31 agosto 2012

LETTERA APERTA AL MINISTRO DELL'AMBIENTE

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Lettera aperta Al Ministro dell'Ambiente


Con riferimento alla lettera inviata al Presidente della Giunta Regionale della Valle d’Aosta da parte del Capo della Segreteria Tecnica del Ministro dell’Ambiente, dott. Sebastiano Serra, relativa allo smaltimento finale dei rifiuti nella Regione e al referendum indetto per escludere gli impianti di trattamento a caldo, il Comitato per il Sì, sostenitore di tale proposta di legge di iniziativa popolare, intende precisare quanto segue.

In ordine al merito tecnico e in relazione al principio cardine espresso dal dott. Serra circa la necessità di chiudere il ciclo dei rifiuti nella Regione stessa, si precisa che l'impiantistica scelta dalla Regione, basata su pirolisi o gassificazione, non risulta in grado né di chiudere il ciclo nel territorio regionale, né di evitare il ricorso all'uso della discarica. Peraltro l’amministrazione regionale non ha mai fornito le caratteristiche tecniche dell'impianto di pirogassificazione, comprendente gli schemi di processo, i flussi di massa, il destino dei gas di sintesi e il fabbisogno di discarica.

Per quanto riguarda il secondo principio cardine, cioè la necessità di privilegiare l’ordine di priorità fissato dalle direttive comunitarie, si fa presente che attualmente in Valle d'Aosta tale gerarchia non viene rispettata, in quanto le azioni per la prevenzione non hanno conseguito risultati significativi e duraturi, inoltre il recupero di materia è inadeguato, infatti non viene praticata la raccolta e la gestione della matrice organica, che pure costituisce una frazione importante, e i livelli di raccolta differenziata sono molto al di sotto di quanto fissato dalla legge (appena il 44% rispetto all'obiettivo del 65% fissato dal D.Lgs 152/06 per la fine del 2012). In aggiunta a ciò il trend di crescita della raccolta è del tutto insufficiente per garantire il rispetto dei termini fissati dalla legge, con il rischio di far attribuire all’Italia una procedura di infrazione da parte della Comunità europea.

Peraltro una recente determina (8 giugno 2012) del Parlamento europeo richiede, entro il 2014, agli stati membri delle azioni concrete per non bruciare quanto riciclabile e compostabile, mentre il bando di gara del pirogassificatore prevede di bruciare tutto l’indifferenziato, ivi compreso l’organico.

In ragione del modesto numero di abitanti, 126.000 in totale, la produzione di rifiuti risulta piuttosto esigua, circa 42000 tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati nel 2010, che costituiscono il 56% del totale dei rifiuti prodotti. (Fonte ORR – rapporto 2012).

Il rispetto della gerarchia nel trattamento dei rifiuti da parte della Regione Autonoma Valle d'Aosta produrrebbe un residuo di rifiuti indifferenziati annui di circa 20.000 tonnellate, (la taglia prevista per l'impianto è di 60.000 tonnellate/anno), che non giustificano la costruzione di un impianto dedicato a caldo e la conseguente spesa di 225 milioni di euro.

Se si considera il contesto in cui tale impianto sarà collocato si ricorda che la Valle d'Aosta presenta caratteristiche di regione alpina, sia per quanto riguarda gli aspetti morfologici e meteo climatici, sia per quanto riguarda gli insediamenti antropici. La conformazione di valle e l'inversione termica presente per gran parte dell'anno ostacolano la dispersione degli inquinanti nel fondovalle, dove risiede gran parte della popolazione. La Regione rientra pertanto nella tipologia delle vallate alpine per le quali le normative europee sconsigliano gli impianti di trattamento a caldo. E’ evidente che tali caratteristiche avranno conseguenze dirette sulla salute degli abitanti oltre che sull’ambiente in cui essi vivono.

Per i motivi sopra citati riteniamo che la scelta del pirogassificatore non si adatti al contesto regionale e che aggraverebbe, in qualsiasi caso, il livello di inquinamento del territorio.

Relativamente all'affermazione “questa segreteria Tecnica ritiene prioritaria una ulteriore attenta valutazione in merito all'ammissibilità del referendum”, si ricorda in primo luogo che la Segreteria Tecnica del Ministero non è in alcun modo competente per poter esprimere giudizi in merito all'ammissibilità di un referendum; nella fattispecie, trattandosi di referendum propositivo garantito dallo Statuto Speciale della Valle d'Aosta, la competenza spetta, secondo quanto stabilito dalle l.r. 19/03, art. 7 alla Commissione regionale per i procedimenti referendari di iniziativa popolare. Tale Commissione ha espresso il suo parere in data 20.09.2011 ritenendo il quesito referendario ammissibile, in quanto attinente alla tutela della salute, e rispettoso dei limiti di ammissibilità di cui all'art. 3 della medesima legge regionale. Ha, inoltre, precisato che la Regione Valle d'Aosta può scegliere di rinunciare a impianti di trattamento a caldo sul proprio territorio, fermo restando il vincolo di chiudere il ciclo in Valle e di rispettare l'ordine di priorità nella gestione dei rifiuti, così come sancito dalla DE 98/08 e dal D.Lgs 152/06 e successive modifiche.

