'impianto di Brescia),il noto epidemiologo Prof. Terracini (curatore dello studio Moniter)e il Dott. Burgio (pediatra esperto in biologia molecolare).
L'evidenza scientifica è ormai certa sui danni dell'incenerimento dei rifiuti sulla salute, compreso l'incenerimento in impianti moderni ed "efficienti", come è stato illustrato nel convegno, citando l'inceneritore di Brescia.

Innovazione tecnologica e rischi per la salute...
ci si ammala e si continua a morire...

Stranezze valdostane...
Chissà come mai i rappresentanti delle nostre istituzioni locali (Zublena Prola Comè a titolo di esempio per essere chiari) partecipano solo ai convegni che promuovono gli inceneritori e che tendono a minimizzare gli effetti indotti.

Al convegno di Torino ha partecipato l'Assessore Ronco (Piemonte), che pure ha voluto l'impianto del Gerbido di Torino, ma almeno ha dimostrato di volersi informare, intervenendo dal pubblico al Convegno che ha avuto luogo presso l'Università di Torino.

I politici made in Valle d'Aosta che scelgono l'inceneritore non si sono visti in sala. Una delegazione di Valle Virtuosa era presente e a breve elaborerà un documento riassuntivo.



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10 aprile 2012

GESTIONE RIFIUTI: CLINI RISPONDE AD UNA DOMANDA DEL GCR (GESTIONE CORRETTA RIFIUTI) DI PARMA

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

http://youtu.be/a5g-3W__ZsM?t=1m40s



...
A Parma si intende costruire un inceneritore. Crede anche nell’incenerimento come energie del futuro?

"Ho avuto modo di approfondire la situazione di Napoli e dell’emergenza rifiuti.
Mi sono confrontato a lungo con il sindaco De Magistris e con i tecnici deputati alla gestione del problema. Devo dire che sui rifiuti negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti enormi, proprio sotto il profilo tecnologico.

Oggi credo che l’incenerimento sia superato dalla realtà.


Ho avuto modo anche di guardare sommariamente i numeri di Parma e si capisce che la crescita della raccolta differenziata, in alcuni comuni a livelli record, non possa stare insieme con un inceneritore che brucia le stesse cose che vengono differenziate’.
...

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In data 28 Marzo 2012 gli avvocati Pietro De Angelis e Arrigo Allegri hanno reso noto di avere depositato presso la Procura della Repubblica un’istanza di sequestro del cantiere dell’inceneritore. “Dopo 12 esposti, in vista dell’imminente decisione finale della Commissione Europea, abbiamo avanzato un’istanza di sequestro del cantiere fondata su tutti gli elementi già usciti sulla procedura dell’inceneritore”.

“L’Antitrust si è già pronunciato a riguardo ed ha stabilito che l'appalto in essere per la raccolta dei rifiuti è scaduto il 19 dicembre 2011.

La decisione della Commissione Europea sarà importantissima e potrebbe avallare in toto le nostre tesi.

Entro fine aprile 2012 si avranno ulteriori notizie in merito.

Potrebbe essere comminata allo Stato una sanzione pecuniaria per un massimo di 9,5 milioni di euro; poi lo Stato dovrebbe rifarsi sugli eventuali responsabili, incominciando dai presidenti delle ATO.

Lo Stato perseguirà le persone fisiche che sono responsabili del danno e non gli Enti. Nel momento in cui la Commissione Europea evidenziasse queste irregolarità, a quel punto la magistratura dovrebbe agire.

Oggi il Comune di Napoli porta i suoi rifiuti in Olanda con un costo inferiore ai 100 euro alla tonnellata (trasporto compreso).

Come scritto da Iren sulle carte ufficiali, a Parma, anche quando sarà in funzione l’inceneritore, pagheremo la stessa tariffa di adesso (160 euro + aggiornamento Istat) che è una delle più care d’Italia. Aumentando la raccolta differenziata in tutta Europa oggi si assiste ad una riduzione di rifiuti da avviare a smaltimento e pertanto manca il combustibile per i vari inceneritori già operanti. Da ciò deriva l’attuale abbassamento del prezzo di smaltimento”.


Gli ultimi amministratori hanno fatto danni enormi...

Attila si comportava nello stesso modo...





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9 aprile 2012

A PARMA PER LA SECONDA MANIFESTAZIONE NAZIONALE "STOP ALL'INQUINAMENTO"

Sabato 14 aprile 2012 a Parma si terrà una manifestazione nazionale dal titolo “Stop all'inquinamento - Stop all'incenerimento” sottotitolo “Ricicliamo l'Italia”.
Sarà un importante momento di incontro per “fare rete” con le comunità, i movimenti di cittadini, le associazioni che hanno a cura ciò che ci accomuna tutti: l'ambiente in cui viviamo e dove produciamo il nostro cibo.

“Ricicliamo l'Italia”, così il titolo del raduno, ha il patrocinio di “Slow Food Italia”, “Associazione dei Comuni Virtuosi”, “Medicina Democratica”.
Sono giunte adesioni anche dai seguenti movimenti e partiti: Movimento 5 Stelle, Parma Bene Comune, Rifondazione Comunista, La Destra, Sel Sinistra Ecologia e Libertà, ed altri movimenti.

Una delegazione di Amici del Viale parteciperà alla la seconda manifestazione nazionale contro gli inceneritori, che si svolgerà a Parma il 14 aprile 2012.
Ci sono ancora due posti liberi...

Se sei interessato/a mandaci una mail.

