9 aprile 2012

VALLE VIRTUOSA: DISPIACIUTI MA NON SORPRESI SULL'ESITO DELLA VOTAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE DEL 4 APRILE

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo ultimo comunicato di Valle Virtuosa

Aosta, 5 aprile 2012

Siamo dispiaciuti, ma non sorpresi del rigetto della proposta di legge di iniziativa popolare riguardante nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti nella votazione odierna del Consiglio Regionale.
C'erano già tutte le avvisaglie che, a dispetto della ritualità delle audizioni effettuate dalla III e dalla IV Commissione, la scelta di risolvere il problema dei rifiuti con la costruzione di un pirogassificatore era già state presa.
Infatti, l'amministrazione non ha mai preso in considerazione un serio confronto tra lo scenario a caldo scelto dalla Regione e quello a freddo proposto dal comitato referendario, non tenendo in alcun conto le 11.000 firme della petizione e la proposta di legge popolare sostenuta da 7.600 cittadini.
Un confronto serio e oggettivo, richiesto a gran voce dagli 11.000 firmatari della petizione, non è mai stato realmente voluto dalla Regione, perché non sostenibile: l'inceneritore inquina non solo l'atmosfera, ma anche il suolo e l'acqua. I trattamenti a freddo, non ricorrendo alla combustione, non producono né fumi né fanghi e hanno un impatto di gran lunga minore sull'ambiente.
Il pirogassificatore è complicato, costoso, sperimentale e poco affidabile, i trattamenti a freddo sono tecnologicamente molto più semplici, meno costosi, collaudati e quindi più affidabili.
Il pirogassificatore non incentiverà certo la raccolta differenziata e toglierà flessibilità al sistema, emettendo inquinanti in atmosfera per la durata dell'appalto.
I trattamenti a freddo, meno costosi e più semplici, sono flessibili e adattabili alle necessità contingenti all'auspicabile diminuzione dei rifiuti.
Il pirogassificatore impiegherebbe un numero limitato di addetti, i trattamenti a freddo daranno lavoro a molte persone.
Il pirogassificatore non consente riduzioni di tariffa, i trattamenti a freddo consentiranno di premiare i cittadini che producono meno rifiuti, aprendo così la strada a un circolo virtuoso.
L'amministrazione ribadisce che è utopico raggiungere l'80% di differenziata, mentre è noto che molte realtà, anche vicine e sufficientemente omogenee alla nostra, hanno superato i limiti di legge che entreranno in vigore alla fine del 2012 e che porranno fuorilegge la nostra Regione.
Riteniamo perciò che la scelta sia sbagliata dal punto di vista etico, perché non tiene in alcun conto l'interesse collettivo, sia dal punto di vista politico, perché non ha valutato in modo corretto la capacità di giudizio dei valdostani.
Che referendum sia, dunque, sicuri che la maggioranza giocherà la partita correttamente e non metterà in campo il giocatore scorretto del non voto.

ValleVirtuosa

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24 marzo 2012

GESTIONE RIFIUTI IN VDA: SINTESI CONSIDERAZIONI DEL DR FEDERICO VALERIO

"... LA TERRA NON L'ABBIAMO EREDITATA DAI NOSTRI PADRI , MA RICEVUTA IN PRESTITO DAI NOSTRI FIGLI..."
SCEGLIERE UNA CASA AD ALTA EFFEICIENZA ENERGETICA è UN INVESTIMENTO VANTAGGIOSO! PENSACI...

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SINTESI CONSIDERAZIONI DEL DR FEDERICO VALERIO (incontro con i giornalisti in data 14 marzo 2012)

La Valle d'aosta vuole forse rifare gli stessi errori della Campania, rinunciando a priori a serie politiche di riduzione, di riciclo, di trattamenti biologici in nome di tecniche a caldo, per avere, a tutti i costi un pirogassificatore.

Gli impianti di trattamento meccanico biologico di cui ho parlato alla Terza Commissione consiliare in data 21/03/2012 includono digestori anaerobici per il trattamento della frazione organica dei rifiuti nella versione più moderna ed innovativa. Quella che depura il biogas prodotto per via biologica in modo da ottenere metano ad alta purezza da comprimere ed immettere nella rete di distribuzione del gas già esistente in Valle d'Aosta.

Con questa scelta, l'attuale inquinamento prodotto dagli impianti a metano attivi nella Regione Valle d'Aosta resta immutato ed è noto che tra tutti combustibili, a parità d' energia prodotta, il metano è quello con minori emissioni, nanoparticelle comprese.

Insomma, con queste scelte si crea di fatto un sistema a bassissimo impatto ambientale, non altrettanto si può dire, per quanto riguarda l'impatto ambientale, se la scelta sarà quella della pirogassificazione. Questa è una tecnica, ancora in fase sperimentale per il trattamento di rifiuti indifferenziati e per questo poco usata a livello industriale.

Inoltre, la pirogassificazione, a parità di energia prodotta, immette in atmosfera inquinanti tossici (ossidi di azoto, polveri sottili, policiclicii aromatici) in quantità maggiore di quelli prodotti dal metano. E mentre il metano bruciando non produce ceneri, la pirogassificazione produce anche rifiuti liquidi e solidi che, a causa della loro tossicità, occorre inertizzare.

Dr. Federico Valerio
Chimico Ambientale





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11 marzo 2012

GESTIONE RIFIUTI: I NODI PRIMA O POI ARRIVANO AL PETTINE...

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La terza commissione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta a maggioranza in data 23 marzo 2012 ha bocciato ( a maggioranza dei suoi componenti - a favore hanno votato Alpe e Pd) il disegno di legge di iniziativa popolare che propone di non realizzare in valle d'aosta impianti di trattamento a caldo ( inceneritori e pirogassificatori).
Tali impianti condizioneranno e ipotecheranno pesantemente la nostra regione per più di vent'anni. Durata dell'appalto prevista: 23 anni. Tenuto conto del prevedibile e obbligatorio aumento della percentuale di raccolta differenziata si rischierà di dover importare i rifiuti per rendere sostenibile nel tempo tale impiantistica. Senza contare che si andranno ad aggiungere emissioni inquinanti in un'area già particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale, con evidenti ricadute negative anche sulla salute.

Parere favorevole al disegno di iniziativa popolare da parte del Pd che ha ribadito in commissione il mancato confronto sulla base di un Lca, vale a dire l'analisi del ciclo di vita dei rifiuti.

Il Pd ha ribadito che non vengono rispettate né la legge europea né la legge regionale sulla gestione dei rifiuti, e che non si tiene in considerazione il principio di precauzione al fine di tutelare la salute dei valdostani.

Nel corso delle audizioni hè emerso che il pirogassificatore è un'opera sovradimensionata per il territorio regionale, con costi che si scaricheranno sulle tasche dei cittadini.


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La tesi ribadita da Legambiente in materia di gestione rifiuti in Vda è stata ribadita nel corso della serata del 9 marzo 2012.

Con la raccolta dell'umido in città e nella plaine e l'attivazione del compostaggio collettivo nelle valli laterali i rifiuti andranno a diminuire con la conseguenza di rendere inutile l'impianto di incenerimento (pirogassificazione) di futura costruzione.

Nel corso della serata Alberto Confalonieri, professore della scuola agraria del parco di Monza ha ribadito che è possibile somministrare il compost prodotto localmente sui terreni rendendoli più fertili.

Nel corso della serata è stata posta la questione sul mancato rispetto fino ad oggi di quanto indicato nella normativa regionale. In pratica a fine 2011, in base all’Art. 10 della Legge Regionale 3 dicembre 2007 n.31 la Valle d'Aosta avrebbe dovuto raggiungere una percentuale di differenziazione del 60% mentre risulta ferma a poco più del 41% (dato a fine 2010).

Per la stessa legge a fine 2012 dovremmo raggiungere il 65% di differenziata ed il 50% di riciclo effettivo. Non è stato chiarito però se per il 2012 tali percentauli verranno raggiunte.

E’ ormai ampiamente dimostrato che gli obbiettivi di differenziazione imposti dalla legge possono essere raggiunti solo attuando la raccolta differenziata dell’umido. La frazione organica, infatti rappresenta la componente più importante dell’RSU (normalmente il 30-35% del totale).

Se in Valle d’Aosta esistesse un piano organico per la raccolta differenziata dell’umido i SUB-ATO più virtuosi avrebbero già ampiamente superato il limite di legge del 65% (la Comunità Montana Grand-Combin è ferma al 57%, Aosta al 48%).

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Domande indirizzate all'Assessore regionale all'Ambiente ancora senza risposte precise...

1) Non ritiene che, anziché smaltire l’umido in discarica, dove resterà a marcire per decenni producendo sgradevoli odori, pericoloso percolato e dannoso gas serra, sarebbe meglio valorizzarlo trasformandolo in compost da utilizzare come concime organico? Così facendo, tra l’altro, si riuscirebbe anche a raggiungere e superare i limiti di differenziazione stabiliti dalla legge.

2) Il D.L. 13 gennaio 2003 n. 36 stabilisce che le regioni elaborino un programma per il trattamento aerobico o anaerobico dei rifiuti biodegradabili in modo da ottenere la progressiva riduzione del loro conferimento a discarica?
Quale è il programma adottato dalla Valle d’Aosta per rispettare le indicazioni del D.L. 13 gennaio 2003 n.36?

3) Come si pensa di conciliare la legittima aspirazione del nuovo gestore del pirogassificatore che, per rientrare dei propri investimenti nei 23 anni previsti, utilizzerà l'impianto al massimo delle capacità, con la volontà manifestata da parte della Regione di procedere a diminuire la massa dei rifiuti prodotti e di aumentare la percentuale di riciclaggio?

4) Se effettivamente i rifiuti anche per la crisi economica tenderanno a diminuire, che senso ha pianificare ( nell'arco di tre anni) l’entrata in servizio di un pirogassificatore con una capacità abbondantemente superiore alle necessità attuali (a fronte di una produzione di rifiuti indifferenziati di 45.000 t/anno, l’impianto dovrebbe essere in grado di smaltirne 60.000 t/anno)? Come verrà utilizzata la capacità in eccesso dell’impianto?

5) Chi si accollerà i costi della progressiva riduzione di produttività dell’impianto? I mancati introiti del gestore saranno scaricati sui cittadini-utenti?

6) Che fine farà la tariffa basata sul principio “chi inquina paga”?

7) Che fine faranno le polveri tossiche raccolte dai filtri? Saranno smaltite entro i confini della nostra regione per rispettare la chiusura del ciclo dei rifiuti imposta dall'ultima modifica della legge regionale?

8) Il Principio di Precauzione, art. 301, secondo comma, d.lgs. 152/2006, afferma: “Quando la salute o l'ambiente possono essere danneggiati da un'attività, andrebbero prese misure precauzionali anche se alcuni rapporti di causa ed effetto non sono stati provati scientificamente in maniera completa. In questo contesto, il peso della dimostrazione dell'innocuità dovrebbe ricadere su chi propone l'attività piuttosto che sui cittadini.

Il principio di precauzione è il principio generale del diritto comunitario che fa obbligo alle autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire taluni rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l'ambiente, facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici privati.

Sulla base di quali studi comparativi l’Amministrazione Regionale ritiene di poter affermare senza ombra di dubbio che l’incenerimento del rifiuto “tal quale” all’interno del pirogassificatore è la soluzione gestionale che meglio tutela la sanità pubblica, la sicurezza e l’ambiente?