In conclusione il Comitato scrivente ritiene che l'amministrazione regionale della Valle d'Aosta non rispetti l’ordine di priorità nel trattamento dei rifiuti, così come imposto dalle normative ad ogni livello, cerchi di imporre un'impiantistica pesante e inadeguata al contesto e ostacoli la legittima espressione dei cittadini su una questione che attiene alla tutela della salute.

Aosta, 27 agosto 2012

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30 agosto 2012

REFERENDUM PROPOSITIVO: ECCO IL TESTO DELLA SCHEDA

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Il quesito referendario da sottoporre agli elettori sarà il seguente:
“Volete che sia approvata la proposta di legge regionale di iniziativa popolare n. 177/XIII, recante “Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)”


Si riportano le modifiche introdotte:
"5. In considerazione delle ridotte dimensioni territoriali della regione e dei limitati quantitativi di rifiuti prodotti, in conformità agli obiettivi di cui all’articolo 10, comma 1, al fine di tutelare la salute e di perseguire criteri di economicità, efficienza ed efficacia, nel ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali non pericolosi, non si realizzano né si utilizzano sul territorio regionale impianti di trattamento a caldo quali incenerimento, termovalorizzazione, pirolisi o gassificazione.”.

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Il Decreto del Presidente della Giunta della regione Valle d'Aosta del 23 aprile 2012 n. 116 pubblicato sul BUR Valle d’Aosta n. 19 del 2 Maggio 2012 il Presidente della Giunta della Regione Valle d’Aosta ha indetto il referendum propositivo, ai sensi dell’art. 13 della L.R. 25 giugno 2003, n. 19, sulla proposta di legge regionale di iniziativa popolare n. 177/XIII, recante “Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)”.


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27 agosto 2012

GESTIONE RIFIUTI: IL PARLAMENTO INDICA LA STRADA, MA LA VALLE D'AOSTA NON LO SA...

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Il 24 maggio 2012 il Parlamento Europeo ha approvato una importante risoluzione dal titolo “Un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse”. Nel documento ( punto 33) che, per ora, è passato inosservato ai nostri zelanti funzionari regionali che nei giorni scorsi hanno provveduto ad assegnare (in via provvisoria) l'appalto per la costruzione del pirogassificatore per un importo pari a 220 milioni di euro.

Il Parlamento Europeo invita la Commissione Eurpea a razionalizzare l’acquis in materia di rifiuti, tenendo conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità di ridurre i rifiuti residui fino a raggiungere livelli prossimi allo zero;
chiede pertanto alla Commissione di presentare proposte entro il 2014, allo scopo di introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili;
ritiene che queste iniziative debbano essere accompagnate da idonee misure transitorie, tra cui l’ulteriore sviluppo di norme comuni basate sul concetto di ciclo di vita;
invita la Commissione a rivedere gli obiettivi per il riciclaggio per il 2020 della direttiva quadro sui rifiuti;
ritiene che un’imposta sullo smaltimento in discarica, già introdotta da alcuni Stati membri, potrebbe contribuire al raggiungimento di tali obiettivi.

In altre parole, il Parlamento Europeo invita gli Stati membri ad attivarsi su piu fronti ed in particolare a raggiungere l’obiettivo rifiuti zero; a abolire l’incenerimento di tutto ciò che è compostabile (i rifiuti organici) o recuperabile (la plastica, la carta) entro 8 anni.


Di fatto, poiché la maggior parte dei rifiuti indifferenziati sono materiale organico, plastica e carta, il Parlamento Europeo cala una scure su nuovi inceneritori ed invita gli Stati menbri ad emanare norme basate sul ciclo di vita dei rifiuti (Lyfe cycle).

Nel documento approvato, il Parlamento sottolinea più volte la necessità di promuove il riutilizzo e il riciclo dei materiali, ed esorta gli Stati membri «a eliminare gli ostacoli a un mercato del riciclo e del riutilizzo funzionante e a stimolare tale mercato, incoraggiando la domanda e la disponibilità di materiali riciclati e sottoprodotti».

La Valle d’Aosta pur avendo a Bruxelles un ufficio apposito sembra ignorare questa risoluzione.

La scelta della Valle d’Aosta di costruire un inceneritore (pirogassificatore) con una vita media di 25 anni si pone in modo completamente antitetico nei confrotni dell'indirizzo adottato dal Parlamento Europeo.

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Il Ministero dell'Ambiente non e' competente per esprimere giudizi su ammissibilita. La Segreteria tecnica del Ministero dell'ambiente non e' in alcun modo competente per esprimere giudizi in merito all'ammissibilita' di un referendum. Lo scrive, in una lettera inviata al Ministro Corrado Clini, il Comitato per il si' nel referendum sul pirogassificatore in programma il 18 novembre in Valle d'Aosta.