>>>

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VALLE VIRTUOSA: DISPIACIUTI MA NON SORPRESI SULL'ESITO DELLA VOTAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE DEL 4 APRILE

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo ultimo comunicato di Valle Virtuosa

Aosta, 5 aprile 2012

Siamo dispiaciuti, ma non sorpresi del rigetto della proposta di legge di iniziativa popolare riguardante nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti nella votazione odierna del Consiglio Regionale.
C'erano già tutte le avvisaglie che, a dispetto della ritualità delle audizioni effettuate dalla III e dalla IV Commissione, la scelta di risolvere il problema dei rifiuti con la costruzione di un pirogassificatore era già state presa.
Infatti, l'amministrazione non ha mai preso in considerazione un serio confronto tra lo scenario a caldo scelto dalla Regione e quello a freddo proposto dal comitato referendario, non tenendo in alcun conto le 11.000 firme della petizione e la proposta di legge popolare sostenuta da 7.600 cittadini.
Un confronto serio e oggettivo, richiesto a gran voce dagli 11.000 firmatari della petizione, non è mai stato realmente voluto dalla Regione, perché non sostenibile: l'inceneritore inquina non solo l'atmosfera, ma anche il suolo e l'acqua. I trattamenti a freddo, non ricorrendo alla combustione, non producono né fumi né fanghi e hanno un impatto di gran lunga minore sull'ambiente.
Il pirogassificatore è complicato, costoso, sperimentale e poco affidabile, i trattamenti a freddo sono tecnologicamente molto più semplici, meno costosi, collaudati e quindi più affidabili.
Il pirogassificatore non incentiverà certo la raccolta differenziata e toglierà flessibilità al sistema, emettendo inquinanti in atmosfera per la durata dell'appalto.
I trattamenti a freddo, meno costosi e più semplici, sono flessibili e adattabili alle necessità contingenti all'auspicabile diminuzione dei rifiuti.
Il pirogassificatore impiegherebbe un numero limitato di addetti, i trattamenti a freddo daranno lavoro a molte persone.
Il pirogassificatore non consente riduzioni di tariffa, i trattamenti a freddo consentiranno di premiare i cittadini che producono meno rifiuti, aprendo così la strada a un circolo virtuoso.
L'amministrazione ribadisce che è utopico raggiungere l'80% di differenziata, mentre è noto che molte realtà, anche vicine e sufficientemente omogenee alla nostra, hanno superato i limiti di legge che entreranno in vigore alla fine del 2012 e che porranno fuorilegge la nostra Regione.
Riteniamo perciò che la scelta sia sbagliata dal punto di vista etico, perché non tiene in alcun conto l'interesse collettivo, sia dal punto di vista politico, perché non ha valutato in modo corretto la capacità di giudizio dei valdostani.
Che referendum sia, dunque, sicuri che la maggioranza giocherà la partita correttamente e non metterà in campo il giocatore scorretto del non voto.

ValleVirtuosa

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24 marzo 2012

GESTIONE RIFIUTI IN VDA: SINTESI CONSIDERAZIONI DEL DR FEDERICO VALERIO

"... LA TERRA NON L'ABBIAMO EREDITATA DAI NOSTRI PADRI , MA RICEVUTA IN PRESTITO DAI NOSTRI FIGLI..."
SCEGLIERE UNA CASA AD ALTA EFFEICIENZA ENERGETICA è UN INVESTIMENTO VANTAGGIOSO! PENSACI...

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SINTESI CONSIDERAZIONI DEL DR FEDERICO VALERIO (incontro con i giornalisti in data 14 marzo 2012)

La Valle d'aosta vuole forse rifare gli stessi errori della Campania, rinunciando a priori a serie politiche di riduzione, di riciclo, di trattamenti biologici in nome di tecniche a caldo, per avere, a tutti i costi un pirogassificatore.

Gli impianti di trattamento meccanico biologico di cui ho parlato alla Terza Commissione consiliare in data 21/03/2012 includono digestori anaerobici per il trattamento della frazione organica dei rifiuti nella versione più moderna ed innovativa. Quella che depura il biogas prodotto per via biologica in modo da ottenere metano ad alta purezza da comprimere ed immettere nella rete di distribuzione del gas già esistente in Valle d'Aosta.

Con questa scelta, l'attuale inquinamento prodotto dagli impianti a metano attivi nella Regione Valle d'Aosta resta immutato ed è noto che tra tutti combustibili, a parità d' energia prodotta, il metano è quello con minori emissioni, nanoparticelle comprese.

Insomma, con queste scelte si crea di fatto un sistema a bassissimo impatto ambientale, non altrettanto si può dire, per quanto riguarda l'impatto ambientale, se la scelta sarà quella della pirogassificazione. Questa è una tecnica, ancora in fase sperimentale per il trattamento di rifiuti indifferenziati e per questo poco usata a livello industriale.

Inoltre, la pirogassificazione, a parità di energia prodotta, immette in atmosfera inquinanti tossici (ossidi di azoto, polveri sottili, policiclicii aromatici) in quantità maggiore di quelli prodotti dal metano. E mentre il metano bruciando non produce ceneri, la pirogassificazione produce anche rifiuti liquidi e solidi che, a causa della loro tossicità, occorre inertizzare.

Dr. Federico Valerio
Chimico Ambientale





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11 marzo 2012

GESTIONE RIFIUTI: I NODI PRIMA O POI ARRIVANO AL PETTINE...

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La terza commissione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta a maggioranza in data 23 marzo 2012 ha bocciato ( a maggioranza dei suoi componenti - a favore hanno votato Alpe e Pd) il disegno di legge di iniziativa popolare che propone di non realizzare in valle d'aosta impianti di trattamento a caldo ( inceneritori e pirogassificatori).
Tali impianti condizioneranno e ipotecheranno pesantemente la nostra regione per più di vent'anni. Durata dell'appalto prevista: 23 anni. Tenuto conto del prevedibile e obbligatorio aumento della percentuale di raccolta differenziata si rischierà di dover importare i rifiuti per rendere sostenibile nel tempo tale impiantistica. Senza contare che si andranno ad aggiungere emissioni inquinanti in un'area già particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale, con evidenti ricadute negative anche sulla salute.

Parere favorevole al disegno di iniziativa popolare da parte del Pd che ha ribadito in commissione il mancato confronto sulla base di un Lca, vale a dire l'analisi del ciclo di vita dei rifiuti.

Il Pd ha ribadito che non vengono rispettate né la legge europea né la legge regionale sulla gestione dei rifiuti, e che non si tiene in considerazione il principio di precauzione al fine di tutelare la salute dei valdostani.

Nel corso delle audizioni hè emerso che il pirogassificatore è un'opera sovradimensionata per il territorio regionale, con costi che si scaricheranno sulle tasche dei cittadini.


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La tesi ribadita da Legambiente in materia di gestione rifiuti in Vda è stata ribadita nel corso della serata del 9 marzo 2012.