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BERTIN (ALPE): LA GESTIONE DELLA PLASTICA DA AVVIARE A RICICLO SI E' RILEVATA CARENTE

Bertin (Alpe): “Utile il nuovo impianto di separazione della plastica a valle situato presso il Centro di raccolta di Brissogne. Peccato che negli scorsi anni si siano persi fino a 800 mila euro per la plastica conferita ai centri autorizzati Corepla. Occorrono fissare obiettivi precisi e attuare monitoraggio continuo.

Per la plastica verrà effettuato un triage più accurato presso il Centro di Brissogne così si raggiungeranno le percentuali di qualità necessarie per ottenere il contributo Corepla previsto in base all'accordo Anci-Conai.
«La plastica è una frazione dei rifiuti piccola, ma significativa», ha afermato il consigliere Alberto Bertin (Alpe), che ha presentato un'interrogazione in merito. «Ogni anno si perdono circa 600-800 mila euro. Sono cifre significative, soprattutto per l'assessorato all'Ambiente. In questi mesi abbiamo evidenziato che in Valle si raccoglie più plastica che altrove, ma anche che la qualità è scarsa.

Colpa dei valdostani?

Non credo che siano meno capaci degli altri italiani ed europei.

Le colpe sono piuttosto di chi, fino a questo momento, ha sottovalutato il problema. Questo nuovo impianto di trattamento è positivo, ma credo che non sia sufficiente. Penso che ci voglia una politica in prospettiva, con obiettivi più precisi, che cerchi di recuperare il terreno perso.

Non vorremmo che si rinunci al corretto recupero della plastica, per bruciare poi tutto nell'inceneritore».

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8 marzo 2012

VIALE DELLA PACE: LE RICHIESTE DEI CITTADINI AL COMUNE DI AOSTA




I cittadini ritengono importante non far scomparire questo importante “polmone cittadino” e luogo di incontro per gli abitanti del quartiere e ripristinare il verde nella zona sottostante agli alberi rimasti


Aosta - Viale della Pace: stato dei luoghi e opere di manutenzione previste nel 2012 - Proposte del Comitato “Amici del Viale della Pace” a seguito incontro del 7 marzo 201 con l'Assessore comunale ai Lavori Pubblici del Comune di Aosta.
Argomenti affrontati:
sostituzione della corteccia con un manto erboso/verde
stato degli arredi (panchine, ecc) scarsi e disadorni
manutenzione dell'illuminazione pubblica e dei marciapiedi (8 impianti di illuminazione non funzionanti)
sistemazione lato sud vicino al canale e ripulitura del canale “Mère des rives”
garanzie sul corretto funzionamento dell’impianto di irrigazione
stato delle nuove piante e di quelle rimaste in vita

Tenendo conto delle riunioni già tenute nel corso del 2010 e 2011 i cui dati sono tutti indicati nei vari anni nel sito web www.amicidelviale.blogspot.com il Comitato ha ritenuto utile confrontarsi pubblicamente, anche con la presenza degli amministratori comunali competenti, sugli interventi di manutenzione da attuare per l’anno 2012.

Premesso che il Comitato ha ricevuto negli ultimi mesi numerose richieste e segnalazioni circa la sistemazione a zona verde (come previsto in origine) sottostante le piante

che l'analisi effettuata da parte dei tecnici ha fatto emergere che solo una ventina delle 37 piante sono da mantenere, in considerazione del loro stato di salute e che ad oggi risultano abbattuti 18 ippocastani.

Nel corso dell’incontro sono emerse le seguenti richieste:

1. impegno a ripristinare a zona verde la parte sottostante gli alberi rimasti e mantenere una manutenzione curata
2. concrete garanzie sui tempi previsti per l'intervento per evitare che i lavori si protraggano più del previsto.
3. miglioramenti sull’arginatura del canale "Mère des Rives" zona sud di Viale della Pace, che nonostante il tempo trascorso non ha avuto la necessaria manutenzione







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4 marzo 2012

GESTIONE RIFIUTI: SERATA DIBATTITO ALLA RICERCA DI PERCORSI VIRTUOSI

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SERATA INFORMATIVA ORGANIZZATA DA LEGAMBIENTE DAL TITOLO

"PERCORSI VIRTUOSI DI GESTIONE DEI RIFIUTI"


VENERDÌ 9 MARZO ORE 20.45

SALONE REGIONALE DELLE MANIFESTAZIONI

PIAZZA DEFFEYES, 1 - AOSTA

SONO PREVISTI INTERVENTI DI:

STEFANO CIAFANI
Vice presidente nazionale di Legambiente
MANUELA ZUBLENA
Assessore territorio e ambiente della Regione Valle d’Aosta
FABIO DOVANA
Presidente comitato interregionale Piemonte Valle d’Aosta di Legambiente
ALBERTO CONFALONIERI
Scuola agraria del Parco di Monza
GIANLUCA BERTAZZOLI
Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta,
il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica)


SEGUIRÀ DIBATTITO
MODERATORE: MARIAPIA SIMONETTI

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Nello stesso giorno a Palermo si terrà un incontro dal titolo “Questione Rifiuti: dall’emergenza alla proposta, dalla responsabilità condivisa alla partecipazione”

L’obiettivo del convegno:

vuole informare sulle alternative possibili sperimentate a livello nazionale e su quali dovrebbero essere i reali obbiettivi da perseguire in materia di gestione rifiuti.

Sono previsti interventi di:
Carla Poli, imprenditrice veneta titolare del Centro di Riciclo di Vedelago;
Patrizia Lo Sciuto, di Zero Waste Italy team “Passi concreti verso Rifiuti
Giuseppe Norata, comm. liquidatore ATO PA 5;
Silvia Coscienza, Dirigente Osservatorio regionale rifiuti – Sicilia;
Vincenzo Emanuele, Direttore Generale Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti.
Modererà l’incontro Giusy Cicero di Rifiuti Zero Sicilia.



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3 marzo 2012

VIALE DELLA PACE: INCONTRO DEI CITTADINI PER VALUTARE LE OPERE DI MANUTENZIONE PREVISTE PER IL 2012


Uno degli otto lampioni non funzionanti (senza lampada)

INVITO RIUNIONE

"Viale della Pace: stato dei luoghi e opere di manutenzione previste nel 2012"


mercoledi 7 marzo 2012 ore 17.30

Luogo incontro: Viale della Pace - nei pressi del bar (civico n. 32)

Argomenti proposti all'ordine del giorno:
1) valutazioni sulle "nuove piante", sull'arredo (panchine, ecc)e sullo stato dell'irrigazione sotterranea.
2) valutazioni sulla sostituzione della corteccia con un manto erboso/verde e relativa irrigazione.
3) manutenzione dell'illuminazione pubblica e dei marciapiedi
4) sistemazione lato sud vicino al canale
5) ulteriori eventuali proposte.

Segnalo che all'incontro è stato invitato l'Assessore Follien che ha confermato sua partecipazione.







1)marciapiede con buche


2)Lavori in corso con occupazione suolo pubblico "eterni"









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25 febbraio 2012

PARSIMONIA, MODERAZIONE, RIGORE, OCULATEZZA, SOSTENIBILITA'

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Sostenibilità e oculatezza: queste sono le indicazioni espresse dal Ministro della Salute in merito alle caratteristiche della spesa sanitaria per la ristrutturazione dell'Ospedale Parini di Aosta.
Nel caso il ministro della Salute fosse presente in futuro nel nostro capoluogo ben volentieri i cittadini aderenti ad Amici del Viale potrebbero spiegare al Ministro come le scelte fino ad oggi adottate in materia di gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta non corrispondano ai criteri sopra indicati e da lui auspicati.

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18 febbraio 2012

QUORUM ZERO NEI PROSSIMI REFERENDUM ANCHE IN VALLE D'AOSTA

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Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo una serie di proposte meritevoli di essere prese in considerazione anche in Valle d'Aosta.

Ecco una serie di proposte concrete:

- Quorum zero in tutti i referendum.

- Revoca degli eletti, che previa raccolta di un numero elevato di firme, possono essere sottoposti a votazione di revoca del mandato

- Indennità dei parlamentari/consiglieri stabilita dai cittadini al momento del voto.

- Referendum propositivo ad ampio spettro con possibilita di attivare una iniziativa di legge popolare a voto popolare che passa in parlamento, dove può essere accettata, rifiutata oppure generare una controproposta, ma poi viene votata dai cittadini).

- Referendum obbligatori in alcune tipologie di leggi in cui i rappresentanti hanno un conflitto di interessi (es. finanziamento partiti, leggi elettorali, grandi opere...)

- Petizione con obbligo di risposta entro 3 mesi.

- Nessun limite di materie referendabili , tutto ciò che può essere discusso dai rappresentanti, può essere messo a referendum e votato dai cittadini.

- Cittadini autenticatori (oltre alle figure previste oggi per legge).

- Utilizzo di firme elettroniche (come per la Iniziativa dei Cittadini Europei).

- Obbligo di introduzione di strumenti di democrazia diretta a livello locale senza quorum.



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17 febbraio 2012

GESTIONE RIFIUTI: LETTERE ED INTERVENTI A GETTO CONTINUO

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Piovono in questa fine di febbraio 2012 in un Valle messa alle strette dal gelo moltissime lettere aperte ed interventi che riscaldano la temperatura...

Chi lo sa ... forse l'opinione pubblica riuscirà finalmente ad avere tutte le informazioni utili per affrontare il voto refendario in modo completo.


Ecco la lettera al Presidente della Repubblica a firma Roscio e Gamerro

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/2012/02/lettera-al-presidente-napolitano.html

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Ecco l'intervento di Meneghini ( Valle Virtuosa) in risposta a Gerardin (Cpel)

Egregio Presidente CPEL Elso Gerandin,
le scrivo per esprimerle il mio disappunto in merito alle dichiarazioni da lei rilasciate il giorno 15 febbraio 2012 a La Stampa.
Mi domando come un amministratore con un curriculum come il suo:
Eletto presidente del Consiglio permanente degli enti locali (Cpel) nel luglio del 2008, il 20 luglio 2010 è stato riconfermato alla guida degli enti locali della Valle d'Aosta.
E' Amministratore locale dal 1980.
Ha svolto il ruolo di Sindaco del Comune di Brusson dal 1990 al 2005. Dal 2005 al 2010 ne è stato Vicesindaco ed è attualmente Assessore alle Grandi manifestazioni e alla Comunità montana. Nel giugno del 2010 è stato riconfermato alla presidenza della Comunità montana Evançon, dopo aver già svolto un primo mandato dal 2005 al 2010.
Nell'ambito dell'organizzazione del Cpel e del Celva, dal 2005 al 2010 è stato referente del Dipartimento Affari istituzionali e riforme.
che, per giunta è stato per cinque anni referente del dipartimento Affari Istituzionali e Riforme all’interno del Cpel, possa ignorare che, in Valle d’Aosta, le Proposte di Legge Popolari devono essere sottoscritte da almeno il 5% degli elettori (in cifre almeno 5250). Il Sig. Marco Grange, in qualità di Primo Firmatario, rappresenta più di 7000 cittadini, circa 8 volte la popolazione di Brusson e come tale si merita almeno la considerazione che lei riserva ai suoi colleghi Sindaci.
Come Presidente del Consiglio del Cpel Lei dovrebbe anche avere le idee più chiare su ciò che il Cpel approva:
• il termovalorizzatore approvato nel 2008 era un inceneritore a griglia con la capacità di smaltire 84.000 t/anno di rifiuti. Era così grande che per alimentarlo sarebbe stato necessario riesumare i rifiuti seppelliti nella discarica di Brissogne. Il progetto voluto da Caveri era così ipertrofico ed inquinante che la Giunta Rollandin appena insediata lo aveva cancellato perché lo aveva ritenuto dannoso per la salute dei cittadini e del territorio;
• il pirogassificatore da voi approvato il 15/02/2012 è un inceneritore così innovativoo da essere sperimentale. Il pirogassificatore, per intenderci l’inceneritore voluto da Rollandin, se funziona, dovrebbe poter trattare “solo” 60.000 t/anno di rifiuti producendo ben il 30% di inquinanti in meno del termovalorizzatore. Una macchina speciale, fatta su misura per la Valle d’Aosta.
Il primo impianto a caldo, quello che avete approvato nel 2008, era insostenibile, il secondo, quello approvato dal Cpel in questi giorni è il 30% meno insostenibile, un toccasana!
Per il futuro, per non fare altre brutte figure, le consiglio di porre un po’ più di attenzione alle cifre ed al tipo di trattamento a caldo di cui parla; sebbene siano tutti intrinsecamente inefficienti, antieconomici e dannosi per la salute e l’ambiente, non sono tutti uguali, alcuni sono semplicemente meno peggiori di altri.
Distinti Saluti
Paolo Meneghini uno degli 7019 firmatari.