Nel merito viene precisato che proprio la conformazione e il fenomeno dell'"inversione termica" sconsiglia l'utilizzo di tali impianti di incenerimento in valli alpine.

Si riporta per intero l'ultimo lancio Ansa Regione vda sull'argomento:

La Segreteria tecnica del Ministero dell'ambiente non e' in alcun modo competente per poter esprimere giudizi in merito all'ammissibilita' di un referendum. Lo scrive, in una lettera aperta inviata al Ministro Corrado Clini, il Comitato per il si' nel referendum sul pirogassificatore in programma il 18 novembre in Valle d'Aosta.

Entrando nel merito tecnico, il Comitato ''precisa che l'impiantistica scelta dalla Regione, basata su pirolisi o gassificazione, non risulta in grado ne' di chiudere il ciclo dei rifiuti nel territorio regionale, ne' di evitare il ricorso all'uso della discarica; peraltro l'amministrazione regionale non ha mai fornito le caratteristiche tecniche dell'impianto di pirogassificazione, comprendente gli schemi di processo, i flussi di massa, il destino dei gas di sintesi e il fabbisogno di discarica''.

Per quanto riguarda ''la necessita' di privilegiare l'ordine di priorita' fissato dalle direttive comunitarie - prosegue la nota - si fa presente che attualmente in Valle d'Aosta tale gerarchia non viene rispettata, in quanto le azioni per la prevenzione non hanno conseguito risultati significativi e duraturi e inoltre il recupero di materia e' inadeguato: non viene praticata la raccolta e la gestione della matrice organica, che pure costituisce una frazione importante, e i livelli di raccolta differenziata sono molto al di sotto di quanto fissato dalla legge (appena il 44% rispetto all'obiettivo del 65%)''.

''Il rispetto della gerarchia nel trattamento dei rifiuti da parte della Regione Valle d'Aosta - si legge ancora - produrrebbe un residuo di rifiuti indifferenziati annui di circa 20.000 tonnellate, che non giustificano la costruzione di un impianto dedicato a caldo e la conseguente spesa di 225 milioni di euro''. Infine, ''la conformazione di valle e l'inversione termica presente per gran parte dell'anno ostacolano la dispersione degli inquinanti nel fondovalle, dove risiede gran parte della popolazione. La Regione rientra pertanto nella tipologia delle vallate alpine per le quali le normative europee sconsigliano gli impianti di trattamento a caldo: per tali motivi riteniamo che la scelta del pirogassificatore non si adatti al contesto regionale e che aggraverebbe, in qualsiasi caso, il livello di inquinamento del territorio''. (ANSA).

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26 agosto 2012

GESTIONE RIFIUTI: INTRECCI ECONOMICI E POLITICI

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INVITO

Martedì 28 agosto, alle ore 21 alla saletta dell' hôtel des Etats sarà presentato il dossier:“Intrecci economici e politici a margine del referendum sul pirogassificatore in Valle d' Aosta”
Il dossier sarà illustrato da Alessandro Pascale, coordinatore regionale dei Giovani Comunisti e da Davide Migliaccio.


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Alla RTI composta da Noy Ambiente Spa, Rea Dalmine Spa, Valeco Spa, Gea Srl, Cogeis Spa e Ivies Spa è stato affidato nei giorni scorsi la concessione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani della Valle d’Aosta con provvedimento dirigenziale del 24 agosto 2012.

Il consorzio di imprese gestirà il servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani ivi compresa la realizzazione del pirogassificatore presso il centro di Brissogne per 23 anni.


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19 agosto 2012

GESTIONE RIFIUTI: LETTERA DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE SUL REFERENDUM PROPOSITIVO IN VALLE D'AOSTA

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Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo la lettera a firma Francesco Lucat:

Una normale lettera di un normale governo "tecnico".