Con la raccolta dell'umido in città e nella plaine e l'attivazione del compostaggio collettivo nelle valli laterali i rifiuti andranno a diminuire con la conseguenza di rendere inutile l'impianto di incenerimento (pirogassificazione) di futura costruzione.

Nel corso della serata Alberto Confalonieri, professore della scuola agraria del parco di Monza ha ribadito che è possibile somministrare il compost prodotto localmente sui terreni rendendoli più fertili.

Nel corso della serata è stata posta la questione sul mancato rispetto fino ad oggi di quanto indicato nella normativa regionale. In pratica a fine 2011, in base all’Art. 10 della Legge Regionale 3 dicembre 2007 n.31 la Valle d'Aosta avrebbe dovuto raggiungere una percentuale di differenziazione del 60% mentre risulta ferma a poco più del 41% (dato a fine 2010).

Per la stessa legge a fine 2012 dovremmo raggiungere il 65% di differenziata ed il 50% di riciclo effettivo. Non è stato chiarito però se per il 2012 tali percentauli verranno raggiunte.

E’ ormai ampiamente dimostrato che gli obbiettivi di differenziazione imposti dalla legge possono essere raggiunti solo attuando la raccolta differenziata dell’umido. La frazione organica, infatti rappresenta la componente più importante dell’RSU (normalmente il 30-35% del totale).

Se in Valle d’Aosta esistesse un piano organico per la raccolta differenziata dell’umido i SUB-ATO più virtuosi avrebbero già ampiamente superato il limite di legge del 65% (la Comunità Montana Grand-Combin è ferma al 57%, Aosta al 48%).

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Domande indirizzate all'Assessore regionale all'Ambiente ancora senza risposte precise...

1) Non ritiene che, anziché smaltire l’umido in discarica, dove resterà a marcire per decenni producendo sgradevoli odori, pericoloso percolato e dannoso gas serra, sarebbe meglio valorizzarlo trasformandolo in compost da utilizzare come concime organico? Così facendo, tra l’altro, si riuscirebbe anche a raggiungere e superare i limiti di differenziazione stabiliti dalla legge.

2) Il D.L. 13 gennaio 2003 n. 36 stabilisce che le regioni elaborino un programma per il trattamento aerobico o anaerobico dei rifiuti biodegradabili in modo da ottenere la progressiva riduzione del loro conferimento a discarica?
Quale è il programma adottato dalla Valle d’Aosta per rispettare le indicazioni del D.L. 13 gennaio 2003 n.36?

3) Come si pensa di conciliare la legittima aspirazione del nuovo gestore del pirogassificatore che, per rientrare dei propri investimenti nei 23 anni previsti, utilizzerà l'impianto al massimo delle capacità, con la volontà manifestata da parte della Regione di procedere a diminuire la massa dei rifiuti prodotti e di aumentare la percentuale di riciclaggio?

4) Se effettivamente i rifiuti anche per la crisi economica tenderanno a diminuire, che senso ha pianificare ( nell'arco di tre anni) l’entrata in servizio di un pirogassificatore con una capacità abbondantemente superiore alle necessità attuali (a fronte di una produzione di rifiuti indifferenziati di 45.000 t/anno, l’impianto dovrebbe essere in grado di smaltirne 60.000 t/anno)? Come verrà utilizzata la capacità in eccesso dell’impianto?

5) Chi si accollerà i costi della progressiva riduzione di produttività dell’impianto? I mancati introiti del gestore saranno scaricati sui cittadini-utenti?

6) Che fine farà la tariffa basata sul principio “chi inquina paga”?

7) Che fine faranno le polveri tossiche raccolte dai filtri? Saranno smaltite entro i confini della nostra regione per rispettare la chiusura del ciclo dei rifiuti imposta dall'ultima modifica della legge regionale?

8) Il Principio di Precauzione, art. 301, secondo comma, d.lgs. 152/2006, afferma: “Quando la salute o l'ambiente possono essere danneggiati da un'attività, andrebbero prese misure precauzionali anche se alcuni rapporti di causa ed effetto non sono stati provati scientificamente in maniera completa. In questo contesto, il peso della dimostrazione dell'innocuità dovrebbe ricadere su chi propone l'attività piuttosto che sui cittadini.

Il principio di precauzione è il principio generale del diritto comunitario che fa obbligo alle autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire taluni rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l'ambiente, facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici privati.

Sulla base di quali studi comparativi l’Amministrazione Regionale ritiene di poter affermare senza ombra di dubbio che l’incenerimento del rifiuto “tal quale” all’interno del pirogassificatore è la soluzione gestionale che meglio tutela la sanità pubblica, la sicurezza e l’ambiente?






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BERTIN (ALPE): LA GESTIONE DELLA PLASTICA DA AVVIARE A RICICLO SI E' RILEVATA CARENTE

Bertin (Alpe): “Utile il nuovo impianto di separazione della plastica a valle situato presso il Centro di raccolta di Brissogne. Peccato che negli scorsi anni si siano persi fino a 800 mila euro per la plastica conferita ai centri autorizzati Corepla. Occorrono fissare obiettivi precisi e attuare monitoraggio continuo.

Per la plastica verrà effettuato un triage più accurato presso il Centro di Brissogne così si raggiungeranno le percentuali di qualità necessarie per ottenere il contributo Corepla previsto in base all'accordo Anci-Conai.
«La plastica è una frazione dei rifiuti piccola, ma significativa», ha afermato il consigliere Alberto Bertin (Alpe), che ha presentato un'interrogazione in merito. «Ogni anno si perdono circa 600-800 mila euro. Sono cifre significative, soprattutto per l'assessorato all'Ambiente. In questi mesi abbiamo evidenziato che in Valle si raccoglie più plastica che altrove, ma anche che la qualità è scarsa.

Colpa dei valdostani?

Non credo che siano meno capaci degli altri italiani ed europei.

Le colpe sono piuttosto di chi, fino a questo momento, ha sottovalutato il problema. Questo nuovo impianto di trattamento è positivo, ma credo che non sia sufficiente. Penso che ci voglia una politica in prospettiva, con obiettivi più precisi, che cerchi di recuperare il terreno perso.