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RACCOLTA PLASTICA DIFFERENZIATA NON DI QUALITA. PER LEGAMBIENTE OLTRE 2 MILIONI DI EURO DI MANCATO INTROITO

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Aiuto! Aiuto! La raccolta differenziata è di qualità scadente

L'Assessora scopre ciò che tutti sanno da sempre

Meglio tardi che mai!


Apprendiamo dagli organi di informazione che l'Assessore Zublena avvierà “forse già da quest'anno” (!!) controlli sulla raccolta differenziata per ovviare ad una raccolta che appare di non buona qualità.

“Siamo contenti che alcuni nostri comunicati stampa un po' decisi – afferma il presidente del circolo valdostano di Legambiente Alessandra Piccioni – abbiano sortito l'effetto di far aprire gli occhi all'Assessore su quello che ogni cittadino poteva constatare già da solo, aprendo il primo cassonetto dei rifiuti, differenziati o no, sotto casa propria”.

“Legambiente fa fatica a comprendere – dichiara Arnaldo Cirillo, responsabile del Settore Rifiuti del Comitato interregionale Piemonte Valle d'Aosta - come l'Assessore non si sia mai accorta, ad esempio, che ormai da 2 anni Corepla non paga più la plastica conferita dai valdostani, con un danno di quasi 2 milioni di euro che ricadono sui cittadini stessi come mancato sgravio dalla bolletta.”

L'impressione è che, non potendo più nascondere i dati, l'assessorato cerchi adesso di girare la colpa sui cittadini che differenziano male per coprire il fallimento della propria politica. Una politica sui rifiuti che, nonostante i proclami, è più interessata all'impiantistica pesante per lo smaltimento che non alle strategie della gestione, come più volte abbiamo sottolineato.

“Ma se il punto è fare informazione – conclude Piccioni - Legambiente è disponibile a collaborare: oltre agli interventi che periodicamente promuoviamo nelle scuole che ce lo chiedono, da sempre portiamo avanti la Campagna nazionale Puliamo il Mondo che coinvolge ogni anno decine di comuni valdostani e classi elementari. Potremmo anche essere presenti e sostenere le iniziative della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, sempre che, a differenza del solito, l'Assessore non continui a tenerci volutamente fuori.”


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3 febbraio 2012

LEGAMBIENTE INTERVIENE SULLE AFFERMAZIONI DELL'ASS REG AMBIENTE

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La Valle d’Aosta, invece di inseguire ricette distorte fondate sul recupero energetico, segua la strada delle migliori esperienze del nord Italia con recupero effettivo di materia.
Insomma bisognava imboccare un'altra strada.

Zublena bocciata due volte!!


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“Se l'Assessore Zublena cerca di mettere il nostro Circolo locale contro Legambiente nazionale – esordisce Alessandra Piccioni, Presidente valdostana dell'associazione - lo fa solo per spostare l'attenzione dei cittadini dal fallimento delle politiche fin qui portate avanti dal suo assessorato nella gestione dei rifiuti”.

Le compostiere collettive, cui fa riferimento l'assessore nella sua lettera con cui attacca il Circolo, sono una iniziativa apprezzabile e condivisibile, caldeggiata insieme al compostaggio individuale dal Circolo stesso. Peccato che ad inizio 2012 lei stessa le definisca come “sperimentazione in Valle d'Aosta del compostaggio locale”: la realtà è che l’obiettivo del 65%, da conseguire entro la fine di quest'anno, anche se la statistica creativa può fare miracoli, resta lontano anni luce. L’elenco degli impegni tardivamente profusi e quello dei soldi spesi non mutano il risultato.

Arnaldo Cirillo, responsabile del Settore rifiuti Piemonte Valle d'Aosta, segnala: “La Valle d'Aosta non ha dimostrato in questi anni di saper impostare efficaci azioni volte al rispetto delle indicazioni europee, recepite con legge nazionale, riguardo alla riduzione dei rifiuti e alla raccolta differenziata. Che si sia raggiunto il 40 o il 42% di RD, come afferma l'assessore, poco cambia. Altre realtà del nord Italia, pur con minor capacità organizzative e di spesa, hanno saputo raggiungere risultati ben più ragguardevoli. Inoltre, per molti settori merceologici, in VdA non vi è neppure corrispondenza tra le percentuali di raccolta e quelle di effettivo recupero a causa della scarsa qualità del materiale conferito. E' di tutta evidenza che alla gestione del rifiuto da anni si è preferito anteporre l'aspetto del suo smaltimento”


“Le norme europee e nazionali - rincara la dose Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente e Vicepresidente nazionale - indicano una chiara gerarchia nella gestione del rifiuto: il trattamento termico deve riguardare solo le frazioni combustibili non altrimenti riciclabili che residuano da politiche di riciclaggio e prevenzione. La Valle d’Aosta, invece di inseguire ricette distorte fondate soprattutto sul recupero energetico, segua la strada delle migliori esperienze del nord Italia, come il Trentino Alto Adige o il Veneto che hanno già raggiunto il 60% di raccolta differenziata avviata al riciclaggio. Per farlo deve cominciare dal reale recupero della frazione organica che ha fin qui preferito conferire in discarica con evidenti impatti ambientali. Solo lavorando in questa direzione la Regione potrà raggiungere gli obiettivi di legge mancati finora, facendo rientrare la Valle d’Aosta nel panorama nazionale delle migliori esperienze di gestione integrata dei rifiuti”.


Rispetto alle frasi espresse dal Presidente nazionale di Legambiente e riprese dall'Assessore Zublena, lo stesso Vittorio Cogliati Dezza conclude: "Non è corretto estrapolare alcune frasi dal contesto in cui sono state pronunciate, anche perchè così si rende palese il tentativo maldestro di delegittimare il Circolo locale. Ma Legambiente è un'associazione nazionale che trae la sua forza dal radicamento territoriale, senza per questo perdere la coerenza delle sue posizioni. Piuttosto, sono rimasto molto stupito dallo spirito polemico che mi sembra animi l'Assessore all'ambiente, anche perchè continua a prendersela con un’associazione di volontariato che ha sempre cercato di aprire un confronto sui contenuti, e che in questo momento onestamente rappresenta la voce delle migliaia di cittadini valdostani che, attraverso una proposta di referendum contro la costruzione di un pirogassificatore in una regione che ne può fare a meno, le stanno chiedendo di cambiar rotta.”

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il precedente intervento dell'ass regionale all'ambiente e le motivazioni della replica

La settimana scorsa, su una notizia pubblicata venerdì 27 gennaio 2012 dall'ANSA della Valle d'Aosta, si leggeva una nota dell'Assessore regionale Zublena rivolta al Circolo locale di Legambiente in merito alle proprie iniziative e comunicazioni espresse sulla gestione dei rifiuti, pirogassificatore e referendum regionale per contrastarne la costruzione.

L'Assessore, nelle sue critiche al Circolo valdostano, tirava in ballo anche Legambiente nazionale attraverso alcune frasi del suo Presidente - estrapolate dalla relazione al Congresso nazionale.



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1 febbraio 2012

ALPE INTERVIENE SU INTERVENTO ROLLANDIN IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI

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Il movimento Alpe ha preso atto da tempo che la "partecipazione" dei cittadini non è una priorità per il presidente Rollandin e la sua Giunta.
Il ruolo del Comitato Vallevirtuosa e di un gruppo di amministratori comunali è stato importante per far conoscere ai valdostani una possibile alternativa concreta nella gestione dei rifiuti sul nostro territorio.
Sostiene Chantal Certan, segretario del movimento Alpe che "il voto dei cittadini non è una delega in bianco che viene data per cinque anni e su cui gli eletti non devono mai dare conto" e che "la decisione di piazzare una ciminiera a Brissogne (inceneritore) che produce fumo di rifiuti pirogassificati è una scelta che i cittadini devono conoscere dal momento che a farne le spese saranno i loro polmoni e il loro futuro".


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29 gennaio 2012

VALLE VIRTUOSA: INIZIATA CAMPAGNA INFORMATIVA PER IL REFERENDUM (NOVEMBRE 2012)

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Valle Virtuosa annuncia l'apertura della campagna referendaria per contrastare il progetto relativo alla costruzione dell'inceneritore-pirogassificatore. La proposta di legge di iniziativa popolare è stata pubblicata il 24 gennaio 2012 sul Bollettino Ufficiale della Regione Valle d'Aosta. Il testo di legge successivamente verrà asssegnato alle Commissioni regionali competenti per la disamina e per le audizioni dei soggetti interessati. Entro 60 giorni dovranno esprimere un parere. Successivamente la proposta di legge andrà in Consiglio entro fine maggio. Se la proposta verrà accolta diventerà legge senza arrivare al referendum altrimenti scatterà il procedimento referendario, cioè la possibilità dei cittadini di esprimersi direttamente bypassando le scelte finora effettuate dall'Amministrazione regionale. Il referendum si svolgerà nel corso del mese di novembre 2012.

Valle Virtuosa ha aperto anche la campagna raccolta fondi ed inizierà a svolgere iniziative di informazione e sensibilizzazione sul territorio. Valle virtuosa sostiene che la politica dei rifiuti in Valle d'Aosta è stata del tutto fallimentare, tanto che la la Regione non è stata capace di rispettare gli obblighi di legge che lei stessa ha stabilito. La legge regionale indica la percentuale del 60 per cento di raqccolta differenziata da raccogliere sul territorio regionale entro il 2011. Tale percentuale non è stata ad oggi raggiunta e a breve si conosceranno i dati definitivi raggiunti.

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ZUBLENA (REGIONE VDA) REPLICA A PICCIONI (LEGAMBIENTE VDA) IN MODO INSODDISFACENTE

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Amici del Viale ritiene insoddisfacenti le risposte ricevute da Legambiente.

Legambiente correttamente chiedeva di conoscere quali sanzioni applicherà a se stessa per il mancato rispetto della propria normativa in materia di riduzione dei rifuti e qualità e quantita della raccolta differenziata in Valle d'Aosta.