La risposta del dott. Sebastiano Serra, capo della segreteria tecnica del Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio a proposito del referendum sul pirogassificatore in Valle d' Aosta, prontamente brandita dall' Amministrazione Regionale, esprime in maniera plastica l' approccio di questo governo "tecnico" ai problemi del paese.
In sintesi: non ci sono alternative, c' è una sola strada percorribile. I cittadini, da soli o più o meno organizzati in comitati, movimenti, associazioni oppure - Dio non voglia – in partiti (i quali potrebbero persino concepire la malsana idea di partecipare ed influire sui progetti decisionali relativi alla vita del paese) stiano tranquilli e lascino fare ai tecnici. In tutte le materie: economia, lavoro, ambiente diritti civili e quant' altro.
I rifiuti si bruciano. Che altro volete farne? Ridurne la produzione? Riciclarli?
Ma no, si sa che gli impianti moderni non fanno male alla salute. Guardate quello che succede in Europa.
Per risparmiare sull' energia, puntiamo sul petrolio nazionale e sui rigassificatori, ampliando le possibilità di trivellazione.
E' il petrolio la fonte energetica del futuro e pazienza se qualche sito ambientale di valore inestimabile subirà qualche danno.
Lasciamo perdere la ricerca sulle energie rinnovabili, alle quali si tagliano gli incentivi. A che servono?
I servizi essenziali (scuola, sanità trasporti etc.) se li volete, pagateli. Possibilmente a società private. E' ben giusto che qualcuno ne possa trarre un onesto profitto.
Se una fabbrica provoca il cancro, che diamine, non vorremo mica rovinare l' economia nazionale, bloccandone la produzione? O magari espropriarla e gestirla con i lavoratori.
No, dobbiamo valorizzare il lavoro operaio.
Per questo occorre lasciare gli operai al lavoro fino all' età in cui le speranze di sopravvivenza sono ridotte al lumicino.
Così non rischieranno di annoiarsi in pensione.
Referendum? Quale referendum? La Costituzione prevede i referendum? Quale Costituzione?

No, la lettera non è strana, non è dettata dal caldo.
E' espressione coerente della filosofia di questo governo, che, esattamente come il governo regionale, considera ogni espressione, più o meno organizzata, di dissenso alle proprie politiche semplicemente un inaccettabile ostacolo ai propri voleri, contro il quale ogni mezzo è lecito.
I contrasti tra un siffatto governo ed una siffatta amministrazione regionale, passano in secondo piano quando si tratta di mettere al loro posto quelli che dicono che le cose così non vanno.
Se qualcuno ha pensato che per superare il rollandinismo, ci si potesse appoggiare a Monti, farà bene a smettere di sognare.

Francesco Lucat

Fed Sin VdA

Pontey, 17 agosto 2012

ALTRI INTERVENTI SUL TEMA:

http://www.fabioprotasoni.it/?p=1546 >>>

http://www.alpevda.eu/notizie.asp?id=21&l=1&n=725

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LOBBY E POTERI FORTI: MA IL MINISTERO DELL'AMBIENTE DA CHE PARTE STA?

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Il Ministero dell'ambiente prima di occuparsi del tema Referendum propositivo in valle d'Aosta (vedi nota resa pubblica nei giorni scorsi dalla regione valle d'aosta) introduca e proponga modifiche di utilità alla normativa vigente.

Se si analizzano le norme sui rifiuti degli ultimi dieci anni in cui sono stati sempre prorogati sia l’obbligo di passaggio dalla vecchia tassa alla tariffa (uno strumento fondamentale per ridurre i quantitativi di rifiuti prodotti dalle famiglie), sia il divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti non pre trattati (un’opzione che avrebbe da una parte ridotto i quantitativi smaltiti in discarica, riducendone il carico inquinante, e dall’altra avrebbe aumentato il costo di smaltimento in questi impianti), appare evidente come siano ancora mancanti, nell'attuale normativa, tasselli importanti.

Nel caso Ilva di Taranto solo ora il Ministero dell'Ambiente dopo l'intervento della magistratura si adegua a tutte le prescrizioni per salvaguardare l'ambiente e la salute dei cittadini e dei lavoratori. La magistratura non fa “monitoraggio ambientale” né “rilascia autorizzazioni”, compito a carico dell'Esecutivo e del Ministero dell'Ambiente che non è stato fatto ad oggi. Forse per tutelare l'ambiente era utile che lo stesso ministero svolgesse il suo ruolo fino in fondo negli anni passati.

Comunque staremo a vedere come il ministero dell’Ambiente darà corpo al Programma nazionale di prevenzione entro la fine del 2012, come previsto dalla direttiva europea, magari coinvolgendo anche i cittadini e non solo alcune lobby ...

Il premio ai dirigenti del Ministero sia dato solo al raggiungimento di obiettivi concreti di riduzione dei rifiuti.


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16 agosto 2012

MEDIA LOCALI INDIPENDENTI E GIORNALISTI TENDENZIOSI...

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Trust Me, I'm Lying: Confessions of a Media Manipulator


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Chi scrive online, cede spesso alla tentazione di schiacciare il tasto “Pubblica” quando ha buttato giù solo un’accozzaglia di rumours o un abbozzo embrionale di storia.

Di sicuro il post pubblicato da A. Zilio su 12vda.it sottoindicato riporta alcuni dati corretti. Sono oltre venti le associazioni, comitati, gruppi e movimenti che compongono il comitato per il si. Ma arrivare ad affermare che "le diverse associazioni sono l'espressione dei movimenti politici" senza riconoscere come le stesse assocaizioni siano state il vero lievito, la vera ricchezza della nostra comunità. Trovare cittadini che si ritrovano per discutere, studiare e proporre soluzioni migliorative è merce rara e preziosa.