Non vorremmo che si rinunci al corretto recupero della plastica, per bruciare poi tutto nell'inceneritore».

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8 marzo 2012

VIALE DELLA PACE: LE RICHIESTE DEI CITTADINI AL COMUNE DI AOSTA




I cittadini ritengono importante non far scomparire questo importante “polmone cittadino” e luogo di incontro per gli abitanti del quartiere e ripristinare il verde nella zona sottostante agli alberi rimasti


Aosta - Viale della Pace: stato dei luoghi e opere di manutenzione previste nel 2012 - Proposte del Comitato “Amici del Viale della Pace” a seguito incontro del 7 marzo 201 con l'Assessore comunale ai Lavori Pubblici del Comune di Aosta.
Argomenti affrontati:
sostituzione della corteccia con un manto erboso/verde
stato degli arredi (panchine, ecc) scarsi e disadorni
manutenzione dell'illuminazione pubblica e dei marciapiedi (8 impianti di illuminazione non funzionanti)
sistemazione lato sud vicino al canale e ripulitura del canale “Mère des rives”
garanzie sul corretto funzionamento dell’impianto di irrigazione
stato delle nuove piante e di quelle rimaste in vita

Tenendo conto delle riunioni già tenute nel corso del 2010 e 2011 i cui dati sono tutti indicati nei vari anni nel sito web www.amicidelviale.blogspot.com il Comitato ha ritenuto utile confrontarsi pubblicamente, anche con la presenza degli amministratori comunali competenti, sugli interventi di manutenzione da attuare per l’anno 2012.

Premesso che il Comitato ha ricevuto negli ultimi mesi numerose richieste e segnalazioni circa la sistemazione a zona verde (come previsto in origine) sottostante le piante

che l'analisi effettuata da parte dei tecnici ha fatto emergere che solo una ventina delle 37 piante sono da mantenere, in considerazione del loro stato di salute e che ad oggi risultano abbattuti 18 ippocastani.

Nel corso dell’incontro sono emerse le seguenti richieste:

1. impegno a ripristinare a zona verde la parte sottostante gli alberi rimasti e mantenere una manutenzione curata
2. concrete garanzie sui tempi previsti per l'intervento per evitare che i lavori si protraggano più del previsto.
3. miglioramenti sull’arginatura del canale "Mère des Rives" zona sud di Viale della Pace, che nonostante il tempo trascorso non ha avuto la necessaria manutenzione







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4 marzo 2012

GESTIONE RIFIUTI: SERATA DIBATTITO ALLA RICERCA DI PERCORSI VIRTUOSI

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/

SERATA INFORMATIVA ORGANIZZATA DA LEGAMBIENTE DAL TITOLO

"PERCORSI VIRTUOSI DI GESTIONE DEI RIFIUTI"


VENERDÌ 9 MARZO ORE 20.45

SALONE REGIONALE DELLE MANIFESTAZIONI

PIAZZA DEFFEYES, 1 - AOSTA

SONO PREVISTI INTERVENTI DI:

STEFANO CIAFANI
Vice presidente nazionale di Legambiente
MANUELA ZUBLENA
Assessore territorio e ambiente della Regione Valle d’Aosta
FABIO DOVANA
Presidente comitato interregionale Piemonte Valle d’Aosta di Legambiente
ALBERTO CONFALONIERI
Scuola agraria del Parco di Monza
GIANLUCA BERTAZZOLI
Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta,
il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica)


SEGUIRÀ DIBATTITO
MODERATORE: MARIAPIA SIMONETTI

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Nello stesso giorno a Palermo si terrà un incontro dal titolo “Questione Rifiuti: dall’emergenza alla proposta, dalla responsabilità condivisa alla partecipazione”

L’obiettivo del convegno:

vuole informare sulle alternative possibili sperimentate a livello nazionale e su quali dovrebbero essere i reali obbiettivi da perseguire in materia di gestione rifiuti.

Sono previsti interventi di:
Carla Poli, imprenditrice veneta titolare del Centro di Riciclo di Vedelago;
Patrizia Lo Sciuto, di Zero Waste Italy team “Passi concreti verso Rifiuti
Giuseppe Norata, comm. liquidatore ATO PA 5;
Silvia Coscienza, Dirigente Osservatorio regionale rifiuti – Sicilia;
Vincenzo Emanuele, Direttore Generale Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti.
Modererà l’incontro Giusy Cicero di Rifiuti Zero Sicilia.



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3 marzo 2012

VIALE DELLA PACE: INCONTRO DEI CITTADINI PER VALUTARE LE OPERE DI MANUTENZIONE PREVISTE PER IL 2012


Uno degli otto lampioni non funzionanti (senza lampada)

INVITO RIUNIONE

"Viale della Pace: stato dei luoghi e opere di manutenzione previste nel 2012"


mercoledi 7 marzo 2012 ore 17.30

Luogo incontro: Viale della Pace - nei pressi del bar (civico n. 32)

Argomenti proposti all'ordine del giorno:
1) valutazioni sulle "nuove piante", sull'arredo (panchine, ecc)e sullo stato dell'irrigazione sotterranea.
2) valutazioni sulla sostituzione della corteccia con un manto erboso/verde e relativa irrigazione.
3) manutenzione dell'illuminazione pubblica e dei marciapiedi
4) sistemazione lato sud vicino al canale
5) ulteriori eventuali proposte.

Segnalo che all'incontro è stato invitato l'Assessore Follien che ha confermato sua partecipazione.







1)marciapiede con buche


2)Lavori in corso con occupazione suolo pubblico "eterni"









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25 febbraio 2012

PARSIMONIA, MODERAZIONE, RIGORE, OCULATEZZA, SOSTENIBILITA'

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Sostenibilità e oculatezza: queste sono le indicazioni espresse dal Ministro della Salute in merito alle caratteristiche della spesa sanitaria per la ristrutturazione dell'Ospedale Parini di Aosta.
Nel caso il ministro della Salute fosse presente in futuro nel nostro capoluogo ben volentieri i cittadini aderenti ad Amici del Viale potrebbero spiegare al Ministro come le scelte fino ad oggi adottate in materia di gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta non corrispondano ai criteri sopra indicati e da lui auspicati.