Tutti sanno ovviamente che non sono previste sanzioni di tipo economico. Ma il fatto stesso di averlo denunciato all'opinione pubblica è gia una sanzione indiretta.

Dall'Amministrazione regionale è arrivata una prima risposta (attacco a Legambiente regionale) che riportiamo per notizia ma che riteniamo assolutamente inconsistente.

Ecco quanto riportava l'Ansa a livello regionale:

L'invito a Legambiente Valle d'Aosta a seguire la linea del presidente nazionale, Vittorio Cogliati Dezza, quando dice: ''Siamo vecchi noi se pensiamo che il nostro ruolo sia solo quello di fare il controcanto agli inquinatori o di fare le sentinelle che annunciano disastri e profetizzano catastrofi'', e' contenuto in una lettera che l'assessore regionale all'Ambiente e Territorio, Manuela Zublena, ha inviato alla presidente del Circolo valdostano dell'associazione, Alessandra Piccioni.

Nei giorni scorsi Alessandra Piccioni ha diffuso una nota con la quale critica l'Amministrazione regionale sulle politiche ed i risultati conseguiti nella raccolta differenziata dei rifiuti. ''Ci chiediamo come mai il suo intervento - si legge nella lettera dell'assessore Zublena - giunga proprio in questi giorni, e indichi una percentuale generica del 40%, quando il rapporto 2010 e' preciso e fa riferimento ad una media regionale del 41,6% con punte del 53,9% ed i dati relativi al 2011 sono in elaborazione''.

L'assessore Manuela Zublena prosegue: ''Ci lascia sgomenti che Lei solleciti interventi per la gestione della frazione umida quando abbiamo avviato azioni specifiche con idonei finanziamenti per favorire il riutilizzo di questo materiale senza che diventi rifiuto. Probabilmente non ha avuto modo di venire a conoscenza della deliberazione della giunta regionale, con la quale si sono definiti le modalita' e i finanziamenti a favore delle Comunita' montane per la sperimentazione in Valle d'Aosta del compostaggio locale''. A tal proposito ricorda che sono in corso di progettazione da parte delle Comunita' montane dodici progetti per un ammontare di oltre 830.000 euro, di cui 400.000 finanziati dalla Regione e che riguardano tutto il territorio regionale.

''Spiace constatare - si legge ancora - che Legambiente con queste dichiarazioni voglia mettere in contrapposizione i cittadini con le istituzioni che democraticamente li rappresentano. Sarebbe al contrario auspicabile un esercizio di umilta' e autocritica da parte di tutti e chiedersi, mutuando la celebre affermazione ''non cosa fa la Regione per me, ma cosa faccio io per la Regione". ''Prendiamo atto - prosegue Manuela Zublena - che Legambiente Valle d'Aosta non pare aver maturato una sensibilità che invece si coglie nelle parole del presidente nazionale della vostra associazione Vittorio Cogliati Dezza''.

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Segnaliamo che in passato in altro post anche Amici del Viale aveva bocciato gli interventi in materia di riduzione dei rifuti e quantità e qualità raccolta differenziata posti in essere nell'ultimo triennio in Valle d'Aosta.

Interessante a questo proposito l'iniziativa del Gruppo Alpe ( consigliere Bertin)
che ha chiesto chiarimenti in merito ai dati relativi alla raccolta della plastica
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 3118 “Approvazione del protocollo d’intesa tra Regione Valle d’Aosta e Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero di imballaggi in plastica (COREPLA) per la promozione della raccolta differenziata e per la gestione dei rifiuti di imballaggio in plastica”;
SOTTOLINEATO che la qualità del materiale raccolto, ad oggi, risulta ancora al di sotto dei valori accettabili;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l’Assessore competente per sapere:
1. a quanto ammonta la percentuale di raccolta differenziata avviata al recupero di materia sul totale raccolto;
2. a quanto ammonta il costo per lo smaltimento della frazione di plastica non avviata al recupero;
3. a quanto ammontano i contributi concessi dal CONAI per il recupero degli imballaggi;
4. quali attività si intendono promuovere per aumentare la qualità del materiale plastico raccolto e quali obbiettivi e in quali tempi si intendono raggiungere.

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22 gennaio 2012

DIFFERENZIATA IN VALLE D'AOSTA: OBIETTIVI NON RAGGIUNTI.

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La Regione Valle d'Aosta ha mancato l'obiettivo del 60% per la raccolta differenziata dei rifiuti che si e' data con una propria legge. Un obiettivo disatteso in quanto la percentuale ha raggiunto circa il 40%; solo Aosta ha raggiunto quasi quota 50%.

Lo denuncia in una nota Legambiente Valle d'Aosta. ''Mentre la raccolta della frazione organica (l'umido) rimane un'opportunita' solo per chi ha un giardino e voglia di utilizzare una compostiera, per i cittadini - secondo Alessandra Piccioni, presidente del Circolo valdostano - l'unica speranza e' che la Regione cominci ad attivarsi per la riduzione della produzione di rifiuti ed a ragionare in termini di gestione, e non sempre e solo del loro smaltimento''.

Ecco una domanda pertinente che rimarrà probabilmente senza risposta:" L' Amministrazione regionale sanzionerà se stessa per il mancato rispetto della propria normativa?"


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POTERI FORTI E LOBBISTI A RADUNO IN VALLE D'AOSTA

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La lobby dei costruttori di inceneritori ha scelto la Valle d'Aosta come luogo di ritrovo.
In concomitanza con l'arrivo di Emma Marcegaglia ad Aosta un altro ricorso, questa volta direttamente alla Presidenza della Repubblica, è stato depositato per stoppare l'iniziativa referendaria che prevede il non utilizzo di inceneritori in Valle d'Aosta.
Questa volta è l'"Anida", associazione di Confindustria interessata a sviluppare e a difendere le commesse per le impiantistiche del settore.Infatti dopo il ricorso presentato dall’Assoconsum al Tar Valle d'Aosta, arriva quello presentato dall’Anida, associazione che raggruppa attorno a se le maggiori imprese costruttrici d’impianti d’incenerimento.

Si tratta di un ricorso “straordinario”, con il quale l’Anida di cui fanno parte anche la Gea srl e la Rea Dalmine spa, che compongono assieme ad altre aziende l'ATI interessata all'appalto ventennale da 220 milioni per la realizzazione e la gestione del pirogassificatore.

L’Anida ha presentato nel 2008 il Piano per incentivare la costruzione di inceneritori e allo sviluppo di tale business

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18 gennaio 2012

IL CODACONS INTERVIENE A FAVORE DEI CITTADINI REFERENDARI E SI OPPONE AD ASSOCONSUM

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Lunedì 16 gennaio 2012 è stato notificato da parte del Codacons e del Codacons Valle d’Aosta un intervento ad opponendum nel ricorso proposto da AssoConsum onlus al Tribunale amministrativo regionale per la Valle d’Aosta per l'annullamento della delibera di ammissibilità della proposta di legge di iniziativa popolare adottata dalla Commissione regionale per i procedimenti referendari.

Il Codacons si costituisce nel giudizio per chiedere il rigetto del ricorso di Asso-Consum, che sarà discusso dalla Camera di Consiglio del Tar della Valle d’Aosta dopo il rinvio del 18 gennaio 2012 entro marzo aprile 2012.

In data 18 gennaio 2012 il Tar Valle d'Aosta ha preso atto della rinuncia alla sospensiva anche nell'ambito del ricorso, presentato dall'AssoConsum onlus, per l'annullamento dell'iter referendario che si oppone alla costruzione del pirogassificatore in Valle d'Aosta.

L'iniziativa si oppone al provvedimento della Commissione regionale per i procedimenti referendari del 20 settembre 2011 con cui e' stata dichiarata ammissibile la proposta di legge di iniziativa popolare da sottoporre a referendum propositivo recante 'Modificazioni alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)'.


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16 gennaio 2012

DECRETO "SALVA ITALIA" O DECRETO "SALVA INCENERITORI"?

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Dapprima sembrava circolare come una barzelletta, ma poi la norma è stata inserita nell'ultima bozza del decreto: i rifiuti, per circolare in italia, non hanno piu bisogno dell'autorizzazione della regione ricevente ma sembra essere sufficiente l'assenso del gestore dell'impianto di incenerimento ricevente. Così - solo per ipotesi - se domani in Valle d'Aosta fosse operativo un impianto di incenerimento e i rifiuti ivi prodotti non fossero sufficienti al funzionalmento dello stesso, il gestore potrebbe legittimamente andarsi a cercare altri materiali o rifiuti in altre regioni.



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8 gennaio 2012

CERCASI MANDANTI OCCULTI RICORSO STOP AL REFERENDUM...

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Per chi ancora non lo sapesse il giorno successivo al deposito delle firme raccolte per avviare l'iter refeendario e piu precisamente in data 29 Dicembre 2011 è stato depositato un ricorso presso il Tar di Aosta.

A chi puo giovare?
Noy Ambiente Spa
Rea Dalmine Spa
Valeco Spa
Gea Srl
Cogeis Spa
Ivies Spa
Aimeri Ambiente srl
Sct Sorain Cecchini Tecno srl
Cerise Alberto
Rollandin
Zublena
...
...
...
...

A breve un sondaggio online.


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31 dicembre 2011

PIRU PIRU, SOLDI SOLDI, SPRECHI SPRECHI...

Potere, satira, luoghi comuni, verità.

La realtà valdostana raccontata da Patuasia e il sondaggio realizzato da Aostasera sugli amministratori regionali svelano le opinioni recondite di molti valdostani...

Buone feste!


Filmato deposito firme >>>

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29 dicembre 2011

VALLE VIRTUOSA HA DEPOSITATO LE FIRME PER ATTIVARE LA PROCEDURA REFERENDARIA

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Sono oltre 7000 le firme depositate in data 29 dicembre 2011 presso la Presidenza del Consiglio regionale dal comitato promotore di iniziativa popolare contro la costruzione del pirogassificatore in Valle d'Aosta.

Nel mese di novembre 2011 è stata costituita da parte dei membri del comitato la nuova associazione di promozione sociale denominata Valle Virtuosa aps.

La delegazione composta da Marco Grange, Jeanne Cheillon e Anna Gamerro Paolo Meneghini ha consegnato alle ore 14.30 i moduli contenenti le oltre 7000 firme.

La Segreteria generale del Consiglio Valle ha ora 20 giorni di tempo, fino al 18 gennaio, per la verifica delle firme (sono necessarie 5.237 firme valide, in rappresentanza del 5% degli elettori della regione al 31 dicembre 2010).

Nella raccolta firma sono stati coinvolti un centinaio di volontari spalmati su 43 banchetti nel periodo tra il 9 novembre e il 15 dicembre 2011 per un totale di oltre 2000 ore. Nella raccolta firme hanno offerto la propria disponibilità oltre 21 certificatori (in base alla normativa in vigore possono svolgere tale compito consiglieri comunali, sindaci, e consiglieri regionali)

L'iter legislativo in Consiglio prevede l'assegnazione alle Commissioni consiliari competenti e il successivo esame in Aula. Qualora il Consiglio Valle non approvi la proposta di legge legge di iniziativa popolare, questa sarà sottoposta a referendum.
Tutti i cittadini valdostani potranno esprimersi entro la fine del mese di novembre 2012. Il testo proposto dal comitato referendario diventerà legge se verrà raggiunto il quorum del 45% e se vi sarà la maggioranza dei voti validi.