Francamente meriterebbero ben altra attenzione e piu rispetto da parte dei media "indipendenti".
In fondo senza la spinta propulsiva del Comitato Valle Virtuosa il tema della corretta gestione rifiuti sarebbe stato ancora al centro del dibattito?



www.12vda.it/politicasez/134-regione/10612-il-qcomitato-per-il-siq-si-presenta-in-piazza-deffeyes-lgruppo-spontaneo-nato-contro-una-scelta-che-non-approviamor.html



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GESTIONE RIFIUTI: MODALITA E TERMINI DEL CONFRONTO ANALIZZATI DAI CAPIGRUPPO IN REGIONE

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Si riporta il comunicato diramato dagli Uffici della Presidenza del Consiglio al termine dell'incontro.


lunedì 13 agosto 2012, la Conferenza dei Capigruppo consiliari ha esaminato la risposta/richiesta dell'associazione Valle Virtuosa di aggiornare il tavolo di lavoro per la definizione dei tempi e delle modalità del confronto sul pirogassificatore.

«Ribadiamo la validità dell'operato dell'Assessore Zublena - sostengono i Capigruppo di maggioranza - evidenziando che sono state attuate tutte le fasi necessarie per l'organizzazione del confronto, in ottemperanza e in coerenza con quanto approvato dal Consiglio regionale, e che sono state poste in essere tutte le condizioni perché Valle Virtuosa potesse aderire ad un dibattito di natura prettamente tecnico-scientifica. Purtroppo, prendiamo atto che Valle Virtuosa non ha inteso cogliere questa opportunità contestando non solo la data ma soprattutto altri aspetti - quali le modalità, la tipologia e la sostenibilità dei costi degli esperti - che sono, a nostro giudizio, pretestuosi per eludere un confronto che avrebbe potuto fare emergere la debolezza delle sue tesi. Esprimiamo infine sorpresa circa l'atteggiamento di Alpe e PD che, pur avendo espresso voto contrario in Consiglio Valle sulla risoluzione che prevedeva un confronto tra tecnologie diverse, oggi, ormai alla vigilia della campagna elettorale referendaria, cavalcano politicamente la situazione, manifestando un interesse che sottende motivazioni di ben altra natura.»

«A nove mesi dall'approvazione della risoluzione approvata dal Consiglio regionale che prevedeva un confronto tra esperti rispetto allo scenario di trattamento a caldo o a freddo dei rifiuti, anche al fine di fornire una corretta informazione ai cittadini sulla gestione dei rifiuti - dichiarano i Consiglieri del PD, Raimondo Donzel, e di Alpe, Alberto Bertin -, l'Assessore Zublena e la maggioranza regionale, trovandosi con l'acqua alla gola, hanno tentato di risolvere la questione con un'affrettata convocazione del Comitato Valle Virtuosa, imponendo le proprie modalità del confronto e la curiosa data di fine luglio, ossia in piena estate, quando in un primo tempo lo stesso Assessorato aveva ipotizzato anche la data più opportuna di settembre. Per quanto ci riguarda è inaccettabile che una richiesta di 11.000 valdostani venga gettata in un cestino con motivazioni pretestuose e, forse, addirittura in malafede. Ci ancora sono tutte le condizioni per un corretto confronto, che pur non avendo i tempi e le modalità di un confronto scientifico sarebbe un utile strumento di informazione per i cittadini.»


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GESTIONE RIFIUTI E INCENERITORI: I CONTI NON TORNANO...

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Comparare i costi di smaltimento è una tecnica non molto utilizzata nel nostro paese. A Reggio Emilia sembra si pagheranno 140 euro/ton con la costruzione del Trattamento Meccanico Biologico (fonte assessore provinciale all'ambiente Mirko Tutino) A Piacenza si pagano 117 euro/ton. A Napoli 109 euro/t per smaltirli in Olanda. A Torino, nell’inutile e dannoso inceneritore TRM Gerbido, si pagheranno 97 euro/ton. A Parma stando ai conti dei tecnici oltre 170 euro/tomm.

A quanto ammonteranno i costi (per ora sulla carta) dell'impianto previsto in Valle d'Aosta? Oltre i 200 euro/tonn o una cifra diversa?


http://www.alicenonlosa.it/Default.aspx?Page=DET&ID=81799 >>

http://www.beppegrillo.it/2012/08/linceneritore_di_parma.html?s=n2012-08-16

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13 agosto 2012

GESTIONE RIFIUTI: QUESITO E TESTO REFERENDARIO


Indizione del referendum propositivo, ai sensi dell’art. 13

della L.R. 25 giugno 2003, n. 19, sulla proposta di legge

regionale di iniziativa popolare n. 177/XIII, recante

“Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n.

31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)”.


Convocazione degli elettori.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Omissis

decreta

È indetto il referendum propositivo sulla proposta di

legge regionale di iniziativa popolare n. 177/XIII, recante

“Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n.