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18 febbraio 2012

QUORUM ZERO NEI PROSSIMI REFERENDUM ANCHE IN VALLE D'AOSTA

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Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo una serie di proposte meritevoli di essere prese in considerazione anche in Valle d'Aosta.

Ecco una serie di proposte concrete:

- Quorum zero in tutti i referendum.

- Revoca degli eletti, che previa raccolta di un numero elevato di firme, possono essere sottoposti a votazione di revoca del mandato

- Indennità dei parlamentari/consiglieri stabilita dai cittadini al momento del voto.

- Referendum propositivo ad ampio spettro con possibilita di attivare una iniziativa di legge popolare a voto popolare che passa in parlamento, dove può essere accettata, rifiutata oppure generare una controproposta, ma poi viene votata dai cittadini).

- Referendum obbligatori in alcune tipologie di leggi in cui i rappresentanti hanno un conflitto di interessi (es. finanziamento partiti, leggi elettorali, grandi opere...)

- Petizione con obbligo di risposta entro 3 mesi.

- Nessun limite di materie referendabili , tutto ciò che può essere discusso dai rappresentanti, può essere messo a referendum e votato dai cittadini.

- Cittadini autenticatori (oltre alle figure previste oggi per legge).

- Utilizzo di firme elettroniche (come per la Iniziativa dei Cittadini Europei).

- Obbligo di introduzione di strumenti di democrazia diretta a livello locale senza quorum.



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17 febbraio 2012

GESTIONE RIFIUTI: LETTERE ED INTERVENTI A GETTO CONTINUO

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Piovono in questa fine di febbraio 2012 in un Valle messa alle strette dal gelo moltissime lettere aperte ed interventi che riscaldano la temperatura...

Chi lo sa ... forse l'opinione pubblica riuscirà finalmente ad avere tutte le informazioni utili per affrontare il voto refendario in modo completo.


Ecco la lettera al Presidente della Repubblica a firma Roscio e Gamerro

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/2012/02/lettera-al-presidente-napolitano.html

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Ecco l'intervento di Meneghini ( Valle Virtuosa) in risposta a Gerardin (Cpel)

Egregio Presidente CPEL Elso Gerandin,
le scrivo per esprimerle il mio disappunto in merito alle dichiarazioni da lei rilasciate il giorno 15 febbraio 2012 a La Stampa.
Mi domando come un amministratore con un curriculum come il suo:
Eletto presidente del Consiglio permanente degli enti locali (Cpel) nel luglio del 2008, il 20 luglio 2010 è stato riconfermato alla guida degli enti locali della Valle d'Aosta.
E' Amministratore locale dal 1980.
Ha svolto il ruolo di Sindaco del Comune di Brusson dal 1990 al 2005. Dal 2005 al 2010 ne è stato Vicesindaco ed è attualmente Assessore alle Grandi manifestazioni e alla Comunità montana. Nel giugno del 2010 è stato riconfermato alla presidenza della Comunità montana Evançon, dopo aver già svolto un primo mandato dal 2005 al 2010.
Nell'ambito dell'organizzazione del Cpel e del Celva, dal 2005 al 2010 è stato referente del Dipartimento Affari istituzionali e riforme.
che, per giunta è stato per cinque anni referente del dipartimento Affari Istituzionali e Riforme all’interno del Cpel, possa ignorare che, in Valle d’Aosta, le Proposte di Legge Popolari devono essere sottoscritte da almeno il 5% degli elettori (in cifre almeno 5250). Il Sig. Marco Grange, in qualità di Primo Firmatario, rappresenta più di 7000 cittadini, circa 8 volte la popolazione di Brusson e come tale si merita almeno la considerazione che lei riserva ai suoi colleghi Sindaci.
Come Presidente del Consiglio del Cpel Lei dovrebbe anche avere le idee più chiare su ciò che il Cpel approva:
• il termovalorizzatore approvato nel 2008 era un inceneritore a griglia con la capacità di smaltire 84.000 t/anno di rifiuti. Era così grande che per alimentarlo sarebbe stato necessario riesumare i rifiuti seppelliti nella discarica di Brissogne. Il progetto voluto da Caveri era così ipertrofico ed inquinante che la Giunta Rollandin appena insediata lo aveva cancellato perché lo aveva ritenuto dannoso per la salute dei cittadini e del territorio;
• il pirogassificatore da voi approvato il 15/02/2012 è un inceneritore così innovativoo da essere sperimentale. Il pirogassificatore, per intenderci l’inceneritore voluto da Rollandin, se funziona, dovrebbe poter trattare “solo” 60.000 t/anno di rifiuti producendo ben il 30% di inquinanti in meno del termovalorizzatore. Una macchina speciale, fatta su misura per la Valle d’Aosta.
Il primo impianto a caldo, quello che avete approvato nel 2008, era insostenibile, il secondo, quello approvato dal Cpel in questi giorni è il 30% meno insostenibile, un toccasana!
Per il futuro, per non fare altre brutte figure, le consiglio di porre un po’ più di attenzione alle cifre ed al tipo di trattamento a caldo di cui parla; sebbene siano tutti intrinsecamente inefficienti, antieconomici e dannosi per la salute e l’ambiente, non sono tutti uguali, alcuni sono semplicemente meno peggiori di altri.
Distinti Saluti
Paolo Meneghini uno degli 7019 firmatari.


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RACCOLTA PLASTICA DIFFERENZIATA NON DI QUALITA. PER LEGAMBIENTE OLTRE 2 MILIONI DI EURO DI MANCATO INTROITO

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Aiuto! Aiuto! La raccolta differenziata è di qualità scadente

L'Assessora scopre ciò che tutti sanno da sempre

Meglio tardi che mai!


Apprendiamo dagli organi di informazione che l'Assessore Zublena avvierà “forse già da quest'anno” (!!) controlli sulla raccolta differenziata per ovviare ad una raccolta che appare di non buona qualità.

“Siamo contenti che alcuni nostri comunicati stampa un po' decisi – afferma il presidente del circolo valdostano di Legambiente Alessandra Piccioni – abbiano sortito l'effetto di far aprire gli occhi all'Assessore su quello che ogni cittadino poteva constatare già da solo, aprendo il primo cassonetto dei rifiuti, differenziati o no, sotto casa propria”.