Valle Virtuosa rende noto che è partita da oggi la campagna raccolta fondi
Da oggi è possibile contribuire finanziariamente alle iniziative dell’Associazione aderendo e pagando la quota sociale (da 10 Euro) oppure effettuando donazioni o erogazioni liberali sul seguente conto corrente bancario:

IBAN IT 08 O 08587 31630 000160111421

intestato a Valle Virtuosa - Associazione di promozione sociale - presso Banca Bcc Valdostana Credito Cooperativo filiale di Nus.





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25 dicembre 2011

PARLAMENTARI/CONSIGLIERI REGIONALI: VERSO UNA FORTE RIDUZIONE DEI PRIVILEGI ?




Invito/cartello da diffondere finalizzato a diffondere il messaggio di ridurre di almeno il 30 % indennità e diarie relative e verso l'eliminazione del vitalizio (pensione).

In questo sito (all'occorenza si puo indicare ufficio, locale, negozio, attività commerciale, ecc) i parlamentari/consiglieri regionali che non hanno ridotto la propria indennità e i rimborsi spese non sono graditi, sono persone che non ci rappresentano più come cittadini.

Passa parola...


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NOTIZIE DAL COMUNE DI AOSTA
Il Sindaco di Aosta (Giordano) afferma che non può ridursi l'indennità perche' la legge regionale aggancia le indennita' comunali a quelle dei consiglieri regionali e un ritocco alla mia indennita' significherebbe, a cascata, anche il ritocco automatico delle indennita' del vice sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali.
Ecco le indennita' previste (7.833,62 euro lordi mensili per il sindaco, 5.483,53 per il vice, 4.700,17 per gli assessori, 940,03 per i consiglieri).

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NOTIZIE DAL CONSIGLIO REGIONALE
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha disposto la riduzione del 10,34% delle indennita' spettanti ai consiglieri regionali. Concede la facolta' ai consiglieri (e forse ai sindaci) di rinunciare volontariamente a parte di tali indennità. Il risparmio ammonterà a soli 300 mila euro... Il costo per le indennità e l'istituto dell'assegno vitalizio e trasporti e pedaggi autostradali ammontano a circa 6 milioni e 400 mila euro...

L'importo del debito pubblico italiano



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18 dicembre 2011

RECUPERO DELLE PLASTICHE: NOTA A MARGINE DEL CONVEGNO COREPLA DEL 15 DICEMBRE

I dati emersi dal convengo in sintesi:
la raccolta della plastica in VdA, pur grande nei numeri pro-capite, è pessima dal punto di vista della qualità (la frazione estranea rilevata e pari al 23.4 % pari al doppio della media italiana pari al 10.6%).
La Regione Valle d'Aosta/Comunità Montane/Comuni non percepiscono un vantaggio economico; anzi, per non aver vigilato a dovere, si andrà a pagare una penale per lo smaltimento delle plastiche "inquinate-impure".
Il recupero di materia plastica è sempre da preferire al recupero energetico.

Se per molti cittadini i dati emersi nel corso del convegno organizzato da Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica)sono apparsi una novità per altri proprio no.
Per i cittadini che negli scorsi anni avevano partecipato all'iniziativa "Visitiamo la discarica di Brissogne per approfondire le tematiche del recupero e del riciclo) i dati presentati nel corso del convegno sono apparsi come semplici conferme di criticità gia presenti e rilevate. Il dato relativo alla raccolta non di qualità della plastica era conosciuto dai tecnici e esperti del settore.

Chi doveva vigilare e stabilire linee di condotta o attivare modalità di selezione o preselezione perchè non lo ha fatto?

Chi doveva intervenire? La Regione in quanto proprietaria della discarica oppure la Regione in quanto organo di vigilanza, oppure il gestore? Ma se lo stesso è tenuto ad attivarsi nei limiti dell'apposita convenzione/capitolato forse non era tenuto ad effettuare ulteriori selezioni (magari a proprio spese)....

Sarebbe interessante scoprire come risulta disciplinata nel dettaglio tale materia.
Il gestore doveva essere pagato a parte per gli ulteriori controlli e meccanismi di selezione?

Insomma chi aveva/ha la vigilanza sulla discarica in Valle d'Aosta in cui affluiscono grandi volumi di plastica ma non nella giusta tipologia e qualità se ne era accorto o no? E che cosa è stato fatto al riguardo negli ultimi 5 anni? Sono diminuite le percentuali di impurità e quali sono i costi a carico della collettività per questi mancati introiti?


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Ultime notizie dal Centro Riciclo Vedelago e modalità di approccio ai problemi da prendere in considerazione anche in Valle d'Aosta.

Trasformare i pannolini usati in arredi urbani ed oggetti in plastica eliminandoli dalle discariche.Dal 2012 sarà un progetto operativo.

In Italia si producono ogni anno poco più di 32 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (fonte ISPRA 2009), il 3% di questi è rappresentato da prodotti assorbenti per la persona di tutte le marche (pannolini, assorbenti femminili, prodotti per l’incontinenza).

Fondamentale l’unità d’intenti fra i tre promotori del sistema per il riciclo dei pannolini usati.

Questa la collaborazione che si intende realizzare:

Azienda xyz che produce e commercializza i pannolini xyz in Italia, ha promosso l’idea del sistema e sviluppato il processo tecnologico per trasformare il rifiuto pannolino in nuova materia prima seconda. Il processo tecnologico, genera plastica in granuli, da cui si possono realizzare molteplici oggetti di uso quotidiano, e materia organico-cellulosica, riutilizzabile per realizzare cartoni per imballaggi industriali o come fertilizzante.

I comuni/ regioni/ comunita montane si occuperanno di separare nella raccolta pannolini per bambini e altri prodotti assorbenti per la persona conferendoli presso il Centro Riciclo Vedelago.

Il Centro Riciclo Vedelago, che differenzia e ricicla già i rifiuti di più di 1.200.000 abitanti di comuni nelle province di Treviso e Belluno e sviluppa progetti di ricerca sul riciclo, accoglierà presso il suo centro e provvederà al riciclo, a regime, di 5.000 tonnellate di tali prodotti usati.

Se tutti gli attori della filiera creano un’alleanza virtuosa si generano nuove prospettive per l’ambiente dove i nostri figli hanno diritto di vivere meglio.

Trasformare i problemi in risorse, questa la vera sfida da vincere.

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6 dicembre 2011

MAITRES CHEZ NOUS! DIFENDIAMO IL DIRITTO AL REFERENDUM IN VDA!

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Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Maîtres chez nous! Valdostani difendiamo il diritto all’esercizio del Referendum propositivo!

Mi è appena arrivato un avviso di notifica. Vado subito a ritirarlo: è un ricorso al TAR della Valle d’Aosta. Un ricorso? Sì, l’ “Asso-Consum Onlus”, associazione per la difesa dei consumatori, avente sede in Roma, in persona del Presidente Daniela Perrotta, richiede l’annullamento della deliberazione della “Commissione regionale valdostana per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare”, che ha dichiarato ammissibile la proposta di legge d’iniziativa popolare concernente il pirogassificatore. Richiede, quindi, una sospensione dell’iter referendario. Un’associazione per la difesa dei consumatori che vuole togliere la parola ai cittadini: ha dell’incredibile! La notifica del ricorso mi è giunta poiché, insieme ad altri 4 cittadini valdostani, faccio parte del gruppo di promotori del Referendum. Leggendo l’atto di ricorso, vengo a sapere che la Sig.ra Perrotta è residente a Napoli e dalla sua data di nascita, 1972, capisco anche che abbiamo all’incirca la stessa età. Guarda un po’ il destino, come a volte fa intersecare vite tanto lontane…
Sono una cittadina valdostana. Sono nata e vivo ad Aosta. Se un giorno dal mare partenopeo o dalle terre laziali che ipotizzo frequenti, la Presidente Perrotta volesse fare un viaggio di piacere, potrei accompagnarla a visitare le bellezze della Valle d’Aosta. Amo le passeggiate e l’escursionismo e conosco bene gli itinerari offerti dalle nostre montagne. Ma le potrei anche far conoscere la nostra cultura e le caratteristiche del “particularisme valdôtain”, che ci contraddistingue.
Proprio per questo sincero e autentico interesse per la mia terra, come semplice cittadina, ormai da qualche anno, mi sono interessata al tema dello smaltimento dei rifiuti in Valle d’Aosta. Credo che sia molto importante, come liberi cittadini, dedicare parte del proprio tempo libero, delle proprie energie e capacità di studio a tematiche che ci riguardano direttamente. Perciò, negli ultimi mesi mi sono dedicata dapprima alla raccolta firme riguardante una petizione popolare (che è stata condivisa da ben 11.000 valdostani!) e poi ho voluto far parte del Comitato promotore del Referendum. Con piacere ho deciso di occuparmi di una questione che riguarda così profondamente la tutela della salute e il futuro della comunità valdostana. Vorrei poter dire alla Sig.ra Perrotta che mi preoccupa che mio figlio debba vivere in una Valle in cui la qualità dell’aria peggiorerà notevolmente per l’inquinamento aggiunto dal pirogassificatore. Non abitando qui, non avrà mai potuto notare il fenomeno tipicamente montano dell’inversione termica, che schiaccia gli inquinanti nel fondo valle durante l’inverno, aggravando il loro effetto sulla salute. Ma certo, come Presidente di un’associazione che vuole tutelare i consumatori, avrà ben presente la raccomandazione dell’Unione europea che sconsiglia il trattamento a caldo dei rifiuti nei territori di montagna…
Ma veniamo alle motivazioni del ricorso dell’Asso – Consum Onlus. Mi piacerebbe chiedere alla Presidente Perrotta, perché la sua Associazione ha interesse a impedire ai valdostani lo svolgimento di un Referendum propositivo previsto dal nostro Statuto Speciale e dalle nostre leggi regionali? E come mai ha interesse a schierarsi a favore dei trattamenti a caldo (pirogassificatori e inceneritori), chiaramente ben più impattanti sulla salute (oltre che più costosi: l’appalto ammonta a 225 milioni di euro), rispetto agli innocui trattamenti a freddo e alla raccolta dell’umido organizzata ? E se si può difendere i cittadini togliendo loro la parola?
Vorrei poter farle capire che percepisco il ricorso come sconcertante e profondamente ingiusto. E anche come un’ingerenza dall’esterno che dovrebbe far indignare ogni abitante della Valle! Abbiamo il diritto di esercitare la nostra sovranità popolare. Maîtres chez nous!, mi vien quasi proprio da dire.
Cittadini, non stiamo a guardare. Facciamo sentire la nostra voce per la nostra Valle: qualunque opinione si abbia sul pirogassificatore, andiamo tutti a FIRMARE PRESSO I NOSTRI COMUNI per permettere e sostenere lo svolgimento del Referendum popolare! E continuiamo a seguire e ad approfondire le iniziative di Valle Virtuosa (blog vallevirtuosa.blogspot.com). Perché solo noi abitanti della Valle d’Aosta partecipando alle scelte e unendoci al patrimonio di competenze della nostra Pubblica Amministrazione, siamo i legittimi interessati e possiamo operare per il bene comune e per la nostra salute!
Anna Gamerro

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4 dicembre 2011

REFERENDUM SULL'INCENERITORE-PIROGASSIFICATORE: PRESENTATO UN RICORSO...