31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)”,

pubblicata nel B.U.R. n. 34 del 16 agosto 2011 e depositata

presso la Segreteria generale del Consiglio regionale in data

29 dicembre 2011;

il quesito referendario da sottoporre agli elettori è il seguente:


“Volete che sia approvata la proposta di legge regionale

di iniziativa popolare n. 177/XIII, recante “Modificazione

alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni

in materia di gestione dei rifiuti)”, pubblicata

nel B.U.R. n. 34 del 16 agosto 2011 e depositata presso

la Segreteria generale del Consiglio regionale in data 29

dicembre 2011”.



I relativi comizi sono convocati per domenica 18 novembre 2012.



Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione, ai sensi dell’art. 13, comma 4, della L.R. 19/2003.

Aosta, 23 aprile 2012.

Il Presidente

Augusto ROLLANDIN




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SPORCHI DA MORIRE: DOCU-FILM DI MARCO CARLUCCI

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Il progetto del film “Sporchi da morire” mira a farci riflettere su un problema, quello dell’insidia delle nanoparticelle generate dagli inceneritori, e sulle possibili alternative allo smaltimento di rifiuti.
Per effettuare una proiezione pubblica del film occorre versare una quota per i diritti d'autore pari a Euro 300,00 + Iva e che comprende i diritti del produttore e del distributore; le spese di spedizione di n.10 locandine e n.10 poster del film per affissioni e pubblicità;la presenza di un responsabile di produzione per la consegna e ritiro del master del film.

http://www.vitalmicroscopio.net/

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12 agosto 2012

BUONE NOTIZIE DALLA SICILIA. M5S DICE SI AL RICICLO TOTALE

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Il Movimento Cinque Stelle dice no agli inceneritori in Sicilia e se avrà i numeri sufficienti cambierà le scelte di gestione dei rifiuti fino ad oggi adottate che prevedono la costruzione di impianti di incenerimento .


Affari da oltre 200 milioni di euro che costituiscono un vero e proprio spreco di denaro pubblico sostengono gli esponenti del movimento in Sicilia.

Il modello di smaltimento dei rifiuti proposto potrebbe fare risparmiare fino al 70 per cento di spesa, rispetto al costo di un inceneritore. Il riferimento è sempre stato il Centro riciclo di Vedelago, in provincia di Treviso, gestito da Carla Poli (www.centroriciclo.eu). A Vedelago la spazzatura differenziata viene “lavorata” e trasformata in materia da consegnare ad aziende che impiegano i materiali, un tempo di scarto, nei loro cicli produttivi. Grazie a questo impianto sono stati “riprodotti” oggetti di arredo urbano: panchine, pavimentazioni, blocchi in calcestruzzo, tavoli, cestini, fioriere, giochi e portapenne. Con un notevole risparmio anche per le casse dei Comuni.


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5 agosto 2012

PARMA SI AFFIDA A PAOLO RABITTI GIA' AUTORE DEL LIBRO ECOBALLE

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PARMA SI AFFIDA A PAOLO RABITTI PER DELINEARE UNA EXIT STRATEGY PER GESTIRE LA VICENDA DELL'INCENERITORE COSTRUITO DA IREN CHE A BREVE (ENTRO DICEMBRE 2012) VERRA' ULTIMATO.

E' importante spiegare le tare e i sotterfugi nascosti nei vari impianti di trattamento rifiuti. Paolo Rabitti lo ha fatto egregiamente per le vicende della Campania ed ora ci riprova con la vicenda di Parma. Fino ad oggi è riuscito a svelare gli interessi economici e i meccanismi perversi che bloccano le soluzioni piu virtuose, svelando tutti i retroscena degli affari più loschi connessi allo smaltimento dei rifiuti.

A Parma entro il mese di dicembre 2012 la società Iren concluderà i lavori e sarà in grado di far partire l’incenerimento dei rifiuti. O il sindaco individuerà un accordo con la multiutility oppure l'impianto dovrà essere messo in funzione e i cittadini dovranno subire oltre 44.000 metri cubi al giorno di fumi contenenti diossine e metalli.

Per il neosindaco Pizzarotti è questione di onore politico. La promessa più significativa della sua campagna elettorale era stata quella di bloccare l’apertura dell’impianto parmense.

Il sindaco sa che la questione è un vero e proprio terreno minato e in ballo ci sono penali che arrivano fino a 180 milioni di euro. Ecco perchè ha commissionato per 16.000 euro una consulenza con il superconsulente : l’ingegner Paolo Rabitti.