“Legambiente fa fatica a comprendere – dichiara Arnaldo Cirillo, responsabile del Settore Rifiuti del Comitato interregionale Piemonte Valle d'Aosta - come l'Assessore non si sia mai accorta, ad esempio, che ormai da 2 anni Corepla non paga più la plastica conferita dai valdostani, con un danno di quasi 2 milioni di euro che ricadono sui cittadini stessi come mancato sgravio dalla bolletta.”

L'impressione è che, non potendo più nascondere i dati, l'assessorato cerchi adesso di girare la colpa sui cittadini che differenziano male per coprire il fallimento della propria politica. Una politica sui rifiuti che, nonostante i proclami, è più interessata all'impiantistica pesante per lo smaltimento che non alle strategie della gestione, come più volte abbiamo sottolineato.

“Ma se il punto è fare informazione – conclude Piccioni - Legambiente è disponibile a collaborare: oltre agli interventi che periodicamente promuoviamo nelle scuole che ce lo chiedono, da sempre portiamo avanti la Campagna nazionale Puliamo il Mondo che coinvolge ogni anno decine di comuni valdostani e classi elementari. Potremmo anche essere presenti e sostenere le iniziative della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, sempre che, a differenza del solito, l'Assessore non continui a tenerci volutamente fuori.”


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3 febbraio 2012

LEGAMBIENTE INTERVIENE SULLE AFFERMAZIONI DELL'ASS REG AMBIENTE

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La Valle d’Aosta, invece di inseguire ricette distorte fondate sul recupero energetico, segua la strada delle migliori esperienze del nord Italia con recupero effettivo di materia.
Insomma bisognava imboccare un'altra strada.

Zublena bocciata due volte!!


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“Se l'Assessore Zublena cerca di mettere il nostro Circolo locale contro Legambiente nazionale – esordisce Alessandra Piccioni, Presidente valdostana dell'associazione - lo fa solo per spostare l'attenzione dei cittadini dal fallimento delle politiche fin qui portate avanti dal suo assessorato nella gestione dei rifiuti”.

Le compostiere collettive, cui fa riferimento l'assessore nella sua lettera con cui attacca il Circolo, sono una iniziativa apprezzabile e condivisibile, caldeggiata insieme al compostaggio individuale dal Circolo stesso. Peccato che ad inizio 2012 lei stessa le definisca come “sperimentazione in Valle d'Aosta del compostaggio locale”: la realtà è che l’obiettivo del 65%, da conseguire entro la fine di quest'anno, anche se la statistica creativa può fare miracoli, resta lontano anni luce. L’elenco degli impegni tardivamente profusi e quello dei soldi spesi non mutano il risultato.

Arnaldo Cirillo, responsabile del Settore rifiuti Piemonte Valle d'Aosta, segnala: “La Valle d'Aosta non ha dimostrato in questi anni di saper impostare efficaci azioni volte al rispetto delle indicazioni europee, recepite con legge nazionale, riguardo alla riduzione dei rifiuti e alla raccolta differenziata. Che si sia raggiunto il 40 o il 42% di RD, come afferma l'assessore, poco cambia. Altre realtà del nord Italia, pur con minor capacità organizzative e di spesa, hanno saputo raggiungere risultati ben più ragguardevoli. Inoltre, per molti settori merceologici, in VdA non vi è neppure corrispondenza tra le percentuali di raccolta e quelle di effettivo recupero a causa della scarsa qualità del materiale conferito. E' di tutta evidenza che alla gestione del rifiuto da anni si è preferito anteporre l'aspetto del suo smaltimento”


“Le norme europee e nazionali - rincara la dose Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente e Vicepresidente nazionale - indicano una chiara gerarchia nella gestione del rifiuto: il trattamento termico deve riguardare solo le frazioni combustibili non altrimenti riciclabili che residuano da politiche di riciclaggio e prevenzione. La Valle d’Aosta, invece di inseguire ricette distorte fondate soprattutto sul recupero energetico, segua la strada delle migliori esperienze del nord Italia, come il Trentino Alto Adige o il Veneto che hanno già raggiunto il 60% di raccolta differenziata avviata al riciclaggio. Per farlo deve cominciare dal reale recupero della frazione organica che ha fin qui preferito conferire in discarica con evidenti impatti ambientali. Solo lavorando in questa direzione la Regione potrà raggiungere gli obiettivi di legge mancati finora, facendo rientrare la Valle d’Aosta nel panorama nazionale delle migliori esperienze di gestione integrata dei rifiuti”.


Rispetto alle frasi espresse dal Presidente nazionale di Legambiente e riprese dall'Assessore Zublena, lo stesso Vittorio Cogliati Dezza conclude: "Non è corretto estrapolare alcune frasi dal contesto in cui sono state pronunciate, anche perchè così si rende palese il tentativo maldestro di delegittimare il Circolo locale. Ma Legambiente è un'associazione nazionale che trae la sua forza dal radicamento territoriale, senza per questo perdere la coerenza delle sue posizioni. Piuttosto, sono rimasto molto stupito dallo spirito polemico che mi sembra animi l'Assessore all'ambiente, anche perchè continua a prendersela con un’associazione di volontariato che ha sempre cercato di aprire un confronto sui contenuti, e che in questo momento onestamente rappresenta la voce delle migliaia di cittadini valdostani che, attraverso una proposta di referendum contro la costruzione di un pirogassificatore in una regione che ne può fare a meno, le stanno chiedendo di cambiar rotta.”

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il precedente intervento dell'ass regionale all'ambiente e le motivazioni della replica

La settimana scorsa, su una notizia pubblicata venerdì 27 gennaio 2012 dall'ANSA della Valle d'Aosta, si leggeva una nota dell'Assessore regionale Zublena rivolta al Circolo locale di Legambiente in merito alle proprie iniziative e comunicazioni espresse sulla gestione dei rifiuti, pirogassificatore e referendum regionale per contrastarne la costruzione.

L'Assessore, nelle sue critiche al Circolo valdostano, tirava in ballo anche Legambiente nazionale attraverso alcune frasi del suo Presidente - estrapolate dalla relazione al Congresso nazionale.