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A una settimana dall'annuncio del ricorso al TAR da parte dell'associazione Asso-Consum per l'annullamento del provvedimento della Commissione regionale per i procedimenti referendari, con cui è stata dichiarata ammissibile la proposta di legge di iniziativa popolare sul trattamento a caldo dei rifiuti da sottoporre a referendum, manca ancora una posizione ufficiale da parte del Governo regionale.

Il consigliere regionale Alberto Bertin (ALPE) chiede chiarimenti sull'argomento prendendo spunto da recenti notizie apparse su un quotidiano locale.
Ecco la richiesta del consigliere: «Nel ricordiare le singolari dichiarazioni, riportate dal quotidiano La Stampa, del Presidente della sede piemontese di Asso-Consum, l'ex deputato di Forza Italia Daniele Galli, secondo il quale in materia ambientale la competenza è dello Stato e non della Regione."

Un ricorso strumentale che ha l'esplicito obiettivo di impedire ai cittadini di decidere democraticamente su un'importante questione che avrà ricadute permanenti sulla salute e il benessere collettivo.

Sollecitiamo dunque il presidente Rollandin affinché ci comunichi se la Regione Autonoma Valle d’Aosta intende costituirsi in giudizio in merito al ricorso.
Purtroppo, il question time consente di porre una sola domanda.
Se ne avessimo avuto la possibilità, avremmo chiesto al presidente della Giunta anche valutazioni politiche su un ricorso che viene da un'associazione direttamente legata al PDL, componente della maggioranza da lui guidata. Chissà che non intenda comunque rispondere chiarendo tutte le perplessità e i dubbi sorti attorno a un'iniziativa che non pare andare nella direzione della tutela degli interessi dei cittadini, diversamente da quello che dovrebbe essere invece il ruolo di un'associazione che rappresenta e tutela i consumatori».

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1 dicembre 2011

GESTIONE RIFIUTI: PAROLE SENSATE O ASPETTATIVE A RISCHIO...

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Due anni orsono (il 24 marzo 2010) in occasione del voto in aula sulle nuove modalità di smaltimento dei rifiuti il Presidente Caveri si affidava per appoggiare la decisione all'intelligenza dell'Assessore Zublena e alla competenza dei colleghi consiglieri e si augurava che il voto adottato non venisse rimproverato dalle generazioni future e che il progetto conseguente non avesse tempi biblici.

Aspettative ad oggi seriamente a rischio...


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28 novembre 2011

Valle Virtuosa: Incontro con ValleVirtuosa

Valle Virtuosa: Incontro con ValleVirtuosa: Cari amici di ValleVirtuosa, siete tutti invitati!

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GESTIONE RIFIUTI: VALLE VIRTUOSA ORGANIZZA UN INCONTRO INFORMATIVO

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http://www.trentinopulito.org/

E previsto un incontro informativo rivolto a tutta la popolazione per venerdì 2 dicembre 2011 ore 20.30 presso sala riunione Cgil via binel Aosta

A breve il programma completo.

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13 novembre 2011

DA RIFIUTO A MATERIALE: E TUTTA QUESTIONE DI LINGUAGGIO...

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Bandiamo il termine rifiuto. Intervista a Carla Poli

Da il blog Organyc online.com

Bandiamo il termine rifiuto. Intervista a Carla PoliRiprendiamo integralmente l’intervista fatta da Michela del blog Organyc.com per raccontare di un’altra donna attiva nella green economy che, questa volta, si occupa di rifiuti. Carla Poli, direttrice della Società Centro Riciclo Vedelago srl in provincia di Treviso. Definita il ciclone contro l’inceneritore, il suo “virtuoso” centro ricicla il 90% dei rifiuti che raccoglie. Di più che a San Francisco.

Le raccolte differenziate provenienti dai Comuni o dalle aziende arrivano al centro. Qui vengono riselezionate e i materiali, divisi e ridotti volumetricamente vengono consegnati a impianti di seconda lavorazione o a specifiche aziende che impiegano i materiali nei loro cicli produttivi. Ma non è tutto. Non esiste scarto per il Centro Vedelago: ciò che non può essere riciclato viene trasformato in una “materia prima seconda”, un granulato plastico che viene utilizzato sia nel settore dell’edilizia sia nel settore dell’industria plastica. Niente discarica o inceneritore quindi per il Centro Vedelago.

- Lei ha partecipato recentemente a Ted Ex Reggio Emilia, un evento-conferenza che riunisce i maggiori protagonisti del “pensare” e del “fare” a livello locale, per raccontare la sua esperienza e dire com’è che gli italiani “do it better”. Il suo intervento è stato “Come siamo riusciti a riciclare più rifiuti che a San Francisco”. Come avete fatto?

Il passaggio chiave è stato non parlare più di rifiuti ma di materiali. Abbiamo implementato un sistema che parte dal concetto che sono tutti materiali utili da rimettere nei cicli produttivi.

- Come funziona la gestione dei rifiuti a San Francisco?

A San Francisco c’è un’isola destinata all’attività di recupero dei rifiuti dove ogni materiale riprende vita con una precisa attività di riciclo. In Italia si punta sulla precisione e sull’attività dei cittadini nel fare la raccolta differenziata ma mancano degli anelli di passaggio che conducono il rifiuto da tale a divenire un nuovo oggetto-risorsa. Non basta fare la raccolta differenziata.

E’ fondamentale rimettere in circolo, preferibilmente nello stesso territorio, i prodotti riciclati. Bisogna finalizzare il processo fino alla fine, dalla produzione iniziale del materiale che diviene rifiuto fino alla vendita del nuovo oggetto nato con il riciclo.

- La conferenza alla quale ha partecipato ha come slogan «Ideas worth spreading», idee che vale la pena mettere in circolo. Perché per cambiare le cose in meglio c’è bisogno che le buone idee vengano diffuse, spiegate bene e raccontate in maniera avvincente. Quanto è importante quindi secondo lei comunicare quanto viene fatto per l’ambiente?

Io credo molto nella comunicazione nella scuola. E’ fondamentale partire da lì, con un linguaggio semplice. Per arrivare alle famiglie e al mondo dei cittadini.

Il concetto fondamentale a cui tengo di più è che dicendo rifiuto sbagli tutto, fai disinformazione. Bisogna bandire il termine rifiuto e parlare invece di materiale di recupero. Rifiuto significa qualcosa che non vuoi più, di cui ne fai a meno. Invece il rifiuto è una risorsa preziosissima che non va sprecata. E’ un concetto su cui mi soffermo tantissimo durante le attività con i bambini. Compito delle aziende è produrre prodotti riciclabili, non solo nel packaging, per far chiudere il cerchio e tornare così alla produzione. Quello che non è riciclabile dovrebbe essere considerato un errore di produzione. Produci un problema, per le generazioni successive. Il salto culturale necessario consiste in questo.

- Lei è una donna, sta portando avanti delle belle iniziative. Vede una differenza nella sensibilità e nell’interesse verso l’ambiente tra uomo e donna?

Assolutamente. L’approccio femminile è molto più reale, fattivo. E’ la natura che chiama, forse l’istinto di conservazione. Entriamo nelle problematiche con l’istinto. Noi ci arriviamo.

- Cosa dice alle giovani di talento costrette, in mancanza di occupazione ad andare all’estero per mettere in pratica le proprie competenze?

È necessario uno sforzo comune per impedire questa diaspora. Io mi sto battendo tanto per implementare dei sistemi efficienti qui. Ci sono tante ricercatrici molto brave, e perderle così mi fa molto male…


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DATE BACNHETTI PER RACCOLTA FIRME PRO REFERENDUM

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DATE PROSSIMI INCONTRI
CHI E LIBERO E DISPONIBILE SEGNALI PROPRIA DISPONIBILITA ALL'INDIRIZZO MAIL PRESENTE SUL SITO VALLE VIRTUOSA

NOVEMBRE 2011
MARTEDI 15 MATTINA DALLE ORE 9 AL MERCATO DI AOSTA ( ZONA ESTERNA E ZONA INTERNA)
GIOVEDI 17 ZONA ADIACENTE ALL'OSPEDALE PARINI DI AOSTA
SABATO 19 AOSTA PIAZZA DES FRANCHISES
LUNEDI 21 MATTINA MERCATINO DEL QUARTIERE COGNE
SABATO 26 AOSTA PIAZZA DES FRANCHISES


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8 novembre 2011

SMALTIMENTO RIFIUTI: BUON SENSO E COLLABORAZIONE INTERREGIONALE...

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Art 182 del Decreto legislativo 152/2006 aggiornato al DLGS 205/2010



Smaltimento dei rifiuti.

1. Lo smaltimento dei rifiuti è effettuato in condizioni di sicurezza e costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti, previa verifica, da parte della competente autorità, della impossibilità tecnica ed economica di esperire le operazioni di recupero di cui all’articolo 181. A tal fine, la predetta verifica concerne la disponibilità di tecniche sviluppate su una scala che ne consenta
l’applicazione in condizioni economicamente e tecnicamente valide nell’ambito del pertinente comparto industriale, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi, indipendentemente dal fatto che siano o meno applicate o prodotte in ambito nazionale, purché vi si possa accedere a condizioni ragionevoli.

2. I rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero e prevedendo,ove possibile, la priorità per quei rifiuti non recuperabili generati nell’ambito di attività di riciclaggio o di recupero .

3. È vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l’opportunità tecnico economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano.

IL BUON SENSO E LA COLLABORAZIONE TRA REGIONI NON SONO VIETATE.
LE QUANTITA' DELL'INDIFFERENZIATO PRODOTTE IN VALLE SONO SIMILI A QUELLE PRODOTTE DA UN QUARTIERE DI TORINO O DI VERCELLI.


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7 novembre 2011

RACCOLTA FIRME - ECCO LE PROSSIME DATE

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martedì 8 mattina zona mercato
sabato 13 mattino e pomeriggio Aosta est - zona Porta Pretoria
martedì 15 mattina zona mercato


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6 novembre 2011

Carla Poli-Come siamo riusciti a riciclare più rifiuti che a San Francisco

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"Zero Waste” di Victor Ibanez
http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/


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UN CONFRONTO APERTO TRASPARENTE E SENZA PRECLUSIONI...

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UN CONFRONTO APERTO, TRASPARENTE E SENZA PRECLUSIONI (CIOE' SENZA OBBLIGO DI CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI IN VALLE) ...
E VINCA IL MIGLIORE!

Forse un po' tutti i cittadini si aspettano risposte precise e nessuno potrà avere preclusioni se lo scenario vincitore sarà quello meno impattante, meno costoso e con minore emissioni inquinanti...

E' interessante quindi che si conoscano le richieste avanzate all'Amministrazione regionale sulle modalità di confronto LCA (Life cycle assessement)

Ecco alcuni estratti della richiesta avanzata dal Comitato Valle Virtuosa in data 20 Ottobre 2011 : (data in cui il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, con il voto della maggioranza (l'opposizione - ALPE E PD - chiedevano anche di fermare l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto del pirogassificatore e non il solo confronto) approva la richiesta degli 11 mila cittadini di un confronto tecnico-scientifico tra il pirogassificatore e altre tecnologie di trattamento dei rifiuti)

Analisi energetico-ambientale con metodologia LCA ed analisi economica del sistema integrato dei RSU nella Regione Autonoma Valle d’Aosta

Premessa:
Presentazione di uno scenario di smaltimento dei RSU alternativo al piano della Regione, elaborato da associazioni di cittadini (marzo 2010)
Petizione rivolta al Consiglio regionale sostenuta dal Comitato ValleVirtuosa e firmata da 11007 cittadini valdostani, per la richiesta di un confronto tra scenari e contestuale moratoria del bando di gara per lo smaltimento dei RSU (giugno 2011)
Parere favorevole al confronto espresso dalla III Commissione consiliare (ottobre 2011)

Nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, che prevede, in ordine prioritario, prevenzione, preparazione per il riciclaggio, recupero di materia, altri tipi di recupero e smaltimento, ogni scenario di smaltimento deve prevedere obbligatoriamente il raggiungimento degli obiettivi di riduzione e di raccolta differenziata nel pieno rispetto della normativa vigente (D.Lgs. 152/06 e successive modifiche).