Chi è Paolo Rabitti?
Paolo Rabitti è ingegnere e urbanista. Docente universitario, ricercatore, lavora come consulente per diversi enti pubblici. Ma soprattutto, negli ultimi quindici anni, è stato consulente tecnico delle procure in innumerevoli casi, dal Petrolchimico di Marghera, per conto del pm Felice Casson (caso sul quale ha pubblicato Cronache dalla chimica, Cuen, Napoli 1998), al processo Enel di Porto Tolle, dal Petrolchimico di Brindisi alla causa per l’inquinamento da ddt del Lago Maggiore. Le sue relazioni tecniche per la Procura di Napoli sono il fulcro dell’accusa nel processo al presidente della Regione Campania e ai vertici di Impregilo.

http://youtu.be/OuXDRccBz_k?t=16s

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4 agosto 2012

GESTIONE RIFIUTI: DIBATTITO SUI MODELLI ALTERNATIVI DI RIDUZIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI

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A MORGEX DIBATTITO SU RIFIUTI E REFERENDUM

Domenica 5 agosto alle ore 18, a Morgex presso i padiglioni della festa democratica avrà luogo una tavola rotonda sul tema “Gestione dei RIFIUTI in Valle d’Aosta: perché un REFERENDUM”. Si parlerà quindi del pirogassificatore e dei modelli alternativi di riduzione e smaltimento dei rifiuti, anche alla luce del fatto che la maggioranza regionale non ha dato corso al confronto richiesto da 11 mila cittadini firmatari della petizione.

Alla tavola rotonda parteciperanno Lorenza Palma (avvocato), Sauro Salvatorelli (medico) e Paolo Meneghini (ingegnere) dell’associazione Valle Virtuosa.
Modererà i lavori Erika Guichardaz - PD Valle d’Aosta.

Il Partito Democratico ha aderito ufficialmente al Comitato per il SI in vista del referendum del 18 novembre 2012.

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NEO COMITATO SI PRONUNCIA: NE SI NE NO!! QUINDI COMITATO DEL BOH!!

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Finalmente si svelano le carte del neo comitato pro-incenerimento.

Valeria Casali, una dei promotori precisa sulle pagine della Stampa: «Non ci schiereremo né per il sì, né per il no al referendum di novembre 2012. Non vogliamo essere di parte, ma contribuire a una corretta informazione, che finora è mancata».

Né per il sì, né per il no: quindi comitato del Boh!!!!

Buona informazione a tutti! Ne abbiamo proprio bisogno


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TETRAPAK: IL COMUNE DI AOSTA FORNISCE INDICAZIONI PER IL RICICLO DI MATERIA

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Nel Comune di Aosta il Tetrapak ( per es contenitori del latte e simili vanno riciclati insieme alla carta.

Nell'ultimo numero di Aosta Informa (n.3/2012) il Responsabile del settore Marco Framarin ribadisce che è importante fare bene la raccolta differenziata perché il riciclo dei materiali raccolti può generare ricchezza per
tutti. Il conferimento corretto del rifiuto differenziato (carta, plastica, vetro e alluminio) evita un problema (l’intasamento della discarica e la necessità di impianti costosi per lo smaltimento dei rifiuti)alimenta un circuito virtuoso, perché l’economia nazionale, attraverso i suoi operatori, non deve andare all’estero a comperare materia prima.




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3 agosto 2012

COMUNE DI AOSTA - IL VICE SINDACO FOLLIEN SCRIVE AL COMITATO

Egregie Signore, Gentili Signori,
Componenti tutti del Comitato Amici del Viale della Pace - Aosta


le manifestazioni di apprezzamento per gli interventi che il Comune attua con l’obiettivo di migliorare il decoro e l’ordine della città giungono sempre gradite, anche perché confermano come le azioni individuate centrino l’obiettivo che ci si era prefissi, in primo luogo nei confronti di chi abita e lavora nelle zone interessate.

Tengo quindi a ringraziarvi per le parole espresse all’indirizzo dell’Amministrazione, sul blog dell'associazione "Amici del viale della Pace", lo scorso 26 giugno 2012. In seconda battuta, desidero sottolineare che anche le ulteriori segnalazioni effettuate verranno tenute nella debita considerazione, in vista di rendere ancora più completo l'intervento di ripristino.

L’occasione è gradita per porgere i migliori saluti.

Aosta, 2 Agosto 2012

Alberto Follien
Vicesindaco
Comune di Aosta


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RICICLO DEI RIFIUTI: UNA OPPORTUNITA' DI CRESCITA ANCHE ECONOMICA - LE 7 REGOLE AUREE

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A Rimini il 7 e 8 novembre 2012, in occasione di Ecomondo si parlera del consolidamento di quell'economia circolare che vede il rifiuto diventare risorsa e l'industria del riciclo volano dell'economia italiana verso l'indipendenza dalle importazioni di materie prime ed energia.
Occorre cogliere l'opportunità di gestire in un'ottica green i rifiuti.
In Europa gli occupati in questa eco-industria crescono ad un tasso dell'11% annuo.