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1 febbraio 2012

ALPE INTERVIENE SU INTERVENTO ROLLANDIN IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI

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Il movimento Alpe ha preso atto da tempo che la "partecipazione" dei cittadini non è una priorità per il presidente Rollandin e la sua Giunta.
Il ruolo del Comitato Vallevirtuosa e di un gruppo di amministratori comunali è stato importante per far conoscere ai valdostani una possibile alternativa concreta nella gestione dei rifiuti sul nostro territorio.
Sostiene Chantal Certan, segretario del movimento Alpe che "il voto dei cittadini non è una delega in bianco che viene data per cinque anni e su cui gli eletti non devono mai dare conto" e che "la decisione di piazzare una ciminiera a Brissogne (inceneritore) che produce fumo di rifiuti pirogassificati è una scelta che i cittadini devono conoscere dal momento che a farne le spese saranno i loro polmoni e il loro futuro".


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29 gennaio 2012

VALLE VIRTUOSA: INIZIATA CAMPAGNA INFORMATIVA PER IL REFERENDUM (NOVEMBRE 2012)

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Valle Virtuosa annuncia l'apertura della campagna referendaria per contrastare il progetto relativo alla costruzione dell'inceneritore-pirogassificatore. La proposta di legge di iniziativa popolare è stata pubblicata il 24 gennaio 2012 sul Bollettino Ufficiale della Regione Valle d'Aosta. Il testo di legge successivamente verrà asssegnato alle Commissioni regionali competenti per la disamina e per le audizioni dei soggetti interessati. Entro 60 giorni dovranno esprimere un parere. Successivamente la proposta di legge andrà in Consiglio entro fine maggio. Se la proposta verrà accolta diventerà legge senza arrivare al referendum altrimenti scatterà il procedimento referendario, cioè la possibilità dei cittadini di esprimersi direttamente bypassando le scelte finora effettuate dall'Amministrazione regionale. Il referendum si svolgerà nel corso del mese di novembre 2012.

Valle Virtuosa ha aperto anche la campagna raccolta fondi ed inizierà a svolgere iniziative di informazione e sensibilizzazione sul territorio. Valle virtuosa sostiene che la politica dei rifiuti in Valle d'Aosta è stata del tutto fallimentare, tanto che la la Regione non è stata capace di rispettare gli obblighi di legge che lei stessa ha stabilito. La legge regionale indica la percentuale del 60 per cento di raqccolta differenziata da raccogliere sul territorio regionale entro il 2011. Tale percentuale non è stata ad oggi raggiunta e a breve si conosceranno i dati definitivi raggiunti.

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ZUBLENA (REGIONE VDA) REPLICA A PICCIONI (LEGAMBIENTE VDA) IN MODO INSODDISFACENTE

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Amici del Viale ritiene insoddisfacenti le risposte ricevute da Legambiente.

Legambiente correttamente chiedeva di conoscere quali sanzioni applicherà a se stessa per il mancato rispetto della propria normativa in materia di riduzione dei rifuti e qualità e quantita della raccolta differenziata in Valle d'Aosta.

Tutti sanno ovviamente che non sono previste sanzioni di tipo economico. Ma il fatto stesso di averlo denunciato all'opinione pubblica è gia una sanzione indiretta.

Dall'Amministrazione regionale è arrivata una prima risposta (attacco a Legambiente regionale) che riportiamo per notizia ma che riteniamo assolutamente inconsistente.

Ecco quanto riportava l'Ansa a livello regionale:

L'invito a Legambiente Valle d'Aosta a seguire la linea del presidente nazionale, Vittorio Cogliati Dezza, quando dice: ''Siamo vecchi noi se pensiamo che il nostro ruolo sia solo quello di fare il controcanto agli inquinatori o di fare le sentinelle che annunciano disastri e profetizzano catastrofi'', e' contenuto in una lettera che l'assessore regionale all'Ambiente e Territorio, Manuela Zublena, ha inviato alla presidente del Circolo valdostano dell'associazione, Alessandra Piccioni.

Nei giorni scorsi Alessandra Piccioni ha diffuso una nota con la quale critica l'Amministrazione regionale sulle politiche ed i risultati conseguiti nella raccolta differenziata dei rifiuti. ''Ci chiediamo come mai il suo intervento - si legge nella lettera dell'assessore Zublena - giunga proprio in questi giorni, e indichi una percentuale generica del 40%, quando il rapporto 2010 e' preciso e fa riferimento ad una media regionale del 41,6% con punte del 53,9% ed i dati relativi al 2011 sono in elaborazione''.

L'assessore Manuela Zublena prosegue: ''Ci lascia sgomenti che Lei solleciti interventi per la gestione della frazione umida quando abbiamo avviato azioni specifiche con idonei finanziamenti per favorire il riutilizzo di questo materiale senza che diventi rifiuto. Probabilmente non ha avuto modo di venire a conoscenza della deliberazione della giunta regionale, con la quale si sono definiti le modalita' e i finanziamenti a favore delle Comunita' montane per la sperimentazione in Valle d'Aosta del compostaggio locale''. A tal proposito ricorda che sono in corso di progettazione da parte delle Comunita' montane dodici progetti per un ammontare di oltre 830.000 euro, di cui 400.000 finanziati dalla Regione e che riguardano tutto il territorio regionale.

''Spiace constatare - si legge ancora - che Legambiente con queste dichiarazioni voglia mettere in contrapposizione i cittadini con le istituzioni che democraticamente li rappresentano. Sarebbe al contrario auspicabile un esercizio di umilta' e autocritica da parte di tutti e chiedersi, mutuando la celebre affermazione ''non cosa fa la Regione per me, ma cosa faccio io per la Regione". ''Prendiamo atto - prosegue Manuela Zublena - che Legambiente Valle d'Aosta non pare aver maturato una sensibilità che invece si coglie nelle parole del presidente nazionale della vostra associazione Vittorio Cogliati Dezza''.

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Segnaliamo che in passato in altro post anche Amici del Viale aveva bocciato gli interventi in materia di riduzione dei rifuti e quantità e qualità raccolta differenziata posti in essere nell'ultimo triennio in Valle d'Aosta.