La Regione Valle d’Aosta attiverà un piano regionale di riduzione dei rifiuti, con obiettivi misurabili e vincolanti, per un periodo minimo di dieci anni e attuerà una tracciabilità dei rifiuti prodotti onde pervenire ad un passaggio alla tariffa puntuale in tutti i subATO della regione, entro 24 mesi.
La Regione Valle d'Aosta si impegnerà al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012. Senza queste premesse qualunque confronto tra scenari di smaltimento appare insostenibile.

Fasi del confronto

Le parti (Regione Valle d’Aosta e Comitato ValleVirtuosa) designeranno i rispettivi rappresentanti al fine di realizzare un tavolo di confronto, i cui obiettivi saranno:
- concordare un calendario di incontri;
- definire un merceologico dei RSU condiviso;
- presentare i rispettivi scenari di smaltimento o di gestione integrata dei rifiuti;
- condividere gli indicatori energetico-ambientali per lo studio LCA;
- condividere i confini dello studio LCA;
- ogni parte indicherà un esperto di fiducia, con l’incarico di redigere lo studio;
- concordare i tempi della durata dello studio;
- prevedere un ciclo di incontri pubblici di presentazione dei risultati dell’analisi.

Obiettivi dello studio LCA

Lo studio si propone, attraverso l’utilizzo della metodologia LCA (Life Cycle Assessment) di individuare lo scenario con migliori prestazioni energetico-ambientali per la gestione integrata dei RSU.
Lo studio si occuperà, fermo restando l’attuazione degli obiettivi di RD previsti dal Dlgs.152/06, di fornire indicazioni energetico-ambientali dei trattamenti finali del RSU residuo, oltre a eventuali pre-trattamenti, attraverso la realizzazione di un modello LCA esteso a tutto il sistema integrato.
Gli scenari alternativi oggetto della ricerca LCA dovranno essere successivamente analizzati dal punto di vista economico, stimando costi e fabbisogni impiantistici per il trattamento del RSU residuo e conferimento a discarica.
L’attuazione di politiche di riduzione a monte dei rifiuti dovranno essere analizzate nel modello LCA.
E' richiesta inoltre una valutazione degli impatti sulla salute umana anche a livello locale.

Indicatori energetici e ambientali

Le parti individueranno aree di interesse ambientale e per ognuna di esse concorderanno opportuni indicatori: energetici, relativi ai cambiamenti climatici, relativi a consumo delle risorse, impatto sull’ambiente e sulla salute umana.
Sarebbe opportuno estendere i confini dell’analisi a tutta la filiera dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento.

Fonti dei dati in ingresso allo studio

Dovranno emergere dal tavolo di confronto:

Quantitativi totali dei rifiuti ed andamento della produzione (riduzione);
Andamento della Raccolta Differenziata e strategie future;
Definizione degli scenari principali oggetto dello studio;
Definizione dei flussi dei rifiuti per composizione merceologica (sia RD che RSU residuo);
Definizione dei bilanci di massa in ingresso ed in uscita dal pre-trattamento.

I dati tecnici necessari all’elaborazione del modello LCA e alla sua analisi saranno sviluppati nel corso dello studio e sottoposti alla vigilanza delle parti.

Considerazioni finali

Uno studio LCA costituisce un punto di partenza, anche se è complesso e relativamente dispendioso, per intraprendere scelte con una base oggettiva, ma deve essere condotto in modo scientificamente rigoroso.
“In Italia l’impiego della LCA nel settore dei rifiuti non è ancora una pratica così diffusa come in molti altri paesi dell’Unione Europea.
La decisione finale sulla gestione dei rifiuti è prerogativa del decisore politico, che ancora poco conosce ed apprezza gli strumenti della LCA e basa le scelte più su parametri di natura tecnico-impiantistica tarati su obiettivi e contesti ristretti e su esigenze di budget piuttosto che su obiettivi di ottimizzazione energetico-ambientale di sistema.”

Le ultime due frasi (tra virgolette) sono state estrapolate dal seguente studio:
Politecnico di Torino - Analisi energetico ambientale con metodologia LCA ed analisi economica dell’attuazione del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti alla luce dei nuovi obiettivi di Raccolta Differenziata introdotti dal D.lgs. 152/06 - 2008




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1 novembre 2011

CITTADINI VIRTUOSI E ATTENTI AL BENE COMUNE

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Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Valdostani per una maggiore democrazia diretta.

I cittadini valdostani s’interessano della loro bella Valle; s’informano, si confrontano, discutono e propongono al resto della popolazione quali potrebbero essere le scelte migliori per l'economia, la cultura, il turismo, la salute e la bellezza della nostra regione. E' così che sono nati, come tanti altri, il Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl, i comitati regionali delle associazioni sportive nazionali, il comitato Unicef Valle d'Aosta, il comitato regionale Valle d'Aosta Croce Rossa Italiana, il Comitato "Articolo 3 - Arcigay Valle d'Aosta", il comitato per l'acqua pubblica e quello contro il nucleare.

E' così che sono nati il Comitato Rifiuti Zero e il Comitato Valle Virtuosa, che si sono interessati negli ultimi anni della gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta. Ma se voi lettori faceste parte dell'amministrazione della nostra Regione, o del nostro Paese, non sareste lusingati dal vedere tanta partecipazione alle decisioni che implicano il bene comune? Credo che tanto interesse da parte della popolazione sia stimolante per i politici che ci governano, che in queste rare occasioni hanno finalmente la possibilità di confrontarsi con i loro elettori! Immaginate di dover decidere per 11 mila persone, non vi farebbe piacere sapere che cosa pensano? Certo non si può fare per tutto, ma talvolta è possibile ricorrere ai referendum, che non sono un affronto al potere politico, bensì uno strumento di democrazia, che troviamo nella nostra Costituzione e che viene addirittura ampliato dalla legislazione regionale.

Grazie all’interesse di migliaia di cittadini nacque la Repubblica italiana, grazie alla lotta portata avanti dai comitati oggi in Italia il divorzio è legale, l’acqua e’ un bene pubblico e le centrali nucleari non inquinano il nostro territorio. Perché l'assessore Zublena sembra disprezzare così tanto questo strumento? L'assessore ha ragione quando chiede maggior rispetto verso i valdostani: rispetto significa considerazione, quindi osservare, esaminare con attenzione. Allora chiediamo cortesemente a lei, assessore Zublena, di portare rispetto a tutti i cittadini che interagiscono attivamente con le decisioni politiche e che si sentono strettamente legati e responsabili della propria terra. La passività e il disinteresse verso grandi opere che sconvolgono il nostro territorio sono due brutti difetti estranei ai valdostani, che amano troppo la loro terra e tengono troppo alla loro salute per tapparsi le orecchie e far finta di niente.

Chi lo sa, forse se i cittadini si fossero interessati con più costanza alle cose comuni il trenino di Cogne sarebbe oggi funzionante? O forse la linea ferroviaria Aosta-Torino sarebbe già elettrificata? O forse non ci troveremmo in una situazione di “emergenza rifiuti” come ripetuto più volte dalla stessa amministrazione che gestisce la discarica da quando essa è nata? Chissà...

Ricordiamo ancora che il referendum sul pirogassificatore chiede l'attuazione, mediante uno studio LCA, di un confronto tra tecnologie a freddo e l'incenerimento dei rifiuti, studio che non è ancora mai stato condotto fino ad oggi. Ecco perché quando si dice che i cittadini sono disinformati e confusi si dice una grande verità! Anzi bisognerebbe aggiungere che anche l'amministrazione è disinformata: non conoscendo il risultato del paragone scientifico tra le due tecnologie, come fa la regione ad assicurare che il pirogassificatore sia quella migliore?

Purtroppo i comitati di cittadini vengono spesso accusati di essere strumentalizzati da partiti politici e anche questa volta se lo sono sentiti dire. Ancora non ho capito come si può dimostrare che questo non sia vero, ma se esiste un modo, per favore, ditecelo e noi lo applicheremo. Lo chiedo a lei assessore Zublena, che sembra conoscere profondamente l’inclinazione politica dei migliaia di cittadini che fanno parte dei vari comitati. O forse un modo c’è e si chiama rispetto. Rispetto verso i valdostani, che hanno tutto il diritto di avere dubbi su una mega macchina che distribuisce sostanze nocive e sostanze il cui effetto sulla salute è ancora incerto, che hanno il diritto di richiedere uno studio che compari le varie soluzioni per la gestione dei rifiuti, che hanno il diritto di pretendere il meglio per la salute propria e dei propri figli e il meglio per l’occupazione valdostana, perché si ricordi che il rispetto è anche quel “sentimento che trattiene dall’offendere o ledere i diritti altrui”.

Luna Meneghini

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30 ottobre 2011

REFERENDUM - ULTIMATA LA RACCOLTA FIRME APRIRE UN TAVOLO DI CONFRONTO PARITARIO

Amici del Viale favorevole a riaprire un tavolo di confronto paritario per arrivare ad un reale confronto tra due scenari di smaltimento sulla base di studio LCA che tenga conto di tutti gli effetti ambientali e sulla salute.


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http://www.nonbruciamociilfuturo.org/







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RACCOLTA FIRME PER ATTIVARE IL REFERENDUM - ECCO LE NUOVE DATE

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Ecco i prossimi appuntamenti

Comune di Aosta:
venerdì 4 mattino e pomeriggio Aosta est - zona Porta Pretoria
sabato 5 mattina zona mercato
martedì 8 mattina zona mercato
sabato 13 mattino e pomeriggio Aosta est - zona Porta Pretoria
martedì 15 mattina zona mercato

E' gradita la partecipazione di cittadine/cittadini liberi per diffondere volantini e invitare i passanti a sostenere la raccolta firme.
Per segnalare disponibilità scrivere mail a vallevirtuosa@gmail.com
oppure prendere contatti con i partecipanti alle varie iniziative programmate

Altri comuni:
Seguiranno a breve le date.
Si ricorda che in ogni caso è sempre possibile firmare presso il proprio municipio.

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articolo tratto da la Stampa di sabato 29 ottobre 2011

Rifiuti, spunta l’opzione umido. L’assessore Zublena: “Servono valutazioni anche economiche”. Finora la raccolta è stata esclusa dai piani della regione.


La percentuale di raccolta differenziata in Valle d’Aosta è «ancora lontana dagli obiettivi indicati a livello europeo», dice il coordinatore scientifico dell’Osservatorio regionale dei rifiuti, Giorgio Ghiringhelli, ma «è comunque a un un buon livello, di cui siamo soddisfatti», aggiunge Manuela Zublena. L’assessore regionale all’Ambiente però, per la prima volta, apre alla possibilità di una raccolta anche per la «frazione umida», che riguarda gli scarti alimentari e il materiale organico in genere, finora non prevista dalle strategie regionali.