Ecco le 7 regole per sviluppare l'industria del riciclo in discussione in vista degli Stati generali del 7/8 novembre 2012:

1) Armonizzazione della normativa in vigore e aggiornamento della regolamentazione e della normazione tecnica. Un ruolo fondamentale lo giocano la standardizzazione dei materiali derivati dai rifiuti, la definizione ed applicazione dei criteri comunitari sull'End of Waste, il coordinamento degli stessi con la normativa italiana sulle Materie Prime secondarie (MPS) e la diffusione della certificazione a garanzia di qualità.

2) Promuovere gli acquisti verdi. È ormai assodato che le materie ed i prodotti riciclati a parità di qualità prestazionali consentono un significativo "risparmio di sistema", considerando il ciclo d'uso e i mancati costi di smaltimento.

3) Sostenere il mercato con strumenti fiscali. Prevedere sistemi di detassazione "razionale" su MPS, sottoprodotti, prodotti riciclati, sistemi di detassazione e facilitazione al credito per gli investimenti in ricerca e sviluppo. Incentivi e disincentivi economici possono essere utilizzati a favore dell'efficienza ed il recupero energetico, introducendo meccanismi premiali per il materiale riciclato sulla falsa riga dei certificati bianchi.

4) Rendere maggiormente competitivo l'intero comparto attraverso la semplificazione e snellimento degli oneri amministrativi, la trasparenza e la corretta informazione verso i cittadini e la maggior concertazione con la Pubblica amministrazione (Accordi di Programma).

5) Introdurre a livello nazionale disincentivi per evitare che lo smaltimento in discarica sia ancora economicamente conveniente rispetto al conferimento agli impianti di valorizzazione dei rifiuti, con l'impegno di utilizzare tali risorse sia per lo sviluppo ed il mantenimento delle infrastrutture del riciclo sia per supportare le aree in ritardo.

6) Creare veri e propri "poli industriali". Ciò significa favorire la creazione di "siti impiantistici" moderni ed ecoeffcienti con capacità di riciclo/recupero "idonei", in grado cioè di rispondere alle esigenze del contesto territoriale a servizio delle Regioni/bacini.

7) Sviluppare Indicatori di performance ambientali, gestionali ed economici. Sono necessari, ad esempio, indicatori che misurino le performance anche in termini di qualità ed effettivo avvio a recupero.




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ELEZIONI COMUNALI A COURMAYEUR: SBAGLIATO NON ACCORPARLE CON LA DATA DEL REFERENDUM

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Sprechi in salsa valdostana...

Il consigliere Bertin (Alpe) ritiene uno spreco il doppio voto a distanza di una settimana nel comune di Courmayeur. Il non accorpamento delle elezioni comunali di Courmayeur dell'11 novembre 2012 con il referendum sul Pirogassificatore indetto per il 18 novembre 2012) rappresenta una decisione che raddoppia i costi e che non favorisce la partecipazione degli elettori al voto.

Quindi nessuna volontà di risparmio e revisione della spesa in Valle.

O meglio solo a parole...



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2 agosto 2012

RIFIUTI: NUOVO COMITATO PRO-INCENERIMENTO

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IL COMITATO DEL NO SI PRESENTA AD AGOSTO, MA NON ENTRA NEL MERITO DEI COSTI DA SOSTENERE PER REALIZZARE L'IMPIANTO DI INCENERIMENTO...

Si è presentato ai mass media il "Comitato Valle Responsabile" favorevole all'incenerimento. Si dichiarano cittadini che hanno dato vita spontaneamente al Comitato per forinire alla cittadinanza informazioni corrette e responsabili. Si sono presentati in tre: Luigi Sudano (medico), Aldo Bennani (tecnico con esperienze lavorative alla Cogne) e Valeria Casali (giovane laureata in legge). Hanno spiegato che è meglio avere un pirogassificatore al posto di una discarica e che i filtri del pirogassificatore (inceneritore) sono efficaci e che l'impianto non produce fumi. Nella documentazione fornita si rinviene la seguente frase: i livelli di protezione del pirogassificatore sono assicurati!! Non si evince da chi o da quale compagnia di assicurazione...
Hanno inoltre dichiarato che non esistono prove scientifiche di presenza o assenza di rischio e precisato che chiedono aiuto e sostegno ai politici locali e che presto sarà disponibile ulteriore materiale informativo sul loro sito web in fase di allestimento.

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Il consigliere regionale Alberto Bertin (Alpe) è intervenuto sul sito www.alpevda.eu sulla vicenda affermando che sarà difficile spiegare ai valdostani i benefici per la salute dei fumi prodotti dal pirogassificatore e anche l'utilità di dilapidare 225 milioni per un'opera superflua.

Il neo Comitato Valle Responsabile corre in soccorso ad un'iniziativa del governo Rollandin che rischia di essere bocciata dai valdostani il 18 Novembre 2012.

Ci auguriamo, se non altro, che non sabotino il referendum.

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Chi boicotta la partecipazione senza tanto clamore...

Nell'ultima riunione della Giunta regionale è stata decisa la data delle elezioni a Courmayeur la settimana prima della data prevista per il referendum propositivo....



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