Interessante a questo proposito l'iniziativa del Gruppo Alpe ( consigliere Bertin)
che ha chiesto chiarimenti in merito ai dati relativi alla raccolta della plastica
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 3118 “Approvazione del protocollo d’intesa tra Regione Valle d’Aosta e Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero di imballaggi in plastica (COREPLA) per la promozione della raccolta differenziata e per la gestione dei rifiuti di imballaggio in plastica”;
SOTTOLINEATO che la qualità del materiale raccolto, ad oggi, risulta ancora al di sotto dei valori accettabili;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l’Assessore competente per sapere:
1. a quanto ammonta la percentuale di raccolta differenziata avviata al recupero di materia sul totale raccolto;
2. a quanto ammonta il costo per lo smaltimento della frazione di plastica non avviata al recupero;
3. a quanto ammontano i contributi concessi dal CONAI per il recupero degli imballaggi;
4. quali attività si intendono promuovere per aumentare la qualità del materiale plastico raccolto e quali obbiettivi e in quali tempi si intendono raggiungere.

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22 gennaio 2012

DIFFERENZIATA IN VALLE D'AOSTA: OBIETTIVI NON RAGGIUNTI.

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La Regione Valle d'Aosta ha mancato l'obiettivo del 60% per la raccolta differenziata dei rifiuti che si e' data con una propria legge. Un obiettivo disatteso in quanto la percentuale ha raggiunto circa il 40%; solo Aosta ha raggiunto quasi quota 50%.

Lo denuncia in una nota Legambiente Valle d'Aosta. ''Mentre la raccolta della frazione organica (l'umido) rimane un'opportunita' solo per chi ha un giardino e voglia di utilizzare una compostiera, per i cittadini - secondo Alessandra Piccioni, presidente del Circolo valdostano - l'unica speranza e' che la Regione cominci ad attivarsi per la riduzione della produzione di rifiuti ed a ragionare in termini di gestione, e non sempre e solo del loro smaltimento''.

Ecco una domanda pertinente che rimarrà probabilmente senza risposta:" L' Amministrazione regionale sanzionerà se stessa per il mancato rispetto della propria normativa?"


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POTERI FORTI E LOBBISTI A RADUNO IN VALLE D'AOSTA

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La lobby dei costruttori di inceneritori ha scelto la Valle d'Aosta come luogo di ritrovo.
In concomitanza con l'arrivo di Emma Marcegaglia ad Aosta un altro ricorso, questa volta direttamente alla Presidenza della Repubblica, è stato depositato per stoppare l'iniziativa referendaria che prevede il non utilizzo di inceneritori in Valle d'Aosta.
Questa volta è l'"Anida", associazione di Confindustria interessata a sviluppare e a difendere le commesse per le impiantistiche del settore.Infatti dopo il ricorso presentato dall’Assoconsum al Tar Valle d'Aosta, arriva quello presentato dall’Anida, associazione che raggruppa attorno a se le maggiori imprese costruttrici d’impianti d’incenerimento.

Si tratta di un ricorso “straordinario”, con il quale l’Anida di cui fanno parte anche la Gea srl e la Rea Dalmine spa, che compongono assieme ad altre aziende l'ATI interessata all'appalto ventennale da 220 milioni per la realizzazione e la gestione del pirogassificatore.

L’Anida ha presentato nel 2008 il Piano per incentivare la costruzione di inceneritori e allo sviluppo di tale business

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18 gennaio 2012

IL CODACONS INTERVIENE A FAVORE DEI CITTADINI REFERENDARI E SI OPPONE AD ASSOCONSUM

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Lunedì 16 gennaio 2012 è stato notificato da parte del Codacons e del Codacons Valle d’Aosta un intervento ad opponendum nel ricorso proposto da AssoConsum onlus al Tribunale amministrativo regionale per la Valle d’Aosta per l'annullamento della delibera di ammissibilità della proposta di legge di iniziativa popolare adottata dalla Commissione regionale per i procedimenti referendari.

Il Codacons si costituisce nel giudizio per chiedere il rigetto del ricorso di Asso-Consum, che sarà discusso dalla Camera di Consiglio del Tar della Valle d’Aosta dopo il rinvio del 18 gennaio 2012 entro marzo aprile 2012.

In data 18 gennaio 2012 il Tar Valle d'Aosta ha preso atto della rinuncia alla sospensiva anche nell'ambito del ricorso, presentato dall'AssoConsum onlus, per l'annullamento dell'iter referendario che si oppone alla costruzione del pirogassificatore in Valle d'Aosta.

L'iniziativa si oppone al provvedimento della Commissione regionale per i procedimenti referendari del 20 settembre 2011 con cui e' stata dichiarata ammissibile la proposta di legge di iniziativa popolare da sottoporre a referendum propositivo recante 'Modificazioni alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)'.


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16 gennaio 2012

DECRETO "SALVA ITALIA" O DECRETO "SALVA INCENERITORI"?

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Dapprima sembrava circolare come una barzelletta, ma poi la norma è stata inserita nell'ultima bozza del decreto: i rifiuti, per circolare in italia, non hanno piu bisogno dell'autorizzazione della regione ricevente ma sembra essere sufficiente l'assenso del gestore dell'impianto di incenerimento ricevente. Così - solo per ipotesi - se domani in Valle d'Aosta fosse operativo un impianto di incenerimento e i rifiuti ivi prodotti non fossero sufficienti al funzionalmento dello stesso, il gestore potrebbe legittimamente andarsi a cercare altri materiali o rifiuti in altre regioni.



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8 gennaio 2012

CERCASI MANDANTI OCCULTI RICORSO STOP AL REFERENDUM...

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Per chi ancora non lo sapesse il giorno successivo al deposito delle firme raccolte per avviare l'iter refeendario e piu precisamente in data 29 Dicembre 2011 è stato depositato un ricorso presso il Tar di Aosta.

A chi puo giovare?
Noy Ambiente Spa
Rea Dalmine Spa
Valeco Spa
Gea Srl
Cogeis Spa
Ivies Spa
Aimeri Ambiente srl
Sct Sorain Cecchini Tecno srl
Cerise Alberto
Rollandin
Zublena
...
...
...
...

A breve un sondaggio online.


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