Un dibattito che si sviluppa attorno ai dati del 2010, curati dall’Osservatorio regionale dei rifiuti. Un documento che indica nel 41,6 per cento la quota di differenziata nel 2010, in crescita rispetto al 40,8 per cento del 2009. Lo scorso anno la Valle ha prodotto 76 mila 973 tonnellate di rifiuti urbani (+1 per cento rispetto al 2009), di cui 32 mila 038 raccolte in modo differenziato (31 mila 042 del 2009, con una crescita del 3,2 per cento). Questo significa che ogni valdostano ha prodotto, nell’arco del 2010, 601,3 chilogrammi di immondizia (nel 2009 erano 596,3 chili), di cui 250,3 chili differenziati (243 nel 2009). Il numero, tuttavia, comprende tutti i rifiuti, compresi quelli prodotti dai turisti. Ghiringhelli ha fornito anche il valore indicativo della produzione al netto dei villeggianti, pari a 501,3 chili per abitante (erano 496,3 chili nel 2009). Di questi, 208,6 chili sono rifiuti differenziati (202,2 nell’anno precedente). Tra i materiali mandati al riciclo: 8856,8 tonnellate di carta e cartone (+1,3 per cento rispetto al 2009); 5947,5 tonnellate di vetro (+1,3 per cento); 2843,2 tonnellate di plastica (-2 per cento); 2314,7 tonnellate di legno (-22,3 per cento, quota però speculare all’aumento di legno e verde andato a compostaggio).

Sull’ipotesi di estendere la raccolta differenziata anche all’umido, Zublena spiega: «Non escludo del tutto che ci possano essere evoluzioni in questo senso». L’assessore parla della possibilità di «avviare sperimentazioni su utenze selezionate» e ricorda che la raccolta della frazione umida farebbe aumentare la differenziata «di una quota tra il 16 e il 20 per cento». Tuttavia spiega anche che «l’obiettivo di far crescere le percentuali non deve essere fine a se stesso, cioè aumentare per aumentare. L’Unione europea assegna degli obiettivi numerici ma chiede una raccolta differenziata di qualità. Senza contare che l’umido richiederebbe una filiera specifica per la raccolta e per lo smaltimento, con i relativi costi aggiuntivi. Bisognerà fare le opportune valutazioni».

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28 ottobre 2011

IN VALLE LA DIFFERENZIATA NEL 2010 NON SUPERA IL 42 %

La raccolta differenziata complessiva si è attestata, a livello regionale, al 41,6% (nel 2009 era al 40,8%): una cifra che è ancora lontana dall’obiettivo del 65% richiesto dall’Unione europea per il 2012.

Non servono altri commenti.

Occorreva agire in modo piu coerente e mirato anche puntando sulla frazione organica...

Tutte cose gia dette E MAI FATTE negli anni passati ...

Assessore Zublena rimandata a settembre (2012)!


Il rapporto sulla gestione rifiuti e scaricabile al seguente link >>>



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CONVEGNO DI BOLZANO ED EFFETTO"GREENWASHING"

Abbiamo ascoltato molti commenti sull'incontro di Bolzano.

Penso che quello piu consono è il seguente:
E' una operazione di Greenwashing pura e semplice!

Greenwashing è un neologismo indicante l'ingiustificata appropriazione di virtù ambientaliste da parte di aziende, industrie, entità politiche o organizzazioni finalizzata alla creazione di un'immagine positiva di proprie attività (o prodotti) o di un'immagine mistificatoria per distogliere l'attenzione da proprie responsabilità nei confronti di impatti ambientali negativi.

Il termine è una sincrasi delle parole inglesi green (verde, colore dell'ambientalismo) e washing (lavare) e potrebbe essere tradotto con "lavare col verde" o, più ironicamente, con "il verde lava più bianco".

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26 ottobre 2011

BOLZANO: MOLTI I PARTECIPANTI VALDOSTANI AL CONVEGNO SU INCENERITORI E RELATIVE EMISSIONI

SONO ARRIVATI I COMMENTI A MARGINE DELL'INCONTRO SVOLTOSI A BOLZANO, CITTA' IN CUI SI VORREBBE COSTRUIRE UN NUOVO INCENERITORE.
DAL COMUNICATO PUBBLICATO SULL'ANSA DA PARTE DELL'ASS TERRITORIO E AMBIENTE GLI ESPERTI IVI PRESENTI HANNO CONFERMATO E VALIDATO LA FUNZIONALITà DEGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO, MINIMIZZANDO GLI IMPATTI AMBIENTALI E SULLA SALUTE.

I CITTADINI CHE HANNO PARTECIPATO AI LAVORI HANNO DIRAMATO IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA PRECISANDO CHE LE INFORMAZIONI FORNITE NON SEMBREREBBERO ESSERE SUFFICIENTI AD ANNULLARE I DUBBI SUGLI EFFETTI NEGATIVI NEL LUNGO TERMINE LEGATI ALLA SALUTE.

IN OGNI CASO NON SONO STATI AFFRONTATI GLI EFFETTI SULLA SALUTE DI UN IMPIANTO DI "PIROGASSIFICAZIONE" COME SI INTENDEREBBE COSTRUIRE IN VALLE D'AOSTA

CONSIDERAZIONI DEI RAPPRESENTANTI DI VALLE VIRTUOSA SUL CONVEGNO DI BOLZANO:
INCENERIMENTO E QUALITA’ DELL’ARIA.

Il convegno di Bolzano è stato organizzato dalla Provincia Autonoma di Bolzano per sostenere la scelta di costruire un nuovo inceneritore. I rappresentanti di Valle Virtuosa, considerato il contesto, non si aspettavano certo di sentire dire che gli inceneritori sono gravemente dannosi. Immaginate cosa succederebbe se un analogo work-shop sui pirogassificatori fosse organizzato dalla nostra Amministrazione Regionale!
La ragione della nostra partecipazione era appunto quella di capire il pensiero degli “esperti di inceneritori” sulla scelta che la nostra Amministrazione sta cercando di imporre in Valle d’Aosta. Checché ne dica il nostro Assessore all’Ambiente (sic!), i contesti in cui andrebbero ad operare gli impianti di Bolzano Bolzano si trova al centro di una valle più vasta e larga della nostra, fiancheggiata da montagne molto più basse;

Il convegno trattava di inceneritori basati su tecnologie collaudate (nessun esperto ha mai citato un pirogassificatore!) mentre ad Aosta se ne vuole costruire uno sperimentale basato sulla gassificazione dei rifiuti;

la popolazione della Valle d’Aosta è meno di un quarto di quella della Provincia di Bolzano;

nella Provincia Autonoma di Bolzano viene effettuata la raccolta differenziata dell’umido ed esiste un centro anaerobico per il suo trattamento;

Un apporto interessantissimo è stato dato dagli esperti e ricercatori svizzeri e tedeschi che hanno approfondito la tematica sulle nanoparticelle e loro patologie (non esclusi i decessi in casi di particolare concentrazione nell’aria) che sono causate dalle molteplici emissioni come quelle derivanti dal traffico veicolare e gli impianti di riscaldamento domestico, ma nessuno fra i presenti, nemmeno fra i relatori italiani a favore degli inceneritori, si è sognato di minimizzare gli effetti nocivi delle emissioni di polveri sottili e ultrasottili che per qualsiasi ragione (guasti, incidenti o malfunzionamenti) potessero eventualmente sfuggire ai sistemi di filtraggio.
Durante la tavola rotonda seguita alla presentazione delle relazioni tecniche, i rappresentanti di Valle Virtuosa hanno posto alcune domande chiarificatrici:
Domanda: Ing. Luca Stabile, lei ci ha presentato i dati sulle misurazioni delle emissioni dei camini di 4 inceneritori e un impianto a biomasse, di quali dati dispone sulle emissioni dei pirogassificatori?
Risposta: Non dispongo di rilevazioni su pirogassificatori. Si tratta di un sistema di termovalorizzazione molto poco adottato.
Domanda: Ing. Marco Palmitano, ci può dire come la presenza dell’umido nel combustibile influenza la qualità delle emissioni ed il rendimento termico degli inceneritori?
Risposta: L’umido non deve essere inserito negli inceneritori per due importanti ragioni:
secondo le direttive europee e nazionali l’umido deve essere utilizzato per produrre compost da reinserire nella filiera naturale;

la presenza dell’umido abbasserebbe il rendimento termico dell’impianto pregiudicando il recupero energetico che deve invece essere massimizzato.

Domanda: Ing. Marco Palmitano, quali sono le dimensioni ottimali di un impianto di incenerimento?
Risposta: Per avere buone rese energetiche ed un ritorno economico le dimensioni minime sono di circa 100.000 t /anno. Il nuovo inceneritore di Bolzano avrà una capacità di 130.000 t e servirà una popolazione di 500.000 abitanti.
Domanda: Rivolta a tutti gli esperti - Sino a qui ci avete parlato di inceneritori che funzionano in modo ottimale, cosa potete dire riguardo a quelli che non funzionano?
Risposta: dell’Ing. Marco Palmitano - In effetti gli inceneritori di vecchia generazione producevano emissioni incontrollate che potevano avere ricadute nocive. Le tecniche per il controllo della combustione e delle emissioni sono molto migliorate.
Domanda Ing. Luca Stabile, Lei ci ha detto che con i moderni strumenti si riescono a misurare particelle con diametro superiore a 4 nm, come fa ad essere sicuro che i filtri a manica in tessuto riescano a fermare quelle di dimensioni inferiori?
Risposta: In effetti non è possibile confermarlo: i filtri a manica oltre a trattenere le particelle di polvere di dimensioni superiori a quelle della trama del tessuto tendono a trattenere le particelle di dimensioni inferiori ai 300 -400 nm perché si impigliano negli interstizi del tessuto del filtro mentre li attraversano. Superano il filtro soltanto le particele dell’ordine di 300 - 400 nm che sono più piccole della trama del filtro ma hanno sufficiente energia cinetica per non rimanere impigliate nel tessuto.
Visto il contesto e le risposte ottenute, i rappresentanti di Valle Virtuosa ritengono che il congresso di Bolzano, lungi dall’annullare i dubbi sugli effetti negativi che si potrebbero verificare a lungo termine sulla salute delle persone che abitano nei dintorni degli inceneritori di nuova generazione, abbia dimostrato che la scelta di costruire un pirogassificatore in Valle d’Aosta sia ingiustificata:

dal punto di vista economico - visto il numero ridotto degli abitanti, i rifiuti da incenerire, dopo aver effettuato la differenziazione perseguendo gli obiettivi di legge (il 65% entro il 2012), sarebbero troppo pochi (25.000 t/anno) per giustificare un tale investimento;

dal punto di vista tecnico – la tecnologia di pirogassificazione, nonostante i vantaggi prospettati da chi ce la propone, non ha un’affidabilità consolidata e paragonabile a quella degli altri tipi di inceneritori, ecco perché è così scarsamente adottata (in Italia non esistono pirogassificatori funzionanti A REGIME!)

dal punto di vista ambientale – nessuno dei tecnici presenti ha potuto sostenere che le emissioni dell’inceneritore, per quanto contenute, non contribuiscano a peggiorare la già scarsa qualità dell’aria che respiriamo.

Aosta 26/10/2011

Alessandro Bortot
Jeanne Cheillon
Paolo Meneghini